Buonasera ( o buongiorno) sono un ragazzo di 17 anni (tendente ai 18) che ha una domanda legata alla

24 risposte
Buonasera ( o buongiorno) sono un ragazzo di 17 anni (tendente ai 18) che ha una domanda legata alla mente ed al sonno. Negli ultimi 4-5 anni ho avuto problemi ad addormentarmi ad un buon orario e mi sono svegliato, erroneamente, spesso molto presto per ripetere per la scuola, potremmo dire dai 12 anni ad oggi, quindi scuole medie e quarta superiore. Ho letto che per un ragazzo non si dovrebbe scendere sotto le 8 ore di sonno, tuttavia in questo periodo sopra menzionato non ho per niente rispettato questa regola. Ultimamente ho notato sintomi come poca lucidità e grande stanchezze e per questo volevo chiedere ai dottori se ho provocato danni irreparabili al sistema nervoso ( scusate se non utilizzo la terminologia corretta) e se adottando ste abitudini posso “riparare” ciò che ho combinato. Grazie.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Save gentile Utente, capisco la sua preoccupazione per le abitudini legate al sonno e gli effetti che possono avere sul benessere psicofisico. Prima di tutto, voglio rassicurarla: il sistema nervoso è altamente resiliente, soprattutto alla sua età, e difficilmente problemi legati al sonno in un periodo limitato possono causare danni irreparabili.

La stanchezza, la poca lucidità e il senso di spossatezza che sta avvertendo sono molto probabilmente il risultato di un accumulo di privazione del sonno o di un ritmo irregolare nel riposo. Questi sintomi, però, sono reversibili adottando abitudini più salutari.

Per migliorare la qualità del sonno e favorire un recupero del benessere mentale, sarebbe utile cercare di mantenere orari regolari per coricarsi e svegliarsi, evitando di ridurre il sonno per studiare. La memoria e la concentrazione beneficiano molto di un buon riposo, quindi dormire a sufficienza non è una perdita di tempo, ma un investimento per la sua efficienza durante il giorno.

Se possibile, cerchi di evitare schermi luminosi prima di dormire e di creare una routine rilassante per facilitare l’addormentamento. Se fatica a recuperare un ritmo di sonno regolare o i sintomi persistono, potrebbe essere utile confrontarsi con uno specialista, come un neurologo o uno psicologo, che possa approfondire la situazione e darle consigli mirati.

Si prenda cura del suo benessere con fiducia: il suo corpo e la sua mente sono capaci di riprendersi in modo sorprendente con le giuste attenzioni.

Dott. Luca Vocino

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Dott.ssa Sara Baraccani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Cesena
Si stima che mediamente una persona abbia bisogno di 8 ore di sonno ma la media è composta da persone che ne dormono 7, persone che ne dormono 9 ecc.
La durata media del sonno varia poi nel corso della vita: un anziano per esempio tendenzialmente dorme meno di un giovane adulto.
Per capire se stai assecondando i tuoi bisogni o tirando troppo la corsa devi dare ascolto al tuo corpo: scarsa concentrazione, stanchezza e irritabilità ti stanno dicendo che è tempo di allentare la presa. Niente di irrimediabile, cerca di concederti una pausa.
Dott.ssa Raffaella Tardi
Psicologo, Psicologo clinico
Acerra
Buongiorno e grazie per aver condiviso la tua domanda. È vero che si parla spesso di 8 ore di sonno come riferimento, ma questa è una media e non vale per tutti: alcune persone possono sentirsi riposate con meno ore, altre ne necessitano di più (i cosiddetti short sleeper o long sleeper). Inoltre, il nostro corpo ha una grande capacità di adattarsi alle routine che gli diamo. Gli studi dimostrano che bastano circa 21 giorni per creare nuove abitudini, anche per quanto riguarda il sonno.
La mancanza di sonno prolungata può causare sintomi come stanchezza, poca lucidità e difficoltà di concentrazione, ma nella maggior parte dei casi questi effetti non sono irreversibili. Adottando abitudini più salutari, come una routine regolare, limitando l'uso di dispositivi elettronici prima di dormire e creando un ambiente rilassante per il sonno, puoi migliorare il tuo benessere e tornare a sentirti più energico e concentrato.
Se i sintomi persistono o hai ancora dubbi, potrebbe essere utile confrontarti con il tuo medico di base o uno specialista. Prendersi cura del proprio sonno è un passo importante, e sei già sulla strada giusta pensando a come migliorare la tua routine!
Dott.ssa Romina Renna Loiacono
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Se si è stanchi, e si hanno poche ore di sonno è normale, essere poco lucidi e disattenti.
Non hai creato nessun danno irreparabile, basta riprendere una buona routine del sonno.
Per uno studente le 8 ore di sonno sono consigliate per far riposare il corpo e la mente, per affrontare ed assimilare i nuovi contenuti. Magari prova ad organizzare il tuo studio, nelle ore pomeridiane, con un programma più preciso, in modo da non doverti alzarti presto per ripetere. E prova a pensare se c'è qualcosa che ti da pensieri e magari non ti facilita il sonno, spesso in momenti intensi della vita, può succedere.
Dott.ssa Martina Manzini
Psicologo clinico, Psicologo
Sassuolo
Buongiorno, ristabilendo un buon ritmo sonno - veglia sicuramente trarrà benefici a 360 gradi, sia sul sistema nervoso, che sull'attività mentale e fisica. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista (medico di base, psicologo, ...) per avere i consigli e le regole di una buona igiene del sonno, inoltre se dovesse continuare ad avvertire sintomi di poca lucidità le consiglio un percorso di valutazione psicologica.
Cordialmente, Dott.ssa Manzini.
Dr. Alessio Aloi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
caro utente,
le abitudini di addormentamento e sveglia che ha raccontato possono creare stanchezza, ma non possono provocare danni irreparabili al sistema nervoso.
Posto che il fabbisogno di ore di riposo notturno è variabile e molto personale, sarebeb opportuno che lei capisca quale è il suo equilibrio ottimale tra sonno e sveglia. Consideri anche la possibilità che la poca lucidità e stanchezza attuali possano dipendere da altre cause, quali ad esempio il rapporto con la scuola e con i cambiamenti che i suoi "tendenti" 18 anni porteranno, o cause legate a cambiamenti biologici del periodo adolescenziale.
I suoi dubbi sono certamente delle valide domande da porre in uno spazio psicoterapeutico
Salve gentile utente.
Voglio subito tranquillizzarla in merito alla sua domanda sul sistema nervoso. Non c'è nessun danno causato dalla carenza di sonno, almeno nelle forme normali di cui lei parla. Certo una privazione completa del sonno per periodi prolungati (esistono esperimenti di questo tipo), può avere conseguenze nel breve termine sulle capacità cognitive, ma nessuno si priva completamente del sonno, il cervello ha bisogno fisiologico di dormire.
Ad ogni modo, per un adolescente, dormire meno di otto ore è la regola e non l'eccezione. Il cervello degli adolescenti è un vulcano di attività, una spugna di informazioni e ha capacità di recupero straordinarie, rispetto al cervello di un adulto. La fase del sonno che è fisiologicamente necessaria per recuperare energie e dare ristoro al corpo, dopo le fatiche del giorno, dura circa 4-5 ore. Tutto il resto è un sonno leggero o sonno REM, in cui il cervello è molto attivo.
La stanchezza e la scarsa lucidità, però, sono segnali che vanno ascoltati. Deve chiedersi se, oltre alla sonnolenza, ci sono altri sintomi, come per esempio difficoltà di vista, mancanza di forze muscolari, calo della concentrazione. Se così fosse, sarebbe consigliabile una visita neurologica.
Dormire è parte rilevante della nostra giornata e merita, comunque, di diventare un periodo vissuto bene dall'organismo. A volte, si arriva al sonno troppo attivati dal punto di vista percettivo, per esempio eccedendo con l'utilizzo di dispositivi digitali o TV. Oppure si concentrano nel momento dell'addormentamento tutti i pensieri e le preoccupazioni accumulate durante la giornata. Ecco perché è importante riflettere sulle routine della sera che dovrebbero avvicinarla al sonno gradualmente e con senso di calma, con attività leggere e gratificanti.
Una piccola lezione di fisiologia della memoria. La plasticità dei neuroni (cambiamento nella forma e nelle connessioni), che consente l'apprendimento, avviene quasi esclusivamente mentre dormiamo. Se lei si alza presto per ripassare quanto già appreso il giorno precedente è una buona abitudine, perché al mattino la mente è lucida e riposata. Le sconsiglio di cercare di memorizzare concetti appena sveglio perché, in quel caso, non c'è il tempo per l'apprendimento mnemonico ottimale.
In conclusione, sviluppi delle buone abitudini da sveglio, per dormire meglio. Di per sé, dormire meno di 8 ore non è causa di alcun danno, ma se nell'arco della giornata si eccede con le fatiche fisiche e mentali, e si sforzano molto i sensi della percezione, si potrebbero avere conseguenze sulla qualità del sonno, più che sulla quantità. E ciò può veramente causare senso di stanchezza e scarsa efficienza cognitiva.
Spero di averla aiutata a rispondere alle sue domande e a rasserenarla in merito alle sue preoccupazioni.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Giuditta Sposito
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Brusciano
Buonasera a lei, di certo non riposando abbastanza secondo quelli che sono i suoi ritmi di studio avrà notato spossatezza, stanchezza e annebbiamento.
Il corpo ha bisogno di riposo e la mente di "staccare".
Non si preoccupi può di certo recuperare ristabilendo adeguatamente il ciclo sonno veglia necessario alle attività che svolge, ci sono tantissimi rimedi e di certo ne potrà trovare uno adatto a lei.
Intanto potrebbe provare con la melatonina mezz'ora prima di andare a letto, ante mezzanotte, e una sveglia almeno al sorgere del sole, abbinata ad altre abitudini quotidiane risolverà in fretta.
Resto a disposizione per chiarimenti.
La saluto
Dr. Giorgio Gabriele
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, stando a quello che dice è ragionevole ritenere che non abbia provocato assolutamente nulla di irreparabile.
La plasticità neurale adegua i circuiti del cervello secondo le nostre abitudini, adottare dei ritmi più regolari sarà sicuramente d'aiuto contro la stanchezza e la difficoltà a concentrarsi.
Ciao non penso proprio questo possa essere causa di danni irreparabili. Ti suggerisco di non guardare il cellulare,PC o TV mezz'ora prima dell' orario scelto per andare a letto; evitare la luce blu e se giochi ai videogiochi di staccare per qualche mese o ridurre significativamente le ore. Tutto questo può influenzare la capacità di prendere sonno e disturbare l' avvicinamento al sonno REM e quindi dormire male e poco. I ritmi circadiani vanno curati praticando le buone abitudini ed anche facendo dello sport. Mi faccia sapere.
Dott.ssa Francesca Pia Moscarelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bologna
Buongiorno e grazie per aver condiviso la tua esperienza. La tua domanda tocca diversi aspetti legati alla mente e al corpo. Il sonno è essenziale per la nostra salute psicofisica, e la privazione di esso può avere effetti sul nostro benessere generale. Tuttavia, per comprendere appieno la tua situazione, sarebbe utile esplorare anche gli aspetti emotivi e psicologici legati al tuo rapporto con il sonno.
In primo luogo, esso è strettamente legato agli stati psicologici. Potrebbero esserci dinamiche interne che influenzano il tuo modo di addormentarti e il momento in cui ti svegli, come ansia, stress legato alla scuola, o forse difficoltà nel gestire le emozioni che emergono di notte. Questi fattori potrebbero spiegare in parte la difficoltà di rispettare un orario regolare di sonno. A volte, quando la mente è sovraccarica di pensieri, emozioni o preoccupazioni, può essere difficile "staccare" e trovare il riposo necessario.
Detto ciò, non credo che tu abbia causato danni irreparabili al tuo sistema nervoso, ma è vero che la privazione del sonno prolungata può avere effetti a lungo termine, come stanchezza, difficoltà di concentrazione e lucidità. La buona notizia è che, proprio come per altre abitudini, è possibile riprendersi adottando una routine più sana. Il cambiamento delle tue abitudini, come l’impostare orari regolari per dormire e svegliarti, può sicuramente contribuire a migliorare la tua energia e lucidità. Tuttavia, è importante ricordare che questo processo richiede tempo e pazienza, e che il corpo e la mente rispondono gradualmente ai nuovi ritmi.
Sarebbe utile anche indagare se ci sono altre dinamiche psicologiche sottostanti che contribuiscono alla difficoltà di addormentarsi o che potrebbero essere connesse al modo in cui gestisci le tue emozioni o le pressioni quotidiane. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti a esplorare queste dimensioni e a lavorare su eventuali blocchi emotivi o stressanti legati al sonno.
In sintesi, sebbene non ci siano danni irreparabili, l'approccio migliore sarebbe quello di migliorare le tue abitudini di sonno in modo costante, ma anche dare spazio a una riflessione più profonda su come la tua vita emotiva e psicologica influenzi il tuo riposo.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,
Capisco la tua preoccupazione. Il sonno è fondamentale per il benessere fisico e mentale, soprattutto durante l'adolescenza, una fase cruciale per lo sviluppo del cervello. È vero che la mancanza di sonno prolungato può colpire la concentrazione, la memoria e l'umore, causando sintomi come quelli che descriviamo: poca lucidità e stanchezza.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il cervello ha una straordinaria capacità di recupero. Modificando le tue abitudini e ripristinando un ciclo di sonno regolare (cercando di dormire almeno 8 ore per notte), puoi migliorare notevolmente il tuo stato di benessere. Potrebbe volerci un po' di tempo, ma con costanza si possono ottenere risultati positivi.
Non preoccuparti troppo dei danni "irreparabili". È raro che un periodo di cattive abitudini di sonno durante l'adolescenza provochi conseguenze permanenti. L'importante è iniziare a dare priorità al riposo già da ora.
Per approfondire e per ricevere indicazioni personalizzate su come migliorare la qualità del sonno e gestire eventuali ansie o stress correlati, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Beatrice Canino
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno, quella che lei riporta è la necessità media di una persona di riposarsi per poter diciamo 'ricaricare' il nostro sistema nervoso, ma la necessità di sonno di ogni persona è soggettiva, varia da persona a persona anche in relazione all'età. Da quanto lei riporta la problematica del suo sonno è legata alla scuola. Il pensiero di dover ripetere, di affinare la preparazione prima della scuola avrà attivato le catecolamine: l'adrenalina e la noradrenalina, due ormoni essenziali del sistema di risposta allo stress umano, anche in modo non cosciente. Per cui la sua sensazione di stanchezza non veniva avvertita bastava poco tempo per ricaricarsi. A lungo andare il corpo cerca di recuperare facendo avvertire la stanchezza, è un processo naturale. Per essere più precisi bisognerebbe capire durante le vacanze riusciva a dormire tranquillo? Il suo temperamento naturale è di una persona impegnata in vari campi? Quando deve affrontare qualcosa si agita facilmente? Penso che debba imparare a gestire emotivamente i periodi di stress.
Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno, comprendo la tua preoccupazione a riguardo. Il ritmo sonno-veglia è particolarmente importante per il benessere quotidiano. In ogni caso, credo che semplicemente provando a migliorare le tue abitudini e magari rivolgendoti al tuo medico di base, se non riesci a dormire correttamente, potrai recuperare la qualità del tuo sonno, riducendo lo stress e la stanchezza di questo periodo. Piuttosto, ti invito a riflettere sulla natura di queste abitudini, sul come mai siano per te motivo di preoccupazione. Intraprendere un percorso di supporto psicologico potrebbe essere un modo per cercare di comprendere tutto questo ed avviare un cambiamento interiore che ti possa aiutare a mantenere nuove e corrette abitudini nel tempo. Se lo vorrai, sono a tua disposizione anche online. Cordialmente, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
Dott.ssa Alice Garnero
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, grazie per la tua domanda. E molto bello che, già da così giovane, ti interessi alla tua salute e ti metti in discussione.
Il sonno è qualcosa di molto rilevante per la nostra salute fisica e mentale, moltissimi studi dimostrano che alla deprivazione di sonno, anche di poche ore, si associano tutta una serie di sintomi, tra i quali anche quelli che hai sperimentato.
Non hai provocato danni irreparabili al tuo sistema nervoso, ma comprendo la tua preoccupazione. Quello che puoi fare è provare a ritornare a ritmi del sonno "normali" e scegliere di chiedere aiuto nel caso in cui ti rendessi conto che l'addormentamento è faticoso e che hai numerosi risvegli notturni che impattano sul tuo benessere quotidiano.
Se ti fa piacere rimango a disposizione.
A presto,
Dottoressa Alice Garnero
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la difficoltà a rispettare ritmi regolari di sonno durante l'adolescenza è un'esperienza comune, ma i sintomi che descrive – come poca lucidità e grande stanchezza – indicano che il suo corpo e la sua mente potrebbero aver accumulato una certa fatica. Il sonno è essenziale per il benessere fisico e mentale, specialmente durante l'età evolutiva, in cui il cervello è ancora in fase di sviluppo. Tuttavia, il nostro organismo ha un'elevata capacità di adattamento e miglioramento: adottando abitudini sane e regolari, è possibile favorire un recupero significativo.
Il consiglio è di iniziare a stabilire una routine del sonno che includa orari regolari per coricarsi e svegliarsi, evitando l'uso di dispositivi elettronici poco prima di dormire e praticando tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda. Integrare un'attività fisica moderata e una dieta equilibrata potrebbero contribuire ulteriormente al suo benessere generale.
Per una valutazione approfondita e personalizzata della situazione, le suggerisco di rivolgersi a un professionista, come uno psicologo o un medico specializzato in disturbi del sonno, che potranno aiutarla a comprendere meglio le cause delle sue difficoltà ea trovare soluzioni efficaci per migliorare la qualità del suo riposo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Marta Landolina
Psicologo clinico, Psicologo
Gela
Buonasera,

Innanzitutto, mi permetta di dirle che è molto positivo che abbia deciso di riflettere su quanto sta accadendo al suo corpo e alla sua mente in relazione al sonno, poiché questo è un passo importante per prendersi cura della propria salute.

Da quanto mi racconta, sembra che negli ultimi anni abbia avuto difficoltà a rispettare un orario regolare di sonno, un aspetto che, come ha giustamente letto, può influire negativamente sul benessere psicofisico, soprattutto in un periodo come l'adolescenza, in cui il corpo e la mente stanno attraversando fasi di sviluppo molto intense.

Il sonno è fondamentale per la salute mentale e fisica, e non solo per il riposo, ma anche per il recupero delle energie, il consolidamento della memoria e la regolazione dell’umore. Durante l'adolescenza, la quantità di sonno consigliata si aggira generalmente tra le 8 e le 10 ore, e la qualità del sonno è altrettanto importante quanto la quantità. Dormire regolarmente meno di 7 ore per notte può portare a problematiche come stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità e ridotta capacità di apprendimento, che sono tutti sintomi che lei sta descrivendo.

Per rispondere alla sua domanda riguardo ai “danni irreparabili” al sistema nervoso, la buona notizia è che, generalmente, la mente e il corpo sono molto più resilienti di quanto si possa pensare. La privazione del sonno cronica può certamente avere degli effetti negativi nel breve e medio periodo, come affaticamento e difficoltà cognitive, ma questi effetti, di solito, non sono permanenti se si inizia a ripristinare abitudini di sonno più sane e regolari. In altre parole, non è mai troppo tardi per correggere queste abitudini.

La “riparazione” di cui parla è possibile e avverrà principalmente riprendendo un ciclo di sonno regolare e sufficientemente lungo. Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarla a migliorare la qualità del suo sonno:

1. Rispettare orari fissi: Cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei weekend. Questo aiuta a stabilire un ritmo circadiano regolare, che è fondamentale per un buon sonno.

2. Ridurre l’esposizione a schermi: Eviti di usare dispositivi elettronici come smartphone, computer o TV nelle due ore precedenti al sonno, poiché la luce blu emessa da questi dispositivi interferisce con la produzione di melatonina, l'ormone che favorisce il sonno.

3. Creare un ambiente di sonno favorevole: Mantenga la sua camera da letto tranquilla, buia e fresca. Un ambiente di sonno rilassante è cruciale per favorire un riposo profondo e rigenerante.

4. Gestire lo stress: Se le difficoltà di sonno sono in parte legate a preoccupazioni o stress, pratiche come la meditazione, la respirazione profonda, o anche semplicemente un’attività rilassante come la lettura prima di dormire, possono aiutare a ridurre l'attivazione mentale e favorire un sonno migliore.

5. Evitare caffeina e pasti pesanti: Eviti cibi troppo ricchi o bevande contenenti caffeina nelle ore pomeridiane e serali, poiché possono interferire con il sonno.

6. Attività fisica: Se possibile, cerchi di praticare un po’ di esercizio fisico durante la giornata, preferibilmente al mattino o nel primo pomeriggio. L’attività fisica favorisce il sonno, ma evitare allenamenti troppo intensi a ridosso dell’orario di coricarsi.

7. Consultare un esperto: Se dovesse notare che, nonostante i cambiamenti nelle abitudini, il sonno non migliora o se i sintomi di stanchezza e mancanza di lucidità persistono, sarebbe utile parlarne con un medico o uno specialista del sonno. A volte, disturbi come l’insonnia o altre problematiche legate al sonno potrebbero richiedere un intervento più specifico.

Infine, è importante ricordare che il corpo umano ha una straordinaria capacità di recupero. Con un adeguato ripristino delle abitudini di sonno e l'adozione di uno stile di vita più equilibrato, è molto probabile che i suoi sintomi miglioreranno notevolmente nel tempo.

Non si preoccupi troppo per il passato; ciò che conta ora è ciò che può fare per il suo benessere in futuro. Il cambiamento delle sue abitudini di sonno avrà certamente un effetto positivo sulla sua lucidità e sulla sua energia quotidiana.

Le auguro tutto il meglio nel suo percorso e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o domanda o consulto.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Marta Landolina
Dott.ssa Giulia Civadda
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bologna
Gentiliss. Buongiorno
I dati che ha letto si riferiscono ad una media standard di riferimento. D'altro canto il metabolismo cerebrale di ognuno di noi ha delle variabili individuali che in ogni caso è raccomandabile non sia inferiore alle 5/6 ore a notte. Sfortunatamente inoltre cervello tende ad " abituarsi " quando per lunghi periodi abbiamo delle alterazioni significative del sonno. I sintomi che riferisce possono essere dei segnali del sistema nervoso di affaticamento che possono rientrare naturalmente adottando uno stile di vita sano ( attività sportiva, alimentazione regolare , e mettere in atto una serie di comportamenti volti a migliorare l'gene del sonno). D'altra parte se persistono le consiglio di rivolgersi al proprio medico di base o ad uno specialista del sonno che possa valutare con cura il suo caso
Dott.ssa Simona Cappello
Psicologo, Psicologo clinico
Cornaredo
Ciao!
Sei stato davvero bravo a spiegarti e a riflettere su una cosa così importante come il sonno, che spesso viene sottovalutato.
Partiamo da una cosa fondamentale: no, non hai combinato disastri irreparabili! Il nostro cervello è fantastico e ha una grandissima capacità di riprendersi, soprattutto alla tua età. Certo, dormire poco e male per tanti anni può creare stanchezza, difficoltà di concentrazione e quella sensazione di “nebbia mentale” che descrivi, ma la buona notizia è che puoi invertire la rotta e migliorare tanto con qualche accorgimento.
Ti do qualche consiglio pratico:
Cerca di andare a dormire e svegliarti più o meno alla stessa ora, anche nei weekend (lo so, non è facilissimo, ma aiuta tantissimo!).
Stacca dagli schermi almeno un’ora prima di dormire: niente telefono, tablet, o TV. Mamma mia che tortura :-).
Crea una piccola routine rilassante prima di andare a letto: ad esempio, ascolta un po’ di musica soft, leggi un libro o anche solo rilassati con una doccia calda.
Quando studi, cerca di farlo nei momenti in cui sei più sveglio, evitando tirate notturne. Non è produttivo, e il tuo cervello impara meglio se è ben riposato.
Se riesci a fare queste piccole cose e a dormire regolarmente, vedrai che piano piano la stanchezza diminuirà e ti sentirai molto più lucido. Ah, e non dimenticare che il sonno è come una sorta di “riparazione” quotidiana per il cervello: ogni notte è una nuova occasione per rimettersi in sesto!
Se però dovessi continuare a sentirti troppo stanco o annebbiato, potrebbe essere utile parlarne con un medico o uno specialista, giusto per andare sul sicuro.
Spero di esserti stato utile e, mi raccomando, prenditi cura del tuo sonno: è uno dei migliori regali che puoi fare a te stesso. Se hai altre domande, scrivimi pure!
Un saluto e in bocca al lupo con tutto!
Dott.ssa Veronica Sarno
Psicologo, Psicologo clinico
Luino
Buonasera, dormire è sicuramente importante. Se non c'è stato usato di sostanze, la plasticità neuronale con nuove e sane abitudini è in grado di migliorare la qualità del sonno.
Distinti Saluti
Dottoressa Sarno Veronica
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Ciao, mi sembra che tu stia affrontando questa situazione con molta serietà e consapevolezza, il che è un ottimo punto di partenza per prenderti cura di te stesso. Prima di tutto, voglio rassicurarti: il nostro cervello e il nostro corpo hanno una straordinaria capacità di adattarsi e recuperare, specialmente alla tua età. Quindi, anche se negli ultimi anni il sonno non è stato sufficiente, non è detto che tu abbia causato danni irreparabili. La stanchezza e la poca lucidità che stai sperimentando sono segnali del tuo corpo che ti sta chiedendo di cambiare qualcosa per il tuo benessere. Quando il sonno è scarso o irregolare per periodi prolungati, è normale che il nostro cervello ne risenta. La memoria, la concentrazione e l’umore possono essere influenzati, ma con il giusto impegno e delle nuove abitudini sane, puoi migliorare significativamente la situazione. Per cominciare, può essere utile lavorare su una routine del sonno più regolare. Cercare di andare a letto e svegliarti sempre agli stessi orari aiuta il tuo corpo a ristabilire i ritmi naturali. Anche evitare dispositivi elettronici almeno un’ora prima di dormire può fare una grande differenza, dato che la luce blu dei dispositivi può disturbare la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. La cosa importante è dare tempo al tuo corpo per riequilibrarsi. Non aspettarti cambiamenti immediati, ma sappi che ogni piccolo passo nella direzione giusta è utile. Se riesci a stabilire una buona routine di sonno, il tuo cervello può tornare a funzionare al meglio, e quei sintomi di stanchezza e poca lucidità che descrivi dovrebbero gradualmente attenuarsi. Se però dovessi continuare a sentirti molto stanco o notassi che i sintomi non migliorano, potrebbe essere utile parlarne con un medico o uno specialista del sonno per escludere altre cause o ricevere un aiuto più specifico. Sei giovane e hai tutto il tempo per prenderti cura di te e per invertire eventuali abitudini che non ti fanno stare bene. Spero di averti tranquillizzato un po’, e ricorda: sei già sulla buona strada per il semplice fatto di voler capire e migliorare! Dott. Andrea Boggero
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
certo, giovane ragazzo quasi diciottenne, che può riparare!
Ai tempi dell'università mi hanno insegnato che una modalità è quella di impostare un orario di sveglia mattutina possibilmente fisso, per esempio le 7.00, cercando di mantenerlo regolarmente per ogni giorno. Possibilmente occorre anche abituarsi ad andare a letto entro orari ragionevoli, che però sono soggettivi. In questo modo il nostro cosiddetto "ritmo circadiano" si stabilizza, ovvero il ritmo sonno-veglia rispetto al tempo che scorre durante le 24 ore.
Naturalmente questa è una indicazione molto di base, perché basta andare in discoteca che le cose si rendono più complesse! Ma in realtà il sonno è una componente della nostra vita che si regola anche grazie ad altri fattori, per esempio l'alimentazione, lo stress. Insomma la regola di base è un punto di partenza, il resto lo può verificare lei e, volendo, può anche confrontarsi con un medico.
Le auguro dei bei sogni!
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, immagino la paura e la preoccupazione che la possa aver mossa a chiederci ciò. Le abitudini del sonno possono essere sempre modificate, una buona igiene del sonno, un sano stile di vita può riportarla allo stato di benessere che in questo momento sente carente. La carenza di sonno sicuramente provoca malessere fisico e mentale, ma questo non significa che lei non possa modificare il suo stile di vita. Se sente delle preoccupazioni si ricordi che è sempre importante poterne parlare con i propri genitori. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Cecilia Calamita
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile utente,
non si preoccupi, non ha creato alcun danno irreparabile al proprio sistema nervoso. Ripristinando una buona routine del sonno vedrà che si sentirà meglio. L'indicazione delle 8 ore è una linea guida, non va presa in maniera ossessiva.
Resto a disposizione e le auguro il meglio

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