Salve,sono una ragazza di 23 anni avevo un gruppo di amici da 5 anni,andavo sempre a ballare bevevo
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Salve,sono una ragazza di 23 anni avevo un gruppo di amici da 5 anni,andavo sempre a ballare bevevo insomma la mia vita si girava intorno a questo.Da un anno a questa parte dopo una relazione tossica mi sono fidanzata e sta andando tutto a gonfie vele,ma non ho più amici e non me sento lo stimolo mi sento cresciuta come persona faccio 2 lavori e mi dedico per lo più a me il lavoro e il mio ragazzo.
Mi sono allontanata del tutto dal gruppo vecchio perché volevano soltanto andare a ballare quando mi bastava un saluto nel luogo dove lavoro (anche una cena lavoro in pizzeria),ma niente
Mi sento sola in un certo senso alcune volte vengo cercata anche da loro ma non riesco più ad andare a ballare o anche solo cercare amiche nuove non sento stimoli.
Anche se ho grazie al mio fidanzato ho ripreso i rapporti con mio padre (che non c'è mai stato per me) e ho un bel rapporto con le mie colleghe e mio suocero il mio capo che mi fa anche da padre in un certo senso. Cosa consigliate?
Mi sono allontanata del tutto dal gruppo vecchio perché volevano soltanto andare a ballare quando mi bastava un saluto nel luogo dove lavoro (anche una cena lavoro in pizzeria),ma niente
Mi sento sola in un certo senso alcune volte vengo cercata anche da loro ma non riesco più ad andare a ballare o anche solo cercare amiche nuove non sento stimoli.
Anche se ho grazie al mio fidanzato ho ripreso i rapporti con mio padre (che non c'è mai stato per me) e ho un bel rapporto con le mie colleghe e mio suocero il mio capo che mi fa anche da padre in un certo senso. Cosa consigliate?
Buonasera, è chiaro che la sua vita è cambiata e questo cambiamento ha generato anche un cambio in ciò che è importante per lei. Al contempo le manca qualcosa, è evidente che le precedenti amicizie erano basate sulla condivisione di un tipo di svago che adesso non la appaga più, e quindi cessata quell'attività non resta gran che. La solitudine che sente andrebbe tuttavia approfondita e articolata nella sua storia personale, per comprendere come risolverla.
Potrebbe esserle utile fare un percorso psicologico per capire cosa le accade.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Sono contenta che sia riuscita ad uscire dalla relazione tossica. Certamente questa esperienza l'ha profondamente cambiata, come anche alcune vicende passate a cui accenna (ad esempio il rapporto con un padre assente). Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per poter accogliere le sue emozioni, i suoi bisogni ed i suoi desideri e poter vivere al meglio i grandi cambiamenti che ha apportato nella sua vita. Molto probabilmente, come già lei ammette, ha bisogno di stringere nuove relazioni con persone che le siano più affini, che la possano sostenere e con cui condividere nuove avventure. Certamente potrà fare tutto questo partendo però dalle se stessa e con un valido aiuto professionale. Un grande in bocca al lupo, rimango a disposizione per dubbi o altro, cari saluti, d.ssa Paola Pellegrino
Cara Utente, immagino che gli ultimi anni della sua vita siano stati caratterizzati da cambiamenti significativi, e immagino che abbiano portato con sé una vasta gamma di emozioni. È comune, quando si cresce o si affrontano tali cambiamenti, perdere il contatto con persone che facevano parte del nostro passato. Spesso infatti essere sostenuti e accompagnati durante tali trasformazioni può risultare difficile. Inoltre, è possibile che ci si avvicini a nuove persone perché si condividono gli stessi interessi, il che potrebbe non essere più vero con il suo vecchio gruppo di amici. È importante che lei si prenda cura del senso di solitudine e della mancanza di stimoli che sta vivendo in questo periodo. Il solo fatto di interrogarsi su queste sensazioni rappresenta un buon punto di partenza. Ritengo che potrebbe essere utile per lei intraprendere un percorso volto a comprendere appieno il significato di queste sensazioni. Un caro saluto.
Dott.ssa Simona La Rosa
Dott.ssa Simona La Rosa
Buondì, sicuramente il cambiamento genera delle reazioni, come i cerchi di un sasso nell'acqua. Le cose che scrivi toccano vari campi, la rete sociale, un passato in una relazione tossica, la tematica del padre. Se senti di voler parlare con uno psicologo sono a disposizione. Coraggio e buona fortuna.
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Buongiorno, quello che ha descritto sembra uno di quei momenti di svolta che accadono nel susseguirsi di una quotidiana continuità, talvolta spezzata più o meno piacevolmente. In questo caso si tratta di un ingresso anagrafico e pragmatico all'età adulta e a ciò che ne deriva. Quello che mi sento di dirle, tuttavia, è che ognuno di noi deve saper rispondere alla domanda "chi sono?" e non soltanto "cosa sono?". Lei è sicuramente una compagna, una lavoratrice, ma chi è? Quali sono i suoi bisogni e le sue necessità? Dalle sue parole mi sembra di capire che il coinvolgimento in una rete sociale, anche se piccola, è qualcosa che la identifica positivamente e pertanto, da cercare di coltivare. Quello che sicuramente è cambiato rispetto al passato e come ci si possa interfacciare a tale possibilità: oggi giocano un ruolo diverso il tempo a disposizione, la stanchezza, una relazione. A volte è difficile riuscire a "incastrare tutto", arrivando a concentrarsi solo sul necessario. Ma il resto, in fondo, non lo è veramente? Se le andasse di avviare un percorso psicologico per rispondere a queste domande e trovare una quadra rispetto ai contesti della sua vita, resto a sua disposizione anche online. Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
Per alcuni psicologi l'adolescenza finisce a 25 anni. Tu hai iniziato a percorrere la strada dell'età adulta, a differenza degli amici che vogliono andare solo in discoteca. Crescere è faticoso, ma tieni duro che presto inizierai a vedere i frutti dei tuoi sacrifici e sarai contenta delle scelte che stai facendo. Se hai voglia di nuove esperienze prova a cambiare ambienti, ad oggi ci sono diverse app e diversi modi per contattare associazioni che si occupano di cultura (film, teatro), scegli un interesse e coltivalo. Per il resto: continua così!
Ciao, grazie per le parole che condividi con noi. Hai parlato di aver avuto una relazione tossica, di una nuova relazione appagante ma di un grande senso di solitudine, di un padre che è stato assente, di un capo che ti fa da padre...ti consiglio di intraprendere un percorso psicologico per indagare queste importanti tematiche perchè mettendo ordine nei tuoi vissuti relazionali potrai investire in nuovi rapporti positivi.
un caro saluto
Sara
un caro saluto
Sara
Buonasera, trovo la sua lettera molto interessante. Da un lato più che una richiesta di aiuto/chiarimento sulla sua vita sociale mi dà l'impressione che sia un'interrogazione ai suoi desideri. Cosa desidera in realtà? Cosa raccolgono queste parole? Dall'altro mi incuriosisce questo suo modo di dire (ma soprattutto di non dire) quello che manca nella sua vita. Mi viene la fantasia di pensare che non ci sia forse più uno spazio per una parte di lei. Che le sue esigenze di divertimento del suo lato bambina (come di-vergere dalla routine) siano state spostate sullo sfondo per occuparsi del suo essere adulto (doveri e famiglia). Cordialmente, DOtt. Claudio Pieroni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Da quanto scrive, ho la sensazione che sia passata da una situazione estrema all'altra, da un divertirsi in modo trasgressivo ad un omologarsi ad un modello adulto in modo fin troppo rigido, con un restringimento ad imbuto delle relazioni ed un conseguente isolamento e tristezza.
Direi che ciò che può mancare è di integrare la parte dopaminergica, giocosa, bambina, creativa. Mancano le relazioni amicali, manca l'appartenere ad un gruppo, comunità e sentire gradualmente il senso del proprio contributo anche lavorativo rispetto a quanto richiedono i suoi talenti, l' aspirazione più sottile della sua anima. L'adulto non è ciò che immaginiamo che sia, ma è un'integrazione di tanti aspetti, anche di quello bambino. E'importante che lei scopra l'adulto che vuole essere, che può anche essere diverso dal modello di adulti che ha conosciuto. Così come di-vertirsi può anche essere diverso dal modello che ha sperimentato o assorbito nel suo contesto culturale e sociale. Buona Crescita! Sono disponibile anche online.
Direi che ciò che può mancare è di integrare la parte dopaminergica, giocosa, bambina, creativa. Mancano le relazioni amicali, manca l'appartenere ad un gruppo, comunità e sentire gradualmente il senso del proprio contributo anche lavorativo rispetto a quanto richiedono i suoi talenti, l' aspirazione più sottile della sua anima. L'adulto non è ciò che immaginiamo che sia, ma è un'integrazione di tanti aspetti, anche di quello bambino. E'importante che lei scopra l'adulto che vuole essere, che può anche essere diverso dal modello di adulti che ha conosciuto. Così come di-vertirsi può anche essere diverso dal modello che ha sperimentato o assorbito nel suo contesto culturale e sociale. Buona Crescita! Sono disponibile anche online.
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. La sua vita sicuramente è molto cambiata, ma se questo cambiamento la fa stare bene può saperlo solo lei. Nel caso può valutare un percorso di supporto psicologico per analizzare i tanti cambiamenti che ci sono stati nella sua vita e la sua situazione attuale. Resto a disposizione, anche online, qualora volesse approfondire.
Ciao! Da come racconti la tua vita, pare che stia girando tutto per il verso giusto, cioè un verso che restituisce armonia, colleganza, serenità, amore. È persino possibile pensare a un nuovo dialogo con tuo padre! Evidentemente sono cambiati i tuoi bisogni, sono fiorite nuove emozioni e con esse nuove intenzioni; succede quando cresciamo! Succede anche che quando arriva una nuova versione di te, vada via quella vecchia semplicemente perché ha esaurito la sua vitalità, il suo senso, la sua funzione. E devo dirti che è andata via per non tornare mai più. Mi spiego con un esempio: se ora ritornassi a ballare (cosa che ti auguro), lo faresti con uno spirito nuovo perché le esperienze che stai facendo hanno cambiato il tuo modo di vedere te e il mondo attorno a te. Dici che ti senti sola perché con i tuoi vecchi amici non è possibile condividere un tempo che abbia una qualità diversa da quella che vi scambiavate prima, però poi dici (con rammarico) che non hai voglia di fare nuove amicizie. Mi sono fatta l'idea, e te la propongo come uno spunto di riflessione, che tu abbia bisogno di coltivare relazioni ludiche, ricreative con una significativa quota di nutrimento in termini di affetto, partecipazione e condivisione, relazioni più tridimensionali, più appaganti. Insomma, sto parlando di amici che facciano quello che fanno gli amici: ti accompagnano nelle tue esperienze di vita e ti danno allegria, sollievo, conforto, leggerezza e anche, all'occorrenza, una bella strigliata! Alcuni stanno con noi per un po' di tempo, altri (pochi) per tutta la vita. Voglio dirti, però, che l'amicizia è un po' come l'amore: accade. Andarsi a cercare amici può essere controproducente perché, se è la solitudine a spingerci, si rischia di andare per margherite in un campo di barbabietole; resterai sempre delusa e perderai fiducia nella possibilità di trovare quello che è veramente importante per te. Dunque, ci sta smettere di cercare amici, a patto che tu ti metta in condizioni di essere trovata. Come si fa? Partecipando alla vita con uno sguardo aperto e un ascolto attivo nei confronti degli altri, coltivando la propria singolarità, i propri talenti, dedicandosi alla conoscenza di se stessi, anche se questo porta, come nel tuo caso, uno sconforto, un'incertezza o un'inquietudine.
Potresti ritornare a ballare! Anche se la musica è cambiata, tu puoi inventare una nuova danza. Mille auguri di buona vita!
Potresti ritornare a ballare! Anche se la musica è cambiata, tu puoi inventare una nuova danza. Mille auguri di buona vita!
Buonasera mi spiace per il periodo che sta vivendo. Intanto, però ha recuperato il rapporto con papà. Riprenda lo stesso le frequentazioni con i suoi amici anche se non va a ballare. Sono comunque disponibile ad aiutarla.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Cordiali saluti.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buonasera.
Lei ha provato a comunicare al suo vecchio gruppo di amici su come alcuni loro comportanti l’hanno fatta sentire? Spesso abbiamo delle aspettative relative a come gli altri debbano comportarsi verso di noi, allo stesso tempo però abbiamo uno strumento potente che è la comunicazione. Comunicazione è condivisione, ed è dare anche agli altri delle informazioni in più per capire come ci si sente rispetto a determinati loro comportanti.
Se lei sente il bisogno di una rete sociale, anche diversa dalla precedente, può chiedersi cosa può fare nel concreto per soddisfare quel bisogno. Se vogliamo portare dei cambiamenti in alcuni aspetti di vita che danno malessere, è necessario intraprendere azioni concrete nelle direzione dei propri bisogni e dei propri valori.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Lei ha provato a comunicare al suo vecchio gruppo di amici su come alcuni loro comportanti l’hanno fatta sentire? Spesso abbiamo delle aspettative relative a come gli altri debbano comportarsi verso di noi, allo stesso tempo però abbiamo uno strumento potente che è la comunicazione. Comunicazione è condivisione, ed è dare anche agli altri delle informazioni in più per capire come ci si sente rispetto a determinati loro comportanti.
Se lei sente il bisogno di una rete sociale, anche diversa dalla precedente, può chiedersi cosa può fare nel concreto per soddisfare quel bisogno. Se vogliamo portare dei cambiamenti in alcuni aspetti di vita che danno malessere, è necessario intraprendere azioni concrete nelle direzione dei propri bisogni e dei propri valori.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, da un anno a questa parte sembrano cambiate diverse cose nella sua vita!
E, probabilmente, non sono solo le "cose" ad essere cambiate, ma anche lei.
Immagino che possa generare un po' di disorientamento indossare questi nuovi panni. E spesso, il disorientamento ci fa dire "ma da che parte sto andando". Ipotizzo che il suo "non avere stimoli" possa essere dovuto proprio a questo: sono una nuova me! non so dove sono e dove vorrei andare.
Non è certo un fatto da poco!
Io la inviterei a farsi accompagnare da qualcuno in questa fase di transizione, potrebbe esserle di molto aiuto.
Sperando di esserle stato d'aiuto. Un saluto
E, probabilmente, non sono solo le "cose" ad essere cambiate, ma anche lei.
Immagino che possa generare un po' di disorientamento indossare questi nuovi panni. E spesso, il disorientamento ci fa dire "ma da che parte sto andando". Ipotizzo che il suo "non avere stimoli" possa essere dovuto proprio a questo: sono una nuova me! non so dove sono e dove vorrei andare.
Non è certo un fatto da poco!
Io la inviterei a farsi accompagnare da qualcuno in questa fase di transizione, potrebbe esserle di molto aiuto.
Sperando di esserle stato d'aiuto. Un saluto
Cara utente, le difficoltà che riporta sembrano essere dovute dal fatto che lei abbia deciso di cambiare la sua vita. I suoi bisogni e il suo modo di divertirsi di un tempo non rispecchiano più la persona che è ora e questo deve accettarlo senza giudizio. Forse potrebbe aiutarla scoprire quello che le piacerebbe fare ora, come vorrebbe passare il suo tempo, con che tipo di persone vorrebbe uscire. Sicuramente ci vorrà del tempo ma quello che le consiglio è ritagliarsi uno spazio per se stessa per comprendere meglio quello che sta vivendo, forse dei consigli e un supporto esterno potrebbero accompagnarla in questo percorso assolutamente normale che sta vivendo ma che può spaventare.
Rimango a sua completa disposizione, un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici.
Rimango a sua completa disposizione, un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici.
Salve.
Mi sembra che più che essere sola, realmente intendo, lei si sia resa conto che nella vita si cresce, che c'è altro oltre il bere ed il ballare, forse da questo la "ricerca" di nuove amicizie stenta ad arrivare.
Forse ormai si aspetta altro dalle amicizie ed ancora non è arrivato, ma non è detto che non accada.
Il suo attuale fidanzato le ha permesso di riallacciare con la figura paterna e mi sembra un grande risultato.
Come dice lei stessa è cresciuta e sta ancora crescendo, si dia tempo e modo di capirlo.
Un caro saluto
Mi sembra che più che essere sola, realmente intendo, lei si sia resa conto che nella vita si cresce, che c'è altro oltre il bere ed il ballare, forse da questo la "ricerca" di nuove amicizie stenta ad arrivare.
Forse ormai si aspetta altro dalle amicizie ed ancora non è arrivato, ma non è detto che non accada.
Il suo attuale fidanzato le ha permesso di riallacciare con la figura paterna e mi sembra un grande risultato.
Come dice lei stessa è cresciuta e sta ancora crescendo, si dia tempo e modo di capirlo.
Un caro saluto
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Buonasera,
Le consiglio di continuare per questa via che a quanto leggo, le sta portando dei feedback positivi.
Quando qualcosa cambia nella vita è normale “perdere” delle persone strada facendo di cui comunque, ne possiamo mantenere un bel ricordo: ognuno ha il proprio percorso e non sempre questi si riescono ad intersecare.
Lei non si rivede più nella vita che conduceva prima, fa parte del suo passato. Invece si sente meglio nella tranquillità e “monotonia” di adesso, dunque non deve darsi colpe se non vuole andare a ballare nè tantomeno se non sente lo stimolo di cercare nuove amicizie. Al momento è questo quello di cui ha bisogno. Stia qui!
Magari chissà, più in là le tornerà la voglia e incontrerà delle persone che si rifletteranno meglio con la sua anima….evoluta!
Cordialmente
Valeria
Le consiglio di continuare per questa via che a quanto leggo, le sta portando dei feedback positivi.
Quando qualcosa cambia nella vita è normale “perdere” delle persone strada facendo di cui comunque, ne possiamo mantenere un bel ricordo: ognuno ha il proprio percorso e non sempre questi si riescono ad intersecare.
Lei non si rivede più nella vita che conduceva prima, fa parte del suo passato. Invece si sente meglio nella tranquillità e “monotonia” di adesso, dunque non deve darsi colpe se non vuole andare a ballare nè tantomeno se non sente lo stimolo di cercare nuove amicizie. Al momento è questo quello di cui ha bisogno. Stia qui!
Magari chissà, più in là le tornerà la voglia e incontrerà delle persone che si rifletteranno meglio con la sua anima….evoluta!
Cordialmente
Valeria
sembra che tu stia attraversando un periodo di cambiamento e crescita personale. È normale che i tuoi interessi e le tue priorità abbiano subito modifiche. Se ti senti bene nel concentrarti su te stessa, il lavoro e la tua relazione, va bene seguirli. Tuttavia, se ti senti sola o desideri nuove amicizie, potresti considerare di cercare attività o gruppi che si allineino con i tuoi nuovi interessi. Non è necessario tornare al vecchio gruppo se non ti senti più a tuo agio. Ricorda che è importante coltivare relazioni sane e significative che ti facciano sentire arricchita. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Salve gentile Utente, ha descritto bene la sua situazione, da un lato c’è la sé spensierata che sembra non aver più spazio nella sua vita attuale, dall’altro c’è la sé adulta che si occupa del lavoro e del compagno. In questi cambiamenti che racconta (relazione tossica che spesso lascia residui invisibili all’interno dell’individuo, una nuova relazione, il recupero del rapporto paterno, la perdita del rapporto amicale, nuove abitudini quotidiane ecc...), probabilmente ha tralasciato di dare spazio alla sé spensierata, che non si preoccupa di nulla. Inoltre,attualmente si sente sola ma senza lo stimolo di cercare amici, magari ciò potrebbe essere spiegato dal fatto che l’amicizia che conoscere è quella dei suoi vecchi amici con cui ha avuto un rapporto per 5 anni, ma ad oggi non soddisfano più le sue esigenze. Provi ad esplorare la conoscenza di persone diverse, magari scoprirà che persone con uno stile di vita più simile al suo attuale possano offrirle ciò di cui ha bisogno. Lei è cambiata, pertanto sono cambiati anche i suoi bisogni. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter elaborare nel profondo un nuovo equilibrio soddisfacente in tutti gli ambiti della sua vita. Si ascolti e non si forzi a dover per forza rispondere a degli schemi prestabiliti, elabori le sue emozioni e i suoi pensieri e solo dopo essersi compresa senza giudicarsi può scegliere liberamente cosa vuole fare.
Resto a disposizione, anche online
Ilaria Ammirati
Resto a disposizione, anche online
Ilaria Ammirati
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile sentirsi un po' disorientata in questa fase di cambiamento. Ha attraversato una trasformazione importante: una relazione tossica può lasciare il segno, ma ora sta costruendo una vita più stabile e appagante, grazie anche al suo fidanzato e al rapporto positivo con le persone che la circondano. Allontanarsi da un gruppo che non rispecchia più i suoi interessi o valori è un segno di crescita personale. Non c'è nulla di sbagliato nel desiderare relazioni più profonde e significative rispetto a quelle incentrate solo sul divertimento. Tuttavia, il sentirsi sola di tanto in tanto è normale, soprattutto quando si lascia indietro una parte della propria vita. Potrebbe essere utile aprirsi gradualmente a nuove opportunità di socializzazione, magari attraverso attività che la interessano, come corsi, eventi culturali o anche semplicemente coltivando relazioni già esistenti, come quelle con le sue colleghe. Non deve sentirsi obbligata a cercare nuovi amici o tornare alle vecchie abitudini: segua i suoi tempi e ciò che sente autentico per sé stessa.
Si conceda il diritto di apprezzare questa fase di vita e si ricordi che la qualità delle relazioni è sempre più importante della quantità. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Si conceda il diritto di apprezzare questa fase di vita e si ricordi che la qualità delle relazioni è sempre più importante della quantità. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Salve, leggendo il messaggio mi sembra che, dopo questa importante fase di cambiamento, stiano emergendo nuovi bisogni. È naturale voler ritrovare del tempo per gli amici, magari unendo quelli del passato, che dedicano molto tempo a cose che non le interessano più, con nuovi amici che rispecchiano questa nuova fase della vita. Dopo un grande cambiamento, è difficile ma fondamentale, trovare un equilibrio, integrando parti del passato con i nuovi bisogni. Consideri anche la possibilità di farsi supportare, qualora ne senta il bisogno, in questo momento. Un saluto
Buongiorno, comprendo e mi spiace per il senso di solitudine che prova. Da ciò che riporta credo che alcune scelte che ha fatto l'abbiano portata a crescere e ad assumere una visione differente sulla vita e, conseguentemente, a provare piacere e soddisfazione nel lavoro e nel vivere la sua attuale vita. Ritengo che il senso di solitudine che prova possa essere legato allo scarto tra il suo modo di essere che sembra essere differente da prima, rispetto allo stile di vita che i suoi amici (pare siano per lei un contesto relazionale molto significativo) invece adottano. Questa lontananza fa sì che non ci sia più la stessa intesa e immagino si stia sentendo non compresa o non accolta nelle sue richieste. Inoltre, avendo attraversato un periodo di cambiamento anche i suoi gusti potrebbero essere variati e ciò che prima le faceva provare gioia potrebbe non farle piacere ora. Ciò verso cui vorrei invitarla è di rimanere in ascolto di sé stessa e di coltivare le frequentazioni e le passioni che la fanno stare bene e che sente in linea con sé. Un caro saluto, Dott. Luca Fiorona
Gentile utente,
quello che sta vivendo è un passaggio molto più comune di quanto pensi: quando una persona cresce, cambia priorità, lascia una relazione tossica e costruisce una vita più stabile, spesso non si ritrova più negli stessi ambienti e negli stessi modi di divertirsi. Non è un segnale di “isolamento patologico”, ma una fase di riorganizzazione.
Per anni la tua identità sociale è ruotata intorno alle uscite, al ballare, al bere, ai ritmi del gruppo. Oggi hai due lavori, una relazione sana, rapporti familiari che si stanno ricucendo, un ambiente di lavoro dove ti senti vista e accolta. È normale che ciò che prima dava energia ora ti sembri distante o “non più tuo”.
Il sentimento di solitudine che senti a tratti non nasce dal fatto che ti mancano quelle persone, ma dal fatto che stai lasciando un vecchio modo di vivere e non hai ancora costruito del tutto quello nuovo. È una sensazione di transizione, non un fallimento.
Il tuo ex gruppo sembra cercarti solo per riproporre lo stesso copione, ed è comprensibile che tu non lo senta più adatto alla persona che sei diventata. Non c’è nulla di sbagliato nel non voler tornare a quei contesti: semplicemente non ti rappresentano più.
Al tempo stesso, il fatto che tu non senta lo stimolo di cercare nuove amicizie non significa che rimarrai sola. Quando una persona esce da una fase difficile e ritrova stabilità, spesso ha bisogno di un periodo di “riposo sociale”, in cui si dedica a sé stessa, alla relazione e ai propri equilibri. È un tempo che serve per ricalibrarsi.
Hai già dei legami importanti: il tuo compagno, il rapporto ritrovato con tuo padre, le colleghe, tuo suocero/capo che rappresenta per te una figura di guida. Questi legami sono molto più significativi e solidi delle amicizie superficiali basate solo sul divertimento.
Il mio consiglio è di non forzarti. Le nuove amicizie — quelle più mature — nascono spesso in modo naturale: al lavoro, attraverso interessi, in contesti più tranquilli, non nei locali o nelle discoteche. Lo stimolo torna quando la persona è pronta, non quando “dovrebbe”.
Quello che sta accadendo non è perdere la socialità, ma costruire una vita più coerente con te stessa.
Dott.ssa Sara Petroni
quello che sta vivendo è un passaggio molto più comune di quanto pensi: quando una persona cresce, cambia priorità, lascia una relazione tossica e costruisce una vita più stabile, spesso non si ritrova più negli stessi ambienti e negli stessi modi di divertirsi. Non è un segnale di “isolamento patologico”, ma una fase di riorganizzazione.
Per anni la tua identità sociale è ruotata intorno alle uscite, al ballare, al bere, ai ritmi del gruppo. Oggi hai due lavori, una relazione sana, rapporti familiari che si stanno ricucendo, un ambiente di lavoro dove ti senti vista e accolta. È normale che ciò che prima dava energia ora ti sembri distante o “non più tuo”.
Il sentimento di solitudine che senti a tratti non nasce dal fatto che ti mancano quelle persone, ma dal fatto che stai lasciando un vecchio modo di vivere e non hai ancora costruito del tutto quello nuovo. È una sensazione di transizione, non un fallimento.
Il tuo ex gruppo sembra cercarti solo per riproporre lo stesso copione, ed è comprensibile che tu non lo senta più adatto alla persona che sei diventata. Non c’è nulla di sbagliato nel non voler tornare a quei contesti: semplicemente non ti rappresentano più.
Al tempo stesso, il fatto che tu non senta lo stimolo di cercare nuove amicizie non significa che rimarrai sola. Quando una persona esce da una fase difficile e ritrova stabilità, spesso ha bisogno di un periodo di “riposo sociale”, in cui si dedica a sé stessa, alla relazione e ai propri equilibri. È un tempo che serve per ricalibrarsi.
Hai già dei legami importanti: il tuo compagno, il rapporto ritrovato con tuo padre, le colleghe, tuo suocero/capo che rappresenta per te una figura di guida. Questi legami sono molto più significativi e solidi delle amicizie superficiali basate solo sul divertimento.
Il mio consiglio è di non forzarti. Le nuove amicizie — quelle più mature — nascono spesso in modo naturale: al lavoro, attraverso interessi, in contesti più tranquilli, non nei locali o nelle discoteche. Lo stimolo torna quando la persona è pronta, non quando “dovrebbe”.
Quello che sta accadendo non è perdere la socialità, ma costruire una vita più coerente con te stessa.
Dott.ssa Sara Petroni
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