Salve. Sono tormentata dalla mia famiglia. Non so più come fare. La mia famiglia esercita su di me u

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Salve. Sono tormentata dalla mia famiglia. Non so più come fare. La mia famiglia esercita su di me una forte pressione psicologica. Da quando ho 9 anni, che è morto mio papà. Non sono mai stata creduta da mia madre in questo. E probabilmente non l'ho mai dimenticato nemmeno ora che ne ho 26 e che lui non fa parte più delle nostre vite. Cerco lavoro dappertutto, sono disoccupata da un anno quasi, ma non lo trovo. E mia madre e mio fratello (più grande di me di 10 anni) non fanno altro che darmi contro. Mi dicono che sono io che non ho voglia di fare niente, quando ho un colloquio di lavoro sono contenta, perché penso che poi mi chiamino, poi quando non lo fanno sono delusa, e mia madre insieme a mio fratello peggiorano la situazione, dicendomi che tanto è colpa mia, che sicuramente ho fatto qualcosa per fare in modo che non mi chiamassero. Non so più cosa fare. Mi viene ripetuto più volte durante il giorno che me ne devo andare via di casa. Che sono grande. (Mio fratello più grande convive e ha casa, ma non perde occasione per mettersi in mezzo e farmi casino insieme a mia madre). L'unico mio punto di riferimento è il mio ragazzo con cui sto insieme da un anno. Che crede in me, che mi aiuta a cercare lavoro, ma quando ho questi episodi in casa mi viene una depressione strana. È come se volessi mollare tutto quanto e non stare più al mondo perché tanto sono una delusione per tutti. Nessuno è mai dalla mia parte e non c'è nessuno che mi sostiene a parte il mio ragazzo appunto...Aiutatemi...
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Cara utente, mi dispiace molto per la situazione che vive, comprendo quanto possa essere complesso e frustrante. Ciò che mi sento di dirle é di prendere in considerazione di intraprendere un percorso di psicoterapia. Potrebbe aiutarla ad analizzare i suoi vissuti, le sue emozioni e la sua storia permettendole di prendere in considerazione punti di vista differenti. Ciò la aiuterebbe a chiarire quali sono i suoi bisogni e le sue esigenze e a trovare la sua strada. Rimango a disposizione, qualora lo desideri. Un caro saluto, Dott.ssa Marcella Boscolo
Gentile utente, purtroppo se nn trova lavoro è un dispiace per lei prima che per la sua famiglia. Ma lei è maggiormente preoccupara per quel che pensa e dice sua madre e suo fratello. Da come lei descrive sembra impegni tante energie a "parare i loro colpi" e questo poi la svilisce. Penso che un percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare a centrarsi più su se stessa e a rispettare i suoi bisogni. Resto disponibile per ulteriori informazioni. Saluti Dott ssa Silvana Zito
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Gentile utente di mio dottore,

un percorso psicoterapeutico potrebbe sicuramente aiutarla nell'acquisire strumenti funzionali a delimitare i confini nella relazione con il resto dei familiari; forse è proprio questo quello di cui ha bisogno, ritrovare in lei delle sicurezze che prescindano dalla relazione con gli altri. Molto spesso tutto ciò ha a che fare con la crescita personale. Pensi alla possibilità qui indicata, potrebbe aiutarla nel trovare la strada verso l autonomia e lo stare bene.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Un percorso terapeutico l’aiuterebbe a riscoprire se stessa e ad aumentare il suo livello di autostima e autoefficacia. Questo porterebbe a una più efficace gestione delle relazioni e ad una ricerca lavorativa attenta e focalizzata in base alle sue attitudini e potenzialità. Sono a disposizione, anche per un lavoro di orientamento al mondo del lavoro.
Buon pomeriggio e grazie di aver condiviso con noi. Non trovare lavoro può essere una fonte di stress e immagino che per lei sia difficile. La pressione e la svalutazione che percepisce da parte della sua famiglia le fa mettere in dubbio il suo valore, ma quello che più conta è cosa lei pensa di se stessa. Sia dia tempo, faccia luce sulle sue risorse e se avesse bisogno sono disponibile per un colloquio. saluti
Gentile utente, io partirei proprio dall'ultima affermazione, ossia "nessuno è mai dalla mia parte, a parte il mio ragazzo..". Ecco punterei su questo sostegno importantissimo per poter ripartire! Non è sola, insieme pian piano troverà la forza per affrontare tutto questo che adesso la spaventa. Non si è mai soli, quando c'è qualcuno che crede in noi! Solo successivamente si potrà pensare a ristabilire un dialogo con la sua famiglia ed anche, se lo vorrà, un percorso di psicoterapia.
Un caro saluto, Cinzia Fiore
Buongiorno,
Mi spiace molto per la situazione che sta vivendo, posso immaginare che non sia affatto facile.
Quello che posso suggerirle è di iniziare ad intraprendere un percorso psicoterapeutico e di sostegno, che possa aiutarla ad elaborare il passato e as affrontare quanto sta vivendo.
Rimango a disposizione anche on line.
Cordialmente
GR
Gentile Utente, quanto è difficile camminare sotto una pioggia battente di critiche. Mi sembra di capire che il problema non sia tanto la ricerca del lavoro in sè per sè, che comunque vorremmo e ci dispiace se non ci richiamano, quanto l'occasione che sua madre e suo fratello colgono per rimandarle che lei così com'è non va bene. Capisco sia doloroso sentire di non soddisfare mai lo sguardo dei nostri punti di riferimento, farebbe male anche a me, ma da ciò che scrive sembra abbiano avuto nel tempo il potere di convincerla. Lei sente di essere una persona deludente, al punto da credere, nei momenti di più grande sconforto, di non avere quasi più diritto di esistere, e cade preda di una profonda tristezza. Non so cosa porti i suoi familiari ad essere così feroci nei suoi confronti, ma sarebbe interessante capire come arriva lei ad accogliere le loro critiche sentendosi deludente. Non essere richiamati dopo un colloquio è spiacevole, è normale mettersi un pò in discussione chiedendoci se abbiamo sbagliato qualcosa, ma qual'è il passaggio per il quale idiventiamo deludenti? perchè lo crediamo così intensamente? provi a portare tutto ciò in una terapia, sono sicuro ne trarrà grande beneficio. Un caro saluto
Salve, comprendo come la situazione che ci ha descritto possa essere difficile da sostenere.
È evidente come le continue critiche, la colpevolizzazione, il non essere creduta e sostenuta, l’esser lasciata sola nelle proprie difficoltà possano aver prodotto la sensazione di essere una delusione per tutti e di essere in fondo sbagliata.
Probabilmente ha bisogno di un sostegno in questa momento per poter migliorare la propria autostima e per vedere qualcuno “dalla sua parte”, oltre al suo ragazzo che sembra essere una buona risorsa.
Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per poter esplorare e meglio elaborare le emozioni che queste esperienze relazionali hanno prodotto, per raggiungere un maggior benessere ed infine per meglio ridefinire il rapporto con i propri familiari.
Cordiali Saluti
Gentile utente, grazie per quanto ha condiviso. Il lavoro è sicuramente una sfera importante per la soddisfazione personale, ma ciò che mi ha colpito è la mancanza di confini all'interno della sua famiglia. I ruoli, da quanto scrive, appaiono confusi: suo fratello sembra la rimproveri come un genitore al posto che affiancarla e spronarla. La morte di suo papà ha costituito un evento traumatico per tutti voi e questo ha modificato gli equilibri, spostato e riadattato confini e ruoli. La pressione che queste dinamiche esercitano su di lei meritano un approfondimento all'interno di un contesto di terapia che le consenta di risignificare la sua storia e le sue emozioni, affinchè possa attivare dei movimenti nuovi all'interno della sua famiglia.
Rimango a disposizione per un colloquio.
Un caro saluto
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a. La necessità di sentirsi approvati dagli altri per poter sentire equilibrio nella nostra vita è un aspetto che può modificarsi e migliorare notevolmente cosi da non essere più un ostacolo.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Carissima, traspare in maniera importante una richiesta di aiuto. Sicuramente non è sempre facile iniziare un percorso di terapia, ma cerchi di volersi bene e non trascurare quel campanellino d'allarme che la porta a desiderare di sparire per il fatto di aver deluso gli altri...è un pensiero che può logorare e portare ad un malessere importante. Inizi dalle piccole cose, e inizi a notare anche le persone esterne alla sua famiglia, per le quali probabilmente lei rappresenta qualcosa di bello. Non ho dubbi che in ognuno di noi ci siano moltissime risorse... è un lavoro faticoso, ma sarà bello trovarle. le auguro sinceramente ognni bene.
Buonasera, sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia sistemico familiare in cui siano coinvolti anche sua madre e suo fratello in modo da sperimentare modalità alternative di relazione seduta dopo seduta.
Inoltre vorrei dirle che se sua madre e suo fratello sono cosi ostili nei suoi confronti, questa cosa non per forza debba avere valenza negativa; probabilmente tutto ciò le permetterà di uscire più facilmente dalla sua famiglia, di costruirsi una propria vita o autonomia con poche remore o sensi di colpa.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Mi dispiace molto sentire che stai affrontando una situazione così difficile all'interno della tua famiglia. È importante che tu sappia che non sei sola e che ci sono risorse e supporto disponibili per te.
Se ti senti depressa o sopraffatta dalla pressione psicologica della tua famiglia, potrebbe essere utile cercare supporto da un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Parlare con qualcuno che può offrirti un ascolto empatico e allo stesso tempo professionale. e che quindi può aprirti prospettive di strategie per affrontare la situazione che stai vivendo, potrebbe essere molto utile per superare questo periodo difficile.
Cerca di concentrarti sulle persone e le attività che ti portano gioia e sostegno. È positivo che tu abbia il sostegno del tuo ragazzo, e cerca di mantenere una rete di supporto sociale che ti faccia sentire amata e apprezzata.
Riguardo alla ricerca di lavoro, cerca di essere gentile con te stessa e di non colpevolizzarti se le cose non vanno come desideri. La ricerca di lavoro può essere un processo difficile e frustrante, ma cerca di rimanere motivata e perseverante. Potresti anche considerare di cercare aiuto da professionisti o programmi di riqualificazione professionale che potrebbero offrirti supporto nella tua ricerca di lavoro.
Ricorda che meriti amore, rispetto e supporto (come tutti d'altronde), e non c'è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto quando ne hai bisogno. Spero che tu riesca a trovare la forza e il sostegno di cui hai bisogno per superare questa fase difficile.

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