Salve, Vorrei sottoporre la mia storia con una donna, che secondo me potrebbe avere un disturbo di
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Salve,
Vorrei sottoporre la mia storia con una donna, che secondo me potrebbe avere un disturbo di personalità.
Lo chiedo a voi professionisti.
Questa storia, ha una durata ventennale e la donna in questione mi ha conquistato e scaricato sempre lei per ben 4 volte.
Dal 2004 al 2007 siamo stati fidanzati io e lei, all'inizio tutto ok, poi ho cominciato a vedere dei lati del suo carattere e modo di fare che non erano proprio idilliaci.
Era sempre arrabbiata, anche se non ero io fonte di stress, era arrabbiata pure con me e a un certo punto della relazione la vedevo che non era contenta, infatti da li a poco mi lasciò per un altro.
E poi fino al 2014 mai più sentita.
Nel frattempo io, ho avuto un convivenza con un'altra donna,da cui ho avuto una figlia,ma poi finita anche li.
dopo 2 3 mesi che mi ero lasciato, sono stato io a scrivere alla mia EX, ma non per provarci o che, non sapevo niente di lei, e volevo solo capire come se la passava ecco.
Non l'avessi mai fatto....... il tempo di una mezza giornata di messaggi, viene fuori che mi ama ancora (lei in quel periodo era appena andata convivere) e mi disse pure "Stefano, se sapevo così tre mesi fa non andavo neanche a convivere!!!!"
E così ci iniziamo a vedere, finchè una sera non finiamo a letto insieme, fin qui tutto ok. Solo che il giorno dopo ritira tutto, che non mi ama e tra l'altro fa anche la stupida sui social con una foto col suo compagno "tu sei l'uomo della mia vita ecc."
e vabbè....
L'anno successivo, più o meno uguale, solo che dura un po' di più la cosa, ma alla fine, niente, non lo molla e rimane la, e non faceva altro che dire che mi amava, che la cosa più sbagliata che ha fatto in vita sua è stata lasciare me.
ma niente, non si muove, rimane la.
Poi nel 2018 quindi dopo circa 3 anni dall'ultima volta, ritorna, e io ingenuo (Eufemismo) , ci torno, stavolta da veri e propri amanti per circa 7 anni!!!!
Dove era tutto un ti amo, un voglio star con te ecc., vorrei che fosse la nostra vita questa!!! e tante altre cose.
Poi a un certo punto, molla davvero il compagno, ma dopo circa 3 mesi si sbarazza anche di me, dopo aver promesso un futuro insieme!!
e mi molla con tutta l'indifferenza che solo una cattiva persona può avere, se non ero io a chiedere un minimo di confronto mi mollava su Wathsapp!!!!
Mi fa se vuoi rimaniamo amici!!!!! e io, ma se mi hai spezzato il cuore un'ora fa come faccio a essere tuo amico??
alla fine io ho insistito perchè ero certo che eran scuse le sue (voglio star da sola, ho una figlia a cui pensare e cose così)
Io penso che se una persona ti ama ti tiene nella sua vita.........
E sono sicuro che è una gran brava manipolatrice!!!
Ma secondo Voi di cosa può trattarsi?
Grazie mille per i Vostri eventuali feedback in merito
Vorrei sottoporre la mia storia con una donna, che secondo me potrebbe avere un disturbo di personalità.
Lo chiedo a voi professionisti.
Questa storia, ha una durata ventennale e la donna in questione mi ha conquistato e scaricato sempre lei per ben 4 volte.
Dal 2004 al 2007 siamo stati fidanzati io e lei, all'inizio tutto ok, poi ho cominciato a vedere dei lati del suo carattere e modo di fare che non erano proprio idilliaci.
Era sempre arrabbiata, anche se non ero io fonte di stress, era arrabbiata pure con me e a un certo punto della relazione la vedevo che non era contenta, infatti da li a poco mi lasciò per un altro.
E poi fino al 2014 mai più sentita.
Nel frattempo io, ho avuto un convivenza con un'altra donna,da cui ho avuto una figlia,ma poi finita anche li.
dopo 2 3 mesi che mi ero lasciato, sono stato io a scrivere alla mia EX, ma non per provarci o che, non sapevo niente di lei, e volevo solo capire come se la passava ecco.
Non l'avessi mai fatto....... il tempo di una mezza giornata di messaggi, viene fuori che mi ama ancora (lei in quel periodo era appena andata convivere) e mi disse pure "Stefano, se sapevo così tre mesi fa non andavo neanche a convivere!!!!"
E così ci iniziamo a vedere, finchè una sera non finiamo a letto insieme, fin qui tutto ok. Solo che il giorno dopo ritira tutto, che non mi ama e tra l'altro fa anche la stupida sui social con una foto col suo compagno "tu sei l'uomo della mia vita ecc."
e vabbè....
L'anno successivo, più o meno uguale, solo che dura un po' di più la cosa, ma alla fine, niente, non lo molla e rimane la, e non faceva altro che dire che mi amava, che la cosa più sbagliata che ha fatto in vita sua è stata lasciare me.
ma niente, non si muove, rimane la.
Poi nel 2018 quindi dopo circa 3 anni dall'ultima volta, ritorna, e io ingenuo (Eufemismo) , ci torno, stavolta da veri e propri amanti per circa 7 anni!!!!
Dove era tutto un ti amo, un voglio star con te ecc., vorrei che fosse la nostra vita questa!!! e tante altre cose.
Poi a un certo punto, molla davvero il compagno, ma dopo circa 3 mesi si sbarazza anche di me, dopo aver promesso un futuro insieme!!
e mi molla con tutta l'indifferenza che solo una cattiva persona può avere, se non ero io a chiedere un minimo di confronto mi mollava su Wathsapp!!!!
Mi fa se vuoi rimaniamo amici!!!!! e io, ma se mi hai spezzato il cuore un'ora fa come faccio a essere tuo amico??
alla fine io ho insistito perchè ero certo che eran scuse le sue (voglio star da sola, ho una figlia a cui pensare e cose così)
Io penso che se una persona ti ama ti tiene nella sua vita.........
E sono sicuro che è una gran brava manipolatrice!!!
Ma secondo Voi di cosa può trattarsi?
Grazie mille per i Vostri eventuali feedback in merito
Buongiorno, più che cercare di capire la diagnosi di un'altra persona le suggerirei di concentrarsi su se stesso per che questa relazione a singhiozzo in qualche modo l'avete portata avanti in due non mi sembra corretto scaricare le responsabilità sull'altra persona e suoi eventuali disturbi...
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Salve Stefano, grazie per aver condiviso la sua esperienza, così densa di emozioni e situazioni complesse. Quello che ci racconta è una relazione caratterizzata da dinamiche altalenanti e imprevedibili, in cui ha vissuto momenti di grande vicinanza emotiva alternati a periodi di allontanamento improvviso e doloroso. È naturale che, dopo vent'anni di coinvolgimento e speranze, lei si senta confuso e ferito.
Il comportamento che attribuisce a questa donna potrebbe effettivamente rientrare in dinamiche di tipo manipolatorio o in schemi relazionali disfunzionali. Tuttavia, è necessario un approfondimento clinico specifico, che solo un professionista può effettuare.
Quello che invece appare evidente è che questa relazione ha avuto un impatto significativo sul suo benessere emotivo. Situazioni di questo tipo, in cui prevalgono cicli di idealizzazione e abbandono, possono portare a vivere stati di insicurezza, senso di vuoto e frustrazione, soprattutto quando ci si ritrova coinvolti senza riuscire a interrompere il legame, nonostante la sofferenza.
Il mio consiglio è di concentrarsi sul suo benessere personale, riflettendo su ciò che la fa stare davvero bene e sulle sue necessità emotive. Esplorare queste dinamiche con l'aiuto di uno psicologo potrebbe essere un passo fondamentale per capire meglio i suoi bisogni affettivi, rafforzare la sua autostima e sviluppare strategie per affrontare e gestire meglio relazioni di questo tipo.
Si prende cura di sé. Non esiti a rivolgersi a un professionista per un supporto specifico.
Un caro saluto e in bocca al lupo per questo percorso di consapevolezza!
Il comportamento che attribuisce a questa donna potrebbe effettivamente rientrare in dinamiche di tipo manipolatorio o in schemi relazionali disfunzionali. Tuttavia, è necessario un approfondimento clinico specifico, che solo un professionista può effettuare.
Quello che invece appare evidente è che questa relazione ha avuto un impatto significativo sul suo benessere emotivo. Situazioni di questo tipo, in cui prevalgono cicli di idealizzazione e abbandono, possono portare a vivere stati di insicurezza, senso di vuoto e frustrazione, soprattutto quando ci si ritrova coinvolti senza riuscire a interrompere il legame, nonostante la sofferenza.
Il mio consiglio è di concentrarsi sul suo benessere personale, riflettendo su ciò che la fa stare davvero bene e sulle sue necessità emotive. Esplorare queste dinamiche con l'aiuto di uno psicologo potrebbe essere un passo fondamentale per capire meglio i suoi bisogni affettivi, rafforzare la sua autostima e sviluppare strategie per affrontare e gestire meglio relazioni di questo tipo.
Si prende cura di sé. Non esiti a rivolgersi a un professionista per un supporto specifico.
Un caro saluto e in bocca al lupo per questo percorso di consapevolezza!
Forse la domanda più corretta da porsi sarebbe: come mai io sono stato insieme ad una persona che mi ha fatto soffrire tutti questi anni? Perchè nonostante l'amassi ho continuato questi tira e molla? A mio parere dovrebbe conoscere meglio se stesso attraverso un percorso psicologico per capire quali sono state le motivazioni profonde che l'hanno portata a vivere questo tipo di relazione
Ciao Stefano, non credo che questo sia uno spazio adatto a fare delle diagnosi né per te né per altri. Sicuramente però mi arriva tutta l'altalena della tua relazione con questa donna. Può essere utile approfondire quali aspetti di te si complementavano con lei. Inoltre può essere interessante portare alla consapevolezza le motivazioni che ti hanno portato ad affidarti a lei nonostante le sue ambivalenze pregresse. Potrebbe essere utile, attraverso un lavoro di psicoterapia, elaborare le modalità relazionali che tu hai vissuto nella prima infanzia, che possono essere alla base di quello schema mentale che ti ha portato ogni volta a credere che il suo amore fosse per sempre.
Dott. Rosa Defilippis Psicologa-Psicoterapeuta
Dott. Rosa Defilippis Psicologa-Psicoterapeuta
Gentile utente
chiedere una diagnosi attraverso un suo racconto, un suo punto di vista e, soprattutto, senza conoscere o parlare con la persona in questione è impossibile oltre che non etico e affatto professionale. Quello che mi sentirei di dirle piuttosto è: perchè le interessa tanto una "diagnosi"? In questo caso, metterndo per assurdo di averla, si sentirebbe meglio? Giustificherebbe le sue continue ricadute in un rapporto che, apparte l'inizio, non le ha mai dato nulla? Viene più da chiedersi come mai lei stia accettando o abbia accettato fino ad ora un trattamento così ambivalente ed altalenante. A mio avviso è questo ciò che conterebbe di più.
A disposizione
chiedere una diagnosi attraverso un suo racconto, un suo punto di vista e, soprattutto, senza conoscere o parlare con la persona in questione è impossibile oltre che non etico e affatto professionale. Quello che mi sentirei di dirle piuttosto è: perchè le interessa tanto una "diagnosi"? In questo caso, metterndo per assurdo di averla, si sentirebbe meglio? Giustificherebbe le sue continue ricadute in un rapporto che, apparte l'inizio, non le ha mai dato nulla? Viene più da chiedersi come mai lei stia accettando o abbia accettato fino ad ora un trattamento così ambivalente ed altalenante. A mio avviso è questo ciò che conterebbe di più.
A disposizione
Buonasera Stefano, certamente questa donna
ha delle difficoltà nello stare in relazione e ha mostrato poco rispetto nei suoi riguardi, ma la domanda forse più Interessante da porre a sé stesso è come mai lei è rimasto in questo rapporto così a lungo.
ha delle difficoltà nello stare in relazione e ha mostrato poco rispetto nei suoi riguardi, ma la domanda forse più Interessante da porre a sé stesso è come mai lei è rimasto in questo rapporto così a lungo.
Grazie per aver condiviso la sua esperienza, capisco quanto possa essere frustrante e doloroso vivere una relazione così altalenante per tanti anni. Da ciò che racconta, questa donna ha avuto un comportamento contraddittorio, alternando momenti di grande coinvolgimento emotivo a improvvisi distacchi, facendo promesse per poi ritirarle e lasciandola in una condizione di incertezza. Questi schemi potrebbero far pensare a dinamiche relazionali caratterizzate da instabilità emotiva e difficoltà nel mantenere un legame stabile, ma stabilire se si tratti di un disturbo di personalità richiederebbe una valutazione clinica da parte di uno specialista. Indipendentemente dall’etichetta diagnostica, ciò che conta è come questa relazione ha influenzato il suo benessere. Sembra che ci sia stato un forte squilibrio: da una parte lei che ha investito molto e ha creduto in questa storia, dall’altra questa donna che ha oscillato tra vicinanza e distanza senza darle certezze. A questo punto potrebbe essere utile per lei riflettere su cosa la tiene legato a questa persona e su cosa desidera davvero in una relazione. Ha mai considerato di parlare con un professionista per elaborare questa esperienza e capire meglio i suoi bisogni emotivi?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
La situazione che descrivi sembra caratterizzata da una forte instabilità relazionale, alternanza tra idealizzazione e svalutazione, e una difficoltà a mantenere un legame affettivo stabile nel tempo. Questo tipo di dinamiche possono avere molteplici spiegazioni, e non è possibile formulare una diagnosi senza una valutazione clinica approfondita.
Il comportamento della persona che descrivi potrebbe essere legato a diversi fattori, tra cui insicurezze profonde, difficoltà nella gestione delle emozioni, paura dell'abbandono o del coinvolgimento affettivo. In alcuni casi, dinamiche di questo tipo possono essere osservate in persone con caratteristiche di personalità problematiche, come ad esempio nel disturbo borderline di personalità o in tratti narcisistici, ma è importante non etichettare senza un'analisi accurata.
Per comprendere meglio la situazione, sarebbe utile esplorare anche il tuo ruolo all'interno di questa relazione e cosa ti ha portato a rimanere coinvolto nonostante il dolore e l'incertezza. Le relazioni complesse e travagliate possono avere un forte impatto emotivo e psicologico, per questo motivo sarebbe consigliabile approfondire il tema con uno specialista che possa aiutarti a fare chiarezza su ciò che hai vissuto e su come poter affrontare il futuro in modo più sereno.
DOTT.SSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Il comportamento della persona che descrivi potrebbe essere legato a diversi fattori, tra cui insicurezze profonde, difficoltà nella gestione delle emozioni, paura dell'abbandono o del coinvolgimento affettivo. In alcuni casi, dinamiche di questo tipo possono essere osservate in persone con caratteristiche di personalità problematiche, come ad esempio nel disturbo borderline di personalità o in tratti narcisistici, ma è importante non etichettare senza un'analisi accurata.
Per comprendere meglio la situazione, sarebbe utile esplorare anche il tuo ruolo all'interno di questa relazione e cosa ti ha portato a rimanere coinvolto nonostante il dolore e l'incertezza. Le relazioni complesse e travagliate possono avere un forte impatto emotivo e psicologico, per questo motivo sarebbe consigliabile approfondire il tema con uno specialista che possa aiutarti a fare chiarezza su ciò che hai vissuto e su come poter affrontare il futuro in modo più sereno.
DOTT.SSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Buongiorno gentile Utente, la storia che racconta è sicuramente complessa e porta con sé molta sofferenza. Da quello che descrive, sembra che questa donna abbia avuto un atteggiamento altalenante nei suoi confronti, fatto di ritorni, promesse e distacchi improvvisi, lasciandola in una condizione di continua incertezza e frustrazione. Comprendo quanto questo possa essere stato doloroso per lei, soprattutto considerando il lungo arco di tempo in cui questi eventi si sono ripetuti.
È naturale, in situazioni come questa, cercare una spiegazione e chiedersi se il comportamento dell’altra persona possa derivare da un disturbo di personalità. Tuttavia, fare diagnosi a distanza non è possibile né corretto, soprattutto senza un’analisi diretta della persona in questione. Quello che invece possiamo fare è riflettere su come questa relazione abbia avuto un impatto su di lei e su quali dinamiche si siano instaurate.
Dal suo racconto emerge che ogni volta che questa donna tornava nella sua vita, lo faceva con parole forti e cariche di promesse, per poi ritirarsi e negare ciò che aveva detto. Questo tipo di oscillazione tra vicinanza e distacco può creare una forte dipendenza emotiva, portando la persona coinvolta a vivere in attesa, nella speranza che questa volta sia quella giusta. Questo circolo vizioso può risultare molto logorante e minare profondamente l’autostima e la capacità di fidarsi degli altri.
Un aspetto importante su cui potrebbe riflettere è il motivo per cui, nonostante i ripetuti abbandoni, ha continuato a concedere nuove possibilità. A volte, inconsapevolmente, ci troviamo a ripetere schemi affettivi che ci sono familiari, anche se ci fanno soffrire. Forse potrebbe essere utile domandarsi cosa la tiene così legato a questa persona e quale bisogno profondo sente di soddisfare attraverso questa relazione.
Se sente che questa esperienza le ha lasciato ferite profonde e che il dolore continua a influenzare la sua vita, potrebbe essere molto utile intraprendere un percorso terapeutico. Questo potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, a elaborare il dolore dell’abbandono e a costruire relazioni più sane e soddisfacenti in futuro. L’amore non dovrebbe essere fonte di costante incertezza e dolore, ma un luogo sicuro in cui sentirsi accolti e valorizzati.
Dott. Luca Vocino
È naturale, in situazioni come questa, cercare una spiegazione e chiedersi se il comportamento dell’altra persona possa derivare da un disturbo di personalità. Tuttavia, fare diagnosi a distanza non è possibile né corretto, soprattutto senza un’analisi diretta della persona in questione. Quello che invece possiamo fare è riflettere su come questa relazione abbia avuto un impatto su di lei e su quali dinamiche si siano instaurate.
Dal suo racconto emerge che ogni volta che questa donna tornava nella sua vita, lo faceva con parole forti e cariche di promesse, per poi ritirarsi e negare ciò che aveva detto. Questo tipo di oscillazione tra vicinanza e distacco può creare una forte dipendenza emotiva, portando la persona coinvolta a vivere in attesa, nella speranza che questa volta sia quella giusta. Questo circolo vizioso può risultare molto logorante e minare profondamente l’autostima e la capacità di fidarsi degli altri.
Un aspetto importante su cui potrebbe riflettere è il motivo per cui, nonostante i ripetuti abbandoni, ha continuato a concedere nuove possibilità. A volte, inconsapevolmente, ci troviamo a ripetere schemi affettivi che ci sono familiari, anche se ci fanno soffrire. Forse potrebbe essere utile domandarsi cosa la tiene così legato a questa persona e quale bisogno profondo sente di soddisfare attraverso questa relazione.
Se sente che questa esperienza le ha lasciato ferite profonde e che il dolore continua a influenzare la sua vita, potrebbe essere molto utile intraprendere un percorso terapeutico. Questo potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, a elaborare il dolore dell’abbandono e a costruire relazioni più sane e soddisfacenti in futuro. L’amore non dovrebbe essere fonte di costante incertezza e dolore, ma un luogo sicuro in cui sentirsi accolti e valorizzati.
Dott. Luca Vocino
Salve, capisco quanto questa storia sia stata dolorosa per lei e quanto abbia lasciato in lei confusione, ferite e dubbi. Il modo in cui descrive questa relazione suggerisce un ciclo ripetitivo fatto di avvicinamenti intensi, dichiarazioni d’amore profonde, promesse di futuro, seguiti da allontanamenti improvvisi, freddezza e un senso di abbandono. Questo schema, ripetuto più volte nel corso di vent’anni, ha sicuramente avuto un impatto emotivo molto forte su di lei, facendole sorgere il dubbio che possa esserci una spiegazione psicologica dietro il comportamento di questa donna. Da ciò che racconta, è comprensibile che lei si chieda se ci possa essere un disturbo della personalità in gioco. Tuttavia, per poter parlare di una diagnosi, sarebbe necessario un approfondimento clinico diretto con la persona interessata, e questo ovviamente non è possibile. Quello che posso fare, invece, è aiutarla a riflettere sulle dinamiche che si sono create tra voi e su come hanno influenzato il suo benessere. Le relazioni caratterizzate da ripetuti ritorni e allontanamenti spesso generano una forte dipendenza emotiva. L’intensità dei momenti positivi, le promesse di amore eterno e il senso di esclusività possono creare un legame profondo e difficile da spezzare, anche quando la parte razionale suggerisce che ci siano elementi tossici nella relazione. La sensazione di essere l’unico per lei, l’illusione che finalmente questa sia la volta giusta, per poi ritrovarsi improvvisamente escluso dalla sua vita, può averla portata a sperimentare una forma di altalena emotiva che, nel tempo, può aver eroso la sua sicurezza e il suo senso di controllo sulla situazione. A volte, alcune persone faticano a mantenere legami stabili perché oscillano tra il desiderio di intimità e la paura della vicinanza emotiva. Questi meccanismi possono derivare da insicurezze profonde, da esperienze passate o da modelli di attaccamento sviluppati durante l’infanzia. Ci sono personalità che tendono ad avere relazioni instabili, caratterizzate da idealizzazione e svalutazione dell’altro, proprio come sembra sia successo nella sua storia: momenti in cui lei veniva vista come l’unico amore possibile, seguiti da momenti in cui veniva allontanato senza apparente spiegazione. La sua insistenza nel cercare risposte e nel chiedere confronto dopo l’ultima rottura è comprensibilissima. Quando si vive un amore così tormentato, si ha bisogno di dare un senso a ciò che è accaduto, di trovare una spiegazione razionale al comportamento dell’altro, ma purtroppo spesso non c’è una risposta chiara e lineare. Il punto su cui riflettere, però, è un altro: quanto questa relazione le ha fatto bene? Quanto ha influito sulla sua serenità e sul suo modo di vedere se stesso? Se si è trovato per anni in una dinamica in cui era sempre lui a rimanere in sospeso, ad aspettare che l’altra persona decidesse, a rincorrere un amore che sembrava sempre sfuggente, è importante chiedersi che ruolo ha avuto in tutto questo. Non per attribuirsi colpe, ma per comprendere se ci sia un modello relazionale che tende a ripetersi nelle sue esperienze di vita e su cui potrebbe lavorare per proteggersi in futuro. Ora probabilmente si sente ferito, arrabbiato e deluso, ma questa potrebbe anche essere un’occasione per recuperare se stesso e rimettere al centro il suo benessere. Se questa relazione è stata caratterizzata da manipolazione e promesse mai mantenute, la cosa più importante non è tanto etichettare l’altra persona, ma comprendere cosa può fare per non trovarsi più in una situazione simile. Potrebbe essere utile per lei un percorso psicologico per elaborare questa esperienza e rafforzare la sua capacità di riconoscere dinamiche relazionali che possono risultare dannose per la sua stabilità emotiva. Merita una relazione in cui non debba sempre sentirsi in attesa di conferme o essere messo in secondo piano, ma in cui ci sia reciprocità, coerenza e rispetto per i suoi sentimenti. Se vuole approfondire, sono a disposizione per aiutarla in questo percorso di consapevolezza. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Salve, la sua storia può avere diverse spiegazioni ma in primis mi chiederei come mai ci tiene così tanto a sapere la verità o a darsi una spiegazione. capisco che questo rende tutto più spiegabile e le risposte ci tranquillizzano ma la domanda interiore che mi farei è se è interessato ancora a frequentarla e in caso di risposta negativa come fare per allontanarsene, le strategie che potrebbe attuare per tutelarsi.
Rimango a disposizione, dott.ssa Casumaro Giada
Rimango a disposizione, dott.ssa Casumaro Giada
Gentile Stefano,
l'unica cosa su cui dovrebbe poter trovare una risposta è "perchè lei è così legato a questa donna!"
Ha espresso il suo punto di vista sulle questioni amorose: "Io penso che se una persona ti ama ti tiene nella sua vita". Sono d'accordo anch'io con la sua affermazione.
Allora perché Stefano si accontenta di chi non lo tiene nella sua vita?
Questa è la più giusta delle domande che lei può porsi.
Quale sia il motivo del comportamento della donna, poco importa. Il dato importante è che non la tiene nella sua vita.
Perchè lei, invece, la continua a tenere nella sua vita?
Saluti.
l'unica cosa su cui dovrebbe poter trovare una risposta è "perchè lei è così legato a questa donna!"
Ha espresso il suo punto di vista sulle questioni amorose: "Io penso che se una persona ti ama ti tiene nella sua vita". Sono d'accordo anch'io con la sua affermazione.
Allora perché Stefano si accontenta di chi non lo tiene nella sua vita?
Questa è la più giusta delle domande che lei può porsi.
Quale sia il motivo del comportamento della donna, poco importa. Il dato importante è che non la tiene nella sua vita.
Perchè lei, invece, la continua a tenere nella sua vita?
Saluti.
Buon pomeriggio,
credo che la cosa più importante per lei in questo momento non sia capire la "diagnosi" di questa persona ma ascoltarsi e spostare il focus su di lei e su come realmente si sente in merito a questa relazione. Non possiamo cambiare come gli altri si comportano ma possiamo lavorare su di noi !
credo che la cosa più importante per lei in questo momento non sia capire la "diagnosi" di questa persona ma ascoltarsi e spostare il focus su di lei e su come realmente si sente in merito a questa relazione. Non possiamo cambiare come gli altri si comportano ma possiamo lavorare su di noi !
Quella che descrivi è una relazione caratterizzata da cicli ripetitivi di idealizzazione e abbandono, tipici di dinamiche manipolative. Non posso formulare diagnosi a distanza, ma il suo comportamento potrebbe riflettere tratti di personalità instabili. Il punto chiave, però, non è tanto capire "cosa ha lei", ma perché tu sei rimasto coinvolto in questo schema per vent'anni. Forse c’è un aspetto di dipendenza affettiva o un bisogno di conferma che andrebbe esplorato. Il vero passo avanti è proteggerti e interrompere questo circolo vizioso. Resto a disposizione, Dott.ssa Cristina Borghetti Psicologa
Buongiorno, capisco quanto questa storia possa averti segnato. È normale cercare risposte quando ci si sente feriti, soprattutto dopo una relazione così lunga e piena di alti e bassi. Però, più che concentrarti su di lei e su una possibile "diagnosi", potrebbe essere utile chiederti cosa ti ha spinto a rimanere dentro questa dinamica per così tanto tempo.
Che cosa ti ha legato a questa persona, nonostante le sofferenze? Quali bisogni cercavi di soddisfare ogni volta che tornavi da lei? Spesso, quando ci troviamo intrappolati in relazioni complicate, dietro c’è qualcosa di più profondo: un desiderio, una speranza, una paura di fondo che ci spinge a ripetere certi schemi.
Forse, più che capire "di cosa soffre lei", potrebbe essere più utile guardare dentro di te: come ti sei sentito in tutti questi anni? Cosa provavi ogni volta che ti riaccoglieva e ogni volta che ti allontanava? Potresti provare a fermarti un attimo e ascoltare cosa emerge.
A volte ci aggrappiamo all’idea che se l’altro ci amasse davvero, non ci lascerebbe. Ma l’amore non dovrebbe essere un continuo tira e molla, né una lotta per essere scelti. Meriti una relazione in cui ti senti visto, accolto e desiderato, senza dover continuamente dimostrare il tuo valore. Forse è arrivato il momento di spostare l’attenzione su di te, sui tuoi bisogni e su quello che davvero vuoi per il tuo futuro.
Che cosa ti ha legato a questa persona, nonostante le sofferenze? Quali bisogni cercavi di soddisfare ogni volta che tornavi da lei? Spesso, quando ci troviamo intrappolati in relazioni complicate, dietro c’è qualcosa di più profondo: un desiderio, una speranza, una paura di fondo che ci spinge a ripetere certi schemi.
Forse, più che capire "di cosa soffre lei", potrebbe essere più utile guardare dentro di te: come ti sei sentito in tutti questi anni? Cosa provavi ogni volta che ti riaccoglieva e ogni volta che ti allontanava? Potresti provare a fermarti un attimo e ascoltare cosa emerge.
A volte ci aggrappiamo all’idea che se l’altro ci amasse davvero, non ci lascerebbe. Ma l’amore non dovrebbe essere un continuo tira e molla, né una lotta per essere scelti. Meriti una relazione in cui ti senti visto, accolto e desiderato, senza dover continuamente dimostrare il tuo valore. Forse è arrivato il momento di spostare l’attenzione su di te, sui tuoi bisogni e su quello che davvero vuoi per il tuo futuro.
Gentile utente, la donna di cui parla può essere una manipolatrice, ma quello che più colpisce è il suo bisogno di conservare questo legame al di sopra di tutto. Osservi il comportamento della signora sul lunghissimo periodo e vedrà che nella sua incoerenza è molto coerente: in questi anni ha cambiato idea spesso, ha avvicinato e allontanato lei e altri uomini spesso, ha tradito lei e altri uomini spesso. E lei ha espresso ogni volta stupore, come se nel suo cuore avesse separato la donna ideale dalla donna che la ferisce. Probabilmente vuole tenere separata una figura idealizzata di questa donna dalla persona che le ha fatto molto male, ma forse è il momento di prendersi cura dei sé e delle proprie difficoltà nel vedere la realtà per quella che è.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Lorena Menoncello
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Lorena Menoncello
Gentile,
Da quanto descrive, la sua esperienza con questa donna è stata complessa e dolorosa, caratterizzata da cicli ripetuti di vicinanza e distacco. Posso immaginare quanto possa essere stato difficile per lei vivere queste fasi di speranza e delusione.
Non posso fornire una diagnosi, ma posso dirle che i comportamenti che descrive potrebbero essere effettivamente riconducibili a vari fattori, inclusi problemi relazionali, emozionali o di personalità. Ad esempio, la tendenza a oscillare tra l'amore e l'indifferenza potrebbe essere interpretata in diversi modi, ma solo un professionista qualificato, attraverso un confronto diretto e approfondito, potrebbe fornire un'analisi accurata.
Ribadisco l'importanza di considerare i propri sentimenti e il proprio benessere emotivo. Ha mai avuto l'opportunità di parlare con uno psicologo o un consulente riguardo a queste esperienze? Questo tipo di supporto potrebbe aiutarla a comprendere meglio la situazione e a prendere decisioni in linea con il suo benessere personale.
Resto a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Gloria Giacomin
Da quanto descrive, la sua esperienza con questa donna è stata complessa e dolorosa, caratterizzata da cicli ripetuti di vicinanza e distacco. Posso immaginare quanto possa essere stato difficile per lei vivere queste fasi di speranza e delusione.
Non posso fornire una diagnosi, ma posso dirle che i comportamenti che descrive potrebbero essere effettivamente riconducibili a vari fattori, inclusi problemi relazionali, emozionali o di personalità. Ad esempio, la tendenza a oscillare tra l'amore e l'indifferenza potrebbe essere interpretata in diversi modi, ma solo un professionista qualificato, attraverso un confronto diretto e approfondito, potrebbe fornire un'analisi accurata.
Ribadisco l'importanza di considerare i propri sentimenti e il proprio benessere emotivo. Ha mai avuto l'opportunità di parlare con uno psicologo o un consulente riguardo a queste esperienze? Questo tipo di supporto potrebbe aiutarla a comprendere meglio la situazione e a prendere decisioni in linea con il suo benessere personale.
Resto a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Gloria Giacomin
Salve, piuttosto che concentrarci su cosa possa avere questa persona che stava frequentando, io mi soffermerei a pensare solo a me stesso, a ricostruirmi dopo una relazione così travagliata e dolorosa. La dipendenza affettiva va affrontata e e superata per poter costruire in futuro relazioni più sane dove la prima persona a cui si deve pensare è se stessi.
Buonasera, per rispetto della professione delicata che svolgiamo e dei nostri pazienti la informo che non é possibile fare diagnosi sulla base del breve estratto della sua storia di vita. Qualora volesse indagare le difficoltà relazionali che porta, un primo passo potrebbe essere osservare come la storia che porta sia tendenzialmente incentrata sull’Altro piuttosto che nel ruolo attivo che lei ricopre all’interno della relazione descritta, le capita di osservarsi nel contesto relazionale che porta?
Inoltre potrebbe essere interessante chiedersi che scopo avrebbe una eventuale diagnosi dell’Altro per lei?
A cosa le serve eventualmente un’etichetta diagnostica?
Queste domande possono eventualmente fornire spunti interessanti, qualora lei gradisca esplorare la dinamica relazionale sofferta che porta
Inoltre potrebbe essere interessante chiedersi che scopo avrebbe una eventuale diagnosi dell’Altro per lei?
A cosa le serve eventualmente un’etichetta diagnostica?
Queste domande possono eventualmente fornire spunti interessanti, qualora lei gradisca esplorare la dinamica relazionale sofferta che porta
Gentile utente, capisco quanto questa situazione sia stata dolorosa e frustrante per lei. Una relazione che si trascina per vent’anni, con continue riaccensioni e interruzioni, può lasciare un forte senso di confusione e ferita emotiva. È evidente che questa persona ha avuto su di lei un impatto profondo, e il modo in cui la relazione si è sviluppata—tra promesse, ritorni e allontanamenti improvvisi—ha reso difficile per lei trovare una chiusura chiara. Da quello che descrive, sembra che questa donna abbia avuto difficoltà a mantenere un impegno stabile, oscillando tra momenti di grande coinvolgimento e improvvisi distacchi. È comprensibile che questo le faccia pensare a un possibile disturbo di personalità, ma è importante ricordare che solo una valutazione clinica diretta può dare una diagnosi. Tuttavia, al di là delle etichette diagnostiche, la domanda forse più utile per lei potrebbe essere "Come mai ho permesso che questa relazione mi coinvolgesse così a lungo, nonostante il dolore che mi ha causato?"
Spesso, quando viviamo relazioni caratterizzate da schemi ricorrenti di avvicinamento e abbandono, può essere utile riflettere su ciò che ci tiene legati a una dinamica del genere. Forse c’è un bisogno profondo di conferma, la speranza che “questa volta sarà diverso”, oppure la difficoltà di accettare che qualcuno che ci ha dato amore possa anche ferirci ripetutamente.
Se sente di voler approfondire questa esperienza e comprendere meglio i suoi bisogni emotivi e le sue vulnerabilità, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico. Questo le permetterebbe di lavorare sulla sua storia, sulle sue emozioni e su come proteggere sé stesso da relazioni che possono risultare dannose.
Se vuole, possiamo parlarne in un colloquio conoscitivo. Potrebbe aiutarla a mettere ordine nei suoi pensieri e a capire meglio come affrontare questa esperienza.
Un caro saluto
Spesso, quando viviamo relazioni caratterizzate da schemi ricorrenti di avvicinamento e abbandono, può essere utile riflettere su ciò che ci tiene legati a una dinamica del genere. Forse c’è un bisogno profondo di conferma, la speranza che “questa volta sarà diverso”, oppure la difficoltà di accettare che qualcuno che ci ha dato amore possa anche ferirci ripetutamente.
Se sente di voler approfondire questa esperienza e comprendere meglio i suoi bisogni emotivi e le sue vulnerabilità, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico. Questo le permetterebbe di lavorare sulla sua storia, sulle sue emozioni e su come proteggere sé stesso da relazioni che possono risultare dannose.
Se vuole, possiamo parlarne in un colloquio conoscitivo. Potrebbe aiutarla a mettere ordine nei suoi pensieri e a capire meglio come affrontare questa esperienza.
Un caro saluto
Gentile utente di mio dottore,
è molto difficile poter rispondere al suo quesito non conoscendo la persona da lei indicata. Ad ogni modo, rifletta sul senso delle sue difficoltà sentimentali. Un percorso di psicoterapia rappresenterebbe per lei la possibilità di poter meglio comprendere quanto accaduto nei suoi rapporti di coppia. Potrebbe farle tornare un pizzico di serenità perduta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
è molto difficile poter rispondere al suo quesito non conoscendo la persona da lei indicata. Ad ogni modo, rifletta sul senso delle sue difficoltà sentimentali. Un percorso di psicoterapia rappresenterebbe per lei la possibilità di poter meglio comprendere quanto accaduto nei suoi rapporti di coppia. Potrebbe farle tornare un pizzico di serenità perduta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, purtroppo fare ipotesi sulla sua ex compagna diventa complesso. Quello che invece incuriosisce è il suo stile relazionale, considerando che ha tollerato il comportamento di lei per anni e quindi le chiedo: cosa le dava questa donna tanto da farle accettare un comportamento contraddittorio per anni? Se volesse approfondire, sono disponibile per iniziare un percorso psicologico.
Gentile utente,
quello che racconta è stato un legame molto lungo, intenso e pieno di rotture e riavvicinamenti. È comprensibile che oggi senta il bisogno di dare un significato a ciò che ha vissuto e di capire meglio il comportamento di questa persona, soprattutto perché la relazione si è ripetuta più volte con dinamiche simili e ha lasciato in Lei un forte senso di confusione e sofferenza.
Quando una storia segue cicli di avvicinamento, dichiarazioni affettive importanti, allontanamenti improvvisi e cambi di direzione difficili da interpretare, può creare un forte impatto emotivo su chi la vive. Non è raro che, in queste situazioni, si cerchi di attribuire questi comportamenti a una possibile difficoltà psicologica dell’altro. Tuttavia, senza una valutazione diretta, non sarebbe corretto né possibile trarre conclusioni di questo tipo.
Ciò che invece può essere utile è portare l’attenzione su come questa relazione La ha fatta sentire nel tempo: la sensazione di essere alternatamente cercato e poi lasciato andare, la difficoltà nel trovare stabilità, le aspettative create e poi disattese, la percezione di non essere stato trattato con la chiarezza di cui avrebbe avuto bisogno. Tutto questo può generare un profondo senso di disorientamento e di dubbio verso sé stessi, anche quando si è molto consapevoli delle proprie emozioni.
Potrebbe esserle d’aiuto lavorare su come questa storia ha inciso sul Suo modo di vivere i rapporti e sul valore che dà ai Suoi bisogni emotivi. A volte comprendere davvero ciò che si è vissuto non significa trovare un’etichetta per l’altra persona, ma riconoscere ciò che Lei merita in una relazione e quali segnali desidera ascoltare con più attenzione in futuro.
Dott.ssa Sara Petroni
quello che racconta è stato un legame molto lungo, intenso e pieno di rotture e riavvicinamenti. È comprensibile che oggi senta il bisogno di dare un significato a ciò che ha vissuto e di capire meglio il comportamento di questa persona, soprattutto perché la relazione si è ripetuta più volte con dinamiche simili e ha lasciato in Lei un forte senso di confusione e sofferenza.
Quando una storia segue cicli di avvicinamento, dichiarazioni affettive importanti, allontanamenti improvvisi e cambi di direzione difficili da interpretare, può creare un forte impatto emotivo su chi la vive. Non è raro che, in queste situazioni, si cerchi di attribuire questi comportamenti a una possibile difficoltà psicologica dell’altro. Tuttavia, senza una valutazione diretta, non sarebbe corretto né possibile trarre conclusioni di questo tipo.
Ciò che invece può essere utile è portare l’attenzione su come questa relazione La ha fatta sentire nel tempo: la sensazione di essere alternatamente cercato e poi lasciato andare, la difficoltà nel trovare stabilità, le aspettative create e poi disattese, la percezione di non essere stato trattato con la chiarezza di cui avrebbe avuto bisogno. Tutto questo può generare un profondo senso di disorientamento e di dubbio verso sé stessi, anche quando si è molto consapevoli delle proprie emozioni.
Potrebbe esserle d’aiuto lavorare su come questa storia ha inciso sul Suo modo di vivere i rapporti e sul valore che dà ai Suoi bisogni emotivi. A volte comprendere davvero ciò che si è vissuto non significa trovare un’etichetta per l’altra persona, ma riconoscere ciò che Lei merita in una relazione e quali segnali desidera ascoltare con più attenzione in futuro.
Dott.ssa Sara Petroni
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