Salve ho 22anni e ormai son 2 anni che vado all università....il mio problema è fare amicizia con le
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Salve ho 22anni e ormai son 2 anni che vado all università....il mio problema è fare amicizia con le persone....nel mio passato tra medie e superiori ho avuto vari problemi di bullismo,emarginazione,perso amici e insomma ho perso la mia reputazione son diventata una persona associale e insomma non vivo benissimo(ho amici con cui esco e tutto)ma solo loro...oggi è tutto finito fortunatamente non ho nessun problema di bullismo ecc..... ho una gran voglia di cambiare mi sento chiuso in un guscio e vorrei esplodere ed essere me stesso...voglio diventare una persona sociale.. ma non riesco a fare amicizie nuove dovuto sicuramente a causa di questo passato che mi ha fatto mettere uno scudo tra me e gli altri e che non riesco a togliere..... non ho problemi a chiedere qualcosa magari ai compagni ma finisce li...non riesco a chiedere magari della loro vita o comunque entrare più profondamente per creare un legame e fare amicizia.....poi avendo questo comportamento nessuno ti cerca e quindi... se non sono io a fare dei passi in avanti loro non ne faranno mai perchè hanno già amicizie e insomma stanno bene così...son consapevole di questo... so che la questione è molto molto lunga.... vorrei qualche consiglio se possibile Grazie
Gentile utente, il primo passo l'ha già fatto: comprendere che il suo modo attuale di relazionarsi potrebbe dipendere da alcune esperienze negative appartenenti al passato. Esperienze di bullismo portano spesso a crearsi una rappresentazione negativa dell'altro e a reagire di conseguenza. È come se la mente potesse scindersi (so che l'altro non è pericoloso, ma mi comporto come se lo fosse). L'unico suggerimento è di cominciare una psicoterapia per affrontare questa importante tematica e trovare delle strategie idonee a favorire il cambiamento relazionale.
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Gentilissimo, nel suo messaggio da prova di una certa consapevolezza e di una propensione ad analizzasi e a migliorarsi. Tuttavia, come può facilmente realizzare lei stesso, non è sempre sufficiente “mettersi d’impegno” per comportarsi in un determinato modo. Ci sono infatti dei meccanismi inconsci che tendono a determinarci, ovvero a far si che, al di là dei nostri propositi razionali, si tenda a ripetere dei comportamenti, pur disfunzionali per noi e fonte di malessere ed insoddisfazione. Non è quindi molto efficace dare dei consigli, perché i consigli si scontrerebbero facilmente con la potenza di quei meccanismi inconsci. Un consiglio però mi sento di darglielo, questo sì, potenziamento molto utile e fecondo: faccia tesoro di questo suo spunto di riflessione che pone qui a noi, psicologi di un portale, per portare la questione all’attenzione di uno psicoterapeuta in carne ed ossa. La chiave per la risoluzione del suo problema sta infatti nell’interrogarsi, anche nel contesto di un percorso di psicoterapia, sulle cause di quel meccanismo che la porta a non riuscire ad avvicinare le persone, ad aprirsi con loro e ad intessere relazioni soddisfacenti di amicizia. Un caro saluto, Marta Corradi.
Buongiorno, da ciò che scrive sembra motivato a cambiare e se lcune dinamiche nostre dipendono da situazioni passate si può prendere in mano la propria vita. Può essere necessario prendere appuntamento per un percorso psicologico per acquisire fiducia e senso di sicurezza.
Tanti auguri!
Tanti auguri!
Buona sera, le esperienze passate sicuramente hanno contribuito a crearsi un' idea dell'altro e adesso nonostante il desiderio di relazionarsi, automaticamente mette in atto dei comportamenti protettivi. Avere quest' consapevolezza è un buon punto di partenza, il passo successivo è quello di aumentare le sue abilità sociali e comunicative. Una terapia potrebbe essere utile in questo senso, esplorando anche tratti di personalità che potrebbero portare a sentirsi più a suo agio in solitudine, nonostante il desiderio di crearsi una rete sociale e amicale. Rimango a disposizione per ulteriori domande. Buona serata!
Dott.ssa Chiara Pavia
Dott.ssa Chiara Pavia
Buonasera, il bullismo porta con sé tante insicurezze su se stessi e sull'altro.
Ha fatto un grande passo nello scriverci qui sul portale e chiedere consigli: vuol dire che probabilmente si sta ponendo in una nuova prospettiva verso se stesso. Chieda direttamente una consulenza psicologica per iniziare un percorso di crescita personale sulle sue insicurezze ma anche sulle sue potenzialità, che l'aiuteranno a porsi nei confronti di se stesso e degli altri in maniera diversa.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Ha fatto un grande passo nello scriverci qui sul portale e chiedere consigli: vuol dire che probabilmente si sta ponendo in una nuova prospettiva verso se stesso. Chieda direttamente una consulenza psicologica per iniziare un percorso di crescita personale sulle sue insicurezze ma anche sulle sue potenzialità, che l'aiuteranno a porsi nei confronti di se stesso e degli altri in maniera diversa.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Buonasera,
scrive di voler uscire dal guscio in cui è stato finora ed essere finalmente se stesso. Un buon punto di partenza, è sicuramente pronto per questo cambiamento. Richieda una consulenza psicologica per recuperare e valorizzare le sue risorse utili per affrontare le relazioni esterne. Un cordiale saluto
scrive di voler uscire dal guscio in cui è stato finora ed essere finalmente se stesso. Un buon punto di partenza, è sicuramente pronto per questo cambiamento. Richieda una consulenza psicologica per recuperare e valorizzare le sue risorse utili per affrontare le relazioni esterne. Un cordiale saluto
Gentile utente, le sue esperienze passate le hanno sicuramente lasciato una ferita profonda che fatica a rimarginarsi da sola e che provoca dolore ogni volta che viene sollecitata da esperienze connesse al passato. Così, più o meno consapevolmente, rispondiamo in modo difensivo, ognuno a suo modo. La voglia e la motivazione che esprime nel voler affrontare questa difficoltà é già un primo passo molto importante, ma per facilitare la risoluzione del problema le consiglio di rivolgersi ad un professionista, che potrà aiutarla a fare luce su aspetti più profondi, così da permetterle di comprendere come lei funziona in contesti sociali e perché. Questo permetterà di lavorare in seguito sugli aspetti di vulnerabilità, passati e presenti, consentendole di vivere più serenamente le interazioni sociali.
Un caro saluto
Un caro saluto
Salve, mi spiace per il disagio e per le situazioni molto spiacevoli avvenute in passato. Il bullismo costituisce uno di quegli eventi che lasciano un segno tangibile nella vita della persona. Non so se si è fatto aiutare durante quel periodo, attraverso un supporto psicologico; tuttavia credo che intraprenderlo adesso che la situazione le crea molto disagio possa esserle molto d'aiuto per elaborare i significati relati all'esperienza passata ed identificare i fattori di mantenimento delle sue preoccupazioni al fine di aiutarla a capire le difficoltà delle nuove amicizie.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Gentile utente, è possibile come afferma lei che il vissuto che racconta abbia un ruolo nella difficoltà che ora sente ad instaurare nuove amicizie, tuttavia meriterebbe di essere approfondito. Un percorso di psicoterapia può essere utile a rompere il guscio e permettere a se stesso di uscirne e agli altri di entrarci agevolmente. Un caro saluto, dott.ssa Silvia Azzolina
Per prima cosa notiamo insieme che lei ha comunque raggiunto dei risultati e che quindi ha di fatto delle risorse, Certo gli eventi che lei racconta non sono stati completamente favorevoli ma nonostante tutto lei sta continuando verso un suo obbiettivo legato a crearsi una cultura e una professionalità. Esprime un desiderio che non è solo quello di socializzare ma di esplodere di liberare rapidamente tutto se stesso che sente imprigionato. Perché non lavoriamo un pò su questo desidero e sulle insicurezze e paure che nasconde forse non è poi così difficile e forse le paure non sono così brutte. Quella che in questo sito spesso chiamiamo psicoterapia è un modo per far propri in maniera diversa dei comportamenti dei vissuti che agiscono in lei e di conseguenza riorganizzare la propria realtà che qualcuno di noi chiama in modi diversi come vissuti o comportamenti ma che in ultima analisi è il nostro modo di essere. Non sono cose poi così difficile e strane ma di solito tendiamo a voler far da soli pensiamo che chiedere un sostegno non sia facile ma non è così. Un primo passo lo ha già fatto ora valuti se continuare come può vedere ci sono molte persone che le hanno risposto. Un cordale saluto
Salve, credo che per lei sia importante lavorare sia sull'autostima che sul senso di adeguatezza.
Più che darle un consiglio non sarebbe meglio intraprendere un percorso di psicoterapia? Potrebbe in tal modo affrontare le proprie paure.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Più che darle un consiglio non sarebbe meglio intraprendere un percorso di psicoterapia? Potrebbe in tal modo affrontare le proprie paure.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente,
il bullismo e le violenze che ha subito sembrano aver lasciato delle tracce profonde in lei. E oggi, mentre vive una situazione decisamente migliore, purtroppo la condizionano ancora pesantemente. Sarebbe bene cercare di comprendere come queste esperienze hanno pesato sull'immagine che ha di se stesso e degli altri.
Da questo punto di vista, una consulenza psicologica è il miglior consiglio che potrei darle.
Lei teme un lavoro psicologico molto lungo, ma non è detto che sia così, e inoltre può essere un percorso di crescita ricco di soddisfazioni e di scoperte.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
il bullismo e le violenze che ha subito sembrano aver lasciato delle tracce profonde in lei. E oggi, mentre vive una situazione decisamente migliore, purtroppo la condizionano ancora pesantemente. Sarebbe bene cercare di comprendere come queste esperienze hanno pesato sull'immagine che ha di se stesso e degli altri.
Da questo punto di vista, una consulenza psicologica è il miglior consiglio che potrei darle.
Lei teme un lavoro psicologico molto lungo, ma non è detto che sia così, e inoltre può essere un percorso di crescita ricco di soddisfazioni e di scoperte.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
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Gentile utente, cosi come i colleghi che Le hanno risposto, suggerisco una psicoterapia per poter elaborare le esperienza dolorose del suo passato e per poter “esplodere” come Lei stesso riferisce. Questo termine indica una grande motivazione a cambiare, a stare meglio, e la giusta predisposizione ad intraprendere un percorso terapeutico.
Un caro saluto
G.Clementelli
Un caro saluto
G.Clementelli
Buongiorno, da quello che leggo lei è molto consapevole delle sue difficoltà e da dove possono provenire. Mi ha incuriosito la sua storia, fatta anche di sofferenza e di forza e coraggio. Qualora le andasse di approfondire e conoscerci, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente di mio dottore,
è comprensibile che essendo stato vittima di bullismo durante l'adolescenza possa aver sviluppato delle insicurezze che ad oggi non le consentano di entrare in relazione con gli altri. Magari avrebbe bisongo di supporto per poter col tempo riuscire ad acquisire maggior sicurezza in sè stesso e percepire il mondo come meno distruttivo. Ad oggi lei è un adulto e potrebbe riconscere pian piano col tempo che nessuno potrebbe farle pù del male e che i pericoli del passato soprattutto quelli vissuti da piccolo adesso non hanno più ragione di essere. Questo sarebbe possibile sperimentarlo solo attraverso l'aiuto di una psicoterapia che riterrei opportuno iniziasse quanto prima. Le auguro vivamente riesca a trovare la forza di iniziare un percorso quanto prima.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
è comprensibile che essendo stato vittima di bullismo durante l'adolescenza possa aver sviluppato delle insicurezze che ad oggi non le consentano di entrare in relazione con gli altri. Magari avrebbe bisongo di supporto per poter col tempo riuscire ad acquisire maggior sicurezza in sè stesso e percepire il mondo come meno distruttivo. Ad oggi lei è un adulto e potrebbe riconscere pian piano col tempo che nessuno potrebbe farle pù del male e che i pericoli del passato soprattutto quelli vissuti da piccolo adesso non hanno più ragione di essere. Questo sarebbe possibile sperimentarlo solo attraverso l'aiuto di una psicoterapia che riterrei opportuno iniziasse quanto prima. Le auguro vivamente riesca a trovare la forza di iniziare un percorso quanto prima.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao! Dalle tue parole è chiaro che le esperienze passate oggi ti stanno condizionando molto, nei vissuti emotivi che esperisci e nella paura del rapportarti con l'altro. Considera una consulenza psicologica così da poter mettere distanza con il tuo passato, chiarirlo e curarlo e poterti affacciare ad un futuro più proficuo. Saluti.
Salve, l'avere piena consapevolezza di questa difficoltà
rappresenta un punto di partenza per cercare una possibile soluzione. Il vissuto da te riportato sicuramente ha lasciato delle tracce che si ripercuotono nelle relazioni attuali. Come proposto dai colleghi, richiedere una consulenza psicologica può aiutarti a capire come modificare questa situazione particolare. Saluti.
rappresenta un punto di partenza per cercare una possibile soluzione. Il vissuto da te riportato sicuramente ha lasciato delle tracce che si ripercuotono nelle relazioni attuali. Come proposto dai colleghi, richiedere una consulenza psicologica può aiutarti a capire come modificare questa situazione particolare. Saluti.
Buonasera! E' vero che esperienze pregresse come quelle a cui ha accennato possono concorrere a rinchiudersi in un "guscio", ma è anche vero che se le ha subite sicuramente ci sono dinamiche che sarebbe utile indagare. Ha 22 anni e una psicoterapia può giovare nello strutturare modalità più sane prima che si cristallizzino creando ansie più profonde.
Spero di essere stata chiara e rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Dott.ssa Valeria Randisi
Spero di essere stata chiara e rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Dott.ssa Valeria Randisi
Essere consapevoli delle problematiche ed avere la volontà di affrontarle è il primo passo verso la ripresa.
Consiglio un professionista che possa accompagnarvi in questo viaggio e in cui riporre la vostra fiducia.
MMM
Consiglio un professionista che possa accompagnarvi in questo viaggio e in cui riporre la vostra fiducia.
MMM
Buongiorno, la difficoltà che esprime nelle sue relazioni sociali è molto più comune di quanto non si pensi. La problematica in questo iter può nascere su differenti livelli: aspettative delle risposte dell'altro, aspettative sul grado di piacevolezza relazionale da raggiungere, una iper attenzione al nostro modo di parlare o di gesticolare che ci porta a distrarci dall'interazione, la paura del rifiuto e così via.
Come lei giustamente sottolinea, l'evitamento induce un circolo vizioso il cui esito finale è quello di creare ancor più difficoltà relazionali e isolamento.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a chiarire bene quali sono i vissuti che la portano a sentire questo blocco e questa distanza dall'altro e ad applicare nuovi strumenti di relazioni sociale. Esistono, infatti, programmi specifici di traning di social skill che potranno essere applicati con esposizioni graduali, accompagnandola in quello che è un normale processo di apprendimento.
dott De Rosa Saccone
Come lei giustamente sottolinea, l'evitamento induce un circolo vizioso il cui esito finale è quello di creare ancor più difficoltà relazionali e isolamento.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a chiarire bene quali sono i vissuti che la portano a sentire questo blocco e questa distanza dall'altro e ad applicare nuovi strumenti di relazioni sociale. Esistono, infatti, programmi specifici di traning di social skill che potranno essere applicati con esposizioni graduali, accompagnandola in quello che è un normale processo di apprendimento.
dott De Rosa Saccone
Buongiorno, proprio perché la questione è molto più lunga e complessa le suggerisco di consultare uno psicologo con cui condividere le sue difficoltà relazionali ed emotive che le rendono faticoso fare nuove amicizie e costruire una rete sociale di supporto più ampia.
Con uno psicologo può far esperienza di sentirsi validato nelle sue difficoltà e nei suoi vissuti emotivi.
Nella relazione con lo psicologo, anche con varie tecniche tra cui il role play, si può far palestra di risorse relazionali da portare poi nella propria vita quotidiana.
Non solo, diventa importante soprattutto esplorare ciò che la ostacola nell’interazione con gli altri e nell’ esporsi agli altri. Quali emozioni accompagnano queste difficoltà? Ad esempio, paura del giudizio? Mi aspetto di essere rifiutato? Etc
Chi ha vissuto esperienze dolorose di bullismo ne rimane inevitabilmente ferito. Prendersi cura di quelle ferite e acquisire consapevolezza di come quelle esperienze influenzano il suo presente è un aspetto importante.
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi
Con uno psicologo può far esperienza di sentirsi validato nelle sue difficoltà e nei suoi vissuti emotivi.
Nella relazione con lo psicologo, anche con varie tecniche tra cui il role play, si può far palestra di risorse relazionali da portare poi nella propria vita quotidiana.
Non solo, diventa importante soprattutto esplorare ciò che la ostacola nell’interazione con gli altri e nell’ esporsi agli altri. Quali emozioni accompagnano queste difficoltà? Ad esempio, paura del giudizio? Mi aspetto di essere rifiutato? Etc
Chi ha vissuto esperienze dolorose di bullismo ne rimane inevitabilmente ferito. Prendersi cura di quelle ferite e acquisire consapevolezza di come quelle esperienze influenzano il suo presente è un aspetto importante.
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi
Caro lettore,
Grazie per aver condiviso la sua storia con tanta apertura. Il percorso che descrive - dal bullismo e l'emarginazione alla voglia di "esplodere" ed essere se stesso - richiede un coraggio che lei sta già dimostrando.
Le esperienze traumatiche del passato, specialmente durante l'adolescenza, lasciano segni profondi nel nostro modo di relazionarci. Lo "scudo" di cui parla è stato una protezione necessaria in un momento difficile. Il problema è che le difese che ci salvano in un periodo possono diventare prigioni in un altro.
La sua consapevolezza è già un passo importante. Lei comprende chiaramente le dinamiche: sa di avere difficoltà ad approfondire le relazioni, riconosce che gli altri non la cercano perché hanno già i loro circoli sociali, e capisce che il cambiamento deve partire da lei. Questa lucidità è preziosa.
Alcuni suggerimenti pratici:
Iniziare gradualmente: Non cerchi di trasformarsi da un giorno all'altro. Scelga una persona con cui si sente più a suo agio e provi a fare una domanda personale in più del solito. Piccoli passi.
Contesti strutturati: Partecipare ad attività universitarie, gruppi di studio o associazioni può facilitare le interazioni perché c'è un'attività condivisa che riduce la pressione sociale.
Accettare la vulnerabilità: Aprirsi significa rischiare. Non tutte le persone risponderanno positivamente, ma questo non è un fallimento - è semplicemente trovare le persone giuste.
Lavorare sull'autostima: Il bullismo può aver minato la sua percezione del proprio valore. Ricordi che merita connessioni autentiche.
La frase "voglio esplodere ed essere me stesso" è potente. Suggerisce che il suo vero io è lì, in attesa. Il processo di rimozione dello scudo è graduale, ma ogni piccola apertura conta.
Consideri anche la possibilità di un supporto psicologico, particolarmente utile per elaborare le esperienze passate e sviluppare strategie concrete per le relazioni sociali.
Il fatto che abbia già alcuni amici con cui esce è un'ottima base. Non tutti devono avere cerchie sociali ampissime - la qualità conta più della quantità.
Un caro saluto e in bocca al lupo per il suo percorso.
Grazie per aver condiviso la sua storia con tanta apertura. Il percorso che descrive - dal bullismo e l'emarginazione alla voglia di "esplodere" ed essere se stesso - richiede un coraggio che lei sta già dimostrando.
Le esperienze traumatiche del passato, specialmente durante l'adolescenza, lasciano segni profondi nel nostro modo di relazionarci. Lo "scudo" di cui parla è stato una protezione necessaria in un momento difficile. Il problema è che le difese che ci salvano in un periodo possono diventare prigioni in un altro.
La sua consapevolezza è già un passo importante. Lei comprende chiaramente le dinamiche: sa di avere difficoltà ad approfondire le relazioni, riconosce che gli altri non la cercano perché hanno già i loro circoli sociali, e capisce che il cambiamento deve partire da lei. Questa lucidità è preziosa.
Alcuni suggerimenti pratici:
Iniziare gradualmente: Non cerchi di trasformarsi da un giorno all'altro. Scelga una persona con cui si sente più a suo agio e provi a fare una domanda personale in più del solito. Piccoli passi.
Contesti strutturati: Partecipare ad attività universitarie, gruppi di studio o associazioni può facilitare le interazioni perché c'è un'attività condivisa che riduce la pressione sociale.
Accettare la vulnerabilità: Aprirsi significa rischiare. Non tutte le persone risponderanno positivamente, ma questo non è un fallimento - è semplicemente trovare le persone giuste.
Lavorare sull'autostima: Il bullismo può aver minato la sua percezione del proprio valore. Ricordi che merita connessioni autentiche.
La frase "voglio esplodere ed essere me stesso" è potente. Suggerisce che il suo vero io è lì, in attesa. Il processo di rimozione dello scudo è graduale, ma ogni piccola apertura conta.
Consideri anche la possibilità di un supporto psicologico, particolarmente utile per elaborare le esperienze passate e sviluppare strategie concrete per le relazioni sociali.
Il fatto che abbia già alcuni amici con cui esce è un'ottima base. Non tutti devono avere cerchie sociali ampissime - la qualità conta più della quantità.
Un caro saluto e in bocca al lupo per il suo percorso.
Ciao,
capisco bene quanto possa essere difficile aprirsi agli altri dopo esperienze di bullismo o esclusione. È naturale che per proteggerti, tu abbia costruito uno “scudo” che oggi però ti fa sentire bloccato.
Il fatto che tu voglia cambiare è già un segnale di grande forza e consapevolezza. Puoi iniziare con piccoli passi, come condividere un commento, una battuta, un gesto di disponibilità, senza forzarti a fare subito amicizia. Le relazioni nascono gradualmente, quando ci sentiamo più sicuri.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarti ad elaborare le ferite del passato e a ritrovare fiducia nelle tue capacità relazionali. La parte di te che vuole “uscire dal guscio” è già pronta, va solo accompagnata con gentilezza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Martina Rocchetti
capisco bene quanto possa essere difficile aprirsi agli altri dopo esperienze di bullismo o esclusione. È naturale che per proteggerti, tu abbia costruito uno “scudo” che oggi però ti fa sentire bloccato.
Il fatto che tu voglia cambiare è già un segnale di grande forza e consapevolezza. Puoi iniziare con piccoli passi, come condividere un commento, una battuta, un gesto di disponibilità, senza forzarti a fare subito amicizia. Le relazioni nascono gradualmente, quando ci sentiamo più sicuri.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarti ad elaborare le ferite del passato e a ritrovare fiducia nelle tue capacità relazionali. La parte di te che vuole “uscire dal guscio” è già pronta, va solo accompagnata con gentilezza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Martina Rocchetti
Sai, quello che hai raccontato è qualcosa che molte persone vivono, anche se spesso non lo dicono. Il fatto che tu abbia avuto esperienze di bullismo e emarginazione durante gli anni della scuola ha sicuramente lasciato delle tracce. Non sono solo ricordi: sono ferite che, anche se non sanguinano più, a volte fanno ancora male. E queste ferite possono influenzare il modo in cui ci relazioniamo con gli altri, anche quando il contesto è cambiato e non c’è più pericolo.
Quello che mi colpisce è che tu hai già fatto tanta strada. Hai degli amici con cui esci, hai voglia di cambiare, sei consapevole di ciò che ti blocca. Questo è un punto di partenza prezioso. Non sei ferma: sei in movimento, anche se a volte ti sembra di girare in tondo.
Quel guscio che senti intorno a te non è un difetto. È una protezione che hai costruito per sopravvivere a momenti difficili. Ti ha aiutato a non farti troppo male. Ma ora, quel guscio ti impedisce di vivere pienamente. E tu lo sai, lo senti. Hai voglia di “esplodere”, di essere te stessa, di lasciarti andare. Questo desiderio è il segnale che sei pronta per un cambiamento.
Perché è difficile fare nuove amicizie?
Non è perché non sei capace. È perché la paura del rifiuto è ancora lì, anche se non si vede. Quando parli con qualcuno, magari riesci a chiedere qualcosa di pratico, ma poi ti blocchi. È come se ci fosse una voce dentro di te che dice: “Non andare oltre, potresti non piacere, potresti essere ignorata”. E allora ti fermi. E gli altri, che magari sono già in gruppi consolidati, non si accorgono di quanto tu vorresti entrare.
Ma questo non significa che non puoi farlo. Significa solo che hai bisogno di tempo, pazienza e piccoli passi.
Inizia con una domanda in più
Quando parli con qualcuno, prova ad aggiungere una piccola curiosità: “Ti è piaciuto quel corso?” oppure “Come ti trovi con quel professore?”. Sono domande leggere, ma aprono la porta.
Sii gentile con te stessa; Spesso ci parliamo in modo duro: “Non sono interessante”, “Non mi cercano perché non valgo”. Prova a cambiare tono dentro di te. Dì: “Sto imparando”, “Sto facendo del mio meglio”, “Merito di essere conosciuta”.
Se vorrai iniziare un percorso con consolidare tutto quanto detto finore sarò pronta ad accoglierti.
Un saluto
Quello che mi colpisce è che tu hai già fatto tanta strada. Hai degli amici con cui esci, hai voglia di cambiare, sei consapevole di ciò che ti blocca. Questo è un punto di partenza prezioso. Non sei ferma: sei in movimento, anche se a volte ti sembra di girare in tondo.
Quel guscio che senti intorno a te non è un difetto. È una protezione che hai costruito per sopravvivere a momenti difficili. Ti ha aiutato a non farti troppo male. Ma ora, quel guscio ti impedisce di vivere pienamente. E tu lo sai, lo senti. Hai voglia di “esplodere”, di essere te stessa, di lasciarti andare. Questo desiderio è il segnale che sei pronta per un cambiamento.
Perché è difficile fare nuove amicizie?
Non è perché non sei capace. È perché la paura del rifiuto è ancora lì, anche se non si vede. Quando parli con qualcuno, magari riesci a chiedere qualcosa di pratico, ma poi ti blocchi. È come se ci fosse una voce dentro di te che dice: “Non andare oltre, potresti non piacere, potresti essere ignorata”. E allora ti fermi. E gli altri, che magari sono già in gruppi consolidati, non si accorgono di quanto tu vorresti entrare.
Ma questo non significa che non puoi farlo. Significa solo che hai bisogno di tempo, pazienza e piccoli passi.
Inizia con una domanda in più
Quando parli con qualcuno, prova ad aggiungere una piccola curiosità: “Ti è piaciuto quel corso?” oppure “Come ti trovi con quel professore?”. Sono domande leggere, ma aprono la porta.
Sii gentile con te stessa; Spesso ci parliamo in modo duro: “Non sono interessante”, “Non mi cercano perché non valgo”. Prova a cambiare tono dentro di te. Dì: “Sto imparando”, “Sto facendo del mio meglio”, “Merito di essere conosciuta”.
Se vorrai iniziare un percorso con consolidare tutto quanto detto finore sarò pronta ad accoglierti.
Un saluto
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