salve mi sento come distaccata dalla realtà , o meglio con domande esistenziali nel senso sto vivend

23 risposte
salve mi sento come distaccata dalla realtà , o meglio con domande esistenziali nel senso sto vivendo? è tutto reale ? perché esistiamo? però riconosco tutto, vorrei sapere a cosa è dovuto mi devo preoccupare?
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Porsi domande sul senso della nostra vita a volte può destabilizzare. Probabilmente lei è una persona estremamente sensibile. Le consiglio tuttavia di approfondire i suoi pensieri in un percorso psicologico. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio

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Gentilissima buongiorno, dubito che domande così profonde possano di per sé essere indice di patologie, piuttosto sarebbe interessante capire il perché della sua richiesta. Riflettere su queste questioni le procura disagio? La portata degli interrogativi è così intrusiva da renderle difficile lo svolgersi delle attività quotidiane? In altre parole, nel suo caso, non è tanto importante la natura della domanda ma quanto questa possa compromettere la qualità della sua vita. Se fosse interessata ad approfondire la questione sarò felice di rispondere ad ulteriori domande. Un saluto cordiale, dott.ssa Manuela Leonessa
Gentile utente buongiorno.
Un po' di distacco e di disincanto dalla realtà non è una cosa sbagliata, anzi fa emergere consapevolezza, ci fa porre domande di etica e di morale, ci fa riflettere sul significato della vita e dei valori che vogliamo perseguire.
Tutto ciò avviene, però, in un posto assolutamente reale e fisicamente circoscritto, cioè il suo cervello e il suo corpo. E' fondamentale che queste domande filosofiche ed esistenziali siano ancorate al presente di un corpo che vive e percepisce, che impara e che si evolve.

Non si identifichi troppo con questi pensieri, la sua mente li produce e la sua mente li può distruggere se le creano disagio. Piuttosto, faccia sempre in modo che essa sia anche impegnata in attività veramente coinvolgenti e stimolanti nell'ambito dello studio, del lavoro, dello sport, dell'arte, della vita sociale. A volte, infatti, si impiegano le risorse mentali in modo sbagliato con pochi passaggi all'azione, rimanendo intrappolati in pensieri intrusivi e fastidiosi.

Spero di averla aiutata a comprendere meglio questo momento riflessivo della sua vita.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Elisa Frezzotti
Psicologo
Sondrio
Gentile utente, capire a cosa sia dovuto quello che descrive con così pochi elementi a disposizione è un po' difficile. Se è insolito per lei porsi domande sulla propria esistenza potrebbe approfondire in un percorso psicologico il significato di questi pensieri e comprendere perché si palesano proprio adesso. Potrebbe essere un'occasione per lei di crescita e di scoperta. Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto
 Sara Genny Chinnici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Seregno
Gentile Utente, la sua domanda mi incuriosisce molto, soprattutto mi verrebbe da chiederle se questa situazione le procura sofferenza oppure no, se è invalidante per la sua vita e le sue relazioni.
Se fosse così potrebbe certamente aiutarla un percorso terapeutico. Un caro saluto Sara Genny Chinnici
Dott.ssa Giorgia Lanza
Psicologo, Psicologo clinico
Carate Brianza
Gentile utente, qualora questa tipologia di domanda che lei si pone è una cosa molto frequente, che sfocia quasi nella paranoia e nell'ansia, è meglio rivolgersi a uno psicologo per comprendere la natura di queste domande.

Un cordiale saluto, Dott.ssa Giorgia Lanza
Dott.ssa Giulia Quaranta
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buona sera, immagino la fatica di stare all'interno di questi vissuti. Penso sia importante per lei poter avere uno spazio all'interno di un legame psicoterapeutico sicuro e protettivo per affrontare e gestire le dinamiche interne che la spaventano. Per ulteriori informazioni può contattarmi! A presto
Dr. Simone Volpe
Psicologo, Psicologo clinico
Rovigo
Salve, la sua domanda è importante. Non è facile darle una risposta, poiché prima di risponderle sarebbe opportuno approfondire. Per qualsiasi dubbio, domanda o informazione mi può contattare. Dr. Simone Volpe
Dott. Paolo Mirri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Livorno
Gentilissima, qui non possiamo darle risposte a questa serie di domande perché per comprendere la natura del fenomeno dovremmo effettuare una visita orientata ad una valutazione. Consideri l'opzione di portare questo vissuto per una visita di approfondimento con uno psicoterapeuta. Cordiali Saluti, Paolo Mirri
Dott. Giovanni Corradi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Capisco che stai attraversando un momento in cui ti poni molte domande esistenziali. Queste riflessioni possono essere una parte normale del percorso umano. Non c'è necessariamente motivo di preoccuparsi, ma, se lo ritiene può lavorare insieme ad un professionista per esplorare questi pensieri e sentimenti in modo più approfondito.
Dott.ssa Emanuela Carosso
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Lei si sta ponendo domande esistenziali, su cui l'essere umano si interroga dall'alba dei tempi e sulle cui risposte i filosofi hanno scritto intere biblioteche.
Chi si sente turbato da tali interrogativi può indagare se il suo equilibrio psichico sia a rischio consultando uno specialista, che con il colloquio e l'osservazione clinica la aiuterà a chiarirsi con se stesso e, nel caso, potrà proporle gli interventi terapeutici opportuni. Auguri.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, le domande che lei si pone di per sè non sono un tema di preoccupazione. tuttavia questi pensieri in qualche modo la spaventano. Potrebbe essere importante esplorare tali vissuti con un professionista. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Barbara Bedini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Cascina
Gentile, noi psicologi transpersonali chiamiamo condizioni come quella che lei descrive "crisi spirituali", occasioni d'oro per scoprire qualcosa di straordinario che ancora non conosciamo... Se vuole, sono disponibile a parlarne privatamente, con un incontro on line. Auguri.
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera, sarebbe utile esplorare in colloquio i vissuti emotivi che accompagnano questi pensieri e quanto impattano nella sua quotidianità.
Inoltre sarebbe utile approfondire la sensazione di distacco dalla realtà, anche alla luce della sua storia ma soprattutto del periodo di vita che sta vivendo per capire quando sono emersi questi pensieri, con quale intensità, se ha vissuto delle esperienze molto stressanti etc.
Rimango a sua disposizione per una consulenza, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Federica Monte
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cologno Monzese
Gentilissima, in questa sede non si riesce a dare una risposta a queste domande perché per comprenderle al meglio dovremmo effettuare una visita finalizzata ad una valutazione. Consideri di portare tutto ciò ad una visita di approfondimento con un professionista. Cordiali Saluti, Federica Monte
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Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Porsi domande così profonde può essere destabilizzante e portare a provare confusione e sensazioni come quelle che descrive.
Le suggerirei di valutare quanto questi pensieri impattano sulla sua quotidianità e, se dovesse ritenere che lo siano troppo, di richiedere un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi meno appesantito.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Arianna Savastio
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, non ci sono elementi sufficienti per poter dire se si tratti di un vero e proprio disturbo psichico o se invece si tratti semplicemente di domande esistenziali che non hanno di per sé nulla di patologico ma che può avere anche un senso porsi in un mondo così difficile. Andrebbe quindi approfondita meglio la natura di queste domande e ciò che queste domande suscitano in lei. Se lei percepisce queste domande come ingombranti, intrusive, invalidanti e sente che intaccano la qualità della sua vita e interferiscono sul suo benessere quotidiano il mio suggerimento è di approfondire la questione nel contesto di un percorso psicologico. E' dalla qualità dei nostri pensieri che dipendono il nostro benessere o malessere; non sono tanto le cose in sé che ci fanno soffrire ma il modo in cui noi le pensiamo e le descriviamo a noi stessi. E' proprio l'ambito della psicologia e, in particolare, dell'orientamento cognitivo-comportamentale, occuparsi di questi pensieri trasformandoli da intrusivi e invalidanti a costruttivi per la propria vita. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Ciao, potrebbe esser dovuto a molte cose. Difficile riuscire a darti una risposta. Ti consiglio vivamente di intraprendere un percorso psicologico se sei incuriosito/a da queste domande.
Rimango a disposizione, anche online. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Irene Ferrara
Psicologo
San Martino Buon Albergo
Buongiorno, da queste poche informazioni su di lei non possiamo dire con certezza cosa le sta accadendo e trovare significati. Le domande su di sè, sul mondo possono essere un tema che ci preoccupa. Come ogni preoccupazione però deve essere inserita nel nostro sistema di vita per capire come mai ci fanno stare male. Resto a disposizione
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentile utente ,le confermo che questa suo vissuto e' possibile e merita la giusta attenzione e riguardo. Le consiglio caldamente di consultare uno specialista della salute mentale, psichiatra o psicoterapeuta.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o aiuto e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott. Gianluigi Torre
Psicologo clinico, Psicologo
Terracina
Gentile. La sensazione di distacco dalla realtà può essere dovuta a molteplici fattori di stress ma dobbiamo essere più precisi, dal momento che le fonti di stress sono molteplici.

Per questo, servirebbe un colloquio individuale.

Saluti.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, capisco quanto possa essere destabilizzante trovarsi a vivere sensazioni come quelle che descrive. Sentirsi distaccati dalla realtà, o avere la percezione che tutto sembri irreale e accompagnato da domande esistenziali profonde, può generare molta paura e incertezza. È importante sottolineare che, dal modo in cui lo racconta, lei mantiene comunque la capacità di riconoscere ciò che la circonda e di orientarsi nella realtà, anche se questa le appare a tratti come “sfocata” o distante. Questo è un segnale che ci dice che non ha perso il contatto con la realtà, ma che sta vivendo piuttosto un fenomeno legato a stati di ansia o a meccanismi di difesa della mente. Questi vissuti possono essere ricondotti a quella che viene chiamata derealizzazione o depersonalizzazione. Sono esperienze in cui la mente, per proteggersi da emozioni troppo intense o da uno stato di forte stress, genera una sensazione di distacco. È come se ci fosse una sorta di filtro tra lei e il mondo esterno o tra lei e se stessa. Non significa impazzire, né perdere la ragione, ma è piuttosto una manifestazione di disagio che ha lo scopo di ridurre l’impatto emotivo di ciò che si sta vivendo. Spesso questi episodi si presentano in concomitanza con periodi di ansia, stanchezza fisica o psicologica, preoccupazioni o momenti di forte introspezione. È naturale che, vivendo queste sensazioni, sorgano domande profonde come “sto vivendo davvero?”, “perché esistiamo?”, “è tutto reale?”. Si tratta di pensieri che molti possono avere in momenti di vulnerabilità, ma che quando diventano insistenti o frequenti possono farla sentire intrappolata in un circolo di preoccupazioni e paure. In una prospettiva cognitivo comportamentale, l’attenzione si rivolge proprio a comprendere il modo in cui questi pensieri prendono forma, come vengono interpretati e che effetto hanno sulle emozioni e sul corpo. Spesso infatti, più ci si concentra sulla paura di queste sensazioni, più esse tendono a rinforzarsi. Non è necessario spaventarsi, ma può essere molto utile affrontare questa esperienza in un percorso psicologico che le permetta di sviluppare strumenti pratici per ridurre l’ansia legata a questi vissuti. Lavorare su tecniche di grounding, cioè strategie che aiutano a riportare l’attenzione al momento presente e al corpo, può ridarle un senso di stabilità. Inoltre, esplorare le situazioni che precedono l’insorgere di queste sensazioni può aiutarla a riconoscere i fattori che le alimentano e a spezzare il circolo vizioso della preoccupazione. Non è dunque un segnale che deve allarmarla nel senso più grave del termine, ma rappresenta certamente un campanello che le indica la necessità di prendersi cura di sé e di approfondire quanto sta accadendo. Intraprendere un percorso terapeutico potrebbe offrirle non solo sollievo dai sintomi, ma anche una maggiore comprensione di sé e delle proprie emozioni. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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