Salve vorrei avere dei consigli su quali possano essere i migliori indirizzi psicoterapici per la cu

18 risposte
Salve vorrei avere dei consigli su quali possano essere i migliori indirizzi psicoterapici per la cura del DOC e perché. In particolare stavo valutando comportamentista e psicodinamica. Grazie
Salve, per tale problema risulta un buon approccio terapeutico l'intervento cognitivo-comportamentale. E' un indirizzo terapeutico pratico e concreto. Paziente e terapeuta stabiliscono degli obiettivi specifici. Si lavora su tre aspetti interconnessi tra di loro: pensiero, emozione e comportamento. Ogni disturbo viene affrontato con metodologie precise. Un ultimo aspetto, fondamentale, risulta essere l'alleanza terapeutica: paziente e terapeuta cooperano insieme per il raggiungimento degli obiettivi precedentemente stabiliti.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione
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Salve, ritengo che un approccio cognitivo comportamentale possa essere utile per la problematica che descrive, come evidenziato dalla letteratura scientifica tuttavia mi sento onestamente di dirle che al di là dell'approccio credo sia fondamentale stabilire una solide alleanza terapeutica, elemento indispensabile per la buona riuscita della terapia.
'Resto a disposizione, anche online.
'cordialmente, dott FDL
Dal mio punto di vista l'approccio migllore è quello cognitivo comportamentale con EMDR (desensibilizazione e riprocessamento attraverso i movimenti oculari) . Di fondamentale importanza è la relazione terapeutica, il sentirsi comodi e a proprio agio con il terapeuta scelto.
Salve, non c'è a mio avviso un approccio migliore ad un altro, ma esiste IL terapeuta con la sua personalità e competenza nella presa in carico e di cura a fare la differenza. Sicuramente ciò che è fondamentale è una buona alleanza terapeutica in primis, da garantire una buona compliance (Paziente e familiari. Psichiatra). Ho poche informazioni a disposizione, ma sicuramente il progetto terapeutico dovrà tenere conto della gravità del disturbo, dal punto di vista delle ossessioni ed il grado di compromissione del pensiero e delle compulsioni. In questo modo penso che sia indispensabile una Psicoterapia e valutare se sia opportuno affiancare anche una terapia farmacologica. Questi due interventi saranno fondamentali.
Il mio approccio Psicoterapeutico è di orientamento Psicoanalitico ed è efficace nel trattamento del DOC, soprattutto dal punto di vista di un inquadramento del funzionamento psichico della persona e della comprensione della sintomatologia, quindi del trattamento.

Per qualsiasi informazione e se volesse approfondire, può contattarmi.

Un saluto

Dott.ssa Chiara Mazzoli
Salve, sicuramente entrambi gli approcci sono efficaci nel trattamento del DOC, hanno tuttavia metodologie differenti. Penso che lei debba trovare un buon "incontro" con cui si senta a suo agio sia con l'approccio, sia col terapeuta che incontrerà. Dire DOC è parlare di un mondo, ma insieme al terapeuta che sceglierà potrà parlare del suo mondo, è importante che lei possa trovare l'approccio e la persona con cui si senta accolto per farlo. Rimango a sua disposizione, anche online. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela Pedriale
Buongiorno, innanzitutto grazie per aver condiviso una sua difficoltà. In realtà credo che parlare di Doc possa cogliere solo una parte della sua identità e personalità. Pertanto al di là delle etichette diagnostiche le auguro di trovare un professionista in grado di accoglierla, comprenderla e aiutarla. I miei migliori auguri
Buongiorno. Si potrebbe dire che nessuna psicoterapia ben condotta curi mai un "doc" (o qualunque altra cosa), ma può accompagnare una persona e aiutarla gradualmente a risolvere i suoi problemi e conflitti. SG
Salve, la sua domanda apparentemente molto semplice di fatto apre la strada a molte riflessioni teoriche che hanno delle importanti ricadute sul piano pratico. Per prima cosa è importante notare che la diagnosi non è un processo semplice neanche per un esperto del settore e nel suo caso lei non fornisce molte indicazioni. Seguendo questa linea di lavoro è doveroso notare che i vari approcci psicoterapeutici hanno dei presupposti apparentemente molto diversi ma di fatto hanno anche molti punti in comune ed attualmente si guarda con molto interesse ad un approccio integrato. Pertanto forse più che stabilire quale sia il tipo di orientamento teorico forse potrebbe essere una buona possibilità iniziare con un consulto e successivamente stabilire se e cosa fare. Sicuramente su questo sito troverà facilmente un professionista con cui parlare e forse dietro questa sua domanda apparentemente molto semplice si possono già individuare dei temi o dei suoi vissuti su cui iniziare a riflettere in quanto il sapere quale sia il migliore non sembra un argomento di secondaria importanza nella sua visione delle relazioni. Un cordiale saluto
Salve, l'intervento cognitivo-comportamentale può essere l'approccio giusto per il trattamento del DOC. E' un indirizzo terapeutico pratico, si lavora su tre aspetti connessi tra di loro: pensiero, emozione e comportamento. Ogni disturbo viene affrontato con metodologie precise.
Nel trattamento paziente e terapeuta stabiliscono degli obiettivi specifici. In tutto il percorso il paziente è soggetto attivo nel processo di cambiamento.
Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Salve, vede una diagnosi è una etichetta che può essere utile al terapeuta per intraprendere una modalità di intervento piuttosto che un'altra. Al paziente serve a poco. Il miglioramento della qualità di vita del paziente dipende dal lavoro che nasce all'interno della relazione terapeutica che si instaura nella terapia. Per il disturbo che ci ha indicato serve una buona alleanza terapeutica, come per tutti i disagi psicologici. Le tecniche specifiche che si utilizzano nei diversi approcci non determinano di per se nessun esito certo. Le potrei descrivere l'approccio che seguo, che è un approccio fenomenologico, chiaramente utile per tutti i tipi di disturbi, che utilizza un metodo ben preciso di indagine del vissuto emotivo che è sottostante alla sintomatologia. Ma detto questo l'importante è che trovi qualcuno con cui si sente a suo agio e vedrà che la terapia sarà funzionale.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, per il DOC un approccio valido è la psicoterapia cognitivo comportamentale in quanto possiede tecniche strutturate e evidenze scientifiche sull'efficacia. Prima di iniziare è importante avere una diagnosi e concordare con lo psicoterapeuta l'appropriatezza di quel metodo per quel paziente. Saluti. SV
Salve io lavoro con l'EMDR per i DOC
sono disponibile anche online
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buongiorno! L'approccio cognitivo-comportamentale per il DOC è ottimo e i suoi protocolli di intervento specifici sono stati scientificamente validati da anni. Anche un approccio dinamico può dare i suoi frutti, specie se integrato. La differenza la fa il terapeuta, l'empatia che si crea con lui, la condivisione di punti di vista e obiettivi da raggiungere, etc... La psicoterapia, al di là degli approcci, la fa la persona. Scelga un terapeuta con cui si trova bene e vedrà che farà un buon percorso. Cari saluti! Dott. Roberti
Buongiorno, la ricerca predilige la psicoterapia cognitivo comportamentale.
Si orienti su questa scelta.
dott Tealdi
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Salve,
il mio approccio è di tipo psicodinamico, per cui non posso non dirle che credo fermamente nella validità della mia specializzazione.
Una specializzazione ad indirizzo psicodinamico, la stagrande maggiornaza delle volte, assicura un training personale dello psicoterapueta che è fondamentale alla cura verso altre persone. Non tutti gli approcci richiedono questo training ai professionisti.
E' altrettanto utile che lei sappia che, al di là dell'indirizzo di specializzazione in psicoterapia, ciò che conta è la qualità della relazione terapeutica. Deve sentirsi a suo agio con la persona che la accompagnerà nel suo percorso.
Le auguro buone cose,
Dott.ssa Di Nardo
Salve, l'aspetto più importante in una terapia, a prescindere dal tipo di approccio, è la relazione che si instaura con il terapeuta. Per qualcuno può richiedere più tempo riuscire ad affidarsi a qualcuno ma la invito a provarci e discutere direttamente con lui eventuali dubbi sul percorso e sulla vostra relazione. Per il trattamento del DOC da un punto di vista scientifico finora è stata riscontrata particolare efficacia della terapia cognitivo-comportamentale. Con i pazienti che mi hanno portato questo tipo di disturbo solitamente utilizzo anche esercizi tratti dalla pratica Mindfullness che si sono rivelati uno strumento efficace nel ridurre gli stati ansiosi che spesso innescano le compulsioni e nel ridurre i pensieri ruminativi. Le auguro di trovare qualcuno che possa accompagnarla in questo percorso e rimango a disposizione per rispondere a dubbi o per prenotare un colloquio. Un saluto, Dott.ssa Laura Castellino
Gentile utente, secondo il mio punto di vista, non esiste un trattamento di elezione per il singolo disturbo. Esiste un incontro, quello dello spazio di psicoterapia, tra due persone che può essere efficace a prescindere dalla sintomatologia riportata. Le auguro, dunque, di riuscire a trovare il professionista col quale possa sentirsi a suo agio, compres* e accolt*.
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Salve,
a mio avviso non esiste un approccio più o meno valido per tale condizione; ciò vale in generale e per tutte le altre singole condizioni che necessitano, invece, di una buona alleanza terapeutica tra questi e il paziente.
Più che uno specifico approccio, ritengo essere questa la chiave e mi auguro che possa trovare la più adatta a lei.
Dott.ssa Martina Lanzafame

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