Dott.ssa Veronica Bertoncelli

Psicologo, Psicoterapeuta Altro

San Giovanni Lupatoto 2 indirizzi

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Esperienze

Ottieni Soluzioni, Non Spiegazioni:
Cambiamenti Visibili in Poche Sedute.

In Terapia Breve Strategica non ci chiediamo il perché, ma il "come".

I Tuoi Vantaggi

- Soluzioni Pratiche: non teoria né diagnosi, ma azioni mirate che funzionano subito
- Tempi Ridotti: già dopo 5–8 sedute potrai osservare cambiamenti tangibili
- Metodo Personalizzato: ogni tecnica è modellata sul tuo stile e sulle tue esigenze

Il Mio Approccio

1. Chiediti “Come?”: non cerchiamo le cause remote, ma interveniamo sulle strategie che mantengono il problema
2. Dialogo Strategico: utilizzo specifico di domande e comandi per disinnescare le soluzioni inefficaci
3. Intervento sul Qui e Ora: azioni concrete su ciò che alimenta il malessere oggi
4. Compiti Operativi: esercizi tra le sedute per consolidare il cambiamento nella vita vera

Cosa Risolviamo Insieme:

- Conflitti di coppia, mancanza di comunicazione e intimità
- Ansia, attacchi di panico e stress cronico
- Pensieri ossessivi e fobie limitanti
- Difficoltà relazionali, blocchi affettivi e problemi di autostima
- Fasi di cambiamento, obiettivi bloccati e decisioni importanti
- Gestione dei rapporti con i figli: conflitti genitoriali, difficoltà educative, comportamenti oppositivi
- Stress e insoddisfazione professionale: burnout, ansia da prestazione, difficoltà nella gestione del carico di lavoro

Chi Sono

Dr.ssa Veronica Bertoncelli
- Psicologa e Psicoterapeuta Breve Strategica (Centro di Terapia Strategica Arezzo, Prof. G. Nardone)
- Terapeuta di Coppia
- Ipnologa Clinica (Centro Ipnosi Medica, Prof. G. Regaldo)
- Passione per l’aggiornamento continuo e l’efficacia immediata

Pronto/a a Cambiare Davvero?

Non accontentarti di spiegazioni: ottieni soluzioni concrete, ora.
Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicoterapia
  • Psicoterapia breve strategica

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Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli

Via IV Novembre 18, San Giovanni Lupatoto

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Studio Online - Verona

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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    110 €

  • Primo colloquio psicoterapeutico

    110 €

  • Counseling genitori/figli

    110 €

  • Educazione sessuale

    110 €

  • Ipnosi

    110 €

23 recensioni

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  • M

    Bravissima ed efficace. Ti mette a tuo agio e cerca la soluzione senza tanti fronzoli e perdite di tempo

     • Presso: Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli colloquio psicologico individuale

  • G

    È empatica, crea un ambiente sicuro e utilizza tecniche personalizzate. Abbiamo stabilito obiettivi chiari e ho trovato il suo supporto molto utile. La consiglio vivamente a chi cerca aiuto.

     • Presso: Consulenza Online - Dott.ssa Veronica Bertoncelli colloquio psicologico individuale

  • L

    Molto brava e professionale particolarmente ricca di competenze ed empatia

     • Presso: Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli colloquio psicologico

  • S

    Veronica per me É stata una mano gentile ma decisa che mi ha afficancato e accompagnato nel mio percorso. La consiglierei sempre e ancora perché non é il classico terapeuta che ti riempie di discorsi e spiegazioni , lei hai saputo aiutarmi fin da subito non solo con le parole ma anche nella pratica, con esercizi e suggerimenti da attuare nella vita quotidiana. Mi ha saputo fornire molti strumenti per affrontare certe situazioni e non é stata solo “colei i che mi ascolta” … ma anche colei che mi ha mostrato chiaramente ma sempre col giusto tatto i limiti che non volevo affrontare.
    É stata essenziale!

     • Presso: Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli psicoterapia individuale

  • A

    Da diversi anni mi affido a questo professionista per le spiccate capacità di ascolto e la rapidità dei risultati che si ottengono con la sua terapia

     • Presso: Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli psicoterapia individuale

  • G

    Fin da subito, Veronica ha saputo prendermi per mano e accompagnarmi lungo il mio percorso di crescita personale. Quando ho iniziato la mia prima seduta stavo vivendo un momento molto delicato della mia vita. Con competenza e professionalità ha saputo ascoltarmi e comprendermi, dandomi i giusti strumenti per ritrovare me stessa. Il suo metodo di approccio è stato molto efficace e tutt’ora le sono grata per avermi insegnato, con semplici esercizi, ad ascoltarmi e rispettarmi.
    La consiglio a chiunque stia cercando una Professionista capace e abile, appassionata ed empatica.

     • Presso: Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli psicoterapia

  • A

    La Dottoressa Bertoncelli è stata di grande supporto durante la terapia, riuscendo a fornire sempre gli strumenti necessari per poter affrontare il percorso svolto. Pratica, diretta ma accogliente e premurosa mi è stata di grande aiuto ad affrontare un periodo della vita complesso dovuto alla fine di una relazione.

     • Presso: Consulenza Online - Dott.ssa Veronica Bertoncelli consulenza online

  • L

    Sebbene abbia seguito la dottoressa per un periodo breve, la consiglio moltissimo. Le sedute sono state efficaci perché per la prima volta mi hanno aiutato a capire le mie emozioni, a saper leggere quello che sento, in un modo per me molto chiaro e comprensibile, che non avevo mai raggiunto con altri psicologi. Puntuale e professionale, ottima esperienza

     • Presso: Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli psicoterapia

  • L

    Mi sono rivolto alla D.ssa Bertoncelli in prima battuta da solo per affrontare un improvviso evento scaturito all'interno della coppia, in un secondo momento assieme alla mia compagna per avere un punto di vista di un'esperta e per avere le armi giuste da sfruttare quotidianamente per una serena vita di coppia e genitoriale.
    In lei abbiamo trovato un validissimo punto di ascolto e di scambio di pensieri.
    Si è creato un rapporto di ascolto, confronto, crescita e miglioramento continuo tra noi e la Dottoressa.
    Davvero molto utili gli esercizi che ci ha fatto fare durante le varie sedute ed anche il capire cosa provasse l'altro nella coppia.
    Grazie D.ssa Bertoncelli

     • Presso: Consulenza Online - Dott.ssa Veronica Bertoncelli consulenza di coppia

  • M

    Ho conosciuto la dottoressa Bertoncelli nel pieno di una crisi personale che mi turbava parecchio.
    Con molta delicatezza ma altrettanta fermezza sono stata accompagnata con professionalità ed empatia nel capire le mie potenzialità nel vedere la luce in fondo al tunnel. Perché, come ho imparato dalla dottoressa, il lavoro lo facciamo noi pazienti, lei ci fornisce gli strumenti per intraprenderlo.
    Il cammino è sempre in divenire, ma mi sento più forte.
    Ne ha giovato anche la relazione col mio compagno e suo figlio e per tutto questo le sono molto grata.

     • Presso: Studio Psicologico - Dott.ssa Veronica Bertoncelli psicoterapia individuale

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 8 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su terapia di coppia

Buongiorno a tutti, da circa due settimane e mezzo il mio (ormai ex) ragazzo ha deciso di andarsene di casa dopo quasi 5 anni di convivenza. Non è la prima volta che succede anche se le altre volte, dopo 2/3 giorni, con qualche scusa o in preda all'alcol si rifaceva vivo e piano piano tornavamo assieme. Stavolta invece è diverso, nonostante l'ultimo periodo fosse 'tranquillo' (tanto che mi parlava di andare di qui e di là in estate e altre cose) un venerdì andiamo a pranzo in compagnia di amici e quello stesso giorno mi disse che aveva chiesto a un'agente immobiliare di fargli sapere se avesse trovato una casa (riferito per entrambi) in una zona in cui ci sarebbe piaciuto abitare del paese (questo per far capire fino in ultimo com'era). Fatto sta che dopo il pranzo che è andato tutto bene, lui era arrivato a un certo grado alcolico, entra in macchina con me e comincia ad impazzire (sarò chiara, il suo 'smatto' era dovuto a una palese astinenza da droga per cui voleva andare a tutti i costi a prenderla), io lo porto alla sua macchina, lui va a fare quel che deve e ognuno finisce la giornata per i fatti suoi. Il giorno dopo ammette questa cosa ma rigira la colpa su di me, che se si è innervosito sarà stato per un accumulo di volte precedenti (discussioni sempre legate all'uso frequente che ho scoperto che fa e a due suoi amici che si mettevano di continuo in mezzo a noi ogni giorno, turbando parecchio (almeno per me, lui li giustificava sempre) le nostre giornate), dunque anche il sabato ognuno per i fatti suoi. La sera ovviamente ulteriore discussione e la domenica prende su tutto e va via di casa trattandomi come fossi una nullità nonostante provassi a parlargli piangendo come una matta perchè stavo davvero male per questo. L'ho contattato solo una volta i primi giorni per poter parlare in modo tranquillo ma lui ha detto che se è venuto a parlarmi è stato solo per cortesia ( 'solo cortesia' dopo quasi 5 anni di convivenza e fino al giorno prima era tutto normale), che si è stufato delle discussioni, che vedo il problema della droga più grande di quello che è, che ho da ridire anche sui suoi amici ecc..da li più niente, non l'ho più cercato, mi ha chiamata per due o tre volte la sera che era parecchio ubriaco dicendo dapprima che si era sbagliato e gli erano partite le chiamate e poi per continuare a dirmi che non vuole più avere a che fare con me, di non cercarlo (ma io non l'ho mai più cercato), che non dobbiamo sentirci ecc..poi mi ha bloccato su whatsapp, mi ha chiamato la sera dopo (sempre ubriaco) per dirmi che il bloccarmi è stato un gesto di 'stizza' ma che (ancora) non vuole più avere a che fare con me. Da quest'ultima chiamata di sabato sera sono ancora bloccata. Io mi chiedo perchè? Come si cancellano in un giorno quasi 5 anni quando fino a un minuto prima parlavi di una casa? Perchè trattarmi così e riversare su di me le colpe del fatto che c'erano discussioni sempre per quei due motivi concludendo che 'a me non va mai bene niente' quando di base si parla di cose pesanti come droga o rapporti malati con certe persone? Inoltre lavoriamo assieme, e il suo atteggiamento ad oggi è freddissimo, non mi saluta, ogni volta che passo o mi vede comincia a cantare e fischiettare ad alta voce, a volte si presenta in posti vicinissimi al mio paese dove, per dove è tornato lui ora ad abitare, sarebbe solo che scomodo e mi manda in bestia questa cosa. Son quasi 3 settimane che è successo il tutto e anche se mi sto rivolgendo a un terapista, mi sento davvero a pezzi.
Grazie in anticipo per chi risponderà

In quello che racconta c’è un aspetto che torna con una grande regolarità: l’attenzione è spostata su di lui. Su cosa dice, su come agisce, su come sparisce, su come rientra, su come la tratta, su come giustifica. Su tutto quello che riguarda lui.
E intanto lei cerca di capire. Cerca un senso, una coerenza, una spiegazione.

Nel frattempo, ogni volta che tenta di chiarire, o semplicemente di farsi ascoltare, si ritrova travolta: svalutata, colpevolizzata, esclusa.

Non è solo la fine di una relazione a farla stare così.
È l’effetto cumulativo di una dinamica dove ciò che lei sente, pensa o chiede, viene sistematicamente ridimensionato o spostato su un altro piano. Un piano che la lascia in secondo piano. Anche quando si parla di cose serie.

Quando scrive “perché mi tratta così?”, “perché mi sento una nullità?”, “perché alla fine sembra sempre colpa mia?”, sta già descrivendo con estrema chiarezza una struttura.
Una struttura che non si regge su quello che succede, ma su quanto è disposta a tollerare pur di rimanere legata a una persona che da tempo ha smesso di esserci davvero.

Ecco il punto.
Non è solo lui il centro. È l’idea che lei ha costruito attorno a lui.
E ora che qualcosa si è rotto, tutto il resto come dolore, rabbia, disorientamento emerge senza filtri.

Ha già iniziato a guardare con lucidità, ora le serve acquisire strumenti e modi per ritornare a se stessa.

E quando si inizia a guardare con lucidità, a seguire le giuste indicazioni, a lavorare più su se stessa che sul "perchè fa così", qualcosa anche se lentamente inizia a spostarsi.

Dott.ssa Veronica Bertoncelli

Buona sera, mi capita ancora di avere delle ricadute di nevrosi. Come se quando sto con gli altri non mi vivo pienamente il momento di serenità o di godere dei momenti di festa. Inizio a sentirmi in difetto a dover far vedere di essere socievole o quella che non sono. Mi pesa tanto. Io sento di non essere vera perdo me stessa poi davvero la mia essenza io non voglio. Poi sento tensione addosso e sul viso e provo nervoso verso gli altri. Questo mi capita anche sul bus con persone che non conosco di provare dei nervosismi. Ma poi cerco di non pensarci. Io ho una forte mancanza di autostima. C'era una periodo che criticavo molto gli altri adesso accetto per come sono senza troppi schemi. Ma io mi massacro. Mi tratto molto male. Mi viene l'ansia. Vi prego che cosa si può fare. A me manca molta autostima e essere matura mi vergogno di come sono con questi ingarbugliamenti questi arrovellamenti che si accaniscono. Io vorrei qualcuno mi ascoltasse e decifrasse tutto questo. Ho tanta rabbia repressa, anche se nessuno m ifa niente sono io che ho questo meccanismo ormai da un pó di tempo mi sta facendo esaurire ci manca poco. Io adesso posso solo andare al letto l'unico modo per non pensarci. Ma ho 39 anni è possibile io caschi come un pero e non riesca a rimanere in piedi da sola. È uno sfogo pe rla mia mancanza di stima e rabbia nel ricaderci. Mi avvilisco tanto. Il non poter stare beene con me per me è un grande limite. Un miracolo che ho un lavoro come assistente domiciliare ho paura che non dura. So che non esiste la bacchetta magica non mi interessa.. ma un metodo che mi aiuta a capire perché io faccio questi pensieri? Perché vado contro di me? Perché mi odio così tanto da annullarmi da non credere di poter vivere nella società e godere di c'ho che offre la vita? Sono anni che cerco psicologi ma mi aiutano sul cambiare comportamento ma non sul capire per evitare di provare ansia e di non sapere gestire brutti sentimenti...

Quello che descrive potremmo descriverlo come un sistema. Un insieme di automatismi che si attivano in certe situazioni e producono sempre lo stesso risultato: tensione, senso di colpa, nervosismo, fuga da sé. Un sistema che si ripercuote sulla sua sua autostima, che ha effetti nel pensiero e nel corpo come scrive lei.

Non si tratta solo di ansia. È come se ci fosse un copione interiore ben scritto, che si mette in scena anche quando non lo vorrebbe: deve apparire socievole, si sente falsa, si giudica, si arrabbia. E poi si punisce. E poi riparte inesorabilmente sempre nello stesso modo, seguendo appunto, lo stesso schema.

La cosa interessante è che lo ha già osservato. Con precisione.
Usa le parole ben precise. Questo significa che ha già una parte di distanza da ciò che vive. E avere quella distanza con i giusti strumenti, e forse questi le mancano, è ciò che permette di cambiare il copione.

Quando dice “mi avvilisco, mi massacro, mi odio”, non è solo una confessione emotiva. È la descrizione di un meccanismo che si autoalimenta seguendo lo stesso schema, nonostante lei sia consapevole di farsi del male.
E ogni meccanismo, per quanto antico, può essere interrotto. Ma solo se lo si guarda così come ha iniziato a fare lei: senza giustificazioni, senza scorciatoie.

Il punto è già evidente.
Il lavoro, se mai dovesse iniziare, partirebbe da lì non tanto dal capire perchè fa così ma dal cambiare e modificare il sistema che lo mantiene, sostituendolo con un sistema funzionale.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Veronica Bertoncelli

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