Salve, Da quasi due anni, lei è confinata nella sua camera, incapace di percepire il sapore di qual

15 risposte
Salve,
Da quasi due anni, lei è confinata nella sua camera, incapace di percepire il sapore di qualsiasi alimento o liquido. Inoltre, ha gravi difficoltà con il suo sistema digestivo, non riesce a andare regolarmente in bagno e sperimenta un ciclo mestruale irregolare. Ha descritto una sensazione strana in bocca che interferisce con la deglutizione.

Inizialmente, siamo ricorsi all'aiuto di uno specialista di Macerata, ma i sintomi persistono. Abbiamo consultato diversi psicologi e endocrinologi su indicazione del nostro medico di base, ma finora non abbiamo ottenuto risultati significativi. Mia sorella si alimenta in modo estremamente scorretto, ricorrendo a vere e proprie abbuffate con cibi come gelati, biscotti e torte, il che ha portato ad un aumento di peso considerevole rispetto al suo stato precedente.

Attualmente, mia sorella è completamente immobile e trascorre la maggior parte del tempo a letto. La nostra famiglia è profondamente preoccupata per il suo benessere fisico e mentale, e stiamo cercando aiuto da specialisti come voi per trovare una soluzione a questa complessa e dolorosa situazione.

Ora mi sorge un dubbio che vorrei affrontare. Mia sorella sostiene di non poter percepire alcun sapore, nemmeno dell'acqua, e ha descritto una sensazione strana in bocca come se ci fosse un oggetto estraneo, che interferisce con la deglutizione. Questi dettagli mi portano a interrogarmi se ci possano essere cause o fattori sottostanti diversi da disturbi alimentari, come una possibile connessione con il vaccino che ha ricevuto.

Credo che sia fondamentale trovare il professionista più adatto a questa situazione, e finora non sembra che sia stato individuato. Siamo aperti a qualsiasi consiglio o approccio che potrebbe aiutarci a risolvere questo enigma medico.

Grazie per la vostra comprensione e pronta risposta.

Cordiali saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buona sera. Sarà importante una collaborazione tra medico e psicoterapeuta. Sarebbe interessante sapere com'era la vita di sua sorella prima che succedesse tutto questo. Se aveva una vita sociale, affettiva, lavorativa, che tipo di infanzia e adolescenza ha avuto. Se aveva delle particolarità comportamentali prima che succedesse tutto questo.
Inoltre il medico la potrà accompagnare dal punto di vista dei controlli medici e così lo psicoterapeuta concentrarsi con lei sugli aspetti legati ai suoi vissuti, sogni , paure, preoccupazioni, progetti, ecc. Il rischio è che sua sorella si definisca soltanto in quanto persona con sintomi scordandosi di essere anche altro. MichelaRomano
Cara utente, posso solo immaginare ciò che sta attraversando lei e la sua famiglia. Potrebbe essere opportuno l'aggancio ad un servizio territoriale che vi dia sia un supporto medico che psicoterapico. Andrebbe compreso come si è arrivati ad oggi a questa condizione di grande compromissione della vita di sua sorella. Un equipe multidisciplinare potrà lavorare su diversi aspetti: medici internistici, psicologici, psichiatrici e dietistici. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno. Da quanto scrive la prima cosa da fare per sua sorella sarebbe sottoporla agli accertamenti clinici e strumentali opportuni per poter stilare una diagnosi differenziale che delinei con chiarezza da quali patologie sia affetta. Normalmente è il medico di base che presiede a queste indagini, indirizzando il paziente dagli specialisti pertinenti. Una volta ottenuta una relativa certezza diagnostica e intraprese le cure opportune, si può valutare l'affidamento anche ad uno psicoterapeuta.

Dott.ssa Emanuela Carosso
psicologa - psicoterapeuta.
Buonasera, le abbuffate potrebbero essere, come lei stesso ha scritto, la spia di un disturbo alimentare che può causare anche squilibri organici. Si cura in centri specializzati o con uno psicoterapeuta che si occupi di questi disagi. Se volete approfondire l'aspetto fisiologico della deglutizione occorrono esami clinici specifici. Se fossero tutti di esito negativo, si potrebbe trattare di un sintomo psicosomatico, una percezione non reale, per cui l'approccio è psicoterapeutico. In aggiunta io le suggerirei di rivolgersi anche ad uno specialista di medicina alternativa come l'indirizzo ayurvedico. In sintesi dovete distinguere ciò che può essere un'oggettiva alterazione organica da ciò che è di natura psicologica. So che non è facile, ma proseguendo in parallelo credo si possa raggiungere un quadro globale di ciò che sta accadendo a sua sorella.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, in una situazione molto complessa, come quella da lei descritta, considererei la medicina territoriale. Cioè tramite il distretto sanitario di appartenenza (distretto che il vostro medico curante dovrebbe sapervi indicare e che ad ogni modo dovreste poter rintracciare online) verificherei la possibilità di un intervento integrato, che attivi e coordini: intervento medico/dietologico/endocrinologico, e quant'altro ritenuto opportuno, nonché una valutazione psichiatrica ed eventuali ulteriori esami clinici, ecc., il tutto accompagnato da un intervento psicologico di sostegno/consultazione per sua sorella e per i familiari. Ad ogni modo, qualora trovaste difficoltà nel rintracciare il distretto di appartenenza, rivolgetevi al Centro di Salute Mentale più vicino, segnalando il caso e la relativa urgenza e, qualora servisse, con insistenza, visto che la situazione psicofisica di sua sorella può essere definita come una situazione "a rischio" (Il centro di Salute Mentale, in quanto struttura sanitaria pubblica, potrebbe far attivare gli altri interventi medici e sanitari necessari). Se ne ravvedete la necessità, contattatemi pure.
Con cordialità,
M.M.
Salve
Lei racconta una situazione complessa e di gran dolore. Ci sono delle situazioni di tipo medico da valutare, io però vorrei evidenziare alcuni aspetti psicologici estremamente importanti. Sua sorella sembra aver attuato una forma di ritiro dal mondo, che la porta a isolarsi nella sua camera e ad abbandonarsi sul letto. Inoltre appare incapace di avere una corretta alimentazione. Non so quanti anni abbia sua sorella, ma ho l'impressione che non sia capace al momento di prendersi cura di sé stessa. Per questo motivo vi suggerisco di rivolgervi ad un centro di salute mentale, dove sua sorella può essere valutata in maniera più approfondita e seguita da un team di professionisti
Gentile paziente,
in considerazione della complessità di questa situazione, e della sofferenza che sta recando a tutti i protagonisti in essere, l'ha invito a contattare il mio prof. Giorgio Nardone, fondatore insieme a Paul Watzlawick, del Centro di Terapia Strategica di Arezzo (ove svolge la sua attività di Psicoterapeuta e coach) che potrà sicuramente esservi di aiuto insieme al team di professionisti che lavorano con lui.
Saluti
Gentile paziente, la complessità della situazione che racconta rispetto alla salute di sua sorella merita una presa in carico multidisciplinare in centri territoriali specializzati. Mi sembra importante anche accogliere la sua di sofferenza nel vivere questa situazione e il carico di cura e di preoccupazione che in tutta la vostra famiglie si respira. Sarebbe importante pertanto anche un percorso di sostegno per lei e la sua famiglia. Se vuole mi contatti pure. Un caro saluto Sara Genny Chinnici
Gentile utente di mio dottore,

sarebbe opportuno intraprendiate un percorso di psicoterapia familiare, visto che il malessere di sua sorella in qualche modo coinvolge tutti voi. In casi come questi la psicoterapia con la famiglia rappresenta l'approccio elettivo alla risoluzione di problematiche come quella da lei descritta. Ne parli anche con gli altri membri, e nel caso l'indicazione sarebbe quella di trovare un terapeuta della vostra zona che possa accogliere la vostra richiesta di aiuto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
La situazione sembra essere drammatica, ci ha dato tante informazioni, vediamo di ricapitolarle:
abbuffate cui probabilmente si legano i
disturbi gastro intestinali;
mestruazioni irregolari;
sensazione strana in bocca che interferisce con la deglutizione;
ritiro completo.
La sensazione è che ci siano anche altri sintomi, che questi sono quelli che vi preoccupano di più ma che siamo davanti ad una grande complessità.
Complesso però non vuol dire complicato: le informazioni, pur abbondanti non bastano (alcuni sintomi sono pure incoerenti tra di loro) e mi vengono tante domande (es: tutti questi fenomeni che frequenza hanno? età della ragazza? cosa fa la ragazza per affrontare la situazione nel quotidiano? cosa fa chi le sta vicino per affrontare la situazione nel quotidiano?...) e senza un dialogo strategico riuscire a fare ordine in questa complessità è improbabile.
Intanto, se il medico ha escluso una origine fisica del problema, sia che l'origine fisica non ci sia davvero (e il medico avesse ragione), sia che l'origine fisica sia ormai nel passato e non ci si possa più intervenire (come nel caso del vaccino), un intervento di psicoterapia molto incisivo è la soluzione. A parer mio, fondamentale che sia in presenza, quindi trovate qualcuno nella vostra zona; attraverso Mio Dottore ne vedrete di sicuro, se così non fosse, contattatemi su questa piattaforma (non c'è bisogno di prenotare una visita): qualcuno di sicuro ve lo posso trovare.
Gent.mo utente. Ritengo, come già indicato dai miei colleghi, indispensabile intraprendere una psicoterapia, preferibilmente familiare, così da approfondire le dinamiche interpersonali e trovare nuove strategie per migliorare la relazione e la comunicazione. Cordiali saluti. Dott.ssa Paola Cavallotto
Gentile Signore, credo che i suoi dubbi sulla presenza di qualche causa di tipo organico alla base delle sensazioni percettive di sua sorella (difficoltà a percepire i sapori e sensazione di un oggetto estraneo in bocca), vadano giustamente approfonditi parlandone anzitutto con il vostro MMG che saprà indirizzarvi ai giusti strumenti diagnostici. A tal proposito peraltro, sarei orientato sin d'ora ad escludere quasi completamente un aggancio a vaccini o cose simili.
Qualora la causa organica fosse scongiurata, penserei utile rivolgersi al Centro di Salute Mentale del vostro territorio per un valutazione psichiatrica di sua sorella e verificare se possa essere utile l'utilizzo anche di una terapia farmacologica, per superare o gestire questa situazione. A lei invece, io consiglierei un supporto psicologico e psicoterapeutico, volto a rinforzare le sue risorse personali con le quali sta affrontando, credo ormai da tempo, questa difficile situazione con la grande partecipazione che mostra in questa domanda. Ciò le fa onore ma immagino sia anche fonte di grande stress e forse di difficoltà nell'evoluzione della sua vita personale. Qualora volesse contattarmi, sono vicino al suo territorio e sono disponibile anche per consulenza on line. Con i migliori auguri da parte mia, buone cose
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Buongiorno, posso soltanto immaginare la preoccupazione ed il senso di impotenza che state sperimentando e me ne dispiaccio molto.
Trovo difficile fornire un parere senza aver avuto un confronto direttamente con sua sorella o con voi famigliari perché la situazione appare complessa e già molti tentativi di recuperare il benessere sono stati sperimentati.
Penso comunque che un approccio con la psicoterapia ipnotica ericksoniana potrebbe integrare efficacemente gli altri interventi di cura che sono già in essere.
Vi auguro una veloce soluzione del problema. Cordiali saluti.
Salve, sarebbe importante affrontare tutti i suoi dubbi in un incontro insieme a sua sorella per definire al meglio anche i suoi stati d'animo e trovare insieme le alternative migliori e più efficaci per la situazione che si è venuta a creare. Vi auguro di trovare presto un strada da seguire e resto a disposizioni per ulteriori informazioni d'intervento.

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