Buonasera, sono fidanzata da un anno piu o meno..m ma vorrei consigli da voi dottori..come faccio a

24 risposte
Buonasera, sono fidanzata da un anno piu o meno..m
ma vorrei consigli da voi dottori..come faccio a togliere questo mio sentimento che continuo ad avere sempre di gelosia/paura di lui che possa guardare altre, preferire altre, possa farsi "abbindolare " diciamo da altre, oppure possa cascarci andando fuori con amici, andando "a ballare" e bevendo possa farsi trasportare da qualcuna..nonostante mi dica che comunque è una cosa su cui dovrebbe stare attento e non lo farebbe, ma anche dicendo cosi mi fa capire che bevendo un pò di più possa succedere qualcosa.. e continuo ad alternare momenti in cui riesco a farmelo passare, a non pensarci o pensare e riuscire a capire che comunque sta con me non con altre..ma altri momenti e forse sono più questi in cui non riesco a fare pace col cervello, non riesco a non pensarci e a stare tranquilla..ho sempre queste ansie/pensieri di lui le volte in cui esce con amici, che può conoscere altre/succedere qualcosa purtroppo..e so che non è bello, perché vorrei non fargli pesare queste mie paranoie e che lui fosse libero e tranquillo, e per questo in momenti così vorrei solo stare da sola per risolvere queste mie paure e lasciare così la relazione nonostante l'amore che provo e che prova anche lui rassicurandomi sempre ma io d'altra parte non riesco a stare cosi..cosa posso fare..dovrei lasciarci e prima stare bene io stessa? perché così stando insieme come posso risolvere le mie cose e stare bene?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
La gelosia e la paura di perdere il partner sono sentimenti comuni nelle relazioni, ma quando diventano persistenti e creano disagio emotivo, è importante affrontarli in modo consapevole.

Da ciò che descrivi, sembra che questi pensieri e timori ti creino molta sofferenza, portandoti a oscillare tra momenti di apparente tranquillità e altri in cui l'ansia prende il sopravvento. È positivo che tu abbia consapevolezza del problema e che desideri trovare una soluzione senza far pesare le tue preoccupazioni sul partner.

L'insicurezza e la paura dell'abbandono possono avere radici profonde, legati a esperienze passate oa schemi di pensiero che tendino a ripetersi. È importante lavorare su di esse per comprendere meglio le tue emozioni e riuscire a gestirle in modo più equilibrato.

Interrompere la relazione non è necessariamente la soluzione: il vero obiettivo è imparare a stare bene con te stessa, indipendentemente dal contesto. Un percorso di crescita personale, magari supportato da un professionista, potrebbe aiutarti ad esplorare le origini di queste paure e a sviluppare strategie per gestirle in modo più sereno.

Per approfondire e affrontare in modo efficace queste difficoltà, sarebbe utile e consigliato rivolgersi a uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott.ssa Giulia Marchiani
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Utente, mi rincresce la sua situazione Le consiglio di intraprendere un percorso o sostegno psicoterapico per risolvere questa condizione nel miglior modo possibile ed evitare ulteriori preoccupazioni. Resto a Sua disposizione per qualsivoglia eventuale integrazione e/o chiarimento e mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Marchiani
Dott.ssa Stella Gelli
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Milano
Buongiorno, grazie mille per aver condiviso il suo vissuto. Comprendo bene quanto possa essere difficile gestire questi sentimenti di gelosia e ansia. Quello che descrive potrebbe essere legato a insicurezze personali e a una difficoltà nell’affrontare la paura di essere traditi o abbandonati, un tema che può affliggere molte persone nelle relazioni.
Questi sentimenti di gelosia e ansia meritano di essere accolti ed esplorati per comprendere meglio il significato che in questo momento hanno per lei. Se non affrontati, infatti, possono mettere a rischio il benessere emotivo di entrambi, come lei giustamente descrive. Non è raro che le relazioni sentimentali possano alimentare insicurezze, e spesso queste emozioni derivano da esperienze passate, timori di non essere abbastanza o dalla paura di non avere il controllo sulla situazione.
Spesso, questa paura può essere legata a un senso di vulnerabilità o a una difficoltà nel sentirsi completi come individui, al di là della relazione. Prendersi cura di queste paure, affrontandole e comprendendole, permette di costruire una base solida dentro di sé, che non dipenda esclusivamente dalle altre persone. Paradossalmente, questo processo può anche portare a dare il meglio di noi stessi nella relazione, godendo di essa con maggiore libertà e spazio, senza la paura che ci possa essere tolta o la paura molto forte del tradimento.
Le consiglio quindi di esplorare più a fondo da dove nascono questi pensieri e sentimenti. Prendere un po’ di distanza emotiva, come suggerisce, può essere utile, ma non come soluzione definitiva. Spesso il problema non si risolve semplicemente allontanandosi, ma cercando di comprendere cosa c’è alla base di questa gelosia, affrontarla, accoglierla e ascoltare il bisogno che c’è sotto, trovando nuove strategie più efficaci. Potrebbe essere utile riflettere se ci sono insicurezze legate alla sua autostima o se la relazione attuale sta facendo emergere paure o preoccupazioni irrisolte.
Il dialogo con il suo partner è un passo importante, ma è anche fondamentale che lei possa lavorare su se stessa, per gestire queste emozioni e acquisire maggiore serenità. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a capire meglio se stessa, le sue paure e come affrontarle in modo sano.
Resto a disposizione per aiutarla ad esplorare più a fondo queste emozioni, per comprendere da dove provengono e come affrontarle. Le auguro di trovare il supporto che le permetta di vivere con maggiore serenità e consapevolezza.
Dott.ssa Stella Gelli
Gentile utente,
si può stare insieme a una persona anche provando gelosia. Ma deve essere una gelosia sana, una dimostrazione consapevole di affetto e di importanza che il partner ha nella sua vita.
La gelosia non è sana quando implica il concetto di possesso: non si posseggono le persone, e neanche gli altri esseri viventi, a dirla tutta.
Inoltre, la gelosia è un sentimento personale e come tale va gestito. In altre parole, la gelosia è un "problema" di chi è geloso, e non dell'altra persona. Questo perché, anche se si è molto gelosi, non si può e non sarebbe giusto controllare il comportamento delle altre persone, né tantomeno condizionarlo.
E questo è determinante in un buon rapporto sentimentale in cui si costruisce fiducia e rispetto reciproco. E' importante sottolineare questo concetto di costruzione del legame, che passa attraverso la condivisione con il partner delle emozioni e dei pensieri, anche quelli più scomodi e difficili da confessare, dando lo giusto spazio all'ascolto e creando sempre maggiori opportunità di tempo condiviso, tempo di qualità.
C'è un altro ragionamento determinante che la invito a fare: spesso, la gelosia nasce da una propria insicurezza, da un basso livello di autostima. Si percepisce come minaccioso il confronto con altre persone e si teme di non avere le doti e le qualità sufficienti a garantire la fedeltà del partner. Non ci si sente abbastanza...
Valuti se la sua gelosia dipenda, in parte, da questa considerazione che ha di sé stessa. Maggiore è la coerenza interna, con i propri valori, e maggiori sono le convinzioni sulle proprie qualità morali, psicologiche ed umane, tanto più alta sarà l'autostima e tanto meno ci saranno dubbi che altre persone siano migliori o più interessanti.
Ci sono percorsi psicologici che aiutano le persone ad accrescere il loro livello di autostima e a migliorare concretamente il loro modo di vivere le relazioni personali e gestire il sentimento, più che naturale, della gelosia. Si informi su questa opportunità.

Non credo che lasciare il suo ragazzo, se prova forti sentimenti per lui, sia la soluzione. Anzi sarebbe solo un modo per scappare dal problema e dalle sofferenze che la gelosia le sta provocando. Può fare uno step di maturità importante se riconsidera questa situazione come un'occasione di crescita personale e di miglioramento della qualità del suo rapporto sentimentale.

Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Dott. Giovanni Paolo Mangano
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Gentilissima,
perché teme di essere un rimpiazzo?
Lei teme che il suo ragazzo, vivendo la vita, scopra che non esiste soltanto lei nel mondo.
Questo lo sa già, e ciononostante continua a scegliere lei.
Dunque perchè teme di essere rimpiazzata?
Andrebbe approfondita la questione, ma nessun consiglio le potrà mai servire.
I consigli servono se ci si perde, allora si possono chiedere indicazioni. Lei non si è persa.
Lei non si mette in viaggio, per paura di potersi perdere.
Buona giornata.
Dott.ssa Laura Fortunato
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, ho letto attentamente la sua lettera e capisco quanto possa sentirsi tormentata dalla sua gelosia/paura. Trovo ammirevole da parte sua la sua disponibilità a mettersi in discussione, il non voler far pesare questi suoi timori sul suo ragazzo, la consapevolezza che questi timori sono di ostacolo ad una reazione felice e che le sarebbe utile iniziare una psicoterapia per stare bene e liberarsi di queste ansie. Ma non capisco perché pensa sia necessario lasciare il suo ragazzo per poter fare un lavoro psicologico su di sé. Penso che le due cose non si escludano a vicenda, molte persone intraprendono delle psicoterapie per risolvere le loro difficoltà nelle relazioni mentre mantengono e vivono le loro relazioni, che poi grazie alla terapia fioriscono e diventano più gratificanti per entrambi. Un caro saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giulia Scattareggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Villa Guardia
Buongiorno Gentilissima, penso che le sarebbe utile poter capire come mai sperimenta questi vissuti. Innanzitutto sarebbe interessante capire come sa dice di lei questa paura. Potrebbe celare, solo per fare un esempio, una scarsa considerazione di sé stessa. Rispetto alla necessità di lasciarlo per potersi prima occupare di sé, penso che vivere e fare esperienza, anche in coppia, sia il più grande stimolo per potersi occupare di sé. Piuttosto la invito ad approfittare di questo momento di sofferenza, per poter approfondire ciò che la riguarda, con l'obiettivo di un maggiore benessere presente e futuro.
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera. Comprendo profondamente le sue preoccupazioni e il tormento che questi sentimenti di gelosia e ansia possono provocarle. È evidente che il suo amore per il suo fidanzato è sincero, ma è altrettanto chiaro che queste emozioni le stanno causando un grande disagio.

Le suggerirei di intraprendere un percorso di supporto che possa aiutarla a esplorare e comprendere le radici di queste paure. Potrebbe considerare di rivolgersi a uno psicologo o a un terapeuta, che la possa guidare attraverso un processo di autoconsapevolezza e di gestione delle emozioni. La terapia potrebbe offrirle uno spazio sicuro per esprimere le sue ansie e lavorare su di esse.

Inoltre, potrebbe essere utile riflettere sulla comunicazione con il suo partner. Parlarne apertamente con lui, in modo onesto e senza accuse, potrebbe aiutarla a sentirsi più sostenuta. Potrebbe anche considerare di stabilire insieme dei confini che possano rassicurarla e rendere entrambi più sereni.

Infine, dedicarsi a pratiche di mindfulness o attività che la rilassino, come lo yoga o la meditazione, potrebbe aiutarla a gestire l'ansia quotidiana. Ricordi che prendersi cura di sé stessa è fondamentale per poter costruire una relazione sana e equilibrata. Non è necessario prendere decisioni affrettate; l'importante è iniziare un percorso di crescita personale che la possa guidare verso una maggiore serenità. Resto a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Dott. Federico Stroppa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Milano
Gentile paziente,
Dalla tua descrizione emerge con forza tutta la sofferenza che questi continui pensieri di tradimento si portano dietro, questa ansia da tradimento così continua e persistente. Un percorso psicologico potrebbe giovarti non solo a cercare di contestualizzare i pensieri "ci sono momenti in cui ti capita di pensarci di più? ogni quanto questi pensieri si presentano e ti fanno soffrire?" e così via, ma anche a conoscere quali sono i tuoi modi di fare esperienze, così da provare a cogliere il significato più profondo che si cela dietro al sintomo.
Se ritiene possa esserle utile un consulto, mi rendo disponibile.
Buona giornata
Dr. Federico Stroppa
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Saronno
Gentile utente, i motivi per cui proviamo gelosia verso il nostro partner sono sempre personali e possono dipendere dalla nostra storia passata o da eventi avvenuti durante la relazione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a indagare i suoi motivi, prima di causare una crisi di coppia o decidere di lasciarsi.
Non è per forza necessario che ponga fine alla sua relazione, può lavorare sulla sua paura di perdere il suo compagno, restandoci insieme. Questa è una decisione che spetta a lei prendere e potrà farlo avendo le idee più chiare grazie al percorso psicologico.
Spero riesca a trovare la serenità.
Cordiali saluti, Dott.sa Claudia Torrente Cicero
Dott.ssa Federica Cavallo
Psicologo, Psicologo clinico
Modica
Gentile paziente,
grazie per aver condiviso questa preoccupazione, che comprendo possa essere molto difficile da affrontare.
La gelosia è un'emozione naturale che, sebbene possa manifestarsi in momenti di insicurezza o paura , quando diventa persistente e debilitante, può influire negativamente sulla qualità della relazione e sul benessere personale. Quello che descrive può essere collegato a diversi fattori psicologici come l'ansia, la paura del rifiuto o della perdita e talvolta, una bassa autostima.
Sarebbe utile iniziare ad esplorare il significato della gelosia in relazione alla sua esperienza personale e potrebbe essere vantaggioso intraprendere un percorso terapeutico se questi pensieri intrusivi ed ansiosi sono invalidanti sia nella relazione con il partner, quanto anche per altri aspetti della vita quotidiana.
Un caro saluto,
Dott.ssa Federica Cavallo
Dott.ssa Flavia Serio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile utente,

immagina la tua relazione come un giardino. Se continui a piantare semi di dubbio e diffidenza, credendo che il tuo partner sia una pianta fragile esposta alle intemperie, come pensi che crescerà il vostro legame?
Come sarebbe la vostra relazione se vedessi il tuo partner come un albero forte e radicato, capace di resistere alle tentazioni e di scegliere autonomamente di restare fedele?
In che modo il bisogno costante di rassicurazioni potrebbe involontariamente comunicare al tuo partner una mancanza di fiducia, creando una dinamica in cui si sente più controllato che amato? E tu, che immagine dai di te ogni volta che chiedi di essere rassicurata? Le continue richieste di rassicurazione, pur nascendo dal desiderio di sicurezza, possono paradossalmente minare la fiducia reciproca. Da un lato, mettono il partner nella posizione di dover costantemente "dimostrare" il suo amore e la sua fedeltà, creando un senso di pressione e potenziale risentimento. Dall'altro, impediscono a te di sviluppare una fiducia interna, basata sulla tua autostima e sulla tua capacità di gestire l'incertezza.

Prova a chiederti: "Se la mia gelosia avesse una voce, cosa mi direbbe del mio partner e di ciò che temo di perdere, e come questa voce potrebbe aiutarmi a capire meglio cosa apprezzo veramente nella nostra relazione e in me stessa?"
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Cara utente,

innanzitutto grazie per aver condiviso questi pensieri con noi. Spero che tra le nostre risposte possa trovare quella più soddisfacente al suo bisogno. Da ciò che racconta, sembra che stia vivendo un conflitto interiore tra il desiderio di fidarsi del suo fidanzato e la difficoltà a gestire i pensieri che la portano a immaginare scenari negativi.
Ogni emozione ha una sua funzione e un’origine che può essere esplorata. Potrebbe essere utile chiedersi: da dove nasce questa paura? Ci sono esperienze passate, personali o familiari, che hanno influenzato la sua percezione della fiducia e delle relazioni? Spesso, il timore di essere sostituiti o traditi non dipende solo dal comportamento dell’altro, ma anche da aspetti più profondi della propria storia emotiva.
Un grosso in bocca al lupo
Un saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Palermo
Gentile Utente, quello che sta vivendo è un sentimento molto comune e umano: la gelosia spesso nasce dalla paura di perdere qualcuno che amiamo e dall'insicurezza rispetto al nostro valore o alla stabilità della relazione. Può avere diverse radici come: insicurezze personali, esperienze passate deludenti, dolorose o un forte bisogno di controllo. Il fatto che Lei sia consapevole del suo stato d’animo è già un ottimo punto di partenza: è possibile che esperienze relazionali passate (non per forza soltanto di tipo amoroso), abbiano avuto un ruolo nel generare o influenzare le Sue paure attuali, portandoLa a proiettare delle ansie sulla relazione; anche il desiderio di sapere sempre cosa fa il Suo partner può nascere dalla necessità di sentirsi più sicura, ma a lungo andare se non adeguatamente affrontato può diventare un aspetto difficile da gestire per entrambi. Per iniziare potrebbe essere utile ascoltare ciò che prova senza giudicarsi, cercando di comprendere cosa possa celarsi dietro la Sua gelosia e successivamente lavorare sull'autostima, coltivando, mantenendo e fortificando spazi e interessi personali. Comunicare apertamente con il partner è un aspetto molto importante, potrebbe cercare di esprimere a pieno ciò che Le sta a cuore per la vostra relazione, senza necessariamente accusare o mettere pressione. È importante accettare che se anche volessimo non possiamo controllare tutto e che le persone con le quali abbiamo una relazione rimangono libere di scegliere, pur avendo già scelto di starci accanto sulla base delle qualità/caratteristiche che abbiamo dimostrato di avere. Se sente che queste emozioni diventano troppo difficili da gestire, potrebbe valutare il supporto di uno psicoterapeuta, che la aiuti a esplorare le radici delle Sue paure e a trovare strategie per affrontarle.
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Lei sta parlando di problemi personali, intendo dire suoi personali.
Le propongo un colloquio, anche online.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buonasera gentile Utente, capisco quanto possa essere difficile gestire queste emozioni, soprattutto quando diventano così intense da mettere in dubbio la relazione stessa. Da ciò che scrive, emerge chiaramente che non desidera sentirsi in questo modo e che vorrebbe poter vivere il rapporto con più serenità, senza il peso costante di ansie e paure.

La gelosia e la paura dell’abbandono spesso derivano da insicurezze personali o da esperienze passate che hanno lasciato un segno. Non si tratta solo di quello che il suo ragazzo fa o non fa, ma di come il suo cervello interpreta determinate situazioni, attivando un circolo di pensieri ossessivi e ansiosi che la fanno stare male.

Lasciare la relazione potrebbe sembrare una soluzione immediata, ma probabilmente il problema non scomparirebbe, e si ripresenterebbe in un futuro rapporto. Il vero cambiamento deve partire da dentro di lei: lavorare su sé stessa, sulla propria autostima e sulla fiducia nelle relazioni.

Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio le radici di questa paura e a sviluppare strategie per gestirla. Nel frattempo, può provare a:

-) Accettare le emozioni senza lasciarsene travolgere: invece di combattere la gelosia, provi a osservarla senza giudicarla, riconoscendo che è solo un’emozione passeggera e non una verità assoluta.
-) Lavorare sulla fiducia, il suo ragazzo le dimostra amore e rassicurazioni, ma la fiducia non può basarsi solo su ciò che dice o fa lui. Deve partire dalla sicurezza che lei è una persona degna d’amore, indipendentemente da tutto.
-) Darsi tempo, il cambiamento non avviene in un giorno. Non deve colpevolizzarsi se ci sono momenti in cui questi pensieri tornano, ma può imparare a gestirli con più consapevolezza.
-) Non deve affrontare tutto questo da sola. Un supporto professionale potrebbe darle gli strumenti per costruire una relazione più sana e serena, sia con il suo ragazzo che con sé stessa.

Dott. Luca Vocino
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.ma Buonasera,

Sembra che lei stia cercando una risposta a una domanda che forse non ha ancora completamente esplorato: cosa significa per lei 'fidarsi' e 'sentirsi sicuri' nella relazione? È possibile che, nel tentativo di proteggere la sua relazione, stia anche affrontando paure che potrebbero dipendere da esperienze o convinzioni personali più profonde? Cosa accadrebbe se potesse trovare un modo per guardare queste paure in modo diverso, come se non fossero la verità assoluta? L’idea di stare bene prima da sola potrebbe anche essere una chiave per scoprire quale cambiamento può fare per sentirsi più serena, senza che la sua felicità dipenda solo dal comportamento dell’altro.
Mi tengo a disposizione,

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Corinne Remondino
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera e piacere di conoscerla. Mi dispiace per la situazione che sta vivendo, immagino sia doloroso pensare di concludere una relazione con una persona per la quale prova un sentimento di amore a causa della presenza costante di questi vissuti faticosi. Spesso capita di soffrire per l'idea che possa accadere qualcosa che ci farebbe stare particolarmente male, anche senza elementi della realtà che lo confermino. Questo può dipendere da alcune esperienze vissute nel passato. Le nostre memorie sono mappe che usiamo per prevedere, per quanto possibile, il futuro. Sarebbe prezioso intraprendere un percorso di terapia che la aiuti a prendere consapevolezza dei motivi per cui si aspetta di vivere questa esperienza di tradimento e per poter generare delle nuove aspettative relazionali. Spero che la mia risposta le sia di aiuto. Auguro una buona serata. Dott.ssa Remondino Corinne
Dott. Valerio Borzi
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, rispetto a quanto riporta, é naturale porsi questa tipologia di l quesiti. Sarebbe a mio parere utile approfondire le sue paure rispetto alla possibilità di subire un tradimento, in primis rispetto alla fiducia e alla quantità di energia e tempo investito nella relazione.
Maggiore é l'investimento, maggiore é il rischio e maggiore può essere la parola. Metto il condizionale, poiché se esplorata, tale paura permette di comprendere cosa non sta funzionando dentro di noi rispetto alla situazione e a capire come muoversi diversamente.
VB
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso ciò che sta vivendo, capisco quanto possa essere faticoso gestire queste emozioni. La gelosia e l’insicurezza possono avere radici profonde, spesso legate a esperienze passate o alla paura di perdere una persona cara. Lasciare la relazione potrebbe non essere necessario se sente che c’è amore e volontà di migliorare. Potrebbe essere utile esplorare l’origine di queste paure con un professionista, lavorando su fiducia e sicurezza personale. Ha mai pensato a un percorso di supporto psicologico per comprendere meglio questi vissuti e trovare strategie per affrontarli?
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, capisco profondamente il disagio che sta vivendo e l’intensità delle emozioni che prova. Il fatto che sia consapevole delle sue difficoltà e che voglia affrontarle è già un segnale importante della sua capacità di crescita e cambiamento. La gelosia e la paura di perdere il partner sono esperienze comuni, ma quando diventano pervasive e difficili da gestire, possono generare ansia e sofferenza, mettendo a dura prova la relazione e il benessere personale. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, queste paure possono derivare da schemi di pensiero disfunzionali che portano a interpretare determinate situazioni in modo catastrofico. Per esempio, quando il suo ragazzo esce con gli amici o va a ballare, potrebbe attivarsi in lei un pensiero del tipo: “Se beve e incontra qualcuna, potrebbe tradirmi". Questo pensiero, a sua volta, genera ansia, insicurezza e il bisogno di controllare la situazione o di trovare rassicurazioni. Tuttavia, la ricerca costante di rassicurazioni, pur sembrando utile nell'immediato, rischia di rinforzare il problema nel lungo termine, perché ogni volta che il suo ragazzo la tranquillizza, lei si sente meglio solo temporaneamente, fino al successivo episodio di ansia. Un primo passo potrebbe essere quello di diventare più consapevole di questi pensieri e cercare di metterli in discussione. Si chieda: "Cosa mi fa pensare che il mio ragazzo voglia davvero tradirmi?", "Ho prove concrete che sia una persona incline al tradimento o è solo la mia paura che parla?", “Conosco persone che sono uscite a ballare, hanno bevuto e non hanno tradito il partner?". Spesso, quando analizziamo questi pensieri con maggiore razionalità, ci rendiamo conto che sono più legati alle nostre paure che alla realtà. Dal punto di vista comportamentale, potrebbe essere utile lavorare sulla sua tolleranza all’incertezza. Nessuna relazione può essere controllata al 100%, e cercare di farlo non porta alla sicurezza, ma solo a ulteriore ansia. Esporsi gradualmente alle situazioni che teme, senza mettere in atto comportamenti di controllo o richieste di rassicurazione, può aiutarla a sviluppare maggiore fiducia in se stessa e nel rapporto. Per esempio, potrebbe provare a lasciar andare il bisogno di sapere sempre dove si trova il suo ragazzo o resistere all’impulso di chiedergli conferme quando esce. All'inizio può sembrare difficile, ma con il tempo il cervello impara che non è necessario un controllo costante per sentirsi al sicuro. Un altro aspetto fondamentale riguarda la sua autostima. Spesso, la gelosia intensa è legata a una paura profonda di non essere abbastanza, di non meritare l’amore del partner o di essere facilmente sostituibili. Lavorare sulla propria sicurezza personale, sviluppando interessi, passioni e attività che la fanno sentire realizzata indipendentemente dalla relazione, può aiutarla a sentirsi meno vulnerabile alla paura del confronto con altre donne. Più si sente forte e sicura di sé, meno avrà bisogno di monitorare il comportamento del suo ragazzo per sentirsi rassicurata. Infine, si chiedeva se fosse necessario allontanarsi dalla relazione per stare bene. La risposta non è univoca, ma è importante considerare che, se lasciare il partner è motivato solo dalla speranza di risolvere la gelosia e poi tornare da lui, potrebbe non essere la soluzione più efficace. Invece, potrebbe essere utile lavorare su di sé all’interno della relazione, con piccoli passi, magari anche con l’aiuto di un professionista, per sviluppare una maggiore sicurezza e imparare a gestire l’ansia senza farsi sopraffare. Le sue emozioni sono valide e comprensibili, e affrontarle con un approccio consapevole e graduale può aiutarla a costruire una relazione più serena, basata sulla fiducia reciproca e sulla sicurezza interiore. Con il tempo e il giusto lavoro su di sé, potrà imparare a vivere il rapporto con più leggerezza e serenità, senza sentirsi imprigionata dalla paura. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a capire la causa dei pensieri descritti.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Susanna Brandolini
Psicologo, Psicologo clinico
Treviso
Buongiorno,
quello che descrive non è semplice “gelosia”: è un insieme di paure profonde che la mettono in allerta ogni volta che il suo compagno esce o si trova in contesti dove lei non può “controllare” cosa accade. E non perché manchi amore o perché lui non sia rassicurante, anzi, da ciò che racconta lui sembra cercare di esserlo, ma perché dentro di lei si attivano scenari che la fanno sentire vulnerabile, poco sicura del proprio valore e del legame.
Queste sensazioni non nascono dal presente, ma spesso affondano in esperienze passate: ferite nella fiducia, timore di non essere abbastanza, paura dell’abbandono. Quando queste parti si attivano, la mente va automaticamente verso le ipotesi peggiori, come se fosse un modo per “proteggersi”; ma in realtà la logora, le toglie serenità e rischia di farle vivere la relazione più come una minaccia che come un luogo di incontro.
Il fatto che lei si accorga di alternare momenti lucidi, in cui riesce a vedere la realtà della relazione, a momenti in cui non riesce a “fare pace col cervello”, è un segno importante: significa che una parte di lei sa che non ci sono evidenze reali di pericolo, ma un’altra parte, più spaventata, prende il sopravvento quando si sente esposta. Non c’è nulla di “sbagliato” in lei: c’è solo qualcosa che chiede ascolto e comprensione.
Non credo che “lasciarvi per risolvere le sue paure” sia necessario. Anzi: spesso il lavoro da fare riguarda proprio la relazione con sé stessa. Comprendere da dove nasce questa insicurezza, imparare a riconoscere i pensieri che la travolgono e costruire una fiducia più solida, non solo nel partner, ma nel proprio valore, richiede tempo, e non passa necessariamente attraverso una rottura.
La relazione, se vissuta con consapevolezza, può diventare un luogo in cui imparare a stare con queste emozioni senza esserne dominata.
Per questo un percorso psicologico potrebbe esserle molto utile. Non per “spegnere” le paure dall’oggi al domani, ma per darle strumenti concreti: ascoltare l’ansia senza lasciarsi trascinare, distinguere i fatti dalle fantasie, comprendere i propri modelli affettivi, costruire fiducia in sé e nell’altro. È un lavoro possibile e spesso molto liberatorio.
Se sentirà che è il momento, può rivolgersi a uno psicologo con cui affrontare insieme queste dinamiche. L’importante è che non resti sola con un peso che merita uno spazio sicuro in cui essere accolto e trasformato.

Un caro saluto,
Dott.ssa Susanna Brandolini

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