Dott.ssa
Serena Grassi
Psicologo,
Psicologo clinico
Neuropsicologo
Altro
Milano 2 indirizzi
Esperienze



Svolgo consulenze e percorsi psicologici e neuropsicologici con pazienti adolescenti, adulti e anziani.
In ambito psicologico e psicopatologico offro colloqui di sostegno, interventi psicoeducativi e terapeutici per aiutare i miei pazienti ad affrontare le loro difficoltà e problematiche, che possono essere di vario tipo (disturbi d'ansia, depressivi, della nutrizione e dell'alimentazione, ossessivi, difficoltà esistenziali, lutti, scelte particolarmente difficili da compiere, cambiamenti di vita, difficoltà relazionali...) e manifestarsi a diversi livelli (diversa intensità sintomatologica, diverso grado di sofferenza, nel contesto lavorativo, familiare, relazionale...).
In ambito neuropsicologico svolgo interventi valutativi, diagnostici e riabilitativi del funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale. Le funzioni cognitive (memoria, attenzione, velocità di eleborazione, problem solving...) e il comportamento (apatia, disinibizione, impulsività...) possono essere alterati da disfunzioni a livello cerebrale, dovute all'invecchiamento o a patologie/insulti a carico del sistema nervoso, come ictus, infezioni, traumi cranici, demenze.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicologia cognitiva
- Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica
- Neuropsicologia
Indirizzi (3)
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Consulenza online (descrizione) • 60 €
Colloquio psicologico individuale (descrizione) • 60 €
Colloquio psicologico online (descrizione) • 60 € +4 Altro
Psicoeducazione (descrizione) • 60 €
Riabilitazione (descrizione) • 40 €
Sostegno psicologico adolescenti • 60 €
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17 recensioni
Punteggio generale
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Giorgio Pagano
Grande professionista mi trovo davvero bene . Top!
Angelo C.
Fin da subito mi sono trovato a mio agio, lo specifico come prima cosa dato che ero consapevole sarebbe stata una delle cose più difficili, non sono abituato a parlare così apertamente a qualcuno che non sia me stesso. È stata bravissima nella gestione del colloquio, non sapevo se sarei riuscito ad esprimermi nel modo migliore, invece ho parlato per tutto il tempo senza nemmeno accorgermene e quando mi ha esposto il suo "resoconto", mi sono sentito piacevolmente sorpreso per quanto fosse riuscita a capirmi ed aver già centrato almeno uno dei punti cruciali, senza che io ci fossi arrivato se non alla lontanissima. Consiglio fortemente, molto professionale e per la mia esperienza, davvero sul pezzo.
Maria Mele
Oggi ho avuto il piacere di incontrare la dottoressa Serena Grassi per la prima volta, e sono rimasta estremamente colpita dalla sua professionalità e umanità.
È stata incredibilmente gentile ed empatica, mettendomi subito a mio agio. Ha ascoltato con attenzione tutte le mie problematiche, dimostrando una grande capacità di comprensione e una sincera volontà di aiutarmi ad affrontare le difficoltà che sto vivendo.
Mi ha fornito consigli preziosi e pratici, facendomi sentire supportata e compresa.
La sua puntualità e dedizione mi hanno fatto sentire che il mio benessere è davvero una priorità per lei. Sono molto grata per il tempo che mi ha dedicato e per l'impegno che ha mostrato nel voler fare la differenza nel mio percorso.
Raccomando vivamente la dottoressa Grassi a chiunque stia cercando una neuropsicologa competente e profondamente attenta alle esigenze del paziente.
Manuela
Professionalità ,empatia e disponibilità del paziente in situazione di tranquillità.
Alessandra
La dottoressa Serena si è dimostrata sin da subito molto gentile e accogliente. Grazie alla sua capacità empatica è stato possibile instaurare velocemente un rapporto basato sulla comprensione e sulla fiducia.
Ottima esperienza!
S. P.
Inizialmente ero timorosa, ma la Dott.ssa Grassi mi ha da subito messo a mio agio grazie alla sua gentilezza e professionalità. Ho trovato una persona competente e attenta alle mie problematiche. La consiglio vivamente.
R. M.
Riporto un'ottima esperienza con la dott.ssa. È stata puntuale nelle spiegazioni e ha saputo comprendere subito la mia sofferenza. La ringrazio tanto
F. S.
Consiglio la dott.ssa Grassi perché con gentilezza, cura e simpatia è riuscita a capire le mie difficoltà e aiutarmi a superarle. È stata anche molto disponibile nel venirmi incontro rispetto a mie esigenze di orario. Ottima esperienza!
G.A.
La dottoressa mi ha accolto in uno studio molto curato, ha saputo ascoltare ciò che avevo a dire in maniera attenta. La conosco da qualche tempo e ho apprezzato la sua comprensione e il suo modo gentile di parlare che mi ha aiutato a riflettere. Sono davvero molto soddisfatta.
G.B
Un ringraziamento alla dottoressa Grassi perché grazie alla sua gentilezza ed empatia sto riuscendo a superare alcune difficoltà che mi destabilizzavano la vita e le giornate. La consiglio vivamente
Risposte ai pazienti
ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
spiego brevemente quanto mi sta succedendo da circa 2 mesi:
FINE MAGGIO: dolore zona scapolare dx e fastidio fianco dx ed in occasione di un controllo oculistico riscontrato rossole degli occhi che non causava disturbi e non preso troppo in considerazione dall'oculista (gocce + lacrime artificiali)
INIZIO GIUGNO: preoccupato per la sintomatologia inizio un percorso diagnostico concordato con la dottoressa
- Esami ematici: ESAME EMOCROMOCITOMETRICO + ERITROBLASTI + GLICEMIA + CREATININA + ACIDO URICO + GOT/ AST + GPT / ALT + GGT + FOSFATASI ALCALINA + BILIRUBINA FRAZIONATA + SODIO + POTASSIO + AMILASI PANCREATICA + LIPASI + CK.
nel complesso esami tutto nella norma (unici valori leggermente fuori range RDW CV 11.5 - ACIDO URICO 7.8 - BILIRUBINA DIRETTA 0.35 - LIPASI 76)
- Ecografia addome completo: Tutto nella norma a parte che si evidenzia leggero "fegato grasso" da migliorare con alimentazione
META' GIUGNO: in aumento una sensazione di "giramenti di testa continui durante la giornata" che, a causa di un periodo particolarmente stressante a lavoro e allo spavento per la precedente sintomatologia, si ipotizza possa derivare anche da accumulo ANSIA e STRESS (senza particolare prescrizioni se non Ansioten gocce + Multivitaminico come aiuto per periodo e cambio stagione)
- Esame TSH + FT4 + FT3 con parametri nella norma + Ecografia Tiroide e Paratiroidi dove non si evidenzia nulla di particolare.
- Visita cardiologica di controllo: (da settembre 2023, a seguito picco ipertensivo, scoperta ed in cura ipertensione con 1cp mattino TRIATEC HCT + AMLODIPINA) dove, anche alla luce della mia sintomatologia recente, non si evidenzia nulla di particolare.
Si suggerisce di eliminare AMLODIPINA della sera nel periodo caldo se tendenza pressione in diminuzione eccessiva
FINE GIUGNO:
- Visita Otorinolaringoiatra per escludere causa vestibolare a sensazione di lievi "vertigini/giramenti/senso di stordimento+acufene": nei vari test effettuati non ha evidenziato niente di particolare.
- Ecocolordoppler vasi sovraortici, suggerito da Otorinolaringoiatra: si riscontra tutto nella norma.
INIZIO LUGLIO:
- Visita Neurologica dove vengono effettuati vari test ma non riscontra niente di rilevante (tutto nella norma) e concorda nell'ipotizzare possibile causa STRESS ANSIA.
Non si ritiene necessaria cura farmacologica e si suggerisce di praticare un po' di attività fisica.
In questo periodo, sintomi altalenanti nell'arco della giornata ma più o meno presenti giornalmente (difficoltà concentrazione, lievi giramenti di testa, tensione nella parte posteriore bassa testa/collo, sospiri frequenti soprattutto a durante le ore di lavoro, pensiero sempre focalizzato sulla sintomatologia, niente cefalea)
Tra qualche giorno andrò in vacanza per 2 settimane con la famiglia e, nonostante la preoccupazione, voglio approfittare di questo "stacco" per verificare eventuali miglioramenti o fare valutazioni al rientro.
Non mi capacito del fatto che anche se in alcuni momento non mi sento "stressato", se fosse questa la causa, i sintomi non migliorano. Può essere che non ci si renda realmente conto di quello che succede nella nostra testa? Che nonostante mi aspettassi che con l'avvicinarsi delle ferie i sintomi migliorassero in realtà sembrano costanti, magari a causa della paura?
Eventuali altri pareri o consigli?
Salve,
La sintomatologia che ha riportato, avendo già escluso altre possibili cause, può essere compatibile con una sintomatologia ansiosa. I sintomi da lei descritti, come difficoltà di concentrazione, lievi giramenti di testa, tensione e il pensiero costantemente focalizzato sulla sintomatologia, sono infatti tipici di uno stato ansioso. A mio avviso potrebbe essere utile considerare l'inizio di un percorso di psicoterapia. Questo non solo per dare un senso alla sintomatologia, ma anche, in un’ottica più ampia, per comprendere meglio alcuni suoi modi di essere e affrontare eventuali difficoltà o situazioni di stress in maniera più funzionale.
Un caro saluto

Buonasera, sono una ragazza di ventisei anni e ho il dubbio di avere un problema: ho serie difficoltà a memorizzare le cose, è come se ci mettessero tantissimo tempo a essere fissate. Ad esempio, vedo gente che impara canzoni a memoria ascoltandole poche volte, io conto sulle dita le canzoni che so (e ho scoperto da poco di essere capace di memorizzare, il mio ragazzo mette in loop delle canzoni e dopo due anni ne ho memorizzate un paio, nemmeno interamente in realtà). Altro esempio, non ho mai memorizzato per bene le tabelline, o i verbi, o il procedimento delle divisioni, non ricordo i nomi dei negozi o delle strade del posto DOVE VIVO, le capitali in geografia, le date in storia pur avendone incontrare alcune un centinaio di volte anche all'università...
Ho il dubbio di essere anche discalcula perché, ad esempio, quando ho lavorato dietro alla cassa mi sentivo perennemente agitata perché dovevo ragionare sul resto e non riuscivo a farlo subito (tranne in caso di cifre basse). Sono andata all'università e l'unica strategia che funzionava era prepararmi all'ultimo secondo (piena di stress), scrivere i punti chiave a mano ripetere fino allo stremo...ma la cosa fastidiosa è che dopo l'esame già avevo cancellato la maggior parte delle cose! Mi sono consolata dicendomi "dai, alla fine leggendo hai ragionato, i ragionamenti non si cancellano e ti hanno formata" ma alcune volte mi chiedo se è abbastanza, se non ho sprecato questi anni. Capisco l'inglese scritto ma non lo parlo perché non mi viene una risposta in automatico, è come se avessi il cervello vuoto; vedo il mio ragazzo riuscire a dare risposte articolate in nulla mentre a me molte volte escono prima le parole e poi collego il cervello. Ieri ho dovuto fare una simulazione: dovevo fingermi una professoressa. Io ho studiato per anni pedagogia (e quindi anche valutazione della didattica, i metodi, gli approcci ecc..), avrei dovuto avere subito in mente che cosa dire, invece ci ho dovuto ragionare molto, mentre un'altra mia collega riusciva a dire cose coerenti a manetta, l'ho invidiata...
Un fattore che potrebbe essere rilevante: ho avute pessime basi alle elementari, ho cambiato dieci volte la maestra di matematica, quella di italiano era spaventosa e ci prendeva sempre in giro (non riuscivo a leggere le parole lunghe e non ricordavo i verbi). In prima media sono stata bocciata perché non avevo nessuna base, sono dovuta andare a un doposcuola per tre anni e, quantomeno, ho imparato a scrivere e a leggere bene. Altro fattore: i miei genitori hanno un livello scolastico basso, io sono la prima laureata in famiglia. Non avendo attualmente una disponibilità economica, ho provato ad andare da una psicologa dell'ASL ma i tempi d'attesa sono lunghissimi e per ora non so quando potrò tornare, avevo fatto solo una seduta quindi non sono riuscita a toccare ancora nessun punto e ho pensato di chiedere un parere quì...mi sento così stupida
Salve,
Le difficoltà che descrive possono essere l'esito di un intreccio di fattori, sia cognitivi che emotivi. Sicuramente potrebbe essere utile un percorso di valutazione neuropsicologica: questo tipo di intervento permette di esplorare il suo profilo cognitivo, in particolare approfondendo i domini che nei quali fa più fatica. Oltre a chiarire eventuali difficoltà specifiche, questa valutazione può aiutarla a conoscere meglio le sue modalità di funzionamento, individuando i suoi punti di forza. Inoltre, non va trascurato il ruolo delle emozioni e della possibile agitazione che può accompagnare alcune situazioni, come il lavoro alla cassa o la preparazione degli esami. L'ansia e la preoccupazione possono, infatti, aumentare la fatica mentale e ostacolare il recupero delle informazioni già immagazzinate, oltre che minare il nostro senso di adeguatezza e la nostra autostima.
L'ASL può essere un ottimo servizio, ma se le attese dovessero essere troppo lunghe per le sue necessità può provare a cercare associazioni, cooperative, enti privati o colleghi che operano in contesti privati, ma che mettano a disposizione prestazioni a prezzi calmierati.
Non si scoraggi e pensi anche a tutti i bei e importanti risultati che ha ottenuto nonostante le difficoltà!
Un buon proseguimento e un caro saluto

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