Buona sera. Ho il sospetto che mia figlia di 24 anni soffra di ADHD mai diagnosticata, nonostante si

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Buona sera. Ho il sospetto che mia figlia di 24 anni soffra di ADHD mai diagnosticata, nonostante sia stata vista da vari psicologi durante il corso degli anni. L' unica cosa che le è stata diagnosticata a 18 anni è stata la Distimia. È sempre stata timida, bullizzata a scuola. Ora vive con un compagno , ma non riesce a gestire la casa : disordine ovunque, polvere, letto sfatto, ecc. Dice che non riesce. Svolge 2 lavori da promoter che non ama fare, ma che ha accettato per guadagnare qualche soldo. Spesso soffre di insonnia e ansia. Vede problemi in tutto e somatizza. Vorrei aiutarla ma non so da che parte iniziare. Cosa posso fare? Grazie.
Buongiorno
Solitamente il Disturbo dell'attenzione e iperattività è diagnosticato nell'infanzia ma, non è raro trovare persone adulte con questo disturbo non diagnosticato. Questo succede quando i sintomi non sono di intensità tale da compromettere il funzionamento scolastico. Tra la sintomatologia presente nell'adulto possono esserci la difficoltà nell'organizzazione delle attività, degli impegni nonché nella gestione del tempo e delle scadenze.
Potrebbe essere utile un colloquio per comprendere la reale presenza della patologia ed eventualmente delle sedute di Psicoeducazione con lo scopo di acquisire conoscenza del disturbo e degli strumenti per affrontarlo.
Infine, nel caso di disturbo grave può aiutare una terapia farmacologica.
A disposizione per qualsiasi chiarimento la saluto cordialmente

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Buonasera. Comprendo la sua preoccupazione per sua figlia. La Terapia Breve Strategica potrebbe essere un approccio utile in questa situazione. Ecco alcuni passi che potrebbe considerare:

1. Valutazione completa: Inizi con una valutazione approfondita da parte di uno specialista in salute mentale. Assicurisi che venga effettuata una valutazione accurata per escludere o confermare la presenza di ADHD o altri disturbi.

2. Supporto emotivo: Offra a sua figlia sostegno emotivo e comprensione per i suoi problemi. Parli con lei apertamente dei suoi sentimenti e delle difficoltà che sta affrontando.

3. Terapia breve strategica: Insieme al terapeuta, sua figlia potrebbe beneficiare di una Terapia Breve Strategica. Questo tipo di terapia si concentra su obiettivi specifici e strategie per affrontare le sfide attuali.

4. Supporto pratico: Aiuti sua figlia a sviluppare abilità pratiche per gestire la casa, il lavoro e lo stress. Questo potrebbe includere l'apprendimento di tecniche di gestione del tempo e strategie per affrontare l'ansia.

5. Comunicazione: Mantenga una comunicazione aperta con sua figlia e il suo terapeuta per monitorare il progresso e apportare eventuali aggiustamenti al piano di trattamento.


Ricordi che il percorso per affrontare queste sfide potrebbe richiedere tempo e pazienza. È importante che sua figlia sia coinvolta attivamente nel suo processo di guarigione e che si senta sostenuta dalla famiglia.
Quando si ha la Distimia spesso ci si identifica con la propria condizione di tristezza e mancanza di energia: ogni condizione abbastanza costante nel tempo infatti finisce per venire accettata, in termini di economia psicologica è più facile così; aiutarla non è dunque facile, può provare progressivamente ad abituarla a frequentare uno Psicologo spingendola ad andare agli appuntamenti. In questo senso può essere utile valutare visite in presenza oppure online a seconda di cosa sarebbe per lei più semplice accompagnare: se vive col compagno ovvero non più in casa valuti ad esempio la terapia in presenza accompagnandola materialmente agli appuntamenti
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Gentile utente, comprendo le sue preoccupazioni. Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività -ADHD- è generalmente riconosciuto e diagnosticato in età scolare. E' possibile comunque che l'individuo da bambino manifesti diversamente il disturbo, che può essere poi riconosciuto in età adulta. Per questo tipo di valutazione ci sono dei protocolli che segnalano l'eventuale presenza dell'ADHD nell'adulto.
La disorganizzazione di sua figlia che lei descrive, insieme ai disturbi d'ansia e del sonno, sono dei segni che possono appartenere all'ADHD come ad altre condizioni psicofisiche. Per questo motivo è necessario svolgere un'attenta analisi presso un professionista della salute mentale, per indagare ed escludere altre possibilità fino ad arrivare ad una conclusione e ad un trattamento psicologico che porti benessere.
Per qualsiasi informazione sono disponibile anche online.
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Salve,
l'inizio potrebbe essere proporgli una psicoterapia con uno psicoterapeuta cognitivo o strategico per analizzare e assopire i sintomi ansiosi e di insonnia, per poi procedere per un percorso evolutivo e diagnostico dell'ipotetico deficit di attenzione.
Saluti
Gentile, accolgo la sua richiesta. Come da lei riportato, la Distimia coincide sicuramente con scarsa energia, sentimenti di insicurezza e sconforto. Per questo motivo, le consiglierei un percorso di supporto psicologico che possa andare ad approfondire anche la sintomatologia ansiosa e quella legata al sonno. In parallelo, seppur vero che il disturbo dell'attenzione e dell'iperattività spesso viene diagnosticato in età scolare, nulla vieta che si possa approfondire e valutarne la presenza in età adulta attraverso una valutazione neuropsicologica, poiché l'insonnia e i sintomi ansiosi riportati potrebbero essere associati anche a tale disturbo. Cordiali saluti.
Salve,
Il consiglio che mi sento di darle è quello di rivolgersi a professionisti specificatamente formati nella valutazione ADHD nell'adulto, affinché si possa chiarire il suo dubbio. Aver ben chiaro quale siano le modalità peculiari di muoversi nel mondo di sua figlia, individuarne le risorse e le fragilità, permette di impostare un trattamento specifico per lei, sia individuale che, eventualmente, di gruppo.
Un caro saluto.

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