Dott.ssa
Paola Maria Biancardi
Psicologo,
Psicoterapeuta
Psicologo clinico
Altro
Roma 1 indirizzo
Esperienze

Il mio obiettivo è quello di offrire alle persone che incontro in terapia una maggior consapevolezza dei propri reali bisogni e desideri, una fattibile possibilità di cambiamento e in ultima istanza l’opportunità di essere più felici e soddisfatti di sé.
Mi impegno a scoprire insieme al/alla cliente (paziente) le sue risorse a volte evidenti, a volte nascoste e a far sì che possano essere utilizzata al meglio in suo favore. Questo processo avviene attraverso la costruzione di una relazione di fiducia all'interno di un clima il più possibile accogliente, empatico e non giudicante.
Per ulteriori informazioni mi puoi mandare un messaggio, oppure, puoi prenotare una visita per verificare di persona se può essere un’esperienza utile per te .
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
Indirizzi (2)
Largo Alfonso Favino 37, Roma
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
- Pazienti con assicurazione sanitaria
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11 recensioni
Punteggio generale
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Elisa
Da quando ho iniziato la terapia con la dottoressa Paola Maria Biancardi a settembre 2024, ho notato un grande miglioramento nel mio benessere emotivo. La sua approfondita conoscenza ed esperienza mi hanno aiutato a superare le mie sfide e ad acquisire strumenti preziosi per gestire lo stress e l'ansia. Le sedute sono state sempre molto produttive e mi hanno fatto sentire ascoltata e compresa. Sono grata per il suo aiuto e la sua guida e consiglio vivamente la sua terapia a chiunque cerchi un professionista qualificato e empatico.
Elisa
Vado dalla dottoressa Paola da un po’ di mesi oramai. È una persona molto professionale, sensibile e attenta , posso solo che consigliare le sue sedute perché ti mette a tuo agio senza soggezione. È una brava persona, affidabile e puntuale.
G.M.
Della dottoressa ho apprezzato principalmente la sua disponibilità e la sua attenzione nel prestarmi ascolto. È riuscita, con delicatezza, ad aiutarmi ad affrontare questioni problematiche e per questo la ringrazio di vero cuore.
C.R.
La mia esperienza è stata positiva. Mi sono sentita a mio agio a parlare con la Dott.ssa. Avevo molta confusione in testa e dovevo prendere decisioni importanti per la mia vita. Poi a poco a poco ho avuto le idee più chiare e sono riuscita a scegliere abbastanza serenamente grazie a questo percorso.
F.C.
Ho preso un appuntamento per un primo colloquio e la Dott.ssa Biancardi è stata puntualissima, molto attenta a ciò che le ho detto durante l'incontro. Trasmette serenità ed empatia, il suo modo di affrontare il colloquio ispira fiducia e calma. Sicuramente continuerò il percorso che mi ha proposto perché già questa prima seduta ha allevato la mia ansia ed il forte stress che ormai mi porto dietro dal primo lockdown.
C. R.
l'aiuto della dott.ssa Biancardi è stato fondamentale per accettare aspetti del mio carattere che mi impedivano di avere relazioni soddisfacenti sia con la mia famiglia che il mio partner. Ora sono più serena consapevole.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 28 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve sono una mamma di un ragazzo di 15 anni. Questo anno ha frequentato il primo liceo lontano dal paese dove abitiamo e in classe ha allacciato diverse amicizie.
Per ben 2 estati è uscito con gli amici delle medie, ora sono 15 gg che rimane in casa.
Non vuole frequentare i suoi vecchi amici perché secondo lui fanno le cavolate dei ragazzi delle medie, ma vederlo a casa mi angoscia.
Appena sente gli amici del liceo prende il treno e va a trovarli ma per il resto dei giorni rimane a casa. L’unico amico con cui ha confidenza del posto l’incontra online . Io gli ho detto di uscirci ma anche il suo amico si rifiuta di uscita in due solo in gruppo!!
Penso che il periodo Covid sia stato davvero un cataclisma per i ragazzi. Che ne pensate?
Vi ringrazio
Gentile signora,
penso che il periodo Covid sia stato un periodo davvero complicato che ha visto tutti confrontarsi a vario titolo con cambiamenti e dolore. Anche i ragazzi ne sono stati coinvolti e ognuno di loro ha vissuto a modo suo questo periodo così particolare.
Dalle sue parole emerge come sia alta la sua preoccupazione nei confronti di suo figlio e come per lei sia così strano, anzi angosciante, vederlo in casa. Mi chiedo quanto questa preoccupazione sia sua e quanto ci sia un vero disagio in suo figlio che in base al suo racconto sembrerebbe aver scelto di frequentare un altro gruppo di ragazzi. È come se questa risposta che le ha dato non la convinca come se percepisse ci fosse dell’altro. Penso che incuriosirsi al come si stia vivendo questa fase della vita sua figlio chiedendoglielo, osservandolo sia un buon modo per calibrare le sue preoccupazioni ed eventualmente attivarsi chiedendo l’aiuto di un professionista.
Un caro abbraccio
Paola

Buongiorno, penso di aver dei disturbi di comportamento o qualcosa del genere.
Sono un ragazzo gay e ho appena compiuto 18 anni.
I miei genitori si sono separati quando ero molto piccolo, quando avevo circa 2 anni; mio padre era violento e molto assente e mia madre misandriaca ed entrambi non mi hanno mai dedicato molte attenzioni. All'età di 14 scoprì di essere gay e odiavo me stesso e non riuscivo ad accettarmi.
Ora io mi sento anormale, godo quando gli altri soffrono. Rido quando succede qualcosa di brutto. Preferisco i ragazzi più grandi di me e molto spesso ho fantasie nel venire abusato. Non ho molti amici, in realtà non ne ho. Vedo i miei coetanei divertirsi mentre io sono a casa con fantasie strane. Molto spesso mi sento superiore agli altri ma nonostante ciò non ho manie di egocentrismo. E' normale o ho qualcosa che non va?
Gentile ragazzo,
grazie per questa condivisione così autentica. Mi sembra che si stia confrontando sul suo stile di vita e quello dei coetanei notando delle differenze. Da quello che racconta penso che lei abbia tutte le risorse e potenzialità per una vita più soddisfacente e felice. Penso che rivolgendosi ad uno psicoterapeuta avrebbe l’opportunità di scoprirle, di rivedere amorevolmente e criticamente il suo passato potendo così uscire da questo stato di solitudine che mi pare non la gratifichi pienamente.
Un caro abbraccio
Paola

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