Salve, spesso in diverse situazioni, per un trauma passato che non voglio specificare, il cuore ini

22 risposte
Salve,
spesso in diverse situazioni, per un trauma passato che non voglio specificare, il cuore inizia a battermi fortissimo ed iniziano a tremarmi le mani senza controllo, proseguendo sulle braccia e tappandomi nelle situazioni peggiori anche la gola.
Sono situazioni es "vedere determinate persone" e "dover fare delle cose specifiche che provocano ansia" che dopo una brutta esperienza non riesco ad affrontare diversamente da come ho spiegato sopra. Ho provato a calmare i nervi spesso con molta nicotina ma ha un effetto percettibile ma troppo superfluo o contrario. Volevo chiedere senza varie spiegazioni es. terapie eccetera che ho già letto ma non fanno per me, se esiste un farmaco accessibile senza ricetta da assumere prima di un momento ansioso per "sopprimere" queste fastidiose reazioni...
Gentile utente, perché crede che non faccia per lei un percorso di terapia? Perché questo vorrebbe dire affrontare il "trauma passato che non voglio specificare"? Non esiste un farmaco senza prescrizione che possa intervenire su qualcosa per cui invece la prescrizione è necessaria, soprattutto quando l'ansia riguarda non sono la dimensione comportamentale ma anche quella cognitiva. Vorrei invitarla ad utilizzare e soprattutto sfruttare la consapevolezza che ha rispetto a quanto le accade. Non sarebbe forse meglio stare bene in profondità piuttosto che tappare momentaneamente la superficie finché non si ripresenta il tutto? Scelga per se stesso il lungo termine, piuttosto che il breve termine.

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Gentile utente, non si possono prendere ansiolitici senza una prescrizione medica, e poi i farmaci servono solo da salvagente, non risolvono i problemi.
È comprensibile che questo trauma del passato, probabilmente così tanto doloroso, la faccia stare male fino al punto di avere sintomi fisici, e che la spaventi il solo pensiero di riaffrontare quel dolore lontano, ma le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che la possa aiutare, altrimenti questa vecchia ferita continuerà a buttare sangue senza rimarginarsi e inevitabilmente a farla ancora soffrire.
Resto a disposizione. Un caro saluto
Dr.ssa Valentina Magrini
Buongiorno, sicuramente ha correttamente identificato che l'ansia situazionale è legata ad un evento traumatico passato e alle memorie emotive e corporee che probabilmente questo trauma ha creato ma proprio perché c'è una parziale riattivazione non è possibile controllare questi sintomi ansiosi agendo solo a livello farmacologico, con un farmaco tra l'altro da banco. Se ritiene di avere bisogno di un supporto farmacologico chieda al suo medico di fiducia o a uno psichiatra, ma non esiste la bacchetta magica che farà sparire l'ansia nelle situazioni che vive ora. La buona notizia invece che un approccio combinato di psicoterapia e se ritiene utile supporto farmacologico sono efficaci a ridurre l'ansia ed elaborare il trauma per non esserne più condizionata. Ci sono tecniche molto efficaci, come l'EMDR che permettono di lavorare sul trauma con un numero di sedute limitato, senza dover svolgere psicoterapie lunghissime. Se è interessata rimango a sua disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa Elisa Zocchi
Gentile utente, uno psichiatra le può indicare forse un farmaco ma qualsiasi farmaco lei possa assumere non risolverebbe il trauma subito nel senso che questo rimarrebbe inelaborato.
Come chiudere un incendio nella porta a fianco.
Dovrebbe assumere a vita farmaci per tenere sotto controllo Con risultati incerti tra l’altro.
L’approccio per eccellenza migliore per La desensibilizzazione e tislobarazione dei traumi e’ l’EMDR. Un approccio metodologico mirato e evidence based
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Gentile utente, a domanda secca fornisco risposta secca: (fortunatamente) non esistono psicofarmaci dispensabili senza ricetta medica. Inoltre, per alcune situazioni gli psicofarmaci sono esclusivamente sintomatici. Questo significa che evitare di affrontare la radice del problema (a prescindere dalla difficoltà di farlo) purtroppo prima o poi produce importanti difficoltà.
La invito a trovare la forza ed il coraggio di affrontare un percorso psicologico che ha esiti ben più duraturi degli psicofarmaci.
Buona serata!
Lei vorrebbe una specie di bacchetta magica da usare in piena autonomia senza doversi rivolgere a nessuno; probabilmente il solo pensiero di dover ricordare e raccontare l'evento traumatico la sconvolge. Purtroppo però, i traumi, se non elaborati, continuano a causare disturbi e sofferenza anche per tutta la vita e a poco servono i farmaci. Prima di dire che le terapie non fanno per Lei cerchi informazioni sulla terapia EMDR; si dia il permesso almeno di pensarci.
Cordiali saluti.
Gentile utente, purtroppo nessun farmaco al mondo potrà risolvere i problemi di cui parla. Sebbene possa essere utile contattare uno psichiatra il quale potrebbe prescrivere medicinali che possano agire sui sintomi ansiosi il mio consiglio è quello di provare ad iniziare una psicoterapia cercando di superare la reticenza verso di essa, reticenza che potrebbe essere data probabilmente dalla consapevolezza che iniziare un percorso del genere la porterebbe ad affrontare il trauma di cui parla. Inevitabilmente però è solo attraversando il dolore e ciò che ne consegue che si possono risolvere certe dinamiche e vedere finalmente la luce in fondo al tunnel! Forza e coraggio ci provi! Rimando a disposizione.
Un saluto
D.ssa gemma bosco
La pillola magica, insomma. No, niente ansiolitici senza ricetta medica. Ma nel suo caso, mi creda, non risolverebbero il problema. Utile affrontare il problema dal punto di vista psicoterapeutico, per agire alle cause invece di tamponare malamente gli effetti. Valuti lei. Cordialmente, dr.ssa Benvenuti
Buongiorno. Pienamente d'accordo con la collega. Il farmaco agisce sul sintomo. Prenda invece in considerazione un percorso terapeutico dove potrà andare alla causa. Sara un percorso difficile, doloroso, ma porterà a risultati.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Gentile utente,
non vi è la "possibilità" di assumere un farmaco senza prescrizione medica. Da quello che emerge nel suo scritto, mi sembra che lei stesso associ il suo malessere fisico a un trauma precedente.
Pertanto credo che senza un percorso terapeutico che vada a fondo di questi suoi stati, qualsiasi farmaco possa solamente tamponare momentaneamente il suo disagio.
Gentile utente, è singolare da un lato la consapevolezza che tali manifestazioni siano legate a un trauma passato, dall' altro la sua riottosità ad affrontare tale trauma, volendolo anche sopprimere farmacologicamente. Ciò che posso dirle è che la situazione che sta vivendo ora sembra legata ad una condizione di stress post traumatico e sinceramente, qualunque farmaco lei decidesse di prendere per placare tali sensazioni fisiche a valle, i ricordi, se sensazioni emotive non spariranno, a meno che lei non integrerà tali vissuti con una psicoterapia. Lei non è una macchina che non funziona, alla quale dare il giusto carburante per farla camminare e tutto torna al suo posto. Lei è un individuo, fatto di corpo, mente ed emozioni e la somma di tale complessità fa emergere dei vissuti così complessi che meritano di essere visti, ascoltati e apprezzati. Lei sta vivendo un momento di crisi, ma integrarlo può fare di lei una persona completa. Saluti.
Gent.le Utente, non esistono farmaci che possono essere presi senza il consulto di un medico, se desidera iniziare una terapia farmacologica deve rivolgersi a uno psichiatra o almeno al suo medico di base. I sintomi che descrive potrebbero essere una normale reazione di allarme, che il suo corpo attiva automaticamente come risposta a una situazione o a uno stimolo (visivo, uditivo, tattile, olfattivo, gustativo) che rievoca il trauma subito. Gestire questi sintomi attraverso un farmaco potrebbe dare un sollievo momentaneo, ma nel lungo termine non serve perché non elimina l’origine del problema. È comprensibile la sua decisione di non voler parlare apertamente del trauma, è un modo per proteggersi da quel passato. Ma le consiglio comunque di provare una psicoterapia cognitivo-comportamentale, sarebbe utile per comprendere il meccanismo che alimenta i sintomi e per apprendere delle strategie efficaci per gestirli. Non è obbligato a parlare del trauma durante le sedute, è lei che deve decidere se e quando affrontare il passato con il terapeuta. Perciò può anche limitare la psicoterapia alla gestione dei sintomi, se non se la sente di proseguire con l’elaborazione del trauma vissuto.
Rimango a sua disposizione, dott.ssa Irene Capello
Buonasera, noi siamo dei psicoterapeutici e non possiamo prescrivere farmaci, dovrebbe rivolgersi ad uno Psichiatra. Penso che non dovrebbe idealizzare troppo i psicofarmaci, anche se inizialmente in un momento di criticità potrebbero essere utili. Ma gli psicoformaci non possono essere presi a vita e nel momento in cui dobbiamo sospenderli prima vanno scalati e poi si sospendono, purtroppo i suoi sintomi si potrebbero ripresentare più forti di prima. Capisco che per lei è molto doloroso affrontare i ricordi del suo passato, ma è l'unico modo per superarli. Come le scrive una mia collega, che le ha risposto precedentemente, sono anch'io una sostenitrice della terapia EMDR che tramite l'elaborazione oculare potrebbe elaborare e superare tutti i traumi del suo passato, ho avuto molti successi con i miei pazienti. Mi può contattare se lo desidera, a causa del virus lavoriamo solo on-line con skype, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gent.ma
grazie di aver condiviso anche se parzialmente la sua situazione. Ci ha detto comunque molto anche senza descrivere la situazione traumatica.
sicuramente risalta a tutti il fatto che non vuole intraprendere un percorso psicoterapeutico, percorso che la aiuterebbe a superare il trauma e le renderebbe la vita migliore su molti aspetti. vi sono diversi approcci terapeutici anche brevi come quello mio, approccio breve e strategico. i farmaci sopiscono i sintomi ma non risolve, avrà dipendenza senza aver affrontato il suo "incubo"... si facci aiutare
se ha bisogno di maggiori informazioni o altro mi contatti
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Buonasera, dalla sua frase "quelle terapie non fanno per me" non è chiaro se ha provato un percorso e non è andato bene o se a prescindere non lo ritiene adeguato per lei. Posso dirle, come hanno già fatto i miei colleghi, che i farmaci che potrebbero alleviarle l'ansia devono essere prescritti per forza, per questo motivo potrebbe consultare uno psichiatra o il medico di base. Il trauma che ha subito è evidente che le crea un forte dolore, tanto da non volerne parlare. Proprio per questo la invito a chiedere una consulenza psicologica, perché i farmaci cureranno i suoi sintomi, ma non la causa. Non crede sia meglio superare del tutto il suo malessere, invece di permettergli di essere presente sempre nella sua vita?Se si farà aiutare potrebbe scoprire la bellezza della libertà mentale rispetto al suo passato doloroso. Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno! Immagino che sia stata una brutta esperienza e che il suo corpo reagisce all'alto livello emotivo con uno sfogo per "via corporea". Inutile dirle che sarebbe il caso di affrontare tutto in un percorso di psicoterapia, mi pare di capire che questo già lo sappia. Non esiste un farmaco che faccia sparire i suoi problemi perché può calmare le manifestazioni fisiologiche ma non le emozioni che lo sostengono. Le posso suggerire , per la mie esperienza, che il mondo dell'omeopatia le può portare qualche beneficio. In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Utente, mi colpisce che scrive che le terapie non fanno per lei. Come mai? Ha avuto qualche brutta esperienza? Non si scoraggi, continui a cercare, troverà una persona con la quale si troverà bene, la relazione terapeutica funziona come quella di coppia, ci si deve "prendere", sennò non funziona.
Se lei ha vissuto un trauma, è naturale che in determinate situazioni le tornano sintomi fisici che le creano disagio, il suo sistema nervoso sta in qualche modo rivivendo il trauma per cercare di superarlo. Le consiglio una psicoterapia in cui possa avere uno spazio dove poter elaborare il trauma e riuscire una volta per tutte a smettere di avere sensazioni che la disturbano. Un farmaco, che in ogni caso noi psicologi non potremmo darle, servirebbe solo a (come dice lei) sopprimere le sensazioni, senza risolvere quello che c'è sotto e questo porterebbe il suo corpo a sentirsi confuso e probabilmente ad esprimere il disagio in altro modo. Quando non ascoltiamo il corpo, il corpo trova altre strade per parlarci. Le sensazioni e le emozioni sono la nostra bussola interna, se le sopprime non saprà più quali sono i posti buoni per lei. Si fidi del fatto che se il suo corpo le segnala delle sensazioni, per quanto difficili possano essere da sostenere, ha un valido motivo.
Si ascolti e si faccia aiutare, alla radice.
In bocca al lupo
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Gentile utente, Il farmaco ansiolitico è da prescriversi previa visita e ricette di un medico competente. Anche laddove questo avvenga, la terapia farmacologica viene consigliata con una prescrizione e una posologia specifica e non può essere assunta solo quando Lei preferisce. Insomma, anche per questa serve un minimo di responsabilizzazione e di impegno (a tutela, beninteso, della Sua salute). Al momento, nel Suo caso, la volontà di assumere la responsabilità del proprio cambiamento sembra esserci molto poco, pertanto una psicoterapia, che sarebbe sicuramente più efficace nella risoluzione del problema, non è proponibile (ne avrebbe particolare effetto). Il consiglio è di rivedere le Soluzioni disponibili alla luce delle evidenze espresse dai colleghi e dalle effettive disponibilità di ciò che cerca. Una alternativa potrebbe essere un percorso di rilassamento (ma non creda sia efficace laddove Lei assuma un ruolo passivo). Se mancano i presupposti per percorsi di terapia, acceda a uno psichiatra e chieda un farmaco ansiolitico - che dovrà come minimo assicurarsi di assumere secondo prescrizione. Saluti, in bocca al lupo. DMP
Il farmaco può essere un aiuto ma non una soluzione. Purtroppo molti confondono l'effetto (anche temporaneo, poichè nel tempo si sviluppa tolleranza ad un determinato componente) del medicinale come una risoluzione terapeutica. Mi spiace dirlo in questi termini ma credo che in casi come questi sia necessario essere diretti: il sintomo tornerà, muterà e si adatterà al nuovo equilibrio e verrà a riproporsi. Una sintomatologia endogena non è risolvibile con metodi esterni, qualsiasi essi siano.
ps non escludo l'utilizzo di un ansiolitico, unito però ad un percorso che, nel tempo, le permetterà di gestire da sè tali sensazioni.

Dott. Vittorio Sarnelli
Gentile Utente,
purtroppo non esiste un farmaco che liberi dagli effetti di un episodio traumatico. Può tamponare, ma nulla più, anzi finisce col cronicizzare il problema impedendo di cercare realmente una soluzione, che è quella di imparare a riportare l'ansia entro la finestra di tolleranza. Non so quali siano le ragioni che le fanno sentire inadatta una terapia, ma è scientificamente la soluzione migliore per fare ciò, e spegnere lo stato di allarme che descrive, al quale bastano piccoli promemoria per scaricare. E' una condizione molto tipica della post-traumatizzazione. La incoraggio a rivedere la sua posizione rispetto la terapia, l'approccio EMDR sarebbe il migliore nel suo caso. Un caro augurio di buona fortuna
Salve,
il farmaco interviene sul sintomo, spesso è importante anche riconoscere la causa. Quest'ultima può essere indagata attraverso una consulenza psicologica.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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