Sto assumendo daparox per la seconda volta dopo 5anni ,e normale che nei primi giorni l'ansia si acc
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risposte
Sto assumendo daparox per la seconda volta dopo 5anni ,e normale che nei primi giorni l'ansia si accentui?prendo 0.25 di alprazolam una dose al mattino e una la sera ,ma visto che l'ansia nei primi giorni di terapia con daparox sembra aumentata posso aumentare l'alprazolam e se sì di quanto?grazie
Buongiorno, chieda indicazioni al medico che le ha prescritto Daparox. SM
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Salve, parli di tali aspetti con il medico che le ha prescritto i farmaci e consideri un supporto psicologico. Saluti.
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia, il quale conosce bene la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, è bene che rivolga il suo quesito al medico che gli ha prescritto i farmaci. In diversi casi, è vero, l'ansia può aumentare; ma per essere più sicuro domandi al suo medico che sicuramente conoscerà meglio il suo stato di salute. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Buongiorno, chieda informazioni al medico che le ha prescritto la terapia. Prenda in considerazione l'idea di affiancare una psicoterapia alla terapia farmacologica. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve,
deve parlarne con il medico che glie lo ha prescritto, in ogni caso le consiglio di associare alla terapia farmacologica anche una psicoterapia.
Saluti.
deve parlarne con il medico che glie lo ha prescritto, in ogni caso le consiglio di associare alla terapia farmacologica anche una psicoterapia.
Saluti.
Salve, sì rivolga al medico di fiducia per l'aspetto farmacologia e a uno psicologo per la sfera emotiva
Ne parli con il suo medico di fiducia prima di qualunque modifica, insieme potrete trovare il miglior aggiustamento possibile.
Saluti.
Saluti.
Buongiorno. Chieda al medico prescrivente è la prassi migliore e più sicura. Cordialità.
MT
MT
Buongiorno,
si affidi e segui le indicazioni del professionista che le ha prescritto la terapia.
Buona giornata!
si affidi e segui le indicazioni del professionista che le ha prescritto la terapia.
Buona giornata!
Salve,
deve contattare il professionista che le ha prescritto la terapia.
Un saluto,
MMM
deve contattare il professionista che le ha prescritto la terapia.
Un saluto,
MMM
Salve, per questo tipo di informazioni è opportuno che contatti lo specialista che le ha prescritto la farmacoterapia. Cordialità.
Buongiorno. Per la gestione dei farmaci le consiglio di rivolgersi al medico che le ha fatto la prescrizione. Rispetto all'affrontare gli aspetti emotivi ed eventualmente indagarne le cause, la invito a contattare un professionista (psicologo o psicoterapeuta), che sicuramente potrà fornirle un aiuto. Cordialmente, dott. RC
Buongiorno, da psicoterapeuta le dico che ho avuto pazienti che mi hanno riferito ciò... ma per i farmaci chieda al suo psichiatra che glieli ha prescritti.
Le consiglio vivamente però di non affidarsi soltanto ai farmaci per il trattamento dell'ansia! Per uscirne definitivamente è consigliabile una psicoterapia cognitivo comportamentale, così da affrontare i pensieri disfunzionali e i comportamenti altrettanto disfunzionali che mantengono il disturbo in corso. Cordiali saluti.
Le consiglio vivamente però di non affidarsi soltanto ai farmaci per il trattamento dell'ansia! Per uscirne definitivamente è consigliabile una psicoterapia cognitivo comportamentale, così da affrontare i pensieri disfunzionali e i comportamenti altrettanto disfunzionali che mantengono il disturbo in corso. Cordiali saluti.
Buongiorno,
ne parli con il medico che le ha prescritto il farmaco.
Cordiali saluti.
ne parli con il medico che le ha prescritto il farmaco.
Cordiali saluti.
Salve, chiedere al medico ed esporre ad egli i propri legittimi dubbi credo sia la soluzione migliore. Anche il medico, a mio avviso, sarà contento di poterla aiutare. Ritengo comunque che il farmaco, qualunque esso sia, se non accompagnato da un supporto psicologico, non arrivi a conoscere le cause ed i fattori di mantenimento dei suoi stati ansiogeni.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera,
ne parli direttamente con il medico specialista che le ha prescritto il farmaco. Valuti contestualmente anche un supporto psicologico da affiancare ai farmaci.
Un caro saluto.
ne parli direttamente con il medico specialista che le ha prescritto il farmaco. Valuti contestualmente anche un supporto psicologico da affiancare ai farmaci.
Un caro saluto.
Buonasera, spieghi la situazione al medico che le ha prescritto la cura, lui saprà consigliarle la terapia e la posologia più adatta a lei. Sarebbe opportuno valutare anche la possibilità di intraprendere contemporaneamente un percorso psicologico che dia voce al malessere che sente.
Un caro saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Un caro saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Buongiorno,
le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica: in questo modo potrà porre tutte le sue domande e dubbi ed essere rassicurato su come sta andando il trattamento.
Potrebbe essere importante anche contattare uno psicologo, per affiancare ai farmaci anche un percorso psicologico.
Sconsiglio sempre di leggere indicazioni su internet riguardo ai farmaci: qualsiasi informazioni legata a terapie farmacologiche è infatti competenza di un medico, in questo caso preferibilmente di uno psichiatra.
Le auguro una buona serata
Dott..ssa Alice Carbone
le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica: in questo modo potrà porre tutte le sue domande e dubbi ed essere rassicurato su come sta andando il trattamento.
Potrebbe essere importante anche contattare uno psicologo, per affiancare ai farmaci anche un percorso psicologico.
Sconsiglio sempre di leggere indicazioni su internet riguardo ai farmaci: qualsiasi informazioni legata a terapie farmacologiche è infatti competenza di un medico, in questo caso preferibilmente di uno psichiatra.
Le auguro una buona serata
Dott..ssa Alice Carbone
Buongiorno per quanto riguarda l’utilizzo dei farmaci e i loro effetti le consiglio di rivolgersi al medico che glieli ha prescritti Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buongiorno, associa una terapia psicologica a quella famacologica?
Buongiorno, la ringrazio per aver scritto e per aver condiviso con sincerità il momento delicato che sta attraversando. È comprensibile che il ritorno a una terapia già affrontata in passato, come nel caso dell’assunzione di Daparox, possa generare timori, dubbi e una certa apprensione, soprattutto se nei primi giorni si manifestano sensazioni di ansia più intense. Nel contesto della psicoterapia cognitivo-comportamentale, è importante sapere che quando si comincia o si riprende una terapia farmacologica per l’ansia o la depressione, può accadere che nei primi giorni si registri un temporaneo peggioramento dei sintomi ansiosi. Questo non significa che la cura non stia funzionando, ma è un effetto conosciuto e già osservato in molte persone. In genere, si tratta di una fase transitoria che tende ad attenuarsi con il tempo, mano a mano che l’organismo si adatta al cambiamento. Proprio per questo motivo, è fondamentale avere un supporto non solo farmacologico, ma anche psicologico. Quando l’ansia si intensifica, la nostra mente comincia a formulare pensieri catastrofici, a proiettare scenari negativi, e la sensazione di perdita di controllo può farsi molto intensa. La psicoterapia cognitivo-comportamentale lavora su questi pensieri automatici, aiuta a riconoscerli, a metterli in discussione e a sostituirli con valutazioni più realistiche e rassicuranti. Inoltre, si lavora insieme su strategie concrete per gestire i sintomi fisici e cognitivi dell’ansia attraverso tecniche di respirazione, rilassamento e regolazione dell’attenzione. Capisco anche la sua preoccupazione rispetto all’uso di Alprazolam per fronteggiare questo aumento dell’ansia. Tuttavia, per qualsiasi decisione legata alla variazione del dosaggio di un farmaco è fondamentale rivolgersi esclusivamente al medico che la sta seguendo. Solo un professionista che conosce a fondo la sua storia clinica e il suo quadro generale può indicare con sicurezza se e come modulare i farmaci. È una questione di sicurezza, ma anche di responsabilità e di personalizzazione della cura. Nel frattempo, può essere utile osservare i sintomi senza giudicarli come segnale di fallimento della terapia, ma come parte di un processo che ha bisogno di tempo. Spesso il modo in cui interpretiamo ciò che sentiamo ha un impatto molto forte sull’intensità del disagio. Imparare a stare in ciò che si prova, senza alimentare la spirale di allarme, è un passo centrale per il percorso di miglioramento. Le consiglio di mantenere un contatto stretto con il medico che la segue, aggiornandolo anche su queste oscillazioni nei sintomi, e se non lo ha già fatto, valutare l’idea di affiancare al percorso farmacologico anche uno psicoterapeutico, che potrebbe offrirle strumenti utili per affrontare l’ansia a più livelli. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Salve, è comprensibile il timore che sta vivendo in questa fase iniziale di terapia con Daparox (paroxetina). È abbastanza comune che nei primi giorni o nelle prime settimane di assunzione di un antidepressivo della famiglia degli SSRI si possa osservare un temporaneo aumento dell’ansia, irrequietezza o nervosismo, prima che il farmaco inizi a mostrare gli effetti positivi stabilizzanti sull’umore e sull’ansia. Questo fenomeno non significa che la terapia non funzioni, ma che il corpo sta adattandosi al farmaco.
Per quanto riguarda l’alprazolam, la decisione su eventuali modifiche del dosaggio deve essere presa esclusivamente dal medico che ha prescritto i farmaci. Aumentare autonomamente la dose può comportare rischi significativi, tra cui sonnolenza, confusione, interazioni con il Daparox e dipendenza. È fondamentale contattare il suo medico o psichiatra e riferire esattamente come si sente nei primi giorni di terapia; sarà lui a valutare se è opportuno aggiustare la dose, distribuire le somministrazioni diversamente o proporre strategie alternative di gestione dell’ansia.
Nel frattempo, può essere utile praticare tecniche di respirazione, rilassamento o mindfulness per sostenere la regolazione emotiva, evitando comportamenti che possano accentuare lo stress. Se desidera, possiamo approfondire insieme un percorso mirato di gestione dell’ansia in concomitanza con l’inizio della terapia farmacologica, così da affrontare questi giorni iniziali con maggiore sicurezza e strumenti concreti per ridurre il disagio quotidiano.
Per quanto riguarda l’alprazolam, la decisione su eventuali modifiche del dosaggio deve essere presa esclusivamente dal medico che ha prescritto i farmaci. Aumentare autonomamente la dose può comportare rischi significativi, tra cui sonnolenza, confusione, interazioni con il Daparox e dipendenza. È fondamentale contattare il suo medico o psichiatra e riferire esattamente come si sente nei primi giorni di terapia; sarà lui a valutare se è opportuno aggiustare la dose, distribuire le somministrazioni diversamente o proporre strategie alternative di gestione dell’ansia.
Nel frattempo, può essere utile praticare tecniche di respirazione, rilassamento o mindfulness per sostenere la regolazione emotiva, evitando comportamenti che possano accentuare lo stress. Se desidera, possiamo approfondire insieme un percorso mirato di gestione dell’ansia in concomitanza con l’inizio della terapia farmacologica, così da affrontare questi giorni iniziali con maggiore sicurezza e strumenti concreti per ridurre il disagio quotidiano.
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