Salve, sono una ragazza di 17 anni e da circa 5 mesi sto cercando di capire il mio orientamento sess

21 risposte
Salve, sono una ragazza di 17 anni e da circa 5 mesi sto cercando di capire il mio orientamento sessuale e solo stamattina mi sono autoconvinta di essere lesbica, ma nonostante ciò ho alcuni dubbi sul fatto che invece possa essere bisessuale.
Mi spiego meglio... In tutta la mia vita non ho mai messo in dubbio il mio orientamento sessuale, ero fermamente convinta di essere etero, seppur fino ad oggi non ho avuto nessun tipo di relazione con un ragazzo (né con una ragazza) eccetto un caso: avevo 14 anni e nel gruppo in cui uscivo quasi tutte le mie amiche erano fidanzate, così ricambiati il primo ragazzo che mi dimostrò un interesse e stemmo insieme all'incirca 1 settimana, quando fui io a lasciarlo poiché mi resi conto che non provavo alcun tipo di sentimento verso di lui, neppure baciarlo mi provocava le cosiddette farfalle nello stomaco, quelle di cui avevo tanto sentire parlare e che tutte le mie amiche avevano provato tranne io.
Da allora non ho più avuto nessun tipo di rapporto con nessun ragazzo, tant'é vero che le mie amiche mi chiedevano "ma davvero non hai una cotta per nessuno? No non può essere così" e al loro "ti devo presentare qualcuno" rispondevo sempre che no non volevo assolutamente, che stavo bene così, ma io non mi sono mai preoccupata del fatto che potessi essere omosessuale perché davo la colpa al mio essere estremamente timida.
Quando poi c'è stato il lock dawn è come se mi fosse scattato qualcosa dentro, che mi ha portato a indagare dentro me stessa.
Mi sono detta che una ragazza di 17 anni dovrebbe essere attratta sia fisicamente che sessualmente da un ragazzo e desiderare di avere un fidanzato e starci insieme, cosa che invece io ho sempre trovato disgustoso e preoccupante (intendo il sesso tra uomo e donna). Ho cercato di capire anche da dove potesse essere nata questa paura e penso che sia a causa del bullismo che ho subito alle medie, da parte appunto di maschi. Quello è stato il periodo più buio della mia vita, (che mi ha portato anche a soffrire di depressione, autolesionismo e anoressia), dal quale sono riuscita ad uscire grazie all'aiuto di una psicologa. Ed è qui che sorgono i miei dubbi: ho adottato questa "corazza" di essere lesbica per "proteggermi" dai ragazzi che il mio cervello cataloga come persone rozze, poco fini, che usano le ragazze come puro oggetto sessuale, o è davvero così?
Passiamo, quindi, alla questione ragazze. Come ho già detto in precedenza, ho riflettuto sulla mia sessualità durante la quarantena, quando ho realizzato che potessero piacermi le ragazze visto che non sono mai stata innamorata, in 17 anni, di nessun ragazzo. Guardando dentro di me con razionalità, ho potuto constatare che il mio Instagram è cosparso di ragazze, poiché è la percentuale più alta che seguo, e quando mi capita di scorrere tra i commenti di un post, le immagini profilo che mi colpiscono sono sempre ed esclusivamente di ragazze e puntualmente mi ritrovo a guardare interamente i loro profili. Questo però, potrebbe anche non significare niente, senonché qualche volta mi è capitato anche di eccitarmi guardando una foto.
Allora ho cercato di andare più a fondo, immaginando un presunto rapporto sessuale con una donna, cosa che non mi ha provocato tutta questa paura (anzi!) come quando mi è capitato di pensarlo con un uomo. Sono andata oltre il sesso e ho cominciato a pensare ad una vera e propria relazione con una donna (donna in generale, non c'è nessuna ragazza che mi piaccia al momento) e anche questa volta non mi è sembrato così brutto, se non quando mi sono immaginata da adulta, ed allora ho abbattuto tutte le mie fantasie, pensando che sarei dovuta stare con un uomo da grande. Pensando al mio passato, ho pensato a qualche altro evento che potesse confermare questa idea e ne ho trovato un altro, che ho sempre sottovalutato. In prima superiore avevo stretto un legame fortissimo con la mia compagna di banco. Abbiamo trascorso un anno bellissimo, ero felicissima quando dovevo uscire con lei, quando mi invitava a casa sua e mi godevo ogni attimo insieme a lei, tant'é vero che un giorno, per scherzo, parlando su whatsapp le dissi "marti ti devo dire una cosa, sono lesbica, mi sono innamorata di te" e la sua reazione fu "ti voglio bene, lo sai che mi piacciono i ragazzi, scusami" e allora le dissi che era soltanto uno scherzo e tutto tornó come prima, fino a quando decise di cambiare scuola ed indirizzo e perdemmo i rapporti. Fu una cosa che mi spezzò il cuore, all'inizio ero sempre io che la messaggiavo, le chiedevo di vederci e per un periodo ci siamo pure viste, ma stando distanti sentivo che non era più lo stesso e man mano ho lasciato stare, non le ho più scritto un messaggio, sperando che lo facesse lei, ma niente, e così che sono passati i mesi e gli anni. Per molti mesi sono stata malissimo, la pensavo ogni giorno, piangevo di notte pensando a lei e alla rottura della nostra amicizia e se ci penso, ancora oggi mi viene un magone alla gola. A distanza di anni, quindi mi sono chiesta e se quella non fosse stata una semplice amicizia, e se lei fosse stata qualcosa di molto di più per me, ma a cui io non ho mai dato peso?
E così che nel mio cervello si è accesa una spia con questa domanda "E se fossi davvero lesbica?". Devo ammettere, che inizialmente questo pensiero mi ha destabilizzata, tant'è vero che cercavo di sopprimerlo e di evitarlo il più non posso, ma più cercavo di non pensarci e più questo compariva sempre più aggressivo, quindi ho lasciato che questa paura entrasse dentro di me per poi trasformarla in qualcosa di positivo. Penso che io abbia avuto questa paura, innanzitutto perché scoprirsi non è mai facile, ma soprattutto perché viviamo in una società strettamente eterosessuale, dove la "normalità" è essere sposati con un uomo e con una donna, pensiero che ha fortemente anche la mia famiglia. Io mi sono da sempre battuta per la comunità LGBTQ+, anche quando ignoravo il fatto di poter essere "diversa", tant'é vero che ad un qualsiasi commento sgradevole che mi è capitato di sentire, sono stata sempre pronta a rispondere a tono e ad affermare il mio pensiero, cercando di far ragionare anche loro, ma con scarsi risultati. Ed è questo che mi ha portata per mesi a sopprimere il mio essere, a pensare addirittura di non poter essere così per non dargli un'ulteriore delusione, e di credere che avrei dovuto non pensarci proprio più e di continuare la mia vita da etero. Ma sono arrivata oggi a credere che ho bisogno di essere felice, perché non lo sono stata per molto tempo e ancora ora non mi sento benissimo, ci sono ancora pensieri che mi porto dal mio dca e con cui lotto e cerco di convivere ogni giorno, ma è dura. Quindi se per me la felicità è stare con una donna, mi va bene, anche se questo comporterebbe la delusione dei miei genitori, ma prima di fare coming out con amici e famiglia, voglio davvero esserne certa, ed avere anche un vostro consiglio che sarebbe prezioso per me. Ho un'immensa stima per voi e il vostro mestiere che trovo sia uno dei più belli al mondo e che sogno anch'io di fare da grande, perché mi piace davvero aiutare le persone. Con questo, vi saluto e vi ringrazio per essere arrivati fin qui e aver letto le mie parole. Vi ringrazio davvero di cuore e aspetto una vostra opinione.
Gentile utente, quello che emerge dal suo messaggio è un desiderio di star bene e di comprendere quale sia il suo reale sentimento, qualunque esso sia. Le lascio pertanto alcune riflessioni rispetto a ciò che ha voluto scriverci: «Mi sono detta che una ragazza di 17 anni dovrebbe essere attratta sia fisicamente che sessualmente da un ragazzo e desiderare di avere un fidanzato e starci insieme, cosa che invece io ho sempre trovato disgustoso e preoccupante (intendo il sesso tra uomo e donna). Ho cercato di capire anche da dove potesse essere nata questa paura e penso che sia a causa del bullismo che ho subito alle medie, da parte appunto di maschi». Quella del bullismo, specialmente in età adolescenziale, è un'esperienza che lascia il segno e che richiede un'adeguata rielaborazione; la sua riflessione è interessante e degna di ulteriori approfondimenti, in quanto esperienze negative di questo tipo possono portare in alcuni casi a interiorizzare una rappresentazione negativa dell'altro sesso. «Guardando dentro di me con razionalità, ho potuto constatare che il mio Instagram è cosparso di ragazze, poiché è la percentuale più alta che seguo, e quando mi capita di scorrere tra i commenti di un post, le immagini profilo che mi colpiscono sono sempre ed esclusivamente di ragazze e puntualmente mi ritrovo a guardare interamente i loro profili. Questo però, potrebbe anche non significare niente, senonché qualche volta mi è capitato anche di eccitarmi guardando una foto.» È esattamente come dice: la percentuale di ragazze tra i suoi contatti Instagram non risulta fortemente indicativa del suo orientamento sessuale, in quanto dipendente da una quantità di fattori (ad esempio le amicizie, i suoi interessi). Vale la pena invece indagare sugli sporadici sentimenti di eccitazione sperimentati nel considerare fotografie femminili. In generale, trovo molto positivo il suo approccio mentale a questo tipo di riflessione, profonda e mentalizzante, relativa al suo vero orientamento sessuale. Prosegua in questo modo (o se preferisce, col supporto di un esperto in psicosessuologia), e consideri due ulteriori opzioni, oltre all'omosessualità e alla bisessualità: si tratta dell'asessualità e della demisessualità, di cui forse avrà sentito parlare.

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Con buona pace dei cliché cinematografici e dei benpensanti, nessuno è omosessuale o eterosessuale al cento per cento. La sessualità, soprattutto nel periodo dell'adolescenza è qualcosa di tumultuoso, spesso confuso, disorientante; e non di rado continua a esserlo anche successivamente, per il fatto che nell'altro è ricercata sempre una parte di sé stessi, ci si misura spesso sull'immagine delle persone dello stesso sesso, ci si continua a interrogare sul rapporto, in senso lato, con le altre persone.
Che vuol dire essere donna? che vuol dire essere uomo? Che fa una donna? Che fa un uomo? Il nostro essere umani, che va oltre l'anatomia, complica sempre un po' le cose...Non cessi di farsi queste domande, ne parli con uno specialista, magari la stessa psicologa che l'ha ascoltata in passato.
Scoprirsi non è mai semplice, ma a volte si possono fare belle scoperte.
SM
Cara ragazza,
hai un modo davvero chiaro di raccontare la tua mente e ciò che provi. Purtroppo ancora oggi l'orientamento sessuale è concepito in termini di appartenenza rigida, e sembra sia prioritario comunicarlo agli altri prima che a noi stessi. Ti stai ponendo degli interrogativi profondi, che stanno accendendo sensazioni alle quali ti stai concedendo gradualmente, e trovo che questo assetto esplorativo sia magnifico, e tu debba viverlo con curiosità. Capisco quanto peso possa avere la reazione di chi ti circonda, ma non fare che soffochi la tua esperienza come forse stanno facendo le imponenti riflessioni che ci hai proposto; che alla lunga rischiano, anche se molto stimolanti, di "mortificare" i sentimenti che vorrebbero spiegare. Sei una giovane donna che in questo momento sente attrazione per altre donne, e non per altri uomini. Questo è ciò di cui disponiamo oggi. Ipotizzare che derivi dal bullismo diventa un modo con il quale giustificare qualcosa che sentiamo dovrebbe essere diverso, ed è proprio questo il punto: non c'è niente di diverso, né di sbagliato. Prosegui coraggiosamente questo percorso che hai intrapreso e valuta se eventualmente farti supportare da qualcuno che si allei con il desiderio di essere te stessa. Qualunque cosa ciò significhi per te. Un caro augurio di buona fortuna
Grazie per aver scritto, mi ha colpito molto questo:
"sono arrivata oggi a credere che ho bisogno di essere felice". Penso che questo sia un ottimo progetto il più importante da perseguire. Non importa con chi ma importa che ci si senta amati e realizzati. I bisogni fondamentali dell'uomo sono:
protezione e sicurezza
affetto e identificazione
stima di sé e realizzazione.
Si denota il fatto che ha fatto parecchio lavoro introspettivo, può proseguirlo con il sostegno psicologico come in passato, per una migliore crescita personale che la porti a realizzare pienamente sé stessa.
Cordialmente.
Omar Vitali
Gentilissima, ti ringrazio per la tua domanda, l'ho trovata piena di spunti di riflessione e di sensibilità. L'attrazione sessuale non è mai giusta o sbagliata ed è indipendente dal genere, il nostro corpo ci dice molto di noi stessi e ci comunica sempre qual'è la cosa più utile per noi. Sicuramente le situazioni che hai vissuto possono aver influenzato le tue percezioni del genere maschile e di conseguenza anche l'attrazione sessuale, ma la sessualità non è solo apprendimento o conseguenza di ciò che ci succede, bensì qualcosa che ci appartiene fin dalla nascita ma che si costruisce anche nella relazione con l'altro e può essere in continuo mutamento. Sei stata molto coraggiosa a porti tutte queste domande e la tua giovane età ti fa onore, molto spesso la consapevolezza del proprio corpo e della propria sessualità richiede molti anni. Se sei interessata ad approfondire puoi contattarmi, altrimenti ti faccio un grande in bocca al lupo.
Cara ragazza,
per avere risposte ai suoi dubbi credo sia utile chiedere uno spazio per se stessa e continuare a riflettere con uno psicologo sulla sua storia vissuta finora per "dare senso" ai suoi legittimi dubbi e saper distinguere fra sentimento di amicizia, affetto o attrazione sessuale. In questo modo potrà capire il suo orientamento sessuale.
Potrebbe rivolgersi alla stessa psicologa che l'ha aiutata in passato. Un grande in bocca al lupo
Cara ragazza, ho letto con molto interesse la tua domanda piena di riflessioni profonde e ben collegate alla tua esperienza di vita. Ogni riflessione e ogni dubbio che hai espresso merita di essere approfondito. Prendendo come spunto quello che scrivi "ho bisogno di essere felice, perché non lo sono stata per molto tempo" ti consiglio di affrontare questa situazione con uno psicologo, magari con la collega che ti ha già aiutata in passato, così da poter fare chiarezza dentro di te e vivere con serenità la tua sessualità. Un saluto, dott.ssa Beatrice Aisa
Nella tua richiesta hai espresso molti dubbi e preoccupazioni ed ognuna richiede una riflessione approfondita e a sè. Possono essere concause del malessere che stai vivendoZ ti suggerisco una psicoterapia per affrontare tutte queste tematiche. Buona serata
Salve, mi dispiace per il periodo che sta attraversando con tutti questi dubbi.
Comunque, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per schiarirsi un po' le idee, potrebbe così vivere le cose più serenamente.
Stia tranquilla, le cose si risolveranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Vista la giovane età preferisco darti del tu. Vorrei iniziare con il farti i miei complimenti per la profondità di pensiero ed espressione che ho riscontrato nelle tue parole. Nel leggerle ho sentito molta energia e molta forza. Sicuramente stai attraversando un periodo particolare della vita che implica molta confusione e sofferenza. Non è facile conoscersi ed è ammirevole che ti poni queste domande a 17 anni. Non mi sento di darti consigli o suggerimenti, se non uno alla fine; quello che voglio fare nel risponderti è rimandarti tutta la forza, la determinazione e il coraggio che mi sono arrivati leggendo le tue parole. Nessuno può dirti se sei etero, omosessuale, bisessuale, asessuata e così via: lo capirai con il tempo. Inoltre reputo non sia strettamente necessario fare subito coming out, anzi forse sarebbe più opportuno darsi del tempo per capire il proprio orientamento sessuale senza coinvolgere necessariamente familiari e amici, soprattutto considerando il fatto che ancora non hai avuto esperienze sessuali né con donne né con uomini. Infine, ciò che mi sento di dirti (come possibile consiglio) è che potresti pensare di ricontattare la collega psicologa che ti ha seguito per il DCA e per le altre problematiche, poiché mi sembra di capire che ti ha aiutata molto. Anche qualche incontro per esplorare il tema della propria sessualità potrebbe aiutarti a conoscerti di più e ad affrontare questa fase della vita in modo più sereno.
Concludo dicendoti che sono rimasta molto colpita dalla tua capacità di entrare in contatto con le tue emozioni, sebbene tu sia molto giovane. Se vorrai fare questo lavoro (cosa che mi auguro perchè è davvero un lavoro magnifico)empatia e capacità di introspezione ne sono alla base. Ti auguro il meglio.
Francesca Mendola Psicologa Clinica
Buongiorno, innanzitutto grazie di aver condiviso riflessioni e domande così importanti che la riguardano.
17 anni è un'età in cui ci si interroga circa se stessi e il proprio modo, del tutto personale, di essere al mondo. E l'orientamento sessuale è spesso uno dei temi che, sorto con l'inizio dell'adolescenza, chiede di trovare una soluzione definitiva. Trovo del tutto pertinenti e comprensibili i suoi dubbi, avere la possibilità di parlare con qualcuno potrebbe essere prezioso in questo momento al fine di poter dare il via ad una maggiore espressione di se stessa e di tale area della sua vita.
Un saluto, K. Zerbi.
Salve,
innanzitutto complimenti per il coraggio che dimostri nel porti tutte queste domande su te stessa, il tuo orientamento e più in generale i tuoi sentimenti e i tuoi desideri: non sono temi semplici, e spesso paura e vergogna possono bloccare la naturale esplorazione di chi siamo e cosa vogliamo.
Voglio suggerirti alcune considerazioni che spero ti siano utili. Sembra che la sessualità femminile sia diversa da quella maschile per una maggiore flessibilità. Per questo, non avrei fretta di inseguire la "giusta definizione" di se stessi, quanto di esplorare le tue emozioni, i tuoi sentimenti, i tuoi desideri e i tuoi progetti. L'omosessualità è una variante normale della sessualità umana, e se incontrerai una donna che ti farà battere il cuore e di cui ti innamorerai sarà una cosa bellissima. Esattamente come se incontrerai un uomo verso cui provassi le stesse emozioni.
Forse puoi lasciar andare il problema di definirti, per aprirti ad ascoltare quello che desideri - senza ansia e senza sforzo, le risposte verranno da sé.

per aiutarti in questo, ti sarà utile una consulenza psicologica, che ti permetta di elaborare in autonomia il tuo vissuto.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Data la sua giovane età e l'incertezza di fondo che trapela dalla sua richiesta sarebbe utile si lasciasse maggior tempo per capire la natura dei suoi dubbi. Porsi domande più complesse e articolate piuttosto che facili risposte. Tanti cari auguri
Cara ragazza
ho letto in modo approfondito la sua storia e credo che sia stata molto coraggiosa a raccontarsi.
Mi è molto piaciuto leggere che il suo desiderio è di essere felice e godere delle sue scelte. Trovo importante e anche normale che alla sua età abbia bisogno di definirsi e per tale motivo la invito a fare una richiesta esplicita ai suoi genitori di sostenersi nel suo percorso di crescita con una psicoterapia.
Consideri anche la possibilità di usufruire di una consulenza online per definire meglio i suoi obiettivi.
Buon Viaggio!
Gentile, il tuo scritto è ricchissimo di spunti e colpisce per la quantità di considerazioni e per la determinazione con cui cerchi evidentemente di definire te stessa. E' un lavoro lungo e difficile quello che conduce alla costruzione di un'identità coerente, coesa e stabile.
Chi sono io? E chi sono gli altri? Come mi rapporto con loro? Sono in grado di innamorarmi? Riesco a distinguere tra amicizia e amore? Cosa mi attrae? E in ultima analisi, cosa desidero? Sono domande che inconsapevolmente l'essere umano continua a porsi, in particolare durante il periodo di per sè instabile e di grandi trasformazioni che è l'adolescenza. Non avere paura di continuare ad esplorare te stessa.
Forse il periodo di isolamento forzato imposto dal lockdown ti ha portato ad affrontare tutto questo con maggiore profondità ed ora può essere un buon momento per elaborare i suoi pensieri e magari anche alcune esperienze, che ti hanno particolarmente segnata. A volte, può essere più semplice con il supporto di un professionista. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e ti auguro una buona vita! sr
Salve,
è chiaro che si trova in un momento di grandi cambiamenti.
Probabilmente le potrebbe essere utile intraprendere un percorso con uno psicoterapetua.
Un saluto,
MMM
Cara utente, penso che conducendo un'esplorazione di se stessa in modo accurata, e con interrogativi del tutto legittimi. Ha identificato diversi fattori che potrebbero avere un peso in questa sua identificazione di orientamento sessuale. Le consiglio cercare un aiuto professionale, magari anche dal professionista che l'ha già seguita, solo per aiutarla a fare chiarezza tra i molti dubbi che sente di avere. Alla fine di questo percorso, sarà chi sentirà di essere, non importa quale orientamento sessuale avrà, l'importante è che sarà serena con se stessa.
Ciao,
io credo che non solo tu abbia bisogno di essere felice, ma soprattutto che te lo meriti! E ti auguro davvero di esserlo.
Allora, la sessualità è una questione molto complicata, piena di aspetti.
Non c'è assolutamente nulla di anormale nel non aver provato fino ad ora desiderio/attrazione per un ragazzo o per una ragazza. Nè è anormale che tu non abbia avuto una relazione.
Tutte le domande che ti fai, le riflessioni, i pensieri, sono importanti e ti aiutano a capirti meglio. E solo capendoti meglio riuscirai ad accettarti e a stare bene. Quindi credo sia molto importante che tu ti sia fatta tutte queste domande e che abbia sentito il bisogno di scrivere per un confronto.
La sessualità è molto soggettiva e anche molto fluida, quindi non ci sono passaggi, pensieri, fasi obbligatori, uguali per tutti.
La mia sensazione è che tu ora ti senta in confusione, anche per il difficile periodo che stiamo vivendo. Potrebbe magari esserti di aiuto provare a contattare di nuovo la psicologa da cui andavi o cercarne una nuova: un percorso psicologico, come magari hai già sperimentato in passato, ti può aiutare a fare un po' di chiarezza, ad aprirti, ma soprattutto ad essere accolta e accettata. In tutte le tue possibili sfaccettature e sfumature.
Per qualsiasi cosa, sono qui, se vuoi.
Un saluto affettuoso,
Dott.ssa Alice Carbone
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno, penso di avere un certo orientamento sessuale non impone che questo lo sia davvero.

Autoconvincersi di qualcosa può portare erroneamente a considerare soltanto le prove a favore alla nostra tesi e non quelle contrare e quindi non poter fare una valutazione obiettiva della realtà. Le consiglio di intraprendere percorso con un professionista al fine di comprendere meglio se questo pensiero ha una fondatezza o è dovuto ad una interpretazione erronea di alcune circostanze della sua vita. Un Percorso con un terapeuta può aiutarla a chiarire i suoi dubbi. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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