Salve, Vorrei condividere una mia riflessione e conoscere anche la vostra riguardo al tema dell'usu
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Salve,
Vorrei condividere una mia riflessione e conoscere anche la vostra riguardo al tema dell'usufruizione del sesso a pagamento (a scopo "terapeutico").
Leggevo degli articoli sulla richiesta di assistenza sessuale da parte di persone con disabilità che non possono soddisfarsi autonomamente, ed ho allargato un po' il range del discorso.
Ho pensato a tutte quelle persone che hanno un altro tipo di ""disabilità"", o, utilizzando un termine più adeguato, "deficit".
Ho pensato a coloro che si trovano a 20/23/25 anni soli, con difficoltà relazionali ben radicate, vergini o con difficoltà sessuali causate dall'imbarazzo o dall'ansia, intrappolate in un circolo vizioso che perpetua queste condizioni.
Al giorno d'oggi, abbandonati in buona parte i taboo di un tempo, sappiamo quanto la salute sessuale di una persona incide sul benessere generale, e mi riferisco soprattutto sull'autostima in giovane età.
Se il sesso a pagamento fosse un servizio come ce n'è sono tanti altri, regolamentato, non stigmatizzato come immorale, sporco o di cui vergognarsi? Se fosse come iscriversi a scuola di teatro allo scopo di diventare più sciolto?
Un miglioramento nella sfera puramente sessuale può essere un alleato al fine del successo terapeutico per le condizioni di cui sopra?
Per contro, sarebbe troppo facile cadere in una dipendenza e rendere un individuo ancora più restio ad instaurare una relazione sentimentale?
Lascio questi spunti e mi piacerebbe avere le vostre riflessioni in merito.
Un saluto
Vorrei condividere una mia riflessione e conoscere anche la vostra riguardo al tema dell'usufruizione del sesso a pagamento (a scopo "terapeutico").
Leggevo degli articoli sulla richiesta di assistenza sessuale da parte di persone con disabilità che non possono soddisfarsi autonomamente, ed ho allargato un po' il range del discorso.
Ho pensato a tutte quelle persone che hanno un altro tipo di ""disabilità"", o, utilizzando un termine più adeguato, "deficit".
Ho pensato a coloro che si trovano a 20/23/25 anni soli, con difficoltà relazionali ben radicate, vergini o con difficoltà sessuali causate dall'imbarazzo o dall'ansia, intrappolate in un circolo vizioso che perpetua queste condizioni.
Al giorno d'oggi, abbandonati in buona parte i taboo di un tempo, sappiamo quanto la salute sessuale di una persona incide sul benessere generale, e mi riferisco soprattutto sull'autostima in giovane età.
Se il sesso a pagamento fosse un servizio come ce n'è sono tanti altri, regolamentato, non stigmatizzato come immorale, sporco o di cui vergognarsi? Se fosse come iscriversi a scuola di teatro allo scopo di diventare più sciolto?
Un miglioramento nella sfera puramente sessuale può essere un alleato al fine del successo terapeutico per le condizioni di cui sopra?
Per contro, sarebbe troppo facile cadere in una dipendenza e rendere un individuo ancora più restio ad instaurare una relazione sentimentale?
Lascio questi spunti e mi piacerebbe avere le vostre riflessioni in merito.
Un saluto
Salve, la sessualità è certamente un tema molto rilevante per il benessere e per la salute della persona, e come suggerisce è anche un tema colpevolmente trascurato.
L'esempio delle persone con disabilità è interessante, e so che ci sono delle associazioni che da anni si stanno spendendo faticosamente e meritevolmente a loro sostegno. Tuttavia a mio avviso queste condizioni non sono assimilabili, né come tipologia di disagio, né come conseguente intervento, a quelli che successivamente definisce come "deficit".
Per quanto ritenga anche io inadeguato il carico di giudizio morale che è ancora oggi attribuito alla sfera della sessualità, credo che interventi di "assistenza sessuale" per persone con difficoltà relazionali non sarebbero d'aiuto, e anzi rischierebbero facilmente di essere controproducenti (così come, a margine, è spesso controproducente la pornografia, che per molte persone rappresenta un disincentivo a spendersi per superare le proprie difficoltà).
Sarebbe dunque fondamentale sensibilizzare in merito all'importanza di questo tema, aiutare a superare la paura dello stigma, e incentivare chi è in difficoltà a chiedere aiuto.
Credo però che questo aiuto sia da individuare in percorsi psicoterapeutici che possano accompagnare la persona nel difficile lavoro di esplorare le sue difficoltà relazionali e progressivamente acquisire strumenti che consentano di arrivare ad esplorare (anche) la propria sessualità.
Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi
L'esempio delle persone con disabilità è interessante, e so che ci sono delle associazioni che da anni si stanno spendendo faticosamente e meritevolmente a loro sostegno. Tuttavia a mio avviso queste condizioni non sono assimilabili, né come tipologia di disagio, né come conseguente intervento, a quelli che successivamente definisce come "deficit".
Per quanto ritenga anche io inadeguato il carico di giudizio morale che è ancora oggi attribuito alla sfera della sessualità, credo che interventi di "assistenza sessuale" per persone con difficoltà relazionali non sarebbero d'aiuto, e anzi rischierebbero facilmente di essere controproducenti (così come, a margine, è spesso controproducente la pornografia, che per molte persone rappresenta un disincentivo a spendersi per superare le proprie difficoltà).
Sarebbe dunque fondamentale sensibilizzare in merito all'importanza di questo tema, aiutare a superare la paura dello stigma, e incentivare chi è in difficoltà a chiedere aiuto.
Credo però che questo aiuto sia da individuare in percorsi psicoterapeutici che possano accompagnare la persona nel difficile lavoro di esplorare le sue difficoltà relazionali e progressivamente acquisire strumenti che consentano di arrivare ad esplorare (anche) la propria sessualità.
Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi
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Buongiorno, mi sembra che stia confondendo causa ed oggeto. un saluto
Buongiorno, sono a conoscenza dei servizi che alcune associazioni prestano a persone con disabilità e personalmente ritengo buono che venga data, nei limiti del rispetto, una possibilità di vivere la propria sessualità a chi realmente non ha modo di avvicinarsi ad una relazione con i propri mezzi. Per quel che riguarda le persone che hanno "altri deficit" ritengo che in quel caso il problema che sussiste è relazionale e vada affrontato con un lavoro psicoterapeutico andando quindi ad indagare e comprendere le difficoltà di relazione, di intimità, di apertura verso l'altro. Capisco che in questo periodo storico le relazioni dirette e di persona sono sempre più difficile e quasi rare e che quindi nel momento che ci si incontra corpo a corpo scaturiscono una serie di reazioni fisiche ed emotive alle quali non siamo più abituati. E' qui che a mio avviso il lavoro può iniziare. La sessualità così come ha posto lei il quesito allontana dalla profonda intimità fra due persone. Cordailità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Gent.mo, le potrebbe essere di maggiore giovamento intraprendere un percorso psicoterapeutico, in modo che lei possa rinforzare la sua autostima e lavorare sull'area relazionale. Usufruire del sesso a pagamento non l'aiuta a risolvere il suo disagio, anche perché le relazioni affettive sono ben diverse da quelle a pagamento ed è su quest'ultimo aspetto su cui dovrebbe lavorare maggiormente, perciò risulterebbe controproducente. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Caro Utente,
La possibilità di avere dei rapporti sessuali, a pagamento o no, agisce solo sul sintomo, non sulla causa purtroppo. Anche io, come gli altri colleghi, inviterei chi sente questo tipo di difficoltà relazionale a lavoraci con un percorso terapeutico.
Un abbraccio.
Dr.ssa Mirella Di Calisto
La possibilità di avere dei rapporti sessuali, a pagamento o no, agisce solo sul sintomo, non sulla causa purtroppo. Anche io, come gli altri colleghi, inviterei chi sente questo tipo di difficoltà relazionale a lavoraci con un percorso terapeutico.
Un abbraccio.
Dr.ssa Mirella Di Calisto
Buonasera, credo che le due finalità vadano ben distinte. Le persone con difficoltà relazionali dovrebbero affrontarle in un percorso che indaghi le cause e miri a risolverle. Le soluzioni facili potrebbero ostacolare un dialogo costruttivo su se stessi più che risolvere. Ovviamente si tratta di generalizzazioni che non possono essere applicate a tutti, bisogna valutare caso per caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente di mio dottore,
le difficoltà relazionali sono un aspetto su cui è possibile lavorare in terapia. Molto spesso le problematiche sessuali nascono da questioni più profonde, soprattutto in assenza di difficoltà organiche. Prenda in considerazione la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia, vedrà potrà aiutarla a ritrovare una vita sessuale soddisfacente.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le difficoltà relazionali sono un aspetto su cui è possibile lavorare in terapia. Molto spesso le problematiche sessuali nascono da questioni più profonde, soprattutto in assenza di difficoltà organiche. Prenda in considerazione la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia, vedrà potrà aiutarla a ritrovare una vita sessuale soddisfacente.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Utente, distinguerei il tema della disabilità e della possibilità di fare esperienze sessuali da altre "fatiche" che, da come ne parla, mi sembrano più relazionali e legate alla proprio autostima, idea di sé. In quest'ultimo caso, effettivamente, la possibilità di vivere l'intimità a pagamento potrebbe disincentivare la possibilità di lavorare sulle proprie fatiche e di instaurare delle relazioni profonde e durature (caratterizzate anche da un'intimità reciproca e desiderata da entrambe le parti). Un caro saluto, DOtt.ssa Laura Mandelli
Buongiorno, intanto non è detto che una cosa come l'ansia di prestazione sia assente in un contesto di sesso a pagamento. Personalmente non ci troverei nulla di male se ci si trovasse in una situazione di libera scelta. Guardando solo l'aspetto positivo auspicato e cioè aiutare le persone con difficoltà nella sfera sessuale si rischierebbe secondo me di entrare in una bolla di dipendenza dentro la quale si "funzionerebbe" ma all'esterno della quale facilmente si incontrerebbero le stesse difficoltà di partenza nel momento in cui si ritorna ad una relazione più simmetrica.
Buongiorno, credo che la questione non sia strettamente legata al sesso a pagamento ,che oggi, soprattutto on-line, è altamente sdoganata non soltanto per quanto riguarda le persone con handicap; quanto piuttosto la possibilità di avere una relazione sentimentale amorosa e appagante. Questione che interroga tutti.
Un saluto
Dottoressa Cristina Villa
Un saluto
Dottoressa Cristina Villa
Salve, la premessa della sua domanda è completamente diversa dal contenuto ultimo della sua richiesta. Non potrà mai risolvere le sue difficoltà relazionali attraverso una prestazione sessuale a pagamento. Le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per affrontare con la dovuta serietà e attenzione le motivazioni delle sue difficoltà di socializzazione al fine di migliorare la sua qualità della vita. Non esiti perché merita molto di più di quanto sta pensando ora. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile utente,
Solleva delle ottime domande! Al di là dei pregiudizi riguardanti la sessualità, non sono certa che prestazioni di natura sessuale possano risolvere le difficoltà da lei citate. In ogni caso è opportuno identificare qual è la difficoltà che compromette la sessualità e intraprendere il percorso terapeutico più adeguato.
Cordialmente
Solleva delle ottime domande! Al di là dei pregiudizi riguardanti la sessualità, non sono certa che prestazioni di natura sessuale possano risolvere le difficoltà da lei citate. In ogni caso è opportuno identificare qual è la difficoltà che compromette la sessualità e intraprendere il percorso terapeutico più adeguato.
Cordialmente
Salve, ci sono difficoltà come ansia e imbarazzo che possono essere affrontati. A volte la vita riesce a sanare alle volte è bene chiedere una mano ad uno specialista, ancora di i più in giovane età. Più che allargare il range di disabilità altamente compromettenti, anche a difficoltà affrontabili, provi a mettersi in gioco e chiedere una mano.
Buongiorno. L’unica realistica risposta a quanto domanda è provare a capire come e quanto questi suoi personali interrogativi riguardino la sua specifica esperienza soggettiva, tenendo presente che qualunque rapporto sessuale o amoroso non sono in nessuno modo una forma di terapia. SG
Buonasera gentile utente,
mi ricollego ai miei colleghi cercando di far capire meglio l ' essenza della sua domanda. Sicuramente lei non potrà mai risolvere le sue difficoltà relazionali attraverso una prestazione sessuale a pagamento.
Le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per affrontare meglio i suoi dubbi e le sue perplessità
Saluti
mi ricollego ai miei colleghi cercando di far capire meglio l ' essenza della sua domanda. Sicuramente lei non potrà mai risolvere le sue difficoltà relazionali attraverso una prestazione sessuale a pagamento.
Le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per affrontare meglio i suoi dubbi e le sue perplessità
Saluti
Gentilissimo, i suoi quesiti sono molto interessanti, grazie per aver posto la domanda. Per quanto riguarda la prima parte, trovo giusto che persone che non vi potrebbero accedere, possano invece avere rapporti sessuali. Per quanto riguarda la seconda, posso dirle che non trovo che il sesso a pagamento potrebbe apportare del benessere a chi per vari motivi, non riesce ad accedervi naturalmente. Meglio risalire alle cause, sciogliere quei nodi che impediscono una vita piena di sensazione, piacere, emozione, amore. Ci pensi, stiamo qui per questo, senza giudizio e con solidarietà. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera. La sua riflessione tocca un tema complesso e delicato, che intreccia aspetti etici, sociali, psicologici e culturali. L'idea di considerare il sesso a pagamento come una sorta di "terapia" per chi ha difficoltà relazionali o sessuali può essere vista da diverse prospettive. Da una parte, è vero che il benessere sessuale è un elemento importante del benessere generale e che una sessualità vissuta in modo sano e consapevole può contenere positivamente autostima, relazioni e qualità della vita. Alcuni studi hanno esplorato l'assistenza sessuale per persone con disabilità fisica o cognitiva, proprio per garantire loro un accesso equo alla sessualità. Nel caso di persone con difficoltà relazionali, l'idea di alleviare l'ansie o vergogne attraverso il sesso a pagamento potrebbe sembrare una soluzione temporanea.
In conclusione, mentre il sesso a pagamento potrebbe offrire un sollievo temporaneo per alcune persone, non rappresenta una soluzione completa o durata per problemi legati all'ansia sociale, difficoltà relazionali o insicurezze sessuali.
Un percorso terapeutico che affronti queste sfide alla radice sarebbe probabilmente più efficace nel lungo termine.
Saluti, d.ssa Raileanu
In conclusione, mentre il sesso a pagamento potrebbe offrire un sollievo temporaneo per alcune persone, non rappresenta una soluzione completa o durata per problemi legati all'ansia sociale, difficoltà relazionali o insicurezze sessuali.
Un percorso terapeutico che affronti queste sfide alla radice sarebbe probabilmente più efficace nel lungo termine.
Saluti, d.ssa Raileanu
La sua riflessione tocca un tema complesso e delicato, che coinvolge vari aspetti psicologici, sociali ed etici. Da un lato, è vero che la salute sessuale ha un impatto significativo sul benessere psicologico, sull'autostima e sulla qualità della vita, soprattutto in giovane età. Tuttavia, la questione dell'uso del sesso a pagamento come strumento "terapeutico" è controversa, e potrebbe presentare rischi psicologici e relazionali. Un intervento terapeutico efficace, come la psicoterapia breve strategica, potrebbe essere utile per affrontare le difficoltà relazionali, l'ansia e l'imbarazzo, aiutando la persona a sviluppare una maggiore consapevolezza e a superare i blocchi emotivi. L'approccio psicoterapeutico potrebbe infatti essere più utile e duraturo rispetto all'uso del sesso a pagamento, che rischia di diventare una "soluzione temporanea" senza risolvere le radici dei problemi. Infine, come lei giustamente osserva, c'è il rischio che si sviluppi una dipendenza emotiva o una difficoltà maggiore nell’instaurare relazioni sentimentali autentiche, rendendo più complessa la gestione delle dinamiche affettive.
Buon Pomeriggio,
La sua riflessione tocca un aspetto fondamentale della sessualità umana, che va ben oltre l'atto sessuale in sé. La sessualità, infatti, non può essere ridotta solo al soddisfacimento di un bisogno fisico, ma è profondamente intrecciata con l’identità, le emozioni, le relazioni e la capacità di connettersi con se stessi e con gli altri. Proprio per questo, trattare il sesso come una mera necessità da soddisfare, come il mangiare o il dormire, rischia di semplificare un fenomeno complesso e di ridurre la questione a un aspetto puramente materiale.
Il sesso è, in effetti, un'esperienza che coinvolge corpo e psiche, desiderio e intimità, e si sviluppa all'interno di un contesto relazionale e sociale. Se da un lato è legittimo chiedersi se l’assistenza sessuale possa avere un ruolo nel rispondere a bisogni non soddisfatti, dall’altro non possiamo ignorare che la sessualità ha un valore simbolico e relazionale che trascende il semplice atto fisico. Le difficoltà sessuali e relazionali spesso derivano da una più ampia difficoltà nel relazionarsi con se stessi e con gli altri, e ridurre tutto a un servizio "terapeutico" rischia di tralasciare queste dimensioni fondamentali.
Fornire un servizio sessuale a pagamento potrebbe infatti rispondere a un bisogno materiale, ma non risolverebbe le cause più profonde di ansia, vergogna, o difficoltà relazionali. In altre parole, un’esperienza sessuale acquistata potrebbe non essere sufficiente per colmare il vuoto emotivo o per sviluppare un’autentica connessione con se stessi e con gli altri. L'autostima e la sicurezza nelle relazioni affettive e sessuali non derivano solo dal soddisfacimento di un desiderio fisico, ma dalla capacità di costruire e vivere l’intimità, il rispetto reciproco e il riconoscimento dell’altro come essere umano, non come oggetto.
Inoltre, come lei ha giustamente sottolineato, la sessualità ha un impatto significativo sul benessere psicologico, ma questo impatto non si riduce semplicemente alla "cura" del corpo. La vera crescita personale e relazionale, per le persone che soffrono di ansia o difficoltà relazionali, avviene attraverso il lavoro su se stessi, l’esplorazione dei propri timori e la costruzione di un legame autentico con l’altro. Il rischio di affidarsi esclusivamente a un servizio sessuale sarebbe quello di evitare proprio queste dinamiche, privando la persona dell’opportunità di crescere nel suo senso di sé e nelle sue capacità relazionali.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi
La sua riflessione tocca un aspetto fondamentale della sessualità umana, che va ben oltre l'atto sessuale in sé. La sessualità, infatti, non può essere ridotta solo al soddisfacimento di un bisogno fisico, ma è profondamente intrecciata con l’identità, le emozioni, le relazioni e la capacità di connettersi con se stessi e con gli altri. Proprio per questo, trattare il sesso come una mera necessità da soddisfare, come il mangiare o il dormire, rischia di semplificare un fenomeno complesso e di ridurre la questione a un aspetto puramente materiale.
Il sesso è, in effetti, un'esperienza che coinvolge corpo e psiche, desiderio e intimità, e si sviluppa all'interno di un contesto relazionale e sociale. Se da un lato è legittimo chiedersi se l’assistenza sessuale possa avere un ruolo nel rispondere a bisogni non soddisfatti, dall’altro non possiamo ignorare che la sessualità ha un valore simbolico e relazionale che trascende il semplice atto fisico. Le difficoltà sessuali e relazionali spesso derivano da una più ampia difficoltà nel relazionarsi con se stessi e con gli altri, e ridurre tutto a un servizio "terapeutico" rischia di tralasciare queste dimensioni fondamentali.
Fornire un servizio sessuale a pagamento potrebbe infatti rispondere a un bisogno materiale, ma non risolverebbe le cause più profonde di ansia, vergogna, o difficoltà relazionali. In altre parole, un’esperienza sessuale acquistata potrebbe non essere sufficiente per colmare il vuoto emotivo o per sviluppare un’autentica connessione con se stessi e con gli altri. L'autostima e la sicurezza nelle relazioni affettive e sessuali non derivano solo dal soddisfacimento di un desiderio fisico, ma dalla capacità di costruire e vivere l’intimità, il rispetto reciproco e il riconoscimento dell’altro come essere umano, non come oggetto.
Inoltre, come lei ha giustamente sottolineato, la sessualità ha un impatto significativo sul benessere psicologico, ma questo impatto non si riduce semplicemente alla "cura" del corpo. La vera crescita personale e relazionale, per le persone che soffrono di ansia o difficoltà relazionali, avviene attraverso il lavoro su se stessi, l’esplorazione dei propri timori e la costruzione di un legame autentico con l’altro. Il rischio di affidarsi esclusivamente a un servizio sessuale sarebbe quello di evitare proprio queste dinamiche, privando la persona dell’opportunità di crescere nel suo senso di sé e nelle sue capacità relazionali.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi
Salve, é naturale sentirsi insicuri quando il comportamento dell’altra persona è incerto o poco chiaro. Questo tipo di dinamica può creare in lei aspettative contrastanti e una sensazione di non sentirsi all’altezza. Le consiglierei di procedere con cautela, cercando di osservare con attenzione i suoi sentimenti e bisogni, senza lasciarsi travolgere dall’ansia o dall’insicurezza. Un percorso di psicoterapia umanistica potrebbe aiutarla a esplorare questi aspetti con gradualità, sostenendola nel rafforzare la propria autostima e nel comprendere meglio cosa desidera davvero da una relazione.
In parallelo, la pratica della Mindfulness può essere utile per aiutarla a mantenere la calma e vivere il presente, senza farsi sopraffare da pensieri o preoccupazioni riguardo al futuro o a questo legame incerto. Si prenda il tempo necessario per capire cosa è più importante per lei. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
In parallelo, la pratica della Mindfulness può essere utile per aiutarla a mantenere la calma e vivere il presente, senza farsi sopraffare da pensieri o preoccupazioni riguardo al futuro o a questo legame incerto. Si prenda il tempo necessario per capire cosa è più importante per lei. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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