Salve, ho 29 anni e peso 97 chili per 191 cm. Dal 2009 prendo farmaci per la psicosi. Ho notato ch

21 risposte
Salve, ho 29 anni e peso 97 chili per 191 cm.
Dal 2009 prendo farmaci per la psicosi.
Ho notato che mangiando in modo sano riesco a mantenere un buon equilibrio mentale e fisico. Ho deciso di eliminare i dolci (ne mangiavo troppi) e da tre mesi ormai ho tolto anche il famoso glutine anche se non ero celiaco. Adesso vi spiego il perché della mia rinuncia. Oltre ad avere sempre mangiato tanti dolci mangiavo anche tanta pasta e pane e sono arrivato ad avere forti sbalzi di umore che si sono molto ridotti togliendo dalla dieta proprio il glutine. Ora parlo senza problemi con le persone o i miei genitori. La mia domanda è se e come posso provare inizialmente a reintrodurlo. Penso che se riduco le porzioni invece che tutti i giorni a un giorno alla settimana magari le cose vadano bene. Ho ragione? Ci sarebbero problemi a reintrodurlo, devo iniziare con poco?
Buongiorno
Se non ha una patologia da intolleranza al glutine può introdurlo tranquillamente. Credo che il problema non sia il glutine in quanto tale, ma i carboidrati in generale. Può provare ad introdurre pasta o riso una volta alla settimana abbinandoli ad un contorno senza pane o farinacei abbinati avendo come accortezza di inserire proteine (carne o pesce) nell'altro pasto principale; es. se pasta e contorno a pranzo, secondo e contorno a cena:
Cordialmente
Marco Tesini

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Salve, la questione sembra più collegata ai picchi glicemici (e di conseguenza a quelli insulinemici) che si manifestavano con l'assunzione esagerata di alimenti ad elevato indice glicemico. Sono d'accordo con il collega per la distribuzione dei pasti anche se io proverei ad inserirne almeno 3 porzioni di Primi Piatti a pranzo (magari a giorni alterni) con contorni e secondi piatti a cena con contorni e pane (quantità non superiore ai 100g).
Tuttavia a mio parere tali alimenti andrebbero mangiati INTEGRALI facendo molta attenzione al contenuto di Fibra di cui dispongono, fattore importantissimo per ridurre l'indice Glicemico di tali alimenti!
Buongiorno,
Se non ha un'intolleranza al glutine allora, come dice il collega, il miglioramento che ha percepito può essere dato dalla riduzione di alimenti ad elevato indice glicemico (in particolare dolci, pane bianco in cassetta, quantità eccessiva di pasta e riso bianco).
Consiglio anche io di introdurre inizialmente 2 volte a settimana pasta o riso integrale, ma anche farro, orzo, quinoa, associati ad un piccolo secondo di carne bianca o pesce con verdure a pranzo, mentre a cena preferisca il secondo con verdure e 2 fette di pane integrale.
Salve! Il glutine va tolto solo se ha un'intolleranza, in caso contrario può assumerlo tranquillamente.
Provi a ridurre i carboidrati, assumendone due volte a settimana e variando le fonti: una volta riso, una volta legumi, un'altra patate... ma circa due volte a settimana! Inoltre si può provare ad aumentare le fonti di grassi buoni come salmone, avocado ecc... ma le consiglio di farsi seguire da un professionista per evitare un'alimentazione squilibrata o danni vari.
In bocca al lupo ????
Buongiorno, concordo con il collega.
Nel suo caso, è importante la combinazione alimentare.
Reintroduca 1 volta la pasta, anche integrale che le consente di ridurne il carico glicemico, e 1 volta il riso a settimana, anch'esso integrale, in combinazione con un contorno o con una proteina, e la sera secondo e contorno. Può inoltre assumere un frutto al giorno, reintroducendo così in piccole quantità ma constanti i carboidrati, sia semplici sia complessi, e rieducando in questo modo il suo organismo.
Cordiali saluti
Buongiorno, le sensazioni che dice di aver provato erano sicuramente da attribuire all'eccesso di carboidrati, non ad eccesso di glutine, se non ha diagnosi di celiachia o di sensibilità al glutine. Le consiglio di reintrodurre gradualmente i cereali contenendo glutine, in pasti non associati al secondo piatto. Scelga, per questo periodo di reintroduzione, i grani antichi (pasta e pane al farro/grano senatore cappelli/kamut), che sono sicuramente più digeribili. Inizi con una porzione standard per un paio di volte a settimana. Se tra i cereali privi di glutine non ha optato per cereali deglutinati, ma per cereali naturalemnte privi di glutine come riso, quinoa, grano saraceno e miglio le consiglio comunque di manterli nella sua alimentazione, contribuendo a variare le fonti di carboidrati.
Buona giornata,
Alessia Mirra
Buongiorno, concordo con i miei colleghi nelle risposte che le hanno dato. Il glutine è di per sè una molecola proinfiammatoria se consumato in eccesso. Se vuole comunque togliersi un dubbio potrebbe effettuare il test genetico tramite tampone buccale per evidenziare una gluten sensitivity o una predisposizione genetica all'intolleranza al glutine. Sono a disposizione per chiarirle il percorso che consiglio. Buona giornata, benedetta soldani
Buongiorno,
suggerisco la reintroduzione graduale di alimenti a basso e bassissimo indice glicemico.. ovvero prodotti integrali e ricchi di fibre, farine non raffinate. Consiglio inoltre anche di avere uno stile di vita sano e attivo, in modo da avere un metabolismo efficiente e in grado di digerire in maniera efficace i nutrienti.
Sono molto contento del risultato che ha ottenuto in autonomia, dimostra una grande forza di volontà e voglia di migliorarsi sempre! I miei complimenti!

Michele Predieri - Nutrizionista ed Educatore alla Salute
Buongiorno, innanzitutto tutto complimenti per il risultato raggiunto e per il percorso che continua a seguire.
L'eliminazione del glutine è possibile che abbia migliorato la digeribilità, ma ritengo, come già precisato dai colleghi, che vada reintrodotto.
Per poter controllare i picchi insulinemici sarebbe consigliabile consumare piccoli pasti ogni 3/4 ore. Consumi carboidrati a basso e medio indice glicemico come pasta integrale, farro decorticato e riso integrale. Cerchi di iniziare il pasto sempre con verdure crude, radicchio, finocchi, cicoria cruda,; questa abitudine può contenere i picchi di insulina. Auguri
Le consiglio di introdurre pasta e pane a giorni alterni nella quantità di 30 gr. Cordiali saluti
Buongiorno,
Concordo con i miei colleghi che imputano la problematica più al carboidrato ad alto indice glicemico che al glutine..
In ogni caso inizierei con un reintegro graduale sia come quantità che come giorni di assunzione..es. 40 gr di pasta o riso integrale il lunedi, mercoledì e venerdì.. poi da li servirà uno specialista che a seconda del suo report possa decidere come continuare
I farmaci che deve assumere possono avere un ruolo non secondario nel condizionare il suo comportamento alimentare e nel penalizzarla ulteriormente per gli errori alimentari che commette. Può tranquillamente introdurre il glutine (colpevolizzato ormai ovunque) e bilanciare la quota di carboidrati all’interno di un programma alimentare che un dietologo del suo territorio potrà consigliarle
Salve! Il problema a quanto scrive è legato più ad una eccessiva assunzione di zuccheri! Quindi inizierei a reintrodurre i carboidrati a giorni alterni a pranzo iniziando con cereali integrali che devono essere favoriti rispetto a quelli raffinati!
A differenza delle risposte date da altri, reputo si possa valutare nel suo caso , una sindrome NCGS, ovvero una sensibilità al glutine su base non celiaca, spesso correlata a sintomi non solo gastrointestinali.
Dopo una astinenza al glutine di almeno tre mesi, si può provare una reintroduzione graduale, gestita da un medico esperto.
Buonasera. Ha verificato con indagini di laboratorio specifiche (Anticorpi anti transglutaminasi di tipo A, Anticorpi anti endomisio. ricerca genetica degli alleli DQ2 e DQ8) la presunta intolleranza al glutine? Fossi in lei, reintrodurrei gradualmente il glutine in quantità moderate e farei una dieta variata consumando a rotazione i vari cereali con o senza glutine che più gradisce in quantità moderata piuttosto a pranzo che a cena, privilegiando la sera cibi proteici e verdure vitaminiche. Intervalli i pasti principali con spuntini a base di frutta fresca, crackers e yogurth. Si metta in contatto con un bravo professionista della sua zona.
Cordiali saluti
Salve,
sono contenta che ha iniziato a prendersi cura della sua alimentazione che influisce molto sul suo umore. Quello che ha descritto sembra più caratterizzare un profilo di non corretta assunzione degli zuccheri che porta a picchi glicemici, ecco perché cambiamenti d'umore improvvisi.
Le consiglio di provare a rintegrare il glutine partendo dal mercoledì per una settimana, poi mercoledì e domenica
(giorni più lontani).
Nella scelta dei carboidrati prediliga sempre quelli complessi che permettono un decorso glicemico più lento nella sua discesa, evitando quindi momenti di ipoglicemia improvvisa.
Per qualsiasi cosa sono a disposizione.
Mi faccia sapere
Buongiorno, da quanto descritto probabilmente il suo miglioramento è dovuto ad una riduzione dei carboidrati e non al mangiare cibi privi di glutine. Può provare ad introdurre piccole quantità di carboidrati ma quel che le consiglio è di rivolgersi ad un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato. Cordiali Saluti
Buonasera gentile utente, mi associo a quanto detto dai miei colleghi. Cordiali Saluti
buon giorno
mi associo ai miei colleghi
saluti
Buongiorno
Se nell'introdurre alimenti che contengono Glutine non vi sono problemi allora può reintrodurlo tranquillamente
Discorso diverso se invece porta a problematiche
saluti
Carissimo utente, il suo problema è duplice: 1)gli psicofarmaci portano inevitabilmente alla temibile resistenza insulinica e ad ingrassare spietatamente ( oltre agli altri effetti dannosi a livello cerebrale, peggiorando la sua condizione neurotrasmettitoriale) 2) L'approccio metabolico deve essere di tipo Low-carb almeno per un anno! Spero che si rimetta in equilibrio a livello mentale. Un abbraccio. Faccio consulenze on-line di tipo teorico -pratico

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