Salve,ho 22 anni e per problemi di sonno il neurologo mi ha fatto fare una risonanza, è emerso che h

21 risposte
Salve,ho 22 anni e per problemi di sonno il neurologo mi ha fatto fare una risonanza, è emerso che ho una ciste aracnoidea di 2,5 cm che determina rimodellamento e assottigliamento della teca cranica in corrispondenza( assenti rinforzi patologici di segnale) . Normale parenchima cerebrale. Vorrei sapere se questa potesse essere la causa di un mio senso di de realizzazione più o meno continuativo durante la giornata, è come se fossi sempre in pilota automatico... mi mette abbastanza ansia e a volte difficoltà in situazioni in cui devo essere " ReAttivo " O se probabilmente la causa è di tipo psicologico. ( non mi drogo, non fumo, non bevo e faccio sport)
Grazie
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di trovare le risposte che cerca ed indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe opportuno Inoltre a prendere strategie utili per fronteggiare le situazioni problematiche.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile ragazzo, dovrebbe porre questa domanda al neurologo che le ha fatto fare la risonanza. Se, poi, al di là della risposta, avverte la necessità di approfondire delle tematiche personali, allora si rivolga ad uno psicoterapeuta. Mi rendo disponibile , anche online.
Buona giornata,
Rosella Pettinari
Salve, è sicuramente una situazione che va risolta a più livelli, io le suggerisco di trovare un professionista che lavora in equipe in modo da poter cogliere insieme gli effetti organici e quelli psicologici.
Saluti
Massimiliano
Salve, rivolga questa domanda al neurologo che le ha fatto la visita.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Sul senso di derealizzazione collegato alla cisti aracnoidea dovrebbe chiedere al neurologo. Inoltre cosa intende per deralizzazione? Cosa avverte o non avverte?.
mi sembra sia normalmente preoccupato e in ansia per questo. L'ansia è un 'emozione che ci segnale qualcosa. Tuttavia si potrebbe entrare in un circolo vizioso disfunzionale. Nel suo caso mi sembra una reazione emotiva normale e funzionale che l'ha portata a chiedere chiarimenti. Ascolti la sua ansia e rivolga al neurologo le sue preoccupazioni, descrivendo in maniera dettagliata cosa intende per derealizzazione.
Buona serata,

Dott.ssa Chiara Pavia
Salve gentile ragazzo per dare una risposta sensata occorrerebbe fare un'anamnesi più accurata. Comunque Il disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione è caratterizzato da una persistente o ricorrente sensazione di scollegamento dal proprio corpo o dai propri processi mentali, come se si stesse osservando la propria vita dall’esterno (depersonalizzazione), e/o dalla sensazione di essere dissociato dall’ambiente circostante (derealizzazione). La causa è un forte stress psichico. Se nel suo caso ci sia una causa neurologica identificabile potrebbe chiederlo al neurologo che la sta seguento. Dopodichè indirizzeremo l'indagine altrove
Gentile Utente la presenza di un elemento di tipo organico che potrebbe causare una serie di conseguenze deve farle valutare l'opportunità di un ulteriore approfondimento legato all'ambito medico. Sicuramente esistono nella sua zona di residenza dei centri specializzati in ambito neurologico che può consultare o comunque il suo medico di fiducia sarà in grado di fornirle questa indicazione. E molto probabile che questa situazione di tipo organico sta avendo un peso anche sugli aspetti psicologici ma è una buona prassi eseguire prima delle ulteriori valutazioni mediche per stabilire la relazione fra la "ciste aracnoidea" e i suoi sintomi. In ogni caso un consulto psicologico è un possibilità che permette di valutare come la sua condizione psicologica risente di questa situazione. Le ricordo, comunque, la necessità di una ulteriore consulenza medica. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio Dottore,
sarebbe utile rivolgere la sua domanda al suo neurologo.
Piuttosto, come si sente rispetto a quello che le è stato rimandato, a quello che è emerso dagli esami clinici?
Potrebbe essere utile un lavoro psicologico come spazio di contenimento e di elaborazione delle proprie angosce e dei propri vissuti.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera, questa domanda dovrebbe porla al neurologo o ad uno psichiatra. Inoltre sarebbe importante capire cosa intende lei per derealizzazione, quando questa sintomatologia si verifica e cosa le succede nello specifico. Nel caso gli altri specialisti escludano cause organiche, allora potrà decidere di iniziare un percorso psicologico. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve,

non deve essere facile vivere con questo senso di costante derealizzazione. Innanzitutto, le suggerisco di consultare il suo neurologo per verificare se questo può essere un sintomo associato alla sua situazione. In ogni caso, un percorso psicologico potrebbe esserle molto utile: se si trattasse di una condizione fisiologica, si potrebbe lavorare su un miglior adattamento e sul trovare strategie per alleviare l'ansia e lo stress che questo le produce. Se invece vi fossero cause psicologiche, potrebbe indagarle e risolverle

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Caro ragazzo, queste domande importanti devono avere una spiegazione precisa e chiara che deve essere cercata nel neurologo.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Federica Leonardi
Caro utente, mi dispiace per la sua situazione. Ritengo opportuno che rivolga questa domanda al suo neurologo. Tuttavia data la situazione particolare se dovesse sentire la necessità di contattare un* psicoterapeuta per affrontare quanto sta accadendo consideri la possibilità di chiedere una consulenza.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
Buonasera, è possibile, in base alla localizzazione della ciste che questa, per effetto di compressione sul parenchima cerebrale, le provochi la sensazione di derealizzazione. La questione andrebbe sicuramente approfondita prima da un punto di vista neurologico/neurochirurgico e da un punto di vista psicologico, soprattutto per l’ansia che questa situazione le provoca. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto.
Buongiorno,capisco perfettamente la sua preoccupazione.Certo un parere neurologico è necessario ,ma sarebbe da aiuto un accompagnamento psicologico in questa fase difficile.A volte quando l ansia è elevata può succedere che la difesa psicologica sia proprio quella di provare una depersonalizzazione che ci porta ad una sorta di estraneazione psichica.In queste situazioni psicoterapeuta e neurologo devono lavorare in equipe . Disponibile le faccio molti auguri dottssa Luciana Harari
Buonasera, le consiglio di rivolgere la domanda al neurologo o al suo medico di base.
Dott.ssa Giulia Proietti
Salve, si rivolga al neurologo e al suo medico di base. Sarebbe comunque utile consultare anche uno psicologo per intraprendere eventualmente un percorso
Buonasera, mi dispiace per quanto riguarda il suo disturbo fisiologico che per spiegazione più approfondite dovrà rivolgersi al professionista che la sta curando. Inoltre se invece vorrebbe elaborare dei pensieri o dei disturbi psicologici potrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la potrebbe aiutare psicologicamente, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera. Dovrebbe porre questa domanda al neurologo per capire se la viste può esserne la causa. Una volta appuranti questo le suggerisco comunque un percorso psicologico per affrontare queste sensazioni dolorose. Buona serata Chiara Tomassoni
Gentile utente, la domanda che pone è strettamente fisiologica. Il nesso di cui parla è da chiedere al neurologo che l'ha visitata perché di sua competenza. In caso di risposta negativa, la derealizzazione si può trattare in un percorso con uno psicoterapeuta o con uno psichiatra che gli prescriva, eventualmente, dei farmaci da affiancare alla psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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