Salve, mia madre (50 anni) da mesi, ancor prima della pandemia, manifesta un atteggiamento strano. M

23 risposte
Salve, mia madre (50 anni) da mesi, ancor prima della pandemia, manifesta un atteggiamento strano. Mi spiego meglio. La mattina é normale, ossia abbastanza loquace e serena. Dopo circa le 18.00 di sera, quando il sole tramonta, sembra essere in stato confusionale. Oltre a ció manifesta: bocca impastata che emana odor di menta, eccessiva salivazione, sguardo perso quasi assente, posture strane ( bacino in avanti, schiena sbilanciata e “arretrata “ rispetto ad esso), irritabilità, aggressività e discorsi senza filo logico, spesso manifestanti sofferenza interiore. In altre parole al calar della sera é completamente e in maniera quasi automatica un’altra persona, tanto da arrivare anche a sembrare in stato catatonico e cadere senza inciampare. Premetto che non assume psicofarmaci o sostanze psicotrope; da quello che so abbonda di antidolorifici talvolta per il mal di schiena e denti poiché non vuole nessun tipo di cura in merito ( ci tengo a precisare che pesa 40 chili essendo alta 1.60). É stata un’ex alcolista e ha sofferto di depressione post parto. Attualmente non assume alcol. Non riesco a capire cosa possa essere e tantomeno come aiutarla. Vi ringrazio infinitamente
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, considerata la condizione clinica e gli antidolorifici che assume, sarebbe opportuno parlarne preliminarmente con il medico di base. In seguito, qualora ne sussistano le condizioni, è da valutare una possibile presa in carico psicologica.
Cordialmente, dott. FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Barbara Magnani
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novellara
Buonasera. Descrive una situazione che necessita di essere approfondita in primis sul piano medico. La presenza di sintomi somatici, l'assunzione di farmaci e i quadri pregressi devono essere valutati e inquadrati innanzitutto dal medico di base che si presume conosca la storia clinica della signora. In questi casi il medico può suggerire approfondimenti specialistici, ad esempio neurologico o psichiatrico o inerenti alla diagnosi che ipotizza. Una volta approfondito il quadro medico potrebbe essere utile un approfondimento psicologico per comprendere come la paziente vive questo momento e/o se ci sono sintomi psicologici e come interagiscono con le eventuali altre diagnosi. A questo punto un percorso di supporto psicologico che possa affiancare la signora nella gestione o nella riduzione dei sintomi potrebbe essere suggeribile.
Rimango disponibile in caso di aggiornamenti.
Cordialmente, dott.ssa Barbara Magnani
Dott. Alberto Galia
Psicologo, Sessuologo
Milano
Gentile utente, le manifestazioni di cui sopra rappresentano sintomi atipici per una diagnosi psicopatologica, per cui la figura di riferimento è quella medica, forse neurologica. Vale la pena specificare se gli antidolorifici impiegati sono oppiacei o meno.
Dott.ssa Chiara Pavia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buona sera, le consiglio di fare una visita neurologica, ed eventualmente una valutazione neuropsicologica.

Cordiali Saluti,

Dott.ssa Chiara Pavia
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signora/e è opportuno contattare il medico che ha prescritto i farmaci che utilizza sua madre per una valutazione del quadro clinico. In ogni caso la pregressa situazione psicologica induce a ritenere opportuna una nuova valutazione anche del quadro psicologico. In questa prima fase approfondisca le questioni di tipo medico e successivamente valuti l'opportunità di un nuovo lavoro psicologico. Un cordiale saluto
Dott.ssa Giulia Proietti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, le consiglio di parlarne con il medico di base. Lui conoscendo la storia clinica di sua madre le può dare un consiglio o prescrivere eventuali approfondimenti.
Dott.ssa Giulia Proietti
Dott.ssa Iole Ceruzzi
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Non deve essere semplice per lei vivere questa situazione, immagino la sua preoccupazione. Forse potrebbe chiedere un supporto per sè rispetto a questo cambiamento che sta vivendo anche lei, in prima persona.
Per sua madre propongo anch'io visita da medico di base e neurologica, per escludere compromissioni di tipo clinico. Successivamente si potrebbe proporre un aiuto psicoterapeutico, ma su questo dovrà necessariamente essere d'accordo la signora.
Se ha bisogno di altro non esiti a contattarmi,
Saluti
Dott. Alessio Soffitto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Varese
Salve,
Una volta consultato il MMG per escludere eventuali cause farmacologiche e/o organiche, un percorso psicologico può essere davvero efficace.
Cordiali Saluti
AS
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che la cosa migliore da fare sia rivolgere questa domanda al suo medico di base o di fiducia per trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, condivido il pensiero della collega secondo cui non deve essere facile assistere a questo cambiamento, mi sembra di capire, quotidiano. Probabilmente né è molto spaventata. Considerato quanto da lei osservato ritengo sia fondamentale rivolgersi di persona al medico curante affinché possa indirizzarla ad eventuali altri specialisti.
Buonasera, in base alle informazioni che ci fornisce sarebbe senz'altro importante che sua madre andasse dal medico di base. Magari lei potrebbe accompagnarla, così da spiegare, come ha fatto con noi, la sintomatologia che presenta sua mamma. Qualora dovessero essere escluse cause organiche, potrebbe iniziare un percorso psicologico o psichiatrico a seconda di quello che poi possa essere migliore anche secondo il parere medico.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. Credo sia necessaria una buona visita neurologica. Potrebbe trattarsi anche di un problema dismetabolico legato alla tiamina, frequente in ex alcolisti. Ad ogni buon conto escluderei in prima battuta l'intervento psicologico e mi orienterei su una diagnosi medica
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente,

il quadro di sua madre è piuttosto complesso, e necessita di un occhio specialistico. Le consiglio di consultare il suo medico di base e di far vedere sua madre da un geriatra.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Dott. Raffaele Cuomo
Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Buongiorno. Il quadro clinico descritto richiede sicuramente una valutazione medica, sia per le problematiche pregresse, sia per tutta la sintomatologia attualmente presente. Le suggerisco di cominciare con il medico di base di sua madre che, conoscendola da tempo, saprà indirizzarla alle figure specialistiche più adeguate. In linea teorica, la condizione di ex alcolista può essere associata ad alcuni sintomi descritti, ma fare ipotesi senza evidenze è azzardato. Cordialmente, dott. RC
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
la prima cosa da fare è parlarne con il medico di base e seguire le sue indicazioni.
Un saluto,
MMM
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Salve, consulti il medico di base, può considerare una visita specialistica di tipo neurologico.
Dott.ssa Serena Facchin
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Montemerlo
Buongiorno.
Sicuramente sarebbe necessario avvisare il medico di base e valutare con lui cosa fare; potrebbe essere utile contattare il servizio di igiene mentale, e il medico potrebbe occuparsi di questo e sostenervi nel percorso di presa in carico.
Le auguro buona fortuna.
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, da quello che descrive, penso che debba prima chiarire la situazione su un piano medico e poi eventualmente rivolgersi ad uno psicologo. Per cui le consiglio di rivolgersi al medico di base e concordare con lui le visite da eseguire. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, dalla situazione descritta le consiglio una valutazione del medico di base e parallelamente di consigliare a sua madre una consulenza psicologica per aiutarla nel suo malessere, qualora sia in accordo con lei sul fatto di non sentirsi serena. In caso contrario valuti la severità della situazione complessiva con il medico di base. Sono disponibile ad approfondimenti. Intanto le auguro una buona giornata
Dott.ssa Valentina Maccioni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno. Il mio consiglio è di esporre i suoi dubbi al medico di base e accertare la sua salute fisica. Se sul piano organico non viene trovata una causa, sarebbe opportuno procedere con un intervento psicologico. Saluti Dott.ssa Valentina Maccioni
Dott.ssa Virginia Romita
Psicologo, Psicologo clinico
Bari
Salve, comprendo la vostra preoccupazione per la situazione che descrivete riguardo a vostra madre. I sintomi che state notando sembrano indicare un quadro complesso che merita sicuramente attenzione e un approfondimento medico. Ci sono diversi aspetti da considerare, e alcuni di essi potrebbero richiedere un intervento specialistico per una diagnosi accurata.
1. Ciclicità dei sintomi: Il fatto che la condizione di vostra madre migliori durante il giorno e peggiori nel tardo pomeriggio e la sera potrebbe suggerire una varietà di cause, tra cui problemi neurologici o metabolici. Il calo di lucidità e la confusione che si manifesta dopo le 18.00, associato a irritabilità, postura strana e discorsi senza filo logico, potrebbero essere segni di un disturbo che cambia nel corso della giornata.
2. Possibili cause fisiche: Considerando che vostra madre ha una storia di abuso di antidolorifici e che ha un peso corporeo molto basso (40 kg per 1.60 m), potrebbe esserci un problema legato alla nutrizione e ai livelli di alcune sostanze nel suo organismo. Ad esempio, un basso apporto nutrizionale, la carenza di vitamine o minerali, o disturbi metabolici (come quelli legati al fegato o ai reni) potrebbero contribuire a sintomi simili. In particolare, la carenza di vitamine del gruppo B (che può essere causata da cattiva alimentazione) può portare a confusione, alterazioni della memoria, e disturbi del comportamento.
3. Problemi neurologici: Un altro possibile fattore da considerare sono i disturbi neurologici, come le forme di demenza o altri disturbi cognitivi. I cambiamenti nella lucidità mentale che si verificano durante la giornata potrebbero suggerire un’alterazione neurologica, come ad esempio un inizio di demenza frontotemporale o altre condizioni legate al sistema nervoso. La postura strana, la caduta improvvisa e il comportamento catatonico sono segnali che non vanno ignorati.
4. Fattori psichiatrici: La storia di depressione post-parto e l’ex abuso di alcol sono fattori rilevanti. Alcuni disturbi psichiatrici, come il disturbo bipolare o certi tipi di psicosi, possono anche portare a cambiamenti di comportamento che si alternano tra periodi di lucidità e stati confusionale o aggressivi. La sua esperienza passata di abuso di alcol potrebbe aver avuto un impatto sulla sua salute mentale e fisica nel lungo periodo.
5. Possibile effetto collaterale dei farmaci: Gli antidolorifici che assume possono avere effetti collaterali, specialmente se assunti in quantità eccessive, e questo potrebbe spiegare alcuni dei sintomi che descrivi, come la confusione e la postura strana. L’uso prolungato di farmaci per il dolore senza una gestione adeguata potrebbe anche causare alterazioni cognitive e fisiche.

Cosa fare:
• È importante che vostra madre venga valutata da un medico, preferibilmente da un neurologo o uno psichiatra, che possa fare una diagnosi precisa. Potrebbe essere necessario fare esami del sangue per valutare la sua salute fisica, inclusi i livelli di vitamine e minerali, oltre a test neurologici per escludere disturbi cognitivi o neurologici.
• Considerando che la sua situazione è complessa e che potrebbe esserci un’interazione tra diversi fattori (psicologici, neurologici e fisici), è essenziale un trattamento integrato che possa comprendere sia la cura per eventuali problematiche mediche, che un sostegno psicologico.
• Se vostra madre ha difficoltà ad accettare trattamenti, potrebbe essere utile esplorare il supporto di uno psicoterapeuta o un consulente, che possa aiutarla a comprendere meglio la sua situazione e a lavorare sul suo benessere mentale.

Visto il quadro complesso, vi consiglio di non rimandare ulteriormente e di cercare una consulenza medica approfondita. La sua salute fisica e mentale sono strettamente interconnesse, e affrontare la situazione con il supporto giusto è fondamentale per il suo benessere.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La ringrazio sinceramente per aver condiviso con tanta chiarezza e premura la situazione di sua madre. Dal modo in cui ne parla si percepisce quanta attenzione e preoccupazione lei abbia per il suo benessere, e quanto sia difficile assistere, giorno dopo giorno, a un cambiamento così evidente e destabilizzante. È molto comprensibile che si senta disorientato e, forse, anche impotente nel cercare di darle un aiuto concreto. Il quadro che descrive è complesso, e coinvolge aspetti fisici, cognitivi, comportamentali ed emotivi. La particolarità della comparsa dei sintomi in un momento specifico della giornata, ovvero verso sera, suggerisce qualcosa che nella letteratura psicologica e psichiatrica viene chiamato "sundowning" o "sindrome del tramonto". È una condizione in cui, al calar della sera, alcune persone manifestano un peggioramento dello stato cognitivo e comportamentale, con confusione, irritabilità, disorganizzazione del pensiero, posture alterate e persino agitazione psicomotoria. Questo fenomeno è più comune in quadri legati al deterioramento cognitivo, anche lieve, ma può manifestarsi anche in soggetti con una fragilità neurologica o psichica pregressa. Considerando la sua storia clinica, ovvero la depressione post parto, l’alcolismo pregresso e l’uso frequente di antidolorifici, è possibile che ci siano fattori organici e psicologici che stanno interagendo tra loro in modo significativo. Il peso molto basso e la resistenza ad accettare cure indicano una condizione di vulnerabilità globale, sia fisica che emotiva. Anche il rifiuto del trattamento odontoiatrico o fisioterapico per dolori ricorrenti potrebbe essere il segnale di una forma di ritiro dalla cura di sé, che in certi casi accompagna quadri depressivi latenti o disturbi legati all’ansia e alla paura del cambiamento. In un’ottica cognitivo-comportamentale, quello che possiamo osservare è come i comportamenti della sera possano rappresentare un’espressione del disagio che sua madre non riesce più a comunicare con parole chiare. Le alterazioni nel linguaggio, nella postura, nella coerenza del discorso e nella regolazione emotiva, sono tutti elementi che ci indicano la possibilità di un’importante sofferenza interiore, che però ha trovato un’espressione soprattutto corporea e comportamentale. Il corpo, in questi casi, diventa il canale principale attraverso cui si esprime un dolore psichico profondo e, forse, da lungo tempo trascurato. Detto questo, nonostante la sua sofferenza sia tangibile, è importante ricordare che c'è sempre un margine di intervento. Tuttavia, per potersi prendere cura di lei in modo efficace, è fondamentale che venga fatta una valutazione medica e psicologica accurata. Sarebbe auspicabile un consulto neurologico per escludere o approfondire eventuali alterazioni cognitive o neurologiche. In parallelo, un inquadramento psichiatrico potrebbe aiutare a comprendere meglio la natura dei sintomi che si presentano al calar della sera. In molti casi, è proprio da una valutazione multidisciplinare che possono emergere risposte più chiare e strategie di trattamento mirate. Comprendo che affrontare il tema delle visite mediche con sua madre possa essere difficile, soprattutto se lei rifiuta le cure. In questi casi, può essere utile non tanto insistere direttamente, quanto piuttosto cercare di coinvolgerla in modo empatico, parlando dei suoi disagi con rispetto, senza giudizio, e cercando di condividere con lei la sua preoccupazione. A volte, ciò che motiva una persona restia alla cura è sapere che il suo malessere sta colpendo profondamente chi le vuole bene. Se necessario, può essere utile rivolgersi ai servizi territoriali di salute mentale, che possono offrire supporto anche nei casi in cui la persona non sia collaborante, magari intervenendo a domicilio o proponendo percorsi più graduali. Sta già facendo moltissimo, ed è evidente che non si è voltato dall’altra parte. Ma si ricordi anche di prendersi cura di sé. Quando un familiare si ammala psicologicamente o presenta comportamenti tanto complessi, chi se ne prende cura può sentirsi logorato, spaventato, o portato al limite. Non esiti a cercare anche per sé un supporto psicologico, se dovesse sentirne il bisogno. Non è un segno di debolezza, ma di grande responsabilità. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Patrizia Massaro
Psicologo, Psicologo clinico
Benevento
Salve,
le consiglio di effettuare una visita neurologica. Dopodichè sarà il neurologo a consigliarle esami strumentali di approfondimento: TAC, PET, test cognitivi e altro.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.