Salve soffro di disturbo ossessivo....da sempre non mi ritengo depressa perché riesco a gestire la m

14 risposte
Salve soffro di disturbo ossessivo....da sempre non mi ritengo depressa perché riesco a gestire la mia vita casa lavoro e famiglia...ma purtroppo sono molto sensibile e mi tengo tutto dentro e per questo che poi crollo...avendo giramenti di testa senso di vuoto e soprattutto sento di non farcela....sono sotto cura con serestill da pochi mesi 5 gocce ma mi sa che riprendero la mia vecchia cura elopram e surmontil anche se hanno effetti collaterali abbastanza forti e l'unica che mi fa sta stare bene con me stessa...ci ero quasi riuscita ad uscire da questo brutto tunnel ..ma purtroppo gli ostacoli della vita ti porta a toccare il fondo...ed io per ora sono più sotto del fondo c'è qualcuno che può aiutarmi ad uscire da questo tunnel grazie
Gentilissima, ci parla delle sue terapia farmacologiche ma la verità è che se come ci dice si tiene “tutto dentro”, soffr3 di “disturbo ossessivo” compulsivo e sente di avere “toccato il fondo”, l’unico modo per “uscire dal tunnel” in cui si sente ora e’ quello di affidarsi ad una buona psicoterapia che le permetta di risolvere il problema alla base. Dagli elementi che offre credo che una percorso psicoanaliticamente orientato possa fare al caso suo. Un salto, Marta Corradi.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno,
Mi sento anche io di consigliarle di iniziare una psicoterapia psicoanalitica perché non sempre i farmaci sono sufficienti per "uscire dal tunnel": se inizia una terapia avrà modo di affrontare quegli "ostacoli della vita" e il modo in cui vive il "disturbo ossessivo" di cui ci parla.
Cordialmente
Alessia Vaudano
Salve, effettivamente sarebbe bene che lei inizi ad eseguire un lavoro psicologico su di sè, in modo da elaborare le cause che le provocano i disturbi che ci scrive. Insieme potrebbe anche assumere la terapia farmacologica sempre sotto controllo medico, ma se non elabora le cause che fanno sorgere i sintomi, quando sospenderà la terapia i suoi disturbi ricompariranno. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, la terapia farmacologica le può essere senza dubbio utile, ma come già le hanno suggerito le colleghe, le suggerirei di iniziare un percorso psicoterapeutico personale che le permetta di esplorare a fondo la sua sensazione di 'non farcela' e le motivazioni per cui 'si tiene tutto dentro'. La saluto cordialmente dott.ssa Monica D`Elia
NON VEDO RISPOSTE DI 4 MEDICI !!!!!!!!!??????
Buonasera, sicuramente come detto anche dalle colleghe sopra, la sensazione è che con la terapia farmacologica stia contenendo, ma non risolvendo il problema, per questo le consiglio di associare a quello che sta già facendo una terapia psicologica.
Salve, anche io ritengo sia importante nel suo caso affiancare alla terapia farmacologica in atto una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico. Questo tipo di terapia è indicata nella situazione da lei descritta ed immaginando un impegno di non brevissima durata, le permetterebbe anche di gestire meglio gli stress e le ricadute e nel tempo il consolidamento di un cambiamento. Un caro saluto.
Dott.ssa Gemma Andreoli di Sovico
Buonasera, dalle sue parole si evince la delusione per essere riuscita a star meglio e poi essere di nuovo ricaduta nel fondo. Tuttavia sono certa che se è riuscita a star meglio una volta può riuscirci ancora. Non richieda troppo a se stessa, sia indulgente. E, come l’è stato già consigliato, chieda aiuto, si rivolga ad uno/a bravo/a psicoterapeuta. In bocca al lupo, dottoressa Celentano
Salve. Da quello che scrive si evince che la sua vita è stata ed è ancora molto complicata.
Non dice se ha mai provato con un trattamento psicoterapeutico. Forse sarebbe il caso che iniziasse a contemplare il fatto.
Troverà certamente sollievo. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Buonasera,
potrebbe essere utile cercare di dare un nome a questo "fondo", alla sofferenza, in modo da leggere con un nuovo sguardo questi "ostacoli della vita" e trovare un proprio equilibrio.
Le consiglio come i colleghi di affiancare un percorso di psicoterapia al trattamento farmacologico.
Non demorda, c'è sempre una scelta.
Cordialmente,
Dott.ssa Jessica Maissen
Buongiorno,
ritengo opportuno che si affidi ad uno specialista per una terapia farmacologica personalizzata che possa aiutarla a superare questo momento difficile e a stabilizzarla sul lungo periodo.
Consideri anche la possibilità di associare una psicoterapia per poter elaborare, gestire e superare i suoi sintomi.
Buongiorno a lei,
si può sempre uscire dal proprio tunnel di sofferenza, basta domandare un aiuto. Tra l'altro mi sembra che lei abbia tutte le risorse per farcela, dal momento che, nonostante il senso di vuoto, riesce ancora a gestire la sua vita. Per cui le consiglierei anche io un percorso di psicoterapia psicoanalitica; valuti assieme al terapeuta la possibilità di associare una terapia farmacologica adeguata. Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Salve, credo debba darsi la possibilità ed il diritto di star bene davvero. Da medico sono convinta dell’utilità dei farmaci, ma altrettanto del fatto che da soli non bastano. Può far paura e richiede tanto impegno, ma una psicoterapia associata ai farmaci può essere la risposta migliore.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Salve, leggendo tra le righe si evince un modo di intendere la vita orientato al compito. Dice di pensare di non essere depressa in quanto riesce a gestire bene la sua vita, ma anche di essere sensibile e di tenersi tutto dentro. Il suo equilibro sembra fondarsi su strategie di adattamento basate molto sul controllo e poco sulla condivisione, più orientate al compito che al piacere. Non c'è colpa in questo, ma sofferenza si.
Si faccia aiutare da un professionista: imparerà ad affidarsi, ad aprirsi, e a trovare nuovi equilibri, basati sulla condivisione, sulla fiducia e sul contatto umano, oltre che sul controllo. In tal modo si aprirà al piacere e riemergerà dal fondo.
Cordiali saluti, Dott. Gualazzi.

Esperti

Monia Pizzuti

Monia Pizzuti

Psicologo clinico

Ceccano

Veronica Cerini

Veronica Cerini

Psicoterapeuta

Arezzo

Simona Galietto

Simona Galietto

Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo

Napoli

Francesca Calvano

Francesca Calvano

Psicoterapeuta, Psicologo

Roma

Monica Calabrese

Monica Calabrese

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico

Grosseto

Maria Antonietta Aloisio

Maria Antonietta Aloisio

Medico di medicina generale, Internista

Torino

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 396 domande su Depressione
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.