Salve dottori, sono un ragazzo di venti sei anni e non riesco a trovare una ragazza. Più volte mi è

23 risposte
Salve dottori, sono un ragazzo di venti sei anni e non riesco a trovare una ragazza. Più volte mi è stato proposto il ragionamento che l estetica non serve e poi chi sa perché vengo sempre respinto e mi ritrovo sempre con ti vedo come un amico a fine serata se non fossi brutto sarei fidanzato questa è la realtà. Un altra bugia che mi viene proposta è se ci sai fare se le fai ridere come se alle ragazze serve un pagliaccio sei intelligente dolce colto allora vedrai una ragazza la trovi quindi stando al ragionamento di chi mi dice questo anche sei senza denti basso e calvo siccome hai un bel carattere allora le ragazza la trovi. Insomma perché non c è un pisicologo che ha il coraggio di dirmi la verità anche a costo di ferirmi che siccome sono brutto alle donne non attraggo secondo voi qual è il motivo che non piaccio alle ragazze??
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Federica Monte
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cologno Monzese
Gentile utente, sento una grande aspettativa su se stesso. Ogni relazione che instauriamo ha le sue caratteristiche, iniziando un percorso terapeutico potrebbe capire maggiormente di cosa lei ha bisogno e come poterlo soddisfare senza mettere le aspettative dell’altro davanti alle sue
Cordialmente dott.ssa Federica Monte
Gentilissimo, dire che anche un brutto può trovare la sua anima gemella non è una bugia da psicologo vigliacco. Se si guarda in giro vedrà molti "brutti" felicemente accoppiati. Il punto non è essere colto, dolce intelligente, essere spiritoso ecc. ma come ci si sente davanti agli altri. Se lei si sente un "minorato", potrà anche essere dolce colto spiritoso intelligente, ma si comporterà come un "minorato" e gli altri la vedranno come tale. Come si sente lei di fronte alle ragazze? Solo brutto o anche goffo, ridicolo, insignificante, semplicemente trasparente? Si può lavorare su se stessi per migliorare la propria autostima e mi creda una buona autostima è più interessante di una bella faccia. Non voglio sottovalutare le belle facce, ma si può essere belli e insignificanti, al contrario, chi ha una spiccata personalità insignificante non lo sarà mai. Cominci a lavorare sulla sua autostima e vedrà il cambiamento. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Psicologo, Psicologo clinico
Lainate
Gentilissimo,
lei vuole la verità ma non esiste una verità in questo senso. Ci sono persone normali che non sono riuscite a trovare l'amore e persone bruttissime che, invece, hanno trovato l'anima gemella.
In questa vita una parte è imputata al nostro impegno e le nostre azioni e una parte è imputata alla casualità. L'amore vero è raro, non si trova sempre dietro l'angolo e tantomeno una relazione appagante. Se due persone si trovano e si fidanzano solo per l'aspetto fisico, quanto pensa che possa durare la relazione? Magari a differenza sua, persone considerate belle avranno più relazioni, ma che tipo di relazioni sono? Sono davvero basate su qualcosa di vero e profondo? La sua vita può essere piena e meravigliosa anche senza una fidanzata, se non dovesse trovarla. Al contrario, magari la persona giusta è dietro l'angolo. Ha provato a riflettere se magari le donne che piacciono a lei non siano un po' fuori dalla sua portata a livello fisico? Se comunque il suo aspetto la indispone così tanto, provi a rivolgersi ad un consulente d'immagine o ad un chirurgo estetico.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Dott. Luigi Giorgetti
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Ancona
Caro anonimo, in realtà credo che la situazione che descrive sia un passaggio obbligatorio per ognuno di noi. Si tratta di passare dall'anonimato all'individuo. Fino a che cercheremo di avere conferme di chi siamo dall'altro ci diamo fondamentelmente la possibilità di fallire. Non è vero che l'aspetto non importa, ma non la bellezza. La bellezza è una scelta. E siamo belli quando ci prendiamo cura di noi stessi (quindi NON è un canone estetico). Come possiamo prenderci cura di noi? Prendendoci carico della nostra vita, di cosa ci dà colore, cosa ci appassiona, cosa nutre la nostra anima. Prima di pensare ad una relazione dobbiamo imparare ad apprezzare chi siamo, essere centrati su noi stessi. Con questo la saluto sperando di aver suscitato la curiosità per andare avanti. Nella vita bisogna essere curiosi, è la benzina del nostro motore. Cordialmente
Dott. Luigi Giorgetti
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, la domanda che le pogo è: se anche qualcuno le dicesse che le ragioni sottostanti al suo non avere un partner derivino della sua "bruttezza" questo come la aiuterebbe? Il costrutto di bellezza è molto più complesso ed articolato della semplice bellezza estetica, è chiaro che questo non può essere totalmente eliminato, ma ciò che è bello per un individuo non è detto che lo sia anche per un altro. Sei lei però in prima persona si descrive in maniera così critica, svalutante e giudicante quale sarà il messaggio che l'altro avrà di lei? Essere in prima persona gentili con noi stessi porta al raggiungimento in un secondo momenti di quelli che potrebbero essere in nostri obbiettivi.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Gianfranco Mariano
Psicoterapeuta, Psicologo
Sassari
Carissimo, ti do un compito: osserva varie coppie e valuta quindi il "livello di bruttezza" (o di distanza dallo standard estetico dominante) di uno o entrambi i membri della coppia. Concentrati solo sui tratti somatici, distogliendo l'attenzione da acconciature, abiti, mezzi di trasporto, diciamo tutto "il bello di contorno". Dopo questa esperienza osservativa ti propongo di riformulare la tua domanda su "Mio dottore"
Dott.ssa Roberta Croatti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buongiorno, nessun psicologo le dirà mai che la "bruttezza" è un' ostacolo alla costruzione di una relazione affettiva semplicemente perchè non è vero! E poi cos'è la "bruttezza" ? ll sentirsi brutti non dipende tanto dall'aspetto fisico quanto piuttosto dall'idea che ognuno ha di sè
stesso. Lei deve imparare a volersi bene e a prendersi cura di sè stesso. Le sarà d'aiuto un percorso di psicoterapia in cui mettere a nudo il proprio disagio e trovare le risorse per affrontarlo e superarlo. Sia fiducioso. Auguri
Dr. Barbara Civera
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Carissimo, dire che l'estetica sia l'unica cosa che conta, non corrisponde alla realtà. Prova a guardarti intorno: quante ragazze vedi con ragazzi non bellissimi?E viceversa? Stare con una persona vuol dire mille cose, tra cui chimica (che non c'entra con l'estetica), presentarsi puliti e ordinati, saper comunicare (non necessariamente da cabarettisti) e ascoltare. Vero, non è semplicissimo. Ma la vera regola base, che vale per tutti, è che se non ti piaci, non puoi piacere agli altri. Se non vedi il tuo valore, non puoi trasmetterlo. Se ti svaluti e ti senti insicuro, questo è ciò che emergerà...e le ragazze fanno già i conti, TUTTE (top model incluse) con le loro insicurezze e autosvalutazioni. Non può essere attraente una cassa di risonanza, anzi serve un antidoto, mi spiego?Spero di essere riuscita a dare un'idea di cosa può scattare nell'animo di molte donne (e uomini). Spero tu possa dare al percorso con il tuo psicologo almeno una piccola parte della fiducia che desideri e meriti di trovare per te, affinchè la tua situazione si sblocchi.
Dott.ssa Marina Lumento
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pescara
Gentilissimo, comprendo che stia affrontando delle difficoltà e delle preoccupazioni riguardo alla sua vita sentimentale. È normale avere queste riflessioni, e mi rendo conto che cercare di capire cosa potrebbe ostacolarla nella ricerca di una relazione può essere frustrante. Vorrei rassicurarla che esplorare questo argomento è un passo importante verso una migliore comprensione di sé e del proprio percorso relazionale.
Prima di tutto, è importante ricordare che l'attrazione e la connessione tra le persone possono essere influenzate da una varietà di fattori diversi. L'aspetto esteriore è solo uno di questi fattori e non è l'unico elemento determinante nelle relazioni. C'è molta verità nell'affermazione che le relazioni significative si basano su molteplici livelli di compatibilità, come interessi comuni, valori, empatia e comunicazione.
Spesso, le convinzioni negative su se stessi possono influenzare l'atteggiamento che si trasmette agli altri. Se lei si concentra esclusivamente sul suo aspetto fisico e sviluppa una convinzione profonda di non essere attraente, potrebbe trasmettere insicurezza agli altri, il che a sua volta potrebbe influenzare la risposta delle persone nei suoi confronti.
Il ragionamento che "se fossi più attraente, avresti più successo" è troppo semplificato. La bellezza è soggettiva e ciò che attrae una persona potrebbe non attirarne un'altra. Inoltre, le relazioni durature si basano sulla connessione emotiva, su quanto ci si comprende reciprocamente e su come si fa sentire l'altra persona.
Riguardo all'approccio di alcune persone che le suggeriscono di essere un "pagliaccio" o di adottare determinati comportamenti per attrarre le ragazze, è importante ricordare che essere se stessi è fondamentale. Fingere di essere qualcun altro a lungo termine non porta a relazioni autentiche e soddisfacenti.
Quando si tratta di attrazione e relazioni, la consapevolezza di sé è cruciale. Suggerirei di esplorare le sue passioni, interessi e sviluppare la sua autostima. Lavorare sulla propria autostima e sulla percezione di sé può influenzare positivamente come si presenta agli altri e come si percepisce l'attrazione reciproca.
Inoltre, consideri concretamente di parlare con uno psicologo. Un professionista può aiutarla ad affrontare le insicurezze, a esplorare la sua autostima e a sviluppare strategie per costruire relazioni più positive e autentiche.
Ricordi che ognuno ha i propri tempi e percorsi in ambito sentimentale, e trovare una partner richiede pazienza e impegno.Sono a sua disposizione per un consulto, un caro saluto. Dr.ssa Marina Lumento.
Dott.ssa Rosa Argenti
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
Gentile utente , grazie per aver condiviso il suo stato d'animo.
Un consiglio che mi sento di darle:
Bisogna lavorare sull'autostima..
1 Uscire dalla zona di comfort.
2 Evitare i pensieri negativi.
3 Evitare i paragoni.
4 Fissare degli obiettivi.
5 Focalizzare l'attenzione sui successi passati.
6 Selezionare le frequentazioni.
7 Evitare di compiacere gli altri.
Rimango a sua disposizione anche online .
Dott.ssa Rosa Argenti
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,

Capisco le tue frustrazioni e la confusione che provi riguardo alle interazioni sentimentali e al ruolo dell'aspetto fisico. La questione dell'attrazione e della connessione tra persone è complessa e multifattoriale, e non si riduce unicamente alla dimensione estetica.

Autopercezione e realtà: La nostra autopercezione può essere distorta da esperienze passate, commenti negativi o semplicemente dalla nostra critica interna. È fondamentale distinguere tra come ci vediamo e come gli altri ci vedono effettivamente.

Connessione: L'attrazione tra persone non è determinata esclusivamente dall'aspetto fisico. Molti fattori influenzano l'attrazione, come la compatibilità, i valori condivisi, l'empatia e il sostegno reciproco. La frase "ti vedo come un amico" potrebbe riflettere una mancanza di connessione su un altro livello piuttosto che una semplice valutazione estetica.

Standard di bellezza: La società odierna impone certi standard di bellezza, ma è essenziale ricordare che questi standard variano nel tempo e tra diverse culture. La bellezza è altamente soggettiva, e ciò che è considerato attraente per una persona potrebbe non esserlo per un'altra.

Supporto professionale: Intraprendere un percorso terapeutico potrebbe aiutarti a esplorare le tue percezioni, le tue esperienze passate e le tue aspettative. Uno psicologo può aiutarti a lavorare sulla tua autostima e sulla tua capacità di connetterti con gli altri in modo autentico.

Riguardo alla tua domanda finale, non esiste una risposta unica o definitiva. Ogni persona ha una combinazione unica di qualità, esperienze e aspettative, e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Tuttavia, lavorare sulla propria autostima e sulle proprie competenze relazionali può certamente aiutare a migliorare le interazioni e le connessioni con gli altri.

Cordialmente,

Ilaria.
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Gentilissimo utente buongiorno.
Ognuno di noi è diverso, ha il suo valore, le sue caratteristiche, il suo carattere e il suo aspetto.
Cerchi di non focalizzarsi sul paragonarsi agli altri. A una donna, degli addominali e del fisico scolpito, importa ben poco… se non si ha rispetto, se non si ha una buona capacità di ascolto ed empatia… secondo lei, avere una bella faccia può essere la base per instaurare una relazione solida e un futuro ?
Sia fiero e sicuro di lei, se siamo insicuri indirettamente lo trasmettiamo all’altra persona e purtroppo l’insicurezza fa scappare.
Evidentemente non ha neanche trovato la persona giusta che sapesse andare oltre. Deve focalizzarsi su degli obiettivi e selezionare chi vuole frequentare.
Certo l’aspetto fisico fa la sua parte, ma la connessione mentale è ancora più importante.
Non faccia si, che le frequentazioni che non sono andate bene le facciamo diminuire l’autostima, siamo noi le persone con cui dobbiamo convivere per sempre, perciò la prima forma di amore si instaura con se stessi.
Ci provi e vedrà che troverà la sua dolce compagna.
Sono disponibile per un consulto
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Dott.ssa Sara Santilli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Caro utente, comprendo pienamente la sua frustrazione. Il reale motivo del "perchè non piace alle ragazze", come lei stesso afferma, non può saperlo nessuno psicologo. La verità è che dietro alle dinamiche relazionali ci sono veramente tante cose, ma la più importante è che spesso noi stessi siamo i primi a non essere pronti per iniziare un approccio con l'altro sesso. Questo può avere mille significati e può essere messo in pratica in molti modi: dal non prendersi cura di sé stessi (sia nella cura dell'aspetto esteriore che interiore), al partire prevenuti e quindi sentirsi a disagio durante la conoscenza, a molti molti altri. Le consiglierei di intraprendere un percorso per esprimere meglio quello che le succede quando esce o conosce una ragazza, al fine di dare un significato ben preciso a ciò che succede prima, durante e dopo l'incontro. Rimango a sua disposizione, buona giornata.
Dott.ssa Sara Santilli
Dott.ssa Monica Zenucchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gazzaniga
Gentilissimo, grazie per aver condiviso il suo stato d'animo. Sicuramente, come già indicato dai colleghi, nessuno potrà mai darle una risposta precisa e certa sul motivo per cui "non piace alle ragazze". In ogni relazione ci sono molteplici aspetti e fattori, interrelati spesso a vicenda, che concorrono e che vanno considerati. Più che focalizzarsi su generalizzazioni rispetto al mondo esterno, potrebbe esserle utile partire in primis da lei: provi a domandarsi qual è la percezione che lei ha di se stesso, quali sono le sue aspettative su di sé, quanto si prende cura di sé (non per forza solo in termini estetici), cosa significa per lei una relazione...
Valuti infine la possibilità di intraprendere un percorso psicologico, per trovare risposta a questi e altri interrogativi, ma soprattutto per iniziare a conoscere e capire meglio se stesso e poi l'Altro. Un cordiale saluto, dott.ssa Zenucchi Monica
Dott.ssa Barbara Brega
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
le propongo il coraggio di una verità forse difficile da credere, ma che, se ascoltata, magari riuscirà a far breccia dentro di lei. Lo dicono le favole come “La Bella e la Bestia” che raccontano la storia di tutti noi esseri umani: se non facciamo morire la rosa, se la custodiamo, la riconosciamo come nostra e la facciamo crescere dentro di noi, allora sarà questa rosa che, come realtà interiore di bontà, generosità, presenza, altruismo, sincerità e affettività, si esprimerà attraverso il corpo e sarà visibile a tutti. Questa realtà umana espressa attraverso il corpo arriverà direttamente alle persone che percependola ne saranno attratte.
Mi piacerebbe continuare a parlarne insieme se lei vorrà.
Un saluto
Barbara Brega
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Psicologo, Psicologo clinico
Voghera
Gentile utente,
non è compito di nessuno e tanto meno dello psicologo quello di giudicare il suo aspetto fisico o di suggerirle la vera formula vincente per conquistare una donna. Ciascuno di noi merita di apprezzare se stesso migliorandosi dove può e come preferisce, seguire le proprie naturali inclinazioni e i propri personali gusti, agire e pensare in maniera autonoma e decidere secondo i criteri che lo fanno sentire più fedele a se stesso. Talvolta può non essere facile avere un'idea chiara di come si è e di come si vorrebbe essere, dunque si tende a basarsi su come si pensa che gli altri ci vorrebbero. Credo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per se stesso dove raccontarsi e sfogarsi rispetto a queste tematiche ed essere aiutato a prendere maggiori consapevolezze su di sé e ad accrescere il valore che sente di avere come persona.
Se vuole parlarne, sono disponibile.

Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità, non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott.ssa Ginevra Pieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Firenze
Salve, ho letto la sua richiesta e percepisco sia presente un grande senso di frustrazione dalla situazione in cui si trova.
Il mio approccio è sistemico-relazionale, si fonda sulla consapevolezza che il benessere psicologico di una persona sia strettamente collegato alle relazioni che intrattiene con gli altri. Dalla sua descrizione, appare chiaro ed evidente come certe dinamiche relazionali vadano ad influenzare il suo stato di benessere.
Il focus del mio lavoro è l'analisi delle dinamiche relazionali e interpersonali, che includono sia il contesto familiare che di coppia. La terapia si va a basare sull’idea che il cambiamento non avviene solo a livello individuale, ma è influenzato e spesso determinato dalle dinamiche all'interno del sistema di relazioni in cui una persona è inserita. (se è interessato nel mio profilo ci sono approfondimenti relativi i miei studi).
Non posso risponderle alla domanda che ha fatto qua, in quanto andrebbe almeno approfondita meglio la sua situazione e storia personale/relazionale.
Se vuole potremmo partire da questi punti.
Qualora abbia bisogno non esiti a contattarmi, rimango a disposizione.
Le sedute sono svolte online.
Cordialmente.
Dott. ssa Ginevra Pieri
Dott.ssa Helena Afflitto
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi vissuti e mi dispiace che lei soffra per questa situazione che descrive.
Mi ha colpita molto la sua ricerca di verità all'esterno; come se gli altri avessero la verità in mano e lei no; come se non si fidasse dei suoi stessi pensieri, delle sue senzazioni, delle sue emozioni e fosse alla ricerca di un'illusoria conferma dall'esterno di quelli che sono i suoi vissuti.
In un percorso psicologico sarà guidato in questa ricerca della verità, della sua verità, che non arriverà passivamente dall'esterno, ma dalla sua interiorità, grazie ad un lavoro su sè stesso e sulle sue dinamiche relazionali.
La invito ad iniziare insieme questo percorso alla scoperta di sè.
Cordiali Saluti, dott.ssa Helena Afflitto
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Nella mia vita ho visto persone senza gambe stare con persone sane (per scelta).Questo per dirle che non è un fattore importante la bellezza. sicuramente è un grosso aggancio ma se dentro c'è il vuoto anche quella decade. Credo che il suo sia un problema di autostima. Faccia un percorso di crescita personale con uno psicologo dove potrà conoscere aspetti di lei che la sorprenderanno e che l'aiuteranno a trovare una persona adatta a lei
Buongiorno,
Lei ha già deciso quale sia la sua verità: "che siccome sono brutto alle donne non attraggo", la pone come una verità che nessuno ha il coraggio di dirle.
Se questa è la sua verità, è possibile che questo sia ciò che lei veicola all'esterno, ragazze comprese. In tal caso potrebbe essere complicato piacere in effetti, non si piace lei in primis!
La verità è che una relazione si costruisce sulla base di incastri, di dinamiche che si instaurano tra due persone, non esiste una verità universale. Per qualcuno l'estetica può essere importante e per altri meno, per qualcuno può essere importante che lei sia "intelligente, dolce, colto" ma per altri questi aspetti potrebbero non contare minimamente. Tutto sta nell'incastro, nel momento in cui incontrerà una persona con cui le cose funzioneranno in base alla persona che è lei e alla persona che incontra, allora potrebbe nascere una relazione significativa, a prescindere che poi diventi una relazione, una frequentazione o un'amicizia.
In ogni caso, rifletterei un pochino sulla sua autostima e proverei a lavorare su questo aspetto, se ha bisogno su questa piattaforma può trovare tanti professionisti a cui chiedere aiuto in tal senso.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Dott.ssa Angela Borgese
Psicologo, Psicologo clinico
Gravina di Catania
Salve,
quello che racconta trasmette molta sofferenza e il desiderio di capire perché le sue esperienze affettive non vadano come vorrebbe. È vero che l’aspetto fisico può avere un ruolo nell’attrazione, ma non è l’unico fattore né quello decisivo in assoluto. Ogni persona valuta e si lascia coinvolgere da un insieme di aspetti: carattere, sicurezza di sé, modo di porsi, capacità di instaurare un dialogo autentico, oltre che da elementi estetici.

Quando ci si sente costantemente respinti, spesso si tende a ridurre tutto a una sola spiegazione (“sono brutto, quindi non piaccio”), ma questa convinzione può diventare una gabbia che alimenta rabbia, sfiducia e bassa autostima, rendendo ancora più difficile creare legami.
Più che trovare una “verità assoluta” sul perché non si hanno relazioni, può essere utile chiedersi: come mi percepisco? come mi relaziono con le altre persone? che immagine do di me? Certe convinzioni rigide rischiano di condizionare il modo in cui ci si propone, e questo può avere un impatto maggiore dell’aspetto estetico.

Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a lavorare proprio su queste convinzioni, a riconoscere i suoi punti di forza e a costruire una maggiore sicurezza personale. Non si tratta di negare la realtà, ma di ampliare lo sguardo: la possibilità di vivere relazioni soddisfacenti non dipende solo dall’estetica.
Un caro saluto.

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