Buonasera sono un ragazzo di 27 anni che soffre di ansia mi sto facendo seguire da una psicologa per

23 risposte
Buonasera sono un ragazzo di 27 anni che soffre di ansia mi sto facendo seguire da una psicologa però ho iniziato da poco e più prendo lo zoloft per attacchi di panico che mi sono venuti circa 3 mesi fa e che adesso non ci sono più. La domanda che volevo fare è possibile che l ansia che sicuramente ancora ho possa portare un senso di instabilità costante ?lo chiedo perché questi giorni avverto questo sintomo premetto che soffro anche di cervicale.Sbandamenti e capogiri presumo di si. Grazie m0ille
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signore una psicoterapia è di fatto una relazione fra due persone che si basa su degli elementi ben precisi. Non è mai una buona prassi intromettersi in questo campo. Inoltre la psicologa che la segue ha molti più elementi di quelli che ci ha fornito e sicuramente le saprà fornire delle valide indicazioni. Certamente lei conosce quali possono essere le manifestazioni dell'ansia, parli di questo con la sua psicoterapeuta e sicuramente le tornerà utile. Sia fiducioso nella sua scelta. Un cordiale saluto

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Dott.ssa Chiara Pavia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Le consiglio di chiedere apertamente alla psicologa che la sta seguendo. Quello che posso dirle, in più, è che spesso l'ansia vorremmo eliminarla, ma è un emozione come tutte le altre e ci segnala qualcosa, bisogna imparare a gestirla. Un caro saluto e in bocca al lupo.
Buongiorno, continui con fiducia il suo percorso con questa psicologa e parli apertamente a lei delle sue paure. Vedrà che saprà darle le indicazioni migliori per lei. Cordialmente, Alessia Montefusco
Dott. Alberto Galia
Psicologo, Sessuologo
Milano
Gentile utente, la risposta al suo quesito è sì: senso di instabilità, capogiri, vertigini e sbandamento sono anche sintomi d'ansia, talvolta di panico. Ciò che è fondamentale tenere a mente, tuttavia, è che si tratta anche di sintomi che si tratta anche di sintomi organici, che come tale possono rimandare ad altre condizioni mediche (sindromi cervicali, vestibolari e via dicendo), per cui il suggerimento è di parlarne parallelamente con la psicologa che l'ha presa in carico e col suo medico di base, in modo da avviare un proficuo percorso di accertamento diagnostico.
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, parli di queste cose non la terapeuta che la segue. Vedrà che saprà aiutarla.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, affronti la questione con la sua terapeuta, sicuramente ciò potrà aiutare a conoscervi meglio ed a stabiliare una sana alleanza terapeutica. Comunque, l'ansia è proprio riconducibile ad uno stato pervasivo di incertezza verso il futuro cui conseguono rimuginazioni e senso di fatica. Approfondisca con la sua terapeutica.
Cordialmente, dott. FDL
Dr. Daniele Bosco
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, ne parli tranquillamente con la psicologa che la sta seguendo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Annarita Troisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pescara
Salve, lei sta facendo una psicoterapia ed è lo spazio dove può parlare di tutto ciò che gli succede e la collega che lo seguendo in questo percorso ha molti più elementi che possono aiutarlo a comprendere i suoi stati d'animo, le sue emozioni. Ne parli con lei, buon proseguio nel suo percorso. Cordiali saluti dott.ssa Troisi
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, l'ansia ha tante sfumature in termini di emotiva e cognizione ed agiti comportamentali dunque per poterle rispondere sarebbe fondamentale conoscere la sua storia personale. Si affidi completamente ed esclusivamente alla collega a cui si è rivolto poiché in possesso delle informazioni di cui sopra, vedrà che ne trarrà beneficio. Un augurio
Buonasera, certamente l'ansia può avere effetti di quel tipo, sarebbe comunque sempre opportuno rivolgersi anche al medico di base, che magari potrebbe prescriverle qualche visita per poter eliminare cause organiche. Avendo iniziato un percorso già con una psicologa le consiglio di parlarne con lei rispetto a questi dubbi e a questa sintomatologia, in modo tale che possiate proseguire insieme il percorso e la psicologa la posso aiutare al meglio. È sempre importante parlare con il professionista di qualsiasi dubbio, perché lei in questo momento conosce la sua storia e quindi può cogliere aspetti importanti.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fiumicino
Salve i sintomi che descrive sono riconducibili sia ad uno stato ansioso che ad un problema cervicale. Indaghi con la psicologa l'origine dei suoi disturbi, cosa stava accadendo nella sua vita prima dei sintomi. Le auguro un buon percorso...!
Dott.ssa Milvia Verginelli
Buona sera, i sintomi che ha descritto possono essere collegati sia ad elevate quote ansiose sia a problematiche fisiche. Per capire quale dei due aspetti sia responsabile dei problemi che riporta le consiglio di parlarne con la sua terapeuta, che attraverso un'indagine approfondita sarà in grado di darle una risposta esaustiva e di rispondere a eventuali altri dubbi.
Un saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera! L'ansia può creare i fastidi di cui parla ma bisognerebbe anche valutare gli effetti dei farmaci che prende. Provi a parlarne con chi glieli ha prescritti e per tutto il resto si rivolga alla sua psicologa che ha il quadro generale per darle risposte e rassicurazioni più precise.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. CONCORDO con i colleghi. Dovrebbe riportare questi suoi dubbi alla collega
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente,

sì, purtroppo l'ansia può dare proprio un senso di instabilità e mancanza di equilibrio. Il consilgio che le do è di notare quando le accade, cosa stava facendo, con chi era, che situazione viveva, che pensieri c'erano prima, durante e dopo l'insorgere di questa instabilità, e di parlare di tutto questo con il collega che la segue. Sono informazioni preziosissime che permetteranno di comprendere prima e meglio come superare questo sintomo.
Dall'ansia si può uscire!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

avendo già iniziato un percorso psicoterapico sarebbe opportuno affrontasse questi suoi dubbi con lo specialista che la sta seguendo. Vedrà che potra accogliere le sue domande nel migliore dei modi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Salve, sicuramente ha fatto bene ad intraprendere un percorso. I sintomi fisici che descrive spesso si accompagnano all'ansia. Ne parli con la sua psicologa. Saluti.
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno. Si attenga alle indicazioni della sua terapeuta, vedrà che pian piano dubbi e incertezze inizieranno ad avere meno influenza.

Cordialità

MT
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
si affidi al professionista che ha scelto.
Un saluto,
MMM
Dr. Davide De Rosa Saccone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Riccione
Buongiorno, la risposta è: certamente sì. La funzione dell'ansia è proprio quella di metterci in guardia da una possibile minaccia che, si presume, si verificherà in un tempo futuro. Quando, tuttavia, questa minaccia è rappresentata da una nostra aspettativa o da un nostro timore, il livello dell'ansia non rientra mai al di sotto di una certa soglia, costringendoci a stare continuamente vigili e attenti con l'obiettivo di cogliere indizi del possibile arrivo dell'evento temuto.
Tuttavia mi pare che lei si stia muovendo nella direzione giusta affiancando un trattamento psicologico ad uno farmacologico; è necessario solo dare tempo al tempo.
dott. De Rosa Saccone
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza con sincerità. Quello che sta vivendo è qualcosa che molte persone con una storia di ansia conoscono bene, e capisco quanto possa essere disorientante percepire sintomi fisici che sembrano amplificare la preoccupazione, anche quando gli attacchi di panico più acuti sembrano superati. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è assolutamente plausibile che uno stato d’ansia persistente possa generare sensazioni fisiche come sbandamenti, capogiri o una sorta di instabilità. L’ansia, infatti, ha un impatto diretto sul sistema nervoso autonomo, attivando una risposta di allerta che coinvolge anche la muscolatura, la respirazione, l’equilibrio e la percezione del corpo. In particolare, quando ci si trova in uno stato di iperattivazione, anche se non si è nel pieno di un attacco di panico, è possibile sperimentare sintomi come tensione muscolare, alterazioni della postura, respirazione superficiale e maggiore attenzione alle sensazioni corporee. Tutti questi fattori possono contribuire a quella sensazione di instabilità a cui fa riferimento. Lei accenna anche alla cervicale, ed è un dettaglio importante. Spesso, quando la muscolatura del collo e delle spalle è contratta a lungo per effetto dell’ansia, può insorgere un disturbo di origine muscolo-tensiva che influisce anche sull’equilibrio. In questi casi, il confine tra sintomo “fisico” e “psicologico” diventa sfumato: il corpo esprime attraverso i sintomi quello che la mente sta vivendo. Ciò che conta adesso è che ha già fatto alcuni passi fondamentali. Sta seguendo un percorso psicoterapeutico, e ha iniziato una terapia farmacologica sotto supervisione medica. Entrambi questi strumenti, se ben utilizzati, possono lavorare in sinergia per darle sollievo e aiutarla a modificare quei pensieri e comportamenti che mantengono attivo il circuito dell’ansia. Nel frattempo, può essere utile imparare a osservare queste sensazioni corporee in modo diverso. Il lavoro in terapia, ad esempio, potrebbe includere tecniche di consapevolezza corporea, come il rilassamento muscolare progressivo, la respirazione diaframmatica o esercizi di mindfulness. Questi strumenti aiutano a regolare il livello generale di attivazione fisiologica e a ridurre la tendenza ad anticipare o temere il sintomo, che spesso lo rende più intenso. È importante anche lavorare sui pensieri che accompagnano queste sensazioni. Spesso, infatti, ciò che fa durare il malessere non è tanto il sintomo in sé, quanto l’interpretazione catastrofica che gli viene attribuita, come “sto per svenire” o “c’è qualcosa che non va nel mio corpo”. In terapia, questi pensieri vengono identificati, messi in discussione e sostituiti con interpretazioni più realistiche e rassicuranti. Si dia tempo. I sintomi possono variare anche durante il percorso di miglioramento, ed è normale attraversare fasi in cui si riacutizzano o si trasformano. L’importante è che non si senta solo in questo percorso: con il supporto della sua psicologa e, se necessario, di uno specialista per la cervicale, potrà gestire questi sintomi in modo sempre più efficace. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Carlotta Mazzon
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, talvolta l'ansia può portare anche a sintomatologie fisiche tra cui sbandamenti e capogiri. Le consiglierei di parlarne con la sua psicologa ed eventualmente fare visite più approfondite per escludere la componente organica ovvero se questa sintomatologia sia derivante dalla cervicale.

Dott.ssa Mazzon

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