Buonasera inizio con il dire che io soffro di ansia, panico da l'eta di 20 anni adesso ho 32 anni e

24 risposte
Buonasera inizio con il dire che io soffro di ansia, panico da l'eta di 20 anni adesso ho 32 anni e da circa 10 anni sono in cura con il daparox... solo che in questo periodo non so cosa mi sia preso la mattina sembra di meno ma arrivato il pomeriggio mi viene un forte ansia, paura di impazzire o morire, sudorazione alle mani, vampate di calore in faccia, quando sto cosi non riesco a stare ne seduto ne coricato talmente mi arriva una strana sensazione di panico.. in più nodo alla gola e un peso no dolore ma peso al petto... secondo lei e tutta questione di ansia? In PIù questa sensazione di peso che mi sento al petto e l'ansia che mela fa venire.. perchè gli dico la verità ho paura che sia il cuore... anche se ho fatto tutte le visite del caso prima di natale e il cuore e apposto grazie...
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, per quanto riguarda i farmaci è meglio rivolgersi al medico, figura professionale più competente in materia. Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'approccio combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.

Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Tutti i sintomi che descrive - avendo effettuato tutti i controlli cardiologici del caso - sono caratteristici del disturbo da attacchi di panico. Dopo 10 anni di assunzione del farmaco in oggetto, varrebbe la pena rivedere la terapia farmacologica con il medico che gliel’ha prescritta a suo tempo e prendere in considerazione la possibilità di associare una psicoterapia mirata alla risoluzione dei suoi stati d’ansia acuti.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buonasera, intanto volevo rassicurarla nel dirle che non è nulla di fisico di cui debba avere paura.
Sono disponibile ad aiutarla ad esplorare la sua ansia, al fine di gestirla ed alleviare da questo peso quotidiano.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, i sintomi che descrive sono quelli di un attacco di panico e varrebbe la pena di approfondirne con uno specialista la natura. Anche la cura farmacologica forse andrebbe guidata e rivista da un psichiatra qualora non lo avesse già fatto.
Cordialmente, Giada di veroli
Dott. Andrea Moro
Psicologo, Psicologo clinico
Alghero
mM dispiace molto per la situazione che stai attraversando. Per il farmaco potresti il tuo medico e chiedere più dettagli in merito ai sintomi che stai presentanto. Tuttavia, ti consiglio di considerare l'aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale (CBT), esperti nell'individuare strategie pratiche ed efficaci per affrontare le difficoltà attuali. La CBT si concentra sul comprendere e modificare i pensieri e i comportamenti che influenzano le emozioni, offrendo strumenti concreti per migliorare il tuo benessere psicologico.
Resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento o supporto aggiuntivo.
Un caro saluto,
Dott. Moro
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Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, per quanto riguarda il farmaco, le consiglio di chiedere al medico di fiducia che gliel'ha prescritto. Per quanto riguarda i sintomi, se sono stati escluse cause organiche, con una buona probabilità, possono derivare da uno stato ansioso. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Se dovesse aver dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dott.ssa Minerva Medina-Diaz
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno cara ragazzo.
"Anche se ho fatto tutte le visite del caso prima di natale e il cuore è apposto". Ha fatto bene a fare gli accertamenti, quindi ora è il momento di andare oltre e avviare un percorso di psicoterapia che le permetta di conoscersi meglio, di gestire l'ansia e di comprendere le cause di questa emozione così disturbante. Mi può contattare se ha bisogno di aiuto.
Dott.ssa Cristina Villa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Genova
Buongiorno, se ha verificato col suo medico l esclusione di fattori organici probabilmente è un' ansia di tipo reattivo. Consulti il medico che le ha prescritto il farmaco per capire se vada ritoccata la terapia e potrebbe valutare una psicoterapia.
Un caro saluto
dott ssa Cristina Villa
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
i disturbi d' ansia possono essere trattati con successo attraverso l'ausilio combinato della farmacoterapia e della psicoterapia. Affianchi al trattamento farmacologico la psicoterapia, vedrà che con il tempo potrà guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Luca Frumento
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno caro utente. Può pensare di affiancare una terapia cognitivista alla terapia farmacologica. Approfondire come mai da così poco tempo non vanno più bene pensieri e comportamente coi quali aveva imparato a convivere e al contempo lavorare per rendere più tollerabili le sensazioni del presente. Resto a disposizione per ulteriori domande. Un saluto. Dott. Luca Frumento
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Salve, si rivolga al suo psichiatra per i sintomi fisici, e valuti con lui se sottoporsi o meno ad altri accertamenti medici.
Le consiglio inoltre, vista la sintomatologia persistente da tanti anni, di iniziare un percorso psicologico individuale per poter arrivare all'origine della sua ansia ed imparare a gestirla diversamente
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Dott.ssa Klarida Rrapaj
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, mi rendo conto che l'esperienza di un attacco di panico può essere molto spaventosa e destabilizzante. E' importante che lei sappia che non è sola e che esistono dei professionisti che possono aiutarla ad affrontare questi sintomi e a comprendere la loro origine. Ti consiglio di rivolgerti a uno psicologo, a uno psicoterapeuta, per individuare le migliori strategie di gestione e cura dei tuoi sintomi. Inoltre, è importante che tu sappia che la cura farmacologica dovrebbe sempre essere prescritta e monitorata da uno specialista, pertanto ti incoraggio a cercare il sostegno di un professionista qualificato. Resto a tua disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o supporto di cui tu possa avere bisogno. Cordialmente, Dott.ssa Klarida Rrapaj
Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Bongiorno, descrive i sintomi di un attacco di panico. Le suggerisco di avviare quanto prima una consulenza psicologica per fare il punto della situazione e considerare un percorso di psicoterapia. Sono a sua disposizione, qualora lo ritenesse, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Dott.ssa Emanuela Campo
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie di aver condiviso la sua esperienza con noi. I sintomi che descrive sembrano quelli caratteristici di un vissuto d'ansia, avendo escluso cause organiche tramite accertamenti cardiologici. Per quanto riguarda il farmaco, essendo passati molti anni, sarebbe necessario un consulto con uno psichiatra, perchè le cose potrebbero essere cambiate nel tempo. In aggiunta potrebbe aiutarla un consulto con uno psicologo, in modo da poter capire meglio ciò che sta vivendo e trovare nuove strategie per affrontarlo.
Resto a disposizione
Dott.ssa Campo
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Sì, i sintomi che descrivi, come ansia, paura di impazzire o morire, sudorazione alle mani, vampate di calore, nodo alla gola e sensazione di peso al petto, sono tutti sintomi comuni di un attacco di panico, che può essere associato all'ansia.

È positivo che tu abbia già effettuato delle visite mediche per escludere eventuali problemi cardiaci. Se i medici ti hanno rassicurato riguardo alla salute del tuo cuore, è importante fidarsi dei loro pareri professionali.

La sensazione di peso al petto potrebbe essere una manifestazione fisica dell'ansia stessa. L'ansia può causare tensione muscolare in diverse parti del corpo, compreso il petto, che può creare sensazioni di pesantezza o disagio. È comune che le persone con ansia abbiano sintomi fisici che sembrano indicare problemi cardiaci, ma che in realtà sono dovuti all'ansia stessa.

Se hai già effettuato le visite mediche e ti è stato detto che il tuo cuore è sano, è importante cercare di gestire l'ansia in modo efficace. Questo potrebbe includere tecniche di rilassamento, terapia cognitivo-comportamentale, attività fisica regolare, una dieta equilibrata, e eventualmente l'aggiustamento o l'aggiunta di terapie farmacologiche in consulto con il tuo medico.

Se continui a sperimentare questi sintomi e sei preoccupato per la tua salute, ti consiglio di continuare a lavorare con il tuo medico di fiducia e, se necessario, consultare uno specialista in salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, per un supporto aggiuntivo. Essere aperti e onesti con i professionisti della salute riguardo ai tuoi sintomi e alle tue preoccupazioni può aiutare a garantire che ricevi il trattamento più appropriato per te.

Dott.ssa Alessandra Carabba
Psicologo clinico, Psicologo
Empoli
Salve,
I sintomi che descrive sono associati a un disturbo d'ansia/attacco di panico, ma, come lei ha riportato, è giusto, in primis, escludere qualsiasi causa organica. Per quanto riguarda l'uso di farmaci dovrebbe continuare il percorso con il medico che le ha prescritto tale cura.
Detto ciò, un percorso psicologico mirato a individuare quale potrebbe essere la causa di questo stato d'ansia e malessere le potrebbe essere molto utile.
Mi rendo disponibile per un consulto
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Carabba
Dr. Marco Casella
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Le sensazioni e i pensieri riportati sono tutti assolutamente tipici del disturbo da attacchi di panico. Inoltre è anche abbastanza frequente che l'ansia e l'angoscia, in questi casi sopraggiungano nei momenti serali in cui si va verso quegli orari che potrebbero essere più di inimità. Forse sente solitudine o inquietudine per qualcosa o qualcuno col quale non avere o cambiare rapporto. (ovviamente sono solo supposizioni).
Nonostante l'aiuto di natura biologica, che è validissimo, spesso alcune persone arrivano ad un punto in cui vogliono sciogliere i nodi che li portano al malessere e cogliere l'opportunità di un cambiamento profondo. I sintomi, in fondo, non sono che questo. Resto disponibile per qualsivoglia chiarimento in merito. Saluti, Marco Casella.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, se gli esami clinici sono a posto, da ciò che descrive sembrerebbe un'intensificazione dell'ansia che dà pensieri e sensazioni come quelle da lei descritte. Le suggerirei di parlare con chi le ha prescritto il farmaco per valutare una correzione eventuale del dosaggio o della molecola. In aggiunta le sottolineo che la sola cura farmacologica agisce sui sintomi, ma non sui pensieri e sulle percezioni che la causano. Pertanto è sempre opportuno affiancare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, se ha escluso la parte medica è probabile che sia una sintomatologia legata all'ansia, ne ha parlato con il suo psichiatra per capire se i farmaci possano avere un effetto? Svolge in concomitanza un percorso psicologico?
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Gentile utente, mi dispiace che stia attraversando un periodo così difficile. Da quanto descrive, sembrano emergere diversi sintomi legati all'ansia e al panico, che lei ha già sperimentato in passato. Le sensazioni che riporta, come la forte ansia, la paura di impazzire o morire, le vampate di calore e il nodo alla gola, sono tipiche di attacchi di panico, che possono manifestarsi in modo molto intenso e debilitante, creando una forte preoccupazione, soprattutto per chi vive già con l’ansia. Il fatto che lei abbia già effettuato le visite mediche e che non siano emersi problemi cardiaci è certamente un buon segno e aiuta a escludere cause fisiche dirette. Tuttavia, la sensazione di "peso al petto" e la paura legata al cuore possono essere parte integrante dei sintomi ansiosi, soprattutto in chi ha già vissuto esperienze di panico. L'ansia, infatti, può portare a percepire in modo amplificato le sensazioni fisiche, generando una sorta di circolo vizioso in cui l'ansia stessa alimenta ulteriori preoccupazioni e sintomi fisici.
Il fatto che il Daparox stia assumendo una funzione di cura per i suoi disturbi è importante, ma se sta avvertendo un aumento dei sintomi o se si sente meno efficace, potrebbe essere utile parlarne con il suo medico o psicoterapeuta, per valutare eventuali aggiustamenti nella terapia o per esplorare altre strategie di gestione dell'ansia, come tecniche di rilassamento o terapia cognitivo-comportamentale, che potrebbero aiutarla a gestire meglio questi episodi. Questi episodi di ansia intensa, anche se molto disturbanti, sono spesso legati a una risposta del corpo a stress o emozioni represse, e con il giusto supporto, è possibile imparare a gestirli in modo più efficace. Non è raro che la paura del cuore o di "impazzire" sia una manifestazione del panico stesso, ma chiaramente è fondamentale continuare a monitorare la situazione con il supporto di professionisti. Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio
Dott. Federico Culmone
Psicologo clinico
Catania
Se ha sospetti che ci sia un problema al cuore, è il caso di farsi tutti gli accertamenti possibili, per lo meno per stare sicuri da questo punto di vista. Ma posso assicurarle che le crisi di ansia si manifestano esattamente così, e spesso la nostra percezione della gravità supera di gran lunga la realtà. Spesso l'origine di tutta quest'ansia è abbastanza semplice e banale. La maggior parte dell'ansia si manifesta quando noi lottiamo contro le nostre stesse emozioni. Questo è un fatto normalissimo, in base alla nostra storia di vita e familiare, impariamo fin da piccoli a mettere a tacere alcune emozioni, quando poi queste vengono a galla ci facciamo prendere dal panico. Ovviamente le consiglio un percorso psicologico per capire il senso di queste emozioni represse.
Saluti,
Dott. Culmone Federico
Buongiorno,
dal suo messaggio arriva la fatica nel gestire questa situazione alla quale è così difficile dare un nome.
Le consiglio un percorso sia di supporto psicologico, sia eventualmente, qualora lo voglia, più espressivo, allo scopo di indagare in maniera più approfondita i suoi vissuti.
Per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi.
Un caro saluto
Sara Ballabio
Dott. Damiano Maccarri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera a lei, i disturbi di ansia possono essere contenuti e alleviati dalla terapia farmacologica, ma è fondamentale agire anche a livello psicologico, "mentalizzando" le problematiche, dandogli un nome e un significato. Soltanto così è possibile superare quegli ostacoli apparentemente insormontabili che si esprimono con i sintomi ansiosi (somatizzazioni, fobie, panico...). In altre parole, lei deve imparare, con i suoi tempi e con un professionista, ad affrontare ciò che non vuole affrontare, comprendendo che è normalissimo avere limiti e paure come tutti (noi terapeuti compresi!), è normalissimo avere zone d'ombra, fragilità e demoni interiori. Penso che questa sia l'unica via. L'essere umano ha una vita interiori che si nutre di significati - la sola terapia farmacologica (sebbene preziosissima come coadiuvante) sarà sempre una terapia "tronca". Spero di esserle stato d'aiuto e le porgo i miei più sinceri saluti.

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