Salve sono un ragazzo 35 anni.. Mi gioco parte dello stipendio alle slot.. Le ho provate tutte per s
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Salve sono un ragazzo 35 anni.. Mi gioco parte dello stipendio alle slot.. Le ho provate tutte per smettere ma dopo ci ricado sempre.. Vorrei farmi aiutare da un psicoterapeuta.. Chi mi potete consigliare in zona frosinone?
Gentile Utente,
Le consiglio di rivolgersi alla sua ASL territoriale, in alternativa qui sulla piattaforma Mio Dottore potrà, con i filtri appositi, trovare un collega nella zona desiderata o si può pensare anche a delle terapie online.
Cordialmente
Le consiglio di rivolgersi alla sua ASL territoriale, in alternativa qui sulla piattaforma Mio Dottore potrà, con i filtri appositi, trovare un collega nella zona desiderata o si può pensare anche a delle terapie online.
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Buonasera, sulla stessa piattaforma di mio dottore può provare a cercare professionisti che si occupano di dipendenze nella zona di Frosinone o collaborino in équipe multidisciplinare.
Resto disponibile per ulteriori informazioni. Cordialmente, PZ
Resto disponibile per ulteriori informazioni. Cordialmente, PZ
Buonasera, sulla piattaforma può trovare il professionista più vicino a lei, in alternativa può rivolgersi alla Azienda Sanitaria della sua zona.
Salve, può fare una ricerca qui sul portale. Può utilizzare i filtri.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buona serata.
Dott. Fiori
Buonasera, mi fa piacere che abbia deciso di farsi dare una mano. Su questo portale può fare una ricerca utilizzando i filtri, altrimenti si rivolga alla ASL più vicina. Le auguro il meglio.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve, può fare una ricerca sul portale di miodottore utilizzando i filtri. Un saluto, Dott.ssa FM
Salve sicuramente su questo sito potrà trovare un professionista da contattare. Un cordiale saluto
Buonasera gentile utente, personalmente data la delicatezza della situazione le consiglierei di rivolgersi ai servizi territoriali di competenza a lei pù vicini. Nel suo distretto sanitario se cerca in rete dovrebbe trovare il Ser.D (Servizio dipendenze). Credo sia opportuno rivolgersi qui per avere una valutazione ed un supporto integrato e sufficientemente efficace. Si tratta di un lavoro lungo, dove può trovarsi spesso in momenti di debolezza. Cerci professionisti vicini a lei e che può sempre contattare di persona. Le faccio i miei auguri. Dott.ssa Riso Maria Lucrezia
Gent.le Utente,
intanto complimenti per il coraggio che ha avuto di scrivere su questo portale, è già un grande passo! Come già hanno detto i miei colleghi potrebbe rivolgersi al SerD ovvero il Servizio dipendenze di competenza della sua ASL oppure in alternativa o qualora i tempi di attesa dovessero essere troppo lunghi può rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato in trattamento delle dipendenze della sua zona o anche di zone limitrofe.
In bocca al lupo!
Un cordiale saluto
intanto complimenti per il coraggio che ha avuto di scrivere su questo portale, è già un grande passo! Come già hanno detto i miei colleghi potrebbe rivolgersi al SerD ovvero il Servizio dipendenze di competenza della sua ASL oppure in alternativa o qualora i tempi di attesa dovessero essere troppo lunghi può rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato in trattamento delle dipendenze della sua zona o anche di zone limitrofe.
In bocca al lupo!
Un cordiale saluto
Buonasera. Come già indicato dai colleghi può trovare uno/a psicoterapeuta qui sul portale Mio Dottore utilizzando i filtri di ricerca per città. In base al particolare tipo di difficoltà che vuole affrontare, il mio suggerimento è di rivolgersi anche al SerD (Servizi per le Dipendenze patologiche) della sua zona oltre che ad un professionista privato. U saluto e in bocca al lupo per il suo percorso, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,
la mia indicazione sarebbe in questi casi di recarsi in un servizio territoriale per le dipendenze in modo da ricevere la miglior risposta sulle offerte del territorio e le varie procedure. Per la problematiche da cui è affetto dovrebbe rivolgersi nello specifico ad un SerD, che è il Servizio eletto per le Dipendenze patologiche. Nei SerD operano professionisti qualificati e specializzati nella dipendenza come medici, infermieri, sociologi, educatori, assistenti sanitari, assistenti sociali, psicologi e personale OTA (Operatore Tecnico per l'Assistenza).I servizi offerti non sono a pagamento. I SerD attuano interventi di informazione, prevenzione, riduzione del danno, sostegno, orientamento, e cura delle dipendenze sia dei pazienti che dei loro congiunti.
Nello specifico, accertano lo stato di salute psicofisica del soggetto, definendo programmi terapeutici individuali da realizzare direttamente o in convenzione con strutture di recupero sociale, e valutano periodicamente l'andamento e i risultati del trattamento e dei programmi di intervento sui singoli pazienti in riferimento agli aspetti di carattere clinico, psicologico e sociale.
Contatti quanto prima un servizio presente nel suo territorio, la aiuteranno ad uscirne
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
la mia indicazione sarebbe in questi casi di recarsi in un servizio territoriale per le dipendenze in modo da ricevere la miglior risposta sulle offerte del territorio e le varie procedure. Per la problematiche da cui è affetto dovrebbe rivolgersi nello specifico ad un SerD, che è il Servizio eletto per le Dipendenze patologiche. Nei SerD operano professionisti qualificati e specializzati nella dipendenza come medici, infermieri, sociologi, educatori, assistenti sanitari, assistenti sociali, psicologi e personale OTA (Operatore Tecnico per l'Assistenza).I servizi offerti non sono a pagamento. I SerD attuano interventi di informazione, prevenzione, riduzione del danno, sostegno, orientamento, e cura delle dipendenze sia dei pazienti che dei loro congiunti.
Nello specifico, accertano lo stato di salute psicofisica del soggetto, definendo programmi terapeutici individuali da realizzare direttamente o in convenzione con strutture di recupero sociale, e valutano periodicamente l'andamento e i risultati del trattamento e dei programmi di intervento sui singoli pazienti in riferimento agli aspetti di carattere clinico, psicologico e sociale.
Contatti quanto prima un servizio presente nel suo territorio, la aiuteranno ad uscirne
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Salve. Come già consigliato da altri colleghi si può rivolgere alla ASL di zona o cercare sul sito miodottore uno psicoterapeuta nella sua zona. Come alternativa può scegliere anche la psicoterapia on line, se dovesse trovare uno psicoterapeuta più in linea con le sue esigenze, lontano dalla sua zona. Distinti saluti
Gentile utente, può cercare tramite il sito qualcuno nella sua zona specializzato in dipendenze, oppure recarsi al SERd di compenteza, se preferisce essere seguito da un seervizio pubblico (trova le info su qualsiasi motore di ricerca online o rivolgendosi al suo medico di base). Saluti
Mi sembra evidente che può cercare sul portale, ma il servizio più pertinente penso che potrebbe darglielo il SerD, Servizio per le dipendenze patologiche e che è presente anche nella sua zona di residenza
Buongiorno, deve rivolgersi a dei servizi specializzati che l’aiutino in maniera adeguata, da soli è impossibile uscirne. Si faccia aiutare, è un percorso lungo e travagliato ma con il giusto supporto riuscirà ad uscirne.
Saluti, dott.ssa Marini
Saluti, dott.ssa Marini
Buonasera,
trovo molto buono per lei che si voglia prendere cura di questo aspetto. Le consiglio di fare una ricerca in questo sito, è un ottimo portale in cui trovare un bravo collega. Altrimenti può considerare l'alternativa di fare un percorso online.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
trovo molto buono per lei che si voglia prendere cura di questo aspetto. Le consiglio di fare una ricerca in questo sito, è un ottimo portale in cui trovare un bravo collega. Altrimenti può considerare l'alternativa di fare un percorso online.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere, nel suo caso, risultati soddisfacenti, di un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano la ludopatia. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io - medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera in cui credo fermamente sulla base degli ottimi risultati raggiunti. Se le interessa approfondire sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per ulteriori informazioni. Io ho lo studi a Roma ma sono anche disponibile per psicoterapie on line. Cordiali saluti!
Buongiorno, i centri specializzati sono senz'altro più pertinenti, così come uno psicoterapeuta specializzato in questa sua dipendenza che potrebbe trovare anche su questo portale.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Salve,
intanto le dico che non semplice prendere consapevolezza di questo tipo di problematica, in genere si tende a negare di avere una difficoltà con il gioco e lei invece ne ha preso coscienza e cerca aiuto. Questo è un buon primo passo.
Io sono specializzata nella dipendenza dal gioco d'azzardo e potrei fornirle il mio aiuto con un percorso online, essendo distante dalla zona da lei indicata. Resto a disposizione.
Dott.ssa Cecilia Caggianese
intanto le dico che non semplice prendere consapevolezza di questo tipo di problematica, in genere si tende a negare di avere una difficoltà con il gioco e lei invece ne ha preso coscienza e cerca aiuto. Questo è un buon primo passo.
Io sono specializzata nella dipendenza dal gioco d'azzardo e potrei fornirle il mio aiuto con un percorso online, essendo distante dalla zona da lei indicata. Resto a disposizione.
Dott.ssa Cecilia Caggianese
Caro ragazzo,
quando una dipendenza entra nella vita, spesso non è solo il gesto in sé a far soffrire, ma tutto ciò che quel gesto cerca di tenere insieme.
Il gioco, in questi casi, diventa una sorta di linguaggio muto: qualcosa che si ripete nonostante la volontà, come se provasse a coprire un vuoto, un’ansia, una solitudine che non trova altre strade.
Il dolore che racconti — il senso di fallimento, la vergogna, la paura di perdere le persone che ami — non è una condanna, ma la prova che dentro di te c’è ancora una parte che sente, che desidera, che non si rassegna.
E proprio questa parte può diventare il punto da cui ripartire.
Non si tratta di “smettere” con un atto di forza.
Le dipendenze non si sciolgono con la volontà, ma con la possibilità di dare parola a ciò che altrimenti si esprime nel sintomo.
Per questo un percorso psicologico non è un rimedio tecnico, ma uno spazio in cui qualcosa di te può trovare finalmente un ascolto diverso dal silenzio o dal gioco.
Quanto a dove rivolgerti, più che indicazioni pratiche conta questo: cercare un luogo in cui tu possa essere accolto senza giudizio, dove il tuo gesto non venga letto come colpa ma come segnale. Un luogo in cui poter capire, lentamente, qual è il nodo che oggi ti tiene prigioniero di questo circolo.
La paura di perdere tuo figlio, la sensazione di essere sprofondato, la confusione di questi giorni… tutto ciò merita uno spazio in cui essere pensato, non punito.
Tu non sei la tua dipendenza.
E ciò che oggi ti sembra la fine, può essere — se incontrato nel modo giusto — l’inizio di qualcosa che ancora non conosci.
quando una dipendenza entra nella vita, spesso non è solo il gesto in sé a far soffrire, ma tutto ciò che quel gesto cerca di tenere insieme.
Il gioco, in questi casi, diventa una sorta di linguaggio muto: qualcosa che si ripete nonostante la volontà, come se provasse a coprire un vuoto, un’ansia, una solitudine che non trova altre strade.
Il dolore che racconti — il senso di fallimento, la vergogna, la paura di perdere le persone che ami — non è una condanna, ma la prova che dentro di te c’è ancora una parte che sente, che desidera, che non si rassegna.
E proprio questa parte può diventare il punto da cui ripartire.
Non si tratta di “smettere” con un atto di forza.
Le dipendenze non si sciolgono con la volontà, ma con la possibilità di dare parola a ciò che altrimenti si esprime nel sintomo.
Per questo un percorso psicologico non è un rimedio tecnico, ma uno spazio in cui qualcosa di te può trovare finalmente un ascolto diverso dal silenzio o dal gioco.
Quanto a dove rivolgerti, più che indicazioni pratiche conta questo: cercare un luogo in cui tu possa essere accolto senza giudizio, dove il tuo gesto non venga letto come colpa ma come segnale. Un luogo in cui poter capire, lentamente, qual è il nodo che oggi ti tiene prigioniero di questo circolo.
La paura di perdere tuo figlio, la sensazione di essere sprofondato, la confusione di questi giorni… tutto ciò merita uno spazio in cui essere pensato, non punito.
Tu non sei la tua dipendenza.
E ciò che oggi ti sembra la fine, può essere — se incontrato nel modo giusto — l’inizio di qualcosa che ancora non conosci.
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