Salve dottori, vorrei chiedervi un parere su una situazione che sto vivendo. Da novembre assumo l

24 risposte
Salve dottori, vorrei chiedervi un parere su una situazione che sto vivendo.

Da novembre assumo la pillola contraccettiva in modo regolare e attento, ma nonostante questo ho sempre un’ansia costante che qualcosa possa andare storto durante i rapporti o che qualcosa non funzioni. Questo mi porta a vivere con paura, a controllare ogni dettaglio e a fare test di gravidanza frequentemente che risultano sempre negativi o a fare visite ginecologiche e a chiedere sempre pareri a ginecologi, che mi hanno sempre tranquillizzato. Ho fatto un test proprio l'altro giorno.
Ultimamente ho iniziato a manifestare sintomi come nausea soprattutto la sera e dolori al basso ventre, episodi diarroici o stitichezza, gonfiore addominale e mi chiedo se tutto questo possa essere legato all’ansia o se possa aver sviluppato una sindrome dell’intestino irritabile a causa dello stress.

Secondo voi potrebbe essere utile un confronto con uno psicologo per gestire meglio questa situazione, oltre che fare una visita gastrointestinale?
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, dalle sue parole emerge un forte stato di ansia legato al timore di una gravidanza indesiderata, nonostante l’uso corretto della pillola e le continue rassicurazioni mediche. Questo tipo di preoccupazione persistente può diventare molto impattante, portandola a controllare ripetutamente la situazione, a cercare continue conferme e a vivere con una tensione costante. L’ansia, soprattutto se prolungata, può effettivamente manifestarsi anche a livello fisico, influenzando il sistema gastrointestinale e provocando sintomi come nausea, gonfiore, alterazioni dell’alvo e tensione addominale.

Un confronto con uno specialista gastrointestinale potrebbe aiutarla ad approfondire la natura dei suoi sintomi, ma al tempo stesso potrebbe essere utile anche un supporto psicologico per comprendere meglio le radici della sua ansia e trovare strategie più funzionali per gestirla. Il bisogno costante di controllo e rassicurazione può infatti diventare un circolo vizioso, in cui ogni conferma ottenuta porta solo un sollievo temporaneo, senza risolvere davvero il problema alla base. Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a lavorare su questa insicurezza, a ridurre i pensieri intrusivi e a vivere la sua vita con maggiore serenità.

Dott. Luca Vocino

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Sara Englaro
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo sia opportuno che lei si confronti con una psicologa per comprendere meglio la situazione che sta vivendo.

Cordialmente la dott.ssa Sara Englaro
Dott.ssa Stefania Maretti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bolzano
Buon pomeriggio, leggendo ciò che ha scritto penso che sarebbe importante un confronto con uno psicogolo per comprendere da dove arrivi quest'ansia che lei prova e permetterle di affrontare questo apetto della vita di coppia in modo più sereno.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,

da ciò che descrive, sembra che l'ansia sta giocando un ruolo significativo nel suo benessere quotidiano, influenzando sia la sfera emotiva che quella fisica. È comprensibile che qualcosa, nonostante l'assunzione regolare della pillola e le rassicurazioni dei ginecologi, il timore che possa andare storto continuare a persistere, portandola a controllare frequentemente la situazione ea vivere con preoccupazione costante.

I sintomi fisici che si riferiscono, come nausea, dolori addominali, episodi diarroici o di stitichezza e gonfiore, potrebbero essere correlati all'ansia, dato che lo stress ha un impatto diretto sul sistema gastrointestinale. Tuttavia, per escludere eventuali cause organiche, una visita specialistica gastrointestinale potrebbe essere utile.

Dal punto di vista psicologico, la sua descrizione suggerisce un possibile stato di ansia da controllo e ipervigilanza rispetto al tema della contraccezione e delle conseguenze di un rapporto. L'ansia può portare a una sorta di circolo vizioso, dove il bisogno di rassicurazioni continua a ripresentarsi nonostante le conferme ricevute. In questi casi, un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere e gestire meglio le sue preoccupazioni, riducendo il bisogno di controlli ripetuti e migliorando il suo benessere complessivo.

Sarebbe quindi utile e consigliato approfondire la situazione con uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima ho letto la sua lettera con attenzione e devo dire traspare molta inquietudine. Sicuramente lei deve fare dei controlli medici perche' ha dei sintomi , ma altrettanto ho notato che la scelta contraccettiva non la convince molto ,anzi molto poco. La inviterei a riparlarne con la sua ginecologa e magari a scegliere insieme un altro metodo contraccettivo .Ancora le posso dire ,che un percorso psicologico di sostegno alle tante inquietudini che sta vivendo in questo periodo ,non potrebbe che giovarle. Sarei lieta di accompagnarla in questo percorso. Cordialita'
Resto a disposizione e la saluto
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Francesca Lupo
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, grazie per il messaggio.
Mi dispiace che si senta così.
Ha fatto bene a rivolgersi a specialisti. Bene che chieda anche come poter agire e come potersi muovere.
Può essere che il fatto di aver iniziato a prendere la pillola possa aver scaturito, o fatto emergere, alcuni aspetti di lei che giustamente vorrebbe comprendere meglio. In questo modo riuscirebbe anche ad individuare strategie adeguate per fare in modo che non si senta più in questo modo.
Mi sento di consigliarle, pertanto, di rivolgersi ad entrambe le figure. In generale, i consulti e i confronti con degli specialisti possono essere d'aiuto, soprattutto in un caso come il suo in cui è lei stessa a voler capire meglio e a voler fare un po' di ordine in generale.
Spero che le possa essere servito il mio contributo, resto a disposizione.
Buona serata e buon tempo
Dott.ssa Margherita Atzori
Psicologo, Psicologo clinico
Aprilia
Buonasera, confermo che iniziare un percorso psicologico potrà aiutarla a comprendere cosa c'è alla base di quest'ansia. Confermo, in altrettanto modo, che il supporto psicologico dovrà essere accompagnato e/o essere successivo alle rispettive visite mediche previste per i vari sintomi fisici che riporta. Buona serata!
Dott.ssa Elena Mercole
Psicologo, Psicologo clinico
La Spezia
Salve, per rispondere alla sua domanda, si, ritengo sia utile un confronto con uno psicologo perché mi sembra di capire che quest'ansia sia costante e molto faticosa da gestire. Per quanto riguarda i sintomi fisici da lei descritti, quali nausea, gonfiore, stitichezza, le consiglio di rivolgersi direttamente al suo/a ginecologo/a per fare delle visite e verificare che non sia effettivamente il tipo di pillola che assume.
Spero di esserle stata utile
Dott.ssa Mercole Elena
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Psicologo, Neuropsicologo
Breda di Piave
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questa situazione che la fa stare male.
Di certo un confronto con un* psicolog* potrebbe sempre essere utile, proprio per cercare di comprendere al meglio quali sono i pensieri più profondi dietro ciò che le sta capitando.
Può capitare, come nella sua situazione, che un comportamento di ricerca di sicurezza (come potrebbe essere fare il test di gravidanza molto spesso o ricercare un consulto medico) inneschi un circolo vizioso: nel breve termine sembra darle un po' di sollievo ma a lungo andare rafforza proprio questi comportamenti da cui sarà poi più difficile uscirne. Proprio per questo ritengo sia molto utile e saggio da parte sua decidere di affrontare la questione con un* psicolog*.
Per quanto riguarda i disturbi intestinali che sta manifestando, potrebbero essere un sintomo dello stress di questo periodo, ma le consiglio comunque di svolgere degli esami medici per essere sicuri di non tralasciare nulla.
Rimango a disposizione e spero di esserle stata utile, dott.ssa Ilaria Bresolin.
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, si è già risposta da sola....prima un consulto dal medico curante per escludere le cause fisiche e poi un percorso psicologico che l'aiuti a gestire l'ansia. Cordiali saluti.
Dott.ssa Sara Dassiè
Psicologo, Psicologo clinico
Codognè
Gentile utente, da ciò che descrive, l’ansia sembra avere un ruolo centrale nel modo in cui sta vivendo la situazione. Il bisogno costante di controllo, la ricerca ripetuta di rassicurazioni e il timore persistente che qualcosa possa andare storto sono segnali che meritano attenzione. L’ansia può manifestarsi anche a livello corporeo, contribuendo a sintomi come nausea, gonfiore addominale e alterazioni intestinali.

Un confronto con uno psicologo potrebbe esserle molto utile per comprendere meglio l’origine di queste preoccupazioni e trovare strategie per gestire l’ansia in modo più efficace. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a esplorare le cause più profonde di queste paure e a lavorare sulla loro regolazione emotiva.
Parallelamente, una valutazione gastrointestinale potrebbe essere utile per escludere eventuali cause organiche.

Se sente che questa situazione sta influenzando la sua qualità di vita, prendersi cura del proprio benessere psicologico è un passo importante.

Resto a disposizione per approfondimenti.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Dassiè
Dott.ssa Erika Barone
Psicologo clinico, Psicologo
San Giovanni la Punta
Le sarebbe di aiuto parlare con uno psicologo per occuparsi dell'ansia che non incide positivamente sul suo stato di salute. E' corretto che chieda una visita dal gastroenterologo per ciò che riguarda i sintomi descritti a livello intestinale; sarebbe altrettanto indicata una visita psicologica. Grazie per aver posto la domanda; troverebbe senza dubbio chiarezza e sostegno.
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. L’ansia può effettivamente amplificare le preoccupazioni sulla contraccezione e manifestarsi anche con sintomi fisici, compresi quelli gastrointestinali. È positivo che i test e le visite ginecologiche le abbiano dato rassicurazioni, ma il bisogno costante di controlli potrebbe indicare una difficoltà nel gestire l’incertezza. Un confronto con uno psicologo potrebbe aiutarla a ridurre l’ansia e a sviluppare strategie per vivere la situazione con maggiore serenità. Una visita gastrointestinale, invece, potrebbe escludere altre cause organiche dei sintomi. Ha già provato a parlare con uno specialista del suo stato d’ansia?
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, da quello che racconta, sembra che l’ansia abbia preso un ruolo molto importante nella sua quotidianità, influenzando i suoi pensieri e il suo benessere fisico. Il timore costante che qualcosa possa andare storto, il bisogno di controllare ogni dettaglio e il ricorso frequente a test di gravidanza o visite mediche sono segnali di una preoccupazione persistente che probabilmente va oltre il rischio reale che corre. È importante riconoscere che l’ansia non è solo un pensiero nella mente, ma si manifesta anche nel corpo. I sintomi che descrive (nausea, dolori al basso ventre, alterazioni intestinali) possono essere strettamente legati allo stato di stress e ipervigilanza che sta vivendo. Il nostro corpo e la nostra mente sono profondamente connessi: quando siamo in uno stato di ansia continua, il sistema nervoso può influenzare il tratto gastrointestinale, portando a disturbi come la sindrome dell’intestino irritabile, che spesso si associa a situazioni di stress prolungato. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è molto utile analizzare il ciclo dell’ansia in cui sembra trovarsi. Probabilmente il pensiero che possa esserci un errore nell’assunzione della pillola o che possa non funzionare al 100% genera in lei un forte senso di incertezza e paura. Questa paura la porta a mettere in atto una serie di comportamenti di controllo (test di gravidanza frequenti, visite ginecologiche, richieste di rassicurazione) che sul momento le danno un sollievo temporaneo, ma a lungo andare mantengono e rinforzano l’ansia. Il motivo è che, sebbene dopo un test negativo possa sentirsi tranquilla per un po’, la sua mente troverà presto un nuovo dubbio o una nuova incertezza, riattivando di nuovo il ciclo dell’ansia e spingendola a ripetere il controllo. Il problema non è la precauzione in sé, ma il fatto che questi controlli non stiano davvero placando la sua ansia nel lungo termine. E proprio per questo, sì, un percorso psicologico potrebbe essere estremamente utile. Un terapeuta potrebbe aiutarla a lavorare su questa paura eccessiva, insegnandole strategie per gestire l’incertezza senza bisogno di continui controlli. Un aspetto importante su cui potrebbe lavorare è la gestione dei pensieri catastrofici. Probabilmente la sua mente tende a focalizzarsi su scenari negativi ("E se la pillola non funzionasse? E se ci fosse stato un errore?"), senza tenere conto della realtà oggettiva, cioè che la pillola è un metodo contraccettivo molto efficace se assunto correttamente, come lei sta facendo. Il problema dell’ansia è che cerca sempre una certezza assoluta, ma nel mondo reale non esistono certezze totali: possiamo solo affidarci a probabilità molto alte e imparare a tollerare un minimo di incertezza. Un altro aspetto su cui potrebbe lavorare è il bisogno di rassicurazione. Quando l’ansia è alta, è naturale cercare conferme esterne, ma più lo facciamo, più rinforziamo l’idea che da soli non possiamo gestire l’incertezza. In terapia si può imparare a ridurre gradualmente questi comportamenti di controllo, costruendo una maggiore fiducia nella propria capacità di affrontare i dubbi senza dover sempre ricorrere a test o visite. Infine, considerando i sintomi fisici che sta sperimentando, sarebbe utile un consulto medico per escludere eventuali cause organiche, ma se non emergono particolari problemi fisici, è molto probabile che questi disturbi siano il riflesso dello stress che sta vivendo. In questo caso, un percorso per imparare tecniche di rilassamento, mindfulness o gestione dell’ansia potrebbe aiutarla non solo mentalmente, ma anche fisicamente. Quindi sì, il supporto psicologico potrebbe essere un passo importante per ritrovare maggiore serenità e libertà da questi pensieri. L’ansia può far sentire intrappolati, ma è possibile imparare a gestirla e a riprendere il controllo della propria vita. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott. Marco Squarcini
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentilissima, sono dispiaciuto per i sintomi che lamenta. Penso che per lei possa essere molto importante, come suggerisce, oltre ad effettuare le visite mediche specialistiche, affrontare gli aspetti stressogeni e ansiosi legati ai propri rapporti e più in generale relativi alla sessualità e alle sue paure. Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Comprendo quanto questa situazione possa essere fonte di stress e preoccupazione. L’ansia può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici, come quelli che descrive, e portare a un circolo di dubbi e controlli che alimentano ulteriormente l’insicurezza. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di queste preoccupazioni e a sviluppare strategie per gestirle in modo più sereno. Se vuole, possiamo approfondire insieme questo aspetto.
Resto a disposizione per ulteriore chiarimenti
Saluti
Dott.ssa Marika Muscarella
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buongiorno, da quello che lei espone potrebbe essere importante un confronto con uno psicologo che possa aiutarla nel comprendere meglio la situazione. Questo suo continuo controllare la porta ad essere in continua allerta che non fa bene al suo organismo ed è stata brava già a prenderne consapevolezza.
Se ha bisogno io sono disponibile per effettuare dei colloqui online e aiutarla.
Rimango a disposizione,
dott.ssa Casumaro Giada
Dott.ssa Sofia Bonomi
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, dalle sue parole appare chiaro che sta già facendo tutto ciò che può fare sul piano medico. Pertanto se l'ansia e il malessere persistono credo che senz'altro possa essere importante approfondire il piano psicologico. Un saluto, Dott.ssa Bonomi
Dott.ssa Martina Cremanti
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Gentile Utente,
da come descrive sembra che la paura la porti a mettere in atto diversi comportamenti di controllo, che a breve termine placano la sua ansia, ma che di fatto non bastano mai. Credo quindi possa essere utile parlane con uno psicologo, per comprendere meglio ciò che genera questa paura e come gestirla al meglio. Un caro saluto.
Dott.ssa Cristina Uccellatore
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roccalumera
Buongiorno, escludendo da varie visite da Lei effettuate che non ci sono problemi fisiologici o patologie anatomiche sarebbe opportuno approfondire la causa di questi disturbi piuttosto che il disturbo stesso.
Le emozioni ed i pensieri possano influenzare la salute fisica del corpo, colpendo il benessere mentale e fisico di una persona.
Quindi un supporto psicologico per poter vedere le cose da una prospettiva diversa potrebbe aiutare.
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,

da quello che ci racconta - a fronte del fatto che i suoi medici escludono una qualche patologia - credo che sarebbe opportuno un consulto con uno psicoterapeuta. L'ansia di poter rimanere in cinta dovrebbe essere ascoltata e approfondita in un ambito in cui possa essere libera di esplorare in sicurezza il suo vissuto.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Grazia Scaini
Psicologo clinico, Psicologo
Castello di Godego
Salve, un confronto con uno psicologo potrebbe esserle utile per aiutarla a gestire l'ansia e a vivere più serenamente la sua sessualità. Per quanto riguarda i sintomi gastrointestinali potrebbero essere legati all'ansia, quindi un percorso psicologico l'aiuterebbe anche in questo senso. Tuttavia è sempre prudente escludere che non ci sia un effettivo problema fisico, per cui le consiglierei di sentire anche il suo medico di base e il suo ginecologo per escludere che sia un problema organico o un'effetto collaterale della pillola.
Dott. Giovanni Paolo Mangano
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Gentilissima,
assolutamente si.
Lei prende la pillola contraccettiva e ciononostante ha ansia costante che qualcosa possa andar storto durante i rapporti; fa continui test di gravidanza e visite ginecologiche, consultando i ginecologi che, ogni volta, la tranquillizzano.
I sintomi che lei manifesta possono, chiaramente, essere dovuti alla forte ansia per questa situazione.
Sebbene l'intestino ne è coinvolto, la causa resta lo stress.
Consulti il suo medico e valuti la possibilità di consultare lo psicologo.
Buona giornata.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.