Buonasera, sono fidanzata da circa 5 anni ci conosciamo da 7, è stata una relazione un po’ travaglia

23 risposte
Buonasera, sono fidanzata da circa 5 anni ci conosciamo da 7, è stata una relazione un po’ travagliata perché a distanza, però l’amore ci ha sempre fatto superare tutto. Dobbiamo andare a convivere tra poco e inizialmente ero entusiasta anche perché è stata una decisione presa insieme. Dopo un weekend assieme ad un’amica e dopo aver conosciuto un gruppo di ragazzi, sono tornata e di punto in bianco mi sono venuti dei pensieri ossessivi sulla mia relazione e sui miei sentimenti, sto molto male, ho smesso di mangiare e non riesco a provare sentimenti tranne che di tristezza. Non voglio lasciarlo perché insieme a lui sto molto bene, vorrei solo capire da dove viene questo mio continuo malessere da ormai 2 lunghi mesi.
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a chiarirsi alcune idee, non solamente per il presente, ma anche in ottica futura. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Dott.ssa Chiara Granahan
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, come suggerito dal collega, un confronto con uno specialista psicologo potrà aiutarla a sbrogliare la matassa di ciò che sente, visto anche il momento evolutivo importante (la convivenza) che sta per compiere.
Un caro saluto, Cg
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Psicologo, Psicoterapeuta
Selvazzano Dentro
Gentile utente, capisco che ciò che sta vivendo le crea un forte malessere, per poter capire, da dove arriva questo malessere, questa tristezza e questi dubbi mersi in lei, sarebbe opportuno richiedere una consulenza psicologica. Vedrà che troverà giovamento e le sarà utile per riuscire a dare una nuova e costruttiva lettura a questa esperienza.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Dott. Carmelo Di Benedetto
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Salve, un cambiamento di vita radicale o meno può comportare incertezze, dubbi, insicurezze, che a volte sono presente già dentro di noi ma al momento che si avvicina un evento escono fuori con pensieri simili a quelli che ha descritto lei, il percorso terapeutico può aiutare a vivere meglio gli eventi che si presentano e trovare strategie alternative a contenere questi pensieri. Una buona serata, Dott. Carmelo Di Benedetto!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Sarebbe opportuno, a mio avviso, cercare di capire cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Colga l'occasione per cercare di capire la natura di tali pensieri e perché i dubbi siano per lei così difficili da gestire, capire cosa c'è in ballo di molto importante.
Rimango a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Laura Perdisci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Gentile utente,
Grazie per la condivisione di questo suo vissuto. Sicuramente la decisione di una convivenza rappresenta un forte cambiamento e una forte presa di responsabilità. Come ogni cambiamento porta in sé e porta in luce dubbi e incertezze che hanno certamente radici profonde. Sicuramente un percorso psicologico può esserle utile per muoversi all' interno di questo labirinto facendo chiarezza sui suoi profondi desideri e paure trovando il giusto equilibrio. Tutto questo potrà poi portarla alla giusta decisione.
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Perdisci
Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, mi dispiace per la situazione in cui si trova. Forse, visto il periodo, momento di decisioni importanti, potrebbe esserle di aiuto un confronto con uno psicologo per lavorare sui sentimenti e gli stati d'animo che prova e che la fanno stare male.
Se vuole, sono disponibile.
Un caro saluto, dottoressa Alice Carbone
Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, per comprendere da dove nasce il suo malessere e trovare delle risposte per affrontarlo, come scritto dai colleghi, è utile rivolgersi ad uno psicologo nella sua città per una consulenza/percorso. In un momento così delicato di cambiamento di vita è importante un supporto per accompagnare nella scelta migliore per Lei. Cordiali saluti
Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo
Psicologo, Psicologo clinico
Curtarolo
Ciao, è spesso un dilemma tra coppie che si trovano a fare questo passo. Hai delle certezze che non riesci a condividere con lui o ti stai facendo delle domande a cui non trovi risposta?
Dipende dalle tue ossessioni ma è possibile venirne fuori. Disponibile a un colloquio online per ascoltare i suoi dubbi e trovare assieme delle risposte. Saluti.
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che il viaggio con la sua amica e con il gruppo di amici le ha fatto venire il dubbio se è il caso di andare a convivere con il suo ragazzo. Quindi forse prima di prendere questa decisione importante x lei, dovrebbe fare dei colloqui con una psicoterapeuta ed elaborare i pensieri contraddittori che la stanno assalendo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a comprendere le cause della sofferenza che descrive, a chiarire i suoi sentimenti e a stimolare la fiducia in sé che le farà decidere cosa è buono per lei in futuro. Distinti saluti
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve sulla base delle sue indicazioni non si può stabilire con precisione quale sia la spinta emotiva che la porta a questi comportamenti anche se è possibile fare delle serie ipotesi di carattere generale. Ora forse potrebbe essere molto più utile per lei valutare la possibilità di contattare uno psicoterapeuta per valutare la sua attuale situazione e concordare le ulteriori attività. Sicuramente questi suo comportamenti o questo suo disagio nasce da un desiderio e questi suoi sintomi sono il suo tentativo di appagarlo; Purtroppo non basta la semplice conoscenza di questo meccanismo è necessaria una maggiore consapevolezza che si ottiene lavorandoci ovvero dando parole a tutto questo ovvero alle difese che sta utilizzano ed alle spinte che le attivano. Solitamente le psicoterapie riescono ad apportare dei cambiamenti, solitamente, in quanto dipende da come la coppia paziente psicoterapeuta riesce a lavorare. Ora spetta a lei se continuare in questo suo desiderio di fare da sola o se iniziare a lavorare con uno psicoterapeuta, Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Cavicchioli
Psicologo clinico, Professional counselor
San Miniato Basso
Cara utente, mi dispiace molto per quello che stai passando.
Prova ad ascoltare la tristezza e il malessere, e prova ad accettarle...cosa ti stanno dicendo? Da che cosa nascono? Ascoltati
Se vuoi approfondire ciò che ti sta succedendo, puoi contattarmi.
Un caro saluto
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Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,
una situazione davvero difficile!
La domanda più importante a cui si cerca di rispondere in una terapia è: perché ora? il passaggio verso una convivenza sembra aver precipitato una serie di insicurezze (il tuo riferimento al rapporto travagliato è interessante da questo punto di vista, non credi?). Per venirne a capo, l'indicazione migliore che posso darti è di intraprendere un percorso di chiarimento con uno psicoterapeuta. Questi dubbi potrebbero essere una grande opportunità di crescita, perché non dedicare loro lo spazio di ascolto che meritano?

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Elisa Pappacena
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Salve cara ragazza
la convivenza è un passo importante, delinea un passaggio di fase di ciclo vitale. Forse è proprio questo che la sta disorientando. Potrebbe farsi aiutare anche solo con una breve consulenza psicologica a comprendere le sue difficoltà?
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Cara ragazza,
l’inizio di una convivenza é un passo importante. É normale esser agitati ed insicuri in una fase di questo tipo ed il suo malessere potrebbe esser semplicemente legato a ciò. Potrebbe però anche darsi di non sentirsi più così sicura della scelta fatta, fosse così dovrebbe maggiormente riflettere su quali siano le sue reali perplessità ed eventualmente parlarne anche con il suo lui. Ci pensi!!
Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, capisco che non deve essere piacevole sentirsi così. Da quello che ha condiviso le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo in modo tale da intraprendere un percorso e "snodare" i pensieri di cui parla. Rimango a disposizione
Buonasera
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Deve essere molto pesante ciò che sta sentendo oltre che incomprensibile. Ha considerato la possibilità di fare uno o due colloqui con uno psicologo per dare voce a questi pensieri e ricercarne il significato? Con la fiducia che non sarà sola in quello che sente. Rimango a disposizione, un saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, mancano molte informazioni ma le scrivo eventuali domande da cui potrebbe partire per riflettere maggiormente su questo malessere, apparentemente senza motivazione. Scrive che la sua relazione è stata a distanza e che ora avete deciso di andare a convivere. Quali variazioni al suo quotidiano comporterebbe? Perché indica come fattore scatenante il fine settimana trascorso con un'amica? Quali ossessioni mette in moto questa decisione, quali travagli ha subìto la vostra relazione? Questi sono solo alcuni esempi di quesiti che potrebbe porsi. Nel caso in cui avesse bisogno di aiuto per superare il momento o chiarire a sé stessa i suoi dubbi, le sue paure, perplessità...può contattare uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Carolina Cascino
Psicologo
Palermo
Gentile utente,
Affrontare un cambiamento così importante come la convivenza, può spaventare. Comprendere il messaggio che sta dietro ai sintomi potrebbe aiutarla a gestire questo momento.
Resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Dottoressa Carolina Cascino
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Cara utente,
ogni cambiamento importante nella nostra vita, come nel suo caso, la fine della distanza e l’inizio della convivenza, può riattivare emozioni e timori inconsci. La convivenza rappresenta un passaggio da una fase a un’altra della relazione e può far emergere paure legate all’impegno, all’identità individuale all’interno della coppia o alla perdita di una certa libertà personale.
Un altro aspetto da considerare è il contesto in cui questi pensieri sono iniziati. Il weekend con la sua amica e l’incontro con nuove persone potrebbe aver rappresentato un momento di confronto tra la sua vita attuale e possibilità alternative. Non perché necessariamente desideri un altro tipo di vita, ma semplicemente perché l’apertura a nuove esperienze può aver innescato domande su di sé, sulla sua relazione e sul futuro.
Con la speranza di averle dato degli spunti di riflessione le faccio un grosso in bocca al lupo.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, la sua testimonianza evidenzia come le emozioni e i pensieri si intreccino in modo complesso, creando una sensazione di smarrimento e di sofferenza continua. È comprensibile che rispetto a un momento di grande cambiamento, come la decisione di convivere con il suo partner, si possano attivare moti interiori che ancora necessitano di essere ascoltati e interpretati. La comparsa improvvisa di pensieri ossessivi, unita alla perdita di interesse per i sentimenti e al senso di tristezza, può apparire come una forma di reazione difensiva alla paura di perdere qualcosa di prezioso o di affrontare un nuovo passaggio che si rivela più pesante di quanto si fosse immaginato. Questi vissuti sono spesso il segno che il suo inconscio sta cercando di chiamare la sua attenzione su qualcosa di importante: un bisogno profondo di tutela, di riconoscimento o di una riparazione. La perdita di appetito e l’impossibilità di provare sentimenti diversi dalla tristezza suggeriscono una condizione in cui il cuore e il pensiero si trovano in una sorta di stallo, come se ci fosse una ferita ancora aperta da qualche parte. In questa fase, il dialogo e l’ascolto di ciò che si agita nel suo interno possono aiutare a riattivare le parti di sé che si sono congelate, consentendole di ritrovare un legame con il proprio desiderio autentico. Se desidera, posso offrirle uno spazio di ascolto profondo, in cui esplorare le origini di questi vissuti e il senso di questa sofferenza, senza giudizio e con la cura di chi sa che anche le ferite più profonde hanno il diritto di essere ascoltate.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Dott.ssa Susanna Brandolini
Psicologo, Psicologo clinico
Treviso
Gentile utente,
capisco quanto possa essere disorientante e doloroso trovarsi improvvisamente sommersa da dubbi e pensieri ossessivi proprio in un momento che, almeno razionalmente, avrebbe dovuto essere felice e pieno di entusiasmo. Quando la mente si riempie di domande continue (“lo amo davvero?”, “è la scelta giusta?”, “e se stessi sbagliando?”), spesso non si tratta di una reale mancanza di sentimenti, ma piuttosto di un forte stato di ansia o di paura legato al cambiamento.
La convivenza rappresenta infatti una tappa molto significativa, che può attivare timori inconsci di perdita di autonomia, di fallimento, o il riemergere di insicurezze personali e relazionali. In alcune persone, queste emozioni vengono vissute in modo così intenso da trasformarsi in pensieri intrusivi e incontrollabili, che alimentano un circolo di ansia e dubbio continuo.
Il fatto che lei descriva una forte sofferenza, difficoltà a mangiare e una sensazione di “svuotamento emotivo” suggerisce che in questo momento il suo corpo e la sua mente siano sotto un notevole stress. È importante non affrontare da sola questo malessere: un percorso psicologico può aiutarla a comprendere da dove nascano questi pensieri, a riconoscere i meccanismi che li alimentano e a ritrovare una sensazione di stabilità e di fiducia nei propri sentimenti.
Nel frattempo, cerchi di non giudicarsi per ciò che prova. Le emozioni non sempre coincidono con la razionalità, e il fatto che lei desideri capire e non scappare dalla relazione è già un segnale di grande consapevolezza e affettività.
Un confronto con un professionista potrà sicuramente offrirle uno spazio sicuro in cui esplorare con calma queste paure e ritrovare un equilibrio interiore.

Un caro saluto,
Dott.ssa Susanna Brandolini

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