Salve, Sono una ragazza adolescente e volevo porre questa domanda a degli specialisti perché è da di

12 risposte
Salve, Sono una ragazza adolescente e volevo porre questa domanda a degli specialisti perché è da diverso tempo che sto cercando una risposta più chiara. È da anni che durante i miei periodi più tristi e stressanti, mi capita di andare in cucina ed abbuffarmi incondizionatamente da salto, dolce, aspro, e amaro, ma solo se mi trovo da sola in casa. In poche parole, mangio di tutto, anche se la mia pancia sarebbe più che sazia, ma non riesco a fermarmi. Negli ultimi mesi, però, oltre a questo, si aggiunge un successivo senso di colpa, in cui inizio a vedermi orribile allo specchio e penso che se queste abbuffate non ci fossero sarei più magra. A volte, mi costringo a distrarmi, facendo altre attività più produttive, in modo da non andare a mangiare, ma è fastidioso trovare sempre un nuovo metodo di distrazione. Mi imbarazza parlarne ed infatti un altro aspetto importante è quello che mi mette a disagio mangiare più degli altri, quindi se esco con qualcuno mangio sempre meno dell'altra persona o in misura uguale. Fin da piccola sono stata insicura sul mio fisico, ma ultimamente tutto questo sta aumentando. Leggendo sul web, mi sembra di rispecchiarmi nella maggior parte dei criteri di valutazione del binge eating disorder, ma naturalmente, non essendo una specialista, non ne ho la certezza. Vorrei capire se questi comportamenti possano essere identificati in qualcosa, anche se sono consapevole che solamente tramite un messaggio sia difficile capirne davvero la problematica. Scusate per la spiegazione poco sintetica e grazie mille in caso in caso di risposte da parte vostra, dato che non è scontata la vostra disponibilità.
Gentilissima Paziente,
Nonostante non si possa fare una diagnosi perché è necessaria anamnesi approfondita e valutazione di altri paramenti, credo che probabilmente ci sia un disordine alimentare che deve essere curato non solo con la figura del Biologo Nutrizionista ma con il supporto di altri specialisti come lo psicologo.
Personalmente nel mio studio collaboro con una terapista per trattare proprio questi disordini alimentari che richiedono approccio multidisciplinare.
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
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Salve, quello che descrive sembra rispecchiare un disturbo del comportamento alimentare (Binge eating), il mio consiglio di professionista e di ex paziente con anoressia è quello di non lasciar correre...di non pensare che non è grave, che si risolverà da solo con il tempo. Per guarire bisogna farsi accompagnare da una Dietista specializzata in DCA e da una psicoterapeuta che si occupi di DCA. Il primo passo comunque è capire che c'è qualcosa che non va nella relazione con il cibo, le emozioni e il proprio corpo...brava <3 Altro passo da fare è parlarne con mamma o papà o un adulto di cui tu ti possa fidare...Per qualsiasi cosa puoi scrivermi.
Un grande abbraccio, Dott.ssa Maria Luz Viloria
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L’unico modo per uscire dal tunnel della fame nervosa è quello di ascoltarsi. Certo, è difficilissimo.

È possibile iniziare facendo una mappa dei diversi attacchi di fame nervosa. In pratica, dopo l’attacco è bene provare a fermarsi e cercare di capire quando si sia verificato quali pensieri stessero passando per la vostra testa e quali emozioni potessero esserci in quel momento.

con un po’ di allenamento, è possibile rintracciare un filo conduttore tra i diversi attacchi di fame nervosa. C’è chi tende a smangiucchiare perché reprime la rabbia, chi perché non tollera di rimanere da solo, chi perché si è sentito impotente e frustrato. Ognuno ha le sue ragioni e, per affrontare davvero la fame nervosa è necessario comprenderle (altro che forza di volontà!).

il mio consiglio CARISSIMA è di farsi seguire da una specialista in nutrizione se preferisce anche on line e da uno psicoterapeuta esperto in DCA


Spero di esserle stata d’aiuto. Rimango a disposizione per ogni altro dubbio
Un saluto
Dott.ssa Maria Rosaria Capasso
nutrizionista di segnale


Innanzitutto voglio dirti che sei stata bravissima, sia a riconoscere il fatto di avere un problema, sia ad aver avuto il coraggio di chiedere aiuto... ( mi permetto di darti del tu perchè hai detto di essere una ragazza adolescente, e penso che il Lei creerebbe soltanto un distacco inutile).
Da quello che descrivi il tuo comportamento potrebbe ricadere in quelli che vengono definiti DCA (disturbi del comportamento alimentare), ma per fare una diagnosi ci sarebbe bisogno di un'anamnesi più puntuale. Il fatto che tu, non solo abbia identificato il tuo comportamento come disfunzionale, ma anche che cerchi di combattere e contrastare questo comportamento, renede senz'altro il percorso più semplice... il mio consiglio è quello di rivolgerti ad un centro multidisciplinare specializzato in DCA, dove con l'aiuto di uno psicologo e di un nutrizionista tu possa rapidamente risolvere questa situazione.
Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio.
Ciao cara, tutto ciò che scrivi è esattamente come lo hai ricercato e studiato, ovvero potrebbe essere definito DCA binge eating disorder ma a me non piace dare etichette. Tu potresti avere semplicemente un disturbo ormonale che ti porta ad accentuare momenti tristi che si trasformano quindi in quello che riteniamo un problema psicologico e che di solito affligge di più del disordine alimentare. La cosa bellissima che ti contraddistingue da chi ha questo tipo di DCA è la tua consapevolezza e ti assicuro che in questa fase della tua vita con l'alimentazione giusta e necessariamente con l'aiuto di uno psicoterapeuta e con un controllo endocrinologico, potresti fare un passo indietro e risolvere la tua situazione. Resto a tua disposizione.
Buongiorno, la sua descrizione sembrerebbe corrispondere a ciò letto su internet. Per la gestione di questo disturbo e di tutti i suoi effetti soprattutto psicologici consiglio di rivolgersi a un professionista magari esperto in counseling nutrizionale oppure di provare un corso sulla consapevolezza. Generalmente, come già fa, riempire quei momenti di sfogo con qualcosa di alternativo e di più sano è una buona strategia. A disposizione per ulteriore aiuto. Saluti. Dott.ssa Sara Brambilla
Carissima, da come descrivi il tuo rapporto con il cibo e con il tuo corpo, sembra esserci una difficoltà alla base, che però può essere risolta. Il primo passo, infatti, dinanzi a una difficoltà è proprio quello di RICONOSCERLA, dopodichè bisogna rivolgersi a dei professionisti specializzati nel settore, come il nutrizionista e lo psicoterapeuta, per poter AFFRONTARE E CURARE, la difficoltà in atto.
Non pensare che tutto si risolverà da solo, con il tempo o che ignorando il problema magari svanisce nel nulla da solo. Sappi che si può guarire da un disturbo del comportamentoo alimentare se lo si affronta con le giuste armi. Rimango a disposizone, distinti saluti D.ssa Rosaria Sanfratello, biologa nutrizionista.
Salve cara, non preoccuparti del disagio che è normale. A quanto dici sembra che ci sia un disturbo alimentare ma non per questo deve essere un grande problema. Non è semplice affrontarlo da sola anche perchè è una problematica complessa. Fai bene a cercare distrazione e questo deve essere per te la spinta a considerare la tua capacità di reagire. Prendi in considerazione l'idea di parlarle con un genitore o un adulto a te vicino e organizza un piano di azione: nutrizionista e psicologo è il team vincente. A presto e a disposizione per eventuali consigli o indicazioni. Dott.ssa Patrizia Di Mare
Salve cara, come hanno già scritto i miei colleghi è un passo enorme il fatto di aver riconosciuto il problema e che cerchi delle alternative per distrarre la tua mente dal cibo. Per poter superare questi momenti è fondamentale (dopo averne parlato con i tuoi genitori o una persona adulta di fiducia) affidarsi a dei professionisti esperti in DCA sia nutrizionista che psicologo per capire esattamente come affrontare i tuoi disagi sia dal punto di vista psicologico che fisico. Resto a tua disposizione, cordiali saluti Dott.ssa Esterina Zuncheddu
Buongiorno, aver riconosciuto ed essere consapevoli del problema è un grande passo, non è da tutti, ma per poter cercare la soluzione migliore bisogna fare una valutazione più approfondita. Rivolgendoti a un nutrizionista potrebbe essere un inizio, ma questo percorso deve essere accompagnato anche da altre figure. Non sottovalutare nulla e continua ad approfondire. Per quanto mi riguarda nel mio studio collaboro con psicologa che tratta questi disturbi e insieme stiamo raggiungendo ottimi traguardi poiché abbiamo anche altre ragazze che si trovano nella tua stessa situazione.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione
Dott.ssa Mariachiara Della Ventura
Ciao, innanzi tutto bravissima per averne parlato e per esserti interessata al problema. Con molta probabilità i tuoi disagi rientrano nei cosiddetti DCA (disturbi del comportamento alimentare) e il mio suggerimento è, innanzi tutto, quello di affrontare serenamente il problema con i tuoi genitori (se sei minorenne) per poi affidarti ad un nutrizionista che collabori con uno psicoterapeuta (queste due figure devono assolutamente lavorare insieme per il raggiungimento dell'obiettivo: dove non arriva il nutrizionista, arriva il terapeuta e viceversa). Infatti, nella mia pratica ambulatoriale, seguo diverse ragazze con i tuoi problemi ma sempre affiancata da una psicologa. Resto a disposizione e ti auguro il meglio :-)
Buonasera, le consiglierei di farsi seguire da un nutrizionista e da uno psicologo, magari che lavorino in sinergia, io lo faccio da tempo nello stesso studio.
Vogliamo parlarne? Mi contatti.

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