Salve, mia figlia di 9 anni soffre ultimamente di attacchi di ansia e ha paura di fare o affrontare

22 risposte
Salve,
mia figlia di 9 anni soffre ultimamente di attacchi di ansia e ha paura di fare o affrontare qualcosa che pensa potrebbe darle fastidio o farla sentire male.
Cosa possiamo fare noi genitori per farle gestire e superare questi momenti?
E' il caso di rivolgersi ad un medico? qual è la professione medica più indicata in questo caso? Lo psicoterapeuta, con specializzazione pediatrica?
Grazie. Cordialmente.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,

mi dispiace sapere che tua figlia sta attraversando un periodo difficile. Gli attacchi d'ansia nei bambini possono essere un'esperienza molto intensa sia per loro che per i genitori, ma è importante sapere che ci sono strategie e supporti efficaci per aiutarla.

Come genitori, potete fare molto per supportarla. È fondamentale ascoltarla con empatia e senza minimizzare i suoi timori, rassicurandola che ciò che prova è normale e che può essere superato. Aiutatela a identificare e verbalizzare le sue emozioni, insegnandole anche tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o esercizi di visualizzazione, per affrontare i momenti di ansia. Creare una routine stabile e prevedibile può essere molto rassicurante per i bambini.

Riguardo alla figura professionale più indicata, uno psicoterapeuta con esperienza nell'ambito pediatrico è sicuramente una scelta adatta per valutare la situazione. Lo psicoterapeuta può aiutare vostra figlia a sviluppare strumenti per gestire le sue paure e affrontare ciò che la preoccupazione. Nel caso di sintomi particolarmente intensi o invalidanti, potrebbe essere utile anche un consulto con una neuropsichiatra infantile, che può fornire una valutazione più approfondita e, se necessario, un intervento integrato.

Rivolgersi a uno specialista è sempre utile per ottenere una guida personalizzata e mirata alla risoluzione del problema. Approfondire la situazione con il supporto di un professionista rappresenta un passo importante per aiutare vostra figlia a superare questo momento e ritrovare serenità.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Sabrina Germi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castegnero
Gentili genitori,
Le paure dei bambini fanno parte della crescita e non sono nulla di patologico. Ma se cominciano ad invalidare troppo la serenità del bambino (creando difficoltà nel sonno, disturbi di natura psicosomatica, isolamento, panico, evitamento, etc…) è bene correre ai ripari per evitare il costruirsi di un disturbo.
Vediamo alcune strategie su cosa non fare:
evitate le spiegazioni razionali che quasi mai sono efficaci ad aiutare il bambino a superare la paura! Non funziona con gli adulti figuriamoci con i bambini...
evitate di costringere il bambino ad affrontare la paura, che potrebbe trasformarsi in autentico terrore!
evitate di assecondare le richieste del bambino (portarlo nel letto con mamma e papà, non portarlo a scuola, etc..). altrimenti si comunica al bambino che ha ragione ad avere paura, rinforzare positivamente la sua paura. “se ho paura i miei genitori fanno ciò che gli chiedo”
evitate di parlare costantemente della sua paura in famiglia e fuori. Ciò non farebbe altro che ricordare al bambino che ha paura.
Potrebbe essere sicuramente utile un approccio psicoterapico, come ad es. la terapia breve strategica, attraverso la “Terapia indiretta” e nella maggior parte dei casi l’intervento dura anche poche sedute (due o tre).
L’intervento indiretto elegge i genitori come primi e principali artefici e protagonisti del cambiamento. Lo specialista guida i genitori a diventare i terapeuti dei propri figli, prescrive loro modalità e strategie costruite ad hoc che condurranno i figli al superamento del disagio e al riequilibrio dell’intero sistema familiare.
Con l’aiuto di uno specialista il genitore verrà guidato in una prima fase a far sì che ogni giorno il bambino esprima ai genitori la sua paura esasperandone le fantasie. I genitori devono limitarsi ad ascoltare i propri figli senza commentare al fine di smontare le paure.

Nella seconda fase, il genitore deve esporre gradualmente il bambino alla situazione minacciosa. Dovrà, quando si dovesse presentare la paura, far esprimere verbalmente al bambino ciò che teme possa succedere e le sue sensazioni peggiori.

Di solito bastano poche settimane per condurre il bambino a superare la sua paura. Questo metodo è applicabile anche alla paura di dormire nella propria cameretta o disagi come l’ansia da separazione.
A disposizione,
saluti
dr. Germi


Dott.ssa Stefania d'Amito
Sessuologo, Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buonasera, la invito al dialogo con sua figli per cercare di capire cos'è che la spaventa. Inoltre, nel momento di crisi è importante essere una base solida di sicurezza per riuscire a tranquillizzarla.
Potrebbe essere utile vedere un* psicolog*/psicoterapeuta specializzato in età evolutiva.
Dott.ssa Cristina Bernucci
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Velletri
Buonasera,
capisco quanto possa essere preoccupante vedere sua figlia affrontare attacchi di ansia. Ecco alcune indicazioni su come aiutarla a gestire e superare questi momenti:
riconoscere e dare un nome alle emozioni: aiutare sua figlia a identificare e dare un nome alle sue emozioni può essere il primo passo per affrontarle. Spiegatele che è normale provare ansia e paura, ma che è importante imparare a gestirle.
Esercizi di respirazione: insegnarle tecniche di respirazione profonda e consapevole può aiutarla a calmarsi durante un attacco di ansia. Ad esempio, può provare a respirare lentamente contando fino a dieci o immaginare un luogo rilassante.
Creare un ambiente sicuro: durante un attacco di ansia, è importante rimanere calmi e rassicurarla che tutto andrà bene. Trovare un posto dove si senta sicura può aiutarla a calmarsi.
Parlare con un professionista: rivolgersi a un professionista della salute mentale, come uno psicoterapeuta con specializzazione pediatrica, può essere molto utile. Questo professionista è in grado di valutare la situazione e fornire un piano di trattamento personalizzato.
Supporto familiare: essere presenti e offrire supporto emotivo è fondamentale. Ascoltare le sue preoccupazioni e incoraggiarla a esprimere i suoi sentimenti può aiutarla a sentirsi compresa e supportata.
Spero che queste indicazioni possano esserle utili. Se ha altre domande o ha bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutarla.
Cordialmente.
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Gentile signora, le consiglio vivamente una consulenza di psicoterapia familiare. Tutta la famiglia ha le risorse per affrontare questa difficoltà purché guidata da un professionista competente.
Se lasciata sola, sua figlia potrebbe non avere la forza di affrontare il sintomo.
Non perda di vista l'unità del sistema nel suo complesso.
Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti anche online.
DTT.ssa Maria Betteghella
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Buona sera,
Dalla sua richiesta emerge che siete genitori molto attenti e anche preoccupati.
Quando ci sono questi segni iniziali, il percorso è molto più facile.
Innanzitutto, consiglio una psicoterapia familiare del modello strutturale integrato, dove in caso di minorenni si parte prima di tutto dal sistema familiare in cui alcuni modi di affrontare problemi vengono trasmessi ai figli in modo inconsapevole. Questo intervento accelererà moltissimo la guarigione perché oltre a cambiare la risposta della bambina ai problemi della vita fa migliorare la comprensione dei genitori e di tutto il sistema familiare per il sintomo e le difficoltà sottostanti.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera,
grazie per la sua condivisione.
Il sintomo è un modo per esprimere un malessere e sicuramente influenza tutti i membri del nucleo familiare.
In questi casi si potrebbe fare anche una psicoterapia familiare, dove in terapia sono presenti tutti i componenti della famiglia. Questo potrebbe essere utile a tutti per indagare le dinamiche relazionali.
A disposizione.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Ilenia Manelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Campi Bisenzio
Salve, vi consiglio di rivolgervi ad uno psicoterapeuta specializzato nell’età evolutiva. Non solo potrà aiutare vostra figlia, ma anche voi a supportarla nel miglior modo possibile. Non abbiate timore di chiedere aiuto, un intervento tempestivo può fare davvero la differenza!
Dott. Fabio di Guglielmo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Forlì
Gentile Signora/Signore, avverto la sua attenzione verso il benessere emotivo di sua figlia. Creare un ambiente familiare sereno, evitando pressioni o giudizi, può offrirle la sicurezza necessaria per esprimere le sue paure. Proporre momenti di dialogo o attività condivise, in cui si senta libera di raccontare il suo vissuto, può ridurre la tensione. In caso di persistenza dell’ansia, un confronto con il pediatra è spesso il primo passo. Lo specialista potrà suggerire, se necessario, un percorso con uno psicoterapeuta dell’età evolutiva, capace di proporre strategie pratiche e favorire la gestione delle emozioni. Se desidera un consulto o un supporto a distanza, resto volentieri a disposizione.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Dott.ssa Laura Spagnolo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
personalmente tendo ad evitare il rapporto diretto tra bambino e psicoterapeuta. il bambino ogni cosa l'aspetta dai suoi genitori e non gli piace pensare di sé di aver bisogno di cure che i genitori non sono in grado di dargli. peggio ancora, potrebbe trovare gusto ed essere rinforzata dal vedere che sui suoi malesseri convergono i pensieri e le preoccupazioni dei genitori. considero preferibile rivolgersi ad uno psicoterapeuta senza che la figlia lo sappia e trovare insieme le radici del disturbo attraverso la raccolta dei dati anamnestici e familiari. a questo punto, data l'età, non sarà difficile venirne fuori. al contrario, non intervenire potrebbe comportare che i disturbi prendano forme diverse in base all'età ma restino di fatto stabili e complicarle l'immagine di sé e le sue relazioni interne ed esterne alla famiglia. in bocca al lupo!
Dott.ssa Desirè Inserra
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Carlentini Nord
Buonasera signora, a mio avviso dovrebbe contattare uno psicoterapeuta che si occupi di età evolutiva, per aiutare sua figlia a gestire la sua ansia e a supportare voi genitori, lavorando insieme per superare queste difficoltà.
Se sente il bisogno di fare anche un controllo medico, ne parli con il pediatra della bambina.
Dott.ssa Martina Simeone
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, gli attacchi d'ansia nei bambini possono essere comuni, ma se iniziano a interferire con le attività quotidiane o il benessere generale, è importante intervenire in modo appropriato, consultando un professionista. Il pediatra potrà effettuare degli esami che escludano che i sintomi di sua figlia abbiano una causa organica; se questa ultima fosse assente, potreste prendere contatto con uno psicologo dello sviluppo.
Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buonasera! Posso solo provare ad immaginare l'ansia, lo smarrimento, il senso di colpa. Quello che mi sento di consigliare è di chiedere una consultazione al Centro di Psicoanalisi a voi più vicino. Potreste cercare sul sito web della Società Psicoanalitica Italiana (SPIWEB) la sezione "Centri di consultazione e terapie psicoanalitiche" e chiedere al centro psicoanalitico più vicino una consultazione per il vostro specifico caso (si tratta di un ciclo di 3 - 4 incontri durante i quali si valuta la situazione e si decide la strada migliore per la bimba). Sarà necessario il coinvolgimento di tutti, affinché si possa instaurare una solida alleanza con il solo fine del benessere della bambina e del nucleo familiare. Spero di essere stato di aiuto. In bocca al lupo
Dott.ssa Elda Valente
Psicologo, Psicologo clinico
Torremaggiore
Salve, potreste rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta sistemico familiare oppure psicoanalitico, le consiglio di natura psicodinamica. Ovviamente il consiglio è quello di valutare un lavoro parallelo di parent training per aiutare al meglio la bambina. Cordialmente.
Dott.ssa Elda Valente
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso immaginare la fatica di vedere la propria figlia in difficoltà, preoccupata ed in ansia. La prima cosa che potete fare e starle accanto accogliere l'ansia come ogni altra emozione. Validare quell'emozione ed i pensieri che sente. Potrete provare a comprendere cosa la preoccupa. Aiutarla a respirare per calmarsi nei momenti di intensa attivazione. Rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta esperto in età evolutiva è il professionista che può fare al caso vostro. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta che si occupi di bambini, per una valutazione. In genere si procede ai colloqui con i genitori che sono parte integrante e fondamentale in un eventuale percorso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,

in questi casi è opportuno intraprendere una psicoterapia familiare. Molto spesso il disagio di un bambino può aver a che fare con problematiche di matrice familiare.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Roberta Floris
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno,
potete rivolgervi ad un collega psicologo psicoterapeuta che tratti disturbi d’ansia (non un medico, dunque) e che abbia una specializzazione in terapia familiare (in modo che possa seguire tutta la famiglia e supporti tutto il nucleo). Sarebbe la scelta, secondo me, migliore.
In alternativa potete rivolgervi ad un collega psicologo psicoterapeuta che sia specializzato in disturbi dell’età evolutiva e quindi accolga pazienti minorenni.
Non abbiate paura o vergogna di rivolgervi agli specialisti, sapranno sicuramente esservi d’aiuto.
In bocca al lupo e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti,
dott.ssa Roberta Floris
Dr. Emilio Ruffolo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Cosenza
Ciao! Comprendo la vostra preoccupazione per vostra figlia e il vostro desiderio di aiutarla. Mi colpisce come state già pensando in termini di "gestire" e "superare" questi momenti - penso che sia un ottimo punto di partenza. Trovo veramente apprezzabile che vi mettiate in gioco come genitori la ricerca di unǝ psicoterapeuta che vi coinvolga nell'intervento potrebbe essere un criterio di scelta.

Cerco di offrirvi un pò di informazioni per orientarvi nella scelta, vi fornirò delle indicazioni necessariamente semplificate, d'altra parte si tratta di una selva oscura in cui è normale sentirsi disorientati anche quando si hanno a disposizione le informazioni.
Medici e Psicoterapeuti fanno due percorsi di laurea diversi: i medici sono principalmente esperti di cellule, organi, interventi farmacologici; gli psicoterapeuti sono "esperti di relazioni", di mente, interventi relazionali.

La "psicoterapia" è una "specializzazione" a cui possono accedere sia i medici che gli psicologi. Quindi non tutti gli psicoterapeuti hanno una laurea in psicologia.

Esistono tante diverse scuole di psicoterapia. Scuole diverse formano lз futurз psicoterapeutз ad usare approcci diversi per la stessa cosa, ovvero l'intervento psicoterapico
.
Alcune scuole di psicoterapia sono più dedicate di altre all’intervento con alcune fasce di popolazione, ad esempio l'infanzia e l'adolescenza ma questo non significa che le scuole che non hanno un focus su una certa fascia popolazione non siano in grado di formare psicoterapeuti competenti con tutte le popolazioni.

Alcunз psicologз nella loro pratica clinica si dedicano prevalentemente ad alcune fasce di popolazione (ad esempio all'infanzia e l'adolescenza) accumulando esperienza e competenza.

A complicare ulteriormente le cose c'è il criterio di competenza per cui la formazione e l'esperienza non garantiscono competenza.

Alla luce del problema a cui accennate, l'indicazione prevalente è quella di individuare unǝ psicologǝ psicoterapeutǝ competente. Per ulteriore sostegno nell'orientamento alla scelta del professionista sono disponibile per una telefonata gratuita.
Dott.ssa Arianna Corotti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, se volete essere rassicurati o se notate in vostra figlia dei comportamenti preoccupanti come mi pare sia il caso credo che potreste rivolervi ad un terapeuta ad indirizzo psicoanalitico specializzato nei problemi dell'infanzia. Gioverebbe sia alla bambina che a voi. Un saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Gisella La Palombara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lanciano
Gentile Signora, grazie per aver condiviso la sua storia. Il vostro sentimento di preoccupazione e il desiderio di aiutare vostra figlia sono un primo passo per una buona direzione di “cura”. Gli attacchi di ansia nei bambini possono essere molto impattanti, ma con il giusto supporto e alcune strategie mirate è possibile aiutare vostra figlia a gestire meglio le sue paure. Se gli episodi di ansia sono frequenti o molto intensi, una valutazione da parte di un pediatra o di un neuropsichiatra infantile potrebbe essere utile per escludere altre cause e impostare un piano di intervento adeguato. Anche un consulto da un professionista in campo psicologico può esser d’aiuto a voi e alla bambina: un percorso, anche breve, può aiutare la bambina a sviluppare strumenti per gestire le sue sensazioni, mentre i genitori possono ricevere indicazioni su come sostenere la propria figlia nel modo più efficace e nel rispetto della vostra genitoralità. Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore domanda o per organizzare un primo colloquio come psicologa con esperienza in età evolutiva e approfondire meglio la sua questione.
Un caro saluto

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.