Salve soffro di ansia generalizzata e attacchi di panico e s volte derealizzazione.. sono in cura co

19 risposte
Salve soffro di ansia generalizzata e attacchi di panico e s volte derealizzazione.. sono in cura con psicoterapia e lexotan da metà giugno, quindi quasi 3 mesi.. ho paura del momento in cui dovrò scalare e eliminare le gocce, che sarà a breve, tra circa un mese, perché ho letto che si passa una fase di astinenza fisica che consiste in forte ansia, capogiri, derealizzazione ecc.. quanto durerà questa brutta fase? Ne potrò uscire definitivamente? Sia dall'astinenza che dall'ansia generalizzata..
Dott.ssa Marta Corradi
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Rho
Buongiorno, e’ essenziale che lei ponga il quesito che pone noi qui al medico che le ha prescritto il farmaco. Solo lui conosce la sua storia clinica e potrà risponderle con cognizione di causa. Un caro saluto, Marta Corradi

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Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente,
gli eventuali effetti legati al progressivo scalare del farmaco è bene che li approfondisca con il medico che glieli ha prescritti e che rappresenta un parere più informato conoscendo lei e la sua storia clinica. Quanto all'ansia generalizzata, capisco il timore di una corsa a vuoto, ma non è così, perché la psicoterapia parallela ad una terapia farmacologica è l'associazione di interventi che più predice un esito positivo. La incoraggio, in ogni caso, a non tenere i timori che ci racconta per sé, ma di portarli nella relazione con il suo terapeuta, perché sarà un'occasione preziosa per guardare insieme quest'ansia e scoprire come renderla più digeribile. Un caro saluto
Dott.ssa Marianna Genitore
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente, se il suo medico ha previsto uno scalaggio a breve vuol dire che la sua situazione sta migliorando e che potrà sostenere questo passaggio.
Detto questo, sarebbe utile si confrontasse con i suoi curanti, psicoterapeuta incluso, al fine di affrontare le sue incertezze e forse la difficoltà di af -fidarsi
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buonasera. Parla lei oppure la sua ansia? È in cura, ha due riferimenti, medico e psicoterapeuta, lei pensa che un terzo parere possa aiutarla ? Sinceramente non ritengo utile per lei aggiungere confusione. Si fidi di coloro che la seguono e andrà per il meglio
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signore/a è opportuno che rivolga questa domanda allo specialista che le ha prescritto il farmaco che conoscendo la sua situazione le saprà fornire tutte le necessarie informazioni. Un cordiale saluto
Dott.ssa Paola Giovani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, non so cosa intende per attacchi di panico e se una diagnosi così precisa possa veramente aiutarla a stare meglio. Infatti lei si aspetta che i suoi sintomi si ripresentino in assenza del farmaco come se si trattasse di una malattia metabolica. Il suo medico sa come scalare il farmaco, quindi si affidi a lui. Soprattutto cerchi con l'aiuto del suo psicoterapeuta di comprendere i motivi del suo disagio di cui l'ansia è solo un sintomo. Cordiali saluti PG
Dott.ssa Marianna Zanardi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno, sarebbe bene porre il quesito al medico che le ha prescritto la cura, sicuramente potrà indicarle gli effetti dello scalage farmacologico.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

è opportuno che rivolga questa domanda allo specialista che le ha prescritto il farmaco il quale conoscendo la sua situazione le saprà fornire tutte le necessarie informazioni.
Nella speranza di aver orientato nel migliore dei modi la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Con la psicoterapia breve di solito il paziente entro 3 mesi dovrebbe già aver potuto ridurre i farmaci. La terapia breve per l'ansia infatti solitamente si esaurisce, nel senso che ottiene una remissione o un discreto alleviamento dei sintomi, entro 3-4 mesi. Mi preoccuperei perciò di verificare che la psicoterapia stia dando dei risultati.
cordiali saluti
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buon giorno. Dalle sue parole si percepisce paura per il momento dello scalare in base a quanto da lei letto. Mi permetto però di suggerirle di parlarne con il suo medico curante poichè ciò che si legge online è soggettivo e non è detto capiti anche a lei. La psicoterapia in questo periodo sarà per lei valido aiuto nel superamento delle difficoltà in affiancamento alla cura farmacologica. Mi viene da consigliarle di non pensare troppo a cosa potrà succedere ma alla situazione attuale poichè se si focalizza su pensieri negativi è facile che poi possano manifestarsi. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Dott.ssa Paola Maria Biancardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
avverto la sua preoccupazione per gli eventuali effetti che la riduzione del lexotan può portare. Leggo anche che sta seguendo una psicoterapia e penso che possa essere utile condividere i suoi stati d’animo con la persona che la sta accompagnando in questo percorso, come anche credo sia importante condividere la sua preoccupazione con il medico che le ha prescritto il farmaco.
Un caro saluto
Paola
Dott.ssa Claudia Sposini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lodi
Buonasera, provare paura di fronte a questa situazione è del tutto normale, ma sicuramente starà facendo un buon lavoro con il/la suo/sua terapeuta; quindi si fidi e prosegua in questo percorso. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Dott.ssa Debora Gilardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Cara utente, gli effetti dello scalare dello xanax non sono sempre presenti, soprattutto se si scala in maniera graduale e se le dosi non erano massicce e assunte da lungo tempo ( non pochi mesi). Valorizzi di più la Psicoterapia e cerchi di raggiungere gli obiettivi ( curare l'ansia e gli attacchi di panico) senza affidarsi troppo alle benzodiazepine... cosa fattibilissima.
In bocca al lupo di cuore!
Dott.ssa Susanna Fontani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Borgo San Lorenzo
Esprima tranquillamente le sue ansie e preoccupazioni al medico che l'ha presa in carico; all'interno della relazione analitica potrà trovare tutte le risposte che sta cercando. Auguri
Dott.ssa Sabrina Scarpetta
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Gentile utente per quanto riguarda la situazione farmacologica deve parlarne con chi le ha prescritto i farmaci . Facendo anche un percorso psicoterapeutico l'aiuterà ad affrontare le sue paure e le sue ansie . per qualsiasi informazione resto a sua disposizione . un caro saluto
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, la invito a rendere partecipe delle sue paure e perplessità il medico prescrivente. Inoltre, la invito ad affiancare la terapia farmacologica ad una psicoterapia, in modo da intervenire sulla sua problematica attuale a 360°. Un caro saluto
Dott. Roberto Morlacchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera,
quello che chiede dovrebbe chiederlo ai professionisti che la stanno seguendo perchè conoscono maggiormente la sua storia personale e sapranno certamente darle delle informazioni precise e chiare.

A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
RM
Dott.ssa Beatrice Planas
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Dott.ssa Marina Montuori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, solitamente lo scalaggio degli psicofarmaci avviene con il consenso di chi li assume e concordandolo con il medico prescrittore, anche considerando le proprie capacità e i propri bisogni. Tenga conto che è possibile essere seguiti passo passo in questo processo di riduzione del dosaggio, e in questo potrà aiutarla la psicoterapia. Parli quindi delle sue preoccupazioni con il suo medico e il/la suo/a terapeuta. Sapranno ascoltarla e consigliarla per evitare eventuali effetti indesiderati. Un saluto, Marina Montuori

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