Salve, sto lavorando e vivendo all'estero. Mi sono trasferito per amore. Trovare un lavoro e' stato

18 risposte
Salve, sto lavorando e vivendo all'estero. Mi sono trasferito per amore. Trovare un lavoro e' stato difficile nonostante i titoli accademici e il paarlare inglese perche era necessario sapere la lingua locale. Ora dopo quasi un'anno e nonostante i successi ottenuti in questo anno lavorativo mi sento molto male. Mi sento che sto logorando a lavoro. Non mi piace cio che faccio, e dubito che mi paiccia anche cio che ho studiato. Questo perche il mio lavoro e' diverso alla fine dai miei studi, ma anche quando mi avvicino ad essi non mi desta alcun interesse. Esparante vivo da un fine settimana all'altro e la mia motivazione e e' a terra. Come dicevo nel mio lavoro sono contenti eppure io mi sento il cosidetto ''impostore'' oppure ''ignorante''. Non posso cambiare lavoro perche butterei via qualcosa di preioso che ho ottenuto con fatica sacrifici e sofferenza. Non posso cambiare lavoro perche non mi sarebbe facile trovarne un'altro dove vivo. Non posso cambiare lavoro perche dubito che mi piacerebbe. L'unica risposta che mi do e' trovare un modo di sopportare e affrontare tutto cio. Non voglio tornare a casa e lamentarmi come sto facendo, ma sento che devo scaricare perche sono frustrato tutto il giorno. E dentro di me ho questa forte sensazione di impossibile&contrasto (non mi viene la parola, come si potrebbe definire?) tra l'essere grato per cio che ho e non volerlo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, mi dispiace molto del disagio che esprime con le sue parole e la ringrazio di aver condiviso questa esperienza. Riesco ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. A volte rimane difficile capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi stessi. Cercare di scoprire le nostre modalità di agire, capire il perché di questa difficoltà a prendere una decisione e a trovare soddisfazione in ciò che facciamo, può aiutare a farla stare meglio. Uno degli obiettivi potrebbe essere quello di chiarire questa confusione trasformando questo malessere in benessere attraverso un percorso psicologico. Questo potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente e affrontare il futuro in modo meno angoscioso. Resto a disposizione semmai volesse. Dott. Fabrizio Ricciardo
Buonasera, mi spiace per la situazione che sta attraversando, ma perché non provare a richiedere un consulto anche online al fine cercare di comprendere il senso di questo turbamento e rimettere in moto le sue risorse. Un caro saluto
Buonasera, grazie per averci scritto e per aver condiviso queste sue difficoltà, penso potrebbe essere utile per lei iniziare un percorso terapeutico per poter lavorare su ciò che sente, queste sensazioni contrastanti e contraddittorie che non le permettono di essere grato per ciò che ha, per le sue competenze, e per come vive in un paese straniero. Può richiedere anche una consulenza online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Buonasera,
Nella sua premessa sottolinea che si è trasferito per amore. Trasferirsi non è una una scelta semplice anche se c'è la spinta di un progetto di vita con un'altra persona; è un po' come trovare un nuovo adattamento e tanti aspetti di sé vengono rimessi in gioco o s'impongono alla nostra attenzione per la prima volta. Insomma è un processo lungo e per certi aspetti faticoso. Se vorrà parlarne sono disponibile anche on-line. Buona serata
Dr.ssa Gorelli Alice
Buonasera, credo che sarebbe necessario fare maggiore chiarezza sul suo desiderio. Continuare su una via che sente non appartenerle per senso di colpa credo che la porterà ad aumentare il suo senso di frustrazione e mortificazione. Un percorso di psicoterapia potrebbero aiutarla.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Salve, il cambiamento è sempre un passo verso l'ignoto. Affrontare i limiti che si impone rispetto ad una ricerca di possibilità più soddisfacenti potrebbe essere un elemento da indagare per andare più a fondo nella sua situazione. Potrebbe giovarle intraprendere un percorso psicologico. Aprirsi alle proprie emozioni comprendendone il senso è la via per fare le scelte migliori per se stessi.
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa CAMILLA BALLERINI
Grazie della condivisione e complimenti per il coraggio di cambiare paese.
La situazione paradossale che descrive mi ricorda l'aforisma di Oscar Wilde: "Stai attento a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo".
Infatti, talvolta ciò che finalmente raggiungiamo con tanta fatica e sacrificio può non soddisfare completamente le nostre aspettative (che hanno avuto anni ed anni per crescere) o addirittura deluderci in pieno.
Ci si è sbagliati? No!
Perché era impossibile immaginare PRIMA come ci saremmo trovati in una specifica situazione finché essa non si realizza concretamente.
Che fare quindi? Guardarsi dentro, ascoltare le proprie emozioni, valutare vantaggi e svantaggi di cambiare ed eventualmente le possibili alternative da cercare e da costruire.
Ognuno di noi merita il meglio, anche se talvolta il meglio è da un'altra parte.
In bocca al lupo.
Salve, la cosiddetta "Sindrome dell'impostore"(occupare in posto che si pensa di non meritare o di non esserne all'altezza) crea una situazione di allarme continuo, malessere, incapacità di apprezzare il proprio lavoro. Si vive nell'angoscia di essere scoperti.
Cerchi un professionista esperto che possa mettere fine a questa pericolosa falsa credenza.
Un caro saluto.
Buonasera. Credo che i sentimenti contrastanti che sta vivendo, che descrive come l'essere grato per ciò che ha e non volerlo allo stesso tempo, potrebbero esser definiti dalla parola "ambivalenza". Il mio suggerimento è di rivolgersi ad un/a professionista per avere un proprio spazio di ascolto, attraverso il quale poter dar voce e forma all'esperienza che sta vivendo, con l'obiettivo di fare maggiore chiarezza rispetto ai suoi sentimenti e valutare quali scelte può fare per ritrovare la propria motivazione ed il proprio benessere. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, ha fatto un passo molto coraggioso! Trasferirsi in un altro paese non è un passo facile. Le difficoltà che si incontrano sono tante.
Si deve affrontare l'allontanamento da casa, l'ambientamento, adattarsi al nuovo contesto, cercare lavoro, forse una casa, il tutto complicato dalla non conoscenza della lingua e .... dalle aspettative nostre e degli altri.
Non è affatto semplice.
Può capitare ad un certo punto, e forse proprio nel momento in cui ci si aspettava di stare meglio, di trovarsi confusi, delusi, scoraggiati, ma è proprio in virtù degli sforzi fatti, delle risorse che abbiamo impiegato fino a questo momento che è importante fermarsi e riflettere, guardarsi dentro, capire a fondo le nostre emozioni, la guida dei nostri comportamenti, e capire il da farsi.
Si confronti con un professionista, le sarà d'aiuto per chiarire e ordinare le sue idee così da non rischiare di sentirsi travolto dalle emozioni e sentirsi senza via d'uscita.
Le consulenze possono essere anche online.
Un caro augurio
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Gentile utente di mio dottore,

questo potrebbe esser un momento della sua vita dove ha bisogno di prendersi cura di questi suoi dubbi di questa sua sofferenza. Molto probabilmente la sua scelta di accettare un lavoro che non le piace e di andare a vivere in un altro paese hanno a che fare col modo in cui vive la relazione con la sua compagna. Mi chiedo se ha mai fatto i conti in tutto questo con ciò che vorrebbe e desidera realmente per lei, perché ho come la sensazione che al primo posto abbia messo la coppia, ma la coppia è fatta anche di individui. Sente che la sua individualità in qualche modo sia stata schiacciata? Si affidi ad uno specialista, avrà l'opportunità di guardarsi nel profondo e capire bene le sue difficoltà del momento, vedrà che troverà le risposte che cerca.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Il fatto che lei si definisca un impostore (con la relativa sindrome) dice molto anche su come lei considera se stesso. Dopodichè pone un problema di adattamento a condizioni che ha già deciso non accettare. Messe così le cose non potranno migliorare, si faccia aiutare da un professionista per gestire la situazione presente ed impostare le basi per un futuro migliore.
Buonasera, mi dispiace per il malessere che sta provando. Comprendo la frustrazione nel non sentirsi soddisfatti, nonostante i risultati ottenuti. Ha provato a parlarne con la persona per cui si è trasferito? Ha condiviso queste sue emozioni? Le consiglio di non sopportare ma di affrontare le sensazioni che sta provando e il disagio che vive. È giusto questo suo bisogno di sfogarsi e scaricarsi, in quanto le emozioni è sempre bene tirarle fuori. Per questo le consiglio di intraprendere un percorso psicologico proprio per farsi aiutare a ritrovare l'equilibrio giusto per la sua vita e di conseguenza anche la serenità che le spetta. Qualora avesse bisogno offro consulenze anche online, resto a disposizione un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile Utente, può capitare di inseguire con molta volontà di qualcosa e scoprire di non starci comodi davvero una volta raggiunta. Non è mai facile per nessuno. Nel suo caso però sembrano sovrapporsi due aspetti: da un lato sente che questo lavoro non è fatto per lei, ma dall’altro sente che è lei a non essere fatto per questo lavoro. L’impressione è che si stia generando una tensione tra opposti che la fa sentire ostaggio di qualcosa che non solo non sa come cambiare, ma sulla quale non può riflettere serenamente, perché si “prescrive” una gratitudine che cozza con i suoi sentimenti attuali. È una situazione complessa, non c’è dubbio, ma può scoprire di avere più potere di quanto si riconosca. Cerchi aiuto in un percorso di terapia, anche online, ne trarrà beneficio. Un caro saluto
Gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta vivendo. Credo potrebbe essere utile iniziare un percorso terapeutico per poter approfondire la questione e lavorare sulle sue emozioni e sui suoi pensieri. Il mio suggerimento è quindi quello di rivolgersi ad un/a professionista per avere uno spazio di ascolto per sè, dove poter dar voce a ciò che sente e dove poter trovare strategie utili e funzionali per lei per affrontare la questione e ritrovare il suo equilibrio.
Un saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Buongiorno, in lei probabilmente albergano umori differenti. Da una parte sa di essere fortunato ad avere quel lavoro e dall'altra sente che tutto ciò non corrisponde a qualcosa che sente dentro e che non è del tutto chiara. Cerchi un sostegno psicologico e vedrà che la chiarezza la aiuterà a vedere le cose in modo diverso e a voce il quotidiano con più forza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Utente,

Leggendo le tue parole, posso percepire il peso delle tue preoccupazioni e il conflitto interno che stai affrontando. È comprensibile che dopo aver affrontato tanti cambiamenti e sfide, ti trovi ora in una situazione in cui senti di non essere pienamente realizzato nel lavoro e nella tua vita quotidiana.

La sensazione di essere un "impostore" o un "ignorante" è un sentimento comune che molte persone sperimentano, soprattutto quando si trovano in contesti nuovi o non del tutto allineati con le loro aspettative e i loro obiettivi personali. Tuttavia, è importante ricordare che il tuo valore non è definito dal tuo lavoro o dai tuoi successi professionali. Sebbene tu abbia ottenuto risultati positivi nel tuo lavoro attuale, è normale interrogarsi sul senso e sulla soddisfazione personale che esso ti offre.

La sensazione di contrasto tra la gratitudine per ciò che hai e il desiderio di qualcosa di diverso è un conflitto interiore che molte persone affrontano in situazioni simili. Potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti più a fondo, magari attraverso il supporto di uno psicologo o di un counselor, che può aiutarti a elaborare i tuoi pensieri e le tue emozioni in modo più chiaro e costruttivo.

Anche se cambiare lavoro può sembrare spaventoso o impossibile in questo momento, potresti trovare beneficio nell'esplorare le tue opzioni e valutare quali passi potresti intraprendere per avvicinarti a una situazione lavorativa che ti soddisfi di più. Ciò potrebbe includere l'aggiornamento delle tue competenze, l'esplorazione di nuove opportunità o l'avvio di un processo di riflessione più profonda sui tuoi interessi e passioni.

Infine, è importante ricordare che prenderti cura di te stesso, sia fisicamente che emotivamente, è fondamentale per affrontare situazioni difficili come questa. Trovare modi per gestire lo stress, trovare momenti di gratitudine nella tua vita quotidiana e cercare supporto dalle persone care o da professionisti qualificati possono aiutarti a navigare attraverso questa fase con maggiore resilienza e equilibrio emotivo.

Resto a tua disposizione per ulteriori discussioni o supporto che potresti necessitare.

Con cordialità,

Dott.ssa De Pretto

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