Sono in cura da uno specialista psicoterapeuta da settembre più o meno per un disturbo di ansia ulti

23 risposte
Sono in cura da uno specialista psicoterapeuta da settembre più o meno per un disturbo di ansia ultimamente sto peggiorando ho cominciato a compiere atti autolesionistici ma succede di rado e non voglio dirlo a nessuno, neanche al mio terapeuta perché ho timore che lo dica ai miei (ho 17 anni) cosa potrei fare per stare meglio?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi spiace per il disagio la situazione espressa. Ritengo che lei debba in qualche modo trovare il coraggio di parlarne con il suo terapeuta in quanto persona competente per poterla aiutare. Come mai ha timore che il suo terapeuta può salire i suoi genitori? Ci sono problemi con i suoi genitori? Non si fida abbastanza del suo terapeuta?
Cordialmente, Dott. FDL

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Dott.ssa Valentina Antoci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, mi dispiace per la sofferenza che sta attraversando in questo momento della sua vita. Penso che sia importante che ne parli con il suo terapeuta. Nei suoi riguardi è tenuto al segreto professionale e quello è uno spazio in cui deve sentirsi totalmente al sicuro e libero di raccontarsi. Se teme intrusioni da parte dei suoi familiari parli anche di questo suo timore con il terapeuta.
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Caputo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, confivida col suo terapeuta ciò che le accade, e anche la paura che egli possa dirlo ai suoi genitori. È importante che lei possa sentirsi libera di aprirsi totalmente ,affinché la terapia sia efficace e il vs rapporto si rafforzi nella sincerità. Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Caputo
Dott.ssa Valeria Genduso
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Varese
Gentilissimo/a,
è evidente quanto tu stia vivendo un momento molto difficile e doloroso della tua vita. Mi sento di consigliarti di confidare ciò che ti accade al tuo terapeuta, poiché in questo momento è una presenza preziosa e una persona di riferimento per te. Tenerti tutto dentro può essere deleterio, un peso troppo opprimente da portare da solo/a. Rivelarlo ad un professionista ti permetterà di poterci riflettere e lavorare sopra, capire perché questo succede, trovare strategie per correre ai ripari. E' comprensibile la paura che porti però, cioè che il tuo terapeuta possa rivelare a terzi ciò che tu vuoi custodire come un "segreto". Mi sento di dirti questo: porta anche tale paura nello spazio della terapia, sono sicura che potrete parlarne insieme e troverete senza dubbio la cosa più giusta da fare, non come "imposizione" ma come riflessione a due su ciò che sia meglio per te e per il tuo benessere.
Spero di essere stata utile, se ne hai necessità puoi pormi ulteriori domande! Forza!
Dott.ssa Genduso
Dott.ssa Elisabet Persello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Tavagnacco
Giovane utente. Per stare meglio confidi tutto allo specialista che la sta seguendo, altrimenti potrà aiutarla solo per la metà delle sue possibilità. Parli del peggioramento vissuto, dell'autolesionismo e della paura che i suoi genitori lo vengano a sapere. Si ricordi che ogni professionista è tenuto al segreto professionale.
Dott.ssa Francesca Tardio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Cara ragazza, immagino non sia facile. I gesti autolesionisti sono sintomo di sofferenza. Hai bisogno di aiuto. Fidati del suo terapeuta e prova a dirgli proprio ciò che provi. Comprese le tue paure. È molto importante per poter star meglio.
Sono qua per qualsiasi dubbio.

Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile ragazza prova anche solo a dire al tuo terapeuta che ci sono cose che non riesci a dire neanche a lui/lei.
Insieme potrete comprenderne i motivi e sono certa che saprà aiutarti nel modo più efficace per te.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao,
mi dispiace molto per la sofferenza che racconti e per questo periodo difficile. Penso che tu sia stata già molto coraggiosa a parlarne qui con noi. Significa proprio che vuoi stare meglio - lo dimostra anche il fatto che stai andando da un terapeuta - e che stai cercando la strada migliore per farti aiutare.
Io credo che quello che ti potrebbe aiutare a stare meglio sia proprio parlare con il tuo terapeuta: so che è difficile e che ci sono tante paure in mezzo. Capita spesso di non dire tutto al proprio terapeuta: magari puoi iniziargli a dire proprio questo. Poi piano piano potrete far emergere insieme i "segreti" che stai nascondendo. Parlagli delle tue paure, di cosa hai paura che accada, sono sicura che insieme troverete una vostra dimensione di fiducia.
Tienici aggiornati,
ti mando un saluto affettuoso.
Dott.ssa Alice Carbone
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Carissima, l'autolesionismo è frequente in adolescenza, più di quanto lei pensi, è uno sfogo momentaneo della sofferenza psichica. Il suo terapeuta non ne sarà sorpreso, mi creda, e non abbia timore nel condividere questo saltuario comportamento con lui, che oltretutto è tenuto strettamente al segreto professionale. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Ciao, essendo giovane ti do del tu.
Credo che per te sia importante parlarne con il terapeuta che ti segue.
Le cose, con il tempo, andranno meglio.
Buona serata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Felicetta Lombardi
Psicologo, Psicologo clinico
Ottaviano
Buona sera,
lei sta seguendo la terapia per stare meglio o per accontentare qualcuno?
Veda decidere di prendersi cura di se è un passo verso la guarigione, se non ha fiducia del suo terapeuta cambi , ma se realmente vuole stare bene deve aprirsi e fidarsi completamente del suo Terapeuta.
Cordialmente dott.ssa Felicetta Lombardi
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Ciao, purtroppo non esiste una ricetta pronta per poter stare meglio. L'ansia è per sua natura fluttuante e il fatto che stia peggiorando probabilmente è legata a qualche aspetto della sua vita. Mi sento di dirle di provare ad affidarsi al suo terapeuta per parlare di ciò che le sta succedendo: è vero che è minorenne, ma in primis è tenuto a rispettare il segreto professionale con lei. Se lei non vuole che i suoi genitori lo sappiano, basta dirlo al suo terapeuta per cancellare ogni possibile equivoco. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Cara ragazza,

purtroppo non c'è altro modo che parlarne con il suo terapeuta. Non abbia timori.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera, in un percorso di psicoterapia è naturale sviluppare il timore di condividere azioni che ci sembrano incondivisibili. Eppure, per stare meglio, credo possa essere importate costruire con il terapeuta un rapporto di fiducia. Scoprirà che quest'ultimo è suo alleato. Cordialmente. V.M.
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, capisco la sua difficoltà nel comunicare ai suoi genitori ed al suo psicoterapeuta questi atti autolesionistici. Ma si dovrebbe aprire e lasciarsi andare con la persona che la può aiutare e sicuramente la conosce molto meglio di noi, dato che nella sua domanda non ci scrive nessun dato, quindi è molto difficile aiutarla. Importante è sapere che stava succedendo in quel periodo nella sua vita, quando ha cominciato a mettere in atto questi atti autolesionistici. Inoltre le consiglio di farsi aiutare anche dai suoi genitori, che sicuramente sarebbero pronti ad aiutarla, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile ragazzo,
Ritengo sia opportuno in merito a quanto comunica qui confrontarsi con lo specialista che la segue. Ai fini terapeutici sarebbe un elemento di cui lo specialista che la segue deve tenere conto. Non tema il confronto ma anzi si apra il più possibile con lui, ritengo che insieme coi suoi genitori abbia a cuore solo il bene.
Un caro saluto.
Dott. Diego Ferrara
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signore/a un rapporto di tipo psicoterapeuti prevede la conoscenza di questioni come quelle che ci riferisce. La mancanza di questo comportata dei fatti psicologici importanti. Primo fra tutti la scarsa incisività della terapia. Questo ad un livello poi ci sono anche gli altri che sicuramente il suo terapeuta saprà illustrarle. Un cordiale saluto
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentile, mi dispiace molto per la sua situazione, sicuramente affidarsi al suo terapeuta è necessario, le vostre conversazioni sono coperte dal segreto professionale. Se ha timore che possa riferire informazioni altrove esprima tali timori al suo terapeuta,vedrà che saprà rassicurarla in merito.
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Caro ragazzo/a, è fondamentale che tu riesca ad essere sincero/a e aperto/a con il tuo terapeuta, solo così potrà aiutarti. Capisco le tue paure ma stai anche chiedendo una soluzione e questa è la strada giusta.
Ti auguro il meglio.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, credo che sia di fondamentale importanza dirlo al terapeuta perché anche questo fa parte della sua cura. Analizzare la vergogna connessa aiuterà a trovarne le motivazioni.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buon pomeriggio, comprendo come ti possa sentire.
Da una parte come se volessi nasconderti, perchè hai paura di ciò che ti sta accadendo e del giudizio degli altri (in questo caso del tuo terapeuta e dei tuoi genitori), dall'altra avverti tanto il bisogno di stare meglio, perchè la sofferenza che stai provando è molto più grande di te.
L'unica soluzione che vedo, di fondamentale importanza, è quello di avere il coraggio di parlare con le persone che ti stanno vicino e che vogliono aiutarti e non giudicare.
Racconta della tua sofferenza, di come ti senti e della voglia di voler stare bene, che sicuramente sarà molto più forte della tua paura.
Ne vale per il tuo bene!
Buona fortuna!
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
capisco che parlarne ti faccia paura — soprattutto se temi che qualcuno possa venire a sapere cose molto intime — ma è davvero importante che tu non resti sola in questo momento. Il fatto che tu stia già seguendo una terapia è un passo enorme, e anche se ora ti sembra di peggiorare, in realtà è proprio nei periodi più difficili che la cura può diventare più profonda e utile, se condividi apertamente quello che stai vivendo.

Capisco la paura che il tuo terapeuta possa dirlo ai tuoi genitori, ma devi sapere che non può farlo liberamente: gli psicologi sono vincolati dal segreto professionale. Può parlarne solo se ritiene che ci sia un rischio concreto e imminente per la tua vita, ma nella maggior parte dei casi il suo scopo è aiutarti a capire cosa ti spinge a farti del male e come trovare strategie diverse per gestire il dolore.

Ti invito davvero a dirglielo nella prossima seduta, anche solo accennandolo (“mi è capitato di farmi del male, ma non so come parlarne”). È il modo più sicuro per ricevere aiuto, senza essere giudicata.

Nel frattempo, quando senti l’impulso a farti del male, puoi provare a:

tenere tra le mani qualcosa di freddo (ghiaccio, una bottiglia),

scrivere o disegnare la rabbia o la tristezza,

muoverti o uscire all’aria aperta per scaricare la tensione,

parlare con qualcuno di fiducia, anche solo un messaggio o una chat di ascolto.

So che può sembrarti difficile, ma parlare è la via più sicura per stare meglio, e il tuo terapeuta è lì proprio per questo. Hai già fatto un grande passo chiedendo aiuto — non fermarti ora.

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