Salve, ho 17 anni e soffro da qualche anno (con alti e bassi) di pensieri suicidi. Ultimamente però
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risposte
Salve, ho 17 anni e soffro da qualche anno (con alti e bassi) di pensieri suicidi. Ultimamente però sono diventati sempre più frequenti, non sono più solo suicidi ma anche di autolesionismo e si presentano quasi quotidianamente. Come posso fare? Posso rivolgermi a uno psicologo senza il consenso dei miei genitori anche se sono un minore?
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Nel suo caso, essendo minore, per intraprendere un percorso di psicoterapia serve il consenso dei suoi genitori.
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Salve, la sua condizione anagrafica non consente ad un professionista di lavorare con lei in una psicoterapia. E' necessario il consenso dei suoi genitori. Sicuramente se pone questa domanda ha dei validi motivi ma la situazione più semplice è parlare con i suoi genitori. Un cordiale saluto
Buongiorno, mi permetto di darti del tu visto la tua giovane età. Mi spiace Innanzitutto per la situazione ed il disagio che stai vivendo. Hai provato a parlarne con i tuoi genitori? Hai avuto la possibilità di chiedere ai tuoi genitori se possono aiutarti nell'intraprendere un percorso psicologico? Ritengo che, considerata la situazione, sia necessario intraprendere un percorso al più presto al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei tuoi sintomi.
Cordialmente, Dott. FDL
Cordialmente, Dott. FDL
Caro utente, mi dispiace molto per il disagio che vivi.
Come ti hanno confermato i colleghi, è proprio necessario il consenso dei tuoi genitori per intraprendere il percorso di cui hai bisogno.
Il primo passo da fare è quindi parlarne con loro e successivamente contattare uno psicoterapeuta.
Un caro saluto
Come ti hanno confermato i colleghi, è proprio necessario il consenso dei tuoi genitori per intraprendere il percorso di cui hai bisogno.
Il primo passo da fare è quindi parlarne con loro e successivamente contattare uno psicoterapeuta.
Un caro saluto
Ciao, le tue parole mi fanno sentire triste e mi arriva solitudine. Tuttavia la legge stabilisce che, essendo minore, sia necessario il consenso dei genitori per poter intraprendere un percorso di sostegno psicologico. Potresti utilizzare questa situazione come un'occasione per uscire dal tuo isolamento, esplicitando ai tuoi genitori la tua volontà di incontrare uno psicologo. Un grande in bocca al lupo, dott.ssa Marinella Balocco
Salve, per iniziare un percorso di psicoterapia è necessario il consenso dei genitori quando si è minori. puoi provare a parlarne con loro, proponendo un incontro conoscitivo con l* psicolog* tutti insieme, in alternativa puoi parlarne con qualche adulto di cui ti fidi e vedere se può aiutarti a parlarne con i tuoi genitori.
Gentile utente, capisco il disagio che sta vivendo e tutte le conseguenze che le porta. Il consiglio più utile che mi sento darle è contattare uno psicoterapeuta e parlare con i tuoi genitori per il consenso al trattamento dato che non ha ancora 18 anni di età. Cordiali saluti. Dott. Emiliano Tavanxhiu
Salve! essendo ancora minorenne c'è bisogno del consenso dei tuoi genitori! La situazione che descrivi sembra alquanto preoccupante, quindi non tarderei nell'anticipare ai tuoi genitori che hai bisogno di un supporto psicologico. D'altra parte le priorità in gioco sei tu.
Gentile Utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sta provando. Penso che sia importante che provi a parlarne con i suoi genitori, spiegando semplicemente che si trova in un momento difficile e che avrebbe bisogno di confrontarsi con uno specialista. In quanto essendo minorenne è necessario il consenso dei suoi genitori.
Un caro saluto
Un caro saluto
ciao cara/a,
legalmente occorre il consenso dei tuoi genitori, per inizare una psicoterapia. Se, però, lasciamo da parte il piano legale, ti chiederei, il perchè vorresti nasconderglielo...
forse, dico, forse, il punto è proprio questo...
fammi sapere, se ti va, ma ti invito a richiedere un aiuto il prima possibile
a presto
legalmente occorre il consenso dei tuoi genitori, per inizare una psicoterapia. Se, però, lasciamo da parte il piano legale, ti chiederei, il perchè vorresti nasconderglielo...
forse, dico, forse, il punto è proprio questo...
fammi sapere, se ti va, ma ti invito a richiedere un aiuto il prima possibile
a presto
Buonasera, per intraprendere un percorso psicologico è indispensabile il consenso dei genitori. Considerando che stai vivendo una situazione di forte difficoltà ti invito a prendertene cura al più presto. Ti auguro buone cose Dottoressa Valentina Ferarrelli
Caro/a utente, ha avuto molto coraggio a presentarci il suo problema. Non dev'essere semplice convivere con questi pensieri che si trasformano ahimè in atti autolesivi. Dietro a ciò c'è un mondo e su internet ormai ci sono mille spiegazioni possibili. Ma da persona in primis e da psicologa poi, la esorto a parlarne con i suoi genitori. Vista la gravità della situazione mi auguro non esitino ad aiutarla ad avviare una psicoterapia. Ci sarebbe, volendo, anche un altro modo per metterli al corrente di questa enorme sofferenza: farlo insieme ad uno specialista in una prima seduta di consultazione in cui siate presenti voi tre, per poi proseguire con colloqui individuali. Resto a disposizione per ulteriori specifiche in merito! In bocca al lupo e forza! Il primo passo è già stato compiuto.
Un abbraccio, Dott.ssa Valentina Maggiore
Un abbraccio, Dott.ssa Valentina Maggiore
Caro, essendo ancora minorenne è necessario il consenso dei tuoi genitori per iniziare una psicoterapia. Essendo la tua situazione sicuramente di grande disagio e sofferenza, vedrai che parlandogliene capiranno e ti aiuteranno! Rimango disponibile per qualsiasi altro chiarimento. Saluti
Ciao. Certo, con il consenso dei tuoi puoi iniziare un percorso psicologico. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, come altri colleghi hanno sottolineato ha dimostrato molto coraggio e direi anche una buona dose di risponsabilità nell'esporre "pubblicamente" questo suo vissuto, le consiglio di parlarne con i suoi genitori, apertamente, e di valutare assieme a loro le azioni da intraprendere. Confermo che, per un consulto psicologico, in quanto minorenne, è necessario il consenso scritto di entrambi i suoi genitori. In bocca al lupo. DC
Buon pomeriggio, ha fatto bene a scrivere è importante condividirlo anche se non semplice.
Si può trovare il modo di comunicarlo ai suoi genitori, esplicitando che in questo momento sente il bisogno di un supporto psicologico. Può partire inizialmente solo da qui.
Un'altra soluzione, per parlare con uno psicologo e chiedere aiuto, può essere lo sportello d'ascolto scolastico.Il consenso da i genitori serve per entrambi i casi. Forse a scuola sono stati già firmati.
Si può trovare il modo di comunicarlo ai suoi genitori, esplicitando che in questo momento sente il bisogno di un supporto psicologico. Può partire inizialmente solo da qui.
Un'altra soluzione, per parlare con uno psicologo e chiedere aiuto, può essere lo sportello d'ascolto scolastico.Il consenso da i genitori serve per entrambi i casi. Forse a scuola sono stati già firmati.
Buonasera,
per iniziare un percorso di psicoterapia serve il consenso di entrambi i genitori.
Se dovessi aver timore di farlo, puoi provare a parlarne a scuola con qualche insegnante o adulto di fiducia.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Romanelli
per iniziare un percorso di psicoterapia serve il consenso di entrambi i genitori.
Se dovessi aver timore di farlo, puoi provare a parlarne a scuola con qualche insegnante o adulto di fiducia.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Romanelli
Salve, serve necessariamente il consenso dei suoi genitori. Intanto però potrebbe rivolgersi al consultorio della sua città in modo da avere informazioni più chiare ed esaustive in merito.
Resto comunque a sua disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Resto comunque a sua disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Salve, come le hanno già detto occorre il consenso dei suoi genitori.
Un saluto,
MMM
Un saluto,
MMM
Buonasera, mi dispiace molto per il disagio espresso. Comprendo il peso di quanto senti e descrivi, tuttavia però come già comunicato dai colleghi, è fondamentale il consenso dei genitori. Un caro saluto
Buongiorno,
In caso di minori la legge (art. 31 codice deontologico) è molto chiara e prevede che un minorenne possa usufruire di sedute psicologiche solo previo consenso informato dei genitori. Lo psicologo è proprio tenuto, quando si trova davanti un minore, a chiedere ai genitori (o chi ne fa le veci) di firmare il consenso informato, senza il quale non è possibile procedere con la seduta. Si può prescindere dal consenso informato dei genitori nel caso in cui sia l’autorità legalmente competente o strutture legislativamente preposte che richiedono l’aiuto psicologico per il minore.
La risposta in linea di massima è dunque no, un minore non può andare dallo psicologo senza il consenso dei genitori.
Potrebbe in alternativa provare ad andare ad un consultorio, dove ci sono psicologi che possono vederla per un primo incontro conoscitivo. Anche qui però, se dopo il primo incontro lo psicologo riterrà opportuno che lei intraprenda un percorso di aiuto psicologico, per procedere avrà bisogno del consenso dei suoi genitori. Lo stesso vale per lo sportello psicologico a scuola.
Il mio consiglio è quello di provare a parlare con i suoi genitori, cercando di spiegare loro come si sente e dicendogli che sente il bisogno di un supporto psicologico. Nel caso non capissero, potrebbe provare ad interpellare qualche altro membro della famiglia (nonni, zii) o anche insegnanti di cui si fida, che pensa potrebbero aiutarla a parlare con i suoi genitori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Palazzetti
In caso di minori la legge (art. 31 codice deontologico) è molto chiara e prevede che un minorenne possa usufruire di sedute psicologiche solo previo consenso informato dei genitori. Lo psicologo è proprio tenuto, quando si trova davanti un minore, a chiedere ai genitori (o chi ne fa le veci) di firmare il consenso informato, senza il quale non è possibile procedere con la seduta. Si può prescindere dal consenso informato dei genitori nel caso in cui sia l’autorità legalmente competente o strutture legislativamente preposte che richiedono l’aiuto psicologico per il minore.
La risposta in linea di massima è dunque no, un minore non può andare dallo psicologo senza il consenso dei genitori.
Potrebbe in alternativa provare ad andare ad un consultorio, dove ci sono psicologi che possono vederla per un primo incontro conoscitivo. Anche qui però, se dopo il primo incontro lo psicologo riterrà opportuno che lei intraprenda un percorso di aiuto psicologico, per procedere avrà bisogno del consenso dei suoi genitori. Lo stesso vale per lo sportello psicologico a scuola.
Il mio consiglio è quello di provare a parlare con i suoi genitori, cercando di spiegare loro come si sente e dicendogli che sente il bisogno di un supporto psicologico. Nel caso non capissero, potrebbe provare ad interpellare qualche altro membro della famiglia (nonni, zii) o anche insegnanti di cui si fida, che pensa potrebbero aiutarla a parlare con i suoi genitori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Palazzetti
caro utente sarebbe opportuno che lei ne parlasse con i suoi genitori cosi che la possano aiutare in questo momento cosi difficile. In secondo luogo potrebbe rivolgersi ad un consultorio o al csm della sua zona che possa prendere il carico la sua richiesta. Quello che sta passando è piu comune di quanto pensa e non è l'unico a viverlo però farsi aiutare e chiedere aiuto è il primo passo per volersi bene e fare qualcosa. Sicuramente può uscire dalla situazione anche se ora le sembra molto difficile.
Ciao,
intanto è importante che tu abbia trovato il coraggio di parlarne: significa che una parte di te desidera davvero stare meglio. I pensieri di autolesionismo o di morte non vanno mai ignorati, ma accolti e compresi, perché esprimono una sofferenza che ha bisogno di ascolto e di aiuto.
Puoi assolutamente rivolgerti a uno psicologo anche se sei minorenne: in genere serve il consenso dei genitori, ma molti servizi pubblici (come consultori o centri per adolescenti) offrono uno spazio di ascolto riservato anche ai ragazzi, in totale sicurezza e senza che tu debba affrontare tutto da solo.
Ti invito quindi a chiedere un appuntamento in un consultorio familiare o a parlarne con uno psicologo scolastico, spiegando cosa stai vivendo: non devi avere paura di chiedere aiuto, è proprio questo il primo passo per ritrovare un po’ di sollievo.
Dott.ssa Sara Petroni
intanto è importante che tu abbia trovato il coraggio di parlarne: significa che una parte di te desidera davvero stare meglio. I pensieri di autolesionismo o di morte non vanno mai ignorati, ma accolti e compresi, perché esprimono una sofferenza che ha bisogno di ascolto e di aiuto.
Puoi assolutamente rivolgerti a uno psicologo anche se sei minorenne: in genere serve il consenso dei genitori, ma molti servizi pubblici (come consultori o centri per adolescenti) offrono uno spazio di ascolto riservato anche ai ragazzi, in totale sicurezza e senza che tu debba affrontare tutto da solo.
Ti invito quindi a chiedere un appuntamento in un consultorio familiare o a parlarne con uno psicologo scolastico, spiegando cosa stai vivendo: non devi avere paura di chiedere aiuto, è proprio questo il primo passo per ritrovare un po’ di sollievo.
Dott.ssa Sara Petroni
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