Salve dottori. Sono una ragazza di 20 anni e da circa un anno e mezzo sto con un ragazzo che è davve

24 risposte
Salve dottori. Sono una ragazza di 20 anni e da circa un anno e mezzo sto con un ragazzo che è davvero fantastico, mi tratta molto bene, mi rispetta e mi ama. Io sono una persona gelosa e controllante ma ho sempre provato (e ci sono sempre riuscita) a controllare questa gelosia fino a qualche settimana fa, quando gli ho fatto una scenata per via del fatto che stava parlando con una collega (che già avevo visto qualche altra volta vicino a lui). Ho sbagliato lo so e mi vergogno tanto di quello che ho fatto. Lui mi ha perdonata anche perché non mi sono mai comportata così e soprattutto perché sa che ho alle spalle un passato difficile a causa del fatto che non ho mai conosciuto mio padre per via del suo allontanamento. Adesso come vi dicevo mi sento molto in colpa e sono sempre in ansia perché penso alla possibilità che gli abbia messo il tarlo in testa con questa collega e che se prima non ci pensava , adesso invece si. Ho molta paura di questa possibilità, potrebbe accadere?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso.innanzitutto ritengo fondamentale che lei possa rivolgersi ad uno specialista per poter elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi con l’allontanamento del padre poiché questa situazione che lei è accaduta ha sicuramente origine da una sorta di trauma dell’abbandono che la porta, appunto, a valutare allontanamenti come sicuri abbandoni.il fatto che il suo fidanzato per un momento abbia volto lo sguardo verso un’altra collega ha fatto scattare in lei l’intensa paura di non essere più la “preferita” e vista Questo perché evidentemente è molto acceso in lei il tasto dell’abbandono dunque è fondamentale che lei possa trattare questo argomento per potersi vivere un rapporto di coppia sana ed equilibrato.per quanto concerne la sua domanda, non sta a noi poter stabilire se questo possa o non possa accadere e ritengo che rispondere a questa domanda sia una forma di rassicurazione che non farebbe altro che accentuare il disturbo dunque la invito caldamente a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Sofia Bonomi
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, quella che descrive è una dinamica da cui è difficile uscire autonomamente: la gelosia affonda le sue radici non nella razionalità, ma nell'emotività che non può essere controllata. Per questa ragione per quanto si cerchino/ottengano rassicurazioni, difficilmente si riesce ad annullare del tutto i pensieri di gelosia. Più che focalizzarsi sul caso specifico della collega, penso possa essere utile allargare il discorso, cercare di capire bene da dove viene questa sua fragilità e in che modo l'allontanamento di suo padre influenza le sue relazioni. Solo andando alle origini di questa dinamiche, si può sperare che non si ripetano continuamente.
Resto a disposizione, dott.ssa Sofia Bonomi
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, la gelosia è un'emozione complessa, che affonda le radici nel processo di attaccamento e nell'insicurezza di chi lo prova. Le sarebbe molto utile approfondire le dinamiche sottese alle sue paure attraverso una psicoterapia adeguata. Come ha ben compreso, rischia di rovinare il rapporto, ma soprattutto vive con grande disagio. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, invece di rispondere alla sua domanda perché sarebbe inutile oltre che impossibile, le consiglierei di intraprendere un percorso psicoterapeutico per lavorare sulle sue ansie ed insicurezze. Il pericolo è che possano emergere più spesso ed in più situazioni...
Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi elementi di sè così importanti. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo ale sue difficoltà del passato che influiscono nel rapporto con questa persona, ma anche legato ai pensieri di gelosia che sviluppa e teme possano condizionare la sua vita.
Chiedere aiuto è il primo passo per stare meglio ed essere più consapevoli di sè e delle proprie risorse, perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita. Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca. Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, prima di tutto grazie per aver condiviso con noi una cosa così delicata per lei. Vergognarsi per ciò che si ha fatto è comprensibile, tuttavia mi sembra di comprendere che il suo partner sia molto accogliente e comprensivo. Sarebbe importate però per lei e poi per la sua relazione elaborare questi pensieri di gelosia che la rendono insicura. La sua storia di vita ha sicuramente avuto un impatto nel suo modo di stare in coppia. Si dia l'opportunità di prendersi cura di questo pezzetto di sè e di tutto ciò che lo genera. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,
in merito alla sua domanda finale le dico che ha sempre a che fare con la sua insicurezza. Nessuno al momento pare riuscire a rassicurare quella che è la sua angoscia di abbandono; varrebbe la pena prendersene cura attraverso l' aiuto di uno specialista. Intraprenda un percorso di psicoterapia, potrá aiutarla a lavorare sul tema qui riportato, ne vale del suo vissuto di serenità all' interno delle relazioni significative.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera, la gelosia è un’emozione e più che controllarla bisogna ascoltarla perché spesso nasconde altre emozioni come ad esempio la paura (spesso dell’abbandono).
Capendo quale è il significato di questa gelosia è possibile regolare le emozioni e vissuti ad essa legati.
Essere gelosi può raccontarci non solo chi è importante nella propria vita, ma anche come si può vivere l’eventuale perdita e cosa rende insicuri di se stessi/del proprio rapporto con il partner.
Inoltre è importante accettare il fatto che non si può controllare tutto. In terapia si affrontano questi temi.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, dottoressa Martina Orzi
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Credo non sia possibile rispondere alla sua domanda relativa al prevedere cosa potrebbe accadere nella situazione che ha descritto. Ciò che più mi colpisce, se ho ben compreso la sua condivisione, é il fatto che sta dando molta centralità alla paura di aver messo lei il tarlo al suo compagno relativamente al pensiero della sua collega, come se sentisse il senso di colpa, o la responsabilità, di aver influenzato i pensieri del suo compagno attraverso il suo comportamento. Il mio suggerimento, se lo ritenesse d’aiuto, è di riflettere sulla possibilità di poter esplorare ulteriormente i suoi vissuti con l’aiuto di un/a professionista al fine di poter fare maggiore chiarezza in merito all’esperienza che ha condiviso. Un saluto, Dott. Felice Schettini
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Dott. Fabio Falcone
Psicologo
Milano
Buongiorno, le fa questione la gelosia che sembra permeare il suo rapporto causandole, come lei narra, vergogna e senso di colpa, oppure il rischio che il suo partner la tradisca? Ciò che la interroga è dentro di lei o rimane confinato all’altro? La posizione che si assume in una relazione amorosa riattualizza i vissuti e spesso non è facile accettare il fatto che l’altro sia imprevedibile in quanto umano. Se le sue riflessioni la indurranno in questa direzione, non esiti a giovarsi dell’ausilio di un professionista. Un saluto cordiale
Dott.ssa Laura Cappello
Psicologo, Psicologo clinico
Carmiano
Buongiorno, comprendo quelle che sono le sue preoccupazioni. Nella sua richiesta emerge un punto particolarmente importante in merito ai suoi vissuti. Vissuti e dinamiche che hanno caratterizzato un legame, in tal caso molto importante, possono avere un'influenza sui legami che instauriamo nel presente. Partire da questo potrebbe essere un inizio per vivere ed elaborare questa gelosia che le crea disagio e che a lungo termine potrebbe ledere un rapporto. Oggi è difficile rispondere alla sua domanda considerando anche l'imprevedibilità dell' essere umano. Ciò di cui bisogna prendere atto è che talvolta la gelosia potrebbe portare ad interpretare la realtà secondo il punto di vista di chi la prova, non permettendo di sviluppare con facilità una visione oggettiva. Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Laura Cappello
Dott.ssa Roberta Sarlo
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, quello che vive appare molto faticoso e doloroso, una lotta continua per tenere a bada le sue paure e un profondo senso di sconforto quando ciò non avviene. Probabilmente in questo momento la sua attenzione è direzionata verso il suo ragazzo ma le suggerisco di dirigerla verso di lei per poter analizzare meglio questi vissuti e preoccupazioni. Potrebbe in tal senso beneficiare di un percorso psicologico che la aiuti a prendere maggior consapevolezza di sé, scoprire le ragioni delle sue fragilità e trovare una maggior sicurezza per poter affrontare questa (ed eventuali future) relazioni con più tranquillità e fiducia. Resto a disposizione e le auguro di trovare presto la sua serenità. Un saluto!
Dott.ssa Mariagiulia Sacco
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Cara Utente, deve essere davvero faticoso combattere contro se stessa. Come ci raccontava, da una parte sente l'urgenza di controllare il legame, dall'altra nasconde, chiude a chiave, silenzia la sua gelosia, combattendo ciò che sente. E se deponesse le armi per guardare più da vicino questo bisogno di controllo che sente nella sua relazione sentimentale? Attraverso un percorso personale potrebbe scoprire cosa teme, quali sono le radici della sua insicurezza. Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Mariagiulia Sacco
Dott.ssa Maria Zaupa
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Vicenza
Buongiorno, la gelosia ed il controllo sono aspetti che logorano internamente (avergli messo il tarlo in testa, ansia, ecc.) ed esternamente (nei comportamenti e quindi nel mettere a rischio la relazione). Il suo racconto termina purtroppo con una domanda che a mio avviso rivela quanto stia soffrendo per la sua gelosia e che probabilmente ha ragioni profonde delle quali prendersi cura (a partire dall'abbandono di suo padre). Le cose potrebbero accadere (...) la differenza può farla lei decidendo ciò che è buono per lei e per la relazione con questo suo fantastico ragazzo. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Gentile Utente, le consiglierei vivamente di intraprendere un percorso per indagare le radici di questa gelosia. La gelosia è un'emozione insidiosa da gestire in autonomia, perché connessa a nostre insicurezze personali di cui spesso neanche siamo pienamente consapevoli. La sua domanda "potrebbe accadere?" mi fa intendere la sua preoccupazione per la possibilità che il suo ragazzo possa pensare a questa collega. La risposta a questa domanda non c'è, non possiamo saperlo né controllare i pensieri degli altri. Sicuramente però indirizzare le sue energie mentali verso un lavoro su sé stessa, per prendersi cura della sua insicurezza cercando di capirne l'origine ed elaborare il passato doloroso è un punto di partenza per prevenire future crisi di gelosia che potrebbero invece compromettere la sua relazione a lungo andare. Resto a disposizione.
Dott.ssa Giulia Gregori
Dott.ssa Stefania La Torre
Psicologo, Psicologo clinico
Varese
Buonasera cara utente, il fatto che lei abbia commesso un "errore" ma sia subito stato riconosciuto come tale da entrambi, non penso possa diventare la causa dei cambiamenti di intenzioni del suo ragazzo verso la collega. Mi spiego meglio, spesso proiettiamo le nostre paure verso l'altro e permettiamo ai pensieri di invadere la nostra mente, anche quando non vi sono prove concrete e tangibili che quel che pensiamo possa realmente accadere.
Sicuramente, come consigliato da altri colleghi, sarebbe interessante indagare più a fondo le cause di questa gelosia, ma nel frattempo le consiglio di affidarsi a ciò che realmente ha e rinforzare questo pensiero positivo: un fidanzato che la ama, la rispetta e la tratta bene.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Stefania La Torre
Dott.ssa Sara Lezzi
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Gentilissima, dalle sue parole emerge chiaramente la sofferenza che prova per questa situazione. L'ansia e la gelosia che riporta sono un pesante fardello, da ciò che scrive emerge tutta la fatica che sta facendo nel tentativo di "controllarle". Tuttavia, è difficile liberarsi di tutto ciò da soli. Il mio consiglio è quello di valutare la possibilità di svolgere alcuni incontri psicologici per comprendere meglio ed elaborare i suoi pensieri e i suoi vissuti sulla relazione e, possibilmente, cercare di indagare meglio l'origine della sua gelosia.
Per qualsiasi domanda resto a disposizione, cordiali saluti.
Dott.ssa Chiara Cuoco
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Cara utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e comprendo e capisco i suoi dubbi. Purtroppo non credo che ci sia una risposta diretta da dare alla sua domanda, però mi sembra di capire che la persona che ha accanto lei la percepisca come una persona che la rispetta e che ami, e che quindi questa preoccupazione provenga più da una sua personale sofferenza piuttosto che dalla relazione stessa. L'unica cosa che potrei consigliarle n questo momento è di pensare di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti a sciogliere i nodi del suo passato e a capire l'origine della sua gelosia e di tutte queste preoccupazioni, e che l'aiuti a trovare e riattivare le risorse per potersi vivere la sua relazione con più serenità e spensieratezza. Resto a disposizione, dott.ssa Chiara Cuoco
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, mi dispiace leggere il suo malessere e la difficoltà che deve incontrare nel vivere costantemente con il timore di perdere il suo ragazzo. Le suggerirei di trovare uno spazio per sé, per elaborare questi vissuti che come ombre finiscono per alterare la realtà oggettiva e crearle disagi e sensi di colpa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Giada Piva
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fossò
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. però pensi, il suo fidanzato l'ha perdonata e l'ha capita. Si chieda, come mai continuo a provare questa ansia? com'è per me? Se ha piacere rimango a disposizione per affrontare meglio il discorso. Un caro saluto, Giada
Dott.ssa Stefania Militello
Psicologo, Psicologo clinico
Sassari
Buongiorno, comprendo il senso di colpa e l’ansia che stai provando. È positivo che tu abbia riconosciuto la tua reazione e che il tuo ragazzo abbia compreso il contesto. La gelosia spesso nasce da insicurezze profonde, legate a esperienze passate, e può portare a paure irrazionali, come quella di avergli “messo un tarlo in testa”.
Piuttosto che focalizzarti su questa paura, potrebbe essere utile lavorare sulla tua sicurezza e sulla fiducia nel rapporto. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a gestire meglio queste emozioni e a vivere la relazione con maggiore serenità.
Se il legame tra voi è solido, un episodio isolato non cambierà i suoi sentimenti. Prova a concentrarti su ciò che vi unisce e a comunicare apertamente con lui. Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Cara utente, grazie per esserti confidata con noi.
In primis, il fatto che tu abbia compreso la tua reazione e il suo possibile impatto sulla relazione è un passo importante.
Le emozioni e i comportamenti che emergono nelle relazioni di coppia spesso hanno radici più profonde, che derivano dalle esperienze vissute nel proprio sistema familiare, come tu forse hai già ben compreso.
Alcune riflessioni su quello che scrivi potrebbero essere:
- Riconoscere che la tua paura è legata a te, non a lui
- Separare il passato dal presente (L’assenza di tuo padre ha segnato la tua storia, ma oggi sei in una relazione con un ragazzo che ti ama e ti rispetta. Ogni relazione ha la sua unicità, e il passato non deve necessariamente ripetersi).
- Lavorare sulla fiducia (sia in lui che in te stessa). Prova a chiederti: cosa mi fa sentire insicura? Cosa posso fare per rafforzare la fiducia in me stessa e nella mia relazione?
- Trasformare l’ansia in comunicazione aperta. Ad esempio, potresti dirgli: “Dopo quella discussione mi sono resa conto di alcune mie insicurezze e ci sto lavorando. Voglio che tu sappia che mi fido di te e che per me il nostro rapporto è importante.”

Con la speranza di averti dato degli spunti di riflessione, rimango a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, innanzitutto voglio dirle che apprezzo molto la sincerità con cui racconta la sua esperienza e la consapevolezza che mostra nel riconoscere l’episodio che le ha fatto perdere il controllo. Questo è già un primo passo molto importante perché dimostra che ha la capacità di riflettere sui propri comportamenti e di comprenderne l’impatto sulla relazione. Sentirsi in colpa dopo un momento di gelosia è comprensibile, soprattutto quando si ha accanto una persona che si ama e si teme di aver potuto incrinare la fiducia costruita insieme. La gelosia, seppur difficile da gestire, non è un sentimento “sbagliato” di per sé. Spesso nasce dal timore di perdere qualcuno di importante, dal bisogno di sentirsi sicuri nel legame e in alcuni casi da esperienze passate che hanno lasciato ferite. Lei stessa racconta del suo vissuto legato all’assenza di una figura paterna, che può avere avuto un ruolo significativo nel modo in cui percepisce la stabilità e la sicurezza affettiva. In questi casi il timore dell’abbandono può diventare più forte e portare a reazioni che sembrano sproporzionate rispetto alla situazione reale. Il fatto che il suo ragazzo l’abbia capita, perdonata e che non abbia trasformato quell’episodio in un motivo di rottura, è un segnale prezioso della solidità del vostro legame. La sua preoccupazione che ora possa essersi “accesa una scintilla” nei confronti della collega è più legata all’ansia e all’autocritica che a un reale cambiamento nei suoi sentimenti. Spesso, quando ci si sente in colpa, la mente tende a immaginare scenari catastrofici, come se quell’unico episodio potesse scatenare conseguenze irreparabili. Questo però non significa che ciò che teme diventerà realtà, ma che la sua ansia sta alimentando un pensiero ipotetico, facendolo sembrare concreto. Un lavoro utile in ottica cognitivo comportamentale potrebbe consistere nell’imparare a distinguere tra ciò che è un pensiero e ciò che è un fatto. Ad esempio, “e se adesso lui ci pensasse?” è un pensiero, non una realtà certa. Imparare a osservare questi pensieri senza considerarli automaticamente veri le permetterà di ridurre l’ansia e di sentirsi più in equilibrio. Allo stesso tempo, può essere importante coltivare momenti di condivisione positiva con il suo partner, comunicando in maniera aperta e sincera ciò che prova, senza però farsi guidare solo dalla paura. Ricordi che in una relazione è normale vivere momenti di insicurezza, ma è altrettanto importante imparare a gestirli senza lasciarli crescere a dismisura. Lei ha già dimostrato di avere la forza per non farsi travolgere dalla gelosia in passato, e anche questa esperienza può diventare un’occasione per consolidare nuove strategie e rinforzare il rapporto. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,

la preoccupazione che descrive è comprensibile, soprattutto perché nasce da un forte senso di colpa e dalla paura di perdere una relazione che per Lei è importante. È però utile distinguere ciò che è accaduto nella realtà da ciò che oggi sta alimentando la Sua ansia.

Una scenata di gelosia, per quanto spiacevole e da Lei stessa riconosciuta come un errore, non “mette tarli” nella testa dell’altro né crea automaticamente interesse dove prima non c’era. Le relazioni non funzionano in questo modo. Se il Suo ragazzo La rispetta, La ama e ha scelto di perdonarLa, significa che è in grado di comprendere l’episodio per quello che è stato: una reazione emotiva, non un’accusa fondata né un segnale di sfiducia strutturale.

Quello che sta vivendo ora sembra essere soprattutto un effetto dell’ansia e del senso di colpa: la mente, dopo l’episodio, cerca continuamente di “riparare” o di controllare il danno immaginando scenari futuri negativi. In questo stato, ogni pensiero diventa minaccioso e la paura prende la forma di un dubbio ossessivo: “E se ora ci pensasse?”, “E se fosse colpa mia?”. Questo non significa che il rischio sia reale, ma che Lei è iperfocalizzata sulla possibilità di perdere l’altro.

Il fatto che Lui abbia reagito con comprensione e non con distanza è un elemento importante. Non indica fragilità del legame, ma al contrario una base affettiva sufficientemente solida. Continuare però a rimuginare su questa paura rischia di farLa restare in uno stato di allerta costante, che non aiuta né Lei né la relazione.

Il passato che cita, legato all’assenza paterna, può rendere più sensibile al tema dell’abbandono e aumentare il bisogno di controllo quando si teme di non essere “abbastanza” o di poter essere sostituite. Lavorare su questo aspetto, anche con un supporto psicologico, potrebbe aiutarLa a ridurre l’ansia e a non far dipendere la Sua sicurezza emotiva esclusivamente dal comportamento dell’altro.

In sintesi, no: una reazione di gelosia non crea interesse sentimentale dove non esisteva. Quello che può accadere, se l’ansia prende il sopravvento, è che Lei continui a punirsi mentalmente per un errore già riconosciuto e superato. Ora la cosa più utile è permettersi di andare avanti, fidandosi dei fatti e non dei timori.

Un caro saluto
Dott.ssa Sara Petroni

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