Salve, sono un ragazzo di 19 anni e pratico palestra da 1 anno. Qualche settimana fa ho notato del s

15 risposte
Salve, sono un ragazzo di 19 anni e pratico palestra da 1 anno. Qualche settimana fa ho notato del sangue rosso vivo nelle feci, e questo già di per se mi ha preoccupato molto. Di base sono una persona particolarmente sensibile e che si fa molte paranoie sui sintomi e tendo a cercate disperatamente soluzioni e risposte. Mi dispero facilmente. Due giorni dopo dall'avvenuto ho chiamato il medico che mi ha rasserenato e prescritto una crema. Qualche giorno dopo mi sono fatto visitare e diagnosticato una piccola emorroide. Troppo tardi però per farlo capire alla testa che nei giorni passati (nonostante non ci fossero più tanti sintomi) aveva sviluppato paranoie che potesse essere un cancro. In queste occasioni purtroppo io mi chiudo e riesco a fare poco e niente, se non passare il tempo provando a distrarmi. E ormai è da qualche settimana che temo il peggio, ho paura di avere gravi malattie e questo mi fa stare molto in pensiero tutto il giorno. Come posso calmare questa situazione di "panico"?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve,
colgo dalle sue parole il grado di ansia che può averle provocato la presenza del sangue nelle feci. Ovviamente il disagio riportato non è commisurato ad una piccola emorroide. Il tutto ha origini più profonde che andrebbero ricercate insieme all'aiuto di un terapeuta e all'occorrenza anche di un supporto farmacologico temporaneo.
Per qualunque chiarimento sono a disposizione online.
Cordialmente,
dott.ssa Elena Rolfo
Gentile Utente, mi rincresce il suo attuale stato di preoccupazione e le consiglio di intraprendere subito un percorso terapeutico utile per indagare quali siano i motivi che la portano a reagire in questo modo, paure, ansia e paranoie non spariscono da sole.
Resto a Sua disposizione per qualsivoglia eventuale integrazione e/o chiarimento e mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Marchiani
Gentile 19enne,
l' eccessiva ansia relativa al suo stato di salute ha probabilmente un' origine traumatica che va analizzata con cura. Ottima la scelta di frequentare una palestra ...in questo modo "sente e vede" il suo corpo in un contesto di cura e accudimento...Ma cosa ha suscitato questa eccessiva preoccupazione, anche per comuni anomalie ( le emorroidi non sono una malattia!), al punto da indurLa a " girare" dei film mentali così drammatici?
Una buona psicoterapia, associata ad un ciclo di sedute EMDR, la aiuterebbe in tempi brevi a controllare questo suo stato d' ansia ripristinando il naturale processo di elaborazione dei suoi vissuti, emozioni e cognizioni, che al momento sembrano essere come
" bloccate" ... In questo modo i ricordi, le immagini, le narrazioni disturbanti ridurranno o perderanno la loro carica emotiva che ancora minaccia e "mette ansia".
Un caro saluto, dott.ssa Giuseppina Cavallo
Buonasera, non so da quanto tempo nutre questo timore per il suo stato di salute e se ci sono altri aspetti di controllo in altri ambiti di vita. Sembrerebbe che sia "saltato" un equilibrio emotivo e la cosa più opportuna da fare, per evitare che la situazione peggiori, è richiedere una valutazione da uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile 19enne, è difficile vivere con la costante presenza della paura della malattia; l'angoscia porta 'la sua testa' a preoccuparsi eccessivamente e questo lei lo sente e vive come disagio (...). Dedicare del tempo ad una terapia personale le permetterebbe di gestire i sintomi ma soprattutto comprendere ciò che scatena l'ansia e la paura per le malattie. Intuisco altri aspetti che andrebbero approfonditi. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Gentile Amico,
da quello che scrive posso immaginare che la preoccupazione rispetto al suo corpo è fondamentale per lei. Partirei da qui per indagare quello che realmente significa per lei essere "malato": non per tutti è lo stesso...

Un consiglio immediato che posso darle è di valutare quattro aspetti delle sue preoccupazioni: quanto è probabile alla sua età che lei abbia un cancro (cerchi i dati epidemiologici!)? Quanto è grave se lo avesse (mortalità, cioè il numero di persone malate che poi effettivamente muoiono rispetto al totale dei malati)? Che cosa potrebbe fare se fosse vero? Quanto potrebbe sopportarlo, mettendo in campo tutto quello che si può?
Se ragionerà in modo MOLTO rigoroso, cercando dati reali (non si fidi dei suoi timori!), vedrà che la gravità di quello che teme si ridurrà moltissimo.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile utente di mio dottore,
le manifestazioni di cui parla sembrerebbero essere l' inizio di un disturbo d'ansia da malattia. Inizi un percorso di psicoterapia, vedrà che con il tempo riuscirá ad uscire dalla morsa dei suoi sintomi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Caro diciannovenne, avere cura del proprio corpo è cosa buona e giusta e credo che tu questo gia lo sai, dal momento che fai palestra e quindi te ne prendi cura. Ma la condizione
di preoccupazione che tu descrivi è ben altra cosa. La tua preoccupazione ha due variabili che la connotano, l'intensità e la frequenza, nel senso che è una preoccupazione più forte e persiste nonostante le rassicurazioni. A questo punto prima che degeneri in un vero e proprio disturbo ti consiglio
di rivolgerti ad uno psicoterapeuta per andare alle origini del tuo malessere. Cordialmente Maria Nasti
Caro 19nne.
Le cose sono due:
O cerca qualcosa per "diminuire il disagio", facendo, così, felice il suo farmacista, o, visto che va in palestra, cerca un percorso per accogliere e proteggere le sue Parti più fragili.
Questa palestra di vita si chiama psicoterapia.
La saluto cordialmente.
Buongiorno
appare chiaro dal suo racconto come la preoccupazione per il suo corpo che possa essere attaccato da una malattia sia forte più del parere di un medico; per prima cosa potrebbe chiedere al medico di fare qualche accertamento ,ma nel caso vi fossero esiti negativi e la sua preoccupazione dovesse persistere, credo che per lei possa essere utile parlare con uno psicologo, per comprendere cosa non la faccia sentire sicuro.
auguri
dott.ssa Nicoletta Balestra
Salve, colgo la sua preoccupazione, ed il fatto stesso che lei stia scrivendo qui è probabilmente un segno del fatto che queste sue emozioni in qualche modo non le permettano di vivere serenamente. Per questo motivo la incentiverei ad iniziare, se non ne ha già uno attivo, un percorso psicologico che possa aiutarla a capire meglio da dove originano le sue paure, e quindi a trovare un modo funzionale per gestirle!
Facendo quasto passo verso se stesso vedrà che lavorerà per il suo benessere.
Rimango a disposizione, cordialmente
Dr.ssa Noemi Carrieri - Firenze
Buongiorno, vorrei iniziare questa conversazione rassicurandola sul fatto che è normale avere preoccupazioni sulla salute, anche in giovane età. L'attuale diffusione di conoscenze mediche facilmente reperibili su Internet aumenta la possibilità di sviluppare ansia in risposta a sintomi fisici. Tuttavia, se queste paure diventano persistenti e perdurano nel tempo, è importante riflettere sulle loro cause.

È comprensibile che lei cerchi soluzioni per affrontare questa ansia, ma è fondamentale comprendere che il motore di uno stato ansioso non è tanto nel contenuto specifico delle paure (come la paura di ammalarsi, di guidare o di stare in luoghi affollati), quanto piuttosto negli aspetti legati alla sua vita e alle relazioni significative. Pertanto, se le ansie e le paure non si risolvono autonomamente, non sono mitigate da un consulto medico e diventano debilitanti, è importante considerare l'avvio di un percorso terapeutico che la aiuti a comprendere ciò che la mette in difficoltà nella sua vita (e che si manifesta attraverso queste preoccupazioni legate alla sua salute).
Gentile ragazzo, grazie per aver qui condiviso
Le ragadi anali possono subentrare anche per chi ha uno stile di vita sano: all'inizio possono spaventare, ma poi, una volta compresa la natura del disturbo, si procede con le cure del caso...
La inviterei ad osservare questo suo lato (come lo ha definito lei) un po' "paranoico": il medico l'ha rassicurata, ma lei è qui a domandarci altro...
Non c'è una risposta univoca a quanto ci domanda: "calmare" una turbolenza, significherebbe creare qualcosa di artificioso; un mare in tempesta, non lo si mette a tacere all'improvviso...
Piuttosto, la inviterei a valutare di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aprirla ad una consapevolezza migliore circa il suo corpo, le sue emozioni e il suo sé...
Spero di esserle stata un po' d'aiuto
Cordialmente, Dr. Eliana Nola
Ciao, da quello che dici si sente molto il tuo disagio. In questi casi chiedere supporto ad uno psicologo potrebbe essere una buona strada per capire quali sono i meccanismi che ti portano ad intrappolarti in questi pensieri. Vedi non esiste un manuale universale per "distrarsi", ciascuno funziona a modo suo, e un percorso terapeutico potrebbe aiutarti a scoprire quali sono le trappole in cui resti attanagliato e come liberartene. saluti. Dott.ssa Michela Saviano

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