Salve Dottori. Da sempre ho un atteggiamento particolare. Mi dà molto fastidio tenere in mano ogget

18 risposte
Salve Dottori.
Da sempre ho un atteggiamento particolare. Mi dà molto fastidio tenere in mano oggetti personali di altre persone, anche familiari e conoscenti. Spiego meglio. Ho una sensazione di ribrezzo al contatto con oggetti abbastanza specifici come occhiali, anelli, collane, braccialetti (anche non di materiale pregiato) e scarpe. Ciò non accade se l'oggetto in questione è nuovo ma solo se è di proprietà di qualcuno che non sia io.
Una volta sbarazzatomi dell'oggetto ho la tremenda pulsione di pulirmi le mani, anche solo sui pantaloni, come se mi avessero lasciato addosso dello "sporco". Faccio presente che non sono affatto germofobico.
Grazie.
Piacere,
sono la Dott.ssa Claudia Fontanella. Ho letto ciò che ha scritto e ho pensato di risponderle dandole un mio parere personale e professionale.
Tutti noi abbiamo qualcosa che ci ribrezza, che sia un oggetto, un insetto o qualsiasi altra cosa, nel mondo ci possono essere cose che ci danno più o meno fastidio, che riusciamo o no a tollerare. La cosa importante però è capire quanto questo fastidio e ribrezzo possa influire sulla nostra vita quotidiana: lei pensa che questa sua sensazione di sporco e pulsione di pulirsi le mani possa in qualche modo avere una conseguenza sulla sua vita quotidiana? In altre parole, ciò che prova rispetto al contatto con oggetti di altre persone le impedisce di fare ciò che vuole e di vivere a pieno e con serenità certi momenti della giornata? Questa è la domanda che dovremmo porci per capire quanto questa sensazione di ribrezzo e sporco è importante e quanto influisce negativamente sulla sua quotidianità. Le consiglio dunque di provare a rispondere tra sé e sé al quesito che le ho posto per iniziare ad inquadrare ancora meglio la situazione: qualsiasi sia la risposta che si darà, potrà sempre decidere di affidarsi ad un professionista che la aiuterà rispetto a ciò: io stessa mi rendo disponibile per un consulto psicologico sia presso il mio studio oppure se preferisce online.
Cari Saluti

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Gentile utente, l'atteggiamento che descrive potrebbe essere associato a diverse cause. Per ottenere una valutazione accurata le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa valutare i sintomi e fornire una diagnosi corretta. La terapia, inoltre, può aiutarla a gestire al meglio le pulsioni che prova nei confronti di determinati oggetti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, le informazioni che fornisce non sono sufficienti per darle un parere completo. Sarebbe auspicabile rivolgersi ad un professionista della salute mentale per approfondire le situazioni che descrive, a partire dalle emozioni che prova in determinati contesti e situazioni. Sono sicura che all'interno di un setting ad orientamento cognitivo-comportamentale riuscirà a trovare il supporto di cui necessita. Buona giornata
Salve, il disagio che prova nel toccare o nell'essere a contatto con oggetti altrui avrà sicuramente una causa che sarebbe da esplorare con un percorso psicoterapeutico. Bisognerebbe capire quando è iniziato il disagio, comprendere se si è acuito nel tempo o in occasione di particolari momenti della sua vita. Le consiglierei di intraprendere un percorso per poter elaborare i vissuti che hanno dato il via a questi sintomi, per poter vivere una vita più libera. Rimango a disposizione, salutandola cordialmente.
Gentile utente, da quanto riporta nella domanda posta, sembrerebbe che Lei stia sperimentando da sempre una fatica nell'entrare in contatto con oggetti altrui; al fine di comprendere meglio la Sua domanda, penso che sia utile raccogliere ulteriori informazioni, iniziando a riflettere su alcune domande come se tale atteggiamento sia stato definito "particolare" da lei o da altri e se la sua fatica le stia provocando difficoltà che le compromettono la vita sociale, familiare e lavorativa. Inoltre, da quanto riporta, mi è sembrato di cogliere che lei stia già utilizzando l'importante risorsa della consapevolezza: a questo proposito la inviterei a riflettere se tale consapevolezza sia sempre stata presente. Penso che per esplorare meglio la Sua domanda, potrebbe essere utile raccogliere ulteriori informazioni con l'aiuto di un professionista.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. In relazione alla sua descrizione del fenomeno sarebbe utile capire il livello di intensità di questo "caratteristico" approccio verso gli oggetti altrui e quindi presumo, verso il mondo che la circonda. Penso le gioverebbe un percorso di supporto psicologico per capire la natura del problema e le possibili strategie per affrontarlo al meglio. In base all'intensità con cui è vissuto, ne risente indubbiamente la qualità della vita. Cordiali saluti
Ciò che stai descrivendo sembra essere un sintomo di un disturbo chiamato "misofonia", che è caratterizzato da una forte reazione emotiva negativa, come ansia, rabbia o fastidio, in risposta a specifici suoni o stimoli sensoriali, come il contatto con determinati oggetti. Nel tuo caso, sembra che tu reagisca negativamente al contatto con occhiali, anelli, collane, braccialetti e scarpe di altre persone.

La misofonia è un fenomeno complesso e la sua causa non è ancora completamente compresa. Potrebbe essere legata a ipersensibilità sensoriale o a specifiche connessioni neurali nel cervello. Può anche essere associata ad altre condizioni come l'ansia o il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).

Se questa sensazione di fastidio e la necessità di pulire le mani dopo il contatto con questi oggetti sta influenzando negativamente la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo o a uno specialista per ricevere una valutazione e una consulenza più dettagliate.

Un professionista esperto può aiutarti a esplorare le cause di questa reazione e fornirti strategie per affrontarla in modo efficace. Potresti essere guidato attraverso tecniche di gestione dell'ansia o dell'ossessione e mettere in pratica esercizi di esposizione graduale al contatto con questi oggetti per ridurre progressivamente il tuo fastidio.

Ricorda che ogni individuo è unico e le reazioni emotive possono variare da persona a persona. Se questa caratteristica sta creando disagio nella tua vita, è importante cercare supporto professionale per affrontarla e migliorare il tuo benessere.
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Buongiorno, questo atteggiamento le reca disagio? Come ovvia a questo problema? Sarebbe importante approfondire questo aspetto all’interno di un percorso psicologico per comprendere come può affrontarla.
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza e mi dispiace per il disagio che sta provando, ma dovrebbe approfondire questo argomento con uno specialista in un percorso psicoterapeutico.
Sono a disposizione, anche online.
Un saluto, dottoressa Nibbioli.
Salve! Capisco la preoccupazione riguardo a queste sensazioni.

Vi sono alcuni fattori da tenere in considerazione:
Tratti di personalità: Alcune persone possono essere più sensibili o attente alle sensazioni tattili o agli stimoli ambientali. Questo potrebbe rendere più reattivo o sensibile al tocco di determinati oggetti.

Esperienze passate: Potrebbe esserci una connessione tra un'esperienza passata negativa o traumatica legata a un oggetto specifico e il vostro atteggiamento attuale. A volte, un evento negativo può associare certi oggetti a emozioni negative.

Aspetti sensoriali: Questa avversione potrebbe essere collegata a particolari caratteristiche sensoriali degli oggetti che avvertite al tatto, come la loro consistenza, temperatura o altro.

Ansia: La sensazione di "sporco" potrebbe essere collegata a un'ansia sociale sottostante o a una preoccupazione di contrarre qualcosa dagli altri.

Per avere una comprensione più accurata di ciò che prova, suggerisco di consultare un un professionista della salute mentale che potrebbe aiutare a esplorare le radici di queste sensazioni, fornire una diagnosi adeguata (se necessario) e proporvi eventuali strategie per gestire queste reazioni in modo più confortevole.

Inoltre, potrebbe essere utile anche una valutazione medica per escludere eventuali cause fisiche sottostanti, anche se sembra non ci sia alcun problema con la pulizia o con l'igiene.

é importante ricordare che ogni individuo è unico e diverso, e il supporto di un professionista può aiutare a comprendere meglio la vostra situazione specifica e a trovare modi per affrontarla nel modo più appropriato. Rimango a disposizione per un consulto, cordiali saluti Vittorio Mario Longo
Gentile utente, se il comportamento diventa molto frequente, se impatta negativamente la qualità della sua vita (ad esempio trascorrendo molto tempo a lavarsi e trascurando altri impegni), se avverte un forte disagio sotto forma di emozioni spiacevoli (ad esempio ansia elevata) potrebbero essere dei campanelli di allarme da approfondire con una valutazione psicologica.
Se ha altri dubbi, mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buongiorno, grazie per la condivisione.
Sarebbe utile approfondire se ciò gli provoca un disagio significativo nella sua vita quotidiana per comprendere e inquadrare meglio il motivo della richiesta.
Bisognerebbe esplorare i pensieri e le emozioni che accompagnano le situazioni in cui si trova a contatto con bracciali, anelli etc appartenenti ad altre persone.
Oltre a comprendere meglio se il lavaggio delle mani si possa configurare come una compulsione quindi legata al tentativo di placare l’ansia sperimentata per il disgusto del venire a contatto con oggetti che fondamentalmente sono anche molto personali (vengono a contatto con la cute di un’altra persona).
Provare a stare un po’ in quell’emozione di disgusto per capire che funzione ha nelle situazioni che riporta e quali sono i costi sul suo benessere mentale.
Qual’è il film che sua mente fa in quei momento? Quali pensieri, quali emozioni, come le sente nel corpo?
Sono tutti aspetti da approfondire in un colloquio.
La psicoterapia cognitivo comportamentale ha ampiamente studiato e messo a punto interventi validi scientificamente per il trattamento di queste difficoltà.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Salve,

Le sensazioni di disagio o di repulsione nei confronti di specifici oggetti o situazioni, anche in assenza di una chiara preoccupazione per i germi, possono essere ricondotte a meccanismi complessi della nostra psiche. Il fatto che provi un bisogno impellente di "pulirsi" dopo essere entrato in contatto con questi oggetti suggerisce una reazione emotiva profonda, che potrebbe avere radici in esperienze passate, associazioni personali, o semplicemente una sensibilità individuale a certi stimoli.

Le dinamiche alla base di questi comportamenti possono variare da persona a persona. Può trattarsi di un meccanismo di difesa, di un'associazione negativa con certi oggetti o materiali, o di una reazione inconscia a determinati stimoli. In ogni caso, è importante riconoscere che queste sensazioni e comportamenti sono reali e possono avere un impatto sulla sua vita quotidiana.

Considererei la possibilità di discutere di questi sentimenti e comportamenti con un professionista, in modo da esplorare e comprendere meglio le dinamiche alla base e, se lo desidera, lavorare su strategie o terapie per gestire o ridurre il disagio. Uno psicologo clinico potrebbe aiutarla a individuare le cause profonde di queste sensazioni e a elaborare strategie per affrontarle.

Cordialmente,

Ilaria.
Caro utente buongiorno.
Tutti nella vita provano ribrezzo per qualcosa, che sia un oggetto un insetto o chi che sia.
L’importante è questa sua specificità non influisca negativamente nel suo quotidiano, qualora fosse così le consiglio di richiedere un consulto.
A disposizione
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Gentile utente, da come descrive il suo problema sembra qualcosa di effettivamente molto fastidioso, ma quanto influisce effettivamente sulla sua vita?
Queste caratteristiche personali diventano realmente problematiche quando influiscono e ostacolano la sua quotidianità, altrimenti in linea generale ci sono per ognuno oggetti, animali o situazioni che possono creare disagio e ribrezzo, il discrimine è proprio la pervasività nella vita di tutti i giorni.
Le suggerirei di fare questa valutazione ed eventualmente rivolgersi a un professionista se arrivasse alla conclusione che questa situazione le crea troppo disagio.
Nella speranza che questo confronto possa esserle stato utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Sinistrero
Buongiorno caro utente,
ho letto il suo messaggio e provo a rispondere dandole il mio punto di vista.
Provando molto fastidio e disagio nel toccare gli oggetti personali di altre persone posso immaginare che questo possa essere molto faticoso e possa impattare sulla qualità della sua vita. Per tale ragione io le consiglio di approfondire queste sue preoccupazioni con uno psicologo o psicoterapeuta, attraverso delle tecniche specifiche, infatti è molto probabile che la sua fatica diventi più gestibile e la qualità della sua vita migliori.
Spero di esserle stata in qualche modo d'aiuto.

Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Lucia Scuzzarella
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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