Salve, ho 23 anni, sono sempre stato in salute e pieno di energie , i miei studi universitari vanno

20 risposte
Salve, ho 23 anni, sono sempre stato in salute e pieno di energie , i miei studi universitari vanno molto bene e per il resto non mi manca nulla.
Dopo il lockdown ho cominciato ad avere delle strane sensazioni di stanchezza tipiche da mancanza di zucchero, prendevo un caffè ma nulla, mi sentivo comunque stanco, dormivo ma la spossatezza era sempre li. Fatta una visita dal mio medico di base e con risultati normalissimi dalle analisi complete del sangue la stanchezza continuava ad esserci a giorni più o meno alterni, cosi che il dottore mi ha diagnosticato “ crisi d’ansia”.
Il 21 agosto appena sveglio mi sentivo tremare all interno, il che ha sfociato in un attacco di panico senza però la classica tachicardia.
Da quel giorno è iniziato il mio calvario: giornate bruciate dalla rimuginazione, sensazioni di bruciore sulle braccia vista offuscata, contratture muscolari al collo e spalle. La cosa che non mi spiego ancora oggi è il fatto che riuscivo ad uscirne da quelle sensazioni e pensieri negativi, tornavo ad essere “ normale” e non mi spiegavo come facevo a pensare a quei pensieri così catastrofici .Riuscivo a uscirne dopo un bel pianto o una rassicurazione che mi convinceva davvero. Però è sempre tornato tutto la mattina seguente....
Oggi dopo quasi 2 mesi sono ancora in questa condizione le mie giornate sono in balia di vertigini e stanchezze improvvise che mi abbattono quando meno me l’aspetto. Per non parlare dei momenti di depersonalizzazione che mi creano una bella paura.
Ora sto pensando di andare da uno psicologo per capire la vera causa di questi attacchi dato che sto mettendo in dubbio qualunque cosa della mia vita

Le cose che chiedo sono :
queste pesanti stanchezze improvvise che svaniscono dopo un po’ sono sintomi degli stati ansiosi ?
Devo fare una visita neurologica ?
Il fatto che entro e esco da questi stati come se fossi guarito è normale o sono affetto da una malattia psichiatrica come il bipolarismo ?
La percezione dei miei movimenti delle braccia sembra alterata ma non è realmente così, è dovuto da questa sorta di esaurimento nervoso ?
Cosa mi consigliate di fare in generale ?

Grazie per la vostra attenzione !
Buongiorno, da quanto leggo capisco che il dottore le ha diagnosticato una crisi di ansia basandosi su uno stato di stanchezza persistente e che in seguito sono emersi invece degli attacchi di panico. Per comprendere meglio il quadro si, la invito a contattare uno psicologo per esplorare meglio la situazione partendo da che cosa intende per pensieri catastrofici e la natura degli stessi. Il bipolarismo è un altro tipo di patologia con altri tipi di caratteristiche che, leggendo la sua descrizione, mi sento di escludere. Qualora desideri, mi contatti per fissare un colloquio. Un caro saluto

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Gentile utente, la sintomatologia di cui parla merita un approfondimento rispetto al quadro generale della sua vita e al momento in cui va a delinearsi. Forse consultare uno psicoterapeuta, Dovutamente escluse cause organiche, sarebbe utile per comprendere cosa il sintomo si sta incaricando di raccontare. Non si fermi a delle diagnosi che da sole non significano un granché, provi a prendersi cura del messaggio implicito in quanto le sta accadendo. Un caro augurio Dottsa Elisa Galantini
Caro Ragazzo,
I sintomi che descrivi sono molto tipici dell’ansia e del panico. Quando la mente è in preda ad un’emozione forte, riflette con difficoltà, e non devono stupire pensieri catastrofici che poi svaniscono. Anche l’altalena tra lo star bene e lo star male è normale, ed è importante intervenire prima che la forbice tra l’una e l’altra fase si faccia più ampia, a causa del rimuginio e dei tentativi di proteggersi da nuovi possibili attacchi. Il consiglio è di non indugiare e rivolgersi ad uno psicoterapeuta; il problema è giovane, e le possibilità di intervenire con successo anche in tempi brevi sono massime. Qualora lo ritenessi, resto a disposizione. Un caro augurio di buona fortuna
Caro utente, le manifestazioni somatiche dell’ansia sono tante e alcune rientrano in quelle da lei descritte. È normale uscire dallo stato ansioso com’è normale rientrarci. È proprio questo ciclo che causa disagio e paura che tali manifestazioni si ripresentino nuovamente. Esclusa la causa organica le consiglio vivamente di non sottovalutare il suo stato emotivo e di chiedere aiuto. Si rivolga a un professionista con cui iniziare un percorso psicoterapeutico e lavorare su quanto la disorienta e la preoccupa.

Qualora dovesse Averne bisogno ricevo su Milano, Torino e online.
In bocca al lupo!

Dott.ssa Francesca Tardio
Buonasera,
Le consiglio di effettuare una consulenza medica, anzitutto per escludere cause di tipo organico. Può rivolgersi nuovamente al suo medico di base e insieme a lui valutare la possibilità di richiedere una visita neurologica o psichiatrica.
Successivamente a tale consulenza può decidere con maggior chiarezza se sia necessario intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Un cordiale saluto
Dott. Santo La Monica
Salve da quanto racconta i suoi sintomi sono ricollegabili ad attacchi di panico. Vada da uno psicoterapeuta che la aiuterà a risolverli, consideri che dietro ad un sintomo vi è sempre una o più cause scatenante.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Gentile utente le manifestazioni sintomatiche di cui parla possono rientrare in un quadro clinico ansioso ma sicuramente meritano un maggiore approfondimento.
Lei stesso dice che vuole richiedere l’aiuto di uno psicologo per comprendere il perché sente di dover mettere tutto in discussione e sicuramente l’ansia è un segnale di un conflitto interno che ha bisogno di essere esplicitato.
Inizi da qui. Scelga uno psicoterapeuta che possa aiutarla In questo è anche ad approfondire i suoi sintomi e a dare risposte alle sue domande. Saprà anche indicarle la necessità di un approfondimento psichiatrico o neurologico.
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Gentile utente di mio dottore,
Sarebbe opportuno richiedere una consulenza psichiatrica volta ad approfondire la valenza della sintomatologia espressa soprattutto se questa ultima in certi momenti della giornata si rilevasse invalidante al punto da bloccare le ordinarie attività della giornata. Una terapia farmacologica specifica potrebbe al momento tamponare al suo malessere così forte. Aggiungo inoltre che risulterebbe di fondamentale importanza iniziare un percorso psicoterapico volto ad approfondire le ragioni del suo malessere al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine ed al futuro con maggior fiducia e serenità.
Per una consulenza non esiti a contattarmi.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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Salve, in base ai sintomi che descrive potrebbero essere degli attacchi di panico.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia? Potrebbe aiutarla.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente,
da quello che scrive si capisce bene il senso di allarme e vulnerabilità che sta attraversando, scatenato dal lockdown e da questa costante situazione di incertezza e pericolo che tutti noi viviamo. Questi eventi hanno colpito ciascuno di noi, ma ogni persona è diversa, e ha i suoi punti di forza o di fragilità.
I sintomi che ci descrive sono tipici dei disturbi di ansia: il senso di vulnerabilità, di perdita di controllo e di fragilità è una esperienza fisica, è il nostro corpo a reagire alla paura di un pericolo che non riusciamo a identificare chiaramente. La situazione può diventare davvero insostenibile e spingere chi ne soffre a chiudersi in casa, evitando ogni situazione percepita come pericolosa.

Ma dall'ansia si può guarire!
Fa benissimo a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, perché non solo si può guarire, ma si può recuperare velocemente la qualità di vita che si era conosciuta prima che l'ansia colpisse.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
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Gentile Utente, come i miei colleghi, ritengo che la sintomatologia da lei descritta sia perfettamente compatibile con uno stato di ansia importante. Se è la prima volta che le capita capisco la preoccupazione e il disorientamento. Sarebbe utile rivolgere l'attenzione dentro di sé per cogliere il senso di quanto sta vivendo e comprendere cosa farne. Non esiti a contattare un professionista.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Buongiorno, la sintomatologia di cui scrive ricade per la maggior parte ne vissuti tipici di stati ansiosi o degli attacchi di panico. La tendenza altalenante che descrive è naturale e non dovuta al bipolarismo, che ha differenti criteri diagnostici: durante un forte vissuto emotivo le nostre capacità cognitive possono risultare "indebolite", ma sono queste stesse capacità che le permettono in un secondo momento di prendere le distanze dai suoi pensieri e razionalizzare quando accaduto.
Molto spesso il timore dei vissuti di ansia e panico induce una ipervigilanza nel tentativo di controllare il mondo interno ed esterno alla ricerca di campanelli di allarme. L'effetto finale è l'opposto: al minimo segnale diverso da quello a cui siamo abituati scatta la catena di pensieri.
Un percorso psicologico la aiuterà sicuramente nel prendere coscienza dei meccanismi che mantengono attivi i suoi stati ansiosi e di panico.
dott. De Rosa Saccone
Buonasera,
alcune emozioni, quando non le capiamo, si amplificano in modo negativo fino a vivere stati di malessere come quello da lei descritto. Non faccia autodiagnosi, certe patologie (come il bipolarismo) a volte vengono nominate in modo sbagliato e non hanno corrispondenza con i sintomi. È utile un consulto psicologico. Un cordiale saluto
Caro utente, purtroppo le problematiche legate al covid e alla quarantena hanno destabilizzato tutti quanti, chi più chi meno. Sicuramente questo periodo stressante e a tratti invalidante non l'ha aiutata nella gestione di questo forte distress e emozioni di cui parla. Quando si parla di umore deflesso o di oscillamento dell'umore è sempre meglio non sottovalutare la questione e rivolgeresi ad uno psicologo o psicoterapeuta per iniziare un evantuale percorso che potrebbe anche coinvolgere uno psichiatra per quanto riguarda un possibile supporto farmacologico.
Saluti
Gentile Signore, forse è arrivato il momento di sentire uno psicoterapeuta e valutare con lui la possibilità di lavorare sulla situazione che ci ha narrato. Non dimentichi che il primo passo lo ha già fatto chiedendo un parere sulla sua situazione ora deve solo continuare su questa strada. Su questo sito ci sono molti specialisti che possono lavorare con lei sulle questioni che ci ha riferito. Consideri che solitamente questo tipo di disturbi possono essere affrontatiti e mitigati nella loro portata con una psicoterapia. Un cordiale saluto
Buongiorno caro. Come prima cosa cercherei aiuto in un medico per valutare che non ci sia alcun problema dal punto di vista organico. A quel punto prenderei seriamente in considerazione l'inizio di un percorso psicologico che possa aiutarti a valutare se ci siano o meno degli eventi scatenanti queste crisi e come poterle gestire. Sono d'accordo con i colleghi che affermano che presa precocemente, una situazione di questo tipo può essere risolta anche abbastanza velocemente.
Inoltre ha parlato di pensieri catastrofici che sarebbero da analizzare meglio credo.
Rimango disponibile anche solo per una chiacchierata e per eventuali consigli.
Ti auguro di trovare presto la soluzione.
M.F.
Salve, escluda la causa organica attraverso il consulto con un medico.
Eventualmente contatti un terapeuta.
Un saluto,
MMM
Buongiorno, i sintomi che descrive potrebbero essere ricondotti ad un quadro ansioso. Si percepisce che in questo momento rappresentano una difficoltà importante, per cui le consiglierei di escludere preliminarmente cause organiche e, scongiurata qualsiasi compromissione medica, di rivolgersi ad un terapeuta per capire da cosa sono dovuti e come imparare a gestirli. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno,
mi dispiace molto per questa situazione così angosciosa e difficile che sta vivendo.
Credo sia stato un passo importante e coraggioso quello di raccontarsi qui, anche e soprattutto con l'idea di contattare uno psicologo.
L'ansia può causare tantissimi sintomi: tutti i sintomi che lei descrive possono essere ricollegabili all'ansia. E' importante ricordare che ogni situazione è unica, e anche se ci sono sintomi in comune, il modo in cui vengono percepiti alcuni vissuti è totalmente soggettivo e personale. Proprio per questo è importante il confronto con uno psicologo: sarà un suo spazio, in cui potrà parlare di tutto ciò che sente e vive e cercare di comprenderne le cause, al fine di ritrovare un benessere psicologico.
Penso che sarebbe importante per lei iniziare un percorso psicologico: questi mesi sono stati davvero impegnativi e credo abbia bisogno di fare chiarezza e ritrovare un poco di serenità.
Se interessato, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un cordiale saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott. FDL

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