Salve, ho un problema che mi porto dietro da quando sono bambina (ora ho 21 anni), ogni volta che vi
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Salve, ho un problema che mi porto dietro da quando sono bambina (ora ho 21 anni), ogni volta che vivo situazioni di forte stress o paura, non riesco piú a parlare e divento praticamente muta, anche se mi sforzo la mia bocca non fa rumori, anche se mi fanno ridere o tentano di spaventarmi ‘per farmelo passare’, come se le mie corde vocali fossero sparite completamente e ci vogliono a volte ore e ore in cui insisto a fare qualche verso o parlare per ‘sciogliere’ questa cosa, parlando anche a fatica con un tono di voce rauco e molto basso quando riinizio a dire qualche parola. Da cosa potrebbe essere causato da un fattore psicologico e fisico? Grazie mille per la risposta
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buongiorno sembrerebbe un fattore emotivo.. le consiglio emdr con una psicoterapeuta specializzata in questo trattamento. Cordiali saluti. Dr.ssa Versari Debora.
Buongiorno, gentile Paziente quanto descrive rientra in buona parte entro lo spettro del "mutismo selettivo" è un disturbo d'ansia psico-somatico che può verificarsi anche in età adulta di fronte a momenti particolarmente stressanti per la persona, nonostante il completo sviluppo del linguaggio e la totale assenza di traumi strutturali o lesioni "all'area di Broca". In termini statistici tale condizione nell'adulto è presente con un incidenza inferiore al 1% dei casi e quasi sempre è associata a disturbi d'ansia sociale.
Cordialità Dott. M.M.
Cordialità Dott. M.M.
Buongiorno, ci sono gli elementi per ipotizzare che si tratti di un fattore psicologico. E' mai stata da un logopedista o da uno psicologo? Non conosco la sua infanzia ma attraverso un percorso si potrebbe risalire ad un eventuale evento scatenante e lavorarci. Resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Marzella
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Quando si verificano situazioni di forte attivazione emotiva, il corpo può reagire con una sorta di "congelamento" delle funzioni vocali, un fenomeno che può avere radici nell’infanzia e consolidarsi nel tempo. Ciò può dipendere da un mutismo selettivo o una risposta psicofisiologica intensa allo stress, legata a meccanismi di blocco emotivo e somatizzazione dell’ansia.
Sebbene vi possano essere anche aspetti fisici da escludere con un controllo medico, la persistenza e le modalità del suo sintomo suggeriscono un'origine prevalentemente psicologica. Le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta specializzato in disturbi d'ansia o traumi, che potrà aiutarla a comprendere le cause profonde di questo blocco e a lavorare su strategie per superarlo. Un caro saluto.
Sebbene vi possano essere anche aspetti fisici da escludere con un controllo medico, la persistenza e le modalità del suo sintomo suggeriscono un'origine prevalentemente psicologica. Le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta specializzato in disturbi d'ansia o traumi, che potrà aiutarla a comprendere le cause profonde di questo blocco e a lavorare su strategie per superarlo. Un caro saluto.
Buongiorno, la ringrazio per la domanda.
Mi dispiace, indubbiamente non dev'essere semplice ed è comprensibile che possa sentirsi così.
Positivo il fatto che cerchi di capire, di modo da individuare metodi e strategie adeguate, bene.
Rispondendo alla domanda che ha posto, questo potrebbe essere un fattore psicologico, che poi va a riflettersi sul versante più fisico, diciamo. Mente e corpo sono molto, e in modo particolare, interconnessi.
Ritornando a quanto le ho scritto poco fa, potrebbe rivelarsi utile portare avanti un percorso di conoscenza maggiore di sé anche dal punto di vista emotivo. Questo le permetterebbe di gestire adeguatamente l'espressione emotiva e di individuare strategie davvero utili.
Spero di esserle servita, resto a disposizione.
Buona giornata!
Mi dispiace, indubbiamente non dev'essere semplice ed è comprensibile che possa sentirsi così.
Positivo il fatto che cerchi di capire, di modo da individuare metodi e strategie adeguate, bene.
Rispondendo alla domanda che ha posto, questo potrebbe essere un fattore psicologico, che poi va a riflettersi sul versante più fisico, diciamo. Mente e corpo sono molto, e in modo particolare, interconnessi.
Ritornando a quanto le ho scritto poco fa, potrebbe rivelarsi utile portare avanti un percorso di conoscenza maggiore di sé anche dal punto di vista emotivo. Questo le permetterebbe di gestire adeguatamente l'espressione emotiva e di individuare strategie davvero utili.
Spero di esserle servita, resto a disposizione.
Buona giornata!
Salve, immagino quanto questa situazione possa essere frustrante e spaventosa, soprattutto perché si manifesta da così tanto tempo e in momenti di forte stress. Il fatto che nei momenti di paura o tensione lei non riesca a parlare, anche sforzandosi, fa pensare a una reazione psicofisiologica molto intensa, probabilmente legata al suo sistema di risposta allo stress. Quello che descrive potrebbe rientrare in una condizione chiamata mutismo situazionale o mutismo selettivo, che si manifesta come una difficoltà a parlare in determinate circostanze, soprattutto in presenza di ansia o paura. Questa reazione è spesso legata a un blocco emotivo, in cui il corpo e la mente entrano in uno stato di iperattivazione o di congelamento (freeze), rendendo difficile l’uso della voce. Il fatto che la sua voce torni gradualmente, inizialmente con un tono molto basso e rauco, suggerisce che vi sia un forte coinvolgimento della tensione muscolare e del controllo della respirazione, due aspetti strettamente legati alle emozioni. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, questo tipo di risposta può essere il risultato di un meccanismo appreso nel tempo. Se fin da bambina ha vissuto situazioni di stress in cui il silenzio o il blocco della voce sono diventati una risposta automatica, il suo cervello potrebbe aver consolidato questa reazione come un modo per affrontare momenti di forte attivazione emotiva. È possibile che in passato questa modalità le abbia permesso, anche inconsapevolmente, di “gestire” situazioni difficili, ma ora si è trasformata in qualcosa che la ostacola. La buona notizia è che, proprio perché si tratta di un meccanismo appreso, può essere modificato con il giusto approccio. Un percorso basato sulla terapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a lavorare su più livelli: da un lato, esplorare le situazioni che scatenano questo blocco per comprenderne meglio l’origine e l'intensità, dall’altro, intervenire con tecniche di esposizione graduale, respirazione e rilassamento per ridurre il blocco fisico e aiutarla a ritrovare il controllo della voce anche nei momenti di stress. Un esercizio utile che può provare fin da ora è lavorare sulla respirazione e sulla consapevolezza delle sensazioni fisiche che precedono il blocco. Ad esempio, nei momenti in cui sente che la voce sta per mancare, provi a concentrarsi sul respiro, rallentandolo volontariamente, inspirando dal naso e espirando lentamente dalla bocca. Aggiungere suoni semplici e ripetuti, come un “mmm” o un respiro sonoro, può aiutarla a contrastare il blocco gradualmente. Questo tipo di esercizi, se praticati con costanza, possono contribuire a riattivare la voce più rapidamente e con meno fatica. Anche il supporto di un professionista può essere molto utile per affrontare questa difficoltà in modo mirato e personalizzato. Se la situazione le crea disagio o interferisce con la sua quotidianità, considerare un percorso di terapia potrebbe essere un passo importante per aiutarla a sentirsi più libera di esprimersi, anche nei momenti di maggiore tensione. Il fatto che lei stia cercando di capire meglio il suo problema e di trovare soluzioni è già un segnale positivo: significa che ha la determinazione per affrontarlo. Con il giusto supporto e le strategie adeguate, può imparare a gestire questa risposta automatica e ritrovare la sicurezza nella sua voce anche nelle situazioni più difficili. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Gentile paziente,
probabilmente c'è una forte componente psicologica ed emotiva dietro a questo "blocco", poiché se in generale, in situazioni "normali", non ha problemi a parlare, è molto probabile che si possano escludere cause fisiche, che le darebbero problemi sempre. Immagino sia una situazione molto spiacevole e le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarla e sostenerla a comprendere meglio le cause di quello che prova e a trovare delle strategie funzionali per affrontarlo e risolverlo al meglio. In bocca al lupo!
probabilmente c'è una forte componente psicologica ed emotiva dietro a questo "blocco", poiché se in generale, in situazioni "normali", non ha problemi a parlare, è molto probabile che si possano escludere cause fisiche, che le darebbero problemi sempre. Immagino sia una situazione molto spiacevole e le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarla e sostenerla a comprendere meglio le cause di quello che prova e a trovare delle strategie funzionali per affrontarlo e risolverlo al meglio. In bocca al lupo!
Gentilissima, innanzitutto grazie per la condivisione. La paura e lo stress sono fenomeni che possono portare particolari reazioni, come quelle descritte. Quello che mi sento di dire è che prima di tutto è senz'altro utile escludere eventuali fattori fisici, per cui sarebbe importante fare i relativi controlli medici, e poi, dopo, potrebbe essere d'aiuto esplorare meglio gli eventi di stress e paura e quelle risposte di silenzio che ne derivano all'interno di un percorso psicologico specifico. Tuttavia, ci tengo a precisare che quelle reazioni, per quanto incomprensibili e spiacevoli possano risultare, potrebbero essere possibili modalità per far fronte alle situazioni difficili che noi esseri umani abbiamo. Dunque, se anche in un percorso personalizzato sarebbe possibile comprenderle e gestirle al meglio, resta che si tratta di vissuti plausibili alla luce delle esperienze che li scatenano. Un caro saluto. Resto a disposizione, dott.ssa Sharon Bocca
Gentile utente, quello che descrive sembra un fenomeno che potrebbe avere una componente psicologica significativa, in particolare legata a una risposta involontaria del suo organismo a situazioni di forte stress o paura. In ambito psicologico, episodi come quello che riporta possono essere riconducibili a una reazione di tipo somatico, in cui il corpo esprime il disagio emotivo attraverso sintomi fisici, come nel suo caso l’impossibilità di parlare temporaneamente.
Una possibile spiegazione potrebbe essere legata al mutismo situazionale o a una forma di blocco dissociativo, che si attiva come meccanismo di difesa quando il livello di stress diventa troppo elevato. Questo potrebbe avere radici in esperienze infantili o in una sensibilità particolare allo stress e all’ansia. Anche il tempo necessario per "sciogliere" la voce suggerisce che il suo sistema nervoso impiega un po’ per tornare a uno stato di equilibrio.
Per quanto riguarda il versante fisico, sarebbe utile escludere eventuali cause mediche consultando un otorinolaringoiatra o un neurologo, per verificare che non vi siano fattori organici che possano contribuire al problema. Tuttavia, dato che il sintomo si presenta in situazioni specifiche di forte attivazione emotiva, sembra più probabile che sia di origine psicologica.
Se questa difficoltà sta influenzando la sua quotidianità o il suo benessere, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo, che possa aiutarla a comprendere meglio l’origine di questa reazione e ad apprendere strategie per gestire lo stress in modo più funzionale. Un percorso di questo tipo potrebbe aiutarla a ridurre gradualmente il sintomo e ad affrontare con maggiore sicurezza le situazioni che lo scatenano.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Sara Dassiè
Una possibile spiegazione potrebbe essere legata al mutismo situazionale o a una forma di blocco dissociativo, che si attiva come meccanismo di difesa quando il livello di stress diventa troppo elevato. Questo potrebbe avere radici in esperienze infantili o in una sensibilità particolare allo stress e all’ansia. Anche il tempo necessario per "sciogliere" la voce suggerisce che il suo sistema nervoso impiega un po’ per tornare a uno stato di equilibrio.
Per quanto riguarda il versante fisico, sarebbe utile escludere eventuali cause mediche consultando un otorinolaringoiatra o un neurologo, per verificare che non vi siano fattori organici che possano contribuire al problema. Tuttavia, dato che il sintomo si presenta in situazioni specifiche di forte attivazione emotiva, sembra più probabile che sia di origine psicologica.
Se questa difficoltà sta influenzando la sua quotidianità o il suo benessere, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo, che possa aiutarla a comprendere meglio l’origine di questa reazione e ad apprendere strategie per gestire lo stress in modo più funzionale. Un percorso di questo tipo potrebbe aiutarla a ridurre gradualmente il sintomo e ad affrontare con maggiore sicurezza le situazioni che lo scatenano.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Sara Dassiè
Buongiorno,
Potrebbe essere un disturbo di natura psicosomatica in quanto mente e corpo sono sempre in stretta relazione tra loro e può verificarsi la circostanza in cui difficoltà emotive trovino modo di parlarci trovando via preferenziale di espressione nel corpo.
Sicuramente può essere già un buon punto di partenza la consapevolezza che questi episodi si verifichino in situazione di stress, difficoltà o pesantezza emotiva come eventuale spunto per un lavoro su se stessi, previa esclusione eventualmente di cause organiche.
Resto a disposizione se desidera contattarmi.
Potrebbe essere un disturbo di natura psicosomatica in quanto mente e corpo sono sempre in stretta relazione tra loro e può verificarsi la circostanza in cui difficoltà emotive trovino modo di parlarci trovando via preferenziale di espressione nel corpo.
Sicuramente può essere già un buon punto di partenza la consapevolezza che questi episodi si verifichino in situazione di stress, difficoltà o pesantezza emotiva come eventuale spunto per un lavoro su se stessi, previa esclusione eventualmente di cause organiche.
Resto a disposizione se desidera contattarmi.
Buomgiorno quello che descrive sembra somigliare a un fenomeno di mutismo selettivo situazionale o afonia psicogena. Potrebbe dunque di una risposta involontaria del suo corpo e della tua mente a situazioni di forte stress, paura o ansia. Le cause possono essere molteplici. Le consiglio di parlare con un professionista, uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in ansia o traumi potrebbe aiutarti a capire meglio il meccanismo e a trovare strategie per gestirlo.
Potrebbe esserle utile imparare alcuni esercizi di rilassamento: Tecniche come la respirazione diaframmatica, la meditazione e il training autogeno possono aiutarti a ridurre lo stress prima che il problema si presenti. Cordiali saluti
Potrebbe esserle utile imparare alcuni esercizi di rilassamento: Tecniche come la respirazione diaframmatica, la meditazione e il training autogeno possono aiutarti a ridurre lo stress prima che il problema si presenti. Cordiali saluti
Ciao, grazie per aver condiviso con me questa esperienza. Il fenomeno che descrivi, per cui diventi incapace di parlare durante situazioni di forte stress o paura, potrebbe effettivamente avere una spiegazione sia psicologica che fisica. Vediamo insieme entrambe le possibili cause.
### 1. **Aspetto psicologico**: Blocco emotivo e risposta al trauma
Dal punto di vista psicologico, ciò che stai descrivendo potrebbe essere legato a un **blocco emotivo** che si manifesta come una **reazione involontaria del corpo** al forte stress o alla paura. Questo tipo di risposta è piuttosto comune nelle persone che hanno vissuto traumi o situazioni di forte disagio emotivo, e in alcuni casi può essere associato a un **meccanismo di difesa**.
In psicologia, quando una persona si trova in una situazione percepita come pericolosa o stressante, il corpo e la mente reagiscono con una sorta di "attacco" o "fuga" (fisiologicamente, la reazione di attacco e fuga è legata al sistema nervoso autonomo). In alcuni casi, però, la reazione di "fuga" può essere così intensa da manifestarsi come una **risposta di "immobilizzazione"**. In altre parole, il corpo può reagire alla paura o al trauma in modo tale da ridurre la possibilità di comunicare, proprio come una forma di protezione. Potresti ritrovarti in una sorta di **congelamento emotivo** in cui il tuo corpo si "blocca", impedendoti di esprimere verbalmente ciò che senti.
Se questa difficoltà a parlare è associata a un vissuto emotivo intenso o traumatico, potrebbe essere utile esplorare se ci sono stati episodi di forte stress, paura o ansia nella tua infanzia che potrebbero aver lasciato un’impronta in modo subconscio. La mente, in questo caso, potrebbe "bloccarsi" per evitare di affrontare il dolore emotivo, impedendo di comunicare.
### 2. **Aspetto fisico**: Reazioni corporee a stress e ansia
Dal punto di vista fisico, lo stress e l'ansia possono avere un impatto molto forte sul corpo, causando diverse **reazioni psicofisiologiche**. Quando sei sotto stress o paura, il sistema nervoso autonomo entra in azione, attivando la risposta di "lotta o fuga". Questo può influenzare negativamente la **muscolatura della gola e delle corde vocali**, rendendo difficile parlare, o addirittura impedendolo, come nel tuo caso.
L'ansia può anche causare **iperattività del sistema nervoso parasimpatico**, che può rallentare o bloccare le funzioni fisiologiche necessarie alla parola. Alcuni disturbi come l'**afonia psicogena** (ovvero la perdita di voce causata da stress emotivo) sono stati documentati in alcuni pazienti, e la tua situazione potrebbe rientrare in una risposta simile.
### 3. **Possibile relazione tra fattori psicologici e fisici**
È molto probabile che ci sia una **componente interconnessa** tra l’aspetto psicologico e quello fisico. Lo stress emotivo o un'esperienza traumatica possono innescare una reazione fisica che porta a un blocco temporaneo delle corde vocali, come una manifestazione del corpo della tua ansia o paura. Allo stesso modo, la difficoltà fisica nel parlare potrebbe acutizzare la tua reazione emotiva, creando un circolo vizioso di stress, ansia e blocco psicologico.
### 4. **Cosa puoi fare?**
Se questa difficoltà a parlare ti crea disagio o interferisce con la tua vita quotidiana, ci sono diverse cose che potresti considerare di fare:
- **Esplorare le radici psicologiche**: Potrebbe essere utile un lavoro di esplorazione psicologica per capire se ci sono eventi passati che potrebbero aver scatenato questa reazione, magari attraverso la **psicoterapia**. L'approccio terapeutico, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o la terapia EMDR, potrebbe aiutarti a risolvere traumi emotivi non elaborati e a gestire meglio la risposta emotiva che porta al blocco vocale.
- **Tecniche di rilassamento**: Imparare tecniche di **rilassamento** come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo o la meditazione potrebbe aiutarti a ridurre il livello di ansia che provoca la reazione fisica. Queste tecniche ti aiuteranno a controllare meglio la risposta del corpo e a prevenire il blocco vocale.
- **Consulenza logopedica**: Poiché c’è anche una componente fisica legata al blocco vocale, un logopedista potrebbe essere di aiuto per migliorare la funzionalità delle corde vocali e aiutarti a "ripristinare" la capacità di parlare con maggiore fluidità, anche dopo episodi di stress.
- **Prendere consapevolezza dei trigger**: Potrebbe essere utile cercare di capire **quali situazioni specifiche** scatenano questo blocco e lavorare su questi momenti attraverso l’esposizione graduale, in modo da ridurre la risposta automatica e migliorare la gestione della paura o dello stress.
### 5. **Conclusioni**
In sintesi, il blocco che descrivi potrebbe essere causato sia da **fattori psicologici** che da **fattori fisici**, e potrebbe essere la manifestazione di un meccanismo di difesa o di una reazione fisiologica allo stress. Lavorare su entrambi gli aspetti – attraverso un percorso psicoterapeutico, tecniche di rilassamento e, se necessario, supporto logopedico – potrebbe aiutarti a ridurre l’intensità di questo blocco e a recuperare il controllo sulla tua voce nelle situazioni difficili.
Se hai bisogno di parlare ulteriormente di questo o di esplorare altre possibili soluzioni, sono qui per te!
### 1. **Aspetto psicologico**: Blocco emotivo e risposta al trauma
Dal punto di vista psicologico, ciò che stai descrivendo potrebbe essere legato a un **blocco emotivo** che si manifesta come una **reazione involontaria del corpo** al forte stress o alla paura. Questo tipo di risposta è piuttosto comune nelle persone che hanno vissuto traumi o situazioni di forte disagio emotivo, e in alcuni casi può essere associato a un **meccanismo di difesa**.
In psicologia, quando una persona si trova in una situazione percepita come pericolosa o stressante, il corpo e la mente reagiscono con una sorta di "attacco" o "fuga" (fisiologicamente, la reazione di attacco e fuga è legata al sistema nervoso autonomo). In alcuni casi, però, la reazione di "fuga" può essere così intensa da manifestarsi come una **risposta di "immobilizzazione"**. In altre parole, il corpo può reagire alla paura o al trauma in modo tale da ridurre la possibilità di comunicare, proprio come una forma di protezione. Potresti ritrovarti in una sorta di **congelamento emotivo** in cui il tuo corpo si "blocca", impedendoti di esprimere verbalmente ciò che senti.
Se questa difficoltà a parlare è associata a un vissuto emotivo intenso o traumatico, potrebbe essere utile esplorare se ci sono stati episodi di forte stress, paura o ansia nella tua infanzia che potrebbero aver lasciato un’impronta in modo subconscio. La mente, in questo caso, potrebbe "bloccarsi" per evitare di affrontare il dolore emotivo, impedendo di comunicare.
### 2. **Aspetto fisico**: Reazioni corporee a stress e ansia
Dal punto di vista fisico, lo stress e l'ansia possono avere un impatto molto forte sul corpo, causando diverse **reazioni psicofisiologiche**. Quando sei sotto stress o paura, il sistema nervoso autonomo entra in azione, attivando la risposta di "lotta o fuga". Questo può influenzare negativamente la **muscolatura della gola e delle corde vocali**, rendendo difficile parlare, o addirittura impedendolo, come nel tuo caso.
L'ansia può anche causare **iperattività del sistema nervoso parasimpatico**, che può rallentare o bloccare le funzioni fisiologiche necessarie alla parola. Alcuni disturbi come l'**afonia psicogena** (ovvero la perdita di voce causata da stress emotivo) sono stati documentati in alcuni pazienti, e la tua situazione potrebbe rientrare in una risposta simile.
### 3. **Possibile relazione tra fattori psicologici e fisici**
È molto probabile che ci sia una **componente interconnessa** tra l’aspetto psicologico e quello fisico. Lo stress emotivo o un'esperienza traumatica possono innescare una reazione fisica che porta a un blocco temporaneo delle corde vocali, come una manifestazione del corpo della tua ansia o paura. Allo stesso modo, la difficoltà fisica nel parlare potrebbe acutizzare la tua reazione emotiva, creando un circolo vizioso di stress, ansia e blocco psicologico.
### 4. **Cosa puoi fare?**
Se questa difficoltà a parlare ti crea disagio o interferisce con la tua vita quotidiana, ci sono diverse cose che potresti considerare di fare:
- **Esplorare le radici psicologiche**: Potrebbe essere utile un lavoro di esplorazione psicologica per capire se ci sono eventi passati che potrebbero aver scatenato questa reazione, magari attraverso la **psicoterapia**. L'approccio terapeutico, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o la terapia EMDR, potrebbe aiutarti a risolvere traumi emotivi non elaborati e a gestire meglio la risposta emotiva che porta al blocco vocale.
- **Tecniche di rilassamento**: Imparare tecniche di **rilassamento** come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo o la meditazione potrebbe aiutarti a ridurre il livello di ansia che provoca la reazione fisica. Queste tecniche ti aiuteranno a controllare meglio la risposta del corpo e a prevenire il blocco vocale.
- **Consulenza logopedica**: Poiché c’è anche una componente fisica legata al blocco vocale, un logopedista potrebbe essere di aiuto per migliorare la funzionalità delle corde vocali e aiutarti a "ripristinare" la capacità di parlare con maggiore fluidità, anche dopo episodi di stress.
- **Prendere consapevolezza dei trigger**: Potrebbe essere utile cercare di capire **quali situazioni specifiche** scatenano questo blocco e lavorare su questi momenti attraverso l’esposizione graduale, in modo da ridurre la risposta automatica e migliorare la gestione della paura o dello stress.
### 5. **Conclusioni**
In sintesi, il blocco che descrivi potrebbe essere causato sia da **fattori psicologici** che da **fattori fisici**, e potrebbe essere la manifestazione di un meccanismo di difesa o di una reazione fisiologica allo stress. Lavorare su entrambi gli aspetti – attraverso un percorso psicoterapeutico, tecniche di rilassamento e, se necessario, supporto logopedico – potrebbe aiutarti a ridurre l’intensità di questo blocco e a recuperare il controllo sulla tua voce nelle situazioni difficili.
Se hai bisogno di parlare ulteriormente di questo o di esplorare altre possibili soluzioni, sono qui per te!
Gent.ma Buon pomeriggio,
Quello che descrive potrebbe essere legato a una risposta del corpo a situazioni di forte stress. Mi chiedo: cosa succede dentro di lei quando non riesce a parlare? C'è qualcosa che le blocca, come una sorta di "paura" silenziosa? La voce, in questi casi, può essere un riflesso di emozioni non espresse o di difficoltà nel trovare spazio per sé. Se le fa piacere, possiamo esplorare insieme come “riacquistare” la sua voce in modo più fluido. Sono disponibile per una consulenza, se desidera.
Cordiali saluti,
Dr. Giorgio De Giorgi
Quello che descrive potrebbe essere legato a una risposta del corpo a situazioni di forte stress. Mi chiedo: cosa succede dentro di lei quando non riesce a parlare? C'è qualcosa che le blocca, come una sorta di "paura" silenziosa? La voce, in questi casi, può essere un riflesso di emozioni non espresse o di difficoltà nel trovare spazio per sé. Se le fa piacere, possiamo esplorare insieme come “riacquistare” la sua voce in modo più fluido. Sono disponibile per una consulenza, se desidera.
Cordiali saluti,
Dr. Giorgio De Giorgi
Buon pomeriggio,
quello che chiede è una domanda molto importante, a cui va data la giusta importanza in un percorso adeguato, pertanto la esorto a parlarne con un professionista; tenendo conto che psiche e corpo sono in contatto tra di loro e spesso la causa non è una unica ma è un intreccio di fattori che si rinforzano a vicenda mantenendo il problema. Il sintomo che lei porta è situazionale in quanto le succede, come dice lei, in contesti che attivano una paura o lo stress quindi direi che potrebbe essere importante partire indagando quali sono questi contesti e le possibili associazioni legate a quelle situazioni.
Un caro saluto,
Stefania Giannino
quello che chiede è una domanda molto importante, a cui va data la giusta importanza in un percorso adeguato, pertanto la esorto a parlarne con un professionista; tenendo conto che psiche e corpo sono in contatto tra di loro e spesso la causa non è una unica ma è un intreccio di fattori che si rinforzano a vicenda mantenendo il problema. Il sintomo che lei porta è situazionale in quanto le succede, come dice lei, in contesti che attivano una paura o lo stress quindi direi che potrebbe essere importante partire indagando quali sono questi contesti e le possibili associazioni legate a quelle situazioni.
Un caro saluto,
Stefania Giannino
Capisco quanto sia frustrante e preoccupante questa situazione. Prima di affrontare la dimensione psicologica, sarebbe importante escludere eventuali cause biologiche o fisiche, come problemi alle corde vocali o altre condizioni mediche. Le consiglio di consultare un medico o uno specialista in otorinolaringoiatria per verificare che non ci siano problemi fisici alla base. Una volta esclusa questa possibilità, la terapia cognitivo-comportamentale può aiutarla a esplorare le radici psicologiche del blocco e a sviluppare tecniche per gestire lo stress e riacquistare il controllo sulla sua voce.
Dott.ssa Alessia Pontecorvi
Dott.ssa Alessia Pontecorvi
Gentile utente,
da ciò che descrive, il suo problema sembra avere una forte componente psicologica. La sua difficoltà a parlare in situazioni di forte stress potrebbe essere legata a un meccanismo di difesa inconscio, forse sviluppato in seguito a un’esperienza traumatica o a una risposta automatica del suo corpo alla paura.
Sarebbe utile approfondire la questione con un professionista, come uno psicoterapeuta, che potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di questa difficoltà e a sviluppare strategie per affrontarla.
Le consiglierei di considerare un percorso terapeutico, che potrebbe aiutarla a lavorare su questo blocco e a trovare strumenti per gestire lo stress con meno sofferenza.
Un caro saluto.
da ciò che descrive, il suo problema sembra avere una forte componente psicologica. La sua difficoltà a parlare in situazioni di forte stress potrebbe essere legata a un meccanismo di difesa inconscio, forse sviluppato in seguito a un’esperienza traumatica o a una risposta automatica del suo corpo alla paura.
Sarebbe utile approfondire la questione con un professionista, come uno psicoterapeuta, che potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di questa difficoltà e a sviluppare strategie per affrontarla.
Le consiglierei di considerare un percorso terapeutico, che potrebbe aiutarla a lavorare su questo blocco e a trovare strumenti per gestire lo stress con meno sofferenza.
Un caro saluto.
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Un gentile saluto
Un gentile saluto
Salve,
da ciò che descrivi, il tuo problema potrebbe essere legato a una forma di ansia da prestazione con somatizzazione vocale. In situazioni di forte stress o paura, il corpo può reagire in modi inaspettati, e nel tuo caso sembra manifestarsi attraverso una temporanea perdita della voce. Questo potrebbe essere una risposta automatica del tuo sistema nervoso a situazioni percepite come difficili o minacciose.
Ti consiglierei di prendere in considerazione un colloquio psicoterapeutico mirato, che possa aiutarti a comprendere meglio le cause profonde di questa reazione e a individuare strategie adeguate per affrontarla. Visto che con il tempo il problema non si è risolto spontaneamente, ma anzi potrebbe diventare più limitante nella vita quotidiana, sarebbe utile intervenire in modo consapevole e personalizzato.
Se vuoi aiuto, io do la mia completa disponibilità.
da ciò che descrivi, il tuo problema potrebbe essere legato a una forma di ansia da prestazione con somatizzazione vocale. In situazioni di forte stress o paura, il corpo può reagire in modi inaspettati, e nel tuo caso sembra manifestarsi attraverso una temporanea perdita della voce. Questo potrebbe essere una risposta automatica del tuo sistema nervoso a situazioni percepite come difficili o minacciose.
Ti consiglierei di prendere in considerazione un colloquio psicoterapeutico mirato, che possa aiutarti a comprendere meglio le cause profonde di questa reazione e a individuare strategie adeguate per affrontarla. Visto che con il tempo il problema non si è risolto spontaneamente, ma anzi potrebbe diventare più limitante nella vita quotidiana, sarebbe utile intervenire in modo consapevole e personalizzato.
Se vuoi aiuto, io do la mia completa disponibilità.
Buonasera,
credo che ciò che venga messa in atto in questo caso sia una strategia di coping che ti serve (e bada al termine serve e non "aiuta") a fronteggiare l'evento che per te risulta stressante. Se dici che questo succede da quando sei bambina bisognerebbe andare a scavare un po' nel tuo passato, e capire più o meno da cosa è iniziato. Analizzando questo possiamo capire come mai hai questa reazione.
Se hai bisogno scrivimi, anche per una consulenza via chat.
Un caro saluto
Dott.ssa Giorgia
credo che ciò che venga messa in atto in questo caso sia una strategia di coping che ti serve (e bada al termine serve e non "aiuta") a fronteggiare l'evento che per te risulta stressante. Se dici che questo succede da quando sei bambina bisognerebbe andare a scavare un po' nel tuo passato, e capire più o meno da cosa è iniziato. Analizzando questo possiamo capire come mai hai questa reazione.
Se hai bisogno scrivimi, anche per una consulenza via chat.
Un caro saluto
Dott.ssa Giorgia
Buonasera, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Quello che descrivi potrebbe essere una risposta automatica allo stress che il tuo corpo ha appreso fin dall’infanzia. In situazioni di forte paura o tensione, il sistema nervoso può reagire inibendo la voce, come se fosse un modo per proteggere da un sovraccarico emotivo. Questo fenomeno è noto come mutismo psicogeno e può manifestarsi con un’improvvisa incapacità di parlare, accompagnata da una voce debole e rauca quando il blocco inizia a sciogliersi.
Dal punto di vista fisico, lo stress intenso può causare una tensione muscolare che interessa anche le corde vocali, rendendo temporaneamente difficile l’emissione di suoni. Per escludere eventuali cause fisiologiche, potrebbe essere utile un consulto con un otorinolaringoiatra o un foniatra.
Dal punto di vista psicologico, un percorso potrebbe aiutarti a riconoscere i fattori scatenanti e a sviluppare strategie per gestire l’ansia senza che si manifesti il blocco. Tecniche di rilassamento, respirazione e graduale esposizione alle situazioni stressanti possono essere strumenti utili per "riattivare" la voce in quei momenti. Tenere un diario delle situazioni in cui accade potrebbe aiutarti a individuare schemi ricorrenti e a monitorare i progressi.
Spero di esserti stata utile, un caro saluto.
Quello che descrivi potrebbe essere una risposta automatica allo stress che il tuo corpo ha appreso fin dall’infanzia. In situazioni di forte paura o tensione, il sistema nervoso può reagire inibendo la voce, come se fosse un modo per proteggere da un sovraccarico emotivo. Questo fenomeno è noto come mutismo psicogeno e può manifestarsi con un’improvvisa incapacità di parlare, accompagnata da una voce debole e rauca quando il blocco inizia a sciogliersi.
Dal punto di vista fisico, lo stress intenso può causare una tensione muscolare che interessa anche le corde vocali, rendendo temporaneamente difficile l’emissione di suoni. Per escludere eventuali cause fisiologiche, potrebbe essere utile un consulto con un otorinolaringoiatra o un foniatra.
Dal punto di vista psicologico, un percorso potrebbe aiutarti a riconoscere i fattori scatenanti e a sviluppare strategie per gestire l’ansia senza che si manifesti il blocco. Tecniche di rilassamento, respirazione e graduale esposizione alle situazioni stressanti possono essere strumenti utili per "riattivare" la voce in quei momenti. Tenere un diario delle situazioni in cui accade potrebbe aiutarti a individuare schemi ricorrenti e a monitorare i progressi.
Spero di esserti stata utile, un caro saluto.
Gentile utente, quello che descrivi sembra una risposta automatica e profonda del tuo sistema nervoso a situazioni di forte stress o paura. Potremmo vederlo come un'espressione somatica di un conflitto interiore, forse legato a un'esperienza precoce che ha segnato il tuo rapporto con l'espressione di te stessa. Il silenzio forzato che vivi potrebbe essere la manifestazione di un'arcaica difesa, una sorta di "ritiro nella caverna" psichica quando il mondo esterno diventa troppo minaccioso. Non è qualcosa che scegli consapevolmente, ma un riflesso profondo che ha radici nell'inconscio.
Se il corpo blocca la voce, potrebbe essere utile esplorare le immagini, le emozioni e i ricordi che emergono quando questo accade, senza cercare di forzare il linguaggio ma osservando cosa vuole dirti quel silenzio. Anche tecniche che lavorano sull'integrazione mente-corpo, come l'ipnosi o il focusing, potrebbero aiutarti a contattare quella parte di te che si protegge così. La strada per sciogliere questi nodi è delicata, ma con il giusto accompagnamento potresti scoprire che dentro quel silenzio c'è una voce che aspetta di essere ascoltata nel modo giusto.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
Se il corpo blocca la voce, potrebbe essere utile esplorare le immagini, le emozioni e i ricordi che emergono quando questo accade, senza cercare di forzare il linguaggio ma osservando cosa vuole dirti quel silenzio. Anche tecniche che lavorano sull'integrazione mente-corpo, come l'ipnosi o il focusing, potrebbero aiutarti a contattare quella parte di te che si protegge così. La strada per sciogliere questi nodi è delicata, ma con il giusto accompagnamento potresti scoprire che dentro quel silenzio c'è una voce che aspetta di essere ascoltata nel modo giusto.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al suo medico curante per escludere le cause fisiche e poi di iniziare un percorso psicologico per la gestione di ansia e stress. Cordiali saluti,
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive sembra essere una reazione involontaria e automatica del suo corpo a situazioni di forte stress o paura. È possibile che si tratti di una risposta psicologica che il suo organismo ha sviluppato nel tempo come modalità di gestione delle emozioni intense. In alcuni casi, fenomeni simili possono essere collegati a una sorta di blocco emotivo o a una reazione di tipo dissociativo, in cui il corpo "spegne" temporaneamente la voce come forma di protezione di fronte a qualcosa che viene percepito come eccessivamente destabilizzante.
Dal punto di vista fisico, anche le corde vocali e il sistema nervoso autonomo possono essere coinvolti. Lo stress intenso può infatti portare a una tensione muscolare e a una chiusura involontaria della laringe, rendendo difficile l'emissione di suoni. Tuttavia, per una valutazione più precisa sarebbe opportuno escludere cause mediche consultando uno specialista in foniatria o otorinolaringoiatria, che potrebbe approfondire eventuali fattori fisici.
Se la causa principale è di natura psicologica, un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a comprendere l’origine di questa reazione e a sviluppare strategie per gestire meglio lo stress, riducendo l’impatto che ha sulla sua capacità di esprimersi. Tecniche di rilassamento, respirazione e terapia focalizzata sulla regolazione emotiva potrebbero essere strumenti utili per affrontare il problema e ridurre la frequenza di questi episodi.
Dott. Luca Vocino
Dal punto di vista fisico, anche le corde vocali e il sistema nervoso autonomo possono essere coinvolti. Lo stress intenso può infatti portare a una tensione muscolare e a una chiusura involontaria della laringe, rendendo difficile l'emissione di suoni. Tuttavia, per una valutazione più precisa sarebbe opportuno escludere cause mediche consultando uno specialista in foniatria o otorinolaringoiatria, che potrebbe approfondire eventuali fattori fisici.
Se la causa principale è di natura psicologica, un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a comprendere l’origine di questa reazione e a sviluppare strategie per gestire meglio lo stress, riducendo l’impatto che ha sulla sua capacità di esprimersi. Tecniche di rilassamento, respirazione e terapia focalizzata sulla regolazione emotiva potrebbero essere strumenti utili per affrontare il problema e ridurre la frequenza di questi episodi.
Dott. Luca Vocino
Gentile utente, se riconoscere questo pattern di comportamento e di reazione emotiva da diverso tempo credo possa essere importante esplorarne il senso e l'origine in uno spazio opportuno e protetto. Potrebbe valutare di intraprendere un percorso. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
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