Salve, Volevo porre una domanda a proposito di una problematica che recentemente mi ha sconvolto. P

24 risposte
Salve,
Volevo porre una domanda a proposito di una problematica che recentemente mi ha sconvolto. Premetto che mi è capitato già 3/4 volte di provare episodi che, seppur non diagnosticati effettivamente da uno specialista, penso siano riconducibili all'attacco di panico e, diverse altre volte, ho riconosciuto dei sintomi derivanti dall'ansia. Uno degli ultimi giorni mi è capitato di avere due attacchi di panico nella stessa giornata, ma di una durata di circa 5 minuti. Ho sentito un dolore al petto molto forte e, soprattutto nella seconda occasione, una strana sensazione di svenimento. Avevo paura di un infarto o di svenire, ma non in maniera eccessiva come mi successe precedentemente e, a parte queste sensazioni già descritte, una piccola difficoltà respiratoria, ed un leggero intorpidimento alle braccia, non ho avuto altri sintomi. Ciò che più mi faceva male era questo forte dolore al petto, ma dato che ho già affrontato attacchi peggiori, mi sono calmata respirando tranquillamente e dopo 5 minuti è tutto improvvisamente scomparso. Vi ringrazio in anticipo per le risposte che ogni giorni fornite a noi utenti, nonostante non è facile capire bene le problematica tramite una semplice descrizione.
Grazie e buon lavoro
Dott. Giacomo Caiani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Nova Milanese
Buonasera,
mi dispiace per la situazione sicuramente non semplice che descrive: molti dei sintomi che lei descrive sono effettivamente compatibili con un attacco di panico. Non mi lascia eccessivamente tranquillo il forte dolore al petto, che, sebbene possa essere presente, non dovrebbe essere particolarmente intenso. Senza voler essere troppo catastrofista, le suggerirei di fare comunque un controllo per escludere qualsiasi ruolo organico di queste sensazioni che riporta, ma valuti lei anche in base alla sua età e alla sua storia medica.
Se comunque dovesse essere confermato che questi attacchi che sperimenta non hanno una motivazione altra, le suggerisco di prendere contatto con uno psicoterapeuta

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Capisco quanto possano essere spaventosi e disorientanti gli attacchi di panico e mi dispiace molto per quello che stai attraversando. Gli attacchi di panico possono manifestarsi con sintomi come dolore al petto, sensazione di soffocamento, battito cardiaco accelerato e intorpidimento, proprio come quelli che hai descritto. Anche se questi sintomi sono estremamente sgradevoli, è importante ricordare che non sono pericolosi per la vita.

Quando ti capita un attacco di panico, una cosa che può aiutarti è concentrarti sulla respirazione. Provare a respirare lentamente e profondamente può contribuire a calmare il tuo sistema nervoso. Puoi cercare di inspirare lentamente dal naso, trattenere il respiro per un momento, e poi espirare lentamente dalla bocca.

Un'altra tecnica utile è quella del radicamento. Questa tecnica può aiutarti a rimanere presente nel momento e a distogliere la mente dai sintomi fisici. Potresti provare a concentrarti su ciò che ti circonda, osservando i dettagli degli oggetti vicini o concentrandoti sulle sensazioni fisiche, come il contatto dei piedi con il pavimento.

Parlare con te stessa in modo rassicurante può anche essere di grande aiuto. Ricordati che hai già affrontato situazioni simili e sei riuscita a superarle. Dire a te stessa che sei al sicuro e che l'attacco passerà può aiutarti a ridurre l'ansia.

Potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale. Uno psicoterapeuta può offrirti ulteriori strategie e tecniche per gestire l'ansia e gli attacchi di panico, aiutandoti a comprendere meglio le cause sottostanti e a lavorare su di esse.

Spero che questi suggerimenti possano aiutarti a sentirti meglio. Non esitare a cercare aiuto se ne senti il bisogno. Sei forte e puoi superare anche questo.

Un caro saluto
Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Salve, da quello che scrive potrebbero sì essere attacchi di panico ma questo potrà confermarlo solo lo specialista con cui deciderà di risolvere queste situazioni di malessere. Detto questo, se ha già eseguito degli esami medici e sa che non è nulla di organico, perché continuare rischiando di avere altri episodi di questo tipo? Gli attacchi di panico sono una sintomatologia che, ad esempio, l'approccio breve strategico è in grado, in base alla persona, di migliorare o/e risolvere del tutto. Servono sempre due elementi nella vita: accorgersi di avere una difficoltà e decidere di voler risolvere quella difficoltà.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Dr. Davide Este
Psicologo, Psicologo clinico
Manerbio
Salve gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta attraversando e comprendo quanto possa essere difficile conviverci.
Dai sintomi che lei descrive potrebbero effettivamente essere riconducibili ad attacchi di panico, ma questo può essere confermato solo attraverso una visita specialistica che possa escludere una causa organica (visto gli intensi dolori al petto) .
Se ha già svolto degli esami medici e ha constatato che non è nulla di organico, ritengo utile per lei richiedere un consulto psicologico in modo da affrontare la situazione e la sintomatologia correlata nel modo più efficace possibile.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto.
Dott. Davide Este
Dott.ssa Federica Allario
Psicologo, Psicologo clinico
Corio
Buongiorno,
La sua esperienza di attacchi di panico e sintomi d'ansia è comprensibilmente angosciante e merita un'attenzione attenta e comprensiva. Dal punto di vista psicologico, questi sintomi possono essere visti come una reazione intensa del corpo a situazioni di stress o a conflitti emotivi.
Eventualmente farei dei controlli con uno specilista per escludere cause organiche, dopodichè è vero che i sintomi fisici che riporta, quali dolore al petto, sensazione di svenimento e difficoltà respiratoria sono tipici degli attacchi di panico. Questi sintomi possono sembrare allarmanti, ma è importante ricordare che, sebbene siano molto spiacevoli, non sono pericolosi per la vita. Sono il risultato di una risposta intensa del sistema nervoso autonomo, che prepara il corpo a una "lotta o fuga" anche quando non c'è un vero pericolo imminente.
Riflettere su cosa stava accadendo nella sua vita quando ha iniziato a sperimentare questi attacchi di panico può essere utile. Ci sono stati eventi stressanti o cambiamenti significativi? Le emozioni come la paura, l'ansia e lo stress possono manifestarsi fisicamente quando non vengono riconosciute o affrontate adeguatamente.
La sensazione di svenimento e il dolore al petto possono essere sintomi della sua ansia che si esprimono attraverso il corpo. Il fatto che abbia già affrontato attacchi peggiori e sia riuscita a calmarsi respirando tranquillamente indica una buona capacità di gestione dell'ansia. Tuttavia, questi episodi ripetuti suggeriscono che potrebbe beneficiare di un ulteriore supporto psicologico. Parlare con un professionista della salute mentale può aiutarla a sviluppare strategie per gestire l'ansia e prevenire futuri attacchi di panico.

La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Prendersi cura della propria salute mentale è fondamentale, e un percorso terapeutico può offrirle il supporto necessario per affrontare queste difficoltà.

Cordialmente,
Dott.ssa Allario Federica
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dott.ssa Graziella Bauleo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Sembra che tu stia affrontando episodi di attacchi di panico e ansia, che possono essere molto sconvolgenti ma sono trattabili. È importante consultare un professionista per una valutazione accurata e un supporto adeguato.
Il dolore al petto e la sensazione di svenimento possono essere sintomi comuni durante un attacco di panico, ma è sempre meglio consultare un medico per escludere eventuali cause fisiche. Respirare profondamente e calmarsi durante l'attacco è un ottimo modo per gestire i sintomi.
Ricorda che non sei solo e che ci sono risorse disponibili per aiutarti a gestire l'ansia e gli attacchi di panico. Rivolgiti a uno psicoterapeuta per un supporto adeguato e per trovare il trattamento più adatto a te.
Ti auguro di cuore di trovare il sostegno di cui hai bisogno e ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza.
Dott. Dario Martelli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, i sintomi che lei descrive sono riconducibili agli attacchi di panico. e' sempre meglio fare un indagine medica per sgombrare dubbi ma mi sembrano riconducibili. mi pare anche che lei abbia imparato sul momento come affrontarli e ricondurli a stabilizzazione. In ogni caso, spesso sono un campanello d'allarme di una particolare situazione emotiva che si sta vivendo. Una psicoterapia può servire da prevenzione per il resto della sua vita. Nel caso sono a disposizione. Buona serata!
Dott.ssa Roberta Floris
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno, sembrerebbe una sintomatologia riconducibile all'ansia e agli attacchi di panico ma, se non ha ancora effettuato una consulenza medica, sarebbe il caso di effettuarla: solo per escludere cause fisiche. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a implementare le strategie di fronteggiamento di queste problematiche (la respirazione diaframmatica è una modalità, ma va affiancata da altre tecniche), che, seppure molto fastidiose, spiacevoli e sconvolgenti, possono essere risolte alla radice. In terapia si scoprirebbero anche le cause del suo disturbo e quindi avrebbe un quadro completo. Si affidi ad uno specialista e vedrà che ritroverà il suo benessere!
Dr. Alessandro Matteuzzi
Psicologo, Psicoterapeuta
San Casciano in Val di Pesa
Salve,
io vedo che molte persone che soffrono di ansia o attacchi di panico, traggono grandi benefici da semplici esercizi di respirazione (come mi sembra che anche tu abbia già sperimentato su di te.
L'ansia è spesso un sottoprodotto di un'aggressività non vissuta, come una specie di "autostima" non incanalata, non usata; a forza di non usarla il nostro cervello implicito (chiamalo pure irrazionale), inizia a sentirsi come incapace di affermarsi.
Insomma davvero diversi miei pazienti hanno ottenuto ottimi risultati in poco tempo e con pochi sforzi, però si applicavano (e lo fanno tuttora).
Quindi ti suggerirei di approfondire queste metodiche che puoi implementare anche semplicemente da tutorial su youtube o affidandoti ad esperti (siamo in tanti).
Tante cose!
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Buonasera, anche se la sintomatologia descritta richiama ad ansia e panico, mancando alcuni dati anamnestici, come ad esempio l'età, direi che ragionevolmente possa fare un passaggio dal suo medico.
Anche una semplice misurazione della pressione arteriosapotrebbe essere utile.
Detto questo slpossono essere ricercate eventuali cause psicogene e quindi progettare linizio di una psicoterapia.
Saluati, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Enrica Longo
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Salve,
dai sintomi che riporta lei potrebbe trattarsi di attacchi di panico, ma come altri miei colleghi hanno detto precedentemente, è importante prima escludere cause organiche. Per questo sarebbe utile rivolgersi al proprio medico, se non l'ha già fatto. Se i sintomi non sono associati a cause organiche, la invito a prendersi cura di sé iniziando un percorso psicologico per evitare che questi possano inficiare la sua vita quotidiana. È già molto importante il fatto che abbia trovato in autonomia delle strategie per affrontare i momenti di crisi attraverso la respirazione, ma sarebbe importante per lei trovare uno spazio per lavorare sulle cause sottostanti i sintomi.
Buona giornata,
Enrica Longo
Buongiorno, comprendo come la situazione descritta possa affaticarla e disorientarla. Essere colti improvvisamente da un intenso stato di tensione può generare una profonda preoccupazione che meriterebbe un approfondimento. Per quanto la descrizione dei sintomi non sia sufficiente per fare diagnosi, le suggerisco di attenzionarli, parlandone con il suo medico curante per escludere eventuali cause organiche e rivolgendosi ad uno psicologo che potrà aiutarla ad affrontare questo momento di forte ansia. Il suo corpo le sta chiedendo di prendersi cura di sé ed è importante che tale cura passi attraverso un ascolto psicologico. Se lo desidera, non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Romagnano
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
quello che descrive è la tipica fenomenologia dell'attacco di panico. Se trattati in un percorso di psicoterapia, il paziente impara il ruolo cognitivo nell'inizio e prosecuzione dell'attacco di panico; dunque, tramite una semplice psicoeducazione e indicazione di primi strumenti di auto-aiuto (esempio, l'insegnamento di apposite tecniche di rilassamento) in seduta, il paziente può imparare, già dopo poche sedute, a stare meglio e risolvere, almeno in parte, gli attacchi di panico.
Qualora se ne ponesse la necessità, si tratterà anche di indagare eventuali aree conflittuali connesse all'angoscia preliminare agli attacchi di panico, o alle difficoltà di contatto emotivo che determina la necessità che le emozioni emergano in via psicosomatica come accade, appunto, tramite gli attacchi di panico.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Rimango disponibile anche per consulti online,

Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Anna Tosi
Psicologo, Psicologo clinico
Caldiero
Buongiorno, ti ringrazio di aver condiviso la tua situazione. Sicuramente il disagio che si porta dietro questa sintomatologia è frustrante e a volte invalidante e, da come lo descrivi, ha le caratteristiche tipiche proprio di un attacco di panico. Quando se ne sperimenta uno e a questo si associa molta ansia e spavento, è facile che inconsapevolmente aumenti l'attenzione e il monitoraggio dei tuoi stati fisiologici per timore che se ne verifichi un altro. Questo però comporta la tendenza a interpretare anche normali variazioni fisiologiche come ad esempio stanchezza, batticuore, un pò di affanno, o come dici tu, piccole difficoltà respiratorie, come segnali di allarme che fanno scaturire il timore che si stia per svenire o morire. Ma molto spesso questi sono solo pensieri che trasformano un piccolo malessere fisico in forte ansia e nel conseguente attacco di panico. Quindi è importante essere consapevoli di questo meccanismo per riconoscerlo quando si innesca e provare a gestirlo ad esempio con tecniche di rilassamento e controllo del respiro o strategie di distrazione che allontanino l'attenzione dai sintomi fisici. Dopodichè se questi episodi iniziano ad avere un impatto rilevante nella tua vita, la cosa migliore è rivolgersi a uno psicologo o uno psicoterapeuta per affrontare le problematiche alla base del sintomo.
Spero di esserti stata d'aiuto. Resto a disposizione e ti auguro una buona giornata. Dott.ssa Anna Tosi
Dott.ssa Valeria Oliveri
Psicologo, Psicologo clinico
Montespertoli
Gentile utente, i sintomi che descrive sembrano afferire all'ansia, nello specifico a degli attacchi di panico - come da lei anticipato. Ad ogni modo sarebbe necessario raccogliere più informazioni a riguardo, così da comprendere appieno il suo vissuto d'ansia e poterlo inquadrare nosograficamente. Ciò che mi sento di consigliarle è di intraprendere un percorso psicologico con un professionista apposito, così da acquisire le strategie grazie alle quali attenuare i sintomi e trovar loro risoluzione. Resto a disposizione per un colloquio - anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Mi dispiace sentire che stai vivendo attacchi di panico. È importante cercare un parere medico per escludere eventuali cause fisiche dei tuoi sintomi al petto. Sebbene le descrizioni siano limitate, i sintomi che hai menzionato sembrano riconducibili a un attacco di panico. Considera di consultare uno psicologo specializzato nell'ansia e nel trattamento degli attacchi di panico. Possono aiutarti a comprendere meglio le cause sottostanti e a sviluppare strategie per gestire l'ansia. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o supporto. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. I sintomi descritti sembrano riconducibili agli attacchi di panico come lei ha già pensato. porre l'attenzione alla respirazione può essere un buon modo per far fronte a questi attimi così spaventosi perchè ci permette di portare la mente al momento presente. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo specializzato in attacchi di ansia e di panico in modo da poter comprendere meglio la causa di questi suoi attacchi di panico e mi sento di consigliarle anche qualcuno che sia specializzato in tecniche di rilassamento e/o mindfullnes. Queste tecniche se imparate e utilizzate possono essere molto efficaci per poter gestire un altro eventuale attacco di panico.
A disposizione per ulteriori chiarimenti o per uno spazio (anche online) dove poter approfondire il suo vissuto.
Dott.ssa Daniela Sanacore
Psicologo, Psicologo clinico
Monte Compatri
Salve gentile Utente, benchè i sintomi da Lei descritti sembrerebbero far pensare ad un attacco di panico, il consiglio è quello di procedere in prima istanza ad un consulto medico, così da fugare dubbi relativi a problemi di natura prettamente fisiologica.
Dott.ssa Pamela Puggioni
Psicologo clinico, Psicologo, Professional counselor
Oristano
buongiorno, gli episodi che lei riferisce NON sono assolutamente riconducibili nè ad attacchi di panico nè ad attacchi d'ansia. La invito a farsi fare l'impegnativa per un elettrocardiogramma e a parlarne col suo medico di famiglia.
Buongiorno,
Immagino non sia facile questa situazione. Tuttavia leggo che ha avuto buone capacità di gestione di questi episodi che ha descritto. Mi chiedevo quale fosse la sua domanda. Se il suo dubbio è se effettivamente si tratti di attacchi di panico, da quel che descrive così può sembrare, tuttavia sarebbe opportuno approfondire meglio tutta una serie di sensazioni di cui lei parla per poter avere una risposta.
Se il suo interesse è che questi episodi si estinguano, posso consigliarle solo di iniziare un percorso con un professionista, su questa piattaforma ne può trovare tantissimi se è interessata! :)
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza in modo così chiaro e sincero, perché raccontare ciò che accade durante un attacco di panico non è mai semplice, soprattutto quando la mente tende a rivivere quelle stesse sensazioni mentre le descrive. Vorrei rassicurarla subito su un punto: quello che racconta è coerente con ciò che spesso accade durante un attacco di panico, in particolare la paura di svenire o di avere un infarto è una delle paure più frequenti e comprensibili, perché i sintomi fisici sono così intensi da far temere un problema grave di salute. Il dolore al petto, la difficoltà a respirare, l’intorpidimento delle braccia sono segnali molto comuni, legati all’attivazione del corpo di fronte a uno stato di allarme improvviso. Durante un attacco di panico, infatti, l’organismo si comporta come se fosse in pericolo reale: aumenta il battito cardiaco, i muscoli si tendono, la respirazione diventa più veloce o più superficiale, e tutto questo può generare dolori, formicolii o vertigini. Non è pericoloso in sé, ma la mente, non sapendo distinguere tra pericolo reale e immaginato, interpreta questi segnali come un segnale di malattia, e questo alimenta ulteriormente l’ansia. Ciò che colpisce del suo racconto è la consapevolezza che lei ha maturato: ha riconosciuto i segnali, ha saputo respirare con calma e, nonostante la paura, è riuscita a riportare sotto controllo la situazione in pochi minuti. Questo è un segnale importante perché dimostra che dentro di lei ci sono già delle risorse utili, anche se in certi momenti sembrano non bastare. Vorrei invitarla a non sottovalutare, però, la frequenza e l’impatto di questi episodi. Seppure siano durati pochi minuti, il fatto che siano ricorrenti e così intensi merita attenzione. Non perché siano pericolosi per la sua salute fisica, ma perché possono influenzare profondamente la qualità della sua vita. Spesso, infatti, quello che genera più sofferenza non è l’attacco di panico in sé, ma la paura che possa tornare, magari quando si è soli o in un luogo in cui non ci si sente al sicuro. Questa paura alimenta uno stato di iper-vigilanza e di tensione costante, che rende più probabile il ripetersi di nuovi episodi. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, uno dei passi più efficaci è imparare a conoscere bene il funzionamento dell’ansia e del panico. Capire come i pensieri, le sensazioni fisiche e i comportamenti si influenzano a vicenda è il primo strumento per riprendere controllo. L’obiettivo non è eliminare completamente l’ansia, perché è una parte normale della nostra mente, ma imparare a riconoscerla, accoglierla e lasciarla andare senza che prenda il sopravvento. Nel suo caso potrebbe essere molto utile iniziare un percorso con uno psicologo specializzato in disturbi d’ansia, che possa aiutarla a individuare cosa mantiene vivo questo circolo. In terapia si lavora spesso su esercizi di respirazione, tecniche di rilassamento, ma soprattutto sulla ristrutturazione dei pensieri catastrofici, come la paura di avere un infarto o di perdere il controllo. Più si impara a riconoscere questi pensieri per quello che sono, meno potere avranno di scatenare la reazione di allarme. Un altro passo importante riguarda il corpo: imparare a stare nel corpo anche quando arrivano sensazioni spiacevoli è fondamentale. Spesso, infatti, la tendenza è quella di controllare o evitare: si cerca di fermare subito i sintomi, di distrarsi o di allontanarsi. Ma paradossalmente questo rinforza l’idea che quelle sensazioni siano pericolose. Al contrario, in un percorso guidato, si lavora per tollerare gradualmente il disagio, così da sperimentare che si può stare bene anche se l’ansia si fa sentire. Se non lo ha già fatto, le suggerisco comunque di parlarne anche con il medico di base, non tanto per escludere problemi fisici (cosa utile se non l’ha mai fatto) ma per avere un supporto in più nella gestione di eventuali sintomi che la preoccupano. Lei ha già dimostrato di avere una buona capacità di autocontrollo, ma non deve affrontare tutto da sola. A volte, accogliere un aiuto professionale fa davvero la differenza tra convivere con la paura e imparare a viverci accanto senza che governi la propria vita. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Salve, grazie per aver condiviso un suo vissuto cosi delicato. facciamo un po di chiarezza:

ATTACCO DI PANICO
È un evento breve, improvviso e molto intenso di paura o disagio.
Ha caratteristiche precise:
Comparsa improvvisa
Arriva “a ondate”, spesso senza un motivo apparente.
Picco entro 5–10 minuti
I sintomi raggiungono il massimo molto rapidamente.
Sintomi fisici e cognitivi intensi, come:
tachicardia, respiro corto
sensazione di soffocare
vertigini o svenimento
tremori, formicolii
sensazione di irrealtà
paura di morire, impazzire o perdere il controllo
Durata limitata
Di solito 10–20 minuti, anche se può lasciare stanchezza dopo.
Caratteristica clinica
Un attacco di panico è un episodio ben definito riconosciuto dai manuali diagnostici.

EPISODIO DI PANICO
È un termine più ampio, meno tecnico. Può riferirsi a:
Manifestazioni di panico meno intense o incomplete
Magari hai molti sintomi, ma non raggiungono l’intensità o la quantità richiesta per essere definiti "attacco di panico completo".
Un evento di panico dentro un altro contesto
Per esempio:
un picco di ansia molto forte durante una crisi d’ansia
un momento di paura intensa senza raggiungere il vero attacco
un'anticipazione del panico (“sentivo che stava arrivando ma non è esploso del tutto”).

in ogni caso, iniziare un percorso di supporto psicologico, la aiuterà ad affrontare al meglio ogni situazione, conoscendo anche lati personali e imparando a gestire in modo sano la sua vita. Resto a sua disposizione.

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