Salve egregi dottori ho scoperto che mia moglie dopo 18 anni che siamo sposati ha avuto altre relazi

24 risposte
Salve egregi dottori ho scoperto che mia moglie dopo 18 anni che siamo sposati ha avuto altre relazioni quello che ho scoperto mi ha sconvolto mi ha cambiato la vita mi ha fatto perdere ogni certezza nonché fiducia in me stesso e mi ha tolto la forza di affrontare ogni cosa perché credevo che la mia famiglia fosse la cosa più importante della mia vita che il mio essere marito non sono stato all altezza della situazione sarei voluto essere l uomo migliore del mondo è il padre visto che abbiamo due figli migliore del mondo questo era il mio desiderio più grande che improvvisamente si è infranto. Il tradimento mi fa male non tanto per l atto fisico ma soprattutto perché lo vedo come se io non sia stato all altezza e per questo lei abbia cercato altro quello che mi fa male di più e che io sarei voluto essere l uomo migliore del mondo per mia moglie e quando penso che lei possa pensare che uno di questi uomini con cui ha avuto la relazione possa pensare che sia meglio di me e che si accontenta di stare con me ma sarebbe stata meglio con uno di questi questo pensiero mi fa impazzire ne ho sofferto non riesco a descrivervi quanto è tuttora ne soffro ogni giorno concludo col dirvi che ho avuto in questo periodo dopo tali scoperte momenti di discussioni e momenti difficili con mia moglie ma nonostante questo avendo deciso di voler continuare a stare insieme a lei e non distruggere la nostra famiglia ora non riesco più a trovare un modo per avere un rapporto con lei mi odia mi disprezza non abbiamo più un intimità e non so cosa fare e cosa pensare che il motivo possa essere quello che abbiamo affrontato che il motivo sia che si è resa conto e si vergogna e non riesce più a essere mia moglie che il motivo sia che non prova più niente per me tanto che e più di un anno che nemmeno dorme insieme a me ma dorme in un altra camera la vedo restia ogni volta che le dico di metterci ogni cosa sia successa alle spalle fare tesoro di quello che abbiamo capito siano stati errori e ricominciare a vivere volendoci bene lei proprio non vuole ricominciare io cosa posso fare se lei non ha questa volontà e per concludere le dico se non vuoi ricominciare e metterci tutto alle spalle lasciamoci lei preferisce restare insieme a me da estranei con quello che non ci fa stare bene ovviamente stando in questo modo piuttosto che lasciarci o ricominciare cosa posso fare vista la sua non volontà
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Salve,

Capisco quanto sia doloroso vivere una situazione così complessa. È interessante come lei si stia chiedendo quale possa essere il vero significato di ciò che è accaduto, e soprattutto perché si sente intrappolato in un equilibrio che sembra ormai insostenibile. Le è mai capitato di riflettere su come la sua visione di sé e del rapporto stiano evolvendo in questo momento di crisi? Cosa pensa che possa significare "ripartire", per lei e per la sua famiglia, se fosse possibile trovare una nuova forma di connessione?
Per approfondire questi aspetti, sono disponibile su consulenza, anche online.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi

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Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buon pomeriggio,
spiacente per la situazione che descrive. I rapporti sono investiti anche di desideri e progetti per cui immagino possa essere faticoso quando si scopre le cose diversamente.
Quello che in questo contesto Le consiglio è una presa in carico; se la moglie acconsente a condividere uno spazio di colloquio potreste intraprendere una terapia di coppia, diversamente può comunque occuparsi dell'emotività e il vissuto che vive attraverso incontri individuali di supporto.
Saluti
Dott.ssa Chiara Campagnano
Psicologo, Psicoterapeuta
Modena
Salve, consiglio un percorso di psicoterapia di coppia per ridefinire i vostri obiettivi. Un saluto
Dott.ssa Lucrezia Marletta
Psicologo, Psicologo clinico
San Pietro Clarenza
Salve, mi dispiace per la sua sofferenza. Ci sono tanti elementi che meriterebbero di essere approfonditi, per questo suggerisco di intraprendere un percorso di supporto psicologico o di coppia o, nel caso non si fosse disponibili entrambi, anche individuale. Resto a disposizione, saluti. Dott.ssa Lucrezia Marletta
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,

Comprendo il dolore profondo che sta vivendo e il senso di smarrimento che accompagna una situazione così complessa e delicata. Il tradimento non è solo una ferita alla fiducia nella coppia, ma può anche colpire profondamente l'autostima e il senso di valore personale, come sta sperimentando. È naturale porsi domande sul proprio ruolo nella relazione e cercare di comprendere cosa sia successo, ma è importante ricordare che il valore di una persona non è definito esclusivamente dal comportamento del partner.

Dal suo racconto emerge un forte desiderio di ricostruire il rapporto, ma anche la difficoltà di trovare una via d'uscita, soprattutto di fronte alla chiusura di sua moglie. In una relazione, entrambe le parti devono essere disposte a lavorare insieme per superare le difficoltà, e se uno dei due non ha questa volontà, diventa difficile ricostruire un rapporto autentico e sereno.

In questi casi, potrebbe essere utile un percorso di supporto psicologico individuale per aiutarla a gestire il dolore e la confusione emotiva, e, se fosse possibile, anche una terapia di coppia per comprendere meglio le dinamiche relazionali e valutare insieme il futuro della vostra relazione.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a elaborare questa esperienza e a trovare la strada più adatta per il suo benessere e quello della sua famiglia.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA








Dott.ssa Laura Fortunato
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Caro, capisco quanto sia difficile e sofferta per lei la situazione che si è creata con sua moglie. Non solo l'ha portata a mettere molto in discussione se stesso in un modo che l'affligge e abbatte la sua autostima, ma anche la mantiene in una situazione di distanza affettiva mentre lei vorrebbe poter ricominciare la vostra relazione. Penso che innanzitutto un supporto psicologico in questo momento le potrebbe essere d'aiuto per recuperare le forze dopo tanta sofferenza: rafforzarsi interiormente e ritrovare fiducia in se stesso; poi se lo sentirà giusto e sua moglie sarà d'accordo potreste iniziare una terapia di coppia per ricominciare la vostra relazione con nuove basi. Un caro saluto
Dott.ssa Monica Gionco
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Cadoneghe
Leggendo la sua storia personale raccontata qui, a mio avviso lei non si ritiene mai parte attiva nella coppia, con i figli, nella relazione ormai disgregata, ecc... Forse, vi sono comportamenti che puo' mettere in atto non tanto per essere il migliore del mondo(obiettivo molto ambizioso ma idealistico e pertanto irrealizzabile) ma per realizzare cio' che ritiene sia il meglio per se' indipendentemente dalla moglie, dai figli o dagli eventi pregressi. Cosa le ha insegnato cio' che è accaduto? Cosa potrebbe fare ora per stare meglio? Come potrebbe coltivare la sua relazione genitoriale con i figli? Quali sono le sue risorse, i suoi talenti, i suoi obiettivi? Parta da se', da cio' che puo' fare lei: se lei cambia anche tutto il resto, necessariamente, cambierà.
Dott. Michele Basigli
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Mi dispiace molto sapere che stai attraversando un momento così difficile e doloroso. È comprensibile che tu ti senta sconvolto e ferito dalla scoperta delle relazioni di tua moglie. Il tradimento può minare profondamente la fiducia e il senso di sicurezza in una relazione, e le emozioni che stai provando sono normali in una situazione di questo tipo.
È importante riconoscere che il tuo dolore non si basa solo sull'atto fisico del tradimento, ma anche sulla sensazione di inadeguatezza e di perdita di autostima che ne deriva. Questi sentimenti possono essere ancora più intensi quando ci si sente responsabili del benessere della propria famiglia e si desidera essere un partner e un genitore "migliore".
Se tua moglie sta mostrando resistenza nel voler lavorare sulla relazione, questo può essere molto frustrante e scoraggiante. Ecco alcuni suggerimenti per affrontare questa situazione:

1.Comunicazione aperta: Cerca di instaurare un dialogo aperto e onesto con tua moglie. Spiega come ti senti, ma cerca anche di ascoltare le sue emozioni e le sue esigenze. È fondamentale creare uno spazio sicuro dove entrambi possiate esprimere le vostre paure, insicurezze e desideri.

2.Consulenza di coppia: Considera l'idea di rivolgerti a un terapeuta di coppia. Un professionista può aiutarvi a esplorare i problemi sottostanti nella vostra relazione e fornire strumenti per comunicare in modo più efficace.

3.Prenditi cura di te stesso: In questo momento difficile, è importante anche prenderti cura del tuo benessere emotivo e fisico. Cerca attività che ti portino gioia e relax, e considera di parlare con un professionista della salute mentale per affrontare il tuo dolore e la tua ansia.

4.Dai tempo: La guarigione richiede tempo. Sia tu che tua moglie dovete avere la possibilità di elaborare ciò che è successo. Non forzare la situazione; a volte, il tempo può portare a una maggiore chiarezza e comprensione.

5.Valuta le tue opzioni: Se tua moglie non mostra volontà di lavorare sulla relazione, potrebbe essere necessario riflettere su cosa vuoi veramente per il tuo futuro. È importante che entrambi siate disposti a impegnarvi per ripristinare la vostra connessione.

6. Sii gentile con te stesso: Ricorda che non sei solo in questo e che il dolore che provi non definisce il tuo valore come persona o come partner. È normale avere momenti di crisi e incertezze in situazioni così complesse.

Infine, ricorda che ogni relazione è unica e che non esiste una soluzione "giusta" o "sbagliata". La cosa più importante è cercare di capire quali sono le esigenze e i desideri di entrambi, e lavorare insieme per trovare il percorso migliore per il futuro
Rimango a disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, capisco profondamente il dolore che sta vivendo. Scoprire un tradimento dopo 18 anni di matrimonio è un’esperienza sconvolgente che può minare le sue certezze, la fiducia in sé stesso e nella relazione. È del tutto naturale che si senta sopraffatto da emozioni contrastanti, dal desiderio di ricostruire alla sensazione di essere stato messo da parte, fino alla frustrazione per il fatto che sua moglie sembra distante e restia a ripartire. Uno degli aspetti più difficili del tradimento non è tanto l’atto in sé, ma il significato che si attribuisce a ciò che è accaduto. Lei sembra vivere questa ferita come una prova del fatto di non essere stato abbastanza per sua moglie, e la paura che uno di questi uomini possa essere stato "meglio di lei" la tormenta. È importante provare a spostare la prospettiva: il valore di una persona non si misura in base alla fedeltà dell’altro. Le scelte di sua moglie appartengono a lei, alle sue fragilità, alle sue motivazioni personali, e non sono necessariamente una valutazione del suo valore come uomo, marito o padre. Il punto centrale ora sembra essere la difficoltà nel ritrovare un equilibrio nella coppia. Lei ha scelto di restare, ha provato a ricostruire, ma si trova di fronte a una moglie distante, che non sembra voler ricominciare né lasciarla andare. Questa situazione di stallo è dolorosa, perché la blocca in una dinamica frustrante e demoralizzante. La domanda che si pone è molto importante: Cosa posso fare se lei non ha questa volontà? La risposta non è semplice, ma parte dalla consapevolezza che una relazione si può ricostruire solo se entrambi lo vogliono davvero. Il desiderio di "mettere tutto alle spalle" non può essere imposto, e se sua moglie non riesce a farlo, è possibile che abbia bisogno di più tempo, o che non riesca a gestire il senso di colpa, o ancora che dentro di sé abbia già chiuso la relazione ma non sia pronta ad ammetterlo. Lei, dal canto suo, ha il diritto di chiedersi se questa situazione sia sostenibile per il suo benessere. Ha già fatto molto, ha cercato di capire, ha provato a riavvicinarsi, ma se l’altra persona non risponde a questo tentativo, non può essere solo lei a lottare per due. In questi casi, la terapia di coppia potrebbe essere uno strumento prezioso per capire se esiste una possibilità di ricostruzione o se sia necessario prendere una strada diversa. Un altro aspetto importante è il suo benessere personale. Se continua a vivere con la sensazione di non valere abbastanza, rischia di logorarsi emotivamente e di mettere da parte il rispetto per sé stesso. È importante che, a prescindere dalla decisione che prenderà, lei possa ritrovare il suo equilibrio, anche attraverso un percorso individuale che l’aiuti a rielaborare questa esperienza dolorosa senza lasciarsi definire dal tradimento subito. Si dia il permesso di pensare anche a sé stesso, e non solo alla famiglia o alla relazione. A volte, il modo migliore per affrontare una crisi è prendersi un momento per capire cosa sia davvero giusto per sé. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Chiara Chessa
Psicologo, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno,
percepisco molta tensione nel suo modo di raccontare, che mi pare anche molto adeguata considerando la situazione che sta vivendo. Capisco che il suo dolore possa venire anche dall'immagine di "padre e marito migliore del mondo" che non riesce più a vedere per sè, oltre che al rapporto con sua moglie che non si sta ricucendo come avrebbe sperato. Consiglierei di procedere con un percorso per lei, che l'aiuti a costruire una nuova immagine di sè e/o un percorso di coppia per capire quali margini di ricostruzione possano esserci.
Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Chessa
Dott.ssa Veronica Bertoncelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Capisco quanto ciò che sta vivendo possa essere destabilizzante, al punto da farle perdere ogni certezza. Quello che credeva essere la realtà del suo mondo si è infranto e non tanto per il tradimento quanto perchè pensa che lei sarebbe dovuto essere un uomo migliore per sua moglie. Arrivando poi a pensare che sua moglie si accontenta di stare con lei. E questo pensiero è autodistruttivo, sopratutto per la sua autostima perchè non si rende conto che correndo dietro a sua moglie a lungo andare rischia di perdere se stesso oltre che lei. Al punto da arrivare a non considerare forse se stesso ma solo sua moglie senza accorgersi che la perderà ulteriormente. Si chiama tango delle relazioni: uno rincorre e uno scappa. Quando si perde fiducia in sé stessi, tutto sembra fermo a quel momento in cui tutto è andato in frantumi. Tutto si ferma e non si riesce a farsene una ragione. E più si cerca di far cambiare le cose, più le cose peggiorano. E più si rincorre l'altro e più si perde lui e se stessi.

Qui vedo però un possibilità: quella di bloccare le dinamiche disfunzionali e trovare strategie concrete per affrontare la situazione, anche quando l’altro non collabora.

Se desidera strumenti pratici per ritrovare chiarezza e forza decisionale, possiamo iniziare insieme da qui.
Mi scriva pure, se ha bisogno di maggiori informazioni.

Dott.ssa Veronica Bertoncelli
Buongiorno, alla luce del suo racconto credo che un percorso di coppia nel vostro caso sia indispensabile e per una pluralità di motivi. La psicoterapia di coppia dopo 18 anni di matrimonio e la scoperta di un tradimento può essere fondamentale per affrontare il dolore, comprendere le cause della crisi e decidere il futuro della relazione. Infatti in casi come il suo ci sono alcuni aspetti importanti da considerare come l’elaborazione del trauma del tradimento, la gestione delle emozioni intense ad esso associate come rabbia, tristezza, delusione e insicurezza. Un terapeuta aiuta entrambi a elaborare questi sentimenti. E poi per la comprensione delle dinamiche di coppia perché il tradimento spesso è il sintomo di problemi sottostanti nella relazione e la terapia aiuta ad individuare eventuali mancanze emotive, comunicative o affettive. Alla fine di un percorso alcune coppie scelgono di ricostruire il rapporto attraverso la ricostruzione della fiducia che è stata infranta altre decidono di separarsi ma il percorso terapeutico è uno strumento alle volte indispensabile per aiutare a prendere una decisione consapevole e, se si vuole ricostruire il matrimonio, funge da motore per promuovere impegno reciproco per risanarla nel tempo.
Dott. Leonardo Provini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, purtroppo i tradimenti a volte sono paragonabili a veri e propri traumi in termini di effetti sul rapporto di coppia. Inoltre, spesso sono la punta di Iceberg di questioni invece più radicate, difficili da identificare e dialogare. Tutto questo rischia, come ultimamente mi sembra stia succedendo tra di voi, di rovinare i rapporti e attaccare il legame. Le consiglierei di proporre a sua moglie di contattare un terapista di coppia che possa accompagnarvi in questo momento qualsiasi poi saranno gli obiettivi. Se sua moglie non fosse d'accordo per svariati motivi, le consiglierei di contattare lei un terapeuta esperto in queste dinamiche che possa aiutarla a gestire il momento. Non abbia il timore a fare questo, sono accadimenti molto difficili anche se spesso normativi. Spero di essere d'aiuto, resto a disposizione
Dott.ssa Mariapaola Anania
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, capisco la sua sofferenza, la delusione, il turbinio di emozioni che prova dopo aver scoperto il tradimento. Le consiglierei di parlare apertamente con sua moglie, di esprimerle con sincerità ed autenticità cosa prova, cosa pensa. Potreste provare un percorso di terapia di coppia che vi aiuterebbe a comunicare in modo efficace, a confrontarvi su ciò che provoca questa distanza fisica, emotiva, sessuale. Un percorso di questo tipo vi aiuterebbe a prendere una decisione e scegliere se stare insieme e provarci davvero a ricostruire la vostra relazione o separarvi ed iniziare ciascun per conto proprio un nuovo percorso di vita. Resto a sua disposizione per eventuali informazione e se vuole può prenotare anche una consulenza online.
Dott.ssa Mariapaola Anania, psicologa clinica, psicosessuologa, specializzanda in psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Mi arriva molto forte la tua angoscia. Senti di volere la stessa cosa di tua moglie?
Dott.ssa Melissa Marchionni
Psicologo, Psicologo clinico
Colleverde
Buongiorno, ho l'impressione che la risposta sia nella domanda stessa. Io le chiederei: si vede in altre identità oltre che quella di marito? Ad esempio dice di essere anche padre, avrà degli amici, dei parenti, forse un lavoro. Mi viene in mente che si trova in un momento difficilissimo della sua vita in cui forse è arrivato il momento di vedersi maggiormente anche all'interno di queste altre relazioni e non solo quella con sua moglie.
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, vista la situazione, al netto di quanto accaduto e del fatto che non riuscite a parlarne, potreste affrontare le vostre problematiche nel contesto di un percorso di coppia. Questo vi darebbe modo di esprimervi in un contesto protetto in cui il terapeuta cercherà di limitare i momenti di scontro fine a se stessi e gli scoppi d'ira promuovendo invece maggiore comprensione l'uno dell'altro. Non è detto che riusciate a risolvere tutto ma è il modo migliore in cui provarci
Dott.ssa Ilenia Colasuonno
Psicologo, Psicologo clinico
Cerveteri
Mi dispiace davvero molto per quello che stai passando. Le emozioni che stai vivendo sono assolutamente comprensibili: il tradimento, soprattutto dopo anni di matrimonio e la costruzione di una famiglia, può sconvolgere tutto e minare profondamente la fiducia in te stesso e nel rapporto con tua moglie. La sofferenza che descrivi, associata alla sensazione di non essere stato all'altezza, è una ferita molto dolorosa. Inoltre, la situazione che stai vivendo con tua moglie, in cui non c'è più intimità e comunicazione, deve essere difficile da affrontare, soprattutto se desideri ricominciare e recuperare la relazione.

L'infidelità può scatenare una serie di emozioni contrastanti, che vanno dalla rabbia alla tristezza, fino alla frustrazione e alla paura. La tua sensazione di essere "non all’altezza" è molto legata alla ferita emotiva che il tradimento ha causato, ma è importante che tu sappia che il valore che hai come marito e come padre non dipende solo da un atto che è accaduto. Ci sono molte ragioni che possono portare qualcuno a tradire, ma queste ragioni non riguardano esclusivamente te o il fatto che tu non sia stato “abbastanza”. La dinamica del tradimento è complessa e, spesso, non riguarda unicamente la mancanza di amore o l'incapacità del partner di essere soddisfatto.

Tuttavia, il passo che hai fatto nel cercare di proseguire nel matrimonio e ricominciare, nonostante il dolore che hai provato, è significativo. Mostra un desiderio di recupero, ma la reazione di tua moglie e il suo rifiuto nel voler "mettere tutto alle spalle" o ricominciare, complica sicuramente la situazione.

Quello che mi sembra di percepire è che tua moglie stia vivendo un conflitto interiore molto forte. Potrebbe sentirsi in colpa per il tradimento e, a causa della vergogna o della paura, non essere pronta ad affrontare veramente quello che è successo, nemmeno a livello emotivo. Potrebbe anche sentirsi emotivamente distante e incapace di "ricominciare", non tanto per una mancanza di affetto verso di te, ma forse per la difficoltà di superare il tradimento, o per non sapere come recuperare la fiducia che è stata rotta.

Tu hai scelto di restare, ma sembra che tua moglie non abbia la stessa volontà di riprendersi e di provare a ricostruire. Il fatto che preferisca restare con te come “estranei” piuttosto che affrontare una riconciliazione è molto doloroso, ma probabilmente è un meccanismo difensivo. Può darsi che abbia paura di affrontare il passato e di ricostruire la relazione, forse per paura di essere ferita di nuovo, o di non essere all’altezza delle aspettative.

Cosa fare in questa situazione? La chiave potrebbe essere la comunicazione aperta e il supporto esterno. Cerca di parlarle con calma e senza colpevolizzarla. Mostra la tua vulnerabilità e spiega i tuoi sentimenti, ma anche il tuo desiderio di capire come può evolversi il vostro rapporto. Chiedile cosa sente davvero, cosa l'ha portata a prendere quelle decisioni, e se c’è ancora un minimo di speranza per entrambi. A volte, una conversazione profonda può aprire una porta per il dialogo.

Potresti proporle di andare insieme a una terapia di coppia. Un professionista potrebbe aiutarvi a navigare tra i vostri sentimenti, risolvere le incomprensioni e guidarvi verso una possibile riconciliazione. Questo potrebbe dare a entrambi un luogo sicuro in cui esprimere i vostri pensieri e le vostre emozioni.

A volte, per superare una ferita profonda come quella del tradimento, serve tempo. Non forzare la riconciliazione se lei non è pronta, ma continua a prenderti cura di te stesso e dei tuoi figli. È essenziale che tu riscopra il tuo valore come individuo, indipendentemente dalla relazione con tua moglie.

Se tua moglie continua a rifiutarsi di lavorare sulla relazione o a non mostrare segni di cambiamento, potrebbe essere necessario riflettere se il rapporto può proseguire in modo sano, o se la separazione potrebbe essere l'unica strada. Ogni relazione richiede l'impegno di entrambe le parti per funzionare, e se una delle due persone non è disposta a farlo, potrebbe non esserci una via d'uscita.

Anche se sei concentrato sulla relazione con tua moglie, non trascurare il tuo benessere emotivo. Parlare con un terapeuta o con qualcuno di fiducia ti può aiutare a gestire il dolore e a comprendere meglio le tue emozioni.

In ogni caso, il fatto che tu stia cercando di affrontare questa situazione con consapevolezza è un passo importante. La sofferenza che provi è reale e significativa, ma la tua vita non si riduce solo a questo momento difficile. Ricorda che tu meriti di essere in una relazione dove entrambi vi impegnate per il bene reciproco, e dove non solo una persona si fa carico del peso.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco quanto questa situazione sia dolorosa e destabilizzante per te. Il tradimento non colpisce solo la relazione, ma anche la tua autostima e la tua visione di te stesso come marito e padre. È naturale che tu ti senta confuso e ferito, soprattutto se hai investito tanto nella tua famiglia.

Tuttavia, è importante riconoscere che il tradimento non è necessariamente una tua mancanza: nelle dinamiche di coppia le motivazioni possono essere molteplici e complesse, spesso indipendenti dal valore o dall’impegno di uno dei due partner.

Il fatto che tua moglie non voglia né ricostruire né separarsi potrebbe indicare che anche lei è bloccata in una situazione di confusione, senso di colpa o paura del cambiamento. Ma il punto cruciale è: tu come ti senti in questa condizione di “convivenza da estranei”? Restare insieme così, senza affetto né vicinanza, ti sta facendo bene?

Se lei non è disposta a lavorare sulla relazione, tu puoi comunque scegliere di prenderti cura di te stesso. Un supporto psicologico potrebbe aiutarti a elaborare il dolore, ricostruire la tua autostima e capire cosa desideri davvero per il tuo futuro. Non sei obbligato a restare in una relazione che ti fa soffrire solo per salvare la famiglia: una relazione sana richiede la volontà di entrambi.
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Caro utente,
mi dispiace che lei stia vivendo questa situazione. Scoprire un tradimento dopo tanti anni di matrimonio può scuotere le certezze personali, minare l’autostima e mettere in discussione l’idea che si aveva della propria famiglia.
Vorrei aiutarla a riflettere sul fatto che un tradimento non definisce il suo valore.
Dalle sue parole emerge il desiderio di essere stato un marito e un padre "migliore del mondo". Questo dimostra quanto abbia investito nella relazione e nella famiglia, ma è importante ricordare che il proprio valore non dipende esclusivamente dalle scelte dell’altro. Un tradimento non significa necessariamente che lei non sia stato "all'altezza", ma potrebbe riflettere bisogni, fragilità o problematiche presenti nella coppia, che meritano di essere comprese con uno sguardo più ampio.
Attualmente, la difficoltà nella relazione sembra derivare da una profonda distanza tra voi. Da un lato, lei sente il bisogno di ricostruire un rapporto di fiducia; dall’altro, sua moglie appare chiusa e poco incline a riavvicinarsi. Potrebbe provare sensi di colpa, difficoltà a gestire il conflitto o, forse, non sentire più lo stesso coinvolgimento nel legame coniugale.
Se da parte di sua moglie non vi è alcuna apertura alla riconciliazione, diventa difficile ricostruire il legame da soli. È importante chiedersi: quanto posso insistere senza perdere me stesso? Se il suo desiderio è quello di recuperare il rapporto, è essenziale che anche sua moglie sia disponibile a farlo. Se, invece, la distanza tra voi persiste, potrebbe essere il momento di riflettere su quale sia la scelta migliore per il suo benessere e per la sua vita.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Salve,

capisco quanto questa scoperta abbia stravolto la sua vita e il modo in cui vede sé stesso, il suo matrimonio e la sua famiglia. Il tradimento non colpisce solo la fiducia nell’altro, ma anche la propria autostima e il senso di valore personale. Da quello che scrive, emerge un forte dolore legato non solo all’infedeltà in sé, ma soprattutto alla paura di non essere stato abbastanza per sua moglie.

È naturale che si interroghi sul perché lei abbia avuto altre relazioni, ma è importante ricordare che il tradimento di una persona non definisce il valore dell’altra. Il rischio è che questa esperienza la porti a giudicarsi con troppa severità, attribuendosi responsabilità che non sono solo sue.

Rispetto alla situazione attuale, sembra che lei abbia cercato in tutti i modi di ricostruire il rapporto, ma che sua moglie non abbia la stessa volontà di ripartire. Questo la lascia in una posizione molto dolorosa: da un lato desidera salvare la famiglia e ritrovare l’amore, dall’altro si trova accanto una persona che sembra distante e chiusa.

A questo punto, potrebbe essere utile chiedersi:
Cosa desidero davvero per me stesso, indipendentemente da lei?
Posso accettare di vivere in un matrimonio senza intimità e senza un reale desiderio di ricostruire?
Sto restando per amore o per paura di perdere la famiglia così come l’avevo immaginata?

Se sua moglie non è disposta a ricominciare e nemmeno a separarsi, potrebbe essere utile un supporto psicologico individuale per aiutarla a capire cosa vuole davvero per sé stesso, al di là della paura di perdere il matrimonio. Un percorso di coppia potrebbe essere utile, ma solo se entrambi siete disponibili a mettervi in gioco.

Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
 Gabriele Lungarella
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Grazie per aver condiviso la tua esperienza con così tanta sincerità e dolore. Quello che stai attraversando è profondamente umano e toccante: una ferita non solo nella relazione con tua moglie, ma anche dentro di te, nel tuo senso di identità, di valore personale, di uomo, marito e padre. È naturale che, dopo aver investito amore, dedizione e speranza nella propria famiglia, scoprire un tradimento così profondo lasci un senso di smarrimento totale.

Dal tuo racconto emerge chiaramente che hai lottato, che stai cercando di tenere insieme qualcosa di prezioso, che non vuoi distruggere la famiglia e che sei disposto anche a metterti in discussione. Hai espresso un desiderio grande e nobile: essere il miglior marito e padre possibile. Non è un sogno ingenuo, è un desiderio autentico di costruire qualcosa di significativo con le persone che ami. Ed è proprio questo che rende così devastante la percezione di non essere stato "all'altezza" agli occhi di chi hai amato.

Ma permettimi di dirti una cosa importante: **un tradimento non definisce il tuo valore come persona.** Non sei stato "sbagliato" solo perché qualcun altro ha agito in modo scorretto. Le motivazioni che portano al tradimento sono spesso complesse, non sempre chiare nemmeno per chi le ha compiute, e non necessariamente legate a un difetto dell’altro. Soffrire per questa sensazione è naturale, ma è altrettanto importante distinguere il proprio dolore da una colpa che forse ti stai attribuendo ingiustamente.

Riguardo alla tua domanda più grande: **cosa puoi fare, se lei non vuole davvero ricominciare?**
Purtroppo, l’amore e la volontà di ricostruire una relazione non possono esistere a senso unico. Tu hai mostrato impegno, dolore, forza. Hai proposto di voltare pagina, di imparare dagli errori, di rimettere al centro il bene che c'è. Ma se dall’altra parte non c’è apertura, non c’è intimità, non c’è nemmeno la volontà di provare a ricostruire, allora può diventare un dolore ancora più grande restare fermi in una situazione sospesa, in cui si vive “da estranei”.

La tua compagna sembra bloccata: forse dal senso di colpa, forse da disinteresse, forse da paura, forse ha chiuso qualcosa dentro di sé e non è pronta ad affrontarlo. Ma se questa chiusura si protrae da tanto tempo, e se ogni tentativo da parte tua viene respinto, è giusto che tu ti chieda: **quanto ancora posso restare in questa posizione senza annientare me stesso?**

In questo momento, più che cercare di “convincerla”, potresti provare a spostare l’attenzione su di te. Non come gesto di egoismo, ma come scelta di sopravvivenza emotiva. Hai bisogno di ascoltarti, di proteggerti, di ricostruire la fiducia in te stesso. Non puoi salvare un rapporto da solo, ma puoi salvare te stesso da una situazione che, se non cambia, rischia di logorarti giorno dopo giorno.

Può essere molto utile avere uno spazio personale, con un terapeuta, in cui elaborare tutto questo. Non solo per capire cosa fare della relazione, ma per ritrovare quella parte di te che oggi si sente crollata. Il tuo valore come uomo e come padre non finisce perché qualcuno ha fatto una scelta sbagliata. E non finisce nemmeno se questa storia, a un certo punto, dovesse arrivare a una fine.

Non sei solo. E meriti un amore che abbia voglia di esserci, non solo di restare.
Dott.ssa Gaia Evangelisti
Psicologo, Psicologo clinico
Genzano di Roma
Salve, le sue parole trasmettono un dolore profondo, autentico, quello di una persona che ha amato, che ha dato tutto, e che ora si trova in una frattura dell’anima difficile da spiegare, figuriamoci da gestire. Il tradimento, in una relazione così lunga e significativa, non è mai solo un evento, ma uno spartiacque emotivo che cambia l’intero paesaggio della vita: identità, fiducia, amore, futuro.

Lei ha fatto una scelta grande, che in pochi riescono a fare: ha deciso di restare, di non distruggere la famiglia, di provare a ricostruire. Ma, come ha già intuito, una relazione si ricostruisce in due e se l’altra persona non ha alcuna volontà di mettersi in gioco, la frattura rischia di diventare una prigione invece che una rinascita.

Ciò che descrive è un "lutto senza funerale": ha perso qualcosa di enorme (fiducia, amore, intimità), ma non può elaborarlo davvero, perché tutto è ancora lì, fisicamente vicino, ma emotivamente assente. È come vivere ogni giorno accanto a un fantasma: il matrimonio c’è, ma non vive più.

L'atteggiamento di sua moglie non è neutro: è un segnale chiaro che lei non ha elaborato il proprio ruolo nel dolore causato e che probabilmente non è pronta – o non vuole – rientrare pienamente in questo matrimonio.

Purtroppo, non può amare da solo per due. Ha già fatto tanto. Ma ci sono dei passi che può ancora fare – per rispetto verso se stesso, prima ancora che per il bene del rapporto.

Lei ha subito un trauma importante. Un sostegno psicologico le darebbe un luogo sicuro dove mettere ordine tra ciò che sente, ciò che desidera e ciò che non può più sostenere.

inoltre, continuare così non protegge i figli: loro percepiscono il dolore, il silenzio, l’assenza di affetto. Meglio due genitori sereni, separati con rispetto, che due sconosciuti sotto lo stesso tetto.

Lei ha un desiderio bellissimo: essere il migliore per chi ama. Ma ora è il momento di essere il migliore anche per se stesso, per la sua salute emotiva, per non essere consumato da un legame unilaterale che lo sta spegnendo piano piano.

Non è solo. E non ha fallito. Ha semplicemente amato profondamente una persona che non è più in grado – o non vuole più – di accoglierlo.

Sono qui se ha bisogno di fare il prossimo passo.

Un caro saluto.

Dott.ssa Gaia Evangelisti, Psicologa.
Dott.ssa Sabrina Rinaldi
Psicologo, Psicologo clinico
Monza
Buonasera, il tradimento produce inevitabilmente una frattura, come un vaso che a fronte di un urto molto forte si frantuma. Le crepe che si creano possono essere ricomposte con cura per dare al vaso un aspetto ed un valore diverso ma altrettanto armonioso, a patto che esista un desiderio condiviso. Mi sembra che lei provi un gran senso di colpa per quanto accaduto e per questo sia disposto a tollerare una situazione in cui sta così male. Forse sarebbe opportuno chiedersi cosa la tiene vicino ad una donna che ha posto una distanza così netta?E dove è finita la sua rabbia?

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