Sono fidanzata da molti anni con un ragazzo che amo tantissimo e che spero di avere con me per tutta
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Sono fidanzata da molti anni con un ragazzo che amo tantissimo e che spero di avere con me per tutta la mia vita, però ho dei sensi di colpa fortissimi per una cosa successa qualche sera fa. Sono stata ad un compleanno e ho incontrato un compagno di classe con cui ho un rapporto mediamente stretto, amico ma non troppo. Abbiamo parlato poco e poi ci siamo salutati, però per farlo lui mi ha messo un braccio attorno alla spalla e ha avvicinato la guancia come per dire che volesse ricevere un bacio. Senza pensarci due volte e con il solo scopo di un saluto amichevole, gli ho dato un bacio sulla guancia anche se con amici maschi non l’avevo mai fatto, ma l’ho fatto con le stesse intenzioni con cui lo faccio con le ragazze. Lui però si è stupito dopo il bacio perché appunto non sono il tipo di persona cosi affettuosa con i ragazzi. Mi sono sentita subito in colpa come se avessi tradito il mio ragazzo, continuo a chiedermi “perché l’ho fatto?” e di avere il bisogno di dirglielo, anche perché se glielo dicessi so che lui si arrabbierebbe. Ma allo stesso tempo so che non è stato un gesto fatto con malizia, ma semplicemente qualcosa di amichevole. Non ho mai provato nulla per questo compagno e mai proverò qualcosa. Però ho questi sensi di colpa che mi tormentano i pensieri
Buon pomeriggio,
Da come scrive, si percepisce una grande sensibilità e anche una certa giovane età, nel senso più positivo del termine: è evidente quanto tenga al suo rapporto di coppia e al rispetto dei confini che si è data. Proprio per questo, potrebbe essere utile domandarsi perché un gesto così piccolo, nato da un’intenzione amichevole e senza implicazioni affettive, le stia generando un senso di colpa tanto intenso.
In una relazione affettiva sana, è importante potersi sentire liberi di essere sé stessi anche nelle interazioni con gli altri, senza vivere ogni minimo gesto come una minaccia al legame di coppia. Quando invece un episodio come questo diventa fonte di disagio così forte, vale la pena fermarsi e chiedersi da dove nasca questa rigidità, o questa paura di “aver sbagliato”. Le emozioni, anche quelle scomode, sono una porta utile per conoscersi meglio: potrebbe essere un’occasione per esplorare il proprio modo di vivere la relazione, i propri confini interiori e il significato che attribuisce alla lealtà di coppia.
Parlarne con qualcuno, anche in uno spazio protetto come quello terapeutico, potrebbe aiutarla a trovare più chiarezza e leggerezza.
Da come scrive, si percepisce una grande sensibilità e anche una certa giovane età, nel senso più positivo del termine: è evidente quanto tenga al suo rapporto di coppia e al rispetto dei confini che si è data. Proprio per questo, potrebbe essere utile domandarsi perché un gesto così piccolo, nato da un’intenzione amichevole e senza implicazioni affettive, le stia generando un senso di colpa tanto intenso.
In una relazione affettiva sana, è importante potersi sentire liberi di essere sé stessi anche nelle interazioni con gli altri, senza vivere ogni minimo gesto come una minaccia al legame di coppia. Quando invece un episodio come questo diventa fonte di disagio così forte, vale la pena fermarsi e chiedersi da dove nasca questa rigidità, o questa paura di “aver sbagliato”. Le emozioni, anche quelle scomode, sono una porta utile per conoscersi meglio: potrebbe essere un’occasione per esplorare il proprio modo di vivere la relazione, i propri confini interiori e il significato che attribuisce alla lealtà di coppia.
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, da quel che ho capito il gesto che hai compiuto è stato spontaneo e privo di intenzioni romantiche o maliziose, anche se insolito per te. I sensi di colpa che provi sembrano più legati al tuo bisogno di trasparenza e alla paura di deludere il tuo partner, piuttosto che a un reale “tradimento”.
Senti che questo pensiero ti tormenta e capisco anche il tuo bisogno di parlarne al tuo ragazzo ma forse questo NON servirebbe a chiarire ma solo a scaricare la tua ansia. A volte è più utile lavorare internamente su ciò che scatena questi sensi di colpa, anziché condividerli impulsivamente. E' importante coltivare fiducia e onestà nella coppia, ma anche saper distinguere tra un gesto innocuo e un comportamento che mina realmente la relazione.Non serve punirti, ma domandati da dove nascono questi pensieri ricorrenti e perché ti colpiscono così profondamente. Forse è il momento di iniziare un percorso di consapevolezza che ti aiuti a conoscere meglio te stessa, i tuoi valori e i tuoi bisogni nella relazione. Avere il supporto di un professionista sarebbe assai importante per te. Io sono a disposizione se te la senti di compiere questo passo. Un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Senti che questo pensiero ti tormenta e capisco anche il tuo bisogno di parlarne al tuo ragazzo ma forse questo NON servirebbe a chiarire ma solo a scaricare la tua ansia. A volte è più utile lavorare internamente su ciò che scatena questi sensi di colpa, anziché condividerli impulsivamente. E' importante coltivare fiducia e onestà nella coppia, ma anche saper distinguere tra un gesto innocuo e un comportamento che mina realmente la relazione.Non serve punirti, ma domandati da dove nascono questi pensieri ricorrenti e perché ti colpiscono così profondamente. Forse è il momento di iniziare un percorso di consapevolezza che ti aiuti a conoscere meglio te stessa, i tuoi valori e i tuoi bisogni nella relazione. Avere il supporto di un professionista sarebbe assai importante per te. Io sono a disposizione se te la senti di compiere questo passo. Un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Buongiorno,
Da come ne parli, il gesto è stato spontaneo e privo di malizia, un semplice saluto in un contesto sociale. I forti sensi di colpa che stai provando sembrano più legati al valore che dai alla tua relazione e al desiderio di non deludere il tuo partner, piuttosto che a ciò che è realmente accaduto.
Può capitare di mettere in discussione se stessi dopo un comportamento inatteso, soprattutto se non rispecchia l’immagine che abbiamo di noi. Questo però non significa aver tradito: ciò che conta è l’intenzione, e la tua è stata chiara e pulita.
Forse, più che chiederti “perché l’ho fatto?”, potresti provare a domandarti “sto davvero mettendo in pericolo la mia relazione?”.
Qualora volessi approfondire resto a disposizione.
Dott.ssa Emma Basilico, psicologa.
Da come ne parli, il gesto è stato spontaneo e privo di malizia, un semplice saluto in un contesto sociale. I forti sensi di colpa che stai provando sembrano più legati al valore che dai alla tua relazione e al desiderio di non deludere il tuo partner, piuttosto che a ciò che è realmente accaduto.
Può capitare di mettere in discussione se stessi dopo un comportamento inatteso, soprattutto se non rispecchia l’immagine che abbiamo di noi. Questo però non significa aver tradito: ciò che conta è l’intenzione, e la tua è stata chiara e pulita.
Forse, più che chiederti “perché l’ho fatto?”, potresti provare a domandarti “sto davvero mettendo in pericolo la mia relazione?”.
Qualora volessi approfondire resto a disposizione.
Dott.ssa Emma Basilico, psicologa.
E' importante potersi fare delle rassicurazioni sottolineando che questo è stato solo un gesto d'affetto/amicizia per questa persona, come risposta alla sua ricerca di affetto, che non hai negato. Proprio perchè risponde a questo sentire affettuoso non è necessario doverlo esplicitare al tuo ragazzo come per volersi scusare
Gentile Utente
mi verrebbe da risponderle che o ha dei problemi con sensi di colpa in generale lei, o sta vivendo da ormai molto tempo una relazione tossica.
Non solo parliamo di un bacio sulla guancia, ma parliamo di una colpa che lei avverte senza aver nemmeno voluto far intendere altro con quel bacio, sembra quindi una colpa "da esterno", e infatti poi scrive della gelosia e rabbia che proverebbe il suo ragazzo.
Ovviamente non la conosco quindi posso sbagliare, ma se sta vivendo una relazione dove anche un bacio alla guancia può essere un problema, il suo partner è molto possessivo e ha scatti di ira, la invito a parlare con un professionista per valutare la situazione. Tenga conto che queste relazioni tendono a creare questi abnormi sensi di colpa insensati.
Sensi di colpa così grandi possono derivare anche da vissuti familiari.
Mi colpisce quando scrive "non sono il tipo di persona cosi affettuosa con i ragazzi", per un bacio sulla guancia. Che male c'è? Una donna può trattare un uomo come un amico senza dover dare spiegazioni, non dovrebbe giustificare tutto o sentirsi sotto torchio.
Ripeto, posso sbagliare, a prescindere parliamo di un senso di colpa grandissimo per una cosa che non lo merita, quindi andrebbe capito perché si sente così.
Da donna e professionista le consiglio di fare almeno un incontro per parlare della sua relazione e vedere le dinamiche che ci sono, come anche nel suo passato.
Se vuole sono disponibile
Dottssa Serena Vitale
mi verrebbe da risponderle che o ha dei problemi con sensi di colpa in generale lei, o sta vivendo da ormai molto tempo una relazione tossica.
Non solo parliamo di un bacio sulla guancia, ma parliamo di una colpa che lei avverte senza aver nemmeno voluto far intendere altro con quel bacio, sembra quindi una colpa "da esterno", e infatti poi scrive della gelosia e rabbia che proverebbe il suo ragazzo.
Ovviamente non la conosco quindi posso sbagliare, ma se sta vivendo una relazione dove anche un bacio alla guancia può essere un problema, il suo partner è molto possessivo e ha scatti di ira, la invito a parlare con un professionista per valutare la situazione. Tenga conto che queste relazioni tendono a creare questi abnormi sensi di colpa insensati.
Sensi di colpa così grandi possono derivare anche da vissuti familiari.
Mi colpisce quando scrive "non sono il tipo di persona cosi affettuosa con i ragazzi", per un bacio sulla guancia. Che male c'è? Una donna può trattare un uomo come un amico senza dover dare spiegazioni, non dovrebbe giustificare tutto o sentirsi sotto torchio.
Ripeto, posso sbagliare, a prescindere parliamo di un senso di colpa grandissimo per una cosa che non lo merita, quindi andrebbe capito perché si sente così.
Da donna e professionista le consiglio di fare almeno un incontro per parlare della sua relazione e vedere le dinamiche che ci sono, come anche nel suo passato.
Se vuole sono disponibile
Dottssa Serena Vitale
I sensi di colpa sono riverberi dei propri pensieri interni, del giudizio che esercitiamo su noi stessi, delle nostre convinzioni e schemi acquisiti nell'infanzia o sviluppati attraverso l'esperienza. Solo in parte dipendono dall'oggettività della situazione. Per questo è importante focalizzare i propri schemi, acquisire consapevolezza, lavorando con un professionista è sicuramente più semplice e veloce. Se hai piacere sono a disposizione per un approfondimento. un caro saluto
Gent.ma,
sul perché abbia agito in quel modo, pur mancando un quadro completo della situazione, potrebbe essere interessante riflettere su un meccanismo noto come "desiderabilità sociale".
Capita spesso di modificare il proprio comportamento in modo spontaneo per aderire, quasi senza accorgersene, a ciò che si immagina l’altro si aspetti.
Non si tratta di falsità o incoerenza: è, più semplicemente, il bisogno molto umano di sentirsi adeguati, accettati, accolti. Un meccanismo psicologico normale, diffuso, e tutt’altro che banale.
La forza con cui questo episodio continua a risuonare dentro di lei fa pensare che tocchi temi importanti… che forse meritano uno spazio in cui poter essere guardati con più calma, senza giudizio.
E se fosse proprio questa la porta d’ingresso per iniziare a conoscersi meglio.
Mi contatti pure,
Dr. Giorgio De Giorgi
sul perché abbia agito in quel modo, pur mancando un quadro completo della situazione, potrebbe essere interessante riflettere su un meccanismo noto come "desiderabilità sociale".
Capita spesso di modificare il proprio comportamento in modo spontaneo per aderire, quasi senza accorgersene, a ciò che si immagina l’altro si aspetti.
Non si tratta di falsità o incoerenza: è, più semplicemente, il bisogno molto umano di sentirsi adeguati, accettati, accolti. Un meccanismo psicologico normale, diffuso, e tutt’altro che banale.
La forza con cui questo episodio continua a risuonare dentro di lei fa pensare che tocchi temi importanti… che forse meritano uno spazio in cui poter essere guardati con più calma, senza giudizio.
E se fosse proprio questa la porta d’ingresso per iniziare a conoscersi meglio.
Mi contatti pure,
Dr. Giorgio De Giorgi
Capisco che quando si tiene davvero a qualcuno, anche un gesto innocente può sembrare enorme. Ma da quello che racconta, è stato solo un saluto spontaneo, senza malizia né secondi fini. Il senso di colpa nasce più dalla paura di ferire il tuo ragazzo che da un vero “errore”.
Se sente il bisogno di parlarne, si chieda prima se servirebbe davvero a rafforzare la relazione o solo a placare la sua ansia. A volte possiamo tenere per noi qualcosa che non ha avuto significato, proprio perché conosciamo le nostre intenzioni. Si fidi di questo: lei è solo una persona molto sensibile e attenta a non ferire chi ama.
Un saluto
Se sente il bisogno di parlarne, si chieda prima se servirebbe davvero a rafforzare la relazione o solo a placare la sua ansia. A volte possiamo tenere per noi qualcosa che non ha avuto significato, proprio perché conosciamo le nostre intenzioni. Si fidi di questo: lei è solo una persona molto sensibile e attenta a non ferire chi ama.
Un saluto
Cara utente,
quello che descrivi è un episodio che, dal punto di vista comportamentale, rientra in un gesto di saluto affettuoso e sociale, senza intenzioni romantiche o sessuali. Tuttavia, il disagio che provi è reale e merita attenzione.
È molto comune, in persone sensibili e legate a valori di lealtà nella coppia, sperimentare sensi di colpa anche per comportamenti che, oggettivamente, non costituiscono un tradimento. Il tuo gesto è stato spontaneo, senza malizia né secondi fini, ma il fatto che tu non sia “solita” avere tali effusioni con amici uomini probabilmente lo rende per te più significativo, scatenando la domanda: “Perché l’ho fatto?”
La risposta potrebbe risiedere semplicemente nella spontaneità del momento, nel contesto festoso o nell’empatia verso il tuo compagno di classe. Tuttavia, ciò che ti turba non è tanto il gesto in sé, quanto la paura di aver tradito la fiducia del tuo fidanzato o di aver oltrepassato una linea personale che ti eri posta. È anche possibile che i tuoi sensi di colpa siano amplificati da un forte desiderio di proteggere la relazione, o da uno stile di pensiero molto rigido sul concetto di fedeltà.
Chiederti se raccontare o meno l’episodio al tuo fidanzato è una questione delicata. Prima di farlo, ti suggerirei di riflettere su alcuni aspetti:
Dirglielo aiuterebbe davvero a far diminuire il tuo senso di colpa o servirebbe solo a scaricare la tua ansia, rischiando però di creare in lui sofferenza inutile?
Qual è il tuo obiettivo nel confessare questo episodio? Ripulire la coscienza o proteggere la relazione?
Il tuo gesto ha davvero compromesso la fiducia o l’impegno verso il tuo partner? O è stato semplicemente un gesto innocuo?
Non esiste una regola assoluta. Alcune coppie apprezzano la totale trasparenza, altre scelgono di non comunicare ogni minimo dettaglio, per proteggere la serenità reciproca quando non c’è stato alcun coinvolgimento emotivo o sessuale.
Se questi pensieri continuano a tormentarti o iniziano a intaccare la serenità della tua relazione o il tuo benessere personale, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
quello che descrivi è un episodio che, dal punto di vista comportamentale, rientra in un gesto di saluto affettuoso e sociale, senza intenzioni romantiche o sessuali. Tuttavia, il disagio che provi è reale e merita attenzione.
È molto comune, in persone sensibili e legate a valori di lealtà nella coppia, sperimentare sensi di colpa anche per comportamenti che, oggettivamente, non costituiscono un tradimento. Il tuo gesto è stato spontaneo, senza malizia né secondi fini, ma il fatto che tu non sia “solita” avere tali effusioni con amici uomini probabilmente lo rende per te più significativo, scatenando la domanda: “Perché l’ho fatto?”
La risposta potrebbe risiedere semplicemente nella spontaneità del momento, nel contesto festoso o nell’empatia verso il tuo compagno di classe. Tuttavia, ciò che ti turba non è tanto il gesto in sé, quanto la paura di aver tradito la fiducia del tuo fidanzato o di aver oltrepassato una linea personale che ti eri posta. È anche possibile che i tuoi sensi di colpa siano amplificati da un forte desiderio di proteggere la relazione, o da uno stile di pensiero molto rigido sul concetto di fedeltà.
Chiederti se raccontare o meno l’episodio al tuo fidanzato è una questione delicata. Prima di farlo, ti suggerirei di riflettere su alcuni aspetti:
Dirglielo aiuterebbe davvero a far diminuire il tuo senso di colpa o servirebbe solo a scaricare la tua ansia, rischiando però di creare in lui sofferenza inutile?
Qual è il tuo obiettivo nel confessare questo episodio? Ripulire la coscienza o proteggere la relazione?
Il tuo gesto ha davvero compromesso la fiducia o l’impegno verso il tuo partner? O è stato semplicemente un gesto innocuo?
Non esiste una regola assoluta. Alcune coppie apprezzano la totale trasparenza, altre scelgono di non comunicare ogni minimo dettaglio, per proteggere la serenità reciproca quando non c’è stato alcun coinvolgimento emotivo o sessuale.
Se questi pensieri continuano a tormentarti o iniziano a intaccare la serenità della tua relazione o il tuo benessere personale, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Buonasera. Le rispondo perché leggendo questa lettera ho sentito un moto di tenerezza nei suoi confronti. Non ho elementi per comprendere questi sensi di colpa di cui parla. Penso che quella manifestazione d'affetto pulita e senza intenzioni altre sia molto bella e risponda ad un bisogno così umano di esprimere e ricevere amore. E questo è davvero un aspetto vitale di lei.
Forse quel gesto ha mosso altro dentro di lei per cui sente questo disagio.
Qualora lo desiderasse può contattarmi e se lo desidera possiamo fare un pezzo di strada insieme.
Forse quel gesto ha mosso altro dentro di lei per cui sente questo disagio.
Qualora lo desiderasse può contattarmi e se lo desidera possiamo fare un pezzo di strada insieme.
Io credo molto nell'amicizia, anche nell'amicizia tra un uomo e una donna.
Ciò che percepiamo dentro di noi in determinate circostanze può essere altro. Quindi se vuole, ne possiamo parlare, anche in un colloquio online.
Ciò che percepiamo dentro di noi in determinate circostanze può essere altro. Quindi se vuole, ne possiamo parlare, anche in un colloquio online.
Gentile utente, da quello che leggo, il problema che porti riguarda un senso di colpa scaturito da un saluto amichevole dato ad un tuo compagno di classe durante una festa di compleanno, un momento spensierato e conviviale.
Il gesto che descrivi, ovvero il bacio sulla guancia, sembra nascere da un'azione spontanea e priva di malizia.
I sensi di colpa, alle volte, se non osservati e compresi possono trasformarsi in un vero e proprio peso, un pensiero intrusivo e invadente che influenza negativamente la quotidianità.
Potrebbe essere utile per te esplorare questo senso di colpa che descrivi, un* psi può supportati in questo percorso, se lo desideri.
Sai, a volte, il nostro giudice interiore è più severo di quanto la situazione lo richieda. Tuttavia non sei costretta ad affrontare queste emozioni da sola.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Rossi
Il gesto che descrivi, ovvero il bacio sulla guancia, sembra nascere da un'azione spontanea e priva di malizia.
I sensi di colpa, alle volte, se non osservati e compresi possono trasformarsi in un vero e proprio peso, un pensiero intrusivo e invadente che influenza negativamente la quotidianità.
Potrebbe essere utile per te esplorare questo senso di colpa che descrivi, un* psi può supportati in questo percorso, se lo desideri.
Sai, a volte, il nostro giudice interiore è più severo di quanto la situazione lo richieda. Tuttavia non sei costretta ad affrontare queste emozioni da sola.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Rossi
È importante distinguere tra un bacio amichevole e un atto di tradimento: non hai avuto intenzioni romantiche o maliziose. Se senti il bisogno di parlarne, fallo solo se pensi possa rafforzare la fiducia tra voi, non per liberarti da un peso che non meriti. A volte il perdono più importante è quello verso sé stessi.
Carissima, mi dispiace molto per queste sensazioni e pensieri che la tormentano.
Probabilmente in quel momento è emerso qualcos'altro, che non dev'essere necessariamente collegato a dei sentimenti che può o meno provare nei confronti di questo suo compagno.
Piuttosto, potrebbe trattarsi di qualcosa di più profondo e articolato che la porta ad agire in un certo modo, nonostante quel forte senso di colpa che poi ne deriva.
Tutto ciò lei lo traduce come una sensazione di tradimento nei confronti del suo ragazzo. Ma se fosse in primis un tradimento nei suoi stessi confronti, che sente nel momento in cui si evidenzia la discrepanza tra ciò che vorrebbe e in cui crede e ciò che mette in atto in certe dinamiche, anche inconsapevolmente?
Qual è il suo rapporto tra le richieste e le aspettative altrui e le sue esigenze o i suoi desideri? In che misura?
Il mio invito è quello di approfondire meglio queste sue sensazioni, emozioni e sentimenti che stanno alla base della sua relazione con se stessa e poi con gli altri.
In un percorso di crescita con il sostegno di un professionista potrà imparare a conoscersi meglio e a comprendere il perchè di certe sue reazioni o di determinati vissuti. In questo modo potrà sentirsi anche più libera di scegliere consapevolmente e con maggiore sicurezza.
Resto a sua disposizione, se sentisse il bisogno di continuare ad approfondire, condividere pensieri, dubbi o perplessità, o anche se desiderasse intraprendere un percorso insieme.
Le auguro con sincerità di trovare la chiarezza e la serenità di cui ha bisogno.
Un caro saluto.
Dott.ssa Teresa Schillaci
Probabilmente in quel momento è emerso qualcos'altro, che non dev'essere necessariamente collegato a dei sentimenti che può o meno provare nei confronti di questo suo compagno.
Piuttosto, potrebbe trattarsi di qualcosa di più profondo e articolato che la porta ad agire in un certo modo, nonostante quel forte senso di colpa che poi ne deriva.
Tutto ciò lei lo traduce come una sensazione di tradimento nei confronti del suo ragazzo. Ma se fosse in primis un tradimento nei suoi stessi confronti, che sente nel momento in cui si evidenzia la discrepanza tra ciò che vorrebbe e in cui crede e ciò che mette in atto in certe dinamiche, anche inconsapevolmente?
Qual è il suo rapporto tra le richieste e le aspettative altrui e le sue esigenze o i suoi desideri? In che misura?
Il mio invito è quello di approfondire meglio queste sue sensazioni, emozioni e sentimenti che stanno alla base della sua relazione con se stessa e poi con gli altri.
In un percorso di crescita con il sostegno di un professionista potrà imparare a conoscersi meglio e a comprendere il perchè di certe sue reazioni o di determinati vissuti. In questo modo potrà sentirsi anche più libera di scegliere consapevolmente e con maggiore sicurezza.
Resto a sua disposizione, se sentisse il bisogno di continuare ad approfondire, condividere pensieri, dubbi o perplessità, o anche se desiderasse intraprendere un percorso insieme.
Le auguro con sincerità di trovare la chiarezza e la serenità di cui ha bisogno.
Un caro saluto.
Dott.ssa Teresa Schillaci
Gentile paziente,
vedrà che nella vita anche se si ha un compagno stabile non è strano provare attrazione o vicinanza con altri uomini. Questo non significa tradire. Altrettante volte le capiterà di abbracciare o salutarsi affettuosamente con altri ragazzi, come anche capiterà al suo fidanzato con altre donne. Ho l'impressione che il suo senso di colpa dipenda più da un modo condiviso nella coppia di pensarvi intoccabili, esclusivi l'uno per l'altro. Ma consideri la possibilità di riflettere su una vita in cui non si può nemmeno salutare affettuosamente un compagno.
vedrà che nella vita anche se si ha un compagno stabile non è strano provare attrazione o vicinanza con altri uomini. Questo non significa tradire. Altrettante volte le capiterà di abbracciare o salutarsi affettuosamente con altri ragazzi, come anche capiterà al suo fidanzato con altre donne. Ho l'impressione che il suo senso di colpa dipenda più da un modo condiviso nella coppia di pensarvi intoccabili, esclusivi l'uno per l'altro. Ma consideri la possibilità di riflettere su una vita in cui non si può nemmeno salutare affettuosamente un compagno.
Ho letto con attenzione ciò che ha voluto condividere e comprendo bene quanto disagio le stia provocando questa situazione apparentemente piccola ma che, dentro di lei, ha aperto una voragine di sensi di colpa e di domande. Quello che racconta è un segnale di quanto lei tenga profondamente alla sua relazione e di quanto la sua lealtà verso il suo fidanzato sia un valore così forte da portarla a mettere in discussione anche un gesto che, di per sé, non ha avuto alcuna intenzione romantica o maliziosa. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante partire da un dato di realtà. Un bacio sulla guancia, in un contesto di saluto, non costituisce un tradimento. È un gesto di affetto, di cortesia, in molti contesti addirittura un’abitudine sociale. Il significato reale di ciò che è accaduto non risiede tanto nel bacio in sé, ma nell’interpretazione che la sua mente ne ha fatto. Lei scrive chiaramente di non aver mai provato nulla per questo compagno di classe, di non averlo fatto con intenzioni nascoste e di aver agito in modo quasi automatico, come fa normalmente con le sue amiche. È la parte più razionale di lei a dirglielo, ma la parte emotiva fa fatica a crederci e continua a generare sensi di colpa. Questo accade spesso quando ci sono pensieri intrusivi legati al bisogno di essere moralmente impeccabili. È come se dentro di lei ci fosse una voce critica che pretende coerenza assoluta tra ogni singolo gesto e l’idea di fedeltà perfetta. Il problema è che questa voce, pur avendo l’intento di proteggerla e farla sentire una persona “pulita”, finisce per punirla per un gesto innocuo. Si ritrova così a rimuginare: “Perché l’ho fatto? Devo dirlo o sto nascondendo qualcosa? E se lo sapesse si arrabbierebbe, quindi vuol dire che ho sbagliato?”. Tutte queste domande alimentano un ciclo di colpa e ansia. Una strategia utile è provare a mettere a fuoco la differenza tra pensiero e realtà. La realtà dice che lei non ha tradito, non ha infranto nessun patto di coppia e non ha cercato nulla oltre un saluto. Il pensiero invece cerca di attribuire a quel gesto un significato più grande, che però non corrisponde ai fatti. Se questi pensieri ritornano in modo ossessivo, un approccio pratico è smettere di combatterli o di analizzarli all’infinito. Più si cerca una risposta definitiva, più la mente troverà nuovi motivi per dubitare. A volte è più utile accettare il fastidio del dubbio, dirsi “Ho fatto un gesto innocuo, non perfetto forse secondo i miei standard altissimi, ma non è un errore grave” e lasciarlo scivolare senza dargli altra energia. Un altro aspetto importante riguarda il bisogno di confessare. Capisco bene il desiderio di essere trasparente con il suo ragazzo, ma è fondamentale chiedersi se questa confessione sarebbe realmente utile per la relazione o se servirebbe solo a placare per un attimo il suo senso di colpa. Dire tutto, anche ciò che non ha un reale peso, a volte rischia di creare più dolore e conflitto di quanto meriti la situazione. Se sente di non aver fatto nulla di male e di non voler ripetere gesti simili, può tenere con sé questa piccola leggerezza senza trasformarla in una colpa che non esiste. Forse questa esperienza può aiutarla a conoscersi meglio: vedere come la sua mente tende a giudicare severamente ogni comportamento che potrebbe anche solo lontanamente intaccare l’immagine di persona fedele e corretta. Questa è una sensibilità preziosa, ma non deve diventare una trappola che le toglie serenità. Se i sensi di colpa non si attenuano e la portano spesso a rimuginare, potrebbe essere utile un percorso di sostegno psicologico per imparare a gestire meglio questi pensieri automatici e a convivere con un livello più tollerabile di incertezza. Imparare a dare il giusto peso a ciò che accade, senza ingigantirlo, la aiuterà a vivere la relazione con più leggerezza e fiducia in sé stessa. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno gentile Utente, ciò che descrive rivela una profonda onestà interiore e una grande attenzione ai suoi valori affettivi, in particolare al legame che ha con il suo compagno. Il fatto che un gesto così semplice e apparentemente innocuo, come un saluto affettuoso sulla guancia, stia generando in lei un senso di colpa tanto forte, merita di essere ascoltato e compreso più a fondo.
È importante distinguere tra ciò che è accaduto oggettivamente e ciò che la sua mente le sta raccontando. Dal suo racconto emerge chiaramente che il gesto è stato spontaneo, non premeditato, né accompagnato da intenzioni romantiche o ambigue. In altre parole, si è trattato di un'espressione relazionale non dissimile da quelle che potrebbe rivolgere a una persona con cui si sente in confidenza, e non c'è nulla in sé, nel gesto, che contraddica il rispetto e la fedeltà verso il suo partner.
I sensi di colpa che sta provando sembrano invece derivare più dal significato che ha attribuito a quel gesto dopo che è avvenuto, piuttosto che da ciò che effettivamente è accaduto. In alcuni casi, la nostra mente può innescare un vero e proprio circuito di pensieri colpevolizzanti, soprattutto quando abbiamo un forte bisogno di “fare tutto nel modo giusto”, di non deludere chi amiamo o di non commettere errori. Questo tipo di pensiero, se ripetitivo e moralmente inflessibile, può diventare fonte di sofferenza anche quando non è proporzionato alla realtà dei fatti.
In situazioni come questa, può essere utile fermarsi un attimo e chiedersi: “Questo senso di colpa sta proteggendo il mio legame o lo sta minando?”. Quando la colpa diventa una forma di autoaccusa continua, anziché un’opportunità per riflettere e crescere, rischia di intaccare inutilmente la serenità personale e relazionale.
Lei stessa riconosce che non ci sono stati secondi fini e che non c’è alcun sentimento verso l’altro ragazzo. Queste sono considerazioni fondamentali. È naturale voler essere trasparenti con chi si ama, ma anche qui vale la pena chiedersi: condividerlo allevierebbe davvero il mio peso o creerebbe solo dolore inutile a entrambi, senza costrutto? Talvolta, il bisogno di “confessare” nasce più da un desiderio di scaricare la tensione interiore che da una reale utilità per la relazione.
Le suggerisco di non essere troppo dura con sé stessa. La fedeltà, come l’amore, non si misura in un singolo gesto isolato, ma nella coerenza con cui si scelgono, ogni giorno, rispetto e cura per l’altro. E da ciò che scrive, mi pare che lei lo stia già facendo con molta autenticità.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
È importante distinguere tra ciò che è accaduto oggettivamente e ciò che la sua mente le sta raccontando. Dal suo racconto emerge chiaramente che il gesto è stato spontaneo, non premeditato, né accompagnato da intenzioni romantiche o ambigue. In altre parole, si è trattato di un'espressione relazionale non dissimile da quelle che potrebbe rivolgere a una persona con cui si sente in confidenza, e non c'è nulla in sé, nel gesto, che contraddica il rispetto e la fedeltà verso il suo partner.
I sensi di colpa che sta provando sembrano invece derivare più dal significato che ha attribuito a quel gesto dopo che è avvenuto, piuttosto che da ciò che effettivamente è accaduto. In alcuni casi, la nostra mente può innescare un vero e proprio circuito di pensieri colpevolizzanti, soprattutto quando abbiamo un forte bisogno di “fare tutto nel modo giusto”, di non deludere chi amiamo o di non commettere errori. Questo tipo di pensiero, se ripetitivo e moralmente inflessibile, può diventare fonte di sofferenza anche quando non è proporzionato alla realtà dei fatti.
In situazioni come questa, può essere utile fermarsi un attimo e chiedersi: “Questo senso di colpa sta proteggendo il mio legame o lo sta minando?”. Quando la colpa diventa una forma di autoaccusa continua, anziché un’opportunità per riflettere e crescere, rischia di intaccare inutilmente la serenità personale e relazionale.
Lei stessa riconosce che non ci sono stati secondi fini e che non c’è alcun sentimento verso l’altro ragazzo. Queste sono considerazioni fondamentali. È naturale voler essere trasparenti con chi si ama, ma anche qui vale la pena chiedersi: condividerlo allevierebbe davvero il mio peso o creerebbe solo dolore inutile a entrambi, senza costrutto? Talvolta, il bisogno di “confessare” nasce più da un desiderio di scaricare la tensione interiore che da una reale utilità per la relazione.
Le suggerisco di non essere troppo dura con sé stessa. La fedeltà, come l’amore, non si misura in un singolo gesto isolato, ma nella coerenza con cui si scelgono, ogni giorno, rispetto e cura per l’altro. E da ciò che scrive, mi pare che lei lo stia già facendo con molta autenticità.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Buongiorno, il suo stato emotivo, suoi sensi di colpa per l'accaduto credo meritino di essere accolti. Una consulenza psicoterapeutica individuale può aiutarla a comprendere aspetti di sé che ancora non conosceva (non necessariamente negativi, tengo a precisarle) e che le si sono rivelati nel momento dell'abbraccio con l'amico. Un cordiale saluto, dott.ssa Portelli
Buongiorno,
grazie per aver condiviso questo vissuto con tanta sincerità. Capisco quanto possa essere spiacevole trovarsi in una situazione che genera confusione e sensi di colpa, anche se il gesto è stato compiuto con intenzioni del tutto amichevoli e spontanee.
Salutare un amico con un bacio sulla guancia, sebbene per lei non sia un’abitudine frequente con i ragazzi, non è di per sé un comportamento che mette in discussione la sua relazione o il suo affetto per il partner. Le reazioni che sta avendo — i pensieri ricorrenti, la tendenza a colpevolizzarsi — sembrano essere sproporzionate rispetto all’accaduto e forse meritano uno spazio di riflessione più ampio, per comprendere meglio perché un gesto così semplice l’abbia fatta sentire in difficoltà.
Anche il timore di una possibile reazione arrabbiata del suo ragazzo può essere un segnale da ascoltare: in una relazione di fiducia, dovrebbe poter esistere la possibilità di raccontare piccoli episodi quotidiani senza paura, soprattutto quando non c’è stato nulla di ambiguo o irrispettoso.
Se questi vissuti la fanno stare male, parlarne con un professionista potrebbe aiutarla a dare un significato più chiaro a ciò che sta provando e a ritrovare uno spazio di serenità. Se lo desidera, sono disponibile anche per colloqui online.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Francesca Cavara
Psicologa
grazie per aver condiviso questo vissuto con tanta sincerità. Capisco quanto possa essere spiacevole trovarsi in una situazione che genera confusione e sensi di colpa, anche se il gesto è stato compiuto con intenzioni del tutto amichevoli e spontanee.
Salutare un amico con un bacio sulla guancia, sebbene per lei non sia un’abitudine frequente con i ragazzi, non è di per sé un comportamento che mette in discussione la sua relazione o il suo affetto per il partner. Le reazioni che sta avendo — i pensieri ricorrenti, la tendenza a colpevolizzarsi — sembrano essere sproporzionate rispetto all’accaduto e forse meritano uno spazio di riflessione più ampio, per comprendere meglio perché un gesto così semplice l’abbia fatta sentire in difficoltà.
Anche il timore di una possibile reazione arrabbiata del suo ragazzo può essere un segnale da ascoltare: in una relazione di fiducia, dovrebbe poter esistere la possibilità di raccontare piccoli episodi quotidiani senza paura, soprattutto quando non c’è stato nulla di ambiguo o irrispettoso.
Se questi vissuti la fanno stare male, parlarne con un professionista potrebbe aiutarla a dare un significato più chiaro a ciò che sta provando e a ritrovare uno spazio di serenità. Se lo desidera, sono disponibile anche per colloqui online.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Francesca Cavara
Psicologa
Buongiorno, colpisce molto la presenza di questo forte senso di colpa che le scatena il susseguirsi di una serie di pensieri negativi. Sembra spaventata, non tanto dal gesto in sé a cui lei non attribuisce secondi fini. Ma da ció che potrebbe rappresentare, lo sente quasi come un tradimento verso il suo fidanzato. Credo che in questo caso, ciò che è sintomatico sia il senso di colpa che ha accompagnato questo gesto, e su cui potrebbe essere una buona idea lavorare. Cosa si nasconde dietro questo sentire, che sembra non lasciarla in pace? Perché è tanto convinta che quel bacio possa rappresentare un tradimento?
Il sintomo ha esattamente queste caratteristiche: un oggetto viene investito di un significato importante, un compromesso che la coscienza possa accettare per non pagare il prezzo di vedere realtà più dolorose. Mi ricorda l' esempio classico di un paziente che si rivolge a un analista per una paralisi al braccio, e che non ha nessun correlato medico. Nel corso dell' analisi si scopre che questo paziente era figlio di un padre tennista che, non avendo potuto realizzare il suo sogno, ha proiettato sul figlio la vita che avrebbe voluto avere. Il figlio non voleva giocare a tennis, ma neanche voleva dire no al padre. Il compromesso per non dover accettare nessuna delle due dolorose realtà ? La paralisi al braccio...
Ha mai pensato di intraprendere un percorso che possa aiutarla a comprendere in profondità le ragioni per cui sente e pensa in un certo modo?
Cosa si cela dietro al suo grande senso di colpa?
Il sintomo ha esattamente queste caratteristiche: un oggetto viene investito di un significato importante, un compromesso che la coscienza possa accettare per non pagare il prezzo di vedere realtà più dolorose. Mi ricorda l' esempio classico di un paziente che si rivolge a un analista per una paralisi al braccio, e che non ha nessun correlato medico. Nel corso dell' analisi si scopre che questo paziente era figlio di un padre tennista che, non avendo potuto realizzare il suo sogno, ha proiettato sul figlio la vita che avrebbe voluto avere. Il figlio non voleva giocare a tennis, ma neanche voleva dire no al padre. Il compromesso per non dover accettare nessuna delle due dolorose realtà ? La paralisi al braccio...
Ha mai pensato di intraprendere un percorso che possa aiutarla a comprendere in profondità le ragioni per cui sente e pensa in un certo modo?
Cosa si cela dietro al suo grande senso di colpa?
Gentilissima,
ha descritto un gesto – un bacio sulla guancia – compiuto in un contesto sociale, privo di intenzionalità romantica o maliziosa.
Il senso di colpa che riferisce sembra legato non tanto al gesto in sé, quanto al significato soggettivo che lei ha attribuito a posteriori. In questo senso, può essere utile esplorare il modo in cui tale episodio ha momentaneamente messo in discussione la sua immagine di Sé nel ruolo di partner: un’immagine probabilmente costruita su criteri di coerenza affettiva, rispetto e fedeltà. Quando si verifica una discrepanza tra ciò che facciamo e ciò che pensiamo di dover essere, può emergere un conflitto intrapsichico che genera disagio, anche in assenza di una reale trasgressione.
L’invito, quindi, è a spostare l’attenzione dal gesto in sé al modo in cui lei lo ha vissuto interiormente. Può essere utile chiedersi che significato ha assunto per lei quell’episodio e quali bisogni profondi può aver fatto emergere, come ad esempio il desiderio di essere coerente con i propri valori o di proteggere il legame con il partner.
Saluti
ha descritto un gesto – un bacio sulla guancia – compiuto in un contesto sociale, privo di intenzionalità romantica o maliziosa.
Il senso di colpa che riferisce sembra legato non tanto al gesto in sé, quanto al significato soggettivo che lei ha attribuito a posteriori. In questo senso, può essere utile esplorare il modo in cui tale episodio ha momentaneamente messo in discussione la sua immagine di Sé nel ruolo di partner: un’immagine probabilmente costruita su criteri di coerenza affettiva, rispetto e fedeltà. Quando si verifica una discrepanza tra ciò che facciamo e ciò che pensiamo di dover essere, può emergere un conflitto intrapsichico che genera disagio, anche in assenza di una reale trasgressione.
L’invito, quindi, è a spostare l’attenzione dal gesto in sé al modo in cui lei lo ha vissuto interiormente. Può essere utile chiedersi che significato ha assunto per lei quell’episodio e quali bisogni profondi può aver fatto emergere, come ad esempio il desiderio di essere coerente con i propri valori o di proteggere il legame con il partner.
Saluti
Gentile utente,
quello che descrive sembra legato a un conflitto interiore più che a un gesto realmente compromettente. I suoi sensi di colpa meritano ascolto, così come il bisogno di confermare a sé stessa il valore della sua relazione. Se desidera affrontare queste emozioni con maggiore serenità, sono disponibile per un primo colloquio. Mi contatti pure in privato.
Un caro saluto,
Dott.ssa Anna Bruti – Psicologa
quello che descrive sembra legato a un conflitto interiore più che a un gesto realmente compromettente. I suoi sensi di colpa meritano ascolto, così come il bisogno di confermare a sé stessa il valore della sua relazione. Se desidera affrontare queste emozioni con maggiore serenità, sono disponibile per un primo colloquio. Mi contatti pure in privato.
Un caro saluto,
Dott.ssa Anna Bruti – Psicologa
Grazie per aver condiviso una situazione che, per quanto piccola possa sembrare, sta chiaramente toccando corde profonde dentro di lei. Le emozioni che prova, il senso di colpa, la confusione, il bisogno di chiarezza, meritano attenzione e rispetto.
Dalla sua descrizione emerge che il gesto è stato spontaneo, senza intenzioni ambigue o malizia. La reazione del suo compagno di classe, che si è sorpreso, probabilmente ha attivato in lei dei pensieri come “non avrei dovuto farlo”, facendola entrare in un dialogo interiore molto critico. Questo è comprensibile, soprattutto se nella relazione con il suo fidanzato c’è un forte senso di rispetto e un’etica affettiva profonda.
Tuttavia, provare sensi di colpa per un gesto non intenzionalmente ambivalente può essere indice di quanto per lei siano importanti la fedeltà e la coerenza. La domanda che può aiutarla è: sto giudicando il mio comportamento in base a ciò che è successo, o in base all’intenzione con cui l’ho fatto?
Nel suo caso, l’intenzione era amichevole e coerente con i suoi valori. Forse, allora, i sensi di colpa non le stanno segnalando un errore reale, ma piuttosto il bisogno di sentirsi trasparente e “in pace” con chi ama.
Sul dire o meno al suo fidanzato: se sente il bisogno di condividere per alleggerirsi, può farlo in modo sincero e sereno, spiegando il contesto e l’intenzione. Se invece lo farebbe solo per liberarsi dal senso di colpa senza un reale beneficio per la relazione, può valere la pena prima di tutto esplorare e comprendere questi pensieri dentro di sé. A volte, gestire internamente certi vissuti aiuta a rafforzare la propria consapevolezza senza necessariamente ferire l’altro.
Se questi episodi o pensieri si ripetessero e le causassero sofferenza, parlarne con uno psicologo potrebbe offrirle un valido supporto per distinguere ciò che ha davvero valore da ciò che nasce da eccessiva autocritica.
Un caro saluto.
Dott.ssa Beatrice Moro
Psicologa e Sessuologa Clinica
Dalla sua descrizione emerge che il gesto è stato spontaneo, senza intenzioni ambigue o malizia. La reazione del suo compagno di classe, che si è sorpreso, probabilmente ha attivato in lei dei pensieri come “non avrei dovuto farlo”, facendola entrare in un dialogo interiore molto critico. Questo è comprensibile, soprattutto se nella relazione con il suo fidanzato c’è un forte senso di rispetto e un’etica affettiva profonda.
Tuttavia, provare sensi di colpa per un gesto non intenzionalmente ambivalente può essere indice di quanto per lei siano importanti la fedeltà e la coerenza. La domanda che può aiutarla è: sto giudicando il mio comportamento in base a ciò che è successo, o in base all’intenzione con cui l’ho fatto?
Nel suo caso, l’intenzione era amichevole e coerente con i suoi valori. Forse, allora, i sensi di colpa non le stanno segnalando un errore reale, ma piuttosto il bisogno di sentirsi trasparente e “in pace” con chi ama.
Sul dire o meno al suo fidanzato: se sente il bisogno di condividere per alleggerirsi, può farlo in modo sincero e sereno, spiegando il contesto e l’intenzione. Se invece lo farebbe solo per liberarsi dal senso di colpa senza un reale beneficio per la relazione, può valere la pena prima di tutto esplorare e comprendere questi pensieri dentro di sé. A volte, gestire internamente certi vissuti aiuta a rafforzare la propria consapevolezza senza necessariamente ferire l’altro.
Se questi episodi o pensieri si ripetessero e le causassero sofferenza, parlarne con uno psicologo potrebbe offrirle un valido supporto per distinguere ciò che ha davvero valore da ciò che nasce da eccessiva autocritica.
Un caro saluto.
Dott.ssa Beatrice Moro
Psicologa e Sessuologa Clinica
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