Salve, stavo cercando una farina di grano tenero a basso indice glicemico (non ho il diabete, ma a

12 risposte
Salve,
stavo cercando una farina di grano tenero a basso indice glicemico (non ho il diabete, ma alle ultime analisi avevo il glucosio a 99, per cui devo starci più attento).
Mi sono imbattuto in 2 farine (non citerò le marche, non sapendo se si può), ma le chiamerò farina X e farina Y.

-FARINA X CON IG 29-

Ingredienti:
farina di grano tenero 0, fibre alimentari 14% (fibra di grano, amido resistente*, inulina*). Può contenere tracce di soia, senape e lupino.

Valori nutrizionali x 100g:
Energia kJ/kcal 1381/330
Grassi g 1,00
di cui:
— acidi grassi saturi g 0,5
Carboidrati g 58
di cui:
— zuccheri g 1,9
Fibre g 15
Proteine g 12
Sale g 0

-FARINA Y CON IG 47-

Ingredienti
Farina di GRANO tenero tipo “1”(71,7%), amido resistente (17%), glutine di GRANO, inulina, enzimi, antiossidante: acido ascorbico.
Può contenere SOIA, SENAPE, LUPINO, SESAMO, LATTE.

Valori nutrizionali medi per 100g di prodotto

Energia 1351 kJ/321 kcal
Grassi 1,7 g
di cui acidi grassi saturi 0,4 g
Carboidrati 50 g
di cui zuccheri 0,5 g
Fibre 20 g
Proteine 17 g
Sale 0 g

La farina Y, avendo meno carboidrati e zuccheri, più fibre e proteine rispetto alla farina X, oltre ad essere una tipo 1 e non 0, non dovrebbe essere più salutare e meglio in tutto? Non mi spiego come la farina X possa avere l'indice glicemico di quasi la metà...è plausibile come cosa? Quindi è veramente meglio la farina X?

Grazie
Buongiorno, mi permetto di fare una premessa.
L'indice glicemico non è tutto quando si considerano gli effetti dei carboidrati sulla glicemia, ovvero l'indice glicemico indica la velocità di assorbimento del glucosio, ma molto più importante è il carico glicemico ovvero quanto glucosio sto effettivamente introducendo (ovvero quanta farina uso, meglio 30gr di farina 00 che 70 gr di farina basso IG). Ergo riduciamo prima la quantità dei carboidrati e poi ne valutiamo la composizione (esistono poi altri modi per abbassare l'indice glicemico di un piatto). Nelle farine da lei citate l'IG è stato ridotto con metodiche industriali (ovvero aggiungendo ingredienti che frenano l'assorbimento del glucosio come l'amido resistente o l'inulina -sostanze che vengono fermentate dai batteri intestinali nel colon-) cio' puo' portare alla produzione di gas come sottoprodotto e provocare gonfiore addominale.
La farina Y ha effettivamente una maggiore quantità di fibre e proteine rispetto alla farina X, il che può contribuire a una minore risposta glicemica. Tuttavia, l'indice glicemico di un alimento dipende da molti fattori, non solo dalla composizione nutrizionale, quindi è possibile che altri fattori abbiano influito sulla misurazione dell'IG.
Infine ha provato a considerare di utilizzare farine più naturali come farine a base di frutta secca (mandorle, nocciole, cocco) o farine naturalmente ricche di fibre come grano saraceno e canapa...?
Resto a disposizione , cordiali saluti

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Gentilissimo paziente, concordo con la risposta della collega, molto completa; in aggiunta le posso consigliare alcune farine a basso I.G:
farina di carrube: IG 12;
farina di ceci: IG 22;
farina di soia: IG 25;
farina di mandorle: IG 35;
farina di orzo: IG 35;
farina di quinoa: IG 40;
farina di segale: IG 40;
farina di kamut integrale: IG 45.
Rispetto alla farina bianca, la scelta salutare è eliminare le farine raffinate tipo “0” e tipo “00” e ridurrei la quantità per controllare il carico glicemico.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Concordo con le risposte esaustive date dai colleghi per scegliere farine a basso indice glicemico.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buonasera, l'indice glicemico é un concetto superato e non così rilevante come si pensava in passato. Ciò che mi sento di consigliarle è di non limitarsi a valutare solo l'indice glicemico degli alimenti, anche perché quest'ultimo varia in base alla composizione del pasto. L'aggiunta di grassi ad un pasto per esempio tende a rallentare il processo di digestione e assorbimento dei carboidrati. Questo può ridurre l'impatto sull'aumento dei livelli di zucchero nel sangue, abbassando l'indice glicemico complessivo. Lo stesso fanno alimenti ricchi di fibre, come cereali integrali, frutta, verdura e legumi. Detto ciò, è più importante concentrarsi su un'alimentazione equilibrata ed evitare un eccessivo introito calorico. Tuttavia, l'aspetto fondamentale è l'esercizio fisico, che migliora la sensibilità insulinica e lo stato di salute generale. Resto a disposizione. Distinti Saluti
Dott.ssa Ilaria Miscali
Gentilissimo, i colleghi hanno già fornito risposte esaustive con le quali concordo. Mi sento di consigliarle l'utilizzo di farine più naturali e meno processate, con meno ingredienti e con un maggior contenuto di fibre. Non si limiti a controllare solo gli indici glicemici degli alimenti, ma cerchi di avere in generale un'alimentazione equilibrata e ricca di alimenti non "industrializzati". Cordialmente AC
Salve, come hanno già ben spiegato i colleghi in precedenza, l'IG è un indice di laboratorio che non ha molta influenza sull'effettivo carico glicemico del pasto, cosa invece più importante da considerare. Oltretutto, considerare solo l'IG di un alimento è errato perchè nel momento in cui viene consumato con altri tipi di cibi (grassi, proteine, fibre) questo (l'IG) si abbassa! Infatti, aggiungendo ingredienti come l'amido resistente o l'inulina presenti nelle farine da lei citate si ha un calo dell'IG.
Per cui, non si focalizzi su questi parametri e scelga invece una dieta varia e ricca di cibi integrali e poco processati, con una lista di ingredienti il più breve possibile, senza conservati o grassi trasformati in etichetta. Quindi, meglio prendere una farina che contenga solo un ingrediente, per esempio farina 100% grano duro oppure farina 100% riso.

Valuti bene la quantità dei carboidrati presente in dieta e valuti anche l'attività fisica svolta durante la giornata. Anche una semplice camminata può aiutare tantissimo a tenere sotto controllo i valori di glucosio nel sangue.
Per qualsiasi cosa, rimango a disposizione.
Dott.ssa Antonella Monteleone
Gentile paziente, l'indice glicemico del singolo alimento non dovrebbe essere preso in considerazione, bensì va considerato il CARICO GLICEMICO dell'intero pasto. Inoltre, le consiglio di abbinare ai carboidrati sempre una fonte proteica, una fonte di grassi e una fonte di fibre, creando così un pasto bilanciato che moduli la risposta glicemica.
Buonasera. Più che fare un'analisi di un solo parametro come l'IG, sottolineo che l'alimentazione sana volta alla prevenzione dell'iperglicemica, è fondata sulla fibra solubile, quindi cereali integrali, non sottoposti a raffinazione. La farina, è già un prodotto raffinato, pertanto è bene che sia integrale (quindi tipo 1, migliore della 0) e di provenienza biologica per la presenza di pesticidi accumulati nella parte esterna del chicco. Inoltre, è bene variare i tutti i cereali e, in particolare modo, molto utile risulta essere l'avena.
Buongiorno caro paziente, come detto anche dai miei colleghi, il discorso dell'indice glicemico preso da solo può non essere esaustivo. Soprattutto in caso non vi sia un diabete conclamato, le consiglierei di valutare la sua alimentazione in toto, cosi da valutare se ha davvero bisogno di utilizzare una farina specifica o può semplicemente avere un'alimentazione equilibrata e "normale", senza alimenti particolarmente costosi.
Buongiorno, le consiglio di non guardare l'indice glicemico siccome è un dato molto fuorviante che non rispetta la realtà della quantità vera dei carboidrati. Di certo non mangerà mai un panificato con quelle farine da solo, sicuramente le mangerà insieme a dell'olio, delle verdure o altro e qui l'indice glicemico o MEGLIO il CARICO glicemico scende molto e sarà molto diverso dalla quota di carboidrati consumati ed assorbiti. Cari Saluti, Dott. Raffaele Tafuri
Buonasera, i miei colleghi hanno già risposto esaustivamente alla sua domanda.
Le voglio solo ricordare di considerare più il carico glicemico del pasto che l'indice glicemico del singolo alimento. faccia dei pasti completi, vuol dire ogni pasto meglio se composto dai tre macronutrienti, carboidrati proteine e grassi insaturi.
Buona serata
Buongiorno!
D'accordo su quanto detto finora, le farine di grano antico sono quelle che mi sento di consigliarLe: rispondono esattamente a quanto detto finora, sia in termini di indice glicemico, sia per il fatto che non sono processate e manipolate, e quindi sono quelle che il nostro organismo accetta e riconosce come cibo vero, vivo e vitale.
Cordialità!
Dott.ssa Marika Gurrieri

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