Salve, sono una ragazza di 19 anni e ora sono una studentessa fuorisede. Soffro di forte ansia soci

18 risposte
Salve, sono una ragazza di 19 anni e ora sono una studentessa fuorisede.
Soffro di forte ansia sociale e non so come sbarazzarmene, ma è come se non ne avessi neanche la forza davvero.
Con i miei coetanei tendo a non essere troppo timida e parlare abbastanza tranquillamente, ma al momento abito insieme alla proprietaria di casa e non ce la faccio più. Lei è una signora a posto e non fa nulla di male, anzi, ma il solo sentirla camminare vicino alla mia stanza mi mette ansia e quando non ci sono le altre coinquiline non riesco neanche ad andare a mangiare. Sono settimane che i weekend non riesco a cucinare nulla e rimango in camera con delle merendine in sacchetto come pasti.
Tra l'altro tutta l'estate non ho fatto altro che prepararmi bene per andare in qualche ristorante a cercare lavoro e alla fine non sono mai riuscita neanche a valicare il cancello di casa.
Mi sento un po' uno schifo, so che quelle che ho in testa sono solo stupide pare e muri che mi sono costruita, ma non riesco a darmi coraggio, mi sento paralizzata.
Lo dico a voi perché non riesco a confidarmi con nessuno e tanto meno a chiedere aiuto.
Scusatemi, ringrazio per la comprensione ed eventuali consigli.
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del periodo che sta vivendo. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. A volte capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi stessi, può non essere affatto semplice, per questo scoprire le nostre modalità di agire e comprendere da dove deriva questo blocco che la porta a porsi tutte queste domande può aiutarla a stare meglio. Le ansie e le preoccupazioni, che la portano ad essere timida con determinate persone, mentre con altre no, hanno sicuramente delle motivazioni che debbano essere scoperte. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione e questa malessere e cercare di trasformarlo in benessere. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Ciao. Intraprendere un percorso psicoterapeutico può sembrare più difficile di quanto sembri. Alla tua età si è più flessibili ed in grado di apprendere nuove strategie per fronteggiare l'ansia che ti ha portato a chiuderti. Potresti cominciare con il cercare il sostegno di una tua amica o dei tuoi genitori. Un terapeuta non ti giudica come stai facendo tu ora, può offrirti un punto di vista competente che ti aiuti a relativizzare ciò che senti. Cerca in questo portale chi si esprime in un modo che ti sembra più affine a quello che cerchi. Non è facile orientarsi tra gli approcci ma puoi sempre recarti in uno studio, scoprire se il terapeuta fa al caso tuo e nel caso non ti soddisfacesse, cambiare. Buona ricerca
Buonasera. Delineare le cause della sua ansia sociale è un compito che richiede necessariamente un percorso di carattere psicoterapeutico che permetterà allo stesso tempo di far luce sulle motivazioni e di indirizzarLa verso la scomparsa del sintomo stesso.
Non esiti a mettersi in contatto con gli specialisti della salute mentale, tenendo presente che le Sue non sono, e qui cito le Sue parole, "stupide pare" bensì la manifestazione di un timore che si sta manifestando in questo specifico momento. Basti pensare al recente fenomeno degli hikikomori con i quali lavoriamo quotidianamente nell'ambito clinico.
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Buonasera cara ragazza, la condizione che tu esponi è abbastanza angoscainte e sicuramente va attenzionata.
Alla tua età e con l'inizio dell'università, sei certamente in un periodo di grossi cambiamenti.
Ci aspettiamo che questi passaggi siano indolore, ma non sempre è così: non si riesce ad adattarsi tempestivamente alla nuova condizione e avere uno spazio in cui poter processare queste informazioni può essere il modo per proseguire il percorso senza intoppi.
Ti consiglio di non abbatterti, ma comunque non crogiolarti nella situazione attuale. Agisci e vai verso quello che ti permette di andare avanti.
Sicuramente uno spazio psicologico ti aiuterà a mettere ordine tra tutti i pezzi del puzzle.
Un caro saluto.
Gentilisima, mi spiace molto per la condizione che sta vivendo e la ringrazio per averla condivisa, è un buon punto di partenza per cominciare ad affrontare il suo malessere.
Il consiglio è di rivolgersi a un terapeuta con il quale raggiungere una miglior autoconsapevolezza, esplorare le cause del suo malessere, le sue emozioni, i pensieri che lo alimentano e che, ormai rigidi e disfunzionali, hanno costruito un muro oltre al quale non riesce a vedersi. Insieme troverete le strategie più adatte ad affrontare il suo disagio e pian piano inizierà a vedere un futuro più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online
I miei migliori auguri
cordialmente
dott.ssa Miculian
Salve, mi spiace per quello che sta vivendo ma nonostante le paure ed il sentirsi paralizzati è riuscita a scrivere ed a raccontare ampiamente quello che vive. Partire da questa possibilità che si è data è importante per trovare la forza di chiedere aiuto. Iniziare un percorso è un passo importante ma è fondamentale per poter superare queste difficoltà, ritrovando le proprie risorse ed i propri tempi per sbloccarsi. Spero che riesca a trovare le risposte che cerca ed a superare questo momento di difficoltà.
Salve, la consapevolezza del suo disagio e di ciò che la limita è già un passo importante. Da quel che ci racconta credo lei abbia bisogno di un percorso psicologico per valutare il suo livello di ansia ma soprattutto lavorare sulla sua autostima e capacità di rapporti con i terzi. Non esiti e avrà un livello di vita sicuramente migliore. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera gentile utente, so che può sembrare difficile poter chiedere aiuto ad uno specialista, ma una volta iniziato il percorso e stabilito un rapporto di fiducia, potrà iniziare a stare meglio. Sono a disposizione, anche online, le auguro una buona serata, dottoressa Nibbioli.
Ciao, comprendo la situazione che stai provando ma più non reagiamo e più abbiamo la sensazione di rimanere paralizzati in una situazione che non ci fa stare bene.
in questo momento difficile un aiuto psicoterapeutico le sarà di aiuto per gestire al meglio questo malessere psicologico.

Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve grazie per aver condiviso un suo disagio così impattante nella quotidianità.È fondamentale riconoscere tale spirale negativa e richiedere aiuto quando questa sensazione ed emozione ci colpisce e ci spinge nell’angolo dell’impotenza e ci paralizza. Uno degli interventi terapeutici più ampiamente riconosciuti per l’ansia si concentra sulla relazione tra i tuoi pensieri, sentimenti e comportamenti. Qualora volesse affrontare il problema e valutare una strategia efficace resto a sua disposizione.
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Gentile utente, capisco che l'ansia possa diventare invalidante e influenzare la qualità della vita. Chiedere aiuto a un professionista è il primo passo per prendere in carico se stessi. Capisco che all'inizio ci può essere imbarazzo perché non si conosce il professionista. Ma le assicuro che il nostro compito sia professionale sia personale è quello di sostenere le persona a stare meglio e astenerci da giudizi e valutazioni. Le consiglio di scegliere uno psicologo/psicoterapeuta e di affrontare l'ansia per imparare a gestirla.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, per dubbi e domande mi può contattare anche online.
Buona giornata
Buongiorno cara Utente, quanta sofferenza nelle sue righe, mi spiace davvero per le difficoltà che sta vivendo.
Capisco che da sola senta di non avere le forze per uscirne ed è già un grande passo quello che ha fatto scrivendo sul portale ed esponendo il suo problema.
Dal suo racconto è evidente che questa condizione di ansia la stia limitando tanto nel suo contesto di vita: il non riuscire a cucinarsi un pasto, l'impossibilità di uscire di casa per cercare un lavoro, la difficoltà a confidarsi con le persone a lei vicine.
Il punto è che l'ansia di per sè non è "il problema", ma il sintomo di un problema che sta sotto, e non si tratta di sciocchezze, dal momento che le stanno creando tanta sofferenza e difficoltà oggettive. Inoltre più mette in atto comportamenti di evitamento delle situazioni che le creano ansia, più la rafforza, confermando a sè stessa che quelle situazioni sono davvero paurose/pericolose e che ha ragione ad averne paura, creando un vero circolo vizioso.
Mi sento pertanto di suggerirle di iniziare un percorso psicologico per mettere a fuoco quali siano le radici della sua ansia, poi potrà proseguire a piccoli passi, uno dopo l'altro, a prendersene cura con l'aiuto di un/una professionista.
Resto a sua disposizione per qualsiasi necessità o approfondimento e le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Ciao, Mi dispiace per ciò che stai affrontando e comprendo quanto per te possa essere difficile. Spesso ci troviamo di fronte a delle difficoltà contingenti e non disponiamo di tutte le risorse necessarie per affrontarle e superarle. Ci sentiamo bloccati e questo, nella maggior parte dei casi, ci impedisce di svolgere una vita completa ed appagante.
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità  sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Salve,

Comprendo quanto stai attraversando e apprezzo il coraggio che hai avuto nel condividere i tuoi sentimenti. L'ansia sociale può essere un'esperienza difficile da gestire, ma è importante ricordare che non sei sola in questa situazione e che esistono modi per affrontarla.

È positivo che tu sia in grado di interagire con i tuoi coetanei in modo confortevole, e questo suggerisce che ci sono già abilità sociali che puoi costruire e sviluppare ulteriormente. Tuttavia, capisco che la convivenza con la proprietaria di casa rappresenti una sfida, e che i sintomi di ansia che sperimenti possono sembrare opprimenti.

Ti incoraggio a considerare l'opzione di rivolgerti a un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Queste figure possono aiutarti a comprendere meglio le radici dell'ansia sociale, fornirti strumenti pratici per affrontarla e guidarti nella costruzione di una maggiore fiducia in te stessa.

Inoltre, potresti anche esplorare tecniche di rilassamento, meditazione o mindfulness che possono aiutarti a gestire l'ansia in momenti di tensione. Considera anche l'importanza di una dieta equilibrata e di uno stile di vita attivo, che possono influire positivamente sul tuo benessere generale.

Ricorda che chiedere aiuto è un atto di forza, non di debolezza. Spero che tu trovi il sostegno necessario per affrontare questa sfida e per costruire una vita più soddisfacente e appagante.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente,
racconta di una situazione davvero pesante e invalidante, non solo per il suo benessere psicologico, ma anche per la sua quotidianità.

Quando ci isoliamo dal mondo, ci chiudiamo in un circolo vizioso distruttivo, per cui più stiamo soli meno vogliamo stare con gli altri, che diventano fastidiosi e da scansare.

Forse parlarne con un professionista, magari online se non riesce ad andare fisicamente in uno studio, può aiutarla a capire che cosa le sta succedendo e come uscirne e soprattutto a non fare auto diagnosi.

Talvolta ci chiudiamo nell'etichetta che abbiamo deciso di auto attribuirci (nel suo caso l'ansia sociale) e finisce che ci comportiamo sempre di più secondo quell'etichetta. Provi a prenotare online, senza uscire dalla sua stanza può iniziare a prendersi cura di sé.

Le auguro davvero un grande in bocca al lupo.
Buon pomeriggio, capisco che l'ansia sociale stia avendo un impatto significativo sulla tua vita quotidiana. Indagare le motivazioni ed i comportamenti che non puoi non mettere in atto risulta esser il primo step necessario per procedere con una terapia fatta ad hoc per il tuo problema. Ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza e che ci sono risorse disponibili per te. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, grazie per la condivisione. Quelle di cui lei parla non sono "solo stupide pare", bensì un vissuto che merita di essere esplorato e approfondito in un ambiente sicuro come quello di un percorso psicologico o psicoterapeutico. L'ansia sociale tende a generare circoli viziosi e compromette il nostro funzionamento all'interno delle relazioni interpersonali: per questi motivi va affrontata mediante un percorso terapeutico.
Dal suo racconto traspare come il suo vissuto cambi a seconda della situazione sociale: ritengo sia potenzialmente utile partire da questo aspetto per approfondire il suo personale modo di stare in relazione, nonché i pensieri e le emozioni connesse a questo aspetto della sua vita, al fine di trovare i schemi che sostengono la sua sofferenza in ambito sociale e lavorare su strategie alternative. Rimango a disposizione qualora necessitasse di una consulenza online.

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