Salve Sono un ragazzo di 23 anni. In questo periodo le cose non stanno andando molto bene. Io ho u

24 risposte
Salve
Sono un ragazzo di 23 anni. In questo periodo le cose non stanno andando molto bene. Io ho una relazione di 6 anni e 3 mesi e in tutta sincerità io mi sento felice ma ho paura che dall'altra parte non è la stessa cosa. In questi lunghi anni ci sono stati tanti alti e bassi, 3 o 4 anni fa feci lo sbaglio di non dargli troppe attenzioni a causa di fisse stupide che mi ero preso e lei ne ha sofferto molto e tutt'oggi ne risente di quel periodo. Tuttavia nel corso di questi anni ci sono state altrettante cose belle come ad esempio dormire insieme per la prima volta, fare la nostra prima vacanza ecc. Io nella vita di tutti giorni quando si avvicina l'ora che lei esce da lavoro io non vedo l'ora di vederla e stare insieme a lei, durante la settimana ci vediamo un'oretta il lunedì, mercoledì e venerdì ma quell oretta sembra che non passi mai, ogni volta che torno a casa sento una sensazione di vuoto come se avessi perso qualcosa. Nel mese di febbraio è capitato che sono stato da lei 3 giorni a casa sua e mi sembrava di stare in paradiso, non avevo bisogno di nient'altro,solo della sua presenza e del suo amore. Il giorno in cui sono andato a casa mia ho pianto a dirotto perché non c'era lei li con me, non mi svegliavo la mattina con lei e questa cosa mi lacerava il cuore quando ci pensavo, questa cosa mi è durata un po' di giorni. Nel corso degli anni abbiamo litigato molto per il fatto che io non do le stesse attenzioni di prima, come ad esempio fargli lettere d'amore, mandargli frasi, preoccuparmi se va tutto bene oppure no, fargli regali a sorpresa e altre cose. Io per i regali a sorpresa vorrei tanto potergli fare una sorpresa ogni mese ma a causa del fatto che non riesco a trovare un lavoro non posso farlo e questo mi dispiace, anche lei ne risente del fatto che io non abbia un lavoro anche perché si è sempre parlato di costruire un futuro insieme. Per quanto riguarda le attenzioni e le altre cose io voglio cercare di rimediare il tutto, voglio esserci sempre per lei, voglio dargli quello che gli manca ma come ha detto lei lo faccio per due o tre mesi e poi smetto. Vorrei cercare di capire come posso fare per essere sempre costante, la mia decisione l'ho presa. È la persona più importante della mia vita e ho intenzione di dargli tutto ciò di cui ha bisogno, è vero questa cosa l'ho detta tante volte nel corso degli anni ma ho sempre sottovalutato la situazione, questa volta avendo capito che il mio rapporto potrebbe morire per davvero ho assoluto dovere perché voglio farlo di rimediare e dargli tutto il mio cuore e tutto quello che non ha ricevuto da tanto tempo. Voglio essere costante in questo, voglio farlo sempre,ogni mese, senza farlo solo perché me lo fa notare lei, ma voglio farlo perché sento di farlo. Capisco che mi abbia allontanato per via di queste cose, se solo non fossi troppo chiuso e orgoglioso vorrei urlargli tutto l'amore e i sentimenti che sento per lei ma non riesco a farlo , dentro di me ho una voglia di urlare di quanto la ami ma non riesco a farlo lo stesso e lei giustamente mi allontana. Io non voglio niente dalla vita, voglio solo che il mio rapporto con lei continui per tanti anni e che sia un rapporto che mi porti tanta felicità. Vi prego Ve lo chiedo con tutto il cuore, vi prego aiutatemi ad essere costante con lei aiutatemi a recuperare tutto, lei è tutto ciò che ho . Non abbiamo molti anni di differenza lei ha 25 anni e io 23, grazie a lei ho potuto capire che cosa significa amare ed essere amati e io voglio ancora farglielo capire attraverso gesti e stargli vicino. Le ultime volte ha subito dei lutti in famiglia e io le sono stato vicino. Lei da quando è piccola ha problemi con la sua famiglia, sensazione di abbandono da parte loro e cose così brutte, i suoi genitori sono separati quindi posso capire il perché si possa sentire così e magari non crede nell'amore duraturo ma io voglio fargli credere che non per forza ciò che ha visto rappresenti la realtà. L'amore è quando due persone si scelgono sempre e io voglio continuare a scegliere lei. Io temo tantissimo che da parte sua non sia così. Lei deve andare a parlare con una psicologa e ho paura che possa consigliarle di lasciarmi per sempre. È vero che io in passato ho fatto un grande errore ma ho tutta la voglia di recuperare e cercare di lasciarmi il passato dietro le spalle anche se per me è veramente difficile dato che come lei ha sofferto io me ne sono pentito e tutt'ora vivo con questo senso di colpa gigante. ne lei ne la mia famiglia lo sa ma tutte le volte che torno da lei che abitiamo vicini io abito a vallefoglia e lei a bottega, tutte le volte percorro un ponte, io alcune volte non sempre, talmente del dolore che ho dentro mi verrebbe voglia di buttarmi giù ma non lo faccio perché non sarebbe la soluzione giusta, morire non mi risolverebbe nulla ma non l'ho detto a nessuno di questa cosa lei non lo sa. Spero vivamente che voi possiate consigliarmi una soluzione per poter recuperare tutto, non è ossessione ma è semplicemente una persona innamorata che non ha mai provato sentimenti così forti in vita sua . Vi prego aiutatemi
Dott. Stefano Recchia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Gentile utente grazie per aver condiviso la sua situazione. Dalle sue parole emerge forte il sentimento che prova e la sofferenza che questo momento di incertezza le provoca. Parli con la sua ragazza e le esprima i sentimenti e i timori che prova. Parlatene e affrontate insieme la situazione. Da quello che scrive emerge anche uno stato di pesante dolore che le consiglio di non affrontare da solo. Come la sua ragazza si è rivolta ad una psicologa (gli psicologi non "consigliano" ma aiutano nella comprensione di ciò che accade e su questo voglio rassicurarla) consiglio anche a lei un percorso con uno specialista. Le sarà di supporto in questo momento particolare della sua vita e la aiuterà nella comprensione della vostra relazione e di ciò che lei desidera veramente. Spero di esserle stato d'aiuto. Resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Michele Mulè
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Palermo
Gentile utente lei è molto giovane 23 anni e vive questa relazione da oltre 6 anni il che significa che questa relazione è cominciata ai tempi del liceo all'incirca all'età di 17 anni. Vede in questi casi è del tutto normale soprattutto alla sua età di fronte a casi come questi sperimentare delle emozioni così forti. Quando lei fa riferimento a questo errore su cui però non si espone molto, mi vien da chiederle, perché tale errore si riflette a tutt'oggi nella relazione e in che modo? Oltremodo aggiungo che lei parla di sé sminuendo la sua capacità di esporre il suo amore alla partner, ma d'altro canto idealizza molto il modo in cui percepisce l'amore della stessa. Inoltre esprime una profonda paura abbandonica, il che mi lascia intendere che la sua possa essere una sorta di meccanismo proiettivo. Allora mi chiedo se la sua partner ha deciso di intraprendere un percorso terapeutico, come mai non avete deciso di cominciarlo insieme ? o ad ogni modo come mai anche lei non si sottopone ad un percorso, così da elaborare al meglio le sue difficoltà? Rispetto invece alla sua necessità di trovare un modo attraverso questa piattaforma di riuscire a dimostrare amore alla partner, mi duole deluderla, ma non credo che io, così come altri professionisti possiamo in qualche modo esserle d'aiuto senza prima aver correttamente contestualizzato il caso. Lei parla inoltre di dover recuperare, cosa vuol recuperare ? mi pare di capire dalle sue parole che lei sta ancora assieme a questa persona, dunque se si riferisce a migliorare l'intimità emotiva con la sua partner, ci vorrà tempo e pazienza e dovrà essere fatto in modo graduale. Augurandole buona fortuna, le porgo cordialità Dott. M.M.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
È normale avere dubbi e riflettere su possibilità alternative, specialmente in una relazione stabile. Il desiderio di sicurezza e la paura di perdere qualcosa di "migliore" sono sentimenti comuni, ma deriva spesso dall'ansia e dall'incertezza piuttosto che da un reale bisogno di cambiare.

Questi pensieri potrebbero essere legati alla necessità di conferme, alla paura di prendere decisioni sbagliate oa una tendenza a iperanalizzare le situazioni. È importante chiedersi: questo dubbio nasce da una reale insoddisfazione o è solo il bisogno di certezza assoluta, che però nella vita non è mai del tutto raggiungibile?

Se la tua relazione attuale ti soddisfa e ti rende felice, potresti provare a concentrarti di più su ciò che hai piuttosto che su ciò che potrebbe essere. L'insicurezza sul "non sapere" è naturale, ma imparare a tollerarla può aiutarti a vivere con maggiore serenità.

Sarebbe utile e consigliato approfondire questi aspetti con uno specialista per comprendere meglio le emozioni sottostanti e trovare strategie per gestire il disagio.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Pierluigi Troilo
Psicologo, Professional counselor
Roseto degli Abruzzi
Certi sentimenti ci travolgono. La volontà, la ragione e, a volte, anche le nostre intenzioni, sembrano non avere alcun potere rispetto a quel che proviamo dentro, ma tutti vogliamo l'amore di certe persone e aneliamo alla felicità! Lo dico non solo in quanto professionista, ma anche come chi di recente ha vissuto profondamente un amore grandissimo. a dire il vero, quando soffrivo, i consigli che mi arrivavano, per quanto li trovassi logici, non mi portavano molto beneficio o soluzioni. Le dico solo che, a un certo punto, mi sono arreso all'amore, cioé a tutto ciò che comportava l'amore, inclusi i tormenti. ho smesso di fare la guerra ai miei pensieri, alle mie emozioni, alla pretesa che le cose andassero diversamente. ho smesso di dover decidere per forza se fare così oppure colà, lasciando che le cose succedessero. Al contempo, qualcuno mi ha insegnato a vedere le cose da altri punti di vista e a sfruttare delle mie potenzialità che non immaginavo di avere. E d'incanto, le cose sono andate meglio e, soprattutto, mi sono sentito meglio. E di quel nuovo benessere ne hanno giovato anche le mie relazioni!
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,

Capisco quanto possa essere difficile gestire tutte queste emozioni contrastanti, specialmente quando si tiene tanto a qualcuno e si ha paura di non essere abbastanza per lei. Mi sembra che lei stia vivendo una serie di conflitti tra il desiderio di dare il massimo nella relazione e la difficoltà di farlo in modo costante.
Riflettendo su quanto ci ha raccontato, mi viene in mente una domanda: cosa pensa che sia il "farlo sempre"? Cosa potrebbe significare, per lei, l’essere davvero costante e presente, anche nei momenti in cui la vita quotidiana sembra complicata?
La sua riflessione sul passato e sul suo senso di colpa è molto toccante, ma le capita mai di pensare che, in una relazione, essere gentili con se stessi può essere il primo passo per esserlo anche con l’altra persona?
Infine, mi viene da chiedere: cosa pensa che potrebbe accadere se, oltre ai gesti, si concedesse un po’ di spazio per esplorare ciò che sente senza troppa pressione? A volte, questo può aiutare a scoprire nuove forme di connessione.
Continui a riflettere su queste domande e, se desidera, possiamo parlare ulteriormente di come affrontare questi pensieri in modo più profondo. Mi tengo a disposizione per consulenze online.

Un caro saluto,

Dr. De Giorgi Giorgio
Dott.ssa Chiara Quinto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Carissimo, quando dice che, nonostante abbia capito di aver commesso degli errori nel passato — come non aver dato abbastanza attenzioni alla sua compagna o aver sottovalutato certi segnali — ora sente un desiderio fortissimo di rimediare, di esserci davvero, con costanza e autenticità, le riconosco l'importanza di questo passo coraggioso e già il fatto che ne parli con questa consapevolezza mostra quanto lei sia determinato a non lasciare che il passato definisca il suo futuro.
Vorrei però soffermarmi su un punto cruciale: lei dice di voler cambiare per lei, di volerle dare "tutto ciò che non ha ricevuto da tanto tempo", ma mi chiedo — e le chiedo — quale spazio stia lasciando a sé stesso. Quanto di questo bisogno di "rimediare" nasce dal desiderio autentico di costruire un rapporto più sano e quanto, invece, è alimentato da una paura profonda di non essere abbastanza o di perdere il suo affetto? Spesso, senza rendercene conto, possiamo cadere in un circolo vizioso in cui più temiamo di perdere qualcuno, più cerchiamo di "fare di più", rischiando però di perdere di vista chi siamo e cosa vogliamo davvero.
Questo dolore merita attenzione, comprensione e cura. Non è una vergogna sentirsi sopraffatti, ma è fondamentale esplorare da dove nasca questa sensazione di vuoto e disperazione.
Le suggerei un percorso di sostegno, mi tengo a disposizione! Un caro saluto
Dott.ssa Francesca La Monaca
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera,
Poso rassicurati che uno/a psicologo/a non potrà mai dire ad una persona cosa deve fare e cosa è meglio per lei !
Credo l'amore si dimostra in diversi modi, che possono andare al di là delle cose materiali. Potrebbe essere utile confrontarvi e capire come mai lei ha bisogno di manifestazioni materiali dell'amore che provi; allo stesso tempo tu potresti aprirti e soffermarti sulle motivazioni per cui ultimamente manifesti il tuo sentimento diversamente ( che non significa non esprimere l'amore che provi ma farlo in modo diverso!)
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, la costanza che lei ritiene di non avere non è questione di volontà ma necessità di approfondimento. Entrambi richiedete all'altro una determinata distanza e determinati comportamenti. I sentimenti di sconforto che vive, sembrano profondi e credo sia importante per lei approfondire ciò che non la fa stare bene. Io le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta per ritrovare un proprio equilibrio, la sua relazione ne gioverà.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso il suo dolore. Si percepisce quanto tenga alla sua compagna, ma il peso che sta portando sembra troppo grande per affrontarlo da solo. Il senso di colpa e la paura di perderla stanno incidendo profondamente sul suo benessere. Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla a gestire queste emozioni e a trovare un equilibrio nella relazione. L’amore è importante, ma anche prendersi cura di sé lo è. Non rimanga solo in questo momento: chiedere aiuto è un atto di forza.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve,
Grazie per aver condiviso i suoi pensieri e le sue emozioni in modo così sincero. Posso sentire quanto amore e dedizione lei provi per questa relazione, ma anche quanto dolore e senso di colpa la stiano affliggendo. È evidente che il suo legame con questa persona sia profondo e significativo, e che sia disposto a mettersi in gioco per recuperare quello che sente di aver perso nel tempo. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante esplorare il modo in cui i suoi pensieri influenzano le sue emozioni e i suoi comportamenti. Il senso di colpa che prova per il passato sembra essere molto forte e potrebbe starla portando a un ciclo di auto-critica e di paura del futuro. Ha già riconosciuto gli errori del passato e la sua intenzione di migliorare è chiara, ma il cambiamento non può avvenire attraverso la sola forza di volontà o la paura di perdere la relazione. Il rischio è che la motivazione si esaurisca nel tempo, proprio come è successo in passato. Essere costanti nei gesti d’amore non significa fare continuamente qualcosa per paura che l’altra persona se ne vada, ma piuttosto costruire un’abitudine di attenzione reciproca che sia sostenibile nel tempo. Il primo passo è iniziare a distinguere tra le sue emozioni e le sue azioni: il fatto che provi un amore intenso non significa che debba sempre dimostrarlo con gesti eclatanti. A volte, la presenza costante, l’ascolto e la comprensione hanno un valore molto più grande di una sorpresa o di una frase romantica. Potrebbe essere utile riflettere su cosa significhi per lei "dimostrare amore" e su come possa farlo in modi che non la mettano sotto pressione o che non le facciano sentire di dover sempre fare qualcosa di straordinario. Un altro aspetto fondamentale riguarda la paura che lei ha di essere lasciato. Questa paura la sta portando a un livello di ansia molto elevato e potrebbe farle vivere la relazione con angoscia invece che con serenità. Quando siamo troppo focalizzati sulla paura di perdere qualcuno, rischiamo di perdere anche noi stessi nel processo. Ha mai pensato a cosa significherebbe per lei trovare un equilibrio tra il suo bisogno di amare e il suo bisogno di stare bene con sé stesso? L’amore non dovrebbe essere vissuto come una continua prova da superare, ma come un cammino di crescita reciproca. Un punto che mi preoccupa è quello che ha condiviso riguardo al dolore che prova mentre attraversa il ponte. Il fatto che questi pensieri siano presenti, anche se non ha intenzione di agire su di essi, è un segnale importante. Il dolore emotivo che sta provando merita attenzione e supporto. Parlare con un professionista potrebbe aiutarla a dare un senso a tutto questo, a trovare strategie per gestire il senso di colpa e la paura, e soprattutto a ricordarle che il suo valore come persona non dipende solo dalla sua capacità di "rimediare" nella relazione. Se sente di essere sopraffatto dal dolore, la invito caldamente a parlarne con qualcuno di fiducia, che sia un familiare, un amico o uno specialista. Non è necessario portare tutto questo peso da solo. Il suo valore non si misura dagli errori del passato, né dalla sua capacità di tenere insieme questa relazione. Lei merita di stare bene, indipendentemente da ciò che accadrà con la sua compagna. Spero che queste parole possano aiutarla a guardare la situazione con maggiore chiarezza e a ricordarle che non è solo. Se sente il bisogno di ulteriore supporto, consideri seriamente l’idea di intraprendere un percorso psicologico: potrebbe essere un passo importante per ritrovare se stesso e vivere l’amore con più serenità.
Cari saluti
Dott. Andrea Boggero
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con la sua ragazza, sarebbe un percorso di crescita per entrambi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, da ciò che scrive emerge con grande forza l’intensità dei suoi sentimenti e il desiderio sincero di costruire una relazione solida e duratura con la sua compagna. È evidente quanto per lei sia importante questo rapporto e quanto soffra all’idea di perderlo. È anche comprensibile il senso di colpa per gli errori passati, così come la paura che lei possa allontanarsi definitivamente. Tuttavia, è essenziale che possa guardare a questa situazione con lucidità e consapevolezza, affinché i suoi sforzi siano autentici e sostenibili nel tempo.

Il bisogno di costanza che sente non può basarsi esclusivamente sulla paura della perdita, ma dovrebbe nascere da una consapevolezza più profonda di cosa significa essere presenti in una relazione. Non si tratta solo di dimostrare amore con gesti e attenzioni, ma anche di costruire una stabilità emotiva che permetta al rapporto di crescere in modo sano. La costanza non può essere una forzatura, ma un qualcosa che nasce da un equilibrio interiore. Questo equilibrio, però, non può essere raggiunto se dentro di sé prova un dolore così profondo da arrivare a pensieri autolesivi.

Questa sofferenza che descrive merita attenzione. Sarebbe importante che potesse parlare con qualcuno che possa aiutarla a elaborare questi vissuti, a comprendere il senso di colpa che porta dentro e a trovare un modo più sereno per affrontare il rapporto con la sua compagna. Il fatto che lei abbia paura che la psicologa possa consigliarle di lasciarla indica che sente una forte insicurezza, sia verso sé stesso che verso il legame che ha costruito. Ma il compito della psicologa non sarà quello di dire alla sua compagna cosa fare, bensì di aiutarla a comprendere meglio se stessa e i suoi bisogni, proprio come sarebbe utile per lei poter avere uno spazio di ascolto e supporto.

Ciò che prova è reale e non va minimizzato. Se dentro di sé sente questo peso, questo senso di vuoto ogni volta che si separa da lei, questa paura di non essere abbastanza, allora il primo passo per essere costante nel rapporto è prendersi cura di sé. Non può essere un buon compagno se prima non trova un equilibrio interiore. Le emozioni che prova non sono sbagliate, ma è importante imparare a gestirle senza che diventino una prigione. Amare qualcuno non significa solo donarsi completamente, ma anche costruire un amore sano, fatto di reciprocità, di fiducia e di rispetto per sé stessi e per l’altro.

Le consiglio di cercare un aiuto professionale per poter affrontare questi pensieri e queste emozioni con qualcuno che possa guidarla e sostenerla. Non è debolezza chiedere aiuto, al contrario è il segno di una grande forza. Il suo desiderio di amare e di essere amato è più che legittimo, ma per costruire un rapporto solido deve prima ritrovare un equilibrio interiore. Si prenda cura di sé, perché solo così potrà dare all’altro un amore autentico e duraturo.

Dott. Luca Vocino
Dott. Fabio di Guglielmo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Forlì
Gentilissimo, comprendo sinceramente quanto dolore prova in questo momento. Da ciò che racconta, emergono sentimenti intensi e una profonda paura di perdere ciò che per Lei è più importante. È evidente il desiderio sincero di migliorarsi, ma il problema della costanza potrebbe derivare da una difficoltà nell’esprimere autenticamente le sue emozioni, forse per paura o per orgoglio. L’amore, tuttavia, richiede apertura e fiducia reciproca. Le suggerirei, con delicatezza ma con fermezza, di affrontare questo percorso attraverso un supporto psicologico personale, così da comprendere meglio i suoi blocchi emotivi e sviluppare maggiore stabilità e serenità interiore. Resto disponibile per una consulenza, anche online, qualora lo desideri.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Dott.ssa Patrizia Buscaino
Psicologo clinico, Psicologo
Nubia
Salve
volevo dirle innanzitutto per inciso che nessuna psicologa/psicologo serie si permette di consigliare qualcosa di così serio e delicato ad un paziente. Intuisco dalle sue parole che non è nè solo un problema suo nè della sua ragazza.
Sentirsi o avere voglia di buttarsi da un ponte non è una questione che riguarda la coppia o la relazione di coppia. Lei ha veramente bisogno di imparare ad amare sè stesso, prima amare una persona diversa da lei e scoprire attraverso un percorso consigliato che avere paura di non amare più è un elemento ambiguo . Quando siamo veramente innamorati anzi abbiamo proprio la netta sensazione che è così bello da sentire che durerà per tutta la vita; difficilmente in maniera romantica pensiamo che possa finire da un momento all'altro. Però se ciò accade come nel suo caso da sentire di privare la persona che ama da suo amore "provato" allora forse qualcosa và rivisto.
Del resto lei è ancora molto giovane avrà tempo di capire quali sono le misure armoniose da prendere (equilibrio) in un rapporto di coppia o relazione amorosa, fra alti e bassi ma senza mettere in crisi continuamente il suo modo di "Amare"
Dr. Filippo Quatrale
Psicoterapeuta, Psicologo
Venezia
Buonasera, ha fatto bene a porre la domanda.
Mi sembra di capire che la sua compagna stia per intraprendere un percorso psicologico, quindi comincerei per prima cosa a dirle questo: un terapeuta non è tenuto a dare consigli sul come condurre (o sull'interrompere) una relazione. L'interlocutore pone degli obiettivi da raggiungere e il professionista offre gli strumenti per poterli raggiungere. Se una relazione finisce, sarà sempre per la decisione di almeno uno dei due diretti interessati.
Entrando nel merito della sua domanda: da una parte vedo lei che vuole dare tutta l'attenzione di cui la compagna avrebbe bisogno (ma faticando ad essere costante), dall'altra vedo il suo pensiero che forse dall'altra parte non c'è lo stesso ordine di idee sulla vostra relazione. Come stanno insieme queste due cose? Sta cercando di riempire di attenzioni una donna che in fondo non le vuole o sta inconsapevolmente allontanando una donna che la vorrebbe vicino?
Credo che un percorso personale le potrebbe essere d'aiuto per riflettere su come si sta relazionando con lei e su cosa entrambi cercate in una relazione.
Restando a disposizione, grazie per essersi aperto e buona serata.
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Caro ragazzo, la tua situazione rivela un'intensa sofferenza e un forte desiderio di recuperare il rapporto con la tua compagna. Tuttavia, è fondamentale esaminare la dinamica della vostra relazione con una lente critica, considerando la possibilità di una dipendenza affettiva da parte tua.
La tua descrizione di sentirti "in paradiso" quando sei con lei, di piangere disperatamente alla sua partenza e di percepire un "vuoto" in sua assenza, sono segnali di un legame emotivo che potrebbe aver superato i confini di una sana interdipendenza. L'affermazione "lei è tutto ciò che ho" è particolarmente preoccupante, poiché indica una mancanza di equilibrio e di autonomia personale.
La dipendenza affettiva si manifesta quando il benessere di una persona dipende eccessivamente dalla presenza e dall'approvazione dell'altro. In questo contesto, il tuo bisogno di continue rassicurazioni, di attenzioni costanti e di gesti romantici potrebbe essere alimentato dalla paura dell'abbandono e dalla difficoltà a gestire l'ansia e la solitudine.
È importante riconoscere che una relazione sana si basa sull'equilibrio tra l'individualità e la condivisione. Entrambi i partner devono avere i propri interessi, le proprie amicizie e la propria autonomia. La tua felicità non può dipendere esclusivamente dalla tua compagna.
La tua difficoltà a esprimere i tuoi sentimenti e la tua tendenza a reprimere le emozioni potrebbero essere ulteriori segnali di una dipendenza affettiva. La paura del rifiuto e il bisogno di compiacere l'altro possono ostacolare la capacità di comunicare in modo autentico e assertivo.
La terapia individuale può aiutarti a esplorare le tue dinamiche relazionali, a comprendere le radici della tua dipendenza affettiva e a sviluppare strategie per rafforzare la tua autostima e la tua autonomia. Imparare a gestire l'ansia, a esprimere i tuoi bisogni e a costruire una vita soddisfacente al di là della coppia ti permetterà di instaurare relazioni più sane ed equilibrate.
Inoltre, è fondamentale che tu affronti i tuoi pensieri suicidi con l'aiuto di un professionista. La tua vita è preziosa e merita di essere vissuta. Non aver paura di chiedere aiuto e di cercare il supporto di cui hai bisogno.
Il fatto che te abbia chiesto aiuto in maniera così aperta e facendo anche esame sui tuoi errori passati, fa sicuramente capire quanto tu ci tenga a questa relazione e all'impegno che hai messo in questi anni. La cosa importante è che in una relazione si tenga sempre conto di essere in due e che quindi il nostro massimo a volte può essere considerato minimo dall'altro lato. Da un punto di vista esterno e basandomi solo su quanto scritto in questo messaggio, sembra che te abbia trovato più facilmente stabilità nel vostro rapporto, mentre lei sia rimasta legata ad una fase iniziale e più frenetica della relazione, fatta di attenzioni, lettere e altre manifestazioni frequenti tipiche di un inizio di storia. Prova a spiegarle quanto per te sia seria e stabile la cosa, cercando di coniugare la necessità di farle capire questo con quella di farla sentire amata: se cerca attenzioni dalle attenzioni, ma senza usare quelle per sopperire ad altre cose o senza eccedere in ciò solo per farla contenta. Una relazione sana è una relazione che sa dialogare e venirsi incontro.
Dott.ssa Laura Buttacavoli
Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, gentile utente. La sua richiesta d'aiuto è molto chiara e sentita. E' stato molto bravo a riportare come si sente e cosa accade sia all'interno del vostro rapporto di coppia sia all'esterno di esso, per quanto la relazione sembri risultare per lei totalizzante.
Il mio consiglio principale è di intraprendere un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a riposizionarsi nel mondo seguendo in modo autentico ciò che lei prova e vuole, al di là di ciò che vuole l'altra persona che ha accanto, nonostante lei sia la persona che ama e con cui sente di voler trascorrere la vita. Purtroppo poter darle una vera mano d'aiuto attraverso questa chat non è possibile perché è necessario approfondire vari aspetti, ascoltare come si sente e come tutto ciò che riporta va ad influenzare la sua vita quotidiana e il suo relazionarsi con il "mondo". Tuttavia, non smetta di parlarne e di chiedere aiuto finché non si trova una possibilità di intervento adatta alle sue esigenze.
Resto disponibile per un consulto e le auguro una buona giornata,
Dott.ssa Laura Buttacavoli
Caro ragazzo, ti ringrazio per la tua apertura e sincerità. Stai affrontando un momento molto difficile e sembra che tu stia cercando di affrontarlo con grande impegno e riflessione, il che è positivo, ma voglio sottolineare alcuni aspetti fondamentali per te stesso e per la tua relazione.

**1. Il dolore e il senso di colpa:**
Innanzitutto, voglio che tu sappia che il senso di colpa che provi per gli errori passati, specialmente riguardo alla mancanza di attenzioni verso la tua partner, è comprensibile. Però, il dolore che senti non deve dominarti o definire la tua vita. Spesso, quando ci sentiamo colpevoli, finiamo per concentrarci tanto sul passato da non riuscire a guardare avanti. È importante che tu lavori sul perdonarti, in modo da poterti concentrare sul presente e sul futuro della relazione, invece di vivere costantemente nel rimorso. Il passato non si può cambiare, ma puoi fare in modo che le tue azioni future siano diverse.

**2. Il vuoto e l'ansia di perderla:**
Capisco quanto tu possa sentire un vuoto quando non sei con lei, come se la tua felicità dipendesse dalla sua presenza. Questo è comprensibile, ma è anche importante lavorare su te stesso e cercare un equilibrio. Ogni persona, anche in una relazione sana, ha bisogno di coltivare la propria indipendenza emotiva e di avere uno spazio per sé. Il tuo benessere non deve dipendere completamente dalla tua partner, ma deve anche includere un forte senso di sé, dei tuoi sogni, dei tuoi obiettivi e delle tue passioni.

**3. Le difficoltà nel comunicare i tuoi sentimenti:**
Mi sembra che ci sia un blocco emotivo che ti impedisce di esprimere pienamente il tuo amore, come se ci fosse un ostacolo tra ciò che senti e ciò che riesci a dire o fare. La difficoltà di aprirti, di non riuscire a esprimere tutto ciò che senti per lei, è un problema che molte persone affrontano, ma il fatto che tu ne sia consapevole è il primo passo per superarlo. A volte, parlare di emozioni non è facile, ma puoi provare a farlo gradualmente, magari scrivendo ciò che provi prima, così che non ti sembri così spaventoso.

**4. L’importanza di essere costante:**
Il fatto che tu voglia essere costante nel mostrare il tuo affetto e nel dimostrarle quanto la ami è un passo positivo, ma è importante che tu lo faccia non solo perché ti senti in colpa o perché lei te lo chiede, ma perché lo senti nel profondo del cuore. I gesti romantici e le attenzioni quotidiane sono importanti, ma non devono essere una "recita" o un dovere. Fai un passo alla volta. Ad esempio, puoi pianificare delle piccole sorprese, anche senza un grande impegno economico, come una lettera scritta a mano o semplicemente dedicarle più attenzione durante le conversazioni quotidiane.

**5. La sua sofferenza e il contesto familiare:**
Hai menzionato che la tua partner ha avuto una vita familiare difficile e che ha subito dei lutti. Questo può influenzare la sua visione delle relazioni, portandola a temere il futuro o a sentirsi insicura in amore. È fondamentale che tu rispetti i suoi tempi e le sue emozioni, senza forzarla a "credere" in un amore eterno, ma accompagnandola nel suo percorso di crescita e di guarigione. Il supporto che le dai è molto importante, ma anche lei ha bisogno di un supporto professionale per affrontare le sue difficoltà emotive.

**6. Parla con un professionista:**
Sento che stai attraversando un periodo di grande sofferenza, e questo ti sta facendo vivere momenti di confusione, dolore e disperazione. Se i pensieri di autolesionismo sono presenti, è essenziale che tu parli con un professionista, come uno psicologo o un terapeuta. Il loro supporto può aiutarti a comprendere meglio te stesso, le tue emozioni e come affrontare la situazione. Parlare con qualcuno di esperto ti darà gli strumenti per affrontare la tua sofferenza e non sentirti solo in questo percorso.

**7. Il futuro del rapporto:**
Tuttavia, la chiave per salvare la tua relazione non sta solo nel "rimediare" agli errori passati, ma nell'imparare a crescere insieme, comunicare in modo sano e sviluppare una connessione autentica e solida. Ogni relazione ha le sue difficoltà, ma la costanza e l'impegno sono fondamentali. Rispettare il bisogno di cambiamento, sia dentro di te che nella relazione, è cruciale.

**In sintesi:**
- Lavorare su te stesso e imparare a perdonarti è essenziale.
- Cerca di trovare un equilibrio tra il tuo amore per lei e la tua indipendenza emotiva.
- Abbi pazienza nel cercare di esprimere i tuoi sentimenti, ma fallo in modo genuino.
- Supporta la tua partner, ma rispetta anche i suoi tempi e il suo bisogno di affrontare le sue difficoltà.
- Se ti senti sopraffatto, considera di cercare aiuto da un professionista per esplorare i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri più profondi.

Non sei solo in questo percorso. L’amore che provi per lei è evidente, ma è altrettanto importante che tu sia sereno e stabile dentro di te. Se senti di non poter gestire da solo questo momento, non esitare a cercare un supporto psicologico. Meriti di essere felice e di costruire una relazione sana.

Se hai bisogno di ulteriori consigli, sono qui per te.
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buona sera caro utente, la tua lettera trasmette profondo senso di amore e preoccupazione. Nelle tue parole si evidenzia che la tua relazione è estremamente importante per te è che sei disposto a fare tutto il necessario per mantenerla viva e felice. Devi affrontare le tue paure soprattutto quella dell’abbandono, ed è proprio per questo che ti consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per aiutarti a gestire le emozioni e allontanare i brutti pensieri. Come sta facendo la tua fidanzata, dedica anche tu del tempo a te stesso per valorizzare le tue qualità e far crescere la tua autostima. Per qualsiasi informazione, non esitare a contattarmi, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, dott.ssa Cristina Sinno.
Dott. Francesco Mangiafico
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Torino
Carissimo, grazie per la sua condivisione. L'amore che lei prova per questa ragazza è evidente, è chiaro che non vuole perderla. La invito però a focalizzarsi su una cosa: pone l'accento sull'importanza di essere costante, come se tutto dipendesse solo da questo. Suona molto come un'imposizione che per lei è condizione necessaria affinché il rapporto duri. Innanzitutto c'è da dire che le relazioni non funzionano a senso unico, è necessario comprendere e condividere i bisogni da parte di entrambi i partner. Oltre a questo le suggerisco: cominci a chiedersi piuttosto cosa ci sia dall'altro lato, cosa quindi la spinge ad essere incostante. E' comprensibile che lei non voglia perdere la relazione con la sua ragazza ma consideri che capire cosa ci spinge ad agire in determinati modi è più importante di costringerci a trovare soluzioni, anche se cerchiamo queste ultime per evitare il dolore dell'abbandono. Le suggerisco di iniziare un percorso terapeutico per esplorare al meglio queste dinamiche. Cordialmente. Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Caro Paziente, prima di tutto grazie per la condivisione di questa preoccupazione profonda e per la richiesta di aiuto: non è facile ed è un punto di partenza molto importante. Dalle tue parole si capisce quanto questa relazione sia importante per te e quanto dolore provi nel pensare di perderla. Il tuo desiderio di essere più presente e costante è sincero, ma bisogna fare attenzione a non voler compensare il passato con un impegno che rischia di diventare un’ansia da prestazione più che un gesto spontaneo d’amore.
Tieni presente che l’amore non si dimostra solo con azioni e regali, ma con una presenza autentica, fatta di ascolto e condivisione. Il senso di colpa per gli errori passati può spingerti a voler “fare di più”, ma ciò che davvero conta è la qualità del tempo insieme, non la quantità di attenzioni.
A proposito del cambiamento, è comprensibile averne timore, come il fatto che un percorso psicologico possa allontanarla. Ma se fosse invece un’opportunità per entrambi di conoscervi meglio? L’amore cresce solo se c’è spazio per entrambi di essere se stessi. Anche il dolore che provi merita attenzione. Se a volte ti senti sopraffatto, parlane con qualcuno di fiducia, senza vergogna. Sei importante, non solo per la tua relazione, ma per te stesso. Amare non significa solo dare tutto all’altro, ma anche imparare a prenderti cura di te. Se vorrai approfondire questo aspetto, sono disponibile a parlarne e a considerare insieme un percorso di supporto psicologico.
Un caro saluto, Elena Montagnoli
Dott.ssa Ester Negrola
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, ti ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità ciò che stai attraversando. Dal tuo racconto mi sembra che emerga un coinvolgimento emotivo con la tua ragazza molto intenso, ma anche una sofferenza significativa che stai vivendo in solitudine. Il legame che hai con lei appare per te una dimensione centrale della tua vita, eppure, sia oggi sia in passato, come descrivi, sembra che questo rapporto sia vissuto da parte tua come carico di ansie, sensi di colpa e timori legati alla possibile perdita della relazione. Tali vissuti emotivi possono renderti difficile mantenere la costanza e la spontaneità affettiva che desideri esprimere, tuttavia tieni presente che la difficoltà nel sostenere nel tempo gesti di attenzione e cura non necessariamente indicano mancanza di amore, ma possono riflettere la pressione interna che avverti, l’insicurezza rispetto al tuo valore e la paura di essere abbandonato. Anche la mancanza di lavoro e l’incertezza sul futuro possono amplificare queste emozioni, generando tensione e frustrazione, soprattutto considerando la tua giovane età e il momento delicato della vita in cui ti trovi, in cui stai iniziando a pensare al futuro con maggiore responsabilità. Mi colpisce la tua sensibilità, ma anche la rigidità con cui ti giudichi: sembra che tu stia caricando su te stesso un peso emotivo molto intenso, percepibile attraverso il vuoto che senti, il timore dell’allontanamento della tua ragazza e i pensieri dolorosi che a volte emergono, tutto questo senza un adeguato supporto emotivo. Per questo motivo, ti incoraggio a parlarne con una persona di fiducia o con un professionista: non si tratta di debolezza, ma di un passo necessario per proteggere la tua sicurezza e il tuo benessere psicologico.

Un caro saluto,
Dott.ssa Ester Negrola

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.