Buonasera, Sono qui per parlare della situazione in cui mi trovo con un'amica della quale provo fo

24 risposte
Buonasera,
Sono qui per parlare della situazione in cui mi trovo con un'amica della quale provo forti sentimenti ma che lei non ricambia.
Ci sono stato diversi litigi che mi hanno portato a chiudere il rapporto.
Di conseguenza lei mi ha bloccato sui social e il numero di telefono.
Dopo un mese ho notato che mi ha sbloccato senza però cercarmi o scrivermi.
Pochi giorni fa, nel suo secondo profilo di Instagram, dove non mi aveva bloccato e con il qualche spesso controllava le mie storie, ha pubblicato una storia personale dove era al pronto soccorso perché era stata male e l'aveva messa solo per gli amici stretti.
Ho chiesto ad altri ragazzi che fanno parte del solito gruppo dove entrambi usciamo ma nessuno sapeva nulla in quanto non vedevano la storia.
La domanda sorge spontanea... L'ha fatto apposta? Ha fatto tutto questo in modo che io le scrivessi? Perché non ha pubblicato la storia nel suo profilo principale che io non seguo?
Sembra che volesse che io in un modo o nell'altro tornassi a cercarla.
Chiesto un vostro parere
Grazie
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,
la situazione che descrivi è molto delicata e coinvolge dinamiche emotive intense, come l'affetto non corrisposto, la rottura di un'amicizia, e i segnali ambigui che spesso si manifestano attraverso i social.

È naturale, in questi casi, cercare di interpretare ogni gesto dell’altra persona, specialmente quando si è ancora coinvolti emotivamente. Tuttavia, è importante tenere presente che i comportamenti online, come lo sblocco o la condivisione di contenuti selezionati, possono avere molteplici significati, non sempre chiari o intenzionali. Potrebbe averlo fatto con l'intento di farsi notare da te, oppure semplicemente per condividere un momento difficile con chi ritiene “amici stretti” in quel momento, includendoti in modo ambiguo per mille possibili ragioni (abitudine, confusione, bisogno di attenzione, ecc.).

Il fatto che lei non ti abbia scritto direttamente potrebbe indicare che non vuole riprendere un contatto esplicito, ma è anche possibile che stia aspettando una tua reazione, magari per sentirsi ancora al centro del tuo pensiero. Tuttavia, ciò che conta davvero è come tutto questo influenza te: ti sta facendo male? Ti sta creando aspettative? Ti impedisce di andare avanti?

Quando ci troviamo in situazioni ambigue come questa, in cui le emozioni si intrecciano con la speranza e con la difficoltà a chiudere del tutto, può essere molto utile parlarne con uno specialista. Un percorso psicologico può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sentimenti, i tuoi bisogni, e a costruire delle strategie per proteggere il tuo benessere emotivo.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire questi vissuti, rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi – Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la situazione che descrive è carica di emozioni complesse, in particolare di un legame che, pur essendo formalmente concluso, continua a generare interrogativi, speranze e forse anche ferite aperte. Quando ci troviamo coinvolti emotivamente con qualcuno che non ricambia i nostri sentimenti, è comprensibile vivere una fase di confusione e oscillazione tra il bisogno di chiudere e il desiderio che qualcosa riaccada, anche solo a livello simbolico o attraverso piccoli segnali.

Il fatto che questa persona abbia condiviso un contenuto delicato e personale (tra l’altro solo con una cerchia ristretta) può effettivamente essere letto da lei come un tentativo di riallacciare un contatto. Tuttavia, va sottolineato che nelle dinamiche relazionali, soprattutto quando si mischiano sentimenti, aspettative, delusioni e rabbia (come nel caso di un’amicizia con trasporto affettivo non corrisposto), è molto facile cadere nella trappola dell’interpretazione: ogni gesto, ogni post, ogni silenzio può sembrare un messaggio, ma non sempre lo è.

Non possiamo sapere con certezza cosa abbia spinto questa persona a comportarsi così: forse un bisogno di attenzione, forse un impulso momentaneo, forse davvero il desiderio che lei si rifacesse vivo. Ma al di là di questo, ciò che conta è chiedersi cosa sarebbe utile per lei in questo momento. Tornare a cercarla le farebbe davvero bene, o la rimetterebbe in un circuito di instabilità emotiva, in cui si torna a sperare, soffrire o litigare? Oppure, lasciar andare questo rapporto e accettare che non ci siano le basi per una relazione equilibrata potrebbe essere un passo verso una maggiore serenità personale, per quanto doloroso?

Non è facile accettare la fine di un legame importante, soprattutto se non si è avuto modo di viverlo come si sarebbe voluto. Ma proprio per questo è importante ascoltarsi, e cercare di capire se ciò che si desidera oggi è continuare a interpretare segnali ambigui, o iniziare a proteggere sé stesso, anche passando per un momento di distanza.

Parlarne con un professionista potrebbe aiutarla a fare chiarezza, distinguere tra ciò che sente, ciò che spera, e ciò che sarebbe più sano per lei a lungo termine.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Salve non conoscendo bene la situazione oltre queste poche righe non é sicuramente possibile dare un parere esaustivo.
Ci sarebbero un po’ di elementi da approfondire, tra cui il rapporto che vi lega descritto come “amicizia” ma riferisci di “ provare forti sentimenti “ ecc..
L’unica indicazione potrebbe essere quella di provare a parlarvi assertivamente ed a chiarire la situazione anche per tracciare finalmente una linea.
Poi se desideri approfondire il discorso suggerirei uno o qualche incontro per parlarne con un professionista psicologo magari , in modo tale da superare questo vortice di domande, dubbi ed ansia.
Buone cose , dott.Marziani
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, la situazione che sta vivendo è sicuramente molto delicata e carica di emozioni complesse. Quando proviamo sentimenti forti verso una persona che non li ricambia nello stesso modo, è naturale sperimentare una miscela di dolore, confusione e bisogno di comprensione. Ciò che lei descrive, in particolare, riguarda non solo la dimensione affettiva, ma anche quella interpretativa: cercare di capire il comportamento dell'altra persona per dare un senso a ciò che sta accadendo. Nel contesto delle relazioni umane, specialmente quando ci sono stati legami forti o significativi, è comune trovarsi a leggere tra le righe, a cogliere segnali, anche ambigui, cercando risposte alle domande che ci assillano. Il fatto che la sua amica l’abbia sbloccato, che abbia scelto di pubblicare una storia visibile solo a un gruppo selezionato di persone, tra cui lei, può effettivamente far pensare a un messaggio indiretto. Tuttavia, dobbiamo sempre considerare che i comportamenti degli altri, per quanto possano sembrare orientati verso di noi, non sempre hanno un significato univoco. È possibile che lei volesse far arrivare un segnale, così come è possibile che si trattasse di un gesto impulsivo, emotivo o semplicemente privo dell'intenzione che le attribuisce. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante riconoscere come i nostri pensieri influenzino il modo in cui interpretiamo gli eventi. Quando si è emotivamente coinvolti, il nostro cervello tende a selezionare e dare maggiore peso alle informazioni che sembrano confermare i nostri desideri o timori. Questo fenomeno si chiama “bias di conferma” e può portarci a leggere comportamenti ambigui in modo coerente con ciò che speriamo o temiamo. In questi casi, può essere utile chiedersi: ci sono dati oggettivi che confermano questa interpretazione? Esistono anche spiegazioni alternative, magari meno emotivamente coinvolgenti ma plausibili? Un altro aspetto che emerge dal suo racconto è il bisogno di chiarezza, comprensione e forse anche di chiusura. Quando una relazione finisce in modo brusco o conflittuale, soprattutto se non si è avuta la possibilità di un confronto autentico, è naturale che il nostro pensiero torni indietro, alla ricerca di risposte. Tuttavia, è anche importante rispettare i confini che l’altra persona ha posto, per quanto dolorosi possano essere, e cercare di spostare l’attenzione su ciò che può essere utile per il suo benessere attuale. Questo non significa ignorare i sentimenti, ma piuttosto imparare a stare con essi senza farsi trascinare in cicli infiniti di ruminazione o interpretazioni. In momenti come questo, può essere molto utile focalizzarsi su ciò che dipende da lei. Chiedersi, ad esempio, cosa ha bisogno lei in questo momento per sentirsi più sereno. Cosa potrebbe fare per prendersi cura delle sue emozioni? Come potrebbe usare questa esperienza, per quanto difficile, come occasione per rafforzare la consapevolezza di sé e dei propri bisogni affettivi? Le emozioni che prova sono autentiche e legittime. È umano sperare in un segnale, in un contatto, in una possibilità. Ma è anche fondamentale ricordarsi che il valore personale non dipende da chi ci guarda o da chi ci risponde, ma da come scegliamo di trattarci mentre attraversiamo queste tempeste emotive. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Caro utente, capisco quanto possa essere difficile gestire i sentimenti non corrisposti, soprattutto quando il legame si è intrecciato con momenti di conflitto e distanza. Il comportamento della tua amica – lo sblocco, la pubblicazione della storia visibile solo a te e pochi altri può certamente sembrare ambiguo, ma non possiamo sapere con certezza le sue intenzioni.
In situazioni di forte coinvolgimento emotivo, è facile cercare segnali che alimentino la speranza di un riavvicinamento. Tuttavia, è importante chiederti: cosa ti farebbe davvero bene in questo momento? Tornare a cercarla rischia di riaprire una dinamica già dolorosa? Oppure hai bisogno di tempo per elaborare la delusione e proteggere i tuoi confini emotivi?
Portare l’attenzione su di te, sui tuoi bisogni e sul tuo benessere, può aiutarti a non restare intrappolato in letture ipotetiche che alimentano l’ansia e la confusione. Se senti che questa situazione ti destabilizza molto, parlarne in uno spazio terapeutico potrebbe offrirti maggiore chiarezza e strumenti per tutelarti.
Dott.ssa Viviana Costa
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, prova a riflettere quanto la sua presenza possa effettivamente farti stare bene o male. Probabilmente non era veramente convinta di volerti perdere considerando che nel suo secondo profilo non ti ha bloccato. Magari inconsciamente era un modo per non spezzare del tutto il vostro legame. Consiglio di concentrarti su quello che è importante per te, prima ancora di comprendere cosa voglia lei. Sicuramente il dialogo e il confronto sono sempre la via migliore per un chiarimento
Dott. Luca Fiorona
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, mi spiace per la situazione che sta vivendo in cui fatica a comprendere i comportamenti della sua amica. Rispetto a quello che domanda non vi sono risposte certe in quanto non vi è conoscenza delle motivazioni per le quali la sua amica ha agito tutti quei comportamenti verso i quali lei si è fatto delle ipotesi. Essendo appunto ipotesi, ciò su cui lei sta ragionando è un'interpretazione possibile di questi gesti. Ciò che potrebbe aiutarla a conoscere le motivazioni che hanno generato quei comportamenti (non bloccarla sul secondo profilo, controllare le sue storie, la pubblicazione della storia sul profilo secondario) rimane il confronto con quella ragazza così da comprendere le sue intenzioni.
Un caro saluto, Dott. Luca Fiorona
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
La situazione che descrive sembra complessa.
Se ho capito correttamente, lei voleva qualcosa in più dell'amicizia e la sua amica non ha contraccambiato. Da lì, avete litigato e si è interrotto il rapporto.
In realtà, potrebbe aver pubblicato la sua storia tra gli amici stretti perché non voleva che altri lo sapessero. Tuttavia, dall'esterno è difficile dire che lo abbia fatto apposta o meno, non sapendo la natura del vostro rapporto di amicizia.
Il fatto che lei sia stato bloccato/a è indicativo che la sua amica adesso non vuole entrare in contatto con lei. E' anche vero che la sua amica ha un altro profilo Instagram che lei può vedere perché aperto. L'unico modo per svelare questo suo dubbio è inviarle un messaggio per chiederle come sta. Da lì potrà capire di più. Se lei avesse voluto le sue attenzioni, dopo averla sbloccata nel profilo principale, avrebbe ripreso i contatti. Inoltre, ha chiuso lei i rapporti e sta tornando a cercarla, non il contrario.
Provi a riflettere su cosa prova per la sua amica oggi e perché ha deciso di cercarla.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Sassu
Psicoterapeuta, Analista clinico, Psicologo
Sassari
Purtroppo la comunicazione indiretta che si realizza sui social spesso induce false credenze o ipotesi non verificabili.
Se lei è interessato ad una persona ma non ricambiato sarebbe più corretto e rispettoso per entrambi sospendere i rapporti .
Se quella persona vuole veramente mantenere con lei dei rapporti lo farà direttamente , contattandola personalmente , non attraverso sotterfugi .
Dott.ssa Fabiana Lefevre
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Comprendo il turbamento che sta vivendo in questa situazione, dove emozioni profonde si intrecciano con comportamenti ambigui da parte di una persona a cui tiene. Ciò che descrive – i litigi, il blocco, lo sblocco, la pubblicazione selettiva di contenuti – rappresenta una sequenza relazionale che può alimentare confusione, attese e interpretazioni continue.

Come psicologa a orientamento strategico, il mio compito non è tanto interpretare le intenzioni dell’altro, quanto aiutarLa a osservare ciò che questa dinamica produce in Lei e a riconoscere i meccanismi che rischiano di mantenerla in una posizione di stallo affettivo.

Le domande che si pone – “L’ha fatto apposta?”, “Voleva che io la cercassi?” – sono del tutto legittime. Tuttavia, ciò che conta maggiormente in ottica strategica è un cambio di prospettiva: non chiedersi più “perché lo fa?”, ma “che effetto ha su di me?”

Perché è proprio l’effetto che determina quanto potere emotivo quella persona continua ad avere nella Sua vita, anche in assenza di un vero contatto.

La relazione che Lei descrive sembra essersi spostata su un terreno poco chiaro, dove l’altro invia segnali parziali, mentre Lei resta in una posizione di attesa e analisi. In questi casi, più si cerca un significato univoco in comportamenti ambigui, più si rischia di rimanere intrappolati in un circolo vizioso di illusione e delusione.

A questo punto, Le suggerisco di riflettere su alcune domande fondamentali:
Cosa mi sta costando, in termini emotivi, mantenere viva questa attenzione verso di lei?

Voglio davvero ricominciare un dialogo, oppure sto reagendo solo al bisogno di chiarezza o conferma?

Qual è la mia direzione, indipendentemente da cosa l’altro sceglie o non sceglie di fare?

Spesso, la vera svolta relazionale non avviene quando l’altro cambia atteggiamento, ma quando scegliamo di sottrarci volontariamente a un gioco che non ci nutre, ma ci consuma.

Se desidera, possiamo lavorare insieme su strategie concrete per gestire il distacco, interrompere il ciclo delle aspettative e riconquistare uno spazio di autonomia emotiva.
Buongiorno, la ringrazio per la domanda.
Comprendo che la situazione possa essere delicata ma quello che mi viene da dirle è che non focalizzerei tanto l'attenzione sul perché la sua amica abbia fatto determinate cose quanto sul proprio bisogno di cercarne una spiegazione.
Che significato ha per lei quello che la sua amica ha fatto?
Sul fondo di questa sua modalità comunque di avere una grande attenzione rispetto alle scelte fatte con la sua amica credo che ci sia molto altro che vada al di là di quello che lei mi ha descritto.
La sua costante attivazione hai segnali esterni potrebbe essere indice di una propria esigenza interna.
Grazie
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Buonasera, quella che sta vivendo è una situazione delicata e carica di ambiguità emotive. Quando si provano sentimenti profondi per qualcuno che non li ricambia, ogni gesto può assumere un significato importante, soprattutto se il rapporto è stato segnato da distacchi, litigi e momenti di riavvicinamento, anche indiretti.
È possibile che il comportamento della sua amica, come lo sblocco o la storia visibile solo a determinati profili, sia stato fatto con l’intenzione di attirare la sua attenzione, ma non possiamo dirlo con certezza. A volte le persone inviano segnali ambigui anche senza averne piena consapevolezza, magari spinte dal desiderio di non chiudere completamente una relazione, pur non volendola riprendere davvero. Tuttavia, più che cercare di interpretare cosa volesse comunicare lei, può essere utile chiedersi: cosa desidera lei, oggi, da questo rapporto? Tornare a cercarla rischia di riattivare una dinamica già dolorosa, soprattutto se i sentimenti non sono corrisposti. Forse sarebbe più costruttivo, in questo momento, proteggersi emotivamente e valutare se questa relazione le fa bene o la tiene in uno stato di continua incertezza e attesa. Sentirsi bloccati tra il desiderio di vicinanza e la paura del rifiuto è logorante. Un confronto sincero con se stesso, o con uno psicoterapeuta che pratica l’ EMDR, se il malessere persiste, può aiutarla a fare chiarezza e a rimettere il focus su ciò che merita: un legame sereno, rispettoso e reciproco. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Luna Pulcinelli
Psicologo, Psicologo clinico
Rovereto
Buongiorno, quando mancano spiegazioni chiare è naturale farsi delle domande e cercare di interpretare i comportamenti dell’altro.
Tuttavia, basarsi solo su supposizioni può spesso generare ulteriore confusione o malessere. Ogni gesto può essere letto in mille modi diversi, e il rischio è quello di costruire convinzioni che non trovano conferma nella realtà. Le supposizioni, soprattutto in ambito affettivo, a volte possono riflettere più le nostre paure, speranze o aspettative che i reali pensieri dell’altro. In questi casi, la comunicazione diventa l’unico strumento efficace per uscire dal dubbio e dare senso ai comportamenti che ci confondono. Parlare apertamente, se e quando è possibile, permette di ottenere risposte concrete, ma anche di dare voce ai propri vissuti, senza rimanere nell’incertezza.
Se non è possibile un dialogo in questo momento, può essere utile concentrarsi su di sé, sui propri bisogni emotivi e su ciò che si desidera da una relazione, di qualunque tipo essa sia.
Dott.ssa Sofia Bonomi
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buonasera, le domande che si pone sono lecite e penso sorgano spontanee. Forse è importante che si chieda cosa desidera lei: scriverle? ricominciare a sentirvi? rimanere in questa situazione perché ricominciare a frequentarvi potrebbe farla stare male?...
Sulla base di ciò che si risponde a queste domande penso possa decidere se scriverle oppure no. Un lavoro di terapia che la aiuti a fare chiarezza dentro di sé (se lo ritiene necessario) potrebbe senz'altro essere utile. Cordialmente, dott.ssa Bonomi
Dott.ssa Chantal Danna
Psicologo, Psicologo clinico
Aosta
Buongiorno,
difficile rispondere dato che solo la sua amica sa la risposta esatta. Quindi l'unico modo per avere una risposta è chiederlo alla sua amica. Nelle situazioni come la vostra i social sono degli strumenti complicati da gestire.
Cordialmente.
Dott.ssa Chantal Danna
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buonasera, a prescindere da quale sia la verità e il motivo di questo gesto, lei deve ascoltarsi dentro per sentire cosa vuole fare, contattarla o restare indifferente a questa notizia appresa?
Ascolti i suoi sentimenti ed emozioni e faccia quello che la fà stare meglio e più sereno.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, grazie per aver condiviso questa situazione delicata. Quando una persona alterna segnali di distanza e vicinanza, come il blocco e lo sblocco o la pubblicazione “selettiva” di storie, spesso lascia spazio a molte interpretazioni che possono generare confusione e ansia.
Un punto di riflessione utile può essere chiederti: qual è l’obiettivo che davvero desideri raggiungere in questa relazione? Riprendere il contatto? Chiudere definitivamente? Comprendere questo può aiutarti a non restare intrappolato nelle “mosse” dell’altra, che a volte possono essere inconsapevoli o ambivalenti.

Può anche essere interessante osservare come reagisci a queste “aperture” e quali emozioni ti generano, per capire se ti fanno sentire più vicino o invece più in balia di uno scenario che non controlli.

Ti invito a considerare: qual è il confine che vuoi rispettare per proteggere il tuo benessere emotivo? A volte, lasciare lo spazio può essere la risposta più strategica per evitare di alimentare dinamiche che possono mantenere in sospeso il tuo equilibrio.
Dott.ssa Daisy Di Cello
Psicologo, Psicologo clinico
Bolzano
Buongiorno,

grazie per aver condiviso una situazione che, da come scrive, le sta molto a cuore e che immagino le stia generando confusione e sofferenza. Quando proviamo sentimenti forti per qualcuno che non li ricambia allo stesso modo, spesso ci troviamo in una condizione di sospensione emotiva, in cui anche piccoli segnali,come uno sblocco o una storia su Instagram,possono riaccendere speranze o dubbi.

È comprensibile che si chieda se certi comportamenti siano stati intenzionali, se ci sia un messaggio implicito o un modo indiretto per farsi cercare. Tuttavia, è importante ricordare che non sempre possiamo avere chiarezza sulle intenzioni dell’altro, e continuare a cercare spiegazioni può diventare logorante, soprattutto se alimenta aspettative o illusioni.

La domanda più importante in questo momento potrebbe essere: che cosa desidera lei da questa relazione? E che cosa le fa bene davvero?
Ciò che conta è il suo benessere emotivo, la sua capacità di ascoltare i propri bisogni, i propri limiti e, se necessario, anche il diritto di chiudere un legame che non è reciproco, per proteggersi da ulteriori ferite.

A volte il desiderio di comprensione può nascondere anche un bisogno più profondo di sentirsi visti, considerati, amati. Dare uno spazio a questi vissuti ,anche con l’aiuto di un percorso psicologico,può aiutarla a ritrovare una direzione più chiara e una maggiore centratura emotiva.

Resto a disposizione se desidera approfondire questi temi in uno spazio sicuro e non giudicante.

Un caro saluto,
Dott.ssa Daisy Di Cello
Da una prospettiva psicodinamica, quello che descrivi ha sicuramente degli aspetti interessanti da analizzare.
Il suo comportamento sembra davvero contraddittorio. Prima ti blocca ovunque, poi ti sblocca ma non ti cerca. Infine pubblica una storia vulnerabile proprio dove sa che tu puoi vederla, mentre i vostri amici comuni non la vedono. Questo tipo di ambivalenza spesso riflette un conflitto interno: una parte di lei vuole mantenere le distanze, un’altra parte ha ancora bisogno di sentirti vicino emotivamente.
È molto probabile che, in un momento di fragilità come quello del pronto soccorso, abbia sentito il bisogno istintivo del tuo supporto. Forse non aveva il coraggio di contattarti direttamente, ma sperava che tu facessi il primo passo vedendo la storia. È un comportamento piuttosto comune quando si è feriti ma si ha paura del rifiuto.
Tuttavia, devi anche considerare che stai leggendo questi segnali attraverso la lente dei tuoi sentimenti non ricambiati. A volte interpretiamo come intenzionali dei comportamenti che potrebbero essere semplicemente confusi o casuali.
Il punto centrale è: anche se avesse fatto tutto apposta, cosa cambierebbe? I suoi sentimenti verso di te sono gli stessi di prima. Rispondere a questi possibili segnali rischia di riaprire dinamiche che vi hanno già fatto soffrire entrambi. Forse sarebbe più sano per te concentrarti sul processo di distacco piuttosto che cercare di decifrare questi messaggi ambigui.​​​​​​​​​​​​​​​​
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buonasera, capisco che questa situazione ti stia causando molta confusione, quello che descrivi è un labirinto di interpretazioni che nasconde una dinamica molto più profonda: la difficoltà ad accettare il rifiuto altrui e la tendenza a cercare segnali dove potrebbero non essercene. Quando siamo emotivamente coinvolti, il nostro cervello tende a trasformare ogni comportamento dell'altro in un messaggio per noi.

**IN REALTA':**
È impossibile sapere con certezza se lei abbia agito intenzionalmente per attirare la tua attenzione. Potrebbe aver pubblicato quella storia semplicemente perché aveva bisogno di supporto e tu eri tra gli amici più stretti su quel profilo. Oppure potrebbe essere stato un gesto inconscio. O forse sì, voleva che tu la contattassi. Ma ecco il punto cruciale: non importa.

**Il vero problema:**
Tu stai analizzando ogni suo comportamento come se fosse un codice da decifrare, e questo ti tiene prigioniero di una relazione che lei ha già chiarito non essere interessata a sviluppare romanticamente. Stai investendo energie mentali ed emotive enormi in interpretazioni che ti allontanano dalla realtà.

**Cosa fare concretamente:**
Non scriverle. Qualunque sia stata la sua intenzione, il fatto che tu stia qui a chiederti se "è tutto un piano" indica che non sei in uno stato emotivo sano per gestire un contatto. Se lei volesse davvero riallacciare i rapporti, lo farebbe in modo chiaro e diretto.

**Riflessione più profonda:**
La tua ossessione per i suoi segnali nasconde la difficoltà ad accettare che lei non provi quello che provi tu. È normale e doloroso, ma continuare a cercare "prove" del contrario ti impedisce di elaborare questo rifiuto e andare avanti.

Io ti suggerisco un lavoro da fare su di te, un percorso di aiuto e sostegno per gestire i pensieri ossessivi, e conoscerti meglio. Potremmo anche lavorare sui pattern di attaccamento che ti portano a interpretare ogni gesto come un segnale. Pensaci con attenzione. Un cordiale saluto

*Dott.ssa Marzia Mazzavillani*
*Psicologa Clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamworker*
Dott.ssa Silvia Stevelli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, comprendo quanto questa situazione possa averla coinvolta emotivamente e quanto sia facile, quando ci sono sentimenti forti in gioco, cercare di interpretare ogni gesto dell’altra persona. L'essere bloccato, poi sbloccato, la pubblicazione della storia ecc. possono suscitare molte domande, ma la verità è che non possiamo sapere con certezza quale fosse l'intenzione della sua amica. Probabilmente c’è stato un motivo personale per quella scelta, ma l’unico modo per capirlo davvero sarebbe poterlo chiedere direttamente a lei. In momenti come questo, il rischio è di restare intrappolati in supposizioni che aumentano il turbamento. Può essere più utile portare l’attenzione su di sé, ad esempio lei cosa desidera davvero fare? Vuole cercare un chiarimento? Vuole solo esprimere ciò che sente? Se sente il bisogno di scriverle, lo faccia sapendo che quella sarà una sua decisione, non una reazione a quello che pensa la sua amica possa aver voluto provocare. In questo modo, si mette al centro delle sue scelte e si dà la possibilità di agire in coerenza con i propri bisogni emotivi.
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
quello che stai vivendo è un intreccio complesso, emotivamente molto coinvolgente, in cui sentimenti non ricambiati, legami interrotti e segnali ambigui si mescolano creando confusione, domande e una certa fatica emotiva.

Partiamo da un punto centrale: quando proviamo un sentimento intenso per una persona che però non lo ricambia, è naturale trovarsi in una posizione di vulnerabilità. Il legame si carica di aspettative, di desideri, a volte anche di frustrazione, soprattutto se ci sono stati conflitti e un allontanamento forzato, come nel vostro caso.

Il fatto che lei ti abbia sbloccato dopo un periodo di silenzio e abbia poi pubblicato una storia in un profilo secondario, visibile solo agli amici stretti e tra questi a quanto pare solo a te, può effettivamente sembrare un messaggio indiretto. Ed è comprensibile che tu ti stia chiedendo se ci sia stato un intento preciso, come un invito sottile a riprendere contatto.

È possibile che questo gesto sia stato, consapevolmente o meno, un modo per “riattivare” la tua attenzione, senza esporsi direttamente. Ma bisogna essere cauti con le interpretazioni: le dinamiche social legate a Instagram, ai blocchi, agli sblocchi, alle storie visibili a cerchie selezionate, possono avere motivazioni molto diverse, non sempre lineari o razionali. A volte sono dettate da un bisogno di controllo, a volte da nostalgia, altre volte ancora da semplice impulsività emotiva.

Se lei avesse voluto comunicare in modo chiaro, avrebbe potuto scriverti direttamente. Questo non è accaduto. E qui si apre un punto importante: quando una persona si limita a mandare segnali ambigui, ma non si assume la responsabilità di un contatto diretto, ti mette nella posizione di dover “indovinare” le sue intenzioni. Ed è una posizione logorante, soprattutto per chi ha ancora un coinvolgimento affettivo forte.

Inoltre, se in passato ci sono stati litigi che ti hanno portato a chiudere il rapporto, è probabile che questa relazione – anche prima della rottura – si muovesse su un terreno instabile. Questo va considerato con attenzione: cosa ti ha fatto restare nonostante le difficoltà? E oggi, cosa speri davvero possa succedere?

Domandarti se “l’ha fatto apposta” è umano. Ma forse una domanda ancora più importante è: cosa desideri tu per te stesso, in questo momento? Vuoi riavvicinarti? Sei disposto a gestire un legame potenzialmente ancora instabile, dove i sentimenti non sono pienamente corrisposti?

Può darsi che questa persona abbia voluto attirare la tua attenzione. Ma anche se fosse così, ciò non significa necessariamente che abbia cambiato atteggiamento verso di te, né che sia pronta a un confronto sincero o a ricostruire un rapporto.

A volte le persone riattivano il contatto perché faticano a gestire la chiusura totale, non perché desiderano davvero riavvicinarsi. Ed è proprio in quei momenti che diventa importante proteggere se stessi, distinguendo tra il bisogno dell’altro di non sentirsi dimenticato e il tuo bisogno di avere un legame autentico, stabile e soprattutto sano.

Se desideri possiamo esplorare più a fondo cosa ti lega ancora a questa persona, quali bisogni emotivi si sono attivati in te e come puoi prendertene cura in modo consapevole. Perché al centro di tutto questo ci sei tu, con la tua sofferenza ma anche con il tuo diritto di stare bene.

Resto a disposizione se vuoi continuare a parlarne.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,
è comprensibile che si interroghi sul comportamento di questa ragazza, soprattutto dopo un periodo di distanza e di emozioni intense. Quando una relazione, anche solo amicale, coinvolge sentimenti non corrisposti, ogni gesto dell’altro può assumere un significato particolare, perché la mente cerca di dare un senso a ciò che accade.

Tuttavia, in situazioni come questa, è importante spostare l’attenzione da ciò che l’altro “potrebbe voler dire” a ciò che accade dentro di lei. Il bisogno di capire se l’ha fatto apposta, in fondo, nasce dal desiderio di mantenere un legame, di non sentire chiusa del tutto quella porta.

Può essere utile chiedersi cosa desidera davvero per sé: se continuare a restare in attesa di segnali o se iniziare a proteggere la propria serenità, lasciando che le cose trovino un equilibrio naturale. A volte, la chiarezza più importante non arriva dall’altro, ma da una decisione interiore.

Dott.ssa Sara Petroni

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