Esperienze



Mi dedico da anni alla cura, alla promozione e alla crescita interiore delle persone che scelgono di intraprendere un percorso con me. Considero la sofferenza psichica come un momento che, se affrontato con un atteggiamento d'ascolto empatico e di comprensione non giudicante, può diventare un passo significativo che porta la persona a intraprendere una trasformazione ed un'evoluzione profonda. Se tale sofferenza viene affrontata all'interno di una relazione terapeutica ed affettiva, allora la trasformazione può avvenire con più facilità ed essere più incisiva. Ritengo che la sofferenza sia una componente di un processo ben più ampio che coinvolge l'interezza della persona umana e dell’esperienza vissuta. Se essa viene accolta e compresa, a differenza di cercare di rimuoverla e far finta che non ci sia, allora può avvenire una vera e profonda trasformazione che porta a ben-essere. Si cresce e si superano gli ostacoli e i dolori, per scoperta di spazi interiori. La crescita interiore consiste nel viaggio verso la realizzazione di Sé, spesso tortuosa, dolorosa, caratterizzata da sfide, ma anche da momenti di gioia, di traguardi e rivelazioni. In ogni caso, questa strada non è quella che conduce a Sè stessi, conduce all’allargamento della propria coscienza personale, al possesso di Sè e quindi alla trasformazione. I conflitti interiori o esteriori, che generano sofferenza, se ne vanno più facilmente se avviene un allargamento del nostro campo di consapevolezza, e non continuando a "scappare" da essi.
Sono Psicologo libero professionista e mi occupo di attività di sostegno, consulenza, colloquio clinico, abilitazione e riabilitazione psicologica individuale, di coppia o di gruppo. Mi sono formato seguendo un modello teorico psicoanalitico relazionale basato su un'epistemologia fenomenologico-esistenziale. Attualmente sono specializzando in psicoterapia psicodinamica, ipnositerapia ericksoniana e psicosintesi presso la scuola S.P.P.I.E. H. Bernheim. Ho svolto vari tirocini inserito in équipe composte da professionisti di diversa formazione, a contatto con la disabilità e la psicopatologia più o meno grave di bambini, adulti e anziani, presso cooperative sociali, strutture pubbliche e strutture private. Attualmente opero nel settore della psicologia scolastica e privatamente presso il mio studio professionale rivolgendomi a persone singole, adolescenti, giovani adulti, coppie e famiglie.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicologia clinica-dinamica
- Psicologia scolastica
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 65 €
Colloquio psicologico clinico • 65 €
Consulenza online • 65 € +15 Altro
Consulenza psicologica • 65 €
Colloquio psicologico di coppia • 85 €
Colloquio psicologico familiare • 95 €
Mostra tutte le prestazioniPazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 65 €
Colloquio psicologico clinico • 65 €
Consulenza online • 65 € +15 Altro
Consulenza psicologica • 65 €
Colloquio psicologico di coppia • 85 €
Colloquio psicologico familiare • 95 €
Mostra tutte le prestazioniMetodi di pagamento: Bonifico istantaneo, PayPal, Bonifico
Il pagamento va effettuato subito dopo la prenotazione della consulenza online. Avrai 30 minuti di tempo per completare il pagamento, in caso contrario la tua prenotazione verrà cancellata.
I pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.
In caso di eventuali problemi con i pagamenti, si prega di contattare MioDottore.
Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.
Almeno 30 minuti prima della consulenza riceverai un SMS ed un'email con il link per iniziare il videoconsulto. Potrai collegarti sia da PC che da smartphone.
Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).
8 recensioni
Punteggio generale
Ordina recensioni per
Marianna
Ho contattato il Dott.Cavallin 2anni fa quando stavo attraversando importanti cambiamenti che mi portavano ad essere confusa fino a provare vero e proprio smarrimento con poca chiarezza sui miei obiettivi, perdita di senso e di ansia diffusa. Grazie al lavoro svolto assieme il Dott. Cavallin mi ha accompagnata ed aiutata a far ordine nella mia mente, fornendomi nuovi strumenti per comprendere i miei bisogni più profondi e dare voce alle parti meno ascoltate.Abbiamo ottenuto questo risultato con un lavoro costante che seguiva la mia evoluzione e la indirizzava. Uno strumento usato è stata anche l'analisi dei sogni che, inaspettatamente, è stata estremamente chiarificatrice e mi è piaciuta tantissimo. I problemi iniziali per cui l'avevo contattato sono stati affrontati e via via risolti,grazie alla nuova visione acquisita di Me.È stata una vera "trasformazione" passata attraverso un bel percorso di scoperta interiore e di presa di consapevolezza. Ringrazio di cuore il Dott.Cavallin
M M
Ero un po’ scettico riguardo la terapia, ma grazie al dottor Cavallin sono riuscito ad analizzare meglio degli aspetti della mia vita che non avevo valutato da solo. Sono riuscito a mettere in ordine le mie priorità e per questo lo ringrazio, inoltre molto puntuale e sa ascoltare bene.
Dott. Paolo Cavallin
Gentile M,
mi fa molto piacere che il suo scetticismo, nel corso dei nostri incontri, abbia lasciato spazio a fiducia e cambiamento di alcuni aspetti della sua vita. Credo che ogni tanto fermarsi per mettere in ordine alcuni elementi della nostra vita sia fondamentale. Non sempre ci si riesce da soli e credo che essere aiutati a far ordine sia la cosa più sana che, come lei ha sperimentato, si possa fare.
Un caro augurio.
Sofia
Con il dott. Cavallin mi sono trovata molto bene a parlare delle mie problematiche, mi sono sentita compresa e ascoltata e mi ha dato molti spunti interessanti di riflessione. Molto professionale e accogliente, lo consiglio.
Dott. Paolo Cavallin
Cara Sofia,
ho potuto assistere a parte della sua crescita interiore con molto entusiasmo. E' sempre gratificante e fa bene al cuore vedere il diradarsi dei dubbi, della confusione e di ciò che genera disagio e blocchi emotivi, nelle persone che seguo. Continui con il lavoro su di Sé e avrà tantissime soddisfazioni e gioie
Lorenzo
Ho contattato Dottor Cavallin per un problema legato alla mia situazione di lavoro e abbiamo trovato una serie di strategie risolutive dopo aver individuato la causa del conflitto!
Ringrazio lo psicologo per il supporto e la professionalità
M. V.
Il percorso svolto mi ha permesso di acquisire maggior consapevolezza su alcuni miei modi di reagire a certe situazioni che vivevo con difficoltà e ansia. Mano a mano che capivo i significati più veri che stavano dietro le mie letture delle esperienze negative, più ho potuto comprendere da cosa realmente mi stavo difendendo, riuscendo così ad elaborare le mie emozioni e le mie credenze. Questo mi ha permesso di vivere finalmente in modo più sereno. Ringrazio sinceramente il Dr. Cavallin per tutto.
R. Z.
Sono stata seguita per un paio d'anni dal dottor Cavallin. È stata davvero una bella esperienza in cui ho potuto dare nuovo significato ad alcune tematiche importanti della mia vita, che mi causavano sofferenza. Lo ringrazio di cuore per la profonda empatia e comprensione oltre che per la grande professionalità.
S. T.
Il dott. Cavallin si è presentato fin da subito molto comprensivo ed empatico, capace di cogliere rapidamente e profondamente ciò che mi porta ad essere confuso. Tali qualità mi hanno permesso di aprirmi già dalla prima seduta. Cosa per me molto difficile e che mi ha fatto rimandare ai miei problemi per molto tempo. Sento di essere in buone mani ed ho molta fiducia nel dottore e nel percorso intrapreso.
Margherita
Il Dr. Cavallin da anni mi segue con puntualità, attenzione e particolare delicatezza.
Se oggi sto meglio...è grazie a lui. Al percorso che abbiamo fatto insieme in questi anni post separazione e di insegnamento in classi difficili da gestire.
Ho piena fiducia in lui.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 63 domande da parte di pazienti di MioDottore
Con l'ipnosi è possibile dimenticare un ricordo? Grazie
Gentile utente,
in alcuni casi l'ipnosi può essere utilizzata per indurre un'amnesia. In ogni caso non è detto che possa funzionare, e soprattutto è importante capire perché c'è in lei questa esigenza.
Provocare anche "artificialmente" un'amnesia con l'ipnosi non significa che quel ricordo sparirà. Semplicemente rimarrà inconscio, ma con ciò non significa che tale ricordo non mantenga la sua capacità di provocare sofferenza.
La invito a chiedersi, magari con l'aiuto di un terapeuta, perché vuole dimenticare e se veramente è possibile. O se è più utile donare un nuovo significato all'esperienza di quel ricordo.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin

Buongiorno sono un ragazzo di 26 anni, a maggio 27, e da circa 4 anni ho intrapreso una relazione con una mia coetanea. Svolgo un’attività lavorativa abbastanza stressante che però occupa relativamente poco tempo della giornata rispetto ad altre, dalle 6 alle 10 ore, dipende dalle giornate e per questo mi trovo lontano dal mio paese d’origine. Durante il primo anno di relazione con questa ragazza, era tutto preso molto alla leggera da parte mia, senza grosse aspettative, anche se lei sottolineava spesso il fatto che non avrebbe mai intrapreso relazione con alcuno se non per costruire qualcosa di solido e concreto. Una volta superato il primo anno, e che quindi le cose sono diventate più serie, lei ha terminato i suoi studi e si è messa a cercare lavoro, trovato poi a tempo indeterminato nella città natale di entrambi, seppur io le avessi dato la libertà di scelta di qualsiasi luogo in Italia ed all’estero per andare a lavorare e che in ogni caso l’avrei seguita, purtroppo non avrei mai avuto possibilità di rientrare a casa. Continua la sua prima esperienza lavorativa dopo la laurea nella nostra città natale e da qui sono iniziati i problemi che attribuivo alla distanza tra noi, seppur riuscissimo a vederci ogni 15 giorni per una settimana, ed alla mole lavorativa che andava a sostenere sia dal punto di vista della concentrazione che dalle ore lavorative in cui si trovava in ufficio, oltretutto per una paga quasi irrisoria. Provavo a farle capire che non sarebbe stato il caso di continuare a lavorare lì per i motivi che vi ho indicato sopra, lei condivideva la mia tesi ma non trovava il coraggio di licenziarsi, sino a quando non lo ha fatto e circa due mesi fa trasferendosi qui da me, scelta anche spinta da sua madre che condivideva il mio pensiero e mi riferiva di vederla sempre triste e stresata, suo padre seppur lo condividesse, con morbosità e possessivitá continuava a dirle di continuare lo stesso lavoro e continuava a screditarmi pur di averla vicino casa. I problemi che ci sono tutt’ora tra noi sono in merito alle innumerevoli attenzioni mai date, alla totale assenza di gelosia ma alla presenza di necessità di “controllo” sulla mia persona, poca intimità o se non nulla (credo che a quest’età ci debba essere in maniera frequente ed anche scoprendo l’altro senza usare sempre il termine “mi schifo, mi sporco, ecc”) e quelle poche volte senza un minimo di passione ma giusto per fare.
Sono una persona molto ragionevole ed aperta mentalmente, le ho parlato dei numerosi problemi tantissime volte e le sue risposte sono sempre state vaghe o comunque poco risolutive, tant’è che ha sempre continuato ad avere questo atteggiamento “schivo” o a peggiorarlo, ed ogni volta seppur provassi a parlarne in maniera calma e pacata lei faceva nascere un litigio, cosa che è successa anche l’ultima volta che risale a circa una settimana fa. In cui alla mia richiesta di finire la relazione lei mi rispondeva che non lo avrebbe fatto per non fare brutte figure nei confronti dei suoi e dei miei genitori (premetto che i miei genitori sanno tutto, i suoi credo di no perché non si confida mai con nessuno), ho provato a farle capire che non abbiamo legami come il matrimonio o dei figli, ma lei continua a sostenere questa tesi decidendo di fare la separata in casa. Non credo che gli atteggiamenti che assume nei miei confronti siano costruttivi, ora non so come uscirne perché lei si trova lontana da casa e senza lavoro per me, fermo restando che le sto dando una grossa mano a cercarlo, perché credo che innanzitutto deve pensare ad essere indipendente nella vita e poi al resto, quindi non so come uscirne perché a me dispiace tanto di questa situazione anche perché non si tratta di “grossi” problemi (es. Tradimenti, maltrattamenti) ma di piccole azioni frequenti che dovrebbero esserci in una coppia sana credo.
Lei so che non lo fa a posta ma che “non ci pensa” alle cose, ma sono arrivato comunque alla conclusione che sia meglio tagliare, è inutile parlare e confrontarmi con lei e non sono nessuno per dire che così è sbagliata e dovrebbe cambiare, magari è lei quella giusta ed io quello che vuole troppo.
Gentile utente, capisco quanto questa situazione possa farti sentire intrappolato e insoddisfatto, un sentimento che pesa soprattutto quando le aspettative di una relazione sana e appagante non trovano riscontro nel quotidiano. Sembra che, nonostante i tuoi tentativi di comunicare e di aiutare, ci sia una distanza emotiva e una difficoltà nell’aprire un dialogo profondo, con la conseguenza che piccole incomprensioni si trasformano in veri e propri conflitti. Il legame familiare, con le pressioni e le aspettative di chi ti sta intorno, sembra aver complicato ulteriormente il quadro, impedendo a entrambi di trovare una propria identità indipendente all’interno della relazione. Potrebbe essere utile considerare un percorso di consulenza di coppia, uno spazio neutro in cui entrambi possiate esplorare i sentimenti, le esigenze e le paure senza giudizio. Allo stesso tempo, prenderti cura di te stesso, riflettendo su ciò che desideri e meriti, ti permetterà di fare scelte più consapevoli per il tuo benessere. A volte, riconoscere quando una relazione non riesce più a nutrire entrambi in maniera equilibrata è un atto di rispetto verso se stessi, che può aprire la strada a una crescita personale e, possibilmente, a un futuro in cui ciascuno possa trovare la serenità cercata.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.