Salve, sono una studentessa ed ho 24 anni. Da 4 anni ho una relazione stabile con un ragazzo poco pi

20 risposte
Salve, sono una studentessa ed ho 24 anni. Da 4 anni ho una relazione stabile con un ragazzo poco più grande di me. É stato il mio primo ragazzo in assoluto, e lo stesso io per lui, dal primo bacio alla nostra prima volta pochi mesi dopo che abbiamo iniziato a frequentarci. Non ho avuto nessun tipo di esperienza amorosa adolescenziale perché mi sono sempre sentita molto a disagio con gli altri, forse anche per il fatto che ho subito atti bullismo dovuti al mio peso in passato. Conviviamo ormai da tre anni, e sono stati bellissimi ma ammetto che a volte riconoscono essere una bella sfida continuare a stare insieme. Lui ha avuto un'infanzia molto difficile. Suo padre è sparito da un giorno all'altro e lui è cresciuto con una madre con problemi mentali che pur facendo del suo meglio, ha sviluppato nei suoi confronti una ossessione tale da arrivare a considerarlo il suo compagno più che suo figlio. Proprio per questo da quando stiamo insieme lei è diventata ancora più morbosa nei suoi confronti e ogni tot per un motivo qualunque inscena una lite per vomitargli addosso tutti i modi in cui secondo lei il mio ragazzo la ferisce.
Nonostante tutto io lo amo da morire, credetemi è la persona più intelligente, buona e arguta che conosca. Riesco a parlare con lui di qualunque cosa e per la prima volta da quando l'ho conosciuto mi sento davvero a mio agio con qualcun'altro. Eppure sin da quando ci siamo messi insieme è come se nella mia testa risuonasse un sottofondo con una nota stonata. È una persona estremamente pignola, fredda e scostante. Non ha alcuna sopportazione per gli imprevisti e calcola tutto, sempre nei minimi dettagli in modo maniacale. Da ciò che mangia sino al tempo da dedicare ad ogni attività. E non ce la faccio. Vedo nei suoi occhi, nelle sue espressioni il disprezzo per qualunque cosa faccio in modo diverso da come la farebbe lui. Il suo essere così precisino, calcolatore e meccanico a volte pesa da morire. Sta sempre sull'attenti, rigido, impassibile. Le volte in cui un bacio, una carezza un abbraccio sono date con spontaneità sono davvero rare. Questo riguarda anche la nostra vita sessuale. Non prende mai lui l'iniziativa. Ci sono giorni in cui sembra non riusciamo a far altro che l'amore e settimane in cui non esiste neanche il più minimo gesto d'affetto da parte sua. Giorno dopo giorno questo mi pesa. Ho la sensazione di dover prendere sempre io l'iniziativa per qualunque cose e di dovergli correre dietro per tenere tutto insieme. Eppure non riesco a rinunciare alla sorpresa, alla felicità e all'amore che provo per lui quando all'improvviso compie gesti, o dice cose inaspettate che cancellano tutto il non affetto ricevuto nei giorni precedenti. Questi sprazzi di spontaneità sono così belli e rari da far tornare tutto a splendere, da indurmi a dimenticare tutto per un po'. Non so che fare. Mi mancano troppo i piccoli gesti di affetto quotidiano da parte sua.
Gentilissima, nel suo messaggio si coglie una forte oscillazione tra opposti. Un inizio dove la relazione col suo ragazzo appare assolutamente soddisfacente e funzionante, un proseguimento in cui elenca numerosi aspetti di lui che per lei fanno problema, e una conclusione in cui in una frase emerge credo la questione attorno alla quale gira tutto il messaggio: “non so che fare”. Cio’ su cui sembra interrogarsi e’ infatti il suo desiderio. Confrontarsi con uno psicoterapeuta potrebbe essere nel suo caso molto utile. Valuti se ritenga di portare la sua questione ad un terapeuta che sappia accogliere il suo dubbio, e guidarla nella scoperta di se’, e di ciò vuole, dalla vita e da una relazione. I momenti di crisi possono rappresentare opportunità feconde di crescita e cambiamento, l’apertura ad una esistenza genuina. Dato il tipo di questione che pone e il modo in cui la pone credo che una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico possa essere particolarmente indicata. Nello specifico le suggerirei di valutare di rivolgersi ad un terapeuta di formazione lacaniana. Su Lacan e sulla sua scolta potrà facilmente trovare molte informazioni anche su internet. Un saluto, Marta Corradi

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Salve, mi dispiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale intraprendere un percorso psicologico al fine di riconoscere ed identificare le cause, le origini ed i fattori di mantenimento dei sintomi e, non meno importante, elaborare vissuti e stati d'animo connessi con gli episodi di bullismo da lei riportati.
Cordialmente, Dott. FDL
Buona sera,
Carissima dalle sue parole emerge tutta la sua sofferenza nel essere al quanto confusa da i suoi due poli che oscillano.. dal essere stanca della sua freddezza all’amore scatenato nel momento in cui il suo compagno manifesta amore senza seguire troppe regole..
mi dispiace molto per le sue difficoltà, potrebbe esserli utile un colloquio con uno psicologo utile per chiarire ancora meglio questi forti dubbi.
Anche se confrontarsi con il suo compagno potrebbe essere utile per la sua situazione.
I momenti di difficoltà sono certamente per una coppia fattori di crescita, ma ripeto un confronto sano e adulto può comunque migliorare la comunicazione tra voi e magari migliorare anche l’aspetto intimo e dell’affettività!
Se ha bisogno può contattarmi..
un cordiale saluto
Adele Stefanini
Buonasera, sarebbe importante per lei capire come mai quelle piccole carezze cancellano tutti gli altri aspetti della sua relazione. La invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta per comprendere se c'è una dipendenza affettiva. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Gentile Utente, mi dispiace per la sua situazione. Ha mai provato a parlarne direttamente col suo fidanzato? Spesso le incomprensioni nascono dal "non detto", speriamo che l'altro cambi per noi, ma non gli diciamo in cosa vorremmo che cambiasse. Forse il suo fidanzato non ha capito e non sa di cosa lei ha bisogno. In ogni caso, ognuno di noi cerca sempre di comportarsi nel modo migliore possibile: se il suo ragazzo è particolarmente rigido e anaffettivo, è perché evidentemente per lui si è rivelata la strategia migliore nel rapporto con l'altro. Non credo che lei possa arrivare a cambiarlo radicalmente; ciò che può fare è un lavoro su di sé, per capire i suoi bisogni e i suoi spazi di manovra. Questo lo può fare all'interno di un percorso terapeutico. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di fare un po' di chiarezza su alcuni aspetti importanti.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Carissima,
Quando descrive il suo fidanzato lo definisce prima come persona intelligente, buona e arguta. Successivamente lo descrive come persona estremamente pignola, fredda, scostante e maniacale e queste ultime caratteristiche sono quelle che riesce meno a sopportare. Va meglio approfondito il significato che lei attribuisce di alcuni aggettivi che utilizza nella descrizione che fa: ad esempio l'essere buono ma anche freddo o scostante apparentemente sembrano quasi in contraddizione tra loro. Poi ci sono i momenti di lui in cui dimostra spontaneità, che lei tanto desidera, al punto da dimenticare anche quegli aspetti negativi. La confusione che sente è il sintomo di un rapporto che va meglio compreso. Si prenda uno spazio per parlarne con uno psicologo. Un cordiale saluto
Gentile ragazza, ascolti quella nota stonata.
Il nostro sistema di difesa o se preferisce il nostro istinto sta premendo sul campanello d'allarme per avvertirla e proteggerla da qualcosa che sente come una minaccia, come un pericolo.
Chieda aiuto, si faccia aiutare, da chi può farle comprendere il significato profondo di quella nota stonata che forse stonata non è.
Un cordiale augurio e saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Quando la pancia ci dice qualcosa vale sempre la pena ascoltarla perchè ci darà sempre degli spunti di riflessione su di noi e su ciò che ci fa stare bene ed è funzionale per noi.
Credo sarebbe davvero importante trovare qualcuno con cui iniziare un percorso per esplorare questa sensazione e il suo significato!
Un caro saluto,
Dott.ssa Tanja Di Piano
Carissima,
la ringrazio innanzitutto per la condivisione della sua storia e anche per la chiarezza con cui esprime il conflitto interiore che sente.
C'è una parte di lei molto innamorata del suo ragazzo, che fa di tutto per starci insieme e che forse spera di sopperire a tutte le mancanze e i dolori inflitti a lui dalla vita, tentando dunque quasi di "salvarlo".
Chissà se questa non sia anche una parte di lei che spera così di essere a sua volta "salvata" dalla paura di non essere all'altezza dei ricevere un amore diverso e spontaneo, ancora un pò convinta di essere la ragazzina che i bulli descrivevano. Potrebbe essere così secondo lei?
(Ovviamente queste sono SOLO IPOTESI, che andrebbero analizzate insieme laddove ci fosse l'occasione e la voglia da parte sua)
C'è poi un'altra parte di lei, molto più spontanea e potente che le sottolinea come lui "sia stonato" in quella che è la sua melodia, ovvero in quello che lei sente di desiderare nell'uomo che dovrebbe starle accanto.
Entrambe le sue parti vanno rispettate, ma se dovessimo pensare alla richiesta che lei pone e quindi alla voglia di cambiamento rispetto alla situazione attuale direi di capire meglio cosa le dice questa seconda parte, che a quanto pare non vuole più "adattarsi".
Noto inoltre che parla davvero tanto di lui ma poco di lei, quindi il primo e pratico consiglio che sento di darle è: ponga l'accento su di lei!
Rifletta su che tipo di relazione vorrebbe, se le va bene vivere un pò come su una giostra, tipo montagne russe con continui alti e bassi o se vorrebbe una relazione più statica ma anche più serena e prevedibile, dove crescere insieme senza la paura di svegliarsi il giorno dopo con una persona diversa da quella accanto a cui si è addormentata il giorno prima.
Che tipo di persona sogna? Cosa vorrebbe chiedere al suo compagno? Cosa vorrebbe ricontattare della vostra storia?
Si dia potere e diritto di Fare e di Volere!
Un caro saluto
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Gentile ragazza,

ho letto molto attentamente quanto da lei descritto. Sarebbe opportuno che si confrontasse sull' argomento con il suo ragazzo. Potrebbe esser indicato un percorso di terapia di coppia mediante il quale fronteggiare le problemtiche da lei esposte. Nel tempo con la terapia potrà così trovare all'interno della relazione di coppia un nuovo equilibrio e vivere la vostra storia in maniera più serena e spensierata.
Qualora abbiate bisogno di un consulto non esitate a contattarmi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve,
la sua descrizione sembra dipingere una situazione relazionale che oscilla tra vicinanza e inaccessibilità e che, proprio per questo, la disorientata profondamente. Un percorso psicoterapeutico la aiuterebbe ad approfondire questa sensazione di essere "in balia" e a sviluppare delle strategie per preservare il proprio baricentro emotivo. L'esplorazione di possibili modalità per esprimere i propri vissuti al partner ed incentivare una comunicazione più fluida potrebbe costituire un ulteriore spunto terapeutico: i suoi bisogni e le sue emozioni, infatti, meritano di trovare il proprio spazio all'interno di una relazione così significativa.
Spero di esserle stato utile, un saluto cordiale
Dott. Dario Maglione
Gentile utente, probabilmente l'ambivalenza del suo ragazzo è dovuta al passato e al tipo di relazione affettiva che ha ricevuto dalla madre. Il punto però è capire quanto lei stia del tutto bene in questa relazione. La nota stonata che le viene in mente è frutto di una qualche insoddisfazione. Ciò che può fare è partire da sé stessa e valutare quanto "nutritivo" sia questo rapporto per lei. È vero che nessuna coppia è perfetta e ci sono dei compromessi da mettere in atto, ma è anche vero che ci sono limiti, punti di non ritorno che si esprimono come campanelli interiori. Per tali ragioni può sottoporre la questione ad uno psicoterapeuta per un ciclo di incontri che possano fare luce sulla sua scelta e sulla risorse che possiede.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
mi dispiace per la situazione che racconta, si sente quanto sia in conflitto e quanta sofferenza le causi.
Può provare a partire da due frasi che ha scritto: che riesce a parlare con lui di qualsiasi cosa e che con lui per la prima volta si è sentita a proprio agio con qualcuno. Queste sensazioni rimangono anche quando lo percepisce freddo, giudicante, quando alcuni suoi comportamenti non le piacciono o le suonano stonati?
Il legame che avete è sicuramente importante e lei sembra ben consapevole di quali siano gli aspetti che le piacciono di lui e quali invece non le piacciono.
Può provare a parlarne con lui, condividendo ciò che prova. La comunicazione chiara e diretta è sempre importante.
Ho la sensazione che lei si stia chiedendo se riesca ad accettare questi aspetti del suo compagno, se i momenti di spontaneità e affetto oggi sono abbastanza per lei.
Mi sembra un momento importante per lei, in cui si sta interrogando su tanti lati del vostro rapporto, della storia e personalità del suo ragazzo e anche della sua.
Potrebbe esserle utile confrontarsi con uno psicologo, per poter trovare uno spazio sicuro e accogliente in cui esprimere liberamente qualsiasi dubbio, paura e sofferenza.
Per qualsiasi cosa, sono disponibile.
Un saluto affettuoso,
Dott.ssa Alice Carbone
Buona sera, leggendo mi è sembrato che nellaprima parte parlasse di una relazione d'amore e nella seconda parte di un'altra.
Spesso e volentieri i vari aspetti coesistono, bisogna fare un'operazione di integrazione, anche rispetto alla relazione che vive e le sue aspettative. Un percorso psicologico che possa aiutarla a lavorare su quanto descritto potrebbe essere molto utile.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Chiara Pavia
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Buonasera, alla luce di quanto racconta potrebbe essere utile per lei un percorso psicologico che la aiuti a identificare i criteri che elegge (consapevolmente e inconsapevolmente) a livello relazione, aderendo ai quali si mantiene nella storia con il suo attuale ragazzo. Resto a disposizione, Dott.sa Valentina Marcattilj
Gentile Signora,
leggendo la sua condivisione sono rimasto colpito dall'oscillazione dei suoi sentimenti verso l suo ragazzo: prima lo descrive come la persona migliore al mondo, poi come una persona molto difficile, che la esaspera.
Credo che questo meriti un approfondimento da parte sua, per chiarire i suoi desideri e bisogni, e come questo rapporto li o non li soddisfa.
Una consulenza psicologica potrebbe aiutarla ad orientarsi, perché partendo dalla chiarezza su se stessa potrà scegliere cosa fare con il suo compagno.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
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Buonasera, si capisce come stia attraversando un periodo complicato. Credo che in questo momento dovrebbe prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di fare chiarezza su alcuni aspetti importanti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Sembra che tutto va bene ma in fondo c'è un grande disagio e molte rinunci.
Come mai?
Un percorso con uno psicologo può aiutarti a prendere consapevolezza di te e della, strada su cui stare.
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Gentile utente, appare evidente il disagio che esprime attraverso questa lunga descrizione delle difficoltà che attualmente attraversa. Come lei stessa intuisce, ci sono stati nel corso della sua vita, esperienze turbanti che probabilmente non hanno avuto occasione di essere elaborate. La psicoterapia le può dare questa opportunità.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Taverniti
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