Salve dottori vorrei porvi il mio problema: io ho una vita abbastanza normale, un anno fa ero un rag

20 risposte
Salve dottori vorrei porvi il mio problema: io ho una vita abbastanza normale, un anno fa ero un ragazzo sovrappeso e questo mi pesava tanto quindi ho deciso di regolare il mio peso e ho raggiunto quello ottimale.
Adesso non so come sia possibile ho sempre fame mangio ogni ora e cose non sane anche se cerco di resistere il mio corpo si tuffa sul cibo comunque.
Questa cosa non so a cosa possa essere dovuta vorrei un vostro parere grazie
Buongiorno,
Partendo dal riconoscere la sua forza di volontà, che canalizzata nella direzione giusta l'ha portata ad ottenere il risultato prefissato, in questo caso raggiungere un peso ottimale, le consiglierei di approfondire il suo rapporto con il cibo.
Può capitare che si creino, in base ai nostri vissuti, delle associazioni profonde dentro di noi, tra elementi che apparentemente possono non averne sul piano di realtà: il cibo, assumerebbe quindi significati ulteriori rispetto alla loro funzione di nutrimento e di appagamento del gusto.
In questo caso il nostro comportamento risulterebbe condizionato da spinte "sotterranee", inconsce, che proprio per questo non sono controllabili finchè non ne diventiamo consapevoli.
Per poter inquadrare meglio la situazione sarebbe utile avere più dettagli relativi al suo vissuto emozionale.
La invito a rivolgersi a uno psicoterapeuta che la possa supportare nel comprendere più a fondo la sua difficoltà e poter trovare una soluzione.
Resto a disposizione per ogni chiarimento o dubbio a riguardo.
Cordialmente,
Dott.ssa Elisa Zironi

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Buongiorno, penso che il primo punto sia distinguere se si tratta di fame fisiologica o di fame emotiva. La prima è legata all'apporto energetico e può variare a periodi. La seconda è frutto del cambiamento emotivo e su di essa si può lavorare attraverso la psicoterapia. Spero di aver risposto, per quanto possibile alla sua domanda. Rimango a disposizione nel caso ci fossero altri dubbi o domande. Buona giornata, dott.ssa Rota
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Gentile utente, innanzitutto vorrei farle i miei complimenti per il percorso raggiunto dal punto di vista del peso: questo denota una grande motivazione nel volerlo fare. Riguardo la sua domanda, è difficile risponderle qui perché bisogna conoscere bene le sue abitudini e capire di quale tipologia di fame si tratta, più semplicemente se proviene dal corpo o dalla mente. Le consiglio di contattare i dottori che l'hanno tenuta in cura per il dimagrimento (immagino che si sia affidato ad un équipe multidisciplinare) e di spiegare loro la situazione.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Gentilissimo per capire dove sta il problema sarebbe importante conoscere la storia del suo peso e del suo rapporto con il cibo nel corso degli anni. Quando è arrivato ad essere sovrappeso, qual è stato il peso più elevato raggiunto da adulto, quale il più basso; cosa mangia nelle giornate in cui "si comporta bene" e cosa in quelle in cui "si comporta male". Queste e altre domande ci permetterebbero di capire se il suo rapporto con il cibo, e soprattutto con il suo corpo hanno a che fare con il problema che ci ha raccontato, ed eventualmente lavorarci per risolverlo. Resto a disposizione se desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Caro utente, i grandi cambiamenti prevedono che tutti gli equilibri precedenti trovino nuova forma. Oggi lei ha raggiunto un grande risultato rispetto alla perdita di peso, ma forse sta accadendo qualcosa dentro di lei che la muove verso gli alimenti che assume. Andrebbe compreso ed approfondito se la sua è fame emotiva e/o fisiologica. Comprendere in che contesto si trova oggi. Che rapporto ha sviluppato con il cibo prima di perdere peso, durante e dopo la perdita di peso. Approfondire ogni elemento la potrebbe aiutare a comprendere cosa sta accadendo oggi dentro di lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa alessia D'Angelo
Gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione. Mi chiedo che periodo di vita stia attraversando in questo momento, se ci sono dei fattori emotivi e relazionali che potrebbero influire sul suo benessere e che possano essere causa di disagio. Ho l'impressione che il ritorno al cibo possa essere una modalità di gestione di una difficoltà, sarebbe importante poterla esplorare così da trovare insieme ad un professionista delle modalità più funzionali per lei di gestione del carico emotivo.
Resto a disposizione e le auguro di trovare il sostegno di cui ha bisogno.
Cordialmente. Dott.ssa Ciaudano

Gentile Utente,
comprendo la sua preoccupazione riguardo al suo attuale rapporto con il cibo e la sensazione di costante fame. È importante sottolineare che il desiderio di cibo oltre ad essere influenzato da fattori fisici, può essere condizionato anche da elementi di natura emotiva. La “fame emotiva” è spesso legata a fattori psicologici, come lo stress, l'ansia o l'umore. In situazioni di “fame emotiva”, si può avvertire il desiderio di cibi specifici per affrontare le emozioni piuttosto che per soddisfare un bisogno biologico. Le consiglio di provare a parlare con lo specialista che l’ha seguita nel suo percorso di dimagrimento ed eventualmente pensare alla possibilità di intraprendere un percorso con un psicologo che possa aiutarla ad esplorare i suoi vissuti.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Venturini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera. Mi rendo conto che possa non essere una situazione facile quella che racconta di star affrontando in questo periodo, soprattutto dopo gli sforzi dello scorso anno. Le posso dire che nella vita possono emergere problemi di cui non sempre ci rendiamo conto e che tendiamo per natura a sfogarli nei modi che conosciamo o a cui siamo abituati, come forse nel suo caso abbuffarsi di comfort food. Se ha avuto problemi di peso in passato è quindi possibile che questo sia una delle sue valvole di sfogo abituale, almeno prima del processo di dimagrimento. Ci sono almeno un paio di ipotesi che si possono pensare in un caso simile: inconsciamente magari, c'è qualcosa nella sua nuova vita che fa difficoltà ad accettare, forse contenute in quel 'abbastanza normale' di cui lei stesso parla, oppure possiamo fare riferimento alla modalità con cui ha affrontato il percorso di dieta, un po' come una gara da vincere, così adesso vedendolo concluso, non sente più quella sfida necessaria al mantenimento di una vita sana e potrebbe aver ricominciato ad attuare gli stessi meccanismi di vita di quando era sovrappeso. Chiaramente sono tutte supposizioni basate sulle informazioni da lei riportate, che forse avrebbe senso approfondire con un professionista. Spero che possa trovare presto le risposte che cerca.
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua storia. Concordo con i colleghi: la cosa prioritaria da capire è se si tratta di fame fisiologica (legata per esempio al fatto che abbia ridotto l'apporto calorico) o di fame emotiva (legata per esempio ad un periodo stressante che sta attraversando). Nel caso della seconda opzione un percorso terapeutico può aiutarla a comprenderne la causa e fornirle strategie di gestione di questa. Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Sonia Castagnolo
Buonasera, potrebbe essere utile esplorare le possibili cause di questo aumento della fame. Potrebbero essere fattori metabolici, ormonali o legati al tuo comportamento alimentare attuale. Una valutazione più approfondita potrebbe darti maggiori informazioni in questo senso.
Considera di variare la tua alimentazione in modo da includere cibi ricchi di fibre, proteine e grassi sani. Inoltre, suddividere i pasti in porzioni più piccole durante il giorno potrebbe aiutare a gestire meglio la fame.
Non dimenticare l'importanza dell'attività fisica regolare. Un programma di esercizi adatto potrebbe avere un impatto positivo sul metabolismo e sul controllo del peso.
Tuttavia, se questa fame persiste e continua a influenzare negativamente la tua vita quotidiana, forse sarebbe il caso di rivolgerti a uno specialista per screditare una possibile causa fisiologica.
In alternativa, può rivolgersi ad uno psicologo ad orientamento cognitivo-comportamentale per scoprire eventuali strategie ad affrontare il problema attuale.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o sostegno psicologico
A presto,
Dott. Moro
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Buongiorno. La relazione con il cibo può essere influenzata da diversi fattori, inclusi quelli emotivi.
È interessante notare che, dopo aver raggiunto il suo peso ottimale, ora stia sperimentando un aumento dell'appetito, cambiamento che potrebbe essere collegato a vari aspetti, tra cui appunto il rapporto con il cibo, lo stress, o persino aspetti emotivi non risolti. Si pensi ad esempio alla fame emotiva, che è spesso collegata alle emozioni piuttosto che al reale bisogno fisico di cibo.
Potrebbe quindi essere utile esplorare con attenzione le dinamiche emozionali legate al suo rapporto con il cibo. Come si sente durante il pasto? Ci sono situazioni specifiche o emozioni che scatenano questo desiderio di mangiare? Questi sono elementi che potrebbero emergere durante un percorso terapeutico.
Un professionista della salute mentale potrebbe aiutarla ad esplorare più approfonditamente questi aspetti, fornendole strumenti e strategie per gestire in modo sano il suo rapporto con il cibo. Cordialmente, dott.ssa Camilla Persico
Buongiorno, la ringrazio per il messaggio chiaro e semplice. Bisognerebbe approfondire, risulta difficile dirle a cosa sia dovuto senza conoscere la storia individuale. Rimango a disposizione per maggiori approfondimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentilissimo, grazie per la sua condivisione. Molto spesso il cambiamento esterno è solo una facciata che tende presto a sgranarsi se non coincide con un pari e profondo lavoro di cambiamento interno. Nonostante il cambiamento di forma esterna, forse, c'è dentro c'è ancora la vecchia forma che non è stata ascoltata e che cerca un modo per essere di nuovo presente a lei. L'unica cosa che le posso suggerire è optare per un percorso terapeutico. Io sono a disposizione qualora volesse svolgerlo in modalità online, dott.ssa Anastasia Giangrande
Gentile utente,
credo sia utile che lei si rivolga ad uno psicologo per comprendere meglio e saper gestire quella che pare essere proprio una fame emotiva. L'alimentazione così gestita può essere segno di un disagio interiore, forse dovuto a degli aspetti che dovrebbero essere esplorati e approfonditi. Se vuole parlarne, sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
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Buonasera, è possibile sviluppare forme di fame e alimentazione meno controllata dopo percorsi di dimagrimento magari rapidi e molto restrittivi.
Le consiglierei un affiancamento psicologico e nutrizionale per valutare la sua sofferenza da entrambi i punti di vista e comprende che cosa cela questo disagio oltre che delle strategie funzionali per gestirlo.
Rimango disponibile, dottoressa Chiara Carraro
Buongiorno, è rilevante sottolineare che il desiderio di cibo, oltre ad essere modulato da fattori fisici, può essere condizionato anche da elementi di carattere emotivo. Potrebbe essere utile considerare la consulenza di uno psicologo/psicologa per esplorare approfonditamente il rapporto tra le emozioni e il cibo. Resto a disposizione per un consulto on line. Cordialmente
Dott. Edoardo Bunone
Gentile utente, anche io le faccio i miei complimenti per la determinazione e la grande motivazione nel raggiungere il traguardo del peso forma. Riguardo la sua domanda ci potrebbero essere più fattori. Potrebbe essere una fame nervosa dovuta ad un periodo di particolare stress o altro. Andrebbe approfondita la situazione chiedendo un consulto ad un dietologo e uno psicologo. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Gentile utente, complimenti per i traguardi raggiunti nel suo percorso. In queste fasi di profondo cambiamento spesso bisogna ricreare equilibrio emotivo. Resto a disposizione per una consulenza psicologica anche in modalità online.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Paviglianiti
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Caro utente, grazie di aver voluto condividere i suoi dubbi nel tentativo di stare meglio. Questo, come anche la forza di volontà descritta rispetto al percorso di dimagrimento, sono il segnale delle sue capacità di raggiungere gli obiettivi che si prefigge con costanza e motivazione. Pur avendo pochi elementi e potendo quindi fare solo un’ipotesi, la invito a rivolgersi ad uno specialista psicologo o psicoterapeuta che possa aiutarla ad indagare il suo rapporto con il cibo. È possibile infatti che nel tempo il cibo sia diventato per lei qualcosa di più che il mezzo per sostenere e fornire energie al suo corpo, assumendo quindi significati diversi ad esempio di stampo consolatorio. Situazioni contingenti della sua vita attuale potrebbero far emergere questo meccanismo, sotto controllo nel periodo di dimagrimento.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e le auguro buona fortuna per tutto. Un caro saluto, dr.ssa Pamela D’Angelo

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