Buonasera dottori carissimi Sono una giovane mamma di 29 anni di due bimbe 2 e 4 anni , fidanzata
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Buonasera dottori carissimi
Sono una giovane mamma di 29 anni di due bimbe 2 e 4 anni , fidanzata da 9 anni e conviviamo.
Nonni presentissimi come quasi secondi genitori per le mie figlie , mi aiutano in tutto e per tutto . Famiglia normalissima .
Da fine marzo non sto bene psicologicamente, ho iniziato ad avere l ansia che attribuivo al cambio stagione o pre ciclo ( negli ultimi 10 anni mi è capitato qualche episodio di ansia e attacco di panico , forse in totale 8/9 episodi ) da un mese e mezzo mi è tornata l ansia e degli attacchi di panico a volte , che da allora non mi lasciano nemmeno un giorno , inizialmente era pure sopportabile la cosa , ma ora veramente è diventata una sofferenza giornaliera questa ansia di pensare sempre al dopo , a cosa può succedere e mi viene il fiato corto .in più da un mese andando a peggiorare continuo a rimuginare pensieri su pensieri negativi del tipo che sono malata e forse non ne uscirò mai da questa sofferenza.da 2 settimane sono seguita da una psicologa in presenza e da psichiatra che mi ha dato il citalopram da iniziare con due gocce e ogni 4 giorni aumentarne di 1 ( non ho voluto attendere per non peggiorare ulteriormente la cosa e per curarmi in tempo ) non lavoro e sono sempre a casa sola con le figlie immersa nei pensieri .prima di star male ero in disoccupazione quindi avevo un entrata fissa mensile che mi è stata sospesa da marzo ( probabilmente quello è stato l inizio di tutto , non avendo più una stabilità essendo sempre fissata con i soldi e indipendente ) ora sono troppo fissata sul mio stato che dei soldi non mi interessa neanche più nulla
Vorrei precisare che io esco , guido e cerco di fare le cose più possibili come prima magari ora con meno voglia
Sono una giovane mamma di 29 anni di due bimbe 2 e 4 anni , fidanzata da 9 anni e conviviamo.
Nonni presentissimi come quasi secondi genitori per le mie figlie , mi aiutano in tutto e per tutto . Famiglia normalissima .
Da fine marzo non sto bene psicologicamente, ho iniziato ad avere l ansia che attribuivo al cambio stagione o pre ciclo ( negli ultimi 10 anni mi è capitato qualche episodio di ansia e attacco di panico , forse in totale 8/9 episodi ) da un mese e mezzo mi è tornata l ansia e degli attacchi di panico a volte , che da allora non mi lasciano nemmeno un giorno , inizialmente era pure sopportabile la cosa , ma ora veramente è diventata una sofferenza giornaliera questa ansia di pensare sempre al dopo , a cosa può succedere e mi viene il fiato corto .in più da un mese andando a peggiorare continuo a rimuginare pensieri su pensieri negativi del tipo che sono malata e forse non ne uscirò mai da questa sofferenza.da 2 settimane sono seguita da una psicologa in presenza e da psichiatra che mi ha dato il citalopram da iniziare con due gocce e ogni 4 giorni aumentarne di 1 ( non ho voluto attendere per non peggiorare ulteriormente la cosa e per curarmi in tempo ) non lavoro e sono sempre a casa sola con le figlie immersa nei pensieri .prima di star male ero in disoccupazione quindi avevo un entrata fissa mensile che mi è stata sospesa da marzo ( probabilmente quello è stato l inizio di tutto , non avendo più una stabilità essendo sempre fissata con i soldi e indipendente ) ora sono troppo fissata sul mio stato che dei soldi non mi interessa neanche più nulla
Vorrei precisare che io esco , guido e cerco di fare le cose più possibili come prima magari ora con meno voglia
Buonasera, mi dispiace tantissimo per la sua sofferenza, credo che in questo momento occorra affidarsi agli specialisti che la stanno seguendo e darsi il tempo di poter approfondire i suoi stati d'animo e le cause che la portano a stare male. La immagino con un grande carico emotivo da quanto descrive.Un percorso di sostegno psicologico in questo contesto è importante; una volta che sarà riuscita ad "ascoltarsi" e a dare un nome a ciò che la fa stare così potrà mettere in atto azioni che potranno riuscire a farla stare meglio. Un sincero in bocca al lupo! Per qualsiasi esigenza sono a disposizione. Un saluto.
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Buonasera, da quanto scrive, ha già iniziato un percorso psicologico, che l'aiuterà a capire cosa le sta succedendo e, anche con l'aiuto del farmaco, a tenere sotto contro l'ansia.
Come ha detto, è una giovane mamma, con tante responsabilità, tante decisioni da prendere per il proprio e altrui futuro, forse tante aspettative... vada avanti come sta facendo
Come ha detto, è una giovane mamma, con tante responsabilità, tante decisioni da prendere per il proprio e altrui futuro, forse tante aspettative... vada avanti come sta facendo
Buonasera, grazie per aver condiviso il suo sentire. Concordo con le colleghe: sta già facendo qualcosa per prendersi cura di sé.
Avere iniziato un percorso con una terapeuta è già una buona via per comprendere meglio cosa le sta accadendo dentro un periodo di vita particolarmente intenso. Ha tutti gli strumenti per andare avanti, il sintomo è solo una spia rossa accesa che sta segnalando che qualcosa non va e si deve fermare, cosa che sta facendo.
Le auguro il meglio e un buon proseguimento
Dott.ssa Anna Lucia Mirone
Avere iniziato un percorso con una terapeuta è già una buona via per comprendere meglio cosa le sta accadendo dentro un periodo di vita particolarmente intenso. Ha tutti gli strumenti per andare avanti, il sintomo è solo una spia rossa accesa che sta segnalando che qualcosa non va e si deve fermare, cosa che sta facendo.
Le auguro il meglio e un buon proseguimento
Dott.ssa Anna Lucia Mirone
Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato. Sono certo che un percorso di supporto psicologico la farà stare molto meglio.
Qualora ne avesse voglia, può prenotare un primo consulto gratis.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Carissima, grazie per aver condiviso quello che provi. E' importante che tu possa dare voce al tuo dolore e alle tue preoccupazioni e sono felice tu ti sia già affidata ai professionisti giusti. Abbi fede in te e nelle mani di chi ti sta accompagnando: presto la luce in fondo al tunnel sarà sempre più luminosa. Un caro abbraccio!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Buongiorno, mi dispiace tantissimo per la sua sofferenza ma grazie per aver condiviso i suoi pensieri.
Al momento vedo che è riuscita a trovare i canali giusti con cui cercare aiuto che esprimono la sua esigenza di fare ordine e comprendere il suo stato di malessere.
La sua motivazione è fondamentale per il percorso che sta affrontando e le permetterà di accogliere i diversi stimoli come spunti di riflessione su di se.
Anche se capisco il carico e la fatica si conceda il tempo di "ascoltarsi".
Qualora avesse delle curiosità o dubbi riguardo al percorso psicologico non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Giulia Siri
Al momento vedo che è riuscita a trovare i canali giusti con cui cercare aiuto che esprimono la sua esigenza di fare ordine e comprendere il suo stato di malessere.
La sua motivazione è fondamentale per il percorso che sta affrontando e le permetterà di accogliere i diversi stimoli come spunti di riflessione su di se.
Anche se capisco il carico e la fatica si conceda il tempo di "ascoltarsi".
Qualora avesse delle curiosità o dubbi riguardo al percorso psicologico non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Giulia Siri
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo di ansia e attacchi di panico che ti causano sofferenza quotidiana. È positivo che tu stia già cercando aiuto da una psicologa e da uno psichiatra. Il trattamento combinato di terapia e farmaci può essere efficace per affrontare l'ansia. Ricorda che il percorso di guarigione richiede tempo e pazienza. Cerca di concentrarti sulle piccole vittorie quotidiane e di coinvolgere il supporto della tua famiglia. Sei sulla strada giusta per superare questa fase difficile. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentilissima,
dal suo testo arriva la complessità della situazione e il suo vissuto profondo. In merito sembra che lei abbia saputo individuare i suoi bisogni e le opportune risorse per gestirli. Gli specialisti a cui si è rivolta possono essere un punto di riferimento importante in questo momento per tutti i suoi dubbi e le difficoltà. É opportuno che si affidi alle loro indicazioni che potranno basarsi sulla raccolta di molti più elementi di quanto possibile in questo contesto.
Le auguro una pronta ripresa e di recuperare un equilibrio per lei soddisfacente il prima possibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Ciaramella
dal suo testo arriva la complessità della situazione e il suo vissuto profondo. In merito sembra che lei abbia saputo individuare i suoi bisogni e le opportune risorse per gestirli. Gli specialisti a cui si è rivolta possono essere un punto di riferimento importante in questo momento per tutti i suoi dubbi e le difficoltà. É opportuno che si affidi alle loro indicazioni che potranno basarsi sulla raccolta di molti più elementi di quanto possibile in questo contesto.
Le auguro una pronta ripresa e di recuperare un equilibrio per lei soddisfacente il prima possibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Ciaramella
Buonasera, mi dispiace moltissimo per la sua situazione. Mi sento di consigliarle di fare delle analisi complete per fugare qualunque mancanza di tipo organico. Con uno specchio davanti a lei che dice che fisicamente tutto va bene, allora rivolgersi a uno specialista per un supporto di tipo psicologico la aiuterà probabilmente a capire come trasformare il circolo vizioso in circolo virtuoso. Se dovesse servire mi trova disponibile.
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Buongiorno comprendo la sua difficoltà in questo momento è seguita da una psicologa e da uno psichiatra e sta cercando di uscire e svolgere tutte le sue mansioni quotidiane di impegno e responsabilità, sta facendo tutto il possibile per fronteggiare al meglio la situazione e quando si fa tutto il possibile nel possibile un cambiamento avverrà. Per qualsiasi informazione ulteriore rimando a disposizione un saluto.
Dr.ssa Versari Debora.
Dr.ssa Versari Debora.
Grazie per aver condiviso la tua situazione con così tanta apertura. Capisco quanto possa essere difficile gestire ansia e attacchi di panico, specialmente in un periodo così impegnativo della vita come la maternità e con cambiamenti significativi come la perdita di un'entrata fissa.
Prima di tutto, è positivo che tu abbia cercato supporto professionale sia da una psicologa che da uno psichiatra. Il trattamento che stai seguendo con il citalopram è spesso utilizzato per aiutare a gestire l'ansia e la depressione, e l'approccio graduale all'aumento della dose è comune per permettere al tuo corpo di adattarsi al farmaco con meno effetti collaterali.
Quanto all'ansia e ai pensieri negativi che continuano a presentarsi, ci sono alcune strategie che potresti trovare utili:
Tecniche di Mindfulness e Meditazione: Praticare la mindfulness può aiutarti a concentrarti sul presente piuttosto che preoccuparti del futuro o rimuginare sul passato. La meditazione può anche aiutare a ridurre lo stress e a gestire meglio l'ansia.
Esercizio fisico regolare: L'attività fisica può avere un impatto molto positivo sull'umore e sull'ansia. Anche brevi passeggiate con le tue figlie possono fare la differenza.
Stabilire una Routine Quotidiana: Avere una routine può fornire una sensazione di controllo e prevedibilità, che può essere molto rassicurante quando si sente ansia.
Tecniche di Respirazione: Tecniche di respirazione profonda o esercizi di respirazione guidata possono essere molto efficaci nel gestire momenti acuti di ansia o attacchi di panico.
Limitare l'esposizione a stimoli stressanti: Se ci sono specifiche situazioni o attività che scatenano la tua ansia, potrebbe essere utile limitare la tua esposizione a queste.
Supporto Sociale: Continuare a coinvolgere i nonni e il tuo fidanzato per il supporto emotivo e pratico può aiutarti a sentirti meno sola e più supportata.
Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Questa forma di terapia, che potrebbe essere parte del tuo lavoro con la psicologa, è molto efficace nel trattare l'ansia perché ti aiuta a riconoscere e cambiare i pattern di pensiero negativi.
È importante dare tempo al trattamento per vedere i benefici e continuare a comunicare apertamente con i tuoi terapisti su come ti senti. La strada verso il recupero può essere lenta e a volte frustrante, ma con il supporto adeguato e le strategie appropriate, è possibile gestire e ridurre l'ansia.
Prima di tutto, è positivo che tu abbia cercato supporto professionale sia da una psicologa che da uno psichiatra. Il trattamento che stai seguendo con il citalopram è spesso utilizzato per aiutare a gestire l'ansia e la depressione, e l'approccio graduale all'aumento della dose è comune per permettere al tuo corpo di adattarsi al farmaco con meno effetti collaterali.
Quanto all'ansia e ai pensieri negativi che continuano a presentarsi, ci sono alcune strategie che potresti trovare utili:
Tecniche di Mindfulness e Meditazione: Praticare la mindfulness può aiutarti a concentrarti sul presente piuttosto che preoccuparti del futuro o rimuginare sul passato. La meditazione può anche aiutare a ridurre lo stress e a gestire meglio l'ansia.
Esercizio fisico regolare: L'attività fisica può avere un impatto molto positivo sull'umore e sull'ansia. Anche brevi passeggiate con le tue figlie possono fare la differenza.
Stabilire una Routine Quotidiana: Avere una routine può fornire una sensazione di controllo e prevedibilità, che può essere molto rassicurante quando si sente ansia.
Tecniche di Respirazione: Tecniche di respirazione profonda o esercizi di respirazione guidata possono essere molto efficaci nel gestire momenti acuti di ansia o attacchi di panico.
Limitare l'esposizione a stimoli stressanti: Se ci sono specifiche situazioni o attività che scatenano la tua ansia, potrebbe essere utile limitare la tua esposizione a queste.
Supporto Sociale: Continuare a coinvolgere i nonni e il tuo fidanzato per il supporto emotivo e pratico può aiutarti a sentirti meno sola e più supportata.
Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Questa forma di terapia, che potrebbe essere parte del tuo lavoro con la psicologa, è molto efficace nel trattare l'ansia perché ti aiuta a riconoscere e cambiare i pattern di pensiero negativi.
È importante dare tempo al trattamento per vedere i benefici e continuare a comunicare apertamente con i tuoi terapisti su come ti senti. La strada verso il recupero può essere lenta e a volte frustrante, ma con il supporto adeguato e le strategie appropriate, è possibile gestire e ridurre l'ansia.
Buonasera.
Mi dispiace sentire che sta attraversando un periodo così difficile. È positivo che abbia già preso l'iniziativa di cercare aiuto da una psicologa e da uno psichiatra. È importante riconoscere e affrontare i sintomi dell'ansia e degli attacchi di panico il prima possibile.
È comprensibile che i cambiamenti nella situazione finanziaria abbiano potuto contribuire allo stress aggiuntivo. La perdita di stabilità economica può influenzare profondamente il benessere psicologico. Anche se può essere difficile, è importante concentrarsi sulle risorse e sulle strategie che possono aiutarla a gestire questa situazione.
Le terapie e i farmaci possono essere efficaci nel trattare l'ansia, ma è altrettanto importante lavorare su strategie di gestione dello stress e dell'autocura quotidiana. Potrebbe essere utile esplorare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, e trovare modi per mantenere un equilibrio tra le responsabilità familiari e il prendersi cura di sé.
Continui ad essere gentile con se stessa e ad essere paziente durante questo percorso di guarigione. Sono qui per supportarla e per affrontare insieme qualsiasi difficoltà possa sorgere lungo il cammino. in bocca al lupo.
Mi dispiace sentire che sta attraversando un periodo così difficile. È positivo che abbia già preso l'iniziativa di cercare aiuto da una psicologa e da uno psichiatra. È importante riconoscere e affrontare i sintomi dell'ansia e degli attacchi di panico il prima possibile.
È comprensibile che i cambiamenti nella situazione finanziaria abbiano potuto contribuire allo stress aggiuntivo. La perdita di stabilità economica può influenzare profondamente il benessere psicologico. Anche se può essere difficile, è importante concentrarsi sulle risorse e sulle strategie che possono aiutarla a gestire questa situazione.
Le terapie e i farmaci possono essere efficaci nel trattare l'ansia, ma è altrettanto importante lavorare su strategie di gestione dello stress e dell'autocura quotidiana. Potrebbe essere utile esplorare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, e trovare modi per mantenere un equilibrio tra le responsabilità familiari e il prendersi cura di sé.
Continui ad essere gentile con se stessa e ad essere paziente durante questo percorso di guarigione. Sono qui per supportarla e per affrontare insieme qualsiasi difficoltà possa sorgere lungo il cammino. in bocca al lupo.
Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta vivendo in questo periodo. Gli attacchi di panico purtroppo sono particolarmente fastidiosi ed è fondamentale imparare a gestire i sintomi e i pensieri che si attivano, al fine di migliorare la propria qualità della vita. Il nostro cervello fa del suo meglio per proteggerci quando percepisce qualcosa che non va, per questo motivo è importante lavorare sul riconoscimento e sulla gestione dei pensieri e delle emozioni, che sicuramente in questo momento meritano di essere presi in considerazione in uno spazio che possa essere solo dedicato a se stessa. Si dia tempo con la sua psicologa e condivida con lei qualsiasi dubbio in merito al percorso che state svolgendo insieme.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione e le auguro una buona giornata. Un caro saluto
Resto a disposizione per qualsiasi informazione e le auguro una buona giornata. Un caro saluto
Salve sig.ra, sento particolarmente la sua preoccupazione e agitazione in merito a quel che sta vivendo.
Credo anche lei sia stata capace di prendere la situazione in mano e cercare il modo migliore per lei per attraversare questa angoscia e poter respirare a pieni polmoni.
Si fidi del suo psichiatra e dello psicologo che si stanno prendendo cura di lei e si dia il giusto tempo per ascoltarsi.
Resto a disposizione per qualsiasi altra domanda o curiosità.
Un caro saluto,
Monica
Credo anche lei sia stata capace di prendere la situazione in mano e cercare il modo migliore per lei per attraversare questa angoscia e poter respirare a pieni polmoni.
Si fidi del suo psichiatra e dello psicologo che si stanno prendendo cura di lei e si dia il giusto tempo per ascoltarsi.
Resto a disposizione per qualsiasi altra domanda o curiosità.
Un caro saluto,
Monica
Buongiorno, grazie per la tua condivisione. Comprendo quanto la tua situazione sia difficile. È positivo che tu stia già ricevendo supporto da una psicologa e uno psichiatra. Gli antidepressivi come il citalopram possono inizialmente aumentare l'ansia, ma è importante continuare la terapia e seguire le indicazioni del medico. Cerca di continuare a fare attività quotidiane e a prenderti cura di te stessa. Parla apertamente con i professionisti della tua salute mentale dei tuoi pensieri e sintomi, e chiedi loro di eventuali strategie aggiuntive per gestire l'ansia e i pensieri negativi. Tieni duro e continua a fidarti del processo terapeutico. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Buonasera signora , come le hanno già suggerito I colleghi credo possa essere utile darsi del tempo e seguire le indicazioni della sua terapeuta. Dr. Angelini
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua situazione. Le tue emozioni sono valide, e molte persone affrontano periodi simili. La sospensione del sussidio di disoccupazione è un fattore di stress significativo che può esacerbare l'ansia. Fortunatamente, hai il supporto dei nonni, che possono aiutarti con le bambine.
Stai già facendo un passo importante vedendo una psicologa e seguendo una terapia farmacologica. Gli antidepressivi possono richiedere alcune settimane per mostrare i loro effetti, quindi è importante essere pazienti. Tecniche come la respirazione profonda, la mindfulness, la meditazione e l'esercizio fisico possono aiutare a gestire l'ansia. Mantenere una routine strutturata e dedicare del tempo a te stessa ogni giorno può migliorare il tuo benessere.
Non isolarti; parla con amici e familiari. La strada verso il benessere può essere lunga, ma con il giusto supporto, è possibile migliorare. Ti auguro tutto il meglio nel tuo percorso di guarigione.
Buona Vita
Stai già facendo un passo importante vedendo una psicologa e seguendo una terapia farmacologica. Gli antidepressivi possono richiedere alcune settimane per mostrare i loro effetti, quindi è importante essere pazienti. Tecniche come la respirazione profonda, la mindfulness, la meditazione e l'esercizio fisico possono aiutare a gestire l'ansia. Mantenere una routine strutturata e dedicare del tempo a te stessa ogni giorno può migliorare il tuo benessere.
Non isolarti; parla con amici e familiari. La strada verso il benessere può essere lunga, ma con il giusto supporto, è possibile migliorare. Ti auguro tutto il meglio nel tuo percorso di guarigione.
Buona Vita
Gentile utente grazie per aver condiviso la sua situazione.
L'analisi che fa del suo stato mi sembra molto corretta. I suoi stati d'ansia sono aumentati in corrispondenza del termine dell'indennità di disoccupazione e della sua "indipendenza economica". Ha percepito il suo stato di malessere e si è rivolta subito a degli specialisti che la stanno seguendo a livello psicologico e psichiatrico. E' stata molto brava in questo. Esprima tutto ciò che ha scritto in questa chat alla sua psicologa. Insieme troverete, sicuramente, gli strumenti più adatti ad alleggerire il suo stato d'ansia così che possa tornare a sentirsi libera ed in uno stato di benessere. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
L'analisi che fa del suo stato mi sembra molto corretta. I suoi stati d'ansia sono aumentati in corrispondenza del termine dell'indennità di disoccupazione e della sua "indipendenza economica". Ha percepito il suo stato di malessere e si è rivolta subito a degli specialisti che la stanno seguendo a livello psicologico e psichiatrico. E' stata molto brava in questo. Esprima tutto ciò che ha scritto in questa chat alla sua psicologa. Insieme troverete, sicuramente, gli strumenti più adatti ad alleggerire il suo stato d'ansia così che possa tornare a sentirsi libera ed in uno stato di benessere. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Buonasera, grazie per aver condiviso in modo così sincero la sua esperienza e le sue emozioni. Mi rendo conto di quanto sia difficile affrontare una situazione come la sua, soprattutto quando si è immersi in pensieri e preoccupazioni costanti che sembrano non lasciare tregua. Vorrei rassicurarla che ciò che sta vivendo è qualcosa che molte persone attraversano e che, con il giusto supporto, si può affrontare e superare. Il fatto che lei abbia già preso l’iniziativa di rivolgersi sia a una psicologa che a uno psichiatra è un passo molto importante. Questo dimostra la sua determinazione a voler stare meglio, nonostante il peso dell’ansia e dei pensieri negativi. Si dia il merito di questo, perché non è facile chiedere aiuto, ma è un atto di grande forza. L’ansia e gli attacchi di panico, come sta sperimentando, possono essere davvero invalidanti e spaventosi. Spesso, si accompagnano a un senso di impotenza e alla paura che non ci sarà una via d’uscita. Però, vorrei che tenesse a mente una cosa importante: questi stati emotivi, per quanto intensi, non sono permanenti. Con il tempo, le giuste strategie e una guida professionale, è possibile ridurne l’intensità e recuperare la serenità che ora sente così lontana. Mi sembra che lei sia molto consapevole delle possibili cause che hanno innescato questo periodo difficile: la perdita della stabilità economica e l’essere immersa in una routine che non le permette momenti di respiro o di distacco. È normale che queste situazioni possano far scattare un malessere psicologico, perché toccano aspetti centrali della vita come la sicurezza e l’indipendenza. Tuttavia, è importante non colpevolizzarsi per ciò che sta accadendo, perché il nostro sistema emotivo può reagire in modi che non sempre possiamo controllare. Un aspetto su cui può iniziare a lavorare è il circolo dei pensieri negativi. So che può sembrare impossibile in questo momento, ma un primo passo può essere quello di imparare a osservarli senza giudicarli, come se fossero nuvole che passano nel cielo. Non è facile all'inizio, ma con l’aiuto della sua psicologa potrà sviluppare strategie concrete, come la ristrutturazione cognitiva, per mettere in discussione le interpretazioni catastrofiche che si affacciano alla mente. Ad esempio, quando si trova a pensare che non ne uscirà mai, si potrebbe chiedere: "Cosa direi a una cara amica nella mia stessa situazione?". Questo può aiutarla a ridurre il potere dei pensieri negativi e a recuperare una prospettiva più realistica. Un altro elemento che può alleviare la tensione è dedicare momenti alla cura di sé. Anche brevi attività che la facciano sentire viva e presente possono essere di grande aiuto. Potrebbe trattarsi di una passeggiata, di ascoltare musica rilassante, o semplicemente di respirare profondamente per alcuni minuti cercando di portare l’attenzione al presente, lontano dai pensieri sul futuro. Infine, vorrei sottolineare che è del tutto normale sentirsi meno motivata a fare le cose di prima. Non si colpevolizzi per questo. La riduzione della voglia e dell’energia fa parte del quadro dell’ansia, ma il fatto che lei esca, guidi e cerchi di mantenere una certa routine è un segno positivo. Continui così, anche se con passi piccoli e graduali. Si conceda il tempo necessario per guarire. Ricordi che non è sola in questo percorso: oltre alla sua famiglia e ai suoi genitori che sono presenti per lei, ci sono i professionisti che la stanno seguendo e che l’aiuteranno a ritrovare la serenità. È una strada che richiede pazienza, ma è percorribile, e lei ha già dimostrato di avere la forza per iniziarla. Rimango a sua disposizione se sente il bisogno di confrontarsi ancora o di ricevere un supporto più specifico. Un caro saluto, Dott. Andrea Boggero
Buongiorno!
Complimenti per la resilienza e per aver chiesto aiuto! Queste sono già delle risorse importanti.
Direi di seguire il percorso che hai iniziato, sicuramente il fatto di essere sempre sola a casa con le figlie non aiuta. Ti consiglierei, per quanto riesci, di attingere a conoscenze e di passare del tempo con familiari/amicizie e provare a coltivare un interesse per arricchire e nutrire le giornate!
In bocca al lupo!
Complimenti per la resilienza e per aver chiesto aiuto! Queste sono già delle risorse importanti.
Direi di seguire il percorso che hai iniziato, sicuramente il fatto di essere sempre sola a casa con le figlie non aiuta. Ti consiglierei, per quanto riesci, di attingere a conoscenze e di passare del tempo con familiari/amicizie e provare a coltivare un interesse per arricchire e nutrire le giornate!
In bocca al lupo!
Buonasera,
hai raccontato con coraggio e grande lucidità una situazione davvero impegnativa. Prima di tutto voglio dirti che è normalissimo sentire tutto questo peso, e non sei sola: molte mamme giovani e non solo vivono momenti in cui l’ansia diventa così insistente da diventare quasi una compagna di tutti i giorni. Il modo dettagliato con cui descrivi la tua esperienza mostra la tua attenzione verso di te stessa e verso le tue bimbe: è già segno di una risorsa, nonostante le notti più buie.
Avere due bambine piccole, venire da una lunga relazione, con nonni che giustamente aiutano tantissimo, ma portare anche addosso la responsabilità, le aspettative e adesso pure la perdita di un sostegno economico, costituiscono davvero un insieme di fattori che possono “soffocare” i giorni, dando quella continua sensazione di essere immersi nei pensieri. È normale – di nuovo – che la mente cominci a immaginare scenari anche molto negativi sulla propria salute o sulla capacità di farcela davvero nelle difficoltà, soprattutto quando una precedente, piccola base ansiosa torna e sembra non lasciar pace. Si entra in un circolo di tensione-body guard sempre al massimo, anticipazione dei possibili problemi ("il dopo"), difficoltà a respirare. E questi panorami tendono ad auto-mantenersi, spostando la preoccupazione dal futuro ai sintomi (e viceversa).
Credimi, persino usare tutta questa energia per tornare a guidare, occuparti delle tue figlie, mettere piede fuori casa e provare a vivere la quotidianità, è già un indice prezioso del tuo desiderio di reagire e della tua forza. Lavorare su questi princìpi sembra un semplice “prova a non pensarci”, ma in realtà è un passaggio già attivo di resistenza all’ansia: ciò che senti come estenuante oppure automatico spesso si rivelerà essenziale col passare dei giorni.
Piccoli break di attenzioni verso te stessa, nei soli momenti restituiti dalla famiglia o dai nonni, potrebbero rivelarsi cruciali: anche dieci minuti soli in una stanza con ascolto musicale o respirazione controllata. E notare che, ora, in una parte della tua giornata non pensi neppure più ai soldi che ti mancavano, ci dice quanto possa essere forte il pensiero quando l’ansia decide di sbilanciare tutte le priorità. Non serve giudicare come “eccessiva” la paura: in questi casi la mente cerca di imprigionarsi in “domani sarò malata o debole o incapace” proprio per la paura di non vedere controllo sul futuro.
Ti voglio rassicurare: la sofferenza così come la vivi ora ha una via d’uscita. Può richiedere tempo e finanche nuovi tentativi sulla stessa cosa, ma col lavoro che stai già SCEGLIENDO di fare multiprofessionale e grazie anche a questa consapevolezza, arriveranno giornate sempre meno “vuote” di senso e più piene di presenza vera, leggera, anche nel piccolo. Ogni atto di cura che ti concedi oggi (una pausa caffè fuori, guardarsi in silenzio 5 minuti con tua figlia, raccontare come ti senti senza autosvalutarti) si sedimenta e costruisce una briciola di futuro meno opprimente e più “gentile”.
Un caro abbraccio,
sei già molto più avanti di quanto pensi solo per esserti raccontata così, e continua pure — con la psicologa, con chi ami, e con te stessa, iniziando anche dalle cose piccole ma vere. Avanti così.
hai raccontato con coraggio e grande lucidità una situazione davvero impegnativa. Prima di tutto voglio dirti che è normalissimo sentire tutto questo peso, e non sei sola: molte mamme giovani e non solo vivono momenti in cui l’ansia diventa così insistente da diventare quasi una compagna di tutti i giorni. Il modo dettagliato con cui descrivi la tua esperienza mostra la tua attenzione verso di te stessa e verso le tue bimbe: è già segno di una risorsa, nonostante le notti più buie.
Avere due bambine piccole, venire da una lunga relazione, con nonni che giustamente aiutano tantissimo, ma portare anche addosso la responsabilità, le aspettative e adesso pure la perdita di un sostegno economico, costituiscono davvero un insieme di fattori che possono “soffocare” i giorni, dando quella continua sensazione di essere immersi nei pensieri. È normale – di nuovo – che la mente cominci a immaginare scenari anche molto negativi sulla propria salute o sulla capacità di farcela davvero nelle difficoltà, soprattutto quando una precedente, piccola base ansiosa torna e sembra non lasciar pace. Si entra in un circolo di tensione-body guard sempre al massimo, anticipazione dei possibili problemi ("il dopo"), difficoltà a respirare. E questi panorami tendono ad auto-mantenersi, spostando la preoccupazione dal futuro ai sintomi (e viceversa).
Credimi, persino usare tutta questa energia per tornare a guidare, occuparti delle tue figlie, mettere piede fuori casa e provare a vivere la quotidianità, è già un indice prezioso del tuo desiderio di reagire e della tua forza. Lavorare su questi princìpi sembra un semplice “prova a non pensarci”, ma in realtà è un passaggio già attivo di resistenza all’ansia: ciò che senti come estenuante oppure automatico spesso si rivelerà essenziale col passare dei giorni.
Piccoli break di attenzioni verso te stessa, nei soli momenti restituiti dalla famiglia o dai nonni, potrebbero rivelarsi cruciali: anche dieci minuti soli in una stanza con ascolto musicale o respirazione controllata. E notare che, ora, in una parte della tua giornata non pensi neppure più ai soldi che ti mancavano, ci dice quanto possa essere forte il pensiero quando l’ansia decide di sbilanciare tutte le priorità. Non serve giudicare come “eccessiva” la paura: in questi casi la mente cerca di imprigionarsi in “domani sarò malata o debole o incapace” proprio per la paura di non vedere controllo sul futuro.
Ti voglio rassicurare: la sofferenza così come la vivi ora ha una via d’uscita. Può richiedere tempo e finanche nuovi tentativi sulla stessa cosa, ma col lavoro che stai già SCEGLIENDO di fare multiprofessionale e grazie anche a questa consapevolezza, arriveranno giornate sempre meno “vuote” di senso e più piene di presenza vera, leggera, anche nel piccolo. Ogni atto di cura che ti concedi oggi (una pausa caffè fuori, guardarsi in silenzio 5 minuti con tua figlia, raccontare come ti senti senza autosvalutarti) si sedimenta e costruisce una briciola di futuro meno opprimente e più “gentile”.
Un caro abbraccio,
sei già molto più avanti di quanto pensi solo per esserti raccontata così, e continua pure — con la psicologa, con chi ami, e con te stessa, iniziando anche dalle cose piccole ma vere. Avanti così.
Gentile utente,
Grazie per aver condiviso con tanta chiarezza e coraggio ciò che sta attualmente vivendo.
La perdita del lavoro è classificabile come un lutto, perchè non si perde solamente la sicurezza economica ma va a modificare la nostra identità, le abitudini, gli equilibri familiari... non è cosa da poco! Ma non si giudichi, non è il lavoro a determinare il suo valore come persona!
Mi colpisce quanto, per lei, il tema dei soldi non sia soltanto una questione pratica e logistica, ma tocchi aspetti più profondi: il bisogno di sentirti al sicuro, riconosciuta, rispettata nei tuoi sforzi.
Quando ne parla, emerge un peso che non riguarda solo il denaro in sé, ma ciò che rappresenta esso nella sua vita.
L'ansia non è necessariamente una nemica da abbattere, ma piuttosto una messaggera, una modalità del corpo per comunicare un disagio che necessita di un maggiore approfondimento. Ottimo che in questo momento delicato ha i nonni che le possono dare una mano con le sue figlie ma anche l'aiuto e il sostegno del suo compagno è importante. Sente che con lui è possibile affrontare queste tematiche? Sente che il suo compagno possa farle da spalla? Anche ridistribuire i compiti tra voi genitori può contribuire di molto nel farla sentire meno appesantita.
Già il fatto che ha scelto di farsi seguire significa che ha tutte le carte in regola per affrontare la situazione!
Le faccio i migliori auguri
Dott.ssa Valentina Vaglica
Grazie per aver condiviso con tanta chiarezza e coraggio ciò che sta attualmente vivendo.
La perdita del lavoro è classificabile come un lutto, perchè non si perde solamente la sicurezza economica ma va a modificare la nostra identità, le abitudini, gli equilibri familiari... non è cosa da poco! Ma non si giudichi, non è il lavoro a determinare il suo valore come persona!
Mi colpisce quanto, per lei, il tema dei soldi non sia soltanto una questione pratica e logistica, ma tocchi aspetti più profondi: il bisogno di sentirti al sicuro, riconosciuta, rispettata nei tuoi sforzi.
Quando ne parla, emerge un peso che non riguarda solo il denaro in sé, ma ciò che rappresenta esso nella sua vita.
L'ansia non è necessariamente una nemica da abbattere, ma piuttosto una messaggera, una modalità del corpo per comunicare un disagio che necessita di un maggiore approfondimento. Ottimo che in questo momento delicato ha i nonni che le possono dare una mano con le sue figlie ma anche l'aiuto e il sostegno del suo compagno è importante. Sente che con lui è possibile affrontare queste tematiche? Sente che il suo compagno possa farle da spalla? Anche ridistribuire i compiti tra voi genitori può contribuire di molto nel farla sentire meno appesantita.
Già il fatto che ha scelto di farsi seguire significa che ha tutte le carte in regola per affrontare la situazione!
Le faccio i migliori auguri
Dott.ssa Valentina Vaglica
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