Salve...ho perso la mia terapeuta per un brutto male e da quel maledetto giorno non riesco più a rip
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Salve...ho perso la mia terapeuta per un brutto male e da quel maledetto giorno non riesco più a riprendere in mano la mia vita. Provo un enorme vuoto e un profondo dolore che faccio fatica a contenere...mi manca ogni giorno di più!
Quando bussai la prima volta al suo studio ero più morta che viva...mi seguiva da quasi 5 anni e, grazie al suo impegno, sostegno e supporto, avevo fatto grandi miglioramenti fino ad arrivare a laurearmi ( per me da sempre meta irraggiungibile).
Ora mi sembra tutto senza senso...mi sono rivolta ad un'altra terapeuta (conoscente della mia dottoressa) per farmi aiutare ad elaborare la perdita ma con scarsi risultati...non percepisco un reale interesse verso di me e di conseguenza sento una grande solitudine interiore che mi spinge, il più delle volte, a desiderare di raggiungere la mia cara dottoressa a cui mi sentivo tanto legata!
Come posso uscire da questo vortice di sofferenza acuta?
Ho ripreso ad avere attacchi di ansia e vivo momenti di grande fragilità durante la giornata. La notte non dormo e di giorno provo a fare mille cose per non ricordarmi che lei non c'è più, ma il pensiero corre sempre dove il cuore fa tanto male...e la ritrovo lì in quella grande ferita che il tempo credo non potrà mai cancellare!
Mi manca il suono della sua voce, mi manca parlare con lei, mi manca il "nostro" spazio, mi manca la stanza di terapia con lei!
Perchè la vita fa così? prima ti dà le cose belle e poi te le te toglie!
Quando bussai la prima volta al suo studio ero più morta che viva...mi seguiva da quasi 5 anni e, grazie al suo impegno, sostegno e supporto, avevo fatto grandi miglioramenti fino ad arrivare a laurearmi ( per me da sempre meta irraggiungibile).
Ora mi sembra tutto senza senso...mi sono rivolta ad un'altra terapeuta (conoscente della mia dottoressa) per farmi aiutare ad elaborare la perdita ma con scarsi risultati...non percepisco un reale interesse verso di me e di conseguenza sento una grande solitudine interiore che mi spinge, il più delle volte, a desiderare di raggiungere la mia cara dottoressa a cui mi sentivo tanto legata!
Come posso uscire da questo vortice di sofferenza acuta?
Ho ripreso ad avere attacchi di ansia e vivo momenti di grande fragilità durante la giornata. La notte non dormo e di giorno provo a fare mille cose per non ricordarmi che lei non c'è più, ma il pensiero corre sempre dove il cuore fa tanto male...e la ritrovo lì in quella grande ferita che il tempo credo non potrà mai cancellare!
Mi manca il suono della sua voce, mi manca parlare con lei, mi manca il "nostro" spazio, mi manca la stanza di terapia con lei!
Perchè la vita fa così? prima ti dà le cose belle e poi te le te toglie!
Carissima,
le tue parole sono profondamente toccanti e raccontano con grande intensità la sofferenza che stai vivendo. La perdita della propria terapeuta può rappresentare un lutto molto complesso e delicato da elaborare, soprattutto quando quel legame è stato così importante nella tua rinascita personale.
Hai descritto un percorso profondo, fatto di conquiste e trasformazioni, nato in un momento di grande fragilità e arrivato a un traguardo significativo come la laurea. È naturale che la perdita di una figura così centrale generi un vuoto difficile da colmare. Il legame che si crea in terapia è unico, profondo, fatto di ascolto, fiducia e crescita condivisa: non è solo un “rapporto professionale”, ma un vero spazio relazionale in cui ci si sente visti, accolti e compresi. Perdere tutto questo improvvisamente può generare un dolore che ha le stesse caratteristiche di un lutto familiare, con il peso aggiuntivo del sentirsi nuovamente soli proprio nel momento del bisogno.
Quello che stai vivendo è un lutto traumatico e complesso, e la tua sofferenza è autentica. È normale provare nostalgia, tristezza, rabbia, senso di ingiustizia. È normale sentire di “non farcela” e che nulla abbia più senso. Ma proprio perché questo dolore è così profondo, merita un tempo e uno spazio adeguati per essere accolto, attraversato e trasformato.
Hai avuto il coraggio di cercare un’altra terapeuta, ed è già un passo importante. Tuttavia, è fondamentale che tu possa sentirti accolta e compresa anche nel nuovo percorso. Se questo non sta accadendo, ti invito a non arrenderti. Non tutte le relazioni terapeutiche sono uguali, e trovare un nuovo spazio in cui poterti sentire al sicuro non significa “sostituire” la tua terapeuta, ma permettere alla tua storia di continuare.
La tua dottoressa è stata una figura preziosa, e il legame con lei non si cancellerà: il processo di elaborazione del lutto non significa dimenticare, ma imparare a portare con te ciò che di bello vi ha unite, trasformando il dolore in memoria viva e forza interiore.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire e affrontare pienamente questa fase così delicata, rivolgersi ad uno specialista esperto nell'elaborazione del lutto e nella gestione di traumi legati a relazioni terapeutiche significative.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
le tue parole sono profondamente toccanti e raccontano con grande intensità la sofferenza che stai vivendo. La perdita della propria terapeuta può rappresentare un lutto molto complesso e delicato da elaborare, soprattutto quando quel legame è stato così importante nella tua rinascita personale.
Hai descritto un percorso profondo, fatto di conquiste e trasformazioni, nato in un momento di grande fragilità e arrivato a un traguardo significativo come la laurea. È naturale che la perdita di una figura così centrale generi un vuoto difficile da colmare. Il legame che si crea in terapia è unico, profondo, fatto di ascolto, fiducia e crescita condivisa: non è solo un “rapporto professionale”, ma un vero spazio relazionale in cui ci si sente visti, accolti e compresi. Perdere tutto questo improvvisamente può generare un dolore che ha le stesse caratteristiche di un lutto familiare, con il peso aggiuntivo del sentirsi nuovamente soli proprio nel momento del bisogno.
Quello che stai vivendo è un lutto traumatico e complesso, e la tua sofferenza è autentica. È normale provare nostalgia, tristezza, rabbia, senso di ingiustizia. È normale sentire di “non farcela” e che nulla abbia più senso. Ma proprio perché questo dolore è così profondo, merita un tempo e uno spazio adeguati per essere accolto, attraversato e trasformato.
Hai avuto il coraggio di cercare un’altra terapeuta, ed è già un passo importante. Tuttavia, è fondamentale che tu possa sentirti accolta e compresa anche nel nuovo percorso. Se questo non sta accadendo, ti invito a non arrenderti. Non tutte le relazioni terapeutiche sono uguali, e trovare un nuovo spazio in cui poterti sentire al sicuro non significa “sostituire” la tua terapeuta, ma permettere alla tua storia di continuare.
La tua dottoressa è stata una figura preziosa, e il legame con lei non si cancellerà: il processo di elaborazione del lutto non significa dimenticare, ma imparare a portare con te ciò che di bello vi ha unite, trasformando il dolore in memoria viva e forza interiore.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire e affrontare pienamente questa fase così delicata, rivolgersi ad uno specialista esperto nell'elaborazione del lutto e nella gestione di traumi legati a relazioni terapeutiche significative.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
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Lei sta vivendo un vero e proprio lutto da perdita, posso comprenderla ed è normale che qualunque altro rapporto terapeutico in questo momento non potrebbe soddisfarla. Però l'obiettivo della psicoterapia non è rendere il paziente dipendente da essa. I progressi fatti nei 5 anni di percorso sono stati il risultato del suo impegno e di quello della sua terapeuta, insieme e inscindibilmente. Se lo rammenti sempre.
Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente di mio dottore,
il suo dolore è comprensibile. A volte la vita sa essere particolarmente controversa. Qualora ne sentisse il bisogno, non esiti a contattarmi. Resto disponibile a seguirla e ad aiutarla, ricevo anche online.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
il suo dolore è comprensibile. A volte la vita sa essere particolarmente controversa. Qualora ne sentisse il bisogno, non esiti a contattarmi. Resto disponibile a seguirla e ad aiutarla, ricevo anche online.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, grazie per questa dolorosa condivisione. Posso solo immaginare il dolore che prova, la fatica e la sofferenza che sente nel portare dentro di sè un vuoto così importante. Credo però che sia fondamentale che lei non si perda e non si lasci andare dentro a questa voragine, e che debba darsi la possibilità di trovare un'altra persona in grado di sostenerla nell'elaborare questo lutto, non con l'obiettivo di sostituire internamente la figura della sua terapeuta, ma per ridarle la fiducia che possa ritrovare la possibilità di essere accolta, ascoltata e sostenuta ancora una volta. Il nuovo o la nuova terapeuta non potrà mai sostituire quella di prima, ma potrà aiutarla a far rifiorire qualcosa dentro di sè, là dove ora c'è una voragine, attraverso l'ascolto, l'accoglienza, la cura, attraverso una presa in carico a 360 gradi. è possibile che con la nuova dottoressa che ha conosciuto, anche se conoscente della precedente, non abbia incontrato il calore di cui aveva bisogno. Vorrei esortarla a non disperare, e a cercare qualcun altro che possa offrirle quel supporto, quella cura e quel calore. Se avesse altre domande, o avesse bisogno di ulteriore sostegno, mi trova a disposizione, in presenza ed eventualmente anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Gentile Amica,
sta vivendo un grande dolore! I rapporti con i terapeuti sono rapporti reali, talvolta come nel suo caso, ci salvano la vita. Si intuisce che la sua dottoressa era una base sicura per lei, in un mondo che deve essere stato molto molto difficile. Innanzitutto: coraggio! Proprio il fatto che ha conosciuto un supporto così efficace e prezioso le può dare la forza di andare avanti. L'affetto e le cose che ha maturato in questi 5 anni non la abbandoneranno, perché non sono scomparse con la collega - sono e saranno sempre dentro di lei, e potrà sempre contare su di esse, sempre!
Fa bene ha voler continuare il suo viaggio personale di crescita con una nuova terapia - in questi casi, consideri due cose: ciascuno di noi terapeuti è un essere umano, e siamo tutti diversi, aspettarsi che la nuova terapeuta sia come la dottoressa che ha perso può deluderla molto - come potrebbe essere considerare che è una persona diversa da cui può apprendere cose diverse? la seconda cosa è che se non si trova bene, potrà sempre cambiare. Abbia fiducia!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
sta vivendo un grande dolore! I rapporti con i terapeuti sono rapporti reali, talvolta come nel suo caso, ci salvano la vita. Si intuisce che la sua dottoressa era una base sicura per lei, in un mondo che deve essere stato molto molto difficile. Innanzitutto: coraggio! Proprio il fatto che ha conosciuto un supporto così efficace e prezioso le può dare la forza di andare avanti. L'affetto e le cose che ha maturato in questi 5 anni non la abbandoneranno, perché non sono scomparse con la collega - sono e saranno sempre dentro di lei, e potrà sempre contare su di esse, sempre!
Fa bene ha voler continuare il suo viaggio personale di crescita con una nuova terapia - in questi casi, consideri due cose: ciascuno di noi terapeuti è un essere umano, e siamo tutti diversi, aspettarsi che la nuova terapeuta sia come la dottoressa che ha perso può deluderla molto - come potrebbe essere considerare che è una persona diversa da cui può apprendere cose diverse? la seconda cosa è che se non si trova bene, potrà sempre cambiare. Abbia fiducia!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, nobile da parte sua conservare un ricordo tanto fervido di affetto per la sua terapeuta. Involontariamente la ringrazio, a nome di tutti noi, per sottolineare il grande privilegio, e responsabilità, che abbiamo nel momento in cui siamo comandati ad accompagnare i nostri pazienti verso il sentiero del benessere. La perdita che la sta affliggendo è proporzionale al merito di questa nostra collega, alla quale riservo un pensiero di gratitudine, e tuttavia mi permetto di interpretare un desiderio che la sua terapeuta avrebbe voluto per lei, prima che la abbandonasse: Crede veramente che prima di prendere il volo nel pianeta dei ricordi avrebbe voluto che il vostro sforzo, lungo cinque anni, approdasse al malaugurato obiettivo di lasciarla così sofferente?, tutt'altro, caro signore. Se le sue descrizioni corrispondono al reale valore di quella donna, e non ho dubbi in proposito, allora mi è facile poterle garantire che mai avrebbe voluto che il vostro percorso finisse nella desolazione in cui lei ora versa, semmai ed al contrario, il suo desiderio nei suoi confronti era quello che reagisse al massimo delle sue capacità non solo a questo distacco, ma anche verso tutte le asperità che avrebbe incontrato nel suo cammino, proprio per coronare il successo del vostro speciale percorso. Quando la visualizza, quando la sua mente la riporta ai vostri ricordi, termini quei momento con un'immagine di lei mentre le sorride, e faccia propri quegli insegnamenti profusi nelle vostre sedute, per tradurli in azioni in questa vita. E' un modo per ringraziarla di ciò che avete compiuto assieme. Del resto, immagino che lei, signore, tutto desideri fuorché deluderla... Si senta un privilegiato quindi, ha avuto l'occasione di accompagnare una grande persona, e credo non sia l'unica che incontrerà nella sua vita. Buona giornata
Ciao, rispondo alla tua richiesta di aiuto, consapevole del tuo dolore e del tuo bisogno di affetto e vicinanza. Sento molto il tuo desiderio di rimanere attaccata al tuo bisogno fusionale verso la tua cara dottoressa. Avverto tutta l'intensità e l'intimità che sembra che solo lei era capace. Ti manca l'oggetto d'amore e mi dispiace.
Tuttavia sento che la mancanza e il vuoto che senti lo riporti al tuo interno e ti senti angosciata, ansiosa, sola e impaurita. E' un lutto non elaborato, è una melanconia che ti devasta. Nessuno potrà sostituire la tua dottoressa e le cose belle che avete vissuto, i risultati del lavoro svolto frutto del lavoro analitico. In tutto questo scorgo una ferita nell'area dell'attaccamento e la tua incapacità di superare il distacco e riprendere la tua strada. Una strada, che sicuramente grazie al lavoro terapeutico svolto potrà esserti utile con riguardo al tuo essere autentica e libera. Sicuramente sei dipendente ancora da questo amore profondo verso la tua terapeuta e ti consiglio di riprendere il lavoro e superare il dolore, il lutto, la dipendenza per guarire le tue ferite, promuovere l'autonomia ed il benessere ed essere libera di vivere le nuove emozioni e darti il permesso di sentire.
Cosimo Russo Psicoterapeuta Angri (SA)
Tuttavia sento che la mancanza e il vuoto che senti lo riporti al tuo interno e ti senti angosciata, ansiosa, sola e impaurita. E' un lutto non elaborato, è una melanconia che ti devasta. Nessuno potrà sostituire la tua dottoressa e le cose belle che avete vissuto, i risultati del lavoro svolto frutto del lavoro analitico. In tutto questo scorgo una ferita nell'area dell'attaccamento e la tua incapacità di superare il distacco e riprendere la tua strada. Una strada, che sicuramente grazie al lavoro terapeutico svolto potrà esserti utile con riguardo al tuo essere autentica e libera. Sicuramente sei dipendente ancora da questo amore profondo verso la tua terapeuta e ti consiglio di riprendere il lavoro e superare il dolore, il lutto, la dipendenza per guarire le tue ferite, promuovere l'autonomia ed il benessere ed essere libera di vivere le nuove emozioni e darti il permesso di sentire.
Cosimo Russo Psicoterapeuta Angri (SA)
E' comprensibile il suo dolore per la perdita della terapeuta. Il senso di vuoto, l’ansia e la fragilità che prova sono reazioni comprensibili di fronte a una perdita così significativa. Potrebbe essere molto utile intraprendere un percorso terapeutico che la aiuti ad elaborare questo lutto, riscoprendo strumenti e nuove modalità di sostegno per ritrovare un equilibrio.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buongiorno, l'elaborazione del lutto che sta vivendo sta rappresentando per lei una fase molto difficile. Nel leggere le sue parole, più che ad una terapeuta, ho pensato quasi ad una madre, una persona che è riuscita a contenerla, supportarla e accompagnarla per un tratto della sua vita, le manca non solo la persona, ma anche ciò che questa terapeuta riusciva a donarle nel "vostro" stare insieme. Per uscire da questo "vortice" occorre tempo, non mi è difficile pensare che, nella funzione di supporto che tale collega è riuscita a passarle, ci siano state anche parole che le abbiano dato forza nei momenti più difficili. Tali parole non hanno un "inizio e una fine" rimangono valide, forse oggi più che nel passato che ha vissuto con lei.
Salve, mi dispiace molto per la sua perdita ed immagino sia molto difficile per lei questa situazione. Comprendo che non sia facile trovare un'altra terapeuta con cui poter costruire questo tipo di legame da lei sopra descritto, ma potrebbe essere possibile se si da la possibilità di elaborare e metabolizzare il suo lutto. Non sempre ci troviamo con un altro professionista e se sente di non aver instaurato una alleanza terapeutica ne parli in seduta.
Cordialmente.
Dottoressa Sara Englaro
Cordialmente.
Dottoressa Sara Englaro
Mi dispiace molto per la tua perdita. È naturale provare un dolore così profondo quando qualcuno che ti ha dato tanto supporto e significato viene a mancare. Quello che stai vivendo è un lutto, e ogni lutto ha il suo tempo e il suo modo di manifestarsi. Il vuoto che senti è un riflesso dell'importanza che la tua terapeuta ha avuto nella tua vita. Il dolore che provi ora è una reazione sana al distacco, ma la difficoltà sta nel trovare una via per andare avanti.
La solitudine che descrivi e il senso di mancanza sono molto forti, ma è importante che tu non perda di vista i progressi che hai fatto grazie al suo sostegno. Il fatto che tu abbia avuto il coraggio di chiedere aiuto anche a una nuova terapeuta è un passo positivo, anche se comprendo la difficoltà di non sentire ancora quella connessione che avevi prima. La fiducia in un nuovo percorso richiede tempo, e la rabbia o la tristezza per la perdita della tua terapeuta sono sentimenti validi che, sebbene dolorosi, fanno parte di un processo di guarigione.
Per affrontare il vortice che descrivi, potresti provare a focalizzarti sull'importanza di ciò che hai già costruito: la tua laurea, i progressi raggiunti, le risorse che hai in te. La sofferenza che senti può essere un’opportunità per riscoprire te stessa e magari trovare nuovi spazi di crescita. Non c'è un tempo preciso per superare questo dolore, ma continua a cercare sostegno, a essere gentile con te stessa e a permetterti di vivere ogni emozione che emerge senza giudicarla.
La vita, purtroppo, è fatta anche di questi distacchi dolorosi, ma ricordati che la tua terapeuta ha lasciato in te un segno importante, e anche se lei non c'è più fisicamente, le risorse che ti ha trasmesso sono dentro di te. Con il tempo, potresti riuscire a ritrovare un equilibrio nuovo.
La solitudine che descrivi e il senso di mancanza sono molto forti, ma è importante che tu non perda di vista i progressi che hai fatto grazie al suo sostegno. Il fatto che tu abbia avuto il coraggio di chiedere aiuto anche a una nuova terapeuta è un passo positivo, anche se comprendo la difficoltà di non sentire ancora quella connessione che avevi prima. La fiducia in un nuovo percorso richiede tempo, e la rabbia o la tristezza per la perdita della tua terapeuta sono sentimenti validi che, sebbene dolorosi, fanno parte di un processo di guarigione.
Per affrontare il vortice che descrivi, potresti provare a focalizzarti sull'importanza di ciò che hai già costruito: la tua laurea, i progressi raggiunti, le risorse che hai in te. La sofferenza che senti può essere un’opportunità per riscoprire te stessa e magari trovare nuovi spazi di crescita. Non c'è un tempo preciso per superare questo dolore, ma continua a cercare sostegno, a essere gentile con te stessa e a permetterti di vivere ogni emozione che emerge senza giudicarla.
La vita, purtroppo, è fatta anche di questi distacchi dolorosi, ma ricordati che la tua terapeuta ha lasciato in te un segno importante, e anche se lei non c'è più fisicamente, le risorse che ti ha trasmesso sono dentro di te. Con il tempo, potresti riuscire a ritrovare un equilibrio nuovo.
Gentilissima, da quanto leggo mi sembra di capire che abbia necessità di elaborare la perdita della sua terapeuta e di riprendere in mano la sua vita con la stessa grinta che la sua adorata terapeuta era riuscita a farle ritrovare. E' importante che riprenda un percorso con un professionista che sappia accoglierla e motivarla nel suo percorso. Se con l'attuale non si è creata la giusta alleanza potrebbe provare a contattare un altro terapeuta, fintantoché non trova quella connessione che sta cercando. Capisco sia impegnativo, ma può sempre provarci. La saluto calorosamente
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo il dolore e la sofferenza che sta attraversando, e mi dispiace per la perdita che ha vissuto. La sua terapeuta non è stata solo una guida professionale, ma anche una persona che ha contribuito a scrivere una parte importante della sua vita, e perderla rappresenta un vuoto profondo che è difficile da affrontare. Le posso dire che quello che sta vivendo è un processo complesso e doloroso, ed è assolutamente normale sentirsi sopraffatti da questa perdita. La relazione che si sviluppa tra paziente e terapeuta è unica e, come per ogni altra relazione significativa, la separazione comporta un lutto. Il vuoto che prova e la solitudine che sente sono manifestazioni reali di questa perdita. E come per ogni lutto, ci vuole tempo per poter elaborare e accettare questo cambiamento. Mi rendo conto che il percorso con la nuova terapeuta non le stia dando i risultati che sperava, e questo può essere frustrante, soprattutto in un momento di grande fragilità. La sensazione di non essere compresa o di non sentire lo stesso interesse e la stessa vicinanza che provava con la sua vecchia terapeuta è una difficoltà aggiuntiva, che può amplificare il senso di solitudine. Tuttavia, vorrei incoraggiarla a non arrendersi. Anche se sembra impossibile al momento, un nuovo percorso terapeutico può aiutarla a dare un senso alla sua sofferenza, a trovare un nuovo spazio di sostegno che la aiuti ad affrontare questo momento di grande dolore. La perdita di una persona importante nella propria vita non può essere cancellata in fretta, ma sarebbe fondamentale concedersi la possibilità di elaborare questa mancanza, con una persona che, anche se diversa dalla sua terapeuta, può comunque aiutarla a trovare nuovi modi per affrontare la sua sofferenza. Se sente che la nuova terapeuta non è quella giusta per lei, potrebbe essere utile parlarne apertamente con lei, magari cercando insieme una strada che la faccia sentire maggiormente compresa e sostenuta. Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Salve gentile Paziente, mi dispiace profondamente per la Sua perdita.
Capisco quanto il legame che aveva con la Sua terapeuta fosse profondo e significativo. La sua morte, soprattutto dopo un lungo percorso di crescita insieme, può causare un dolore devastante, difficile da contenere e da superare nell'immediato. La sofferenza che sta vivendo è del tutto comprensibile, e il vuoto che una figura così importante lascia nella Sua vita può sembrare molto difficile da colmare, almeno inizialmente.
È normale che, nonostante Lei stia cercando supporto da un’altra professionista, la sensazione di solitudine e la difficoltà nel sentirsi compresa possano rendere la situazione ancora più dolorosa. L’ansia che prova e la fatica a ritrovare un senso nelle cose che faceva prima sono segnali di un sistema emotivo che sta cercando di adattarsi alla perdita. La psicoterapia è un processo che richiede tempo, e il fatto che la Sua nuova terapeuta sia una conoscente della Sua precedente potrebbe rendere ancora più difficile il confronto, poiché la Sua mente potrebbe continuare a cercare quel legame che aveva con lei. Il fatto che Lei stia provando così intensamente la mancanza della Sua terapeuta è una testimonianza del legame profondo che avevate. La vita, purtroppo, ci pone spesso di fronte a situazioni dolorose che non possiamo spiegare facilmente, ma non è un caso che Lei stia cercando di trovare un modo per andare avanti. Questo è il primo passo, anche se sembra complicato. La sofferenza che prova ora è parte di un processo di lutto che, purtroppo, non ha un "tempo giusto" per essere superato, ma che deve essere vissuto a pieno. Ciò che può fare ora è cercare di permettersi di sentire questo dolore senza fuggire da esso, anche se è difficile. Potrebbe essere utile riflettere su quei momenti in cui ha trovato forza grazie al suo precedente percorso, chiedendosi cosa Le abbia trasmesso di più in quel periodo e come possa integrare quelle consapevolezze nella Sua vita attuale.
Sappia che, anche se il dolore può sembrare insopportabile ora, l’elaborazione della perdita è un cammino che può portare a una trasformazione, non sempre facile o immediata, ma che può aiutarLa a onorare il legame che aveva e a trovare nuovi modi di vivere la Sua vita con un nuovo significato, in fondo penso che la sua terapeuta avrebbe voluto questo. I miei migliori auguri, un caro saluto.
Capisco quanto il legame che aveva con la Sua terapeuta fosse profondo e significativo. La sua morte, soprattutto dopo un lungo percorso di crescita insieme, può causare un dolore devastante, difficile da contenere e da superare nell'immediato. La sofferenza che sta vivendo è del tutto comprensibile, e il vuoto che una figura così importante lascia nella Sua vita può sembrare molto difficile da colmare, almeno inizialmente.
È normale che, nonostante Lei stia cercando supporto da un’altra professionista, la sensazione di solitudine e la difficoltà nel sentirsi compresa possano rendere la situazione ancora più dolorosa. L’ansia che prova e la fatica a ritrovare un senso nelle cose che faceva prima sono segnali di un sistema emotivo che sta cercando di adattarsi alla perdita. La psicoterapia è un processo che richiede tempo, e il fatto che la Sua nuova terapeuta sia una conoscente della Sua precedente potrebbe rendere ancora più difficile il confronto, poiché la Sua mente potrebbe continuare a cercare quel legame che aveva con lei. Il fatto che Lei stia provando così intensamente la mancanza della Sua terapeuta è una testimonianza del legame profondo che avevate. La vita, purtroppo, ci pone spesso di fronte a situazioni dolorose che non possiamo spiegare facilmente, ma non è un caso che Lei stia cercando di trovare un modo per andare avanti. Questo è il primo passo, anche se sembra complicato. La sofferenza che prova ora è parte di un processo di lutto che, purtroppo, non ha un "tempo giusto" per essere superato, ma che deve essere vissuto a pieno. Ciò che può fare ora è cercare di permettersi di sentire questo dolore senza fuggire da esso, anche se è difficile. Potrebbe essere utile riflettere su quei momenti in cui ha trovato forza grazie al suo precedente percorso, chiedendosi cosa Le abbia trasmesso di più in quel periodo e come possa integrare quelle consapevolezze nella Sua vita attuale.
Sappia che, anche se il dolore può sembrare insopportabile ora, l’elaborazione della perdita è un cammino che può portare a una trasformazione, non sempre facile o immediata, ma che può aiutarLa a onorare il legame che aveva e a trovare nuovi modi di vivere la Sua vita con un nuovo significato, in fondo penso che la sua terapeuta avrebbe voluto questo. I miei migliori auguri, un caro saluto.
Credo che le persone importanti rimangano dentro di noi, con i loro insegnamenti. Elaborare una perdita richiede del tempo, dai 6 mesi ad un anno. Se non si trova con la nuova terapeuta, può sempre cambiare. Le relazioni possono instaurarsi oppure no. Non centra la preparazione.
Salve, la perdita che hai vissuto è qualcosa di grande, capisco il vuoto difficile da spiegare a chi non lo ha mai provato.
La tua terapeuta non è stata solo una professionista: è stata una presenza costante, una guida, qualcuno che ha creduto in te quando forse tu stessa facevi fatica a farlo. Ed è naturale che adesso, senza di lei, tutto sembri perdere colore, direzione, senso.
Il dolore che provi non è “esagerato”, non è “sbagliato”: è amore, gratitudine, attaccamento.
È lutto, in una delle sue forme più complesse, perché riguarda una relazione profonda, terapeutica, ma anche umana.
Quando dici che “la vita prima ti dà le cose belle e poi te le toglie”, stai esprimendo una verità che in certe fasi può sembrare schiacciante. Ma ciò che ti è stato dato — quel cammino insieme, i passi avanti, la forza che hai trovato — non ti è stato tolto: è dentro di te, in ogni scelta, in ogni conquista, in ogni consapevolezza che oggi porti. Anche in questo dolore, lei è con te.
È normale che la nuova terapeuta non riesca a riempire quel vuoto. Nessuno può “sostituire” un legame così unico. Ma forse, col tempo, può accompagnarti nel fare un’altra strada, diversa. Non per dimenticare, ma per trovare un modo nuovo di stare in piedi, portandoti dentro tutto ciò che lei ti ha lasciato. Se però non ti senti accolta, se senti che manca il calore e il reale interesse, hai ogni diritto di cercare qualcunə con cui possa nascere davvero uno spazio sicuro, uno spazio “vivo”, in cui il tuo dolore sia accolto e visto.
Il fatto che, nonostante tutto, stai cercando aiuto, scrivi, chiedi, significa secondo me, che dentro di te c’è ancora una parte che desidera stare meglio, anche se ora tutto sembra grigio.
Non devi avere fretta. Ma nemmeno rassegnarti a stare male per sempre. Il dolore, se accolto e attraversato con rispetto, può trasformarsi in qualcosa di profondo e prezioso, che ti accompagna senza schiacciarti.
E anche se adesso il cuore fa male, la tua terapeuta sarebbe fiera di te per ogni passo che fai per non mollare. Ti aveva accompagnato fino alla laurea, a un nuovo modo di stare al mondo… e oggi, forse, puoi cominciare a chiederti: “Cosa avrebbe detto se mi vedesse ora? Cosa mi avrebbe suggerito per prendermi cura di questo dolore?”
La tua terapeuta non è stata solo una professionista: è stata una presenza costante, una guida, qualcuno che ha creduto in te quando forse tu stessa facevi fatica a farlo. Ed è naturale che adesso, senza di lei, tutto sembri perdere colore, direzione, senso.
Il dolore che provi non è “esagerato”, non è “sbagliato”: è amore, gratitudine, attaccamento.
È lutto, in una delle sue forme più complesse, perché riguarda una relazione profonda, terapeutica, ma anche umana.
Quando dici che “la vita prima ti dà le cose belle e poi te le toglie”, stai esprimendo una verità che in certe fasi può sembrare schiacciante. Ma ciò che ti è stato dato — quel cammino insieme, i passi avanti, la forza che hai trovato — non ti è stato tolto: è dentro di te, in ogni scelta, in ogni conquista, in ogni consapevolezza che oggi porti. Anche in questo dolore, lei è con te.
È normale che la nuova terapeuta non riesca a riempire quel vuoto. Nessuno può “sostituire” un legame così unico. Ma forse, col tempo, può accompagnarti nel fare un’altra strada, diversa. Non per dimenticare, ma per trovare un modo nuovo di stare in piedi, portandoti dentro tutto ciò che lei ti ha lasciato. Se però non ti senti accolta, se senti che manca il calore e il reale interesse, hai ogni diritto di cercare qualcunə con cui possa nascere davvero uno spazio sicuro, uno spazio “vivo”, in cui il tuo dolore sia accolto e visto.
Il fatto che, nonostante tutto, stai cercando aiuto, scrivi, chiedi, significa secondo me, che dentro di te c’è ancora una parte che desidera stare meglio, anche se ora tutto sembra grigio.
Non devi avere fretta. Ma nemmeno rassegnarti a stare male per sempre. Il dolore, se accolto e attraversato con rispetto, può trasformarsi in qualcosa di profondo e prezioso, che ti accompagna senza schiacciarti.
E anche se adesso il cuore fa male, la tua terapeuta sarebbe fiera di te per ogni passo che fai per non mollare. Ti aveva accompagnato fino alla laurea, a un nuovo modo di stare al mondo… e oggi, forse, puoi cominciare a chiederti: “Cosa avrebbe detto se mi vedesse ora? Cosa mi avrebbe suggerito per prendermi cura di questo dolore?”
Buonasera, racconta qualcosa dí certamente forte emotivamente, ci tengo a sottolinearle che le perdite hanno bisogno di un loro tempo per essere “elaborate”, aldilà della psicoterapia quel tempo è necessario.
Ne parli in terapia, parli anche di queste sensazioni, anche se le sembrerà di dire qualcosa di scomodo al/alla terapeuta, ne varrà la pena.
Ne parli in terapia, parli anche di queste sensazioni, anche se le sembrerà di dire qualcosa di scomodo al/alla terapeuta, ne varrà la pena.
Non oso immaginare il dolore e la difficoltà di accettare questa perdita. La connessione che avevi con la tua terapeuta deve essere stata fondamentale nel tuo percorso di crescita, e perdere qualcuno che ti ha sostenuto così a lungo è una ferita veramente profonda.
La sofferenza che provi però, pur essendo travolgente ora, è parte di un processo naturale di elaborazione. Ti invito a non giudicare troppo duramente te stessa per come ti senti: il vuoto e la solitudine che stai vivendo sono il risultato di un legame che ha avuto un impatto significativo sulla tua vita e l'espressione del profondo legame che vi univa.
Il cammino verso la guarigione passa anche attraverso il riconoscimento del dolore, ma anche dell'opportunità di costruire nuovi spazi di sostegno. Potresti riflettere su come, pur mantenendo viva la memoria di ciò che è stato, puoi aprire a nuove modalità di cura e crescita, magari riprendendo quel coraggio che ti ha permesso di arrivare dove sei.
La solitudine che senti ora è legittima e va rispettata e accolta, ma anche in questo momento di fragilità, potresti scoprire che sei capace di trovare nuove risorse dentro di te. La tua resilienza, che ti ha permesso di arrivare fino a qui, è ancora presente. Forse cominciare, col tempo, un nuovo percorso potrebbe esserti molto di aiuto.
La sofferenza che provi però, pur essendo travolgente ora, è parte di un processo naturale di elaborazione. Ti invito a non giudicare troppo duramente te stessa per come ti senti: il vuoto e la solitudine che stai vivendo sono il risultato di un legame che ha avuto un impatto significativo sulla tua vita e l'espressione del profondo legame che vi univa.
Il cammino verso la guarigione passa anche attraverso il riconoscimento del dolore, ma anche dell'opportunità di costruire nuovi spazi di sostegno. Potresti riflettere su come, pur mantenendo viva la memoria di ciò che è stato, puoi aprire a nuove modalità di cura e crescita, magari riprendendo quel coraggio che ti ha permesso di arrivare dove sei.
La solitudine che senti ora è legittima e va rispettata e accolta, ma anche in questo momento di fragilità, potresti scoprire che sei capace di trovare nuove risorse dentro di te. La tua resilienza, che ti ha permesso di arrivare fino a qui, è ancora presente. Forse cominciare, col tempo, un nuovo percorso potrebbe esserti molto di aiuto.
Buongiorno,
il dolore che sta vivendo trasmette tutta l’intensità del legame che aveva costruito con la sua terapeuta. Un legame profondo, autentico, fatto non solo di cura, ma di crescita, fiducia e cambiamento. È naturale che, nel momento in cui si perde qualcuno che è stato così importante, la ferita sia profonda, e che possa far vacillare anche i progressi conquistati con fatica.
La sua sofferenza non è un segno di debolezza, ma testimonia l’amore, la riconoscenza e la connessione profonda che c’era tra voi. Quel "nostro spazio", quella stanza, quella voce… sono diventati luoghi dell’anima, non semplicemente ricordi. E ora che lei non c’è più, è come se fosse venuto a mancare un pezzo della sua stabilità.
Forse la nuova terapeuta non ha ancora trovato il modo giusto di esserle accanto, o forse semplicemente è ancora troppo presto perché qualcun altro possa entrare in quello spazio lasciato vuoto. Non c’è un tempo giusto o sbagliato per elaborare un lutto così complesso, e ogni percorso è unico.
È comprensibile che in questo momento lei si senta sopraffatta, sola, confusa. Ma proprio perché il dolore è così grande, può essere importante continuare a cercare qualcuno che sappia accoglierlo con delicatezza e rispetto, qualcuno con cui possa parlare anche di questo legame terapeutico perduto, senza sentirsi giudicata, ma riconosciuta.
Le parole che ha scritto dimostrano una grande sensibilità e una profonda capacità di introspezione. Anche ora, in mezzo al dolore, lei è ancora capace di raccontarsi, e questa è una forza che merita ascolto. Forse una parte della sua terapeuta continua a vivere in questo: nel modo in cui lei si prende cura di sé, nel modo in cui cerca ancora oggi uno spazio per essere capita.
Non è facile, ma può trovare una strada per attraversare questo lutto. Non per dimenticare, ma per trasformare, e continuare a vivere portando con sé ciò che lei le ha lasciato.
Un abbraccio sincero.
il dolore che sta vivendo trasmette tutta l’intensità del legame che aveva costruito con la sua terapeuta. Un legame profondo, autentico, fatto non solo di cura, ma di crescita, fiducia e cambiamento. È naturale che, nel momento in cui si perde qualcuno che è stato così importante, la ferita sia profonda, e che possa far vacillare anche i progressi conquistati con fatica.
La sua sofferenza non è un segno di debolezza, ma testimonia l’amore, la riconoscenza e la connessione profonda che c’era tra voi. Quel "nostro spazio", quella stanza, quella voce… sono diventati luoghi dell’anima, non semplicemente ricordi. E ora che lei non c’è più, è come se fosse venuto a mancare un pezzo della sua stabilità.
Forse la nuova terapeuta non ha ancora trovato il modo giusto di esserle accanto, o forse semplicemente è ancora troppo presto perché qualcun altro possa entrare in quello spazio lasciato vuoto. Non c’è un tempo giusto o sbagliato per elaborare un lutto così complesso, e ogni percorso è unico.
È comprensibile che in questo momento lei si senta sopraffatta, sola, confusa. Ma proprio perché il dolore è così grande, può essere importante continuare a cercare qualcuno che sappia accoglierlo con delicatezza e rispetto, qualcuno con cui possa parlare anche di questo legame terapeutico perduto, senza sentirsi giudicata, ma riconosciuta.
Le parole che ha scritto dimostrano una grande sensibilità e una profonda capacità di introspezione. Anche ora, in mezzo al dolore, lei è ancora capace di raccontarsi, e questa è una forza che merita ascolto. Forse una parte della sua terapeuta continua a vivere in questo: nel modo in cui lei si prende cura di sé, nel modo in cui cerca ancora oggi uno spazio per essere capita.
Non è facile, ma può trovare una strada per attraversare questo lutto. Non per dimenticare, ma per trasformare, e continuare a vivere portando con sé ciò che lei le ha lasciato.
Un abbraccio sincero.
Mi dispiace tanto per il tuo dolore. La perdita di una persona così significativa, soprattutto quando è stata una guida importante e una fonte di forza, è un’esperienza profondamente straziante. Da quello che hai condiviso, sembra che il legame che avevi con la tua terapeuta fosse unico e prezioso, e la sua assenza ha lasciato un vuoto difficile da colmare.
È normale sentirsi sopraffatti in queste circostanze, ed è fondamentale riconoscere che il lutto è un processo complesso e personale. Permettimi di offrirti alcune riflessioni che potrebbero aiutarti, ad esempio cerca di dare spazio al dolore, non reprimerlo, non combatterlo. È importante permetterti di sperimentare tutte le emozioni che emergono, senza giudicarle. Scrivere in un diario o esprimere i tuoi pensieri attraverso lettere, anche indirizzate alla tua terapeuta, potrebbe aiutarti a dare forma al tuo dolore e ad imparare ad accettarlo.
Ricorda i progressi fatti con lei, gli obiettivi che hai raggiunto grazie al suo supporto, come la laurea, sono una testimonianza della tua forza e capacità. Cerca di vedere questi successi come un modo per onorare la sua memoria.
Condividi il tuo vissuto con chi ti sta vicino. Potresti trarre conforto parlando con amici o familiari, cercando di non isolarti. Anche piccoli momenti di connessione possono alleviare il senso di solitudine.
Puoi anche prendere in considerazione un gruppo di supporto per persone che affrontano il lutto, dove potresti incontrare altri che comprendono profondamente ciò che stai vivendo. Sapere di non essere sola può portare un sollievo tangibile.
Oppure sperimenta tecniche di rilassamento. Gli attacchi di ansia e le notti insonni sono difficili da gestire, ma pratiche come la respirazione profonda, la meditazione o l’ascolto di musica rilassante potrebbero aiutarti a trovare un momento di pace.
Infine, voglio dirti che il tuo dolore non è insignificante, ed è naturale sentirsi persi dopo una perdita così significativa. Sebbene il tempo non cancelli il vuoto, può aiutarti a trovare modi per convivere con esso e continuare a coltivare ciò che la tua terapeuta ti ha insegnato.
Cerca una connessione autentica. Se senti che la nuova terapeuta non ti sta offrendo il supporto di cui hai bisogno, valuta la possibilità di cercarne un'altra. È fondamentale trovare qualcuno con cui ti senti ascoltata e capita.
Se vuoi, possiamo continuare a parlare di questo o approfondire una delle idee sopra. Sono qui per supportarti.
È normale sentirsi sopraffatti in queste circostanze, ed è fondamentale riconoscere che il lutto è un processo complesso e personale. Permettimi di offrirti alcune riflessioni che potrebbero aiutarti, ad esempio cerca di dare spazio al dolore, non reprimerlo, non combatterlo. È importante permetterti di sperimentare tutte le emozioni che emergono, senza giudicarle. Scrivere in un diario o esprimere i tuoi pensieri attraverso lettere, anche indirizzate alla tua terapeuta, potrebbe aiutarti a dare forma al tuo dolore e ad imparare ad accettarlo.
Ricorda i progressi fatti con lei, gli obiettivi che hai raggiunto grazie al suo supporto, come la laurea, sono una testimonianza della tua forza e capacità. Cerca di vedere questi successi come un modo per onorare la sua memoria.
Condividi il tuo vissuto con chi ti sta vicino. Potresti trarre conforto parlando con amici o familiari, cercando di non isolarti. Anche piccoli momenti di connessione possono alleviare il senso di solitudine.
Puoi anche prendere in considerazione un gruppo di supporto per persone che affrontano il lutto, dove potresti incontrare altri che comprendono profondamente ciò che stai vivendo. Sapere di non essere sola può portare un sollievo tangibile.
Oppure sperimenta tecniche di rilassamento. Gli attacchi di ansia e le notti insonni sono difficili da gestire, ma pratiche come la respirazione profonda, la meditazione o l’ascolto di musica rilassante potrebbero aiutarti a trovare un momento di pace.
Infine, voglio dirti che il tuo dolore non è insignificante, ed è naturale sentirsi persi dopo una perdita così significativa. Sebbene il tempo non cancelli il vuoto, può aiutarti a trovare modi per convivere con esso e continuare a coltivare ciò che la tua terapeuta ti ha insegnato.
Cerca una connessione autentica. Se senti che la nuova terapeuta non ti sta offrendo il supporto di cui hai bisogno, valuta la possibilità di cercarne un'altra. È fondamentale trovare qualcuno con cui ti senti ascoltata e capita.
Se vuoi, possiamo continuare a parlare di questo o approfondire una delle idee sopra. Sono qui per supportarti.
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